Siracusa. Droga a Fontane Bianche, inseguimento nella notte: 19enne arrestato

Tentava di sottrarsi all’arresto e, messo alle strette, avrebbe anche colpito con calci e spintoni il carabiniere che l’aveva bloccato . Inutile il tentativo di un giovane siracusano di 19 anni, incensurato, accusato adesso di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. La notte scorsa i carabinieri di Cassibile erano impegnati in un servizio di controllo del territorio specifico, soprattutto nelle zone balneari e costiere. A Fontane Bianche, il giovane, appena ha notato la presenza dei militari , ha assunto un atteggiamento sospetto, cercando velocemente di allontanarsi, per guadagnare la fuga, a piedi,  verso la spiaggia. Invitato invano a fermarsi, è stato  bloccato dai Carabinieri e fatto salire a bordo dell’auto di servizio in considerazione, anche, del sempre più consistente capannello di curiosi che si stava creando intorno alla pattuglia. Il giovane, vistosi alle strette, ha cercato inutilmente di darsi alla fuga, venendo bloccato da un carabiniere, verso il quale, ha opposto resistenza con spintoni e calci. Il carabiniere ha riportato lievi lesioni  su tutto il corpo, giudicate guaribili in 15 giorni .
L’arrestato, illeso, è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari.




Via la baraccopoli di Cassibile, iniziate le operazioni di smantellamento

Iniziate questa mattina le operazioni di smontaggio della baraccopoli alle porte di Cassibile. L’intervento di smantellamento era stato annunciato dal sindaco, Francesco Italia dopo la piccola “rivolta” dei cittadini della frazione di Siracusa, alla luce dell’episodio legato alla passeggiata di un migrante , poi sottoposto a Tso, completamente nudo lungo via Nazionale. Si era trattato della  goccia che aveva fatto traboccare un vaso già colmo, viste le proteste e l’intervento anche di esponenti della politica nazionale, per una serie di ragioni che hanno reso particolarmente difficoltosa la convivenza tra i residenti e i braccianti stagionali migranti. Ad acuire i problemi di sempre, l’emergenza Coronavirus e le misure di sicurezza e sanitarie che a lungo i cittadini hanno ritenuto non fossero garantite nel campo e non fossero rispettate dai migranti. Lo scontro si è poi fatto di natura ideologica, tra quanti sostenevano che si trattasse di razzismo e quanti, con determinazione, facevano presente che si trattava di tutt’altro.

Intanto la maggior parte dei braccianti stagionali ha lasciato il territorio, come avviene ogni anno al termine della campagna di raccolta. Nei prossimi mesi si dovrebbe provvedere all’allestimento del villaggio, dotato di servizi igienici adeguati e alloggi prefabbricati che era stato garantito già per la scorsa primavera, a seguito di un protocollo siglato dal Comune e dalla Prefettura.




Siracusa. Bonifica della baraccopoli, Italia: "Ora lavoriamo ad un Modello Cassibile"

Mentre a Cassibile viene smantellata la tendopoli e bonificata l’area, il Comune annuncia l’intenzione di non tornare più indietro. Gli ultimi braccianti stagionali extracomunitari che alloggiano ancora lì, in condizioni ben distanti da quelle definibili dignitosi, vengono indirizzati in queste ore altrove, con la collaborazione della rete associativa locale e all’organizzazione umanitaria, “InterSos”. Il sindaco Francesco Italia e l’assessore alle Politiche di genere e Volontariato Rita Gentile parlano di operazioni che si sono svolte “serenamente, in un clima di fattiva collaborazione a cui è seguita, previa richiesta di autorizzazione al Custode giudiziario dell’area, la procedura amministrativa che ha permesso l’avvio della pulizia e della bonifica in data odierna. La fine della stagione della raccolta e la bonifica del campo non esaurisce il compito dell’Amministrazione che è ben consapevole di dover continuare ad adoperarsi nel ricercare in collaborazione con le altre istituzione, in particolare Prefettura e Regione, le risorse necessarie da destinare a forme alloggiative dignitose per i lavoratori stagionali immigrati promuovendo al contempo, con eguale forza, tutte quelle progettualità necessarie per superare le tante forme d’ingaggio della mano d’opera largamente ancora in mano al caporalato”. L’obiettivo annunciato è adesso la creazione di un contesto più dignitoso per la prossima stagione di raccolta nei campi. Un “modello Cassibile” , da avviare insieme ad un’azione di contrasto al caporalato.  “Consapevoli- concludono Italia e Gentile- di non poter dare oggi rassicurazioni certe ad un problema che persiste da decenni, tuttavia ribadiamo che l’Amministrazione Comunale opererà con la massima determinazione, sollecitando tutte le autorità coinvolte in una logica di rete, per avviare le azioni necessarie per dare dignità, decoro e legalità alla prossima stagione di raccolta 2021”.




Siracusa. Castello Maniace, Ipogei e Tempio d'Apollo: cercasi volontari per la vigilanza

La Soprintendenza alla ricerca di associazioni di volontariato che affianchi il personale di vigilanza e fruizione al Castello Maniace, all’Ipogeo di Piazza Duomo e al Tempio d’Apollo, dal 10 agosto al 31 dicembre. Pubblicato l’avviso pubblico per la selezione dei soggetti che si candidano a ricoprire questo ruolo. Associazioni senza fini di lucro a cui non sarà corrisposto un vero e proprio  compenso ma  un rimborso spese. Le associazioni che partecipano alla selezione devono avere un’esperienza almeno triennale nel settore del patrimonio culturale. Tra i compiti da svolgere, oltre all’affiancamento del personale in servizio, la disponibilità a coprire turni che includano le domeniche e i festivi. I volontari dovranno anche occuparsi di accompagnare durante le visite i turisti con disabilità. Dovranno aiutare il personale a garantire il rispetto delle norme anti-covid. Il rimborso previsto ammonta a circa 4 euro l’ora per volontario per un monte orario complessivo di 5.504 ore. In tutto, insomma, 22 mila euro circa a disposizione. L’avviso è pubblicato all’albo pretorio, anche del Comune di Siracusa.




Siracusa. Via delle Muse, sit-in dei residenti: "Strada stretta e pericolosa"

Protesta questa mattina in via delle Muse, che collega Cassibile a Fontane Bianche. Un gruppo di associazioni locali e residenti ha dato vita ad un sit-in di protesta chiedendo all’amministrazione comunale soluzioni per i problemi che quotidianamente si vengono a creare dal punto di vista della viabilità a causa della strettoia che non consente un fluido passaggio dei veicoli che si ritrovano, nelle due direzioni di marcia, spesso troppo vicini per potersi spostare agevolmente. In base a quanto spiega l’ex presidente della circoscrizione, Paolo Romano, i sinistri sono all’ordine del giorno. Proprio durante la manifestazione uno di questi casi si è verificato, arrecando disagi ulteriori alla circolazione. “Il rischio riguarda anche e soprattutto il passaggio dei mezzi di soccorso- prosegue Romano- che in situazioni come quella che si è venuta a creare questa mattina, ma che in realtà sono all’ordine del giorno e , anzi, più volte in una sola giornata, incontrerebbero serissime difficoltà, rimanendo bloccati e non potendo, pertanto, soccorrere chi necessità urgentemente di assistenza sanitaria”. La soluzione prospettata sarebbe quella di allargare leggermente la strada, rifacendo uno dei muri che la costeggiano.




Siracusa. Via Crispi: "Lavori infiniti e disagi per i commercianti"

Nuova tappa del piccolo tour di protesta che Fratelli d’Italia ha avviato nel capoluogo, effettuando dei sit-in nei luoghi della città in cui la forza politica di Giorgia Meloni ritiene siano necessari e urgenti interventi . Ieri, tappa in via Crispi, per verificare lo stato dei lavori di rifacimento del manto stradale e per incontrare i commercianti della zona, alle prese con i disagi che un cantiere aperto può comportare.

Tra i principali motivi di protesta- secondo quanto riferiscono Paolo Cavallaro, Giovanni Conigliaro e Gabriella D’Amico del circolo Aretusa- la mancata fermata dei bus e la riduzione dei posti auto sul piazzale della Stazione”. Il termine degli interventi di realizzazione dei lavori era atteso per lo scorso aprile. L’emergenza coronavirus si è aggiunta ad altri intoppi che si sono presentati dal momento dell’avvio dei lavori.

Fratelli d’Italia parla dell'”assenza di un’Amministrazione che non sa dialogare.
Sono tanti gli automobilisti che, provenienti da piazzale Marconi, prendono per via Crispi, non sapendo dei lavori in corso e, non potendo proseguire, sono costretti a fare retromarcia. C’è chi con la pompa bagna con l’acqua la strada a fine giornata per evitare la risalita della polvere.Si dice che i lavori dovrebbero terminare a fine settembre, altri due mesi di disagi”.

Al Comune, Fratelli d’Italia chiede di fare pressing sulla ditta perchè impieghi più operai in modo da accelerare i tempi di ultimazione dei lavori. Secondo il partito di Centrodestra sarebbe anche opportuno che i commercianti ricevano un indennizzo.Altra richiesta quella di un incontro con i gestori delle attività commerciali per valutare modifiche alla viabilità, alla fermata dei bus e per i posti auto”.




Nuovo arcivescovo per Siracusa: è Francesco Lomanto e arriva da Caltanissetta

E’ Francesco Lomanto il nuovo Arcivescovo di Siracusa. Papa Francesco ha ufficialmente presentato la sua nomina. Don Francesco Lomanto è nato a Mussomeli, provincia e Diocesi di Caltanissetta, il 2 marzo 1962. Si è preparato al sacerdozio nel Seminario diocesano, ricevendo l’ordinazione il 29 giugno 1986; è incardinato nella Diocesi nissena e ivi ha operato come viceparroco a Villalba, a San Cataldo e a Caltanissetta dal 1986 al 1996; è stato parroco della parrocchia di Sant’Enrico, a Mussomeli, dal 1996 al 2011. Ottenuti la Licenza e il Dottorato in Storia della Chiesa alla Pontificia Università Gregoriana, a Roma, ha iniziato la docenza universitaria a Caltanissetta, nel 1992, insegnando negli Istituti Teologici del luogo e alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista a Palermo, dove è anche preside dal 2015. L’attività accademica ha favorito la propensione del neo Arcivescovo per gli studi e la ricerca, particolarmente quella legata a figure ed eventi della Chiesa locale nissena, i cui risultati sono confluiti nelle tante iniziative editoriali che lo vedono autore, co-autore o curatore di libri, saggi, riviste storiche e dizionari.

In Arcivescovado, pochi minuti prima di mezzogiorno, l’annuncio di Monsignor Salvatore Pappalardo, che ha salutato la comunità siracusana, ringraziandola. “ E’ sempre all’assemblea di Dio che mi sono rivolto- ha detto- Un onore di essere Pastore qui dal 2008″.




Mega discarica abusiva in area con vincolo paesaggistico: sequestro di 10 ettari a Portopalo

La Polizia Provinciale ha sequestrato una mega discarica abusiva: 10 ettari di terreno, sottoposto a vincolo paesaggistico, a Portopalo di Capo Passero. Si tratta di una porzione di territorio costiero che costeggia il molo di ponente. L’area di recente, era stata interessata da un violento incendio sviluppatosi contemporaneamente in più punti per eliminare cumuli di rifiuti cosa è stata accertata nel corso della operazioni di supporto fornito ai Vigili del Fuoco.
L’intera fascia costiera, distante meno di due chilometri dal centro abitato di Portopalo, era generalmente adibita a smaltimento abusivo di rifiuti di varia tipologia come centinaia di onduline e serbatoi in eternit, fusti e contenitori di olio minerale esausto, scarti di calcinacci di volumetria variabile, porte ed infissi in legno, sedie, materassi, pneumatici, contenitori utilizzati nelle pratiche agricole ed ittiche, frigoriferi, computer, televisori e perfino parecchie carcasse di animali.
I proprietari delle aree interessate al sequestro dovranno provvedere alla bonifica del terreno.

foto archivio




Spese pazze all'Ars, assoluzione per Titti Bufardeci: "conferma della mia correttezza"

“E’ una decisione che conferma la correttezza del mio operato. Ho sempre creduto che la mia posizione sarebbe stata chiarita e per questo risultato ringrazio i miei difensori: gli avvocati Ezechia Paolo Reale, Roberto Mangano e Pietro Milone per il grande impegno profuso e per la grande professionalità”. Sono le parole di Titti Bufardeci all’indomani della sua assoluzione nel processo per le cosiddette spese pazze all’Ars. L’ex sindaco di Siracusa ed ex capogruppo regionale di Grande Sud è l’unico assolto nel processo che ha visto condannati tutti gli altri imputati, tra cui l’attuale sindaco di Catania, Salvo Pogliese (4 anni e 3 mesi). Condanna di primo grado, inflitta dal Tribunale di Palermo, anche aa Rodolfo Maira, ex capogruppo all’Ars dell’Udc; 3 anni e 8 mesi a Cataldo Fiorenza; 3 anni e 6 mesi a Giulia Adamo e 3 anni a Livio Marrocco. Per tutti l’accusa ruotava attorno all’uso improprio dei fondi destinati ai gruppi politici (peculato).
La vicenda prese le mosse nel 2014 e portò all’emissione di ottanta avvisi di garanzia ad altrettanti tra deputati e impiegati dei gruppi parlamentari. Per molti la Procura stessa chiese l’archiviazione. In due hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato: Innocenzo Leontini, assolto in Appello dopo una condanna a due anni in primo grado e Cateno De Luca anche lui assolto in via definitiva.




Siracusa. Sbarcadero Santa Lucia: "Mare negato, sopruso intollerabile"

“Mare negato allo Sbarcadero S. Lucia”. Dura la presa di posizione di Lealtà e Condivisione, attraverso il presidente, Ezio Guglielmo.  “Da una parte tante persone, molti anziani, che si affollano sul molo o tra i frangiflutti, dall’altra un grande tratto di costa recintato, privatizzato ad uso esclusivo dei clienti di un vicino hotel. In mezzo, a separare le due parti, c’è una rete d’acciaio piazzata quasi sul mare, che recinge pure gli scogli di fronte e impedisce di arrivarci. Storia vecchia, arroganza eterna. Da una parte i cittadini che vedono violati i propri diritti, dall’altra le istituzioni che dovrebbero garantirli”.
Secondo la forza politica di maggioranza al Comune, “se anche le autorizzazioni fossero state rilasciate, tutto a posto non è. Non è a posto il diritto sancito dalla legge di godere liberamente di un bene che appartiene a tutti, come per tanti altri accessi che dovrebbero essere liberi e invece sono impediti. Non è a posto il senso comune di giustizia. Non è a posto il rispetto della stessa Costituzione”.
Guglielmo parla di un “sopruso intollerabile, che si rinnova ogni giorno, ogni mattina che uno dei tanti residenti del quartiere, e non solo, sbatte la faccia contro quella recinzione e si va ad arrampicare tra le pietre perché qualcuno, o qualche carta messa a posto, gli nega un suo diritto”.
Alle “autorità responsabili”, Lealtà e Condivisione chiede “se davvero è tutto a posto, se è così che deve essere, se e quanto ancora si vuole mortificare, in tempi come questi, la fiducia che i cittadini dovrebbero e devono nutrire verso le istituzioni e verso la giustizia”.