Siracusa. Hashish per oltre 4.000 euro in auto a San Metodio, arrestato palermitano 51enne

Un palermitano di 51 anni è stato arrestato dalla Polizia a Siracusa. Gli agenti erano impegnati in una serie di controlli nelle zone di piazza San Metodio e via Immordini, peraltro in coincidenza con la grande fiera del mercoledì. Hanno notato un’autovettura (la cui targa era di Palermo) con 4 persone a bordo che, approfittando del traffico particolarmente intenso, riusciva a sfuggire al controllo.
I poliziotti, però, sono riusciti a rintracciare l’auto che, nel frattempo, aveva raggiunto contrada Spalla nel tentativo di lasciare Siracusa. All’interno hanno rinvenuto una borsetta contenente 550 grammi di hashish, sufficiente per confezionare circa 2000 dosi che, alla vendita, avrebbero fruttato oltre 4.000 euro.
Il conducente dell’autovettura, Antonino D’Angelo, cinquantunenne di Carini (PA), è stato arrestato per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti e condotto nella Casa Circondariale di Noto.




Ossicodone nascosto nel water, un arresto ad Augusta anche grazie alla app YouPol

Una segnalazione giunta tramite l’app della Polizia “YouPol” ha permesso agli agenti del commissariato di Augusta di arrestare Mattia Pennisi. Il 31enne dovrà rispondere di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella segnalazione, si parlava di alcuni colpi di arma da fuoco esplosi in una abitazione in cui, peraltro, risiede l’uomo, attualmente sottoposto alla sorveglianza speciale.
A seguito della perquisizione dell’appartamento, oltre ad un taser e ad una pistola scacciacani (con la quale probabilmente sono stati esplosi i colpi segnalati, ndr) sono state rinvenute, nascoste nello scarico del water, due buste contenenti circa 600 pillole di Oxycontin. E’ un farmaco che contiene ossicodone e che rientra tra le sostanze stupefacenti. Per questo Pennisi è stato arrestato e portato nella casa circondariale di Noto.




Anziano sbalzato dalla bici, incidente in via Nenni a Floridia

Incidente nel pomeriggio in via Nenni, a Floridia. Ad avere la peggio, un uomo che stava spostandosi in sella alla sua bicicletta. Per cause ancora al vaglio della Municipale floridiana, è avvenuto l’impatto con una utilitaria. Alla guida della vettura, una donna.
Nello scontro, l’anziano è stato sbalzato dalla bici, rovinando sull’asfalto. Subito soccorso da alcuni passanti, è stato accompagnato in ospedale per accertamenti.




Siracusa. La "rivolta" di Cassibile, Simona Cascio (Arci): "Troppo odio per un episodio innocuo"

“Un clima velenoso assolutamente ingiustificabile”. Simona Cascio (presidente Arci Siracusa) interviene con queste parole su quanto accaduto ieri a Cassibile, dopo l’episodio che ha visto protagonista un giovane immigrato della baraccopoli alle porte della frazione che, nudo, ha passeggiato per via Nazionale scatenando l’ira dei residenti. “Circondare il campo, inveire contro i lavoratori accampati, incitare all’odio- tuona Cascio- è conseguenza di un clima velenoso”. Simona Cascio ripercorre la vicenda e focalizza l’attenzione su alcuni aspetti. “Lo stato abitativo dei lavoratori di Cassibile- ricorda-  è un problema politico che non nasce oggi e che denunciamo da anni, si ripete ogni anno e senza mai soluzioni strutturali. Il problema parte dall’incapacità di chi ci governa, a tutti i livelli, di risolvere strutturalmente questa enorme discriminazione. I ragazzi che abitano lì infatti sono lavoratori, vivono in condizioni poco sopportabili, hanno storie complicate e sono oggetti di un odio e di una rabbia che non meritano”. La presidente di Arci parla di caporalato e di padroni locali, che “sfruttano la manodopera senza nessuna garanzia o tutela lavorativa e lucrano alle loro spalle. Hanno lavorato anche durante l’emergenza sanitaria, quando il mondo era fermo, affinché il cibo continuasse ad arrivare sulle nostre tavole, rappresentano un pezzo importantissimo della nostra economia e della comunità multietnica di Cassibile”.
Non è sull’episodio, nè sulla storia del ragazzo che se ne è reso responsabile che Cascio intende soffermarsi. “Quello che è successo oggi-osserva la presidente dell’associazione-  la rabbia che abbiamo visto, mette in luce un problema di cui tutte e tutti noi eravamo consapevoli. Non ci interessa parlare dell’episodio di stamattina, della storia di questo ragazzo o di quanto avvenuto, perché questo non può giustificare in alcun modo una reazione e una strumentalizzazione come quella avvenuta oggi. Circondare il campo, inveire contro i lavoratori accampati, incitare all’odio per un episodio assolutamente innocuo è la conseguenza di un clima velenoso e assolutamente ingiustificabile, oltre che frutto di una narrazione tossica di chi vuole trasformare loro nel nemico e capro espiatorio della grande crisi che stiamo vivendo.
Ormai è chiaro: non si può più temporeggiare-conclude Simona Cascio-
Da troppo tempo sarebbero infatti disponibili i container ad uso abitativo ma, bloccati a causa di lungaggini burocratiche incomprensibili, e rimangono fermi e inutilizzabili.L’episodio di oggi mette davanti agli occhi di tutti un problema enorme ma risolvibile, basterebbe avere il coraggio e la volontà politica di farlo”.




Siracusa. "Villini nel degrado, estendere a quest'area l'intervento dei forestali"

Ancora una tappa nel “tour” di Fratelli d’Italia tra i luoghi della città che necessitano di maggiori attenzioni. Dopo piazza Santa Lucia e il parcheggio Talete, è stata la volta del Foro Siracusano, i Villini. Intento del mini sit-in, “evidenziare le carenze manutentive e la sporcizia e proporre, con spirito costruttivo, percorsi di miglioramento. Non funzionante – è stato rilevato- l’impianto di illuminazione dei vialetti, e piena di erbacce è l’area monumentale delle colonne del Foro Siracusano.È un’area storica importante-fa notare Paolo Cavallaro, presidente del circolo territoriale Aretusa di Fratelli d’Italia-  anticamente era l’agorà della città e in epoca romana il foro, ma manca una targa illustrativa.Andrebbe valorizzata come luogo di incontro dei cittadini e attrezzata per eventi culturali all’aperto. È necessario- la richiesta-  un servizio di custodia che aiuti a preservare tutta l’area da atti di vandalismo ma innanzitutto l’immediato ripristino dell’impianto di illuminazione dei vialetti e la bonifica dell’area circostante le colonne”. Una sollecitazione viene rivolta anche all’Assessore regionale all’Agricoltura, il siracusano Edy Bandiera ed è quella di “estendere a tale area l’Intervento del Corpo forestale, con l’auspicio che, risolta l’emergenza, la pulizia delle aree archeologiche diventi attività ordinaria e programmata prima dell’arrivo dei flussi turistici estivi”.

Foto: repertorio




Siracusa. Cerimonia per i diplomati dell'Einaudi, insieme dopo il covid: 41 i "centisti"

Sono stati 41 gli studenti neo diplomati dell’Einaudi che hanno conseguito una votazione di 100 (di cui 7 con la lode) e 86 gli studenti che hanno conseguito una votazione superiore a 90. Un bilancio positivo anche per il liceo con sede alla Pizzuta, in un anno scolastico su cui ha fortemente influito l’emergenza coronavirus.
Per “celebrare” la maturità raggiunta, la dirigente scolastica Teresella Celesti ha voluto incontrare, nel rispetto della normativa anti Covid, tutti i neodiplomati dei quattro indirizzi dell’Einaudi (liceo scientifico tradizionale, liceo scienze applicate, tecnico CAT/geometra e professionale servizi commerciali) e premiarli con una medaglia ricordo e il certificato di diploma. Cerimonia nell’ampio auditorium della scuola con la partecipazione anche del sindaco di Siracusa, Francesco Italia.




Circolazione stradale, da Ortigia a Fontane Bianche: infrazioni e multe per 3mila euro

Numerosi controlli alla circolazione stradale sono stati condotti dai Carabinieri di Siracusa. Con pattuglie piazzate lungo gli assi viari più trafficati, da Ortigia alle zone balneari, hanno proceduto al controllo di 68 veicoli e 89 persone. Numerose le multe elevate per infrazioni al codice della strada: in poche ore, un totale di 2.980 euro.
Fra le violazioni più riscontrate la mancata revisione, la mancata assicurazione dei veicoli e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco alla guida di moto e scooter, fattispecie da cui deriva il fermo amministrativo per 60 giorni e la decurtazione di 5 punti dalla patente.
Nell’arco del servizio sono stati segnalati alla Prefettura di Siracusa, quali assuntori, 9 soggetti trovati in possesso di modica quantità di sostanza stupefacente di tipo marijuana per uso personale, per un peso complessivo di circa 2,60 grammi.
Sono anche stati denunciati due siracusani, entrambi 30enni, in quanto ritenuti i presunti autori di un furto tentato in concorso in un’abitazione della zona costiera di Siracusa.




Siracusa. Custodia della Carrozza del Senato "vendesi", Granata: "Non è parte del Gargallo"

“I locali interessati alla dismissione  fanno parte del complesso monumentale di San Filippo Neri, mai utilizzati per le attività scolastiche del Liceo Gargallo”. L’assessore alla Cultura, Fabio Granata smentisce quanto sostenuto da Siracusa Protagonista, secondo cui il Comune avrebbe intenzione di vendere una parte dello storico palazzo che ha ospitato il liceo. Dopo un sopralluogo, Granata ricorda che “si trattava di semplici magazzini, poi sede della Croce Rossa e infine deposito della Carrozza del Senato. Da anni sono stati dati in concessione onerosa a un laboratorio scenografico e teatrale”.
Prosegue Granata: “Ho avuto l’incartamento completo e ho fatto una ispezione sui locali che confermo non aver mai fatto parte del Gargallo. Nessun collegamento né con le classi né con parti comuni del liceo, che si trova su un altro livello del medesimo complesso monumentale”.
“Mi viene difficile – aggiunge l’assessore alla Cultura – commentare la tesi sostenuta dall’onorevole Vinciullo che si tratti di locali ‘che dovevano servire per le apparecchiature antincendio nel progetto di restauro dell’edificio scolastico’. Quale progetto? Quello che ha devastato la sede storica del Gargallo con interventi bloccati e conseguente sequestro dell’edificio grazie a un mio esposto al Nucleo tutela archeologica dei Carabinieri? Lo stesso ‘progetto’ mai vigilato né dalla Amministrazione di cui Vinciullo faceva parte né dalla Provincia, mentre si faceva allegramente scempio del Gargallo? Questa Amministrazione, Francesco Italia e il sottoscritto in testa, ha ristrutturato e riaperto, dopo oltre 15 anni, il piano terra e i cortili del Gargallo e sta lavorando al suo completo recupero, proprio per andare oltre certi ‘progetti’ devastanti e vergognosi”.
Conclude l’assessore Granata: “Una cosa è certa: sostenere che quei locali di Via Veneto abbiano fatto parte del Gargallo è falso e nessuno può sostenerlo se non attraverso contorsioni mentali o elucubrazioni su ‘future utilizzazioni’ relative a progetti che sono stati bloccati dai Carabinieri e dalla Procura, progetti sui quali non si è mai colpevolmente vigilato.
“La verità è che la dismissione interessa una piccolissima parte del medesimo complesso monumentale di San Filippo Neri ma che non ha mai fatto parte funzionale del liceo Gargallo, in nessuna epoca”.

I locali dell’ex custodia della Carrozza del Senato fanno parte del piano di alienazione degli immobili di palazzo Vermexio. Nel 2019 si era anche parlato di vendita all’asta, con tanto di data già fissata.




Siracusa. "Il Comune vende un pezzo di Gargallo, lo dice il Piano Ortigia" : Vinciullo smentisce Granata

“Nel piano particolareggiato di Ortigia, secondo i criteri stabiliti dal prof. Pagnano, la custodia della Carrozza del Senato fa parte dell’unità edilizia 17, quella del Liceo Gargallo (ex Convento dei Padri Filippini”, non dell’unità 3, che è invece San Filippo Nero, confinante”.

L’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo non accetta la spiegazione fornita dall’assessore Fabio Granata dopo un sopralluogo nei locali posti in vendita dal Comune. Un aspetto tecnico a cui fa seguire delle precisazioni che riguardano, invece, la storia degli interventi all’ex liceo classico Gargallo ma anche del percorso politico dei due.

“Quei locali sono  parte fondante del Liceo Classico Gargallo, in quanto trattasi del piano terra, dal momento che, fra l’altro, il soffitto di detto immobile coincide con il pavimento del Liceo Classico e le mura di detto immobile sorreggono il primo piano del Liceo”-dice Vinciullo- Continuo ad assumermi, senza paura alcuna, la responsabilità politica dei lavori che sono stati realizzati all’interno del Liceo Classico Gargallo, unici lavori veri dal 1950 in poi, perché quelli realizzati da questa Amministrazione Comunale sono stati solo lavori di tinteggiatura, cioè manutenzione ordinaria sui lavori, di manutenzione straordinaria, eseguiti sotto la mia direzione politica.
Ricordo perfettamente che, quando da Assessore alla Protezione Civile della città di Siracusa, fui costretto ad intervenire in seguito ad un sopralluogo fatto dalla Protezione Civile, i soffitti erano fatiscenti, i pavimenti “ballavano” in maniera evidente, i ragazzi e i docenti, insieme al personale non docente, rischiavano la vita tutti i giorni, tant’è vero che è stato necessario trasferire con la massima urgenza, ad anno scolastico in corso, gli studenti presso altro istituto. Granata, all’epoca vicesindaco dell’amministrazione Bufardeci, ha vigilato  sui lavori del Gargallo, pertanto mi sembra puerile questo suo tentativo di scaricare sull’Amministrazione Comunale di Centro-Destra, di cui lui faceva parte, la responsabilità di non aver mai vigilato sui lavori che egli, oggi, definisce devastanti e di cui inspiegabilmente si autoaccusa”.

Vinciullo non ritiene ci sia stata alcuna devastazione, “ma solo lavori eseguiti nel rispetto delle disposizioni, delle indicazioni, degli ordini che l’Amministrazione Comunale ha subito da parte di:
Sovrintendenza di Siracusa, Genio Civile di Siracusa, Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Provveditorato agli Studi di Siracusa, Ufficio Scolastico regionale, Dipartimento regionale Protezione Civile, Assessorato all’Urbanistica del Comune di Siracusa, Ufficio del Centro Storico di Siracusa, Assessorato alla Pubblica Istruzione della ex Provincia regionale di Siracusa, U.O.B. 19 del Dipartimento della Protezione Civile, Dirigente 10° Settore della ex Provincia regionale di Siracusa, Servizio Beni A.P.N.N.U. della Sovrintendenza di Siracusa, Servizio Beni Archeologici della Sovrintendenza di Siracusa, Servizio Ricostruzione del Comune di Siracusa, progettisti dei lavori per l’ottenimento del C.P.I. nominati dalla Provincia, Preside del Liceo Classico Gargallo, desiderata del Presidente del Consiglio di Istituto del Liceo Classico”
Quanto ai lavori, ha proseguito Vinciullo, “sono stati eseguiti così come da progetto approvato, tant’è vero che i collaudi tecnico ed amministrativo hanno confermato la perfetta e regolare esecuzione dei lavori”.
Quanto al sequestro, ha continuato Vinciullo, “mi pare sia stato rimosso, se l’on. Granata entra all’interno del Liceo Classico”.
Sulla denuncia: “se non si trasformano in atti giudiziari, restano tali.
Solo alla conclusione delle indagini e della eventuale condanna possiamo dire se e chi ha eseguito lavori non rispettosi delle indicazioni del progetto approvato, fino ad allora solo sospetti, ma chi amministra una città deve dare risposte concrete, non può fondare il suo agire sul sospetto”.




Siracusa. "Senza stipendi e prospettive", i lavoratori Fortè incrociano le braccia

Braccia incrociate a Siracusa, Canicattini e Noto per i lavoratori dei supermercati Fortè. Una decisione arrivata al culmine di una serie di interlocuzione e speranze disattese da parte dei curatori fallimentari, subentrati lo scorso gennaio. A spiegare le ragioni che hanno condotto i lavoratori alla decisione dello sciopero è Alessandro Vasquez (Filcams Cgil). “I dipendenti hanno deciso  spontaneamente di fermarsi. La situazione è arrivata ad un punto di non ritorno. Questi ragazzi hanno fatto le insinuazioni al passivo per i mesi di di luglio, agosto,settembre, ottobre, novembre, dicembre , tredicesima e quattordicesima 2019, continuando  comunque sempre a  lavorare e l’hanno fatto anche durante il lockdown”. Gli unici stipendi percepiti sono stati quelli di gennaio e febbraio 2020, con degli accrediti, inoltre, di cassa integrazione quando è subentrata l’amministrazione giudiziaria”. La speranza è che a quel punto ci fosse un cambio di passo che, al contrario, stando alla protesta, non è arrivato. Alta la tensione, esasperati gli animi. Con la protesta, i lavoratori intendono rendere evidente il loro problema occupazionale e di sopravvivenza.