Ikaria Alata, l’opera di Mitoraj sta per lasciare l’area del Maniace e Siracusa

Ikaria Alata, l’imponente statua di Mitoraj, sta per lasciare Siracusa. Esposta nella ex piazza d’armi del Maniace dallo scorso marzo, l’opera lunedì 24 novembre verrà smontata e trasporta via con un tir ribassato. Torna nella disponibilità dell’Atelier Mirtoraj, al termine di una lunga esposizione siracusana resa possibile grazie ad un accordo tra la Fondazione Mitoraj, Comune di Siracusa, Demanio e Parco Archeologico di Siracusa. Proprio all’interno dell’area archeologica della Neapolis, sono state esposte sino a pochi giorni addietro trenta opere monumentali dell’artista di origine polacca. Nell’ambito della mostra “Mitoraj. Lo Sguardo, Humanitas, Physis” ha preso corpo anche l’installazione artistica di Ikaria Alata nell’area del Maniace. Si era anche accarezzata l’idea di render permanente quell’ulteriore segno d’arte nella ex piazza d’Armi. Alla fine, però, nulla di fatto.




Giornata dei diritti dell’infanzia, marcia a Siracusa. La riflessione: “Diamo ascolto alla loro voce”

Una marcia allegra e colorata ha attraversato questa mattina le vie del centro di Siracusa, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Centinaia di studenti, insegnanti, associazioni e famiglie hanno dato vita a un corteo che ha voluto ricordare quanto sia fondamentale garantire tutele, ascolto e opportunità ai più piccoli. Un momento di festa, grazie alla presenza di mascotte e personaggi amati dai bambini. Ma anche di ncessaria riflessione.
Salvo Sorbello, presidente dell’Osservatorio Civico, lancia un allarme tutt’altro che simbolico. Siracusa è una città che sta rapidamente perdendo i suoi bambini. “Senza quasi rendercene conto – spiega – ci stiamo abituando a una realtà in cui ci sono sempre meno piccoli. Ogni anno scompare una classe di prima elementare e non vediamo più bambini giocare nelle piazze o nei cortili. Anche nel 2025 batteremo un nuovo record negativo di nuovi nati”.
Una trasformazione demografica che, secondo Sorbello, ha conseguenze profonde anche sugli adulti. “Viene meno quel naturale senso di cura verso i più indifesi, che nasceva proprio dallo stare a contatto con loro, con le loro fragilità”.
Tra le priorità indicate dall’Osservatorio Civico ecco quindi la necessità di nominare un nuovo Difensore dei Diritti dei bambini, figura istituita dal Consiglio comunale nel 2010 ma oggi vacante. “Una presenza fondamentale – ricorda Sorbello – per vigilare, accompagnare e far crescere la cultura dei diritti dell’infanzia”. Un invito esteso anche all’Asp, affinché presti “sempre maggiore attenzione ai più piccoli”, come sottolineato dalla neuropsichiatra infantile Carmela Tata, segretaria regionale della Sinpia.
Tra i diritti ribaditi in questa giornata c’è quello dell’ascolto, sancito dall’articolo 12 della Convenzione ONU. Come ricorda la docente dell’Università di Parma Francesca Maci, “l’ascolto autentico è quello che dà potere alla voce dei ragazzi e la trasforma in parte viva dei processi decisionali. Altrimenti è retorica”.
Il contributo dei minori non sostituisce la responsabilità degli adulti, ma la rende più consapevole “Chi decide – afferma – deve ricordare che la vita su cui incidono le scelte non è la sua, ma quella del ragazzo o della ragazza”.
Il combinarsi di crisi demografica, mancanza di figure di tutela e scarsa centralità delle politiche per l’infanzia disegna un quadro che allarma gli osservatori. “È importante – conclude Sorbello – ricordarci dei diritti dei bambini. Da loro dipende il futuro della nostra società”.

foto di Michele Pantano




In Commissione Bilancio gli emendamenti Nicita (Pd): “Ponte, restituire fondi Fsc alla Sicilia”

Nella lista dei 70 emendamenti che il Partito Democratico ha “segnalato” alla Commissione Bilancio — ovvero richiesto come prioritari nell’analisi parlamentare — figura un pacchetto di proposte firmate dal senatore siracusano Antonio Nicita, molte delle quali elaborate in coordinamento con il deputato Filippo Scerra (M5S).
Tra quelli più rilevanti c’è la richiesta di definanziare oltre 5 miliardi di fondi FSC attualmente vincolati al progetto del Ponte sullo Stretto. Dopo lo stop della Corte dei Conti, sostengono i proponenti, “non ha alcun senso immobilizzare risorse enormi se l’opera viene rinviata per anni”. Nicita e Scerra hanno chiesto la “restituzione” delle somme per quelle opere già autorizzate e urgenti in Sicilia e Calabria.
Altro emendamento “segnalato” mira a garantire 700 milioni di euro per finanziare la prossima tratta dell’autostrada Siracusa-Gela, infrastruttura considerata strategica per collegamenti, sviluppo economico e sicurezza.
E ancora, pacchetto insularità con un fondo dedicato e sgravi fiscali; un maxiemendamento sul tema degli svantaggi strutturali legati all’insularità (il fondo per la continuità territoriale, il Fondi Insularità, sperimentazione di sconti fiscali per i lavoratori che rientrano in Sicilia, non solo dall’estero, ma anche da altre regioni).
La questione degli “emendamenti segnalati” non ha, per ora, riguardato in Commissione due macro-temi sui quali si aprirà una sessione distinta di confronto con il Governo: le questioni degli enti locali e quelli legati al sisma (qui il Sen. Nicita ha presentato vari emendamenti per rinnovo sismabonus, tema sisma ’90, un tavolo tecnico ricognitivo per il Belice, la proroga dei bonus per il terremoto di Catania del 2018). Nicita inoltre conferma l’impegno per il sostegno il Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights.




Blitz della Polizia Provinciale di Siracusa contro la pesca illegale nei pontili industriali

Nelle prime ore del mattino, operazione dalla Polizia Provinciale di Siracusa nell’area industriale di Punta Cugno, zona in cui la pesca è tassativamente vietata per la presenza di impianti produttivi, attività portuali e costante movimento di mezzi pesanti.
A entrare in azione dieci agenti, supportati da quattro autovetture – due civette e due con i colori d’istituto – schierati per un appostamento mirato. Dopo la verifica dei veicoli presenti nello spiazzale e il controllo degli accessi, il personale ha fatto ingresso in uno stabilimento dismesso, usato come varco abusivo da chi tenta di raggiungere il pontile industriale.
La perlustrazione ha permesso di sorprendere sedici persone mentre pescavano sul pontile, in un tratto di costa interamente ricadente in area industriale e portuale. Cartelli di divieto ben visibili e una realtà tutt’altro che naturale, segnata da attività umane continue, rendono la pesca non solo illegale ma anche potenzialmente pericolosa.
Il pescato, ancora vivo, è stato subito liberato in mare, nel rispetto delle procedure di tutela della fauna acquatica.




Scaricavano rifiuti a Siracusa, tre denunciati e un camion sotto sequestro

Tre persone, colte mentre scaricavano rifiuti in maniera illecita, sono state denunciate e multate al termine di due diversi interventi della Polizia municipale. Nel primo caso, una pattuglia, impegnata nei controlli in zona Fanusa, ha colto in flagrante due uomini non residenti a Siracusa mentre abbandonavano rifiuti all’interno di un terreno dove erano giunti a bordo di un camion. Intervenuti immediatamente, i vigili urbani hanno bloccato il conferimento e hanno accompagnato i due al Comando per le procedure di rito. Entrambi sono stati denunciati e sanzionati con 1.000 euro per conferimento fuori dal comune di residenza. Il mezzo utilizzato è stato posto sotto sequestro. A carico del conducente è scattata anche un’ulteriore sanzione per guida senza patente.
Nel secondo caso, gli agenti hanno sorpreso un altro uomo mentre abbandonava rifiuti nella zona della Borgata. Anche in questa circostanza è scattata la denuncia e le sanzione.
“Desidero esprimere il mio apprezzamento per il costante lavoro degli agenti che continuano a garantire presenza e controllo sul territorio”, dice l’assessore alla Polizia municipale Sergio Imbrò. “Torno a chiedere la collaborazione dei cittadini e il rispetto delle regole da parte di tutti. I controlli proseguono in modo serrato e, a breve, entreranno in funzione anche le nuove telecamere di sorveglianza dinamica”.
Il sindaco Francesco Italia ricorda l’importanza di “tutelare il decoro e l’ambiente della nostra città, ciascuno per il suo grado e livello di responsabilità. Il principio è che chi sporca pagherà, senza sconti”.




Capacità amministrativa, la classifica dei Comuni italiani. Sorpresa, Siracusa è al 51.o posto

Un’indagine realizzata dal Sole 24 Ore ha misurato la “capacità amministrativa” di 112 capoluoghi di provincia italiani, utilizzando un indicatore innovativo e composito: il Maqi. I risultati delineano un panorama variegato della performance comunale, con significative differenze territoriali.
Il Maqi — Municipal Administration Quality Index — è un indice sviluppato da ricercatori dell’Università “La Sapienza” di Roma, del Gran Sasso Science Institute (GSSI) e dell’ISTAT. L’indice copre un totale di 7.725 enti locali italiani e si fonda su 11 indicatori statistici, raggruppati in tre grandi dimensioni (pilastri): dimensione burocratica, che valuta la qualità e capacità della macchina amministrativa comunale — ad esempio formazione del personale, turnover, assenteismo; dimensione politica, che riguarda le caratteristiche della leadership locale, come istruzione media degli amministratori (sindaco, assessori, consiglieri), profilazione professionale e parità di genere; dimensione finanziaria che riflette la sostenibilità e l’efficienza economico-finanziaria dell’ente – capacità di spesa, capacità di riscossione, quota di investimenti.
Per aggregare questi indicatori, è stata impiegata una metodologia nota come Adjusted Mazziotta–Pareto Index, ideata da Istat e applicata per rendere comparabili le variabili. Il periodo analizzato è il triennio 2021-2023, e i dati provengono da fonti ufficiali come l’Istat e il Ministero dell’Interno.
Grazie a questo sistema di misurazione, emergono chiaramente due aspetti. Il primo è che i capoluoghi di provincia (112) registrano, mediamente, una capacità amministrativa più alta rispetto agli altri comuni italiani. Questo è dovuto, secondo lo studio, a vincoli finanziari più contenuti e a una struttura burocratica più qualificata.
In cima alla classifica dei capoluoghi di provincia si piazzano Sondrio, poi Savona e quindi Genova. Questi comuni eccellono non solo per efficienza burocratica, ma anche per buone finanze locali (alta capacità di spesa, riscossione, investimenti). All’estremo opposto, tra i meno performanti, troviamo Isernia, Agrigento e Catania.
E Siracusa dove si colloca? Secondo la classifica del Sole 24 Ore, il Comune aretuseo è al 51° posto su 112 capoluoghi di provincia. Inoltre, Siracusa si posiziona seconda in Sicilia dietro a Ragusa che è 19.a per capacità amministrativa.
Il Maqi, è bene precisare, non misura direttamente la qualità dei servizi percepiti dai cittadini (scuole, strade, raccolta rifiuti), ma la qualità interna dell’amministrazione. Ovvero come “funzionano” i dipendenti, quanto sono qualificati, quanto è competente l’amministrazione politica, come gestisce i soldi. Questo rende l’indice uno strumento utile per valutare l’“apparato istituzionale” piuttosto che la vivibilità quotidiana.




Avola, firmata la convenzione con il Banco delle Opere di Carità

Tra il Comune di Avola e il Banco delle Opere di Carità è stata firmata la convenzione per la distribuzione di generi alimentari a favore delle famiglie più indigenti del territorio. L’accordo consente di strutturare in modo stabile la collaborazione con una delle principali realtà italiane impegnate nel contrasto alla povertà alimentare, rafforzando gli interventi già in atto a supporto dei nuclei più fragili. “La solidarietà non è solo un valore astratto, ma un impegno quotidiano che si traduce in azioni concrete – dichiara il sindaco Rossana Cannata – . ”
La firma con il Banco delle Opere di Carità si inserisce in un più ampio percorso di politiche sociali e iniziative solidali promosse dall’Amministrazione comunale tra quali “Ri–Natale ad Avola”. Il progetto, realizzato insieme a Dusty che unisce solidarietà e sostenibilità, invita i cittadini a donare libri e decorazioni natalizie in buono stato nei punti di raccolta destinati quali la Biblioteca comunale e il Centro Comunale di Raccolta. Tale donazioni saranno poi riutilizzate nelle bancarelle solidali allestite durante le festività. Il ricavato sarà offerto a chi ne ha più bisogno, trasformando oggetti dimenticati in nuove opportunità per le famiglie in difficoltà.
“Affiancati da associazioni, scuole, parrocchie e realtà del terzo settore, continuiamo a realizzare iniziative e a fare rete in vista delle festività natalizie – prosegue il sindaco – perché solo facendo squadra possiamo rispondere in modo efficace ai bisogni concreti promuovendo una cultura della cura reciproca. Avola vuole essere un esempio di città inclusiva, capace di trasformare la solidarietà in sviluppo sociale”.




Santa Panagia-Scala Greca, due curve in più per la tutela archeologica e per completare la strada

Il completamento della strada tra viale Santa Panagia e viale Scala Greca è tornato tema d’attualità. Grazie ad un nuovo investimento commerciale privato poco a nord del già esistente supermercato, sta per nascere una ulteriore grande superficie di vendita. Secondo alcune indiscrezioni, si tratterebbe per l’esattezza del trasloco in questa nuova e più grande sede di un attività commerciale già presente a Siracusa. In ogni caso, va costruita ex novo e – chiaramente – collegata alla viabilità cittadina. Proprio per questo scopo, a titolo di oneri di urbanizzazione, il gruppo privato si farebbe carico dei costi per il completamento della strada che oggi è finita per metà. D’altronde questo è anche quanto prevede una convenzione stipulata diversi anni addietro dal Comune di Siracusa e proprio con lo scopo di riuscire a semplificare, ma soprattutto finalizzare, il completamento di quella arteria che – secondo diversi addetti ai lavori – dovrebbe dare ossigeno in particolare al traffico asfittico di via Augusta.
La nuova strada non sarà però un viale che metterà in collegamento Santa Panagia e Scala Greca dritto per dritto. Tutta quell’area, infatti, è soggetta a tutela archeologica massima. E’ infatti nota per la presenza di una vasta necropoli greca ed altre possibili vestigia. Questo significa che bisognerà raccordarsi con la Soprintendenza e non soltanto per azioni di archeologia preventiva. Il punto è tutto legato all’autorizzazione paesaggistica. Quella concessa per il precedente intervento – cioè la realizzazione del primo tratto di strada – è nel frattempo scaduta. Però è bene ricordare che, con quel parere datato 2019 l’allora soprintendente definì “l’apertura della strada e la realizzazione di un parcheggio necessari a questa Soprintendenza per la definizione dei servizi aggiuntivi volti al miglioramento della fruizione delle aree archeologiche”. Motivazioni che appaiono assolutamente valide anche oggi. E che potrebbero essere riconfermate dalla Soprintendenza a patto che si garantiscano adeguati livelli di tutela delle tracce archeologiche esistenti. Il che, semplificando, significa che sarà necessario cambiare il tracciato della strada con (almeno) un paio di curve a gomito per poi raccordarsi alla rotatoria di viale Scala Greca che incrocia anche via Caduti di Nassyria. Questo comporterebbe un aumento dei costi, sostenuti dai privati, ma renderebbe possibili in un colpo solo tre risultati: completare la strada, realizzare un nuovo investimento commerciale e migliorare la fruizione delle aree archeologiche tra Santa Panagia e Scala Greca.




Parcheggio Damone. Collaudo ok, si va verso la variante: “Circa sei mesi per riaprirlo”

Effettuato il collaudo del parcheggio Damone per il quale, tuttavia, l’apertura non sarebbe imminente.
Il tema è stato affrontato questa mattina in commissione consiliare Urbanistica, presieduta da Luigi Cavarra, su proposta del consigliere comunale, Cosimo Burti di Forza Italia.
Se tutto filasse liscio e in assenza di soluzioni che possano condurre ad una riduzione dei tempi, l’area allestita a supporto della riqualificata via Tisia potrebbe essere utilizzabile dalla prossima estate, sei mesi circa da adesso. “Da quando si è preso atto che la destinazione urbanistica di quell’area non era a parcheggio ma a verde- ricorda Burti- il parcheggio, come si ricorderà, è stato e rimane chiuso. I lavori sono adesso stati collaudati e si va verso la variante urbanistica necessaria per poter sfruttare quel parcheggio secondo quanto ipotizzato. La volontà in tal senso è unanime, sia in commissione e sia, evidentemente, in consiglio. I tempi della burocrazia purtroppo non ci aiutano”. La commissione Urbanistica ha audito questa mattina il dirigente comunale Di Martino. Secondo quanto emerso, i prossimi passaggi riguarderanno adesso la nomina di un rup, responsabile unico del procedimento come primo atto verso la variante da apportare. “Realisticamente- conferma Burti- si arriverà al dunque in circa sei mesi. Per anticipare i tempi avevamo proposto un’ipotesi secondo cui, avviando l’iter, il Comune avrebbe potuto al contempo rendere disponibile l’area. L’idea è stata cassata in maniera assoluta, non si può fare”. Un’altra possibile strada da seguire per ridurre i tempi verso la riapertura del parcheggio potrebbe passare attraverso la consultazione di alcuni professionisti che, anche in passato, avevano avanzato proposte alternative per aggirare gli ostacoli burocratici che bloccano questa vicenda. Un nuovo momento di confronto è previsto per la prossima settimana.




Riserva Ciane-Saline, Giansiracusa contro Carta: “No ad ultimatum, a dicembre tavolo tecnico”

Sembra scricchiolare quella intesa politica che aveva visto avvicinarsi Giuseppe Carta e Michelangelo Giansiracusa. I vittoriosi alleati del progetto che ha portato il sindaco di Ferla a guidare il Libero Consorzio, sono ora i protagonisti di un botta e risposta sulla gestione della riserva Ciane-Saline. Ieri una sorta di ultimatum da parte dell’esponente di Grande Sicilia e sindaco di Melilli. A cui, oggi, replica Giansiracusa. “Respingiamo con fermezza la messa in mora all’ente annunciata nella nota stampa dell’on. Carta e, dall’altro, l’accusa di silenzio istituzionale. Dal giorno dell’insediamento, infatti, abbiamo operato con continuità per riportare la riserva al centro della programmazione dell’Ente, in un più ampio percorso di normalizzazione amministrativa e gestionale. È stata avviata una nuova progettazione, mentre quella già esistente è stata ripresa e portata avanti con responsabilità”, le parole del presidente del Libero Consorzio. Ed elenca gli interventi avviati o in avanzamento:
riqualificazione della riserva e percorso ciclo-pedonale finanziati 200.000 euro con un emendamento regionale proposto da Carlo Gilistro (M5S), con progetto esecutivo approvato e trasmesso all’Assessorato; rete di telerilevamento e monitoraggio incendi per € 718.400, con convenzione approvata e prime indagini Arpa già eseguite; partecipazione all’Avviso PR FESR 2021/2027 – Azione 2.7.2, con un progetto da 5,5 milioni dedicato al recupero naturalistico e alla valorizzazione delle comunità floro-faunistiche, che ha superato l’esame documentale ed è in attesa di punteggio; intervento come partner associato nel progetto INTERREG Italia–Malta “WETWISE”, per il restauro e la resilienza degli ecosistemi umidi; progetto PAC–POC da 458.000 euro, per il monitoraggio del rischio idrogeologico dei fiumi Ciane, Anapo e Mammaiabica.
“Le criticità segnalate dal Comitato per i Parchi – aggiunge Giansiracusa – sono state prese in considerazione con la dovuta attenzione: la Presidenza si è tempestivamente attivata, avviando approfondimenti interni e chiedendo agli uffici verifiche puntuali. Riconosciamo il ruolo che il Comitato ha avuto nel sollevare questioni delicate in questi anni, ma riteniamo che ci sia bisogno della collaborazione di tutti per individuare le priorità e soluzioni.
Per gli aspetti che dovessero configurare profili di illegittimità, nutriamo piena fiducia nel lavoro degli inquirenti, cui compete ogni accertamento. Il nostro obiettivo è chiaro e condiviso: tutelare e valorizzare un patrimonio ambientale di valore europeo, superando anni di difficoltà. Lo faremo con trasparenza, determinazione e con la convinzione che i risultati si raggiungano attraverso il lavoro condiviso, non attraverso ultimatum o scorciatoie narrative”.
Una risposta a tratti piccata, quella di Giansiracusa, che esprime comunque apprezzamento “per l’attenzione che l’On. Giuseppe Carta, nella sua qualità di Presidente della Commissione Territorio e Ambiente dell’Ars continua a dedicare alla tutela della riserva, anche alla luce dell’audizione tenutasi venti giorni fa presso l’Assemblea Regionale Siciliana. Ribadiamo la piena volontà della Presidenza del Libero Consorzio di convocare a breve il Tavolo Tecnico Permanente, nella data presumibile del 1 dicembre, coinvolgendo tutti gli enti istituzionali e i portatori di interesse che, a diverso titolo, concorrono alla gestione, vigilanza e valorizzazione dell’area”.