Coronavirus: un nuovo positivo nel siracusano, 65 in Sicilia (ma 58 sono migranti)

Un nuovo caso di covid-19 registrato nelle ultime 24 ore in provincia di Siracusa, come nel messinese e nel ragusano. Tre, invece, i nuovi positivi in provincia di Catania e 59 a Palermo. In totale, 65 nuovi positivi in Sicilia rispetto ad ieri. Ma 58 sono migranti. I dati sono stati resi noti dal Ministero della Salute attraverso il bollettino quotidiano redatto in collaborazione con l’Iss.
Sono 54 i ricoverati negli ospedali siciliani per covid, di questi 9 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare si trovano 884 persone. Il totale gli attuali positivi tocca quota 947. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono 1.468 (totale 327.815).
Scendono i contagi in Italia e si ritorna sotto quota mille: sono 953 (ieri 1.210) i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. Sono 4 i morti, in calo rispetto ai 7 di ieri.




VIDEO. Incendio vicino ai depositi della zona industriale: situazione torna sotto controllo

Un incendio si è pericolosamente avvicinato al parco serbatoi della zona industriale siracusana. Le fiamme si sono sviluppate in un vasto terreno subito dopo il ponticello della sp25 Priolo-Melilli. Sono intervenute due squadre dei Vigili del Fuoco, due della Protezione Civile di Priolo Gargallo e personale di Priolo Servizi.
Le lingue di fuoco, favorite dal vento, hanno minacciato da vicino l’area degli impianti Versalis. Fortunatamente, erano stati realizzati per tempo corridoi e strisce tagliafuoco a distanza di sicurezza,che hanno impedito una ulteriore propagazione dell’incendio.

Il vento ha reso particolarmente difficoltoso l’intervento, in particolare all’interno del vicino canalone. A coordinare le operazioni sul posto il disaster manager della Protezione Civile di Priolo, Gianni Attard.




VIDEO. Ancora una scuola materna vandalizzata: la furia distruttrice non risparmia nulla

Ancora una scuola materna vandalizzata a Siracusa. Ad esser preso di mira è stato il plesso distaccato del comprensivo Chindemi, intitolato alla memoria degli Eroi di Nassirya. La materna si trova nei pressi del parco Robinson di via Algeri.
Ignoti si sono introdotti all’interno, distruggendo tutto quello che hanno trovato sul loro cammino. Armadi aperti e scardinati, giocattoli e libri sparpagliati sul pavimento, rubinetti lasciati aperti con evidenti danni causati dall’acqua. La furia distruttrice non ha risparmiato i vetri delle finestre, le serrande, telefoni e persino il citofono esterno. Sedie, giocattoli ed altre suppellettili sono state lanciate all’esterno, nel parchetto esterno.
Uno spettacolo disarmante questa mattina, quando il personale scolastico si è recato sul posto. Dell’accaduto sono stati informati i Carabinieri.

Poche settimane fa, stessa sorte era toccata alla sede della materna del comprensivo Vittorini di Siracusa. Quella vicenda colpì il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che chiamò il dirigente della scuola promettendo l’aiuto del Ministero come poi è effettivamente avvenuto. E persino un imprenditore privato di Catania ha voluto rendersi utile, donando un impianto di videosorveglianza.




Siracusa. Materna vandalizzata, la dirigente: "amarezza e sconforto, aiutateci per riaprire"

Vetri rotti. Porte rotte. Climatizzatori rubati. Impianti elettrici distrutti. Rubinetti lasciati aperti e acqua ovunque. All’interno della scuola materna Eroi di Nassyria, plesso distaccato del comprensivo Chindemi, i vandali hanno fatto uno scempio. La dirigente reggente, Teresella Celesti, non nasconde tutto il suo scoramento. “Siamo sconfortati. Abbiamo investito tanti negli anni in questo plesso. Ora per noi è difficile organizzarci a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico. Spero che qualcuno si faccia avanti per aiutarci”. Le sue parole




Siracusa. Navi in sosta al porto, Gradenigo: "ormeggio in regola, controlli su emissioni ok"

Per ottenere maggiori chiarimenti sulla sosta inoperosa delle due grandi navi passeggeri Norwegian nel porto Grande di Siracusa, l’assessore alla tutela ambientale Carlo Gradenigo ha incontrato il comandante della Capitaneria di Porto, Luigi D’Aniello.
La presenza delle navi ha causato più di una discussione in città, alcune apparse eccessive. Ma “in un porto nel quale sono previste attività di diporto, pesca e turismo crocieristico ed in assenza di ulteriori strumenti di pianificazione come il Piano Regolatore del Porto, non è possibile negare la richiesta di ormeggio ad una nave senza che vi sia un evidente pericolo per la sicurezza della navigazione”, scrive Gradenigo al termine dell’incontro.
Ormeggio gratuito su tutte le banchine, ad esclusione di quelle date in concessione per il diportismo, “come in tutti i porti aperti”. Le navi in sosta inoperosa pagano quindi “non l’ormeggio in sé ma i servizi richiesti ed erogati”.
Per quanto concerne l’impatto ambientale delle navi che si alternano in rada e in banchina, “la stessa Capitaneria ha eseguito i rilievi sui tenori di zolfo, in riferimento al carburante utilizzato nei giorni a cavallo di ferragosto”, rivela l’assessore Gradenigo. I valori rientravano nei limiti imposti dalla legge. La Capitaneria ha chiesto ad Arpa di effettuare rilievi su acqua, aria e rumore di fondo. “Tutti dati che verranno a breve resi noti dal comandante”, rivela l’esponente della giunta Italia.
Il Comune, per ruolo spettatore in questa vicenda, prova comunque a farsi attore principale con la proposta di un protocollo di intesa tra Comune, Arpa e Capitaneria di Porto di Siracusa “per monitorare e mitigare l’impatto ambientale delle navi da crociera, mettendo in pratica tutte le azioni previste dalle direttive europee per la riduzione dell’inquinamento navale nei porti (Utilizzo di filtri, Elettrificazione delle banchine portuali/Cold Ironing), favorendo e incentivando l’ingresso e la sosta in porto a quelle compagnie navali che utilizzano carburanti con tenore di zolfo inferiore allo 0,1%”, le parole di Gradenigo.




Siracusa. Cinque lunghissimi mesi di lockdown, ora il museo Paolo Orsi riapre parzialmente

Dopo il suo lunghissimo lockdown, riapre il museo archeologico regionale “Paolo Orsi” di Siracusa. Da domani, 25 agosto, riapertura parziale visto che, seguendo le normative anti-covid, potranno essere visitati solo il settore C, il settore D ed il Medagliere. Apertura dalle 9 alle 19 dal martedì al sabato e dalle 9 alle 14 la domenica e nei festivi. Richiesta la prenotazione sul sito aditusculture.com.
Le porte del museo sono rimaste chiuse per quasi cinque mesi. L’emergenza sanitaria ha colpito in modo particolare quella struttura, con una funzionaria purtroppo deceduta per il virus. Su tutti, poi, il caso di Calogero Rizzuto,il primo direttore del parco archeologico di Siracusa.
Nelle settimane scorse, diversi archeologi, storici e studiosi siciliani avevano firmato un appello per la riapertura del museo Paolo Orsi. Ad inizio agosto, la senatrice Margherita Corrado aveva portato la vicenda in Commissione cultura del Senato. “La prolungata chiusura del museo sembra doversi imputare al fatto che l’edificio situato nel parco di Villa Landolina soffrirebbe per importanti problemi strutturali, non affrontati, e mancate manutenzioni”, lamentò in quella occasione la Corrado. Le competenze sul museo sono regionali, dipendendo dall’assessorato ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
“Già da parecchie settimane, anche accogliendo le istanze contenute nella petizione sottoscritta da numerosi docenti universitari, ho fatto grande pressione sulla dirigenza del Museo affinché si provvedesse ad effettuare i necessari adeguamenti di sicurezza e sanitari per la riapertura del Museo. Restituire alla fruibilità il Paolo Orsi – dice Alberto Samonà, assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – è un impegno che ho sentito di assumere nei confronti dei siciliani e del mondo della cultura internazionale che ne ha caldeggiato la riapertura, ma anche un atto dovuto per la Città di Siracusa, oltre che un modo attraverso cui il Governo Regionale può onorare al meglio la memoria del compianto Calogero Rizzuto, direttore del Parco Archeologico di Siracusa, Eloro e Villa del Tellaro e di Silvana Ruggeri, funzionaria del Museo Paolo Orsi, entrambi uccisi dal Covid”.




Siracusa. Minacce al primario di Oculistica, scritta in reparto: "Sei vicino alla morte"

Minacce di morte al primario di oculistica dell’Umberto I di Siracusa. Davanti alla porta del suo studio è comparsa una scritta con la vernice spray rossa. “Sei vicino alla morte R.I.P.”, il messaggio che occupa quasi per intero la parte a due passi dall’ingresso del reparto. E poi una svastica e una falce a martello.
La polizia scientifica questa mattina ha raggiunto l’ospedale per avviare tutti gli accertamenti tecnici del caso e le prime indagini. La scritta è stata scoperta questa mattina ma sarebbe stata realizzata durante la notte.
Il primario oggetto della scritta minatoria è stato già ascoltato dagli investigatori. Bisognerà chiarire come sia stato possibile che ignoti siano entrati in una zona del reparto chiusa a chiave e se il messaggio sia da collegare all’attività del medico.
L’episodio viene commentato con indignazione dai vertici dell’Asp. “Sono gesti intollerabili nei confronti di chi rappresenta le istituzioni e si prodiga giornalmente per garantire la salute dei cittadini. Confidiamo nelle attività di indagine delle forze di polizia che portino a svelarne al più presto gli autori affinché siano puniti come meritano. Al primario del reparto giunga la vicinanza solidale della direzione aziendale”. Questo il commento del direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra e i direttori sanitario e amministrativo Salvatore Madonia e Salvatore Iacolino.
Anche il direttore medico dell’ospedale Rosario Di Lorenzo, con un documento inoltrato alla direzione aziendale, ha espresso solidarietà e vicinanza al primario.




Parroco scrive ai fedeli: "non venite a messa se gioite per ordinanza contro i migranti"

“Se avete esultato per l’ordinanza di Musumeci, non venite qui a messa”. Il parroco della chiesa di San Francesco d’Assisi, a Floridia, don Lorenzo Russo lo ha scritto chiaro alla sua comunità di fedeli. Ha scelto i social per amplificare il messaggio. “Scrivo ai miei Parrocchiani, a quanti tra questi oggi gioiscono per l’ordinanza di Musumeci convinti da domani di essersi liberati del problema delle migrazioni, a quanti osannano scelte politiche che non fanno il bene dei poveri di questo mondo ma guardano solo al proprio interesse. A voi dico: non venite a Messa, state perdendo tempo!”, si legge nel post accompagnato dalla foto della piccola mano di un bimbo di colore. “Non giova a nulla battervi il petto, ascoltare la Parola del Vangelo, nutrirvi dell’Eucarestia. La vostra ipocrisia vi precede. Chiedete coerenza a chi vi circonda, imparate voi ad essere coerenti con la fede che dite di professare. Sennò saremo solo come i sepolcri imbiancati di cui parla Gesù: che si lasciano ammirare dalla gente per la loro bellezza esteriore, ma che all’interno custodiscono solo odore di morte”.
Poi, rivolto ai credenti: “un giorno dovremo dare conto a Dio di tutto, delle parole come dei silenzi! Sull’amore saremo giudicati!”.

foto: don Lorenzo al centro




Coronavirus, Sicilia ultima per tamponi effettuati in rapporto alla popolazione

La Sicilia è la regione ad aver effettuato il minor numero di tamponi in rapporto alla popolazione residente. Lo rivela uno studio dell’ufficio statistica del Comune di Palermo sugli indicatori territoriali relativi all’epidemia da Covid-19.
In Sicilia sono stati effettuati tamponi sul 6,57% della popolazione mentre la media nazionale è del 13,29%. Sempre secondo i dati diffusi dall’ufficio, la Sicilia è la seconda regione con il minor numero di tamponi positivi: 80,6 ogni 100 mila abitanti (media nazionale 430,5 positivi ogni 100 mila abitanti).
L’isola ha il più basso rapporto di guariti-dimessi rispetto ai positivi: 70,3% (aggiornato ultima settimana), a fronte di una media nazionale del 90,6%.
Gli attuali positivi in Sicilia sono pari a 18,2 ogni 100 mila abitanti (media nazionale 30,6). Le “peggiori” sono Lombardia (57,3) ed Emilia Romagna (45,5). Le “migliori” la Calabria (8,6) e la Valle d’Aosta (8,8).




A Cassibile riapre lo sport: campo di calcio Tuccitto e Polivalente, via alle istanze

Sono finalmente pronti a riaprire i battenti il campo di calcio Tuccitto a Cassibile ed il vicino polivalente, realizzato ma mai utilizzato. Il Comune di Siracusa, proprietario degli impianti, ha pubblicato gli avvisi pubblici rivolti alle società sportive interessate ad utilizzare gli spazi disponibili.
Per quel che riguarda il Tuccitto, riaperto dopo i lavori di riqualificazione, le istanze potranno essere pubblicate entro il 15 settembre, “con l’indicazione dei giorni e delle ore di utilizzo”. Essendo ancora privo di impianto di illuminazione, permetterà allenamenti fino alle 17 nella stagione invernale e fino alle 19 nella stagione estiva. Al Comune andrà riconosciuto da ogni società sportiva il pagamento di un canone pare a 20 euro l’ora.
Quanto al tensostatico polivalente, sino ad oggi oggetto del desiderio, si possono richiedere spazi per attività non agonistiche e senza presenza di pubblico (calcetto, pallavolo, pallacanestro e pallamano). Palazzo Vermexio ha stabilito che le ore saranno assegnate in via prioritaria alle associazioni sportive con sede a Cassibile. A loro è fatto obbligo di “rispettare la struttura, assumendosi l’onere di eventuali danni arrecati”. Dopo ogni impiego, la struttura andrà lasciata “pulita ed idonea allo svolgimento delle successive attività”.
In tema di sport, pubblicato anche l’avviso per l’assegnazione di fasce orarie e spazi per allenamento al campo scuola Pippo Di Natale. “Le società e/o i gruppi sportivi che svolgono attività ludico-motoria organizzata che intendono utilizzare la struttura sportiva comunale Campo Scuola Pippo Di Natale, comprendente la pista di atletica leggera, la palestra, il campo da calcio e gli spazi esterni alla pista di atletica leggera, sono invitati a presentare apposita istanza, con l’indicazione dei giorni e delle ore di utilizzo. Si specifica che la fruizione degli spazi è subordinata al pagamento delle tariffe di concessione” fissate con delibera del marzo 2019 dalla giunta comunale. Anche in questo caso, c’è tempo fino al 15 settembre.