Gilistro (M5S): “Basta casi Ecomac, si istituisca un’unità di crisi permanente”

“Basta casi Ecomac. Si metta in piedi un’unità di crisi permanente che, in caso di incidente, si attivi con immediatezza e tempismo, senza gli inaccettabili ritardi e tentennamenti che abbiamo visto in questi giorni e che hanno messo in serio pericolo la salute di decine di migliaia di abitanti di quest’area del Siracusano”. La chiede a gran voce il deputato regionale M5S Carlo Gilistro, reduce dall’incontro di stamattina col Prefetto, al quale ha esposto – da medico – tutti i suoi timori e le sue preoccupazioni sulle possibili conseguenze dell’incidente di Augusta.
“Gli interventi immediati post-incidente – dice Gilistro – sono stati, per usare un generosissimo eufemismo, molto lacunosi, se non inesistenti: non si possono attendere quattro o cinque giorni per suggerire misure di cautela e prudenza che dovrebbero, invece, essere comunicate immediatamente. Non si può tenere la popolazione priva delle indispensabili informazioni e comunicazioni da parte delle autorità, che in questo caso non sono andate oltre l’invito dei sindaci a chiudersi in casa. Chi ci dice ora cosa hanno respirato nell’immediatezza i cittadini e a quali rischi possono andare incontro in futuro? È ora di dire basta. Dove finora si è colpevolmente messa una virgola, va messo un punto fermo”.
Sull’incidente Gilistro ha già depositato un’interrogazione all’Ars e sta predisponendo un esposto in Procura.
“Quando c’è di mezzo la salute – dice Gilistro – la tolleranza deve essere zero e non siamo disposti a fare sconti a nessuno. Anzi, chiederemo di estendere i controlli alle colture e alla filiera agroalimentare, valutando la possibilità di sollecitare indennizzi per i produttori colpiti dalla nube e dagli inquinanti ricaduti sul territorio”.




Chi sono i 5 nuovi assessori: Aloschi, Casella, Firenze, Imbrò e Vasques

Cinque nuovi assessori per la giunta comunale di Siracuda. Nella sala verde di Palazzo Vermexio, questa mattina, il giuramento e l’assegnazione delle deleghe.
Quattro di loro sono consiglieri comunali mentre Daniela Vasques è una new entry nella scena politica siracusana.
Luciano Aloschi (Grande Sicilia/Mpa) si occuperà di igiene urbana, verde pubblico, servizi cimiteriali, ambiente e territorio.

Giuseppe Casella (Francesco Italia sindaco), con un lungo curriculum politico, si occuperà di decentramento, risorsa mare, rapporti con il Consiglio comunale, edilizia sociale, enti partecipati.

Andrea Firenze (Francesco Italia Sindaco) ritorna in una giunta targata Italia, con delega alla pubblica illuminazione, efficientemente energetico, urbanistica, demanio e beni comuni.

Un ritorno è anche quello di Sergio Imbro (Noi per la Città) che ritrova la delega alla Protezione Civile poi Municipale e democrazia partecipata.

Daniela Vasques è la novità. Indicata come vicina al gruppo Zappalà, fisioterapista, si occuperà di sanità, tutela degli animali, servizi demografici ed elettorali.

Il sindaco manterrà l’interim delle rubriche che furono di Granata e Gibilisco: cultura, unesco, università, turismo, sport e periferie, pnrr, servizio idrico.




Ecco la nuova giunta Italia, tra ritorni e novità: il sindaco mantiene ad interim Cultura e Sport

Sono espressione del consiglio comunale i nuovi assessori della giunta retta dal sindaco Francesco Italia. Hanno giurato questa mattina: Luciano Aloschi, nuovo assessore all’Igiene Urbana, Verde Pubblico e servizi cimiteriali, Ambiente e Territorio; Giuseppe Casella, a cui sono state affidate le rubriche Decentramento, Risorsa Mare, Edilizia sociale, Enti partecipati; Andrea Firenze, che rientra nell’esecutivo con l’Urbanistica, Pubblica illuminazione, Efficientamento energetico, Demanio, Beni Comuni. Altro rientro, quello di Sergio Imbrò, alla Protezione Civile, Polizia Municipale e Democrazia Partecipata. La donna è Daniela Vasques, alla Sanità, Tutela degli Animali, Servizi Demografici ed Elettorali. Il sindaco mantiene ad interim la rubrica della Cultura, Università, Unesco, Sport e Turismo, Periferie, Pnrr, Servizio Idrico.




Gibilisco nuovo capo di Gabinetto al Comune? Dimissioni da assessore e attesa per nuovo incarico

Giuseppe Gibilisco lascia la giunta comunale e potrebbe diventare il nuovo capo di gabinetto al Comune di Siracusa. Giansiracusa si è dimesso dal primo luglio e se dovesse arrivare il nulla osta della Guardia di Finanza – Gibilisco è milirare di ruolo – per lui è pronto il nuovo ufficio.
Pochi minuti prima della composizione della nuova squadra di Francesco Italia, nell’ambito dell’annunciato rimpasto, l’ormai ex assessore allo Sport ed alla Polizia Municipale ha rassegnato le proprie dimissioni per ricoprire il nuovo incarico. Se dal punto di vista politico, infatti, era certo che Gibilisco fosse destinato ad uscire dalla giunta, in più occasioni lo stesso Italia aveva sottolineato che non avrebbe voluto perdere una risorsa ritenuta preziosa per Palazzo Vermexio. Gibilisco ha tracciato un sintetico bilancio dell’attività svolta, ricordando alcune tra le iniziative che ritiene maggiormente significative: i lavori in corso per la realizzazione del Palaindoor, la nuova copertura del Palalobello, il progetto per il nuovo pattinodromo, il villaggio dello sport sulla terrazza del Talete solo citare le ultime azioni e progettualità avviate.




Nuova giunta, il Pd “boccia” le scelte di Italia: “Politica improvvisata e operazioni ambigue”

La nuova giunta Italia non convince il Pd. Il gruppo consiliare guidato da Massimo Milazzo e composto anche da Sara Zappulla e Angelo Greco commenta con toni duri le scelte effettuate dal primo cittadino. “Apprendiamo con grande preoccupazione del nuovo rimpasto voluto dal sindaco- il commento degli esponenti di minoranza- un’operazione che anziché rafforzare l’azione amministrativa della città, conferma ancora una volta l’improvvisazione e la confusione politica che regnano a Palazzo Vermexio. Il sindaco ha infatti deciso di trattenere per sé deleghe strategiche e fondamentali per lo sviluppo della città: Sport, Turismo, Beni culturali e Università. Questi ambiti, che richiedono competenze, tempo e progettualità quotidiana, vengono invece accentrati nelle mani del primo cittadino già troppo nascosto e lontano dalla città, il cui unico ruolo sembra limitarsi sempre più spesso alla svendita della città, privatizzazioni e taglio di nastri.D’altra parte-osservano i consiglieri del Partito Democratico-  è un sindaco che non si confronta con i suoi concittadini, che non ascolta, che ha timore di affrontare il consiglio comunale, che si nasconde e che è sprofondato al quartultimo posto nella classifica di gradimento di tutti i sindaci del Paese.Francesco Italia appare un uomo solo al comando, questo può andar bene nel ciclismo non certamente per un sindaco  abbandonato dai siracusani”. Nemmeno l’imminente nomina di Giuseppe Gibilisco a capo di gabinetto rappresenta per il gruppo del Pd una buona notizia. “Un passaggio-sostengono Milazzo, Zappulla e Greco- che non può essere considerato neutro. Si configura piuttosto come un’operazione ambigua che lascia ipotizzare una regia occulta sullo sport, con il capo di gabinetto pronto a continuare a svolgere il ruolo di assessore aggiunto, ma non legittimato dal suo nuovo ruolo. A chi risponderanno, dunque, gli uffici e gli operatori del settore? Al sindaco, con delega allo sport o a Gibilisco, neo capo di gabinetto?”. Motivo di rammarico anche la presenza di una sola donna in giunta, Daniela Vasques. “Ancora una volta-la critica- la democrazia paritaria viene vissuta come un adempimento formale, lontanissima dalle prerogative e dalle responsabilità del Sindaco, che ha trascinato la città in mesi di inutili fibrillazioni su ingressi e uscite di assessori, senza alcuna ricaduta positiva sulla comunità. Ancora una volta, il sindaco ha scelto di nominare una sola donna in giunta, dimostrando che la democrazia paritaria viene considerata soltanto come un requisito di legge e non come un reale bisogno politico di rappresentanza e giustizia. Infine, la revoca dell’ex assessore Cavarra – che non si è dimesso ma è stato allontanato – rivela in modo evidente una frattura interna al gruppo “Grande Sicilia”, in particolare tra i consiglieri Ricupero e Porto. Una revoca, questa, che non può essere liquidata come un semplice avvicendamento, ma che racconta di un equilibrio politico sempre più fragile, logorato da lotte interne e da scelte imposte dall’alto”. Il tema, a giudizio del gruppo PD, “non è se gli assessori siano o meno consiglieri, ma la totale inconsistenza politica della giunta, la mancanza di una visione e di un progetto per migliorare Siracusa e la vita dei suoi abitanti, la sua incapacità di risolvere i problemi o anche solo di saperli individuare e l’insofferenza che dimostra nei rapporti e nella collaborazione con il Consiglio comunale e con la città.I problemi di Siracusa crescono ogni giorno: le condizioni di vivibilità sono sempre più difficili, la qualità dei servizi continua a peggiorare, e le priorità di questa giunta non coincidono in alcun modo con quelle dei cittadini e delle cittadine”.Poi una puntualizzazione. “Il Partito Democratico-concludono i consiglieri-  rimane aperto all’ascolto, al confronto e alla collaborazione con tutte le associazioni, le realtà civiche e i cittadini e le cittadine che vogliono contribuire a costruire una Siracusa più giusta, vivibile e inclusiva, al di là delle logiche di potere che oggi bloccano la città”.




FdI sul rimpasto: “maggioranza fragile e rissosa”. E critica il Mpa

“Finalmente il rimpasto è stato fatto, ora l’amministrazione non ha più scuse”. È il richiamo che parte dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, attraverso i consiglieri Paolo Cavallaro e Paolo Romano. I due non nascondono forti perplessità sul merito e sul metodo del rimpasto, criticando in particolare la revoca dell’assessore Cavarra – vicenda che sarà discussa in Consiglio comunale, anticipano – e l’ingresso in giunta di diversi consiglieri comunali.
‘È evidente – sottolineano – che questi nuovi assessori, essendo anche consiglieri, non potranno garantire costantemente la loro presenza in aula e nelle commissioni, rischiando di paralizzarne l’attività”. Una scelta che, a loro dire, dimostra la volontà del sindaco di tamponare le tensioni interne a una maggioranza “sempre più rissosa e scricchiolante”, piuttosto che puntare su competenze esterne in grado di risollevare le sorti della città.
L’auspicio di un cambio di passo viene accompagnato da un quadro fortemente critico sulla situazione cittadina: Siracusa, secondo FdI, è “sommersa dai rifiuti, insicura, devastata dagli incendi, con una Ztl inadeguata e ancora in fase sperimentale, incapace di accogliere i turisti e offrire servizi dignitosi ai residenti”. Una condizione che i consiglieri definiscono “un disastro totale”, condito da classifiche impietose e dalle continue lamentele dei cittadini.
“Più che un rimpasto – aggiungono – avremmo preferito un ritorno alle urne, per restituire alla città un governo autorevole e realmente capace di affrontare i problemi strutturali che l’attuale amministrazione ha dimostrato di non saper nemmeno sfiorare.
Nel mirino anche il Movimento per l’Autonomia (Mpa), accusato di doppiezza: “Continua a sostenere questa amministrazione e al tempo stesso il governo regionale, ignorando gli appelli a rientrare nel centrodestra. Una politica dei due forni che riteniamo inaccettabile..
Poi la chiosa. “Auguriamo buon lavoro ai nuovi assessori – concludono Cavallaro e Romano – ma restiamo vigili. Purtroppo non ci aspettiamo alcuna svolta positiva: il nostro giudizio sull’azione di governo è e resta del tutto negativo”.




Turismo a Siracusa, per la prima volta in dieci anni spunta il segno meno

Dove sono finiti i turisti? Se lo chiedono in tanti a Siracusa, in particolare gli operatori del settore dell’accoglienza (hotel, B&B, case vacanze) e dell’indotto, dalla ristorazione ai trasporti. Per la prima volta dopo dieci anni, i numeri sono in calo. Una flessione importante che tocca gli arrivi ed i pernottamenti e supera il -5%. I numeri: a giugno 2025, -11.176 pernottamenti rispetto a giugno 2024 (fonte centro studi Noi Albergatori Siracusa). Territorio negativo anche per gli arrivi, con -4.351 rispetto allo scorso anno.
“Stiamo cercando di capire cosa stia succedendo”, commenta il presidente di Noi Albergatori, Giuseppe Rosano. Dopo anni di boom e crescita vorticosa, il turismo a Siracusa rallenta in maniera netta. E lo ha fatto con un mese di anticipo rispetto ad altre destinazioni, come Cefalù e Taormina, che solo adesso, in luglio, iniziano ad accusare segni di rallentamento.
A dare qualche indizio sui possibili motivi del calo è l’Istat. Nel rapporto pubblicato a fine maggio, l’istituto di statistica evidenzia la difficoltà delle famiglie italiane alle prese con inflazione, erosione del potere di acquisto e caro-voli. Tutte vicende che spiegano la brusca diminuzione di turisti italiani a Siracusa, meno netta invece la frenata che riguarda gli stranieri. C’è poi un altro dato che viene tenuto sotto osservazione: e riguarda i siciliani. Il turismo regionale è pure lui in frenata e qui i numeri sono in linea con le altre destinazioni dell’isola. Il che spinge gli osservatori a parlare di situazione infrastrutturale complessa, ovvero autostrade con troppe interruzione e cantieri, collegamenti non semplici ed alla fine allora si preferisce spostarsi di pochi chilometri da casa.
Abbiamo allora chiesto al presidente di Noi Albergatori se Siracusa stia perdendo appeal o rimanga sempre meta glamour. “La reputazione della provincia come meta turistica resta importante. Bene che diversi marchi abbiano voluto abbinare il loro brand a Siracusa. Però quando il turista viene qui, noi siamo costretti anche a raccogliere la sua stanchezza perchè magari è difficile trovare parcheggio, c’è molto traffico, non ci sono servizi frequenti di trasporto urbano da e per il mare, le contrade marinare sono purtroppo in abbandono. Lo vedono, ce lo raccontano e questo non li invoglia a tornare il prossimo anno…”.




Giuseppe Runza nuovo direttore di Radiodiagnostica all’Umberto I di Siracusa

Giuseppe Runza è stato nominato nuovo direttore dell’Unità operativa complessa di Radiodiagnostica dell’ospedale Umberto I di Siracusa, incarico che ricoprirà temporaneamente in sostituzione di Giuseppe Capodieci, attualmente direttore generale dell’ASP di Agrigento.
La nomina di Runza, specialista in Radiodiagnostica dal 2002 con titolo conseguito presso l’Università di Palermo, è il frutto di una procedura concorsuale pubblica avviata dalla Direzione strategica aziendale dell’ASP aretusea con deliberazione n. 172 del 26 luglio 2024. Il contratto, firmato nei giorni scorsi presso la sede della Direzione Generale, avrà validità fino al 30 giugno 2027 o fino al rientro del titolare Capodieci.
Con una lunga esperienza come dirigente medico in vari presidi dell’ASP di Siracusa, Runza ha recentemente diretto la UOSD di Radiologia Territoriale con Centro Amianto e Risonanza Magnetica Multidistrettuale, distinguendosi per competenza e professionalità.
Alla firma del contratto era presente il direttore generale dell’ASP di Siracusa, Alessandro Caltagirone, che ha espresso a nome della Direzione strategica i più sentiti auguri di buon lavoro al nuovo direttore della Radiodiagnostica ospedaliera.




Ispettori del Lavoro in una fabbrica di imballaggi, multe per 6.500 euro

Nei giorni scorsi, personale INL Sicilia in servizio a Siracusa ha effettuato un’ispezione in una fabbrica di imballaggi con sede in provincia.
Sul posto è stata accertata la presenza di un lavoratore in nero su 6 presenti ed è stato quindi adottato il provvedimento di sospensione dell’attività, successivamente revocato a seguito della regolarizzazione del lavoratore.
Gli ispettori hanno inoltre rilevato la totale mancanza, all’interno della fabbrica, della segnaletica orizzontale che permette di delimitare i passaggi tra pedoni e mezzi d’opera.
Sono state irrogate sanzioni complessive per circa 6.500 euro.

Foto dal web




Il giorno del rimpasto è arrivato. Granata, Celesti, Consiglio, Cavarra out: attesa per i nuovi

Ancora pochi minuti e si conoscerà la composizione della nuova giunta comunale di Siracusa. Dopo mesi di indiscrezioni, annunci, incontri e trattative vissute da alcuni dei protagonisti come “una graticola”, ecco nascere la “giunta consiliare”. La definizione è del sindaco Francesco Italia ed illustra così la filosofia alla base dell’equilibrio trovato tra le parti politiche: chi è senza rappresentanza in Consiglio comunale, non può fare l’assessore. L’unica eccezione potrebbe invero riguardare Giuseppe Gibilisco, il cui gradimento presso l’opinione pubblica non è un mistero.
Poco dopo le 10 l’ufficialità, con la firma ed il giuramento dei “nuovi”. Intanto, nei giorni e nelle ore scorse si sono dimessi Fabio Granata (con polemica), Salvo Consiglio e Teresella Celesti. A Salvo Cavarra (igiene urbana, verde pubblico, servizi cimiteriali) è stata invece revocato il mandato. Pronti ad entrare nella squadra di governo cittadino sarebbero Sergio Imbrò, Giuseppe Casella e Luciano Aloschi. Attesa per il nome in quota rosa, espressione del gruppo Zappalà secondo i rumors.
La città guarda con poco interesse, più che guardare verso salone Borsellino i siracusani seguono i temi da “strada”: verde pubblico, diserbo, pulizia, decoro, regole, illuminazione pubblica, parcheggi, viabilità. La sfida sarà riconquistare fiducia con azioni più che annunci, vivendo la quotidianità di Siracusa insieme alla programmazione di grandi obiettivi futuri.