Un piccolo prestito per ripartire dopo il lockdown, ma gli "amici" diventano "aguzzini"

Sono intervenuti i Carabinieri per porre fine all’incubo vissuto da una coppia che gestisce un bar nel centro di Augusta. In forte difficoltà economica a causa del lockdown, i due si erano rivolti a degli “amici” per ottenere un piccolo prestito, di appena 2.000 euro. Dovevano servire ad affrontare più serenamente il rilancio dell’attività. Purtroppo le cose non sono andate come speravano, il bar è rimasto in sofferenza economica e, di conseguenza, i due non sono riusciti ad onorare parte del debito entro i termini stabiliti.
A quel punto, l’uomo che prima amichevolmente si era offerto di prestare la somma si sarebbe trasformato in aguzzino iniziando, secondo quanto rivelano gli investigatori, una attività intimidatoria fatta di minacce rivolte ai due all’interno dello stesso bar, talvolta anche alla presenza di avventori.
Minacce di morte e di distruzione del locale, formulate sempre con toni molto aspri che verso la fine del mese di agosto si sono concretizzate in un grave episodio di violenza: una aggressione, all’interno del laboratorio. La vittima, il gestore del bar, pur investita con pugni e calci, nel trambusto e nel capannello di gente che si stava formando all’interno è riuscito in qualche modo a scappare a piedi con la propria compagna verso la loro attigua abitazione, dove tuttavia sono stati raggiunti dagli energumeni che hanno continuato l’aggressione anche alla presenza del piccolo figlio della coppia.
Solo dopo quella aggressione, la coppia si è rivolta ai Carabinieri. Avviate immediate indagini, sono state raccolte prove sufficienti per ottenere la misura cautelare del divieto di soggiorno ad Augusta a carico di un artigiano di 26 anni ed un disoccupato di 25. I due sono ritenuti responsabili, tra l’altro, anche di tentata estorsione.




Siracusa. Street control, la controffensiva: "multe legittime, su 65 ricorsi bocciati 64"

Lo street control continuerà la sua azione contro la sosta selvaggia a Siracusa. Dopo la notizia di un primo ricorso accolto dal Giudice di Pace, che ha annullato la sanzione elevata con lo strumento hitech, si temeva una pioggia di ricorsi. Ma da Palazzo Vermexio ostentano sicurezza. “Le multe alle auto in doppia fila elevate con il sistema Street control sono perfettamente legittime, come dimostra il fatto che su 65 ricorsi presentati solo uno è stato accolto”. Lo dice l’assessore alla Polizia municipale, Andrea Buccheri, riportando la posizione in materia del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
“Il ministero sulla questione ha espresso due pareri, l’ultimo dei quali è dell’8 settembre del 2015, il numero 4.851, che conferma quello del 20 settembre 2011 numero 4.719. Con essi viene precisato che la contestazione è valida se ricorrono due condizioni: l’auto in difetto deve essere senza guidatore a bordo e l’apparecchiatura deve essere gestita da un agente”.
Se ricorrono tali condizioni, spiega l’assessore, lo Street control viene considerato “alla stessa stregua di un taccuino e il vigile urbano garantisce sull’assenza del guidatore, legittimando la successiva contestazione dell’infrazione”.
Dei 65 ricorsi presentati, 64 sono stati archiviati o rigettati oppure dichiarati inammissibili. “Piuttosto che gioire per un ricorso vinto, bisognerebbe incentivare il rispetto delle regole e condannare chi le trasgredisce in spregio alla convivenza civile e, in questo caso, al codice della strada”, ammonisce Buccheri con riferimento a chi ha colto l’occasione per critiche di carattere più politico che fattuale. “Appare soprattutto singolare che chi ha espresso soddisfazione per questa sentenza ha recentemente indicato la doppia fila come una delle cause principali del traffico cittadino”, stuzzica ancora l’assessore alla Municipale.




Siracusa. Street Control, illegittima la multa senza notifica: prima sentenza del Giudice di Pace

“Illegittima la multa elevata con lo Street Control se non immediatamente notificata ( o se comunque non è stato effettuato uno specifico tentativo)”. Questo ha stabilito una sentenza del Giudice di Pace di Siracusa a cui un cittadino, assistito dall’avvocato Roberto Trigilio, si è rivolto presentando ricorso. Il Comune è stato condannato al pagamento delle spese legali. Una sentenza che potrebbe tracciare la strada ad altre, analoghe, battaglie legali.  “Non si tratta della prima sentenza del genere in Italia-spiega il legale siracusano- Ovviamente l’accoglimento del ricorso  non deve e nemmeno può essere un modo per bypassare le norme del Codice della Strada. E’ anche vero, però, che oltre al cittadino, anche l’autorità rispetti le regole. L’infrazione, cioè,  deve essere contestata a norma di legge” . In altre parole, “quando la pattuglia dei vigili urbani rileva la violazione- prosegue l’avvocato Trigilio-  attraverso il sistema Street Control, e dunque con la foto scattata, ha però l’obbligo giuridico di fermarsi e tentare di effettuare la contestazione immediata. Nel caso in cui non sia possibile, occorre compilare un verbale in maniera specifica”.  Solo in casi eccezionali si potrebbe, dunque, secondo quanto sostiene l’ex consigliere comunale, ricorrere alla contestazione differita. La sentenza in questione era relativa ad un cliente che aveva ricevuto soltanto la notifica del verbale a casa. “Se la notifica fosse arrivata subito- prosegue- la multa non sarebbe stata in alcun modo impugnabile”. Altri analoghi ricorsi sono stati intanto proposti. Se ne attende l’esito nelle prossime settimane. Una vicenda che, per certi versi, ricorda quella della Ztl. “Era il 2017- ricorda Trigilio- dopo l’accoglimento dei primi ricorsi, quando fui convocati dalla Terza Commissione per chiedere quali correttivi dovessero essere adottati per non incorrere in ulteriori situazioni simili. Nonostante i chiarimenti forniti, nulla è cambiato. La segnaletica resta errata. Non è a norma e non è posizionata alla giusta distanza”. Trigilio, ex consigliere comunale, sottolinea che “prima di arrivare ai ricorsi, ho sempre chiesto al Comune di annullarle in autotutela onde evitare di avere poi dei costi maggiori. Il Comune non ha mai risposto a nessuna di queste richieste, centinaia quelle presentate”.




Siracusa. L'insolito "servizio sociale" di protesta delle operatrici dell'asilo nido Arcobaleno

Da due giorni, con il loro banchetto, stazionano davanti all’asilo nido comunale Arcobaleno. “Unite per obiettivi comuni: il diritto dei bambini e il diritto al lavoro”, spiegano in diversi post apparsi sui social. Armate di buona volontà, aiutano i genitori interessati a compilare le domande per iscrivere i loro figli nelle strutture comunali. Al tempo stesso, però, reclamano attenzione per la loro situazione.
Si perchè le circa 20 operatrici dell’asilo nido Arcobaleno non percepiscono lo stipendio da luglio 2019, quando il nido ha chiuso i battenti, peraltro in coda ad un anno scolastico iniziato solo a marzo 2019. E proprio l’Arcobaleno è uno dei due asili nido comunali – su sette in totale – che non riaprirà quest’anno. L’altro è il Baby Smile. Serve una impegnativa ristrutturazione. I soldi, assicura il Comune, ci sono: circa 500 mila euro. Ma dal 2019 ad oggi non è ancora partito un intervento per l’Arcobaleno.
“Volevamo incentivare i genitori ad iscriversi agli asili nido comunali e quindi ci siamo rese disponibili ad aiutare anche a compilare le domande di iscrizione”, spiega Valeria, una delle operatrici. Accanto a lei, diverse altre colleghe. Da due mattine si alternano in questo insolito servizio sociale di protesta. E continueranno anche nei prossimi giorni. “In alcune riunioni che si sono tenute anche alla presenza del sindaco di Siracusa, ci avevano detto che c’era la possibilità di richiedere dei locali alternativi per il nostro nido. E ci avevano anche detto che gli asili sarebbero stati riaperti tutti e 7 insieme. Ora invece sono cambiate le carte in tavola”, ripercorre Valeria. “C’è questo alibi delle poche iscrizioni arrivate sino ad oggi e quindi non hanno potuto aprire la strutture. A questo punto, temiamo anche per il nostro futuro. L’unica cosa che ci resta è fare conoscere questo nostro disagio. E se possiamo contribuire a far impennare le iscrizioni e magari poter avere quei locali alternatici che ci erano stati promessi, ci proviamo”.




Siracusa. Pulizia e decoro al cimitero, impietoso Mangiafico: "più rispetto per i cittadini"

Sono all’ordine del giorno le segnalazioni circa sporcizia e degrado all’interno del cimitero comunale di Siracusa. Anche l’ex vicepresidente del Consiglio comunale, Michele Mangiafico, sull’onda delle critiche, si è recato nella struttura per un sopralluogo. Sullo sfondo, poi, anche le lamentele per il peso economico della grande manovra di rinnovo dei loculi. “Uno sforzo chiesto dall’amministrazione comunale ai cittadini che, da quanto sembrava dalle premesse, sarebbe dovuto servire a migliorare le condizioni di un luogo caro alla città perché simbolo della memoria”, ricorda Mangiafico.
“Il tutto però è rimasto solo una bella promessa, nonostante i proventi dalle concessioni di beni cimiteriali: nel 2019, infatti, risultano reversali, cioè pagamenti concreti dei cittadini entrati nelle casse del Comune per 1,6 milioni di euro, cui si aggiungono, nell’anno ancora in corso altri 475 mila euro già versati dai siracusani, per un totale di oltre 2 milioni e 120 mila euro. Unica notizia sui ricavati, una sterile pubblicità sulla pagina social del sindaco, lo scorso 9 settembre, che annunciava operazioni di diserbo. Interventi che, mi sembra, impallidiscano rispetto alle cifre incassate”, commenta Mangiafico.
Il degrado è, purtroppo, diffuso all’interno del cimitero. Tra le palazzine A e B, nella zona dei cosiddetti ex nuovi loculi e nelle aree comuni.
E allora l’ex vicepresidente del Consiglio comunale chiede “più rispetto di fronte ad un impegno economico dei cittadino. Almeno gli interventi di pulizia e decoro siano visibili”.




Finisce in mare con l'auto, illeso. È successo ad Avola

Con l’auto era finito direttamente in mare. Fortunatamente, l’uomo alla guida
è rimasto illeso. Ha raggiunto la riva ed ha chiamato i soccorsi.
È successo nel pomeriggio ad Avola. Al lungomare sono arrivati i Vigili del fuoco di Noto. Per ore hanno lavorato per recuperare la vettura, finita in mare. L’intervento si è concluso in serata con il recupero dell’auto con l’auto-gru.
Non è chiaro come la macchina sia finita in mare. I soccoritori parlano di cause accidentali.




Siracusa. Bimbi giocano nel palazzo incompleto della Cri: "Tragedia dietro l'angolo, si chiuda subito"

Giochi molto pericolosi, su e giù dallo scheletro dell’immobile della Croce Rossa alla Pizzuta. Bambini lo utilizzano come parco giochi, con un serio rischio per la loro incolumità. A segnalare e fotografare quanto accadrebbe all’ordine del giorno sono Vincenzo Vinciullo, Dario Andolina e Luciano Testa di Siracusa Protagonista. “Un’abitudine che può avere conseguenze fin troppo serie- fanno notare – E’ urgentissimo ripristinare le condizioni di sicurezza dell’area”. Sollecitazione indirizzata alla Croce Rossa come all’Amministrazione Comunale. Si tratta di un’area di proprietà privata, abbandonata da anni. I piani realizzati sono privi di qualsivoglia barriera di protezione. I bambini corrono , si inseguono nella struttura mai completata. “Occorre fare qualcosa per evitare che possano cadere e sfracellarsi al suolo-tuonano Vinciullo, Andolina e Testa- Deve essere impedito l’accesso a quei bambini. La disgrazie è sempre dietro l’angolo. Si deve quindi intervenire oggi stesso. Nessuno dica poi di non sapere e non aver visto”




Possibili sfiaccolamenti nella zona industriale: "Lavori di manutenzione"

Possibili sfiaccolamenti oggi nella zona industriale. Il Comune di Priolo rassicura in anticipo i cittadini che dovessero notarlo e interrogarsi sulla natura del fenomeno. I lavori di  manutenzione in area CR 30, presso la raffineria Isab Impianti Nord, comporteranno la fermata dei compressori Garo. Fino alle 14:00 di oggi potrebbero quindi  verificarsi episodi temporanei di sfiaccolamento controllato.
Prolungate intanto fino a giugno del 2021 le attività di manutenzione sul serbatoio DA1110 del reparto stoccaggi SG11 dello stabilimento Versalis.
Ad informare il sindaco , Pippo Gianni e gli altri primi cittadini dei Comuni della zona  sono state le stesse aziende della zona industriale. L




A Siracusa il Garante per i diritti dei Disabili: lotta a "discriminazioni e disfunzioni"

Il Comune si dota di una nuova figura a tutela dei soggetti fragili. Si tratta del Garante dei diritti delle persone con Disabilità. Il regolamento è stato approvato nei giorni scorsi dal commissario straordinario che si sostituisce al consiglio comunale. Ne disciplina l’esercizio delle funzioni, i requisiti, le modalità relative alla nomina. Sarà un punto di riferimento in città per le persone con disabilità, le loro famiglie, i tutor, le associazioni e gli amministratori di sostegno. Sarà così più semplice segnalare eventuali disfunzioni, irregolarità, comportamenti omissivi o discriminatori. Uno strumento per porre un argine, dunque, con tempistiche abbastanza brevi, visto che sarà sufficiente rivolgersi ad un unico soggetto per far partire eventuali percorsi risolutori.

Il Garante per i Diritti delle Persone con Disabilità dovrà anche promuovere collaborazioni con enti territoriali e avanzare proposte, che possano andare nel segno del miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità che vivono a Siracusa. Ne avrà anche il tempo, visto che dal momento della sua nomina, resterà in carica per tutta la durata della sindacatura.

Sarà nominato dal sindaco tramite Avviso Pubblico. Tra i requisiti previsti dal regolamento, oltre a titoli di studio specifici (laurea in Giurisprudenza, Scienze Sociali, Scienze Politiche, Psicologia o Medicina) sarà necessaria una comprovata esperienza. Nessun legame politico, nessun lavoro da dipendente del Comune o da dirigente all’Asp o in aziende ospedaliere. Off limits anche per i consiglieri comunali.

L’incarico è a titolo gratuito, nessun rimborso di alcun tipo è previsto.




Siracusa. La Polizia celebra il Patrono San Michele Arcangelo: Messa a San Giovanni

La Polizia di Stato celebra il Patrono, San Michele Arcangelo. Nella mattinata, il Cappellano, Don Giuliano Gallone, ha celebrato una Santa Messa nella Chiesa di San Giovanni alle Catacombe alla presenza del Questore Gabriella Ioppolo e del Prefetto, Giusy Scaduto, insieme ad una rappresentanza di poliziotti  e personale civile del Ministero dell’Interno della provincia.
L’Arcangelo Michele è il protettore della Polizia di Stato dal 1949, proclamato con bolla pontificia da Papa Pio XII.
In questo particolare giorno un commosso ricordo è andato alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che hanno perso la vita nello svolgimento del proprio lavoro.