VIDEO. Demolita la holding dello spaccio da Polizia e Carabinieri: la squadra Stato vince

Per sottolineare una volta di più l’importanza dell’operazione Demetra, basterebbe la definizione data al sodalizio dagli investigatori: “holding dello spaccio”. Questa indagine svela la storia della crescita di un piccolo sodalizio criminale che – negli anni – riesce a sbaragliare le storiche piazze della Tonnara e del Bronx.
Un gruppo dalla frenetica attività di spaccio, con una organizzazione studiata nei dettagli e capacità imprenditoriali spostate nell’illecito settore.
Ad ogni ora del giorno e della notte era possibile acquistare droga. Con un campionario di sostanze vario e sempre ben fornito. Una attività di spaccio fiorente e capace di assicurare, agli appartenenti al gruppo, un florido tenore di vita. Tanta domanda, tanta offerta: questa la semplice ma efficace filosofia “operativa”.




VIDEO. Operazione Demetra, colpite le principali piazze di spaccio: i nomi degli arrestati

Hanno dai 52 ai 21 anni gli arrestati nell’ambito dell’operazione Demetra, coordinata dalla Dda di Catania con la collaborazione della Squadra Mobile e dei Carabinieri di Siracusa. Questi tutti i nomi:

1. AIMONE Manolito, nato a Siracusa l’08.12.1976; (domiciliari)
2. BOTTARO Gianfranco, nato a Siracusa il 03.09.1995;
3. BAISARI Faical, nato a Casablanca (Marocco) il 14.09.1989;
4. CACCIATORE Luigi, nato a Siracusa il 14.09.1994;
5. CAIA Tullio, nato Siracusa il 14.02.1984;
6. CASSIA Daniele, nato a Siracusa il 10.01.1987 ;
7. CASSIA Nicolas, nato a Siracusa il 25.11.1991;
8. DE SIMONE Steven, nato a Siracusa l’11.05.1992;
9. DI MARI Pietro, nato a Siracusa il 10.08.1984;
10. DRAGO Angelo, nato a Siracusa il 15.02.1975;
11. FAZIO Stefano, nato a Siracusa il 27.04.1983;
12. GIARDINA Mirko, nato a Siracusa l’08.08.1997;
13. GRECO Corrado, nato a Siracusa il 27.10.1983;
14. INTURRI Alessio, nato a Siracusa il 04.07.1989;
15. LATINA Angioletto, nato a Siracusa il 08.05.1994;
16. LENTINI Damiano, nato a Siracusa il 30.08.1988;
17. LENTINI Rosario Roberto, nato a Siracusa il 07.06.1986;
18. LIOTTA Tommaso, nato a Siracusa il 17.11.1994;
19. PIRRONE Adriano, nato a Siracusa il 09.05.1999, Sorvegliato Speciale di P.S.;
20. SALEMI Francesco, nato a Siracusa il 4.02.1968;
21. SALERNO Pasquale, nato a Siracusa il 27.01.1996;
22. SERINO Giuseppe, nato a Siracusa il 27/04/1995;
23. URBINO Danny, nato a Siracusa l’11.05.1995; (domiciliari)
24. VACCARELLA Mirko, nato a Siracusa il 22.11.1993;
25. VINCI Enzo Fabio, nato a Siracusa il 23.06.1994;
26. VISICALE Alessio, nato a Siracusa il 06.04.1997.




Pizzo alla fiera del Mercoledì per compensare il mancato spaccio in piazza San Metodio

Non solo spaccio di droga, nell’operazione Demetra entrano a pieno titolo anche episodi di estorsioni connotati dall’utilizzo del metodo mafioso. Secondo quanto rivelato dagli investigatori, alcuni degli appartenenti al sodalizio della “Via Italia” avrebbero costretto a pagare una sorta di pizzo i venditori ambulanti della fiera del mercoledì. Con le loro bancarelle nella piazza di San Metodio rendevano impossibile lo spaccio di droga e quello stop forzato – una volta alla settimana – avrebbe fatto perdere introiti al gruppo criminale. Le estorsioni, insomma, servivano a compensare le perdite dovute alla legale occupazione della piazza da parte degli ambulanti ogni mercoledì mattina. Una sorta di “risarcimento per il lucro cessante”, come definito dal gip nell’ordinanza cautelare. Notevole anche la valenza simbolica del contributo imposto ai commercianti, a dimostrazione della forza e del controllo del territorio esercitato dal sodalizio nelle zone di sua influenza.




Operazione Demetra, "spot" sui social per reclamizzare lo spaccio ed i guadagni

L’operazione è stata ribattezzata Demetra ed ha portato all’arresto di 27 persone, 25 in carcere e 2 ai domiciliari. Dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
A coordinare le indagini è stata la Direzione Distrettuale Antimafia, con la Squadra Mobile di Siracusa e la Compagnia Carabinieri. Ricostruiti tre anni di attività del sodalizio criminale, dal 2016 al 2019. Il gruppo denominato della “Via Italia”, aveva base logistica e operativa in via Italia 103, interessando nel tempo anche la vicina piazza San Metodio. L’esistenza di un simile sodalizio era già stata scoperta dall’operazione “Itaca” del 2012.
Il “core business” era la gestione della redditizia piazza di spaccio ubicata in piazza San Metodio. I pusher del gruppo – spiegano gli investigatori – ruotavano in turni prefissati per garantire agli assuntori la possibilità di acquistare la droga in qualunque momento della giornata. Il gruppo presentava una precisa organizzazione gerarchica all’interno della quale ciascun affiliato svolgeva compiti ben precisi in cambio dello “stipendio” settimanale.
L’imponente giro d’affari è stato documentato anche grazie filmati pubblicati sui social: in un video, uno degli arrestati si ritraeva mettendo in mostra un rilevante quantitativo di denaro in banconote di vario taglio disordinatamente riposte su un tavolo, accompagnando il tutto con in sottofondo un brano musicale evocativo dell’attività illecita del noto narcotrafficante Pablo Escobar.

Nel corso delle indagini è stata accertata la presenza nel territorio di una seconda organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, operante prevalentemente nei pressi della via Ignazio Immordini all’interno di una zona della città denominata “Case Parcheggio”, da cui il sodalizio ha preso il nome. Tale ulteriore associazione manteneva legami con l’organizzazione della “Via Italia” dalla quale acquistava sostanze stupefacenti per il successivo smercio.
Anche questo sodalizio era strutturato gerarchicamente ed operava secondo lo schema tipico dei gruppi criminali che gestiscono il narcotraffico: ruoli, turnazioni e stipendi. La predetta associazione criminale ha persino confezionato un vero e proprio video promozionale in cui viene fatto esplicito riferimento al sodalizio della via Immordini denominato “Case Parcheggio”. Nel video compaiono alcuni fra gli indagati oltre alle immagini del quartiere delle Case Parcheggio e la figura della statua della libertà che imbraccia un fucile mitragliatore al posto della fiaccola. E come fosse la più normale dell’attività, c’era anche l’invito: “Veniteci a trovare”.

Accertati anche episodi di estorsione connotata dall’utilizzo del metodo mafioso, perpetrata dagli appartenenti al sodalizio della “Via Italia” ai danni dei venditori ambulanti che ogni mercoledì mattina, in occasione della fiera settimanale, occupano la piazza San Metodio di Siracusa. Secondo gli investigatori, le estorsioni servivano a compensare il mancato guadagno causato dalla sospensione dell’attività di spaccio dovuta all’occupazione della piazza da parte degli ambulanti ogni mercoledì mattina. Una sorta di “risarcimento per il lucro cessante”, come definito dal gip nell’ordinanza cautelare. Notevole anche la valenza simbolica del contributo imposto ai commercianti, a dimostrazione della forza e del controllo del territorio esercitato dal sodalizio nelle zone di sua influenza.
Le attività investigative si sono sviluppate attraverso l’utilizzo di metodi tradizionali oltre che di intercettazioni telefoniche ed ambientali accompagnate dall’uso di sistemi di videoripresa. Importante anche l’apporto fornito da diversi collaboratori di giustizia che ha consentito di integrare ulteriormente il quadro probatorio a carico degli indagati.




Covid-19, l'aggiornamento: 54 nuovi positivi in Sicilia, nessuno in provincia di Siracusa

Una giornata a zero nuovi contagi per la provincia di Siracusa. Nessun nuovo caso di positivi al covid nelle ultime 24 ore. Come Siracusa solo Enna in Sicilia in questo giovedì. Per il resto, sono 54 i contagiati scoperti nell’Isola, a fronte però di un minor numero di tamponi rispetto ad ieri.
Questa la divisione dei nuovi casi per province: 2 a Caltanissetta, 4 a Catania, 2 a Messina, 19 a Palermo, 5 a Ragusa, 3 a Agrigento e 19 a Trapani.
Gli attuali positivi nell’Isola sono 1.252, i ricoverati sono 81 e di questi 12 in terapia intensiva. I casi totali di coronavirus in Sicilia dall’inizio della pandemia sono 4.487 con 2.947 guarigioni e 288 decessi.
In italia, sono 1.397 i nuovi contagiati e 10 i morti.

foto dal web




Siracusa. Abbandonano rifiuti anche nei sottopassi, la nuova mossa dei senza vergogna

E’ davvero incredibile la quantità di rifiuti abbandonati da tanti normali “cittadini” perbene nei sottopassi di via Ascari, la cosiddetta strada del circuito. Visto che lungo la strada c’è lo spauracchio delle multe attraverso le immagini delle fototrappole, hanno allora sviluppato questo altro sistema: utilizzare la corsia “morta” dei sottopassi per buttare la propria spazzatura. Un segnale di degrado, anche culturale, spaventoso.
Centinaia di suppellettili, e persino una stanza da letto, sono stati rimossi ieri da personale della Tekra. “A Siracusa- dichiara l’assessore all’Ambente, Andrea Buccheri- accade che la fantasia degli sporcaccioni e degli zozzoni arrivi ad un livello indescrivibile”.
Intanto, aumentano le multe anche nella cinta urbana, attraverso l’apertura a campione dei sacchetti e l’applicazione dell’ordinanza che impone ai condomini di mantenere i propri carrellati per la raccolta differenziata all’interno delle aree condominiali.

Sono stati rinvenuti numerosi indizi riferibili a titolari di attività commerciali che scaricavano i rifiuti sul suolo. Sono state infine sanzionate alcune attività commerciali ancora sprovviste dei carrellati o che continuavano a smaltire abusivamente e in modo indiscriminato i loro rifiuti. E questa “resistenza” verso il rispetto delle regole e della legalità inizia a fare paura.




Siracusa. Ansaldi si riprende "l'onore": illegittima esclusione dal Consiglio

Se il Consiglio comunale di Siracusa non si fosse dissolto, oggi dovrebbe fare posto a Pippo Ansaldi. La Corte di Appello di Catania ha infatti accolto il ricorso avverso la delibera consiliare che ne aveva dichiarato la decadenza da consigliere comunale. “Giustizia è fatta”, esulta il movimento politico Lealtà&Condivisione. “Era un torto ingiustamente arrecato alla persona ed alle istituzioni, in nome di una strumentale battaglia politica. Aveva ragione Pippo Ansaldi, confortato dall’autorevole parere del Segretario comunale, quando provava a convincere i consiglieri comunali d opposizione sulla correttezza del suo comportamento relativamente all’incarico a titolo gratuito espletato nel consorzio dell’Area Marina protetta nell’esclusivo interesse della comunità. Incarico dal quale si era, peraltro, dimesso in tempo utile per candidarsi al Consiglio comunale, senza che fosse strettamente necessario, non sussistendo alcuna incompatibilità, come hanno riaffermato i giudici di Catania”, spiegano da L&C. Tra i più felici, il neoassessore Carlo Gradenigo. “Era giusto riconoscere la correttezza e trasparenza di Ansaldi, anche in questa vicenda. È stato un atto di pura arroganza politica che ha privato il Consiglio Comunale di una persona che per correttezza e coerenza all’epoca si è astenuta dal voto sulla sua espulsione”.
Da Lealtà&Condivisione parte anche una stoccata postuma ai consiglieri di opposizione. “Avevano torto. Capitanati dai rappresentanti del centrodestra, hanno cercato una rivincita politica ammantata da argomenti giuridici pretestuosi. La sentenza della Corte di Appello di Catania restituisce onorabilità ad Ansaldi e sconfessa sostanzialmente una condotta politica pregiudizialmente ostile ed irresponsabile dalla quale le istituzioni hanno conseguito un danno non facilmente rimediabile. Ci auguriamo che tale provvedimento induca a comportamenti più costruttivi nell’interesse, in primo luogo, della nostra comunità”.




Canicattini. Negativi 9 degli 11 giovani contagiati a Malta: finita la loro quarantena

Negativi al tampone 9 degli 11 giovani di Canicattini Bagni risultati positivi al Covid-19  dopo una vacanza trascorsa a Malta. I 9 ragazz hanno così concluso la fase della quarantena.
Per i restanti 2 ,ancora in isolamento domiciliare, il tampone verrà ripetuto lunedì prossimo.
“Piano piano si torna alla normalità – dichiarano il Sindaco Miceli e l’Assessore Scirpo – con più attenzione di prima, senza abbassare la guardia e rispettando le regole di sicurezza: uso della mascherina, distanziamento di almeno un metro, igienizzazione delle mani, ed evitare assembramenti”.
Per tutte le emergenze e informazioni si possono chiamare i numeri della Protezione Civile e della Polizia Municipale 0931945131 e 3343475475




Covid-19, l'aggiornamento: 83 nuovi positivi in Sicilia, 2 in provincia di Siracusa

Altalena dei contagi in Sicilia: sono 83 i nuovi casi di coronavirus in regione nelle ultime 24 ore. Un netto aumento, su cui incide oggi il numero di migranti risultati positivi. I dati sono contenuti nel report quotidiano fornito dal Ministero della Salute.
Per la provincia di Siracusa, registrati due nuovi positivi. Sono invece 17 ad Agrigento (16 migranti), 13 a Catania, 21 a Messina, 19 a Palermo (9 migranti), 2 a Ragusa, 2 a Siracusa, 9 a Trapani (1 migrante).
Gli attuali positivi in Sicilia sono 1.227, 76 ricoverati in ospedale, 12 in terapia intensiva e 1.139 in isolamento domiciliare.

foto dal web




Viadotto di Targia, sette anni dopo: demolire o consolidare? Prove di dialogo Regione-Comune

Era il 2013 quando il viadotto di Targia divenne un osservato speciale. Le sue condizioni e la necessità di consolidamento spinsero a decisioni forti. Prima il restringimento di carreggiata ed il divieto di transito per i mezzi pesanti. Poi la chiusura nel 2015 e la costruzione della parallela bretella comunale che garantisce ad oggi il deflusso del traffico in entrata ed in uscita dalla zona nord del capoluogo.
Il viadotto è rimasto chiuso e le sue condizioni continuano a deteriorarsi. Negli anni scorsi si erano moltiplicate le notizie circa la disponibilità di fondi per i lavori necessari per la sua riapertura. La Protezione Civile regionale aveva predisposto anche il progetto di intervento, per circa 6 milioni di euro. Ma nulla si è poi fatto. E il viadotto di Targia continua ad essere chiuso.
All’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, abbiamo chiesto cosa è possibile fare per riportare quell’opera tra le priorità. “Decida Siracusa se demolire o consolidare, la Regione è pronta”, spiega l’esponente della giunta Musumeci.

Il Comune di Siracusa ha in realtà già scelto. “Non può restare quella struttura abbandonata, così come è ormai da anni”, spiega il sindaco Francesco Italia. “La Regione ci metta a conoscenza dei costi dell’operazione. Avevo già chiesto queste informazioni all’assessore Falcone. Perchè se consolidarlo dovesse costare troppo, allora senza dubbio daremmo il via libera alla demolizione. Ma se la differenza tra un intervento e l’altro dovesse essere contenuta, è innegabile che converrebbe alla città poter mantenere un collegamento solido attraverso il viadotto di Targia. Per quanto la bretella realizzata dal Comune in questi anni ha supplico perfettamente alla chiusura di quel manufatto”.