Avola. Francesco Tardonato nomina coordinatore di Cantiere Popolare

Francesco Tardonato è il nuovo coordinatore di Cantiere Popolare ad Avola. La nomina è arrivata dal responsabile regionale Enti Locali, Roberto Corona, su proposta del responsabile organizzativo regionale, Peppe Germano.
“L’esperienza politica di Francesco, e l’impegno quotidiano, assieme al gruppo consiliare di Cantiere Popolare – ha dichiarato Saverio Romano, leader di Cantiere Popolare – sarà determinante per il rilancio del partito nella città della mandorla che ha sempre testimoniato importanti risultati in termini di consensi ed azioni amministrative”. Francesco Tardonato, 45 anni, è agente della Polizia in servizio presso il Commissariato di Noto. Politicamente è il consigliere più longevo di Avola, essendo giunto alla 5 consiliatura consecutiva. Dal 2000 ad oggi è sempre risultato il primo degli eletti e tra i più votati in assoluto.
A meno di 2 anni dal rinnovo delle consultazioni elettorali nel Comune di Avola, Cantiere Popolare gli assegna il ruolo di coordinatore cittadino.




Siracusa. Bosco delle Troiane già secco? Polemiche sul progetto della barriera arborea

Il Bosco delle Troiane sembra deludere le aspettative. Le foto che un lettore di SiracusaOggi.it invia alla redazione sembrano parlare di un progetto fallito, dopo l’entusiasmo delle domeniche in cui la piantumazione, alla fine dello scorso anno, delle prime piante di specie autoctone destinate a diventare barriera arborea, aveva aperto belle prospettive. Lo scenario  adesso  sembra diverso e suscita qualche polemica. Il dubbio sollevato è che l’iniziativa sia stata abbandonata. Il progetto del Comitato Aria Nuova prevede la realizzazione, tra il Tribunale e Scala Greca, di un bosco che serva per abbattere l’inquinamento atmosferico ma che diventi anche luogo da fruire pienamente. Non un parco, un vero e proprio bosco, con le tipiche dinamiche naturali che questo comporta e i relativi vantaggi dal punto di vista ambientale. L’idea, sposata dal Comune, ha visto anche il coinvolgimento dell’Inda. Le prime piante furono messe a dimora con la partecipazione di assessori, consiglieri, associazioni e di quanti volontariamente hanno voluto fare la propria parte. A turbare l’atmosfera, poco dopo, la scoperta di un contenzioso con un privato, che rivendicava e rivendica il diritto di utilizzare in maniera esclusiva parte di quell’area in quanto concessa precedentemente alla sua associazione sportiva. La vicenda non è ancora conclusa. Bocche cucite al Comune sugli sviluppi. La cura delle piante, tuttavia, stando a quanto assicurano gli addetti ai lavori, non si sarebbe arrestata. Proprio ieri sarebbe stato effettuato un sopralluogo da parte degli esperti che si occupano della cura del bosco. Parlano di una perdita fisiologica di un certo numero di piante, come sempre accade dopo le piantumazioni. La ragione sarebbe legata ad un inverno poco piovoso, poi le piogge tardive. Nulla che abbia determinato la necessità di ricorrere a interventi di soccorso. E’ con l’estate che questi aspetti saranno valutati. Ovviamente, basandosi su quanto è visibile, sembra scontato parlare di uno scenario molto poco vitale.  Qualche difficoltà ci sarebbe, anche legata alla vicenda amministrativa e dunque alle modalità di accesso ai campi. Chiarimenti che possano aiutare a dipanare, almeno in parte, la matassa sono attesi nelle prossime ore.




Siracusa. Pd, Adorno: "Il rimpasto non è priorità, ricostruiamo il partito dai circoli"

Un partito da ricostruire e che non sembra intenzionato a battere i pugni per le poltrone. Il segretario provinciale, Salvo Adorno, fresco di elezione, non si nasconde dietro un dito e riconosce il lavoro impegnativo che la guida del Partito Democratico locale dovrà comportare da adesso in poi. Una forza politica che per anni è stata dilaniata da pesanti spaccature, culminate nella “diaspora” che ha condotto una parte verso Azione, un’altra verso Italia Viva. Apertura nei confronti dell’amministrazione comunale del capoluogo. “Voglio pormi in una posizione di dialogo- spiega Adorno- che si basi sui progetti per la città”. L’imminente rimpasto di giunta tiene banco negli ambienti politici di maggioranza, in attesa della ridistribuzione degli assessorati.  Ed anche dentro il Partito Democratico. Adorno, tuttavia, preferisce parlare di altre priorità . “Noi abbiamo una rappresentanza in giunta – ricorda- E’ giusto che l’assetto amministrativo  lo scelga il sindaco. L’impegno del Pd è quello di aiutarlo ad affrontare problemi, prospettive e lavorare alle potenzialità della città”. Lo scenario politico locale, in realtà, si è modificato rispetto ai mesi passati e il primo cittadino dovrà tenerne conto. Il segretario provinciale del Pd parla, intanto, dell’importanza di  “gettare le basi per la Siracusa del 2030, la città del post Covid”. Dopo la vittoria su Giovanni Giuca, sembra che i rapporti tra le due “anime” siano cordiali ma senza troppo trasporto. Uno scambio di messaggi di congratulazioni e ringraziamenti dopo l’esito del voto e la volontà, espressa da Adorno, di voler ripartire proprio dalla provincia. “Occorre ricominciare dai circoli- sostiene il neo segretario del Pd provinciale- e la mia linea è chiara: dentro i singoli circoli vanno discusse le questioni. Una voce univoca deve uscire dal circolo, anche se difforme rispetto alla voce del segretario provinciale”. Un messaggio che risulta abbastanza chiaro,lanciato a tutti coloro i quali, all’interno delle sezioni comunali, hanno condotto fino ad oggi guerre intestine, indebolendo di fatto il partito e togliendo autorevolezza.




Cassibile. "Chiuda subito la baraccopoli", pressing di Giorgia Meloni sul ministro Lamorgese

Non ci sono alternative per Giorgia Meloni: a Cassibile occorre chiudere la baraccopoli. L’interrogazione presentata dall’esponente di Fratelli d’Italia al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese è finalizzata proprio all’ottenimento di tale misura, “trasferendo i migranti in altra sede e garantendo il pieno rispetto delle prescrizioni in materia di tutela della salute dei cittadini, con particolare riferimento alla diffusione del Covid-19”. Al caso tendopoli di Cassibile si accosta l’emergenza migratoria, per affrontare la quale cui Giorgia Meloni chiede al Governo approfonditi chiarimenti.

Una situazione fuori controllo quella descritta dalla deputata di Fratelli d’Italia nel testo della sua interrogazione. “Nelle ultime settimane si sono susseguite proteste dei cittadini residenti nei dintorni della baraccopoli abusiva posta a sud di Cassibile, dove alcune centinaia di extracomunitari vivono in condizioni disumane, con gravi disagi igienico-sanitari e nel degrado più totale- quanto ricorda Meloni-  La situazione nella baraccopoli è fuori controllo sia dal punto di vista igienico-sanitario sia da quello della sicurezza, rispetto alla quale i cittadini hanno segnalato, tra gli altri, episodi di furti e rapine, vicende di atti osceni in luogo pubblico, molestie di vario genere;
la questione della baraccopoli di Cassibile non è affatto nuova e, nel corso degli anni, non sono mancate le denunce e le segnalazioni alle autorità competenti, ma quest’anno, soprattutto in considerazione dell’emergenza sanitaria in atto merita un’attenzione particolare per evitare l’aggravarsi della situazione sul territorio; gli sforzi e i sacrifici messi in atto sinora dai residenti per contrastare e ridurre l’espandersi dell’epidemia rischiano di essere vanificati dalla presenza della baraccopoli, posto che diversi articoli di stampa e servizi televisivi hanno evidenziato come non siano attualmente garantite le condizioni per il rispetto delle disposizioni di sicurezza stabilite dal Governo e dalle ordinanze locali”. La parlamentare di Fratelli d’Italia evidenzia in più passaggi l’atteggiamento di accoglienza dimostrato negli anni dai residenti di Cassibile, “comunità votata all’accoglienza, pronta a sostenere gli ultimi o gli invisibili. Ma oggi, con l’emergenza sanitaria, per nulla superata, la situazione rischia di diventare insostenibile con possibili rischi per la tenuta dell’ordine pubblico, oltre che sul fronte socio-sanitario”. Al Ministro, la richiesta di avviare con urgenza tutte le iniziative necessarie per l’emergenza sanitaria in atto.




Siracusa. Precari Asp, slitta la stabilizzazione: "Annunci per coprire la gestione Covid"

Niente stabilizzazione dei precari dell’Asp di Siracusa nemmeno per questo mese. I sindacati di categoria esprimono rammarico per l’ennesimo slittamento, dopo “la tanto sbandierata stabilizzazione dei lavoratori. Quest’atto- protestano Enzo Vaccaro , segretario provinciale Cgil e Franco Nardi, responsabile della Funzione Pubblica-  del quale non comprendiamo le motivazioni, ci trova fortemente contrari perchè lo riteniamo sbagliato nel metodo e nel merito”. Indice puntato contro la direzione generale, che “non è mai stata capace a intrattenere rapporti e relazioni sindacali degne di questo nome e utili nel momento particolare che attraversa la nostra sanità”. Oltre a questo aspetto di metodo, il sindacato stigmatizza quelli di merito,  “perchè le giuste aspettative di tanti infermieri, tecnici,medici,fisioterapisti che lavorano da tanti anni con continuità ma con contratti a termine si aspettavano di essere stabilizzati così come previsto da leggi nazionali, così come promesso e annunciato su stampa e social vari dalla direzione generale nei mesi scorsi quando gli elogi per questi professionisti si sprecavano. Venivano chiamati “eroi” anche se poi venivano lasciati a lavorare in condizioni drammatiche e note a tutti”. Vaccaro e Nardi non escludono che “gli annunci roboanti della direzione generale con i  provvedimenti che hanno colpito alcuni “ agnelli sacrificali” venissero fatti per distrarre l’opinione pubblica rispetto alla spregiudicata gestione della pandemia covid-19 che ha messo a rischio la salute di tanti operatori sanitari che hanno contratto il virus in servizio diventando a loro volta veicoli di infezione, e l’intera provincia”. Su questo tema, il sindacato ha presentato anche un esposto alla Procura.  

A prescindere da tali considerazioni, secondo gli esponenti della Cgil, la “non stabilizzazione dei precari  è un errore strategico in quanto buona parte del personale sanitario potrebbe migrare verso altre strutture siciliane che  da tempo hanno attivato le procedure di stabilizzazione. La nostra provincia se dovesse trovarsi nel mezzo di una nuova ondata di contagi, situazione paventata da più specialisti del campo, si troverebbe con personale sanitario insufficiente”. La richiesta all’Asp è quella di rivedere subito la decisione assunta, “figlia soltanto di una direzione allo sbando in preda a una guerra tra vertici generali amministrativi, sanitari, attivando immediatamente le procedure di stabilizzazione”. –




Sit-in davanti al carcere di Brucoli, gli agenti penitenziari: "Violato il contratto, condizioni insopportabili"

Sit- in stamattina davanti al carcere di Brucoli. Tensione alle stelle tra i sindacati della polizia penitenziaria e la direzione della struttura. La protesta di oggi mirava a dire “no” ad un accordo che le sigle sindacali di categoria ritengono scellerato e non concordato. Richiesto un incontro con la direzione del carcere per “decidere del destino del personale di polizia penitenziaria nella struttura”. Le organizzazioni sindacali chiedono un accordo che sia condiviso con tutti i sindacati e non solo con una parte. “Nel caso in cui l’accordo non sarà annullato, citeremo la direzione per condotta anti-sindacale”- annunciano i rappresentanti degli agenti penitenziari. A spiegare le ragioni della protesta il presidente Sippe Alessandro De Pasquale




Disavventura a Cava Carosello, soccorso escursionista disperso: era in ipotermia

Disavventura a lieto fine per un escursuonista di 58 anni. L’uomo era uscito per una giornata di trekking a Cava Carosello, in territorio di Noto.
Non era però più riuscito a ritrovare la via per tornare a casa.
Sono subito scattate le ricerche, con I Vigili del fuoco di Noto e Siracusa che solo nel tardo pomeriggio hanno localizzato l’escursionista. Importante anche il concorso dell’elicottero della Guardia Costiera nel localizzare il malcapitato. Era finito in un luogo impervio, attraversato da frane e corsi d’acqua, in stato di ipotermia.
A soccorrerlo sono stati vigili del fuoco esperti in tecniche di derivazione speleo-alpino-fluviale. È stato poi trasportato all’ospedale di Avola. Prezioso il contributo dei Carabinieri e della Protezione Civile di Noto.




Siracusa. Cavadonna in chiaroscuro, il Garante dei Diritti dei Detenuti: "Servizio sanitario lento"

Una vita carceraria “stagnante” all’interno del carcere di Cavadonna, abbastanza tranquilla ma priva di tante attività che sarebbero necessarie. Servizio sanitario carente, con liste d’attesa lunghissime. Il quadro emerge dalla visita effettuata dal Garante dei Detenuti, Giovanni Villari, che verifica periodicamente le condizioni all’interno della struttura carceraria del capoluogo. Nella sua relazione, il Garante sottolinea come “purtroppo la specificità del momento che stiamo vivendo pesi molto sulle condizioni delle attività trattamentali, che risultano quasi inesistenti. Tutto ciò è in contrasto con la missione educativa del carcere. La percezione per chi varca la soglia dell’istituto penitenziario periodicamente è purtroppo di un’ordinarietà consueta e stagnante, dove il tedio vince e annichilisce speranze e spinte motivazionali”. Le misure di contenimento attive dallo scorso febbraio hanno depauperato il sistema di rieducazione, già debole.
“Le rare attività di reinserimento sociale in regime di semilibertà e quelle di “Lavoro all’esterno”-dice ancora Villari-  sospese durante la fase più difficile dell’emergenza sanitaria, solo ora stanno dando leggeri segni di ripresa”. L’auspicio espresso è che possano subire un’accelerazione. “Allo stato attuale non ci sono iniziative rivolte a questo scopo. Rimangono ancora troppo pochi gli uomini in stato detentivo autorizzati al lavoro esterno socialmente utile. Le ragioni sono spesso attribuite all’inadeguatezza delle caratteristiche dei detenuti che rientrano nelle tipologie a cui è possibile concedere questo provvedimento”. Un altro aspetto riguarda i trasferimenti. “Dopo l’ultima rivolta nel marzo scorso, la stragrande maggioranza dei detenuti del circuito reati comuni  è stata trasferita in altri istituti penitenziari”. La vita all’interno del carcere vede “pochi detenuti a cui è affidato qualche servizio all’interno dell’istituto (manutenzione ordinaria; lavanderia; porta vitto; spesino;). Altri hanno la possibilità di lavorare nel biscottificio annesso alla casa circondariale, sotto la cura della cooperativa Arcolaio, producendo dolci tipici e biologici utilizzando mandorle nostrane, bucce d’arancia, carrube. Poi ci sono coloro che lavorano nella tessitoria dell’istituto e producono lenzuola e federe ad uso interno. È degno di nota il lavoro di alcuni detenuti impegnati nel laboratorio di tessitoria, i quali hanno prodotto circa 10.000 mascherine protettive in cotone a trama fitta e doppio strato con tasca”. Nota dolente il servizio sanitario.  Troppa lentezza e burocrazia- spiega il Garante-  sia per esami diagnostici sia per interventi chirurgici programmati, che superano molte volte attese di 1 o 2 anni”.
La presenza della Magistratura di sorveglianza all’interno del carcere è, per la mole di lavoro da cui sono gravati i singoli magistrati, episodica, tanto che spesso i detenuti ne lamentano l’assenza. “L’ufficio del Garante – l’appello che parte da Villari- desidera creare sinergie con l’Ufficio della Magistratura di sorveglianza, trovare disponibilità al dialogo e all’ascolto rispetto alle criticità riferite per garantire i diritti primari dei detenuti e dei soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà”.




Siracusa. Visita del direttore marittimo Sicilia orientale in Capitaneria di Porto

Visita del direttore marittimo della Sicilia Orientale, contrammiraglio (CP) Giancarlo Russo, alla Capitaneria di Porto di Siracusa. Accompagnato dal comandante Luigi D’Aniello, ha incontrato il prefetto Giusi Scaduto che ha espresso parole di ringraziamento e di vivo apprezzamento per l’operato quotidiano del personale delle Capitanerie di Porto di Siracusa ed Augusta.
Le visite istituzionali sono proseguite con l’arcivescovo di Siracusa, Salvatore Pappalardo, e con il sindaco, Francesco Italia. Infine incontro con il presidente del Tribunale di Siracusa, Giovanni Alì, e con il procuratore capo, Sara Gambino, alla quale è stato rinnovato l’impegno del Corpo in relazione alla salvaguardia della vita umana in mare, alla tutela dell’ambiente, alla sicurezza dei traffici e dei trasporti marittimi.
Positivi i risultati al termine dell’ispezione, ottimo viativo all’avvio dalla campagna di comunicazione e controlli Mare Sicuro 2020.




Confindustria Siracusa, il nuovo direttore è Carmelo Di Noto

Il nuovo direttore di Confindustria Siracusa è Carmelo Di Noto. Dirigente Isab, 59 anni, avvocato, vice presidente di Federmanager Siracusa e Sicilia.
Carmelo Di Noto era stato nominato dal consiglio generale lo scorso maggio, oggi la presentazione ai soci.
“Ringrazio Giovanni Catalano – ha detto il presidente Diego Bivona – che dopo aver condotto Confindustria Sicilia per oltre vent’anni, con unanimi apprezzamenti, ha messo la sua esperienza e professionalità a disposizione di Confindustria Siracusa nella delicata fase della ripartenza della Associazione. Sono sicuro – ha aggiunto – che Carmelo Di Noto, profondo conoscitore dell’ambiente siracusano, grazie anche all’esperienza acquisita in una grande azienda, svolgerà con altrettanta efficacia il nuovo incarico”.