Coronavirus: quattro nuovi positivi in provincia di Siracusa, 24 in Sicilia

I dati forniti dal Ministero della Salute insieme all’Iss dicono che in provincia di Siracusa, nelle ultime 24 ore, sono stati registrati altri 4 positivi al coronavirus. In Sicilia sono 24 i nuovi casi che portano il totale degli attuali positivi siciliani a 947. I ricoverati in regione sono 53, 10 in terapia intensiva.
In provincia di Catania i contagi tornano in doppia cifra con 10 nuovi casi. Quanto alle altre province: 5 a Messina, 4 a Ragusa ed 1 Caltanissetta.
In Italia contagi in calo nelle ultime 24 ore: 878 (953 ieri).

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Covid: nuovo caso di contagio ad Augusta, "si tratta di un giovanissimo"

Uno dei nuovi casi di positivi al coronavirus è ad Augusta. Si tratta ancora una volta di un giovanissimo. Sette persone, entrate in contatto con il ragazzo, sono in quarantena. In totale sono 7 gli attuali positivi nella cittadina siracusana. Nessuno è allo stato attuale ricoverato in ospedale, sono tutti pauci sintomatici e quindi in terapia domiciliare.
A dare la notizia è il sindaco di Augista, Cettina Di Pietro, con una diretta sui suoi canali social.
“L’andamento del contagio è preoccupante”, rivela. “Purtroppo è venuta meno l’attenzione verso il rispetto di abitudini corrette come l’utilizzo della mascherina e il distanziamento”.




Scuola materna vandalizzata a Siracusa, il ministro Azzolina chiama la preside: "vi sosterremo"

Il ministro della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, ha assicurato pieno supporto alla scuola materna Eroi di Nassirya, devastata dai vandali a Siracusa. E lo ha fatto in prima persona, chiamando al telefono la dirigente reggente del comprensivo Chindemi, Teresella Celesti. “E’ stata una bellissima sorpresa. Ha parlato da persona di scuola, con toni amichevoli ed una empatia immediata”, racconta la preside.
La ministra Azzolina si è detta dispiaciuta per l’accaduto (qui le immagini dei danni all’interno della scuola), per di più ancora una volta nel siracusano, territorio che sente “suo” non solo per nascita. Ha garantito che gli uffici del Ministero si metteranno subito in modo per la quantificazione dei danni e gli interventi conseguenti, in modo da consentire la ripresa della normale attività della scuola materna che sorge nei pressi del parco Robinson di via Algeri.
Alla preside Celesti ha poi chiesto se fosse preoccupata per la riapertura della scuola, dopo il lockdown. “Le ho risposto che ci stiamo impegnando. Noi donne siciliane non ci perdiamo mai d’animo. E lei ha concordato…”.




La morte del piccolo Evan: la madre era già indagata per maltrattamenti

La mamma del piccolo Evan, il bimbo di Rosolini morto lo scorso 17 agosto all’ospedale Maggiore di Modica, era già sotto indagine per maltrattamenti. La donna è attualmente in carcere, insieme al compagno, dopo la convalida del fermo di indiziato di delitto per i reati di maltrattamenti in famiglia e omicidio.
La Procura di Siracusa aveva già aperto a fine luglio un fascicolo su Letizia Spatola, dopo che il bimbo era finito al pronto soccorso del Trigona di Noto tre volte dal maggio scorso: in una occasione per la frattura alla clavicola sinistra, poi per la frattura scomposta del femore destro con tumefazioni dell’anca e del ginocchio destro, infine per una ferita infetta. La madre del piccolo avrebbe sempre giustificato tutto con delle cadute accidentali o durante il gioco. Non convinti, i sanitari hanno segnalato l’accaduto alla polizia che ha poi presentato una relazione alla Procura.
Dalle prime indiscrezioni relative al sopralluogo effettuato dalla polizia scientifica nella casa di Rosolini dove viveva la coppia insieme al bambino, sarebbero emerse tracce di sangue sul cuscino della culla, non ricoperto dalla sua fodera, forse nascosta.
Secondo la drammatica ricostruzione degli inquirenti, Evan sarebbe morto a causa delle lesioni provocate dal compagno della donna che non sarebbe intervenuta per opporsi alla violenza.




Siracusa. Micro-discariche, Mazzarona presa d'assalto: nuove telecamere e più controllli

Lo spicchio di Grottasanta dove sono ancora presenti i vecchi cassonetti stradali ha visto aumentare nelle ultime giornate la quantità di sacchetti di spazzatura conferiti, molti in strada perchè non c’è più spazio. Storia nota: da altre zone della città si preferisce abbandonare i propri rifiuti dove non è ancora attivo il porta a porta anzichè differenziare a casa.
Il Comune di Siracusa non guarda indifferente ed ha predisposto un nuovo giro di vite contro gli sporcaccioni. È stato deciso stamattina al termine di una lunga riunione presieduta dal sindaco, Francesco Italia, e alla quale hanno partecipato l’assessore all’Igiene urbana, Andrea Buccheri, funzionari dell’Ufficio ambiente e della sezione Ambientale della Polizia municipale e rappresentanti della Esper srl, la società esterna incaricata delle verifiche sull’esecuzione del contratto di igiene urbana.
L’incontro era stato convocato per organizzare il contrasto al fenomeno della micro discariche e per fare il punto sulla rimozione degli ultimi cassonetti ancora presenti, nel quartiere Grottasanta. L’attività è iniziata stamattina e sono stati tolti i contenitori delle vie Lazio, Calabria e Umbria. I residenti, dalla prossima notte, passeranno al sistema di raccolta differenziata porta a porta come nel resto del territorio comunale.
“Occorre colpire – dicono il sindaco Italia e l’assessore Buccheri – quella piccola percentuale di persone che continuano a non differenziare e smaltiscono i rifiuti nei pochi cassonetti stradali ancora rimasti o, peggio, abbandonandoli nelle zone di campagna o di periferia. Contro tutto questo, partiranno nuovi servizi di vigilanza e repressione da parte della Polizia ambientale per arginare il fenomeno e multare quanti continuano, incuranti, a violare le più elementari regole del vivere civile”.
In particolare, saranno installate nuove telecamere, saranno effettuati posti di controllo e appostamenti e si procederà all’apertura dei sacchetti lasciati per strada alla ricerca di indizi che consentano di risalire a chi li smaltisce irregolarmente.




Siracusa. Via ai test sierologici a docenti e Ata: "Ma ai medici non sono arrivati i kit"

Erano attesi a partire da ieri, in tutta la Sicilia, i primi test sierologici destinati agli insegnanti e a tutto il personale scolastico nell’ambito del protocollo anti-covid stabilito dal Governo in attesa dell’apertura delle scuole, che resta fissata per il 14 settembre, con alcune varianti già preannunciate in alcune regioni italiane. Eppure, alle indicazioni politiche non corrisponde l’adeguatezza della macchina organizzativa, almeno dal punto di vista delle tempistica. I dirigenti scolastici della provincia di Siracusa sono adirati, per diverse ragioni. Non solo per le disposizioni, che li hanno portati a lavorare tutta l’estate all’organizzazione degli spazi, salvo poi apprendere di una marcia indietro, vista l’impossibilità di dare seguito a quanto ipotizzato, ma anche per le conseguenze che potrebbero ricadere su di loro dal punto di vista penale nella gestione di eventuali focolai. I test sierologici vengono effettuati su base volontaria. I dirigenti scolastici stanno caldeggiando questa misura, che riguarderà tutti gli operatori scolastici. O meglio, che dovrebbe riguardare tutti loro, visto che , ad oggi, i medici di base, a cui gli insegnanti devono rivolgersi per sottoporsi al test, non hanno ancora ricevuto i kit necessari per poterli effettuare. Non è l’unico paradosso. Si aggiunge a quello legato, ad esempio, all’organizzazione degli spazi. In Sicilia, come spiega la dirigente scolastica Pinella Giuffrida, i banchi monoposto arriveranno non prima di ottobre, ultima regione italiana a riceverli secondo il cronoprogramma predisposto. In sostanza, si tornerà in classe come sempre, ma con le mascherine per i bimbi sopra i sei anni. Nemmeno i dispositivi di sicurezza stati consegnati alle scuole. Non ne disporrebbero in numero sufficiente.
Altro nodo da sciogliere, il numero di supplenti richiesti.Anche per questo, “attendere prego”.
A proposito, invece, dei locali aggiuntivi richiesti a Siracusa o degli interventi strutturali indicati come necessari, il Comune avrebbe individuato otto ditte che dovrebbero lavorare, corsa contro il tempo, per riuscire a completare entro metà mese.

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Siracusa. Basta file, da fine settembre la sosta al Molo ed al Talete si paga con i "grattini"

La sosta nei parcheggi Talete e Molo sant’Antonio si pagherà a breve solo con i “gratta e sosta” o con l’app Easypark. La novità sarà introdotta, in via sperimentale, probabilmente a partire dalla fine di settembre e comporterà la disattivazione delle barre all’ingresso e all’uscita e la presenza di personale addetto ai controlli. “Dobbiamo mettere fine ai frequenti disservizi che, soprattutto nei week end, creano tanti disagi agli utenti”, spiega l’assessore alla Mobilità, Maura Fontana.
“Certamente in molti casi i problemi sono l’effetto di un errato utilizzo del sistema o di veri e propri atti di vandalismo, ma il dato di fatto è che troppo spesso siamo costretti a far intervenire il personale reperibile o la Polizia municipale. Inevitabili le lamentele degli automobilisti bloccati all’interno dei parcheggi, oppure l’interruzione del pagamento della sosta anche per diversi giorni, con danni per le casse comunali”.
La soluzione proposta dall’assessore Fontana al sindaco, Francesco Italia, è arrivata dopo una serie di riunioni con i tecnici del settore e una ricostruzione di quanto avvenuto negli anni scorsi.
“Già in una delibera di Giunta del 2017 – prosegue l’assessore – erano evidenziate le stesse criticità di oggi. I due parcheggi presentano da sempre problemi strutturali mai risolti del tutto e che abbiamo verificato meglio da quando, qualche settimana fa, abbiamo attivato un servizio specifico di manutenzione. In assenza di una connessione fibra, il wi-fi usato per collegare gli snodi del sistema, soprattutto le casse e le barre, risulta spesso insufficiente e anche la rete via cavi è ormai vecchia per le attuali esigenze”.
I tecnici evidenziano come la presenza di personale nella due aree sia, di fatto, costante, “ragione per cui – conclude l’assessore Fontana – risulta più vantaggioso eliminare le barre e organizzare un servizio di controllo. Sono tutti aspetti che perfezioneremo nei prossimi giorni. Cercheremo anche di prevedere nuovi punti vendita dei ‘gratta e sosta’ ma Easypark, utilizzato in molte città italiane, assicura comunque una modalità di pagamento agevole e veloce”.




Siracusa. Nasce il primo tratto di pista ciclabile, ecco il nuovo aspetto di viale S.Panagia

Prende forma il primo tratto di pista ciclabile urbana a Siracusa. In viale Santa Panagia sono iniziati nella notte i lavori, seguendo il progetto messo a punto dal settore Mobilità e trasporti in applicazione del decreto Rilancio dello scorso maggio.
Nell’ampia corsia che dall’incrocio con via Augusta porta fino al viale Teracati è stato tracciato sull’asfalto lo spazio che da adesso è riservato alle bici ed ai mezzi elettrici come monopattini ed hoverboard, accanto al marciapiedi. “Spostati” verso il centro della strada gli stalli di sosta che non sono diminuiti di numero e dovranno “proteggere” i ciclisti dal normale traffico viario, costituendo una sorta di barriera.
Nei progetti di Palazzo Vermexio, le piste ciclabili urbane copriranno un tracciato di circa 23km, coprendo tutta la città. La spesa stimata è di circa 280 mila euro, comprensiva del costo delle rastrelliere che saranno posizionate approssimativamente ogni chilometro di pista; di questi, quasi 67 mila saranno utilizzati per creare le condizioni di sicurezza nei tratti più intensamente trafficati. L’investimento si aggiunge agli altri già previsti per la mobilità sostenibile attraverso il Collegato ambientale e Agenda urbana.
Nel progetto, particolare attenzione è stata posta all’itinerario nord-sud, ossia gli assi di viale Scala Greca e viale Santa Panagia che si raccorderanno in viale Tica per proseguire verso viale Cadorna, via Agatocle, piazza del Pantheon, via Catania, piazza Marconi, via Tripoli, via Rodi e via Malta per l’accessibilità diretta a Ortigia.
Il sistema inoltre prevede due collegamenti alla ciclabile “Rossana Maiorca”; partendo da sud, il primo è stato individuato su via allo Sbarcadero, il secondo in via Foti. Lungo la direttrice est-ovest, il collegamento tra la pista “Rossana Maiorca” e il viale Santa Panagia avverrà attraverso via Europa, via Turchia, via Antonello da Messina, via Italia.
Dopo viale Santa Panagia toccherà a viale Scala Greca, viale Teracati,via Tisia, via Von Platen, viale Luigi Cadorna e fino a completamento di quanto previsto dal progetto.




Mobilità sostenibile: 2,5 milioni di euro per Siracusa, serviranno per due piste ciclabile

Finanziati con 2,5 milioni di euro due progetti di mobilità sostenibile presentati dal Comune di Siracusa. E’ stata la Regione Siciliana, con provvedimento del Dipartimento delle Infrastrutture, ad approvare la graduatoria definitiva delle operazioni ammesse nell’ambito dell’azione 4.6.4 del PO FESR Sicilia 2104/2020 dell’Agenda Urbana di Siracusa.
Il primo progetto, per 1,8 milioni di euro, prevede la realizzazione di una pista ciclabile all’interno del centro urbano denominata “Pista Gelone Sud”. Il secondo progetto, di importo pari a 700 mila euro, prevede la realizzazione di una pista ciclabile all’interno del centro urbano.
Le piste ciclabili che si andranno a realizzare consentiranno di poter puntare concretamente al miglioramento della qualità della vita e della mobilità a Siracusa.
“Per la città di Siracusa è davvero un’ottima notizia – commenta Edy Bandiera, assessore del governo Musumeci – Si raccolgono i frutti di un impegno che ha quale obiettivo prioritario migliorare la qualità della vita delle rispettive comunità aretusea. È sicuramente un’opportunità per potenziare la capacità attrattiva del nostro territorio, in un’ottica di sostenibilità e di miglioramento dell’offerta turistica di Siracusa. Un riconoscimento
inequivocabile – conclude Bandiera – alla visione di sviluppo della nostra città all’insegna della qualità della vita e della sostenibilità ambientale, per il quale ringrazio il collega assessore Marco Falcone”.




VIDEO. La scuola verso la ripartenza, viaggio a tappe negli istituti: liceo Corbino

La scuola si avvia alla riapertura e tanti rimangono i punti interrogativi in questo inedito cammino di avvicinamento al nuovo anno scolastico. Anche a Siracusa, dove i dirigenti scolastici da un paio di mesi lavorano con il metro dentro le aule e tra un banco e l’altro.
Ci sono abitudini da cambiare e per questo si moltiplicano gli inviti alla collaborazione rivolti ai genitori. Cambiano le procedure di ingresso ed uscita. Per evitare assembramenti, ad esempio, alcuni istituti stanno valutando la possibilità di ridurre da 60 a 45 minuti la prima e l’ultima ora. Nelle scuole superiori giro di vite sugli ingressi in ritardo ed anche la pausa bagno diventa oggetto di rigida regolamentazione.
Nel video, la situazione al Corbino di Siracusa illustrata dalla dirigente scolastica Lilly Fronte.