Via al Siracusa Pride 2020: evento on line per dire "no" alle terapie riparative

Via al Siracusa Pride. Un’edizione differente rispetto a quelle passate, viste le norme di contenimento legate al Covid-19. Primo appuntamento social questa sera, alle 22, sulla fanpage Siracusa Pride 2020. Sarà il primo degli eventi on line programmati. Il tema: “Terapie riparative o di conversione. Adesso basta”. Arcigay e Stonewall Siacusa, coorganizzano e copromuovono il “Siracusa Pride 2020”.

“Le terapie di conversione -spiegano le due associazioni- sono uno dei sintomi più evidenti della discriminazione che le soggettività LGBTI+ subiscono ogni giorno. Esse rappresentano delle pratiche barbare che possono includere ipnosi e elettroshock e sono finalizzate alla repressione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Queste terapie lesive della dignità e dei diritti umani non hanno alcuna base scientifica e hanno un impatto sulla salute di chi li subisce aumentando i casi di ansia, depressione e suicidio specialmente tra i giovani. L’Italia non dispone di leggi che vietino tali pratiche nonostante nelle scorse legislature siano state presentate proposte che andavano in questo senso. Dopo la Germania, anche nel nostro Paese serve una legge di questo tipo”. Un appello rivolto ai Ministri Speranza, Bonetti e Lamorgese per far approvare una norma che metta al bando le terapie riparative e ne vieti la loro promozione”. Parole che sono anche il testo introduttivo della petizione lanciata dal movimento politico “POSSIBILE LGBTI+” e sottoscritta da quasi 8 mila persone . Stasera sarà proprio il portavoce di POSSIBILE LGBTI+, Gianmarco Capogna a parlarne in diretta Facebook  insieme allo psicologo Andrea Malpasso, alla presidente di Arcigay Siracusa, Lucia Scala, al presidente di Stonewall, Alessandro Bottaro e alle giornaliste Nadia Germano e Alessia Zeferino.

<Le terapie riparative sono approcci che considerano l’omosessualità come una malattia o una devianza della sessualità, e sostengono di poter curare la persona che attua comportamenti omosessuali fino a farla diventare “ex-gay”> – dice la presidente di Arcigay Siracusa, Lucia Scala.
<L’orientamento omosessuale è uno di quelli possibili; non è una malattia, non è una scelta, non è modificabile con alcun trattamento. La comunità scientifica ha un grande debito nei confronti delle persone omosessuali danneggiate a livello fisico e psicologico da qualsiasi approccio riparativo.
Bisogna imparare a riconoscere e accettare se stessi. Bisogna lasciare libere le persone che vivono in maniera consapevole e felice la propria vita, di essere chi sono e amarsi consapevolmente e nel profondo della loro unicità> – conclude dicendo la Scala.

<Sotto il nome di terapie riparative, o di riconversione, cade una serie abbastanza ampia di modelli terapeutici tesi a modificare l’orientamento o l’identità sessuale di un individuo> – dice il presidente di Stonewall Siracusa, Alessandro Bottaro.
<Pratiche assolutamente inefficaci e soprattutto dannose perché gli orientamenti diversi da quello eterosessuale sono varianti naturali e quindi scientificamente non identificate come malattie. Queste terapie creano danni psicofisici immani, soprattutto quando vengono applicate a soggetti anagraficamente giovani, e creano stereotipi e pregiudizi senza alcun fondamento scientifico. Semplicemente sono espressioni di odio omotransbilesbofobico, che come attivista ed esponente della comunità lgbtqi non posso che condannare e stigmatizzare> – conclude Bottaro.




Siracusa. Covid, più posti in terapia intensiva: "Pronti all'eventuale seconda ondata"

Incremento dei posti di terapia intensiva negli ospedali siciliani. Per Siracusa passeranno da 37 a 53, con un aumento di 16 postazioni. E’ la programmazione della Regione , che si prepara, in questo modo all’attesa probabile seconda ondata della pandemia.La misura è prevista dal decreto legge dello scorso 19 maggio e riguarda l’intera rete ospedaliera. In Sicilia i nuovi posti letto ammonteranno a 1070 Sono complessivamente – spiega la Regione – 1.070, infatti, i nuovi posti letto: circa duecento nelle terapie intensive, che conteranno,dunque, in totale su  720 posti; per  terapia sub-intensiva, il numero di posti previsto è di 350.  Il presidente della Regione, Nello Musumeci parla della “dimostrazione che non abbassiamo la guardia. In Sicilia i medici non sono mai stati sul punto di scegliere quale vita salvare. Ci auguriamo di non dovere mai adoperare nessuno di questi nuovi posti, ma in caso di necessità saremo pronti “. Il piano prevede anche il potenziamento dei percorsi per il contenimento delle infezioni ospedaliere, punto debole, durante la prima ondata, del sistema, tanto da rappresentare un caso, quello siracusano, arrivato alla “ribalta” della cronaca nazionale. Aree diversificate per l’accoglienza dei clienti. Entrando nel dettaglio dei posti letto per terapia intensiva assegnati alle singole province, ecco l’elenco: .
Agrigento passa da 24 a 38, Caltanissetta da 22 a 36; Catania da 144 a 171; Enna da 12 a 28 ;
Messina da 70 a 106 ;Palermo da 164 a 212 ;Ragusa da 30 a 40; Siracusa da 37 a 53 , 16 in più.
Trapani da 26 a 36 .




Siracusa. Caravaggio e polemiche, Granata: "Non accetto allusioni sulla trasparenza"

Intorno alla vicenda del prestito del Seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio alla mostra di Rovereto le polemiche non si sedano. Al contrario, il dibattito si fa, per certi versi, ancora più rovente e l’intervento di Vittorio Sgarbi, nei giorni scorsi, al Castello Maniace, anzichè riportare serenità e rassicurare ha, invece, acceso ulteriormente gli animi. Una vicenda a cui si è aggiunto un comportamento irrispettoso nei confronti della giornalista Laura Valvo, su cui anche l’Assostampa è intervenuta per stigmatizzare il tentativo di impedire, durante una conferenza stampa, alla giornalista del quotidiano “La Sicilia” di porre delle domande. Qualcuno punta adesso l’indice anche contro l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, che questa mattina interviene ancora una volta sulla vicenda, con l’auspicio che si tratti dell’ultima. “Ritengo opportuno intervenire pubblicamente, e spero per l’ultima volta, sulla complessa vicenda Caravaggio, chiarendo in premessa che l’unica questione sulla quale non accetto lezioni ne tantomeno allusioni riguarda la rigorosa osservanza di tutti i passaggi di trasparenza e legittimità su questa come sulle complessive vicende pubbliche delle quali ho il dovere di occuparmi: la mia storia personale e i 15 anni trascorsi sotto scorta testimoniano meglio di qualsiasi parola il mio attaccamento a valori non negoziabili, valori da altri spesso solo declamati.-la premessa del componente della giunta Italia- Il Mart, il Fec (proprietario del quadro), la Regione Siciliana (titolare della tutela), la Provincia Autonoma di Trento e il Mart, prestigioso Museo pubblico che ha promosso l’evento, da molti mesi lavorano su un complesso progetto culturale sul quale l’Amministrazione della Città ha avuto solo recentemente consapevolezza. I primi, e i soli insieme alla Soprintendenza, a porre la necessità dell’intervento dell’Istituto superiore del restauro, la più alta autorità mondiale in materia, al fine di comprendere lo stato di salute del dipinto, siamo stati io e il Sindaco della Città, in perfetta unità d’intenti e sintonia.
Abbiamo anche più volte sottolineato che, pur non avendo la proprietà e la competenza diretta sul dipinto, avremmo preteso, come garanti del Patrimonio cittadino, che il restauro si effettuasse prima dell’eventuale prestito e che si certificasse da parte della più importante istituzione al mondo in tema di Restauro, il nostro Istituto Superiore Centrale per il Restauro, la eventuale trasportabilità del quadro. Il Sindaco Francesco Italia-prosegue Granata-  come sempre, ha svolto e sta svolgendo un encomiabile ruolo di rappresentanza degli intessi diffusi della Città e anche delle preoccupazioni dei cittadini. Io, da Assessore alla Cultura dotato, mi si concederà almeno questo, di una certa esperienza, ho deciso di occuparmi della “convenienza culturale” della eventuale operazione per la Città, visto che la realizzazione del progetto non dipendeva in alcun modo dalla mia volontà e dalla
mia competenza. In questa logica-la sua spiegazione-  ho preteso che nel periodo di eventuale assenza del quadro, che la Città avesse in cambio una prestigiosa mostra con capolavori del 900 italiano, custoditi al Mart in una collezione di valore mondiale. Inoltre abbiamo richiesto che la copia, non uguale ovviamente a nessuna di quelle già in nostro possesso come qualità e perfezione, poiché realizzata con una tecnica di assoluta avanguardia, fosse donata alla Città. Dopo un accuratissimo lavoro di alcuni giorni, l’Istituto Centrale del restauro ha certificato che il dipinto può essere trasportato e che sarebbe opportuno si sottoponesse a una sofisticata tipologia di restauro che può esser effettuata solo presso la sede dello stesso ICSR a Roma.A questo punto possiamo solo prenderne atto ma non abbiamo desistito sulle richieste precise in termini di garanzia, di scambi e opportunità per la città”. Granata garantisce di avere ottenuto dal Marti impegni precisi “sia sulla copertura dei costi del Restauro che sulla realizzazione o di una eventuale teca protettiva o di un professionale e avanzato sistema di allarme per la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro, in Borgata.Da assessore alla Cultura non nascondo, qualora l’operazione(sulla quale, ripeto, non abbiamo alcun potere decisionale come Amministrazione cittadina) andrà in porto, la soddisfazione almeno per i vantaggi che potrà averne la città. Nello stesso tempo e finalmente, libereremo alla vista il preziosissimo Guinaccia, capolavoro assoluto, della Chiesa di Santa Lucia alla Badia, sacrificato da tanti anni dalla scelta incredibile e folle di lasciarlo sull’Altare nascosto sotto il Caravaggio”.Per i tre mesi della mostra, a Siracusa arriverebbe una mostra sul 900 italiano con opere di De Chirico, Savinio ed altri. Operazione a costo zero per il Comune. “Ritengo quindi che l’operazione culturale sia di grande respiro -conclude Granata- Ho grande rispetto per chi la pensa diversamente, ma sulla base della verità dei fatti e a condizione che il rispetto sia reciproco”.




Siracusa. Rifiuti, firmato il nuovo contratto. Sette anni con Tekra: ecco cosa cambia

E’ stato un iter lunghissimo e intricato, pieno di passi avanti e indietro, con la giustizia amministrativa sempre sullo sfondo ed una serie di vicende che si intrecciavano tra loro. La firma di ieri mette fine alla parte burocratica e avvia di fatto la gestione definitiva, per sette anni, del servizio di gestione dei rifiuti nel capoluogo. Il contratto con Tekra srl è il risultato del bando europeo da 121 milioni 454 mila 840,24 euro, uno dei servizi più importanti per la città. Il nuovo servizio, come da nuovo capitolato, partirà mercoledì primo luglio. Quali saranno le novità? Tra le principali: l’apertura dei CCR, centri comunali di raccolta anche il lunedì mattina; Torneranno quelli  mobili, con pesatura, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 nei diversi quartieri della città, servizio che, durante la sperimentazione era stato particolarmente apprezzato dagli utenti; Ortigia e la zona Umbertina saranno interessata da spazzamento domenicale; ok al “porta a porta” nelle zone balneari e delle “case sparse”. Non subito, ma nel giro di qualche mese, sarà completato il “porta a porta” a Grottasanta che resta, tutt’oggi, scoperta. Il sindaco, Francesco Italia  è convinto che con questo affidamento settennale possa iniziare la vera sfida per la città: “quella di diventare una città normale. Un appalto calibrato al nostro vastissimo territorio e rispondente alle vocazioni e alle attività presenti in esso; ed un appalto che attraverso un servizio efficiente dovrà rispondere alle esigenze dei cittadini. A loro ci rivolgiamo, in quanto parte importante per la riuscita del progetto: offrendo questi ulteriori servizi chiediamo al contempo il massimo rispetto dei calendari, delle giornate di conferimento e dei Regolamenti comunali. Sono stati mesi intensi per giungere alla conclusione di questo iter, come promesso, entro il mese di giugno”.
“Dopo una prima fase di start-up- aggiunge l’assessore Andrea Buccheri- si concretizzeranno gli altri nuovi servizi previsti dalla gara, tra i quali la tariffazione puntuale e l’obbligo del trend di crescita graduale della raccolta differenziata, diventato un obbligo contrattuale del gestore. Un nuovo servizio, quindi, ancora più attento e nelle intenzioni ancora più efficace. Occorre però la massima collaborazione dei siracusani. Nel rispetto del corretto operato della maggior parte di essi, che in questi mesi si sono dimostrati cittadini virtuosi, il nucleo Ambientale della Polizia municipale sta attuando nuovi metodi di controllo con l’ausilio di sofisticate attrezzature per contrastare il fenomeno dell’abbandono incontrollato di rifiuti”.




Siracusa. Caravaggio, appello a prefetto, arcivescovo e soprintendente: "Clima teso, non si vada avanti"

Prefetto, Arcivescovo e Soprintendente ai Beni Culturali. A loro si rivolge lo storico dell’arte Paolo Giansiracusa con un invito pubblico ad una riflessione sulla richiesta di prestito del  Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio. Le spaccature sono tutt’altro che superate ed una petizione del fronte del “no” viaggia on line. Proprio sui dissensi espressi in proposito focalizza la propria attenzione Giansiracusa, che invita le tre autorità a fare altrettanto. “Una mobilitazione- ricorda- a cui hanno aderito da fine di maggio in poi  intellettuali (350 hanno firmato un apposito appello), associazioni, gruppi culturali, esercenti locali, dirigenti scolastici, docenti universitari, liberi cittadini ( circa 2.500 hanno firmato una petizione che chiede l’inamovibilità dell’opera; un’altra petizione con ampio consenso è in corso). Ad essi si sono aggiunti deputati regionali e nazionali che hanno presentato nelle sedi istituzionali apposite interrogazioni. La stampa nazionale ha raccolto persino il dissenso di illustri personalità del mondo della cultura e dell’arte come Eva Cantarella, Achille Bonito Oliva, Tommaso Montanari”. Lo storico dell’arte evidenzia anche i dissapori che la conferenza stampa al Castello Maniace ha provocato. “Dopo le bacchettate agli studiosi e agli intellettuali dell’Isola, si è passati al contrasto verbale con esponenti della stampa e dell’associazionismo-sottolinea lo studioso siracusano- La saggezza consiglia di non costruire nulla in questo clima di contrasti e di soprassedere alla richiesta di prestito. Si proceda invece-la sollecitazione che nuovamente parte- come da più tempo migliaia di siciliani chiedono, alla valorizzazione in loco dei due dipinti della Badia (Caravaggio e Guinaccia) e al restauro del vano presbiterale della Basilica del Sepolcro, per la definitiva collocazione della tela del Merisi. Le dimensioni (oltre 12 mq) e la fragilità dell’opera (ha avuto modo di constatarlo in passato il Professor Basile dell’ICR, come ci riferisce Vera Greco già Direttrice della Galleria Bellomo) consigliano di non toccare questo capolavoro assoluto della pittura del Seicento”. Giansiracusa, che parla a nome del Centro Culturale Amici del Caravaggio conclude dicendosi certo che “prevarrà la saggezza, anche in merito alla sicurezza e all’ordine pubblico”. Dichiarazione che lascia intuire l’intenzione, nel caso in cui la vicenda non arrivasse ad un punto d’intesa, di portare avanti eventuali eclatanti proteste.




Quando il Caravaggio tornò a Siracusa…L'allora sindaco Spagna: "Resti qui"

Era sindaco di Siracusa quando il Seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio tornò a Siracusa, al museo Bellomo, dopo un restauro durato un decennio. Fausto Spagna decide adesso di intervenire sul dibattito in corso sul prestito e il destino dell’opera d’arte. Si unisce al fronte del “no allo spostamento e lo fa tornando indietro nel tempo e facendo rivivere un momento che per Siracusa fu molto importante. Lo definisce storico: il rientro in città del dipinto dopo circa un decennio di restauro . Spagna parla della “fortuna e le responsabilità dell’essere sindaco , che in quel preciso momento, mi fecero pensare alla difesa della nostra storia-dice- anche attraverso un’importante opera d’Arte che veniva restituita alla città dopo lungo tempo.Ricordo che l’evento per il ritorno del “Seppellimento di Santa Lucia” di Caravaggio a Siracusa, al Museo Bellomo, dopo un restauro durato un decennio, fu accuratamente organizzato dal Comune, d’intesa ovviamente con la soprintendenza di Giuseppe Voza. Era stato preparato un convegno per illustrare dettagliatamente il restauro del dipinto. Poi, il folto gruppo di ospiti e di invitati si sarebbe recato a piedi da Palazzo Vermexio al Museo Bellomo”. Dipinge, nel suo racconto, “un percorso praticamente al buio perché Piazza Duomo era poco illuminata, come del resto Via della Conciliazione e Via Capodieci. Pensammo allora con Renzo Monteforte, amico e grande uomo di teatro, di illuminare Piazza Duomo e le sue Chiese come se fosse un grande palcoscenico e vietare nella zona il traffico veicolare. La prima isola pedonale. Fu Renzo, personalmente, a posizionare i corpi illuminanti. Inserimmo anche alcune fioriere lungo il percorso.
L’effetto raggiunto fu straordinario. L’apprezzamento unanime. Ricordo ancora i commenti lusinghieri di molti ospiti, tra cui Lina Wertmuller, Leonardo Sciascia, Antonello Trombadori e tanti altri esponenti. L’indomani il Comune fu sommerso da messaggi da parte di operatori commerciali, turisti, cittadini che chiedevano il mantenere la speciale illuminazione di Piazza Duomo ed il divieto di traffico in quell’area. Così fu fatto”. Allora come oggi, una nota negativa, nel racconto dell’ex sindaco e deputato siracusano. “Durante la notte furono vandalizzate e sottratte gran parte delle fioriere”. Un momento storico, lo definisce Fausto Spagna. “Sono passati ben 36 anni .Siracusa, ed Ortigia, sono cambiate in meglio. Sono stati restituiti dignità e decoro ai luoghi storici. Ritengo che il Caravaggio abbia fortemente contribuito a questo risultato. Un ringraziamento a chi ha avuto l’onere di conservare l’Opera, e cioè alla Curia Arcivescovile che ne ha anche garantito la fruizione.
La dignità di un popolo si misura nella tolleranza e nella condivisione ma anche nella difesa del patrimonio artistico, culturale ed archeologico. In un momento talmente difficile, quale quello che stiamo attraversando, non sarebbe giusto subire decisioni non condivise ed imposte a danno di Siracusa”. Spagna dice no allo spostamento dell’opera. Lo dice a chiare lettere quando esprime apprezzamento per “il grande movimento, specie da parte delle nuove generazioni, che leggo sulla stampa a difesa del dipinto, perché non si muova e perché il restauro avvenga nella nostra città, costituendo una importante occasione di rilancio per la nostra immagine di Città d’Arte. Auspico che Istituzioni e Società civile facciano quadrato attorno a Siracusa, per la difesa della dignità di ogni cittadino, salvaguardando la nostra storia ed ogni sforzo finora compiuto”.




Siracusa. Scenari di guerra, salvataggi, irruzioni: esercitazioni spettacolari della polizia: guarda il VIDEO

In tanti si sono accorti ieri di elicotteri che sorvolavano la città, militari impegnati in operazioni che hanno anche destato un minimo di preoccupazione nei cittadini. Spettacolari lanci, irruzioni all’interno di edifici storici di Ortigia e tanto altro. Nulla per cui allarmarsi. Si trattava di speciali esercitazioni della polizia, con l’intervento di più componenti specialistiche.
I nuovi modelli sono stati organizzati a Siracusa, nei giorni scorsi, con scenari di crisi su cui intervenire, testando così, da una parte il livello di addestramento professionale dei poliziotti stanziati sul territorio siracusano nonché la loro capacità di adattamento e di dialogo con le varie specialità chiamate ad esprimersi in base allo scenario ipotizzato.
Al riguardo sono state inscenate ipotesi che prevedevano il salvataggio in mare di naufraghi, ciò con l’intervento dall’alto ad opera dell’elicottero nonché via mare da parte di natanti, quali motoscafi e moto d’acqua; liberazione di ostaggi nelle fattispecie che vedono protagonisti sia criminali comuni che terroristi; controllo del territorio ad amplio raggio, con perquisizioni per blocco di edifici con presidio delle aree stradali adiacenti nonché di interi tratti stradali extraurbani ed autostradali.
E’ la prima volta che a Siracusa viene svolto questo tipo di addestramento che, in futuro, sulla scorta di una precisa volontà Dipartimentale, interesserà anche altre aree geografiche del nostro Paese.
Tutte le anzidette attività, opportunamente video-riprese ad opera della Polizia Scientifica aretusea, sono state oggetto di analisi e correttivi, sotto la sapiente regia di personale della Polizia di Stato, altamente specializzato, appositamente intervenuto.

 




Palazzolo. Niente Svelata per la festa di San Paolo: decisione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza

Niente Svelata di San Paolo. Questo quanto deciso nel corso del Comitato Territoriale per l’Ordine e la Sicurezza convocato in prefettura alla presenza delle forze dell’ordine e del sindaco, Salvo Gallo. Le misure necessarie per il contenimento del Covid-19 non hanno reso possibile la celebrazione dell’atteso momento religioso delle 17. E’, ad ogni modo, possibile, per i fedeli, venerare il Santo sul fercolo durante le Messe che saranno celebrate con il contingentamento degli ingressi. La sanificazione degli ambienti sarà costante.




Siracusa sotto la lente d'ingrandimento: a supporto anche i carabinieri del 12° reggimento di Palermo

I carabinieri del 12° reggimento di Palermo in supporto ai militari del comando provinciale di Siracusa. Cosi’ si rafforzano i controlli del territorio, nell’ottica del potenziamento delle attività di prevenzione e repressione dei reati. Nel capoluogo, impiegata  una squadra della Compagnia di Intervento Operativo (C.I.O.) , con servizi  servizi quotidiani di pattugliamento durante l’arco delle 24 ore, fornendo ausilio ai colleghi dell’Arma territoriale e permettendo di aumentare il numero di pattuglie presenti sul territorio. I servizi, così capillarmente diffusi, sono stati effettuati lungo le principali arterie stradali e nelle piazze di spaccio di Siracusa, conducendo ai seguenti risultati:
– l’arresto di un pregiudicato 41enne siracusano trovato in possesso di 26 dosi di cocaina per un peso di oltre 6 grammi e vario materiale utile al confezionamento della droga;
– la denuncia in stato di libertà 3 soggetti, tutti già noti ai Carabinieri, rispettivamente:
un 18enne, per resistenza a Pubblico Ufficiale poiché alla guida di un ciclomotore e privo di casco, ha forzato il posto di controllo, venendo subito raggiunto e bloccato dai militari dell’Arma;
un pregiudicato 45enne, per aver violato le prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale;
un 34enne, per essere stato trovato in possesso, a seguito di perquisizione veicolare, di una mazza da baseball modificata ed alterata in modo da renderla appuntita.

I controlli effettuati hanno  permesso inoltre di segnalare alla locale prefettura, quali assuntori, 4 giovani tra i 18 ed i 30 anni, effettuando 43 perquisizioni locali e/o personali; ed ancora, 410 sono stati i controlli ai soggetti sottoposti alla sorveglianza speciale o agli arresti domiciliari e 61 gli esercizi pubblici e commerciali controllati, anche in relazione alle disposizioni anti contagio e di distanziamento sociale per evitare la diffusione del virus Covid-19.

Nell’ambito della circolazione stradale sono state controllate 460 persone ed oltre 400 tra auto e moto, con 20 mezzi sottoposti a sequestro con ritiro dei documenti di guida e di circolazione: le violazioni più frequenti sono state la mancanza della copertura assicurativa, la guida senza patente, il mancato uso del casco a bordo di moto e scooter o l’utilizzo delle cinture di sicurezza sugli automezzi.
Il personale della Compagnia di Intervento Operativo dell’Arma è stata impegnata pure a supporto dell’operazione “Posto Fisso”, nel cui ambito sono stati tratti in arresto 8 giovani che avevano avviato una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti nella turistica e storica isola di Ortigia.

 




Siracusa. Mobilità sostenibile, progetto di Astrea: "Regala una bici usata a chi non può acquistarla"

Bici usate, che restano inutilizzate, chiuse in un garage. In molti ne possiedono almeno una, che andrebbe magari buttata via. A questi proprietari si rivolge l’associazione Astrea in memoria di Stefano Biondo, da sempre impegnata in iniziative di solidarietà. L’associazione di Rossana La Monica punta adesso l’attenzione sul riciclo, sul movimento, sui cambiamenti che possono essere effettuati nello stile di vita di ciascuno, a partire dagli spostamenti. Di mobilità sostenibile parla molto, in questi mesi, il Comune, che lo pone come una delle priorità anche per i prossimi mesi ed anni. E mentre si progettano piste ciclabili e si mettono a disposizione dei meno abbienti bici inutilizzate dell’amministrazione comunale, che necessitano di manutenzione, l’associazione immagina di arricchire la platea di quanti, non avendo la possibilità economica di acquistare una bici nuova, possono, però, ottenerla grazie alla donazione di cittadini sensibili. “Si stanno affermando nuovi stili di mobilità dei cittadini, più maturi e consapevoli- spiegano dall’associazione- che aprono scenari di grandi opportunità per la crescita dei mezzi di trasporto più sicuri, decongestionanti e a basso impatto. Puntando sulla mobilità sostenibile “Per Tutti” ripensando a come muoversi in città in modo che sia rispettato il necessario distanziamento fisico, evitando così la paralisi delle città causa afflusso maggiorato di automobili. Si sviluppa così un’idea di città più vivibile, più a misura d’uomo, più accessibile per i disabili, più efficiente, più resiliente, inclusiva e – non ultima – anche più bella! Il progetto coinvolge tutte le fasce d’età, quindi l’associazione è aperta ad accogliere le donazioni di biciclette sia per adulti sia per bambini presso la sede di piazza Santa”. L’iniziativa ha un hashtag: .#insiemecelafacciamodonolamiabici