Furto in abitazione con scasso: in carcere 45enne siracusano

Ordine di carcerazione per Pasqualino Cappuccio, 45 anni, con precedenti di polizia. La notifica del provvedimento, da parte dei carabinieri secondo quanto disposto dalla Corte di Appello di Catania.L’uomo è ritenuto responsabile del reato di furto in abitazione con scasso in concorso commesso a Siracusa a maggio del 2008. E’ stato condotto nel carcere di Brucoli.




Coronavirus, situazione stabile in Sicilia e Siracusa si conferma sicura

Due nuovi contagi in Sicilia, nessun decesso. Situazione epidemiologica ampiamente sotto controllo in regione e ancora di più in provincia di Siracusa. Ormai da dieci giorni non c’è presenza del coronavirus: 0 positivi e da quasi venti giorni 0 nuovi contagi. È il miglior dato regionale, ancora ineguagliato.
Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle altre province dell’Isola, aggiornati alle ore 15 di oggi. Agrigento, 32 (0 ricoverati, 108 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 9 (1, 157, 11); Catania, 397 (10, 579, 101); Enna, 8 (0, 388, 29); Messina, 120 (10, 387, 59); Palermo, 217 (7, 329, 38); Ragusa, 7 (0, 84, 7); Trapani, 15 (0, 123, 5).




La morte di Renzo Formosa, per la sentenza tutto rinviato al 15 luglio

Si è conclusa con un rinvio al 15 luglio l’udienza del processo per la morte di Renzo Formosa. Dopo un’attesa di qualche ora, appuntamento in aula nel primo pomeriggio, al Tribunale di Siracusa.
La formula scelta è quella del rito abbreviato.
Unico imputato Santo Salerno, accusato di omicidio stradale. Era alla guida dell’auto che travolse – secondo la ricostruzione – il giovane Renzo in via Cannizzo, a Siracusa.
Dopo l’intervento degli avvocati e delle parti, che hanno presentato le proprie conclusioni, tutto aggiornato a metà luglio per le repliche del pm, Gaetano Bono.
Proprio il pubblico ministero ha chiesto una condanna a 7 anni e 6 mesi, ridotti a 5 per il rito abbreviato.
Pronunciamento rinviato al 15 luglio.




Incendio in autostrada, distrutto il rimorchio di un autoarticolato. Salvo il conducente

Un autoarticolato ha preso fuoco, questo pomeriggio, in autostrada tra Rosolini e Noto. A rendersi conto che qualcosa non andava è stato lo stesso autista, che ha notato delle fiamme spuntare da una delle ruote del rimorchio. Ha fermato il mezzo in una piazzola di sosta prima dello svincolo di Noto e si è allontanato dipo aver spento la motrice.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Siracusa, Noto e Palazzolo.
Il rimorchio, contenente collettame vario, è andato completamente distrutto dall’incendio.




Siracusa. Attenzioni per il Caravaggio: arrivano i tecnici del restauro e forse anche Sgarbi

Visitatori particolari per il Seppellimento di Santa Lucia. Il Caravaggio siracusano sarà sottoppsto ad un primo esame da parte dei tecnici dell’istituto centrale del restauro. Sono attesi per il prossimo lunedì.
E valuteranno condizioni ed eventuali interventi da attuare a favore di una pala al centro di tante attenzioni e qualche polemica.
A lungo, ad esempio, si è parlato di un suo prestito al Mart di Rovereto. E proprio il presidente della prestigiosa istituzione culturale, Vittorio Sgarbi, potrebbe presto raggiungere Siracusa, direzione Santa Lucia alla Badia. Ovvero la chiesa dove, attualmente, è esposto il grande dipinto. Forse già martedì.
Nelle ultime ore, questa ipotesi di una sorta di “sopralluogo” del noto critico d’arte – che ben conosce quel Caravaggio – ha preso a circolare in città, rimbalzando da piazza Duomo fino a Targia. Nessuno conferma ufficialmente, ma la semplice indiscrezione basta a mandare in fibrillazione gli oppositori del prestito in Trentino e dell’operazione da 350mila euro per il restauro e la realizzazione di una teca protettiva per permettere al Caravaggio, dopo l’esposizione trentina, di tornare nella chiesa della Borgata per la quale il Merisi dipinse l’opera.
Eppure pochi giorni fa, attraverso un video pubblicato sui suoi canali social, Vittorio Sgarbi aveva detto di rinunciare al Caravaggio di Siracusa, a favore di uno ancor più importante. In più, il critico d’arte aveva anche provocatoriamente affermato di voler firmare l’appello di diverse personalità della cultura italiana per la tutela del Seppellimento di Santa Lucia. Ma ai promotori di quella iniziativa ad oggi non risulterebbe quella adesione. Così c’è spazio allora per un dubbio: Sgarbi ha davvero rinunciato al Caravaggio della Badia ed all’idea di portarlo a Rovereto?

Nella foto: Sgarbi alla Badia nel 2018, alle spalle il Caravaggio




Siracusa. La Tunisia non si dimentica di Monji, domani il rimpatrio della salma

Partirà domani da Palermo l’aereo militare che riporterà in patria, in Tunisia, il corpo di Monji. Venne trovato privo di vita il 5 giugno, a Siracusa, all’interno di una baracca di fortuna nella zona del molo Sant’Antonio. Viveva con lavori saltuari, nelle campagne e nelle serre del siracusano. Di lui si occupava anche la Caritas.
Grazie al lavoro coordinato del consolato tunisino a Palermo, Procura di Siracusa, Comune e Prefettura è stato possibile organizzare questa operazione straordinaria. Soddisfatto il mediatore culturale Ramzi Harrabi che, sin dal ritrovamento del cadavere, ha seguito il triste caso della morte solitaria di Monji.
La Tunisia ha organizzato un volo dedicato al rimpatrio di 11 salme di persone decedute durante il lockdown e per le quali non è stata trovata adeguata sepoltura, secondo i precetti dell’Islam.

In foto, il luogo del ritrovamento del corpo senza vita di Monji




Siracusa. Auto contro bici in viale Epipoli: incidente con feriti

Incidente in viale Epipoli. Ancora frammentarie le notizie, secondo cui a causa dell’impatto sarebbe stato necessario l’intervento dei sanitari del 118. Ci sarebbero, infatti, dei feriti. Coinvolti due mezzi, un’auto e una bicicletta. L’impatto si sarebbe verificato a ridosso dell’incrocio con via Carlo Forlanini. L’auto, un’utilitaria Renault, sarebbe finita sullo spartitraffico, probabilmente nel tentativo di evitare di impattare contro la bici. Sul posto, la polizia municipale per i rilievi del caso.L’esatta dinamica è in fase di ricostruzione. In ospedale il ciclista, un uomo di 51 anni.

Notizia in aggiornamento




Una barriera arborea nella zona industriale: "A carico delle imprese del Petrolchimico"

Una barriera arborea nella zona industriale, per mitigare l’inquinamento atmosferico. Ricalca l’idea della barriera di Targia, ideata (ma non realizzata) in concomitanza con il G8 per l’Ambiente che fu organizzato a Siracusa con l’allora ministro Stefania Prestigiacomo e somiglia anche al più recente Bosco delle Troiane di Scala Greca (anche in questo caso iniziativa che rimane parzialmente in sospeso). Questa volta la proposta riguarda il territorio di Priolo. La presenta Alessandro Biamonte, presidente del consiglio comunale del comune industriale. Il progetto prevede una barriera verde dalla stazione ferroviaria al litorale. A sostenerne i costi dovrebbero essere le imprese della zona industriale. Se ne parla questa mattina in municipio, nel corso di una conferenza di servizio convocata dal presidente Biamonte per le 11. Sono stati invitati i capigruppo consiliari, il vicepresidente del consiglio comunale, i consiglieri comunali, il sindaco di Priolo Gianni, l’assessore Gozzo, l’esperto del sindaco Raimondo e i gestori degli stabilimenti industriali Gruppo Lukoil (Isab impianti Nord e sud Igcc), Priolo Servizi, Air Liquide, Syndial, Enel centrale Archimede, Enel centrale Anapo.”La riunione sarà tenuta insieme al sindaco – spiega Biamonte – e si parlerà di una muraglia a verde lungo tutto il litorale Priolese, iniziando subito dopo i passaggi della ferrovia.Una barriera verde ad alto fusto  per mitigare anche l’impatto visivo”




Baraccopoli di Cassibile, Granata: "Verifiche sugli imprenditori che sfruttano i migranti"

“Sul campo di Cassibile, la cui stabilizzazione continua a sembrarmi un errore, pongo alle forze sociali e politiche e alla Prefettura una domanda che mi sembra essenziale: è stato fatto un censimento del campo, identificando chi lo abita e sopratutto dove e per chi lavora?”. L’assessore alla Cultura e Legalità, Fabio Granata interviene con queste parole sulla vicenda Cassibile, alla luce anche del vertice che si è svolto in prefettura e al cosiddetto “Progetto Cassibile” di cui ha parlato l’assessore regionale Scavone.
Granata chiede “se si sono verificate le condizioni contrattuali di questi immigrati e quali siano gli imprenditori agricoli che se ne servono e se questi non abbiano luoghi decenti dove ospitarli e che non siano delle baracche in uno spazio pubblico”. Chiaro, insomma, il pensiero del componente della giunta Italia, che attribuisce precise responsabilità, attraverso queste parole, a chi evidentemente trae profitto da una situazione del genere. “È possibile-prosegue Granata-  che si consenta di riversare sul “pubblico” il problema e non si chieda agli imprenditori di dare un contributo di ospitalità e armonia, lasciando loro solo i profitti?” Indice puntato contro i sindacati. “Non esiste una sola forza sindacale- tuona Granata-  che sollevi il tema di profitti privatizzati e problemi scaricati alla collettività.È possibile che, oltre che ai caporali, non si debba verificare per chi questi ultimi lavorano e per reclutare braccianti in quali proprietà?”. Solo dopo questi passaggi, secondo l’assessore alla Legalità-  possiamo iniziare un sacrosanto lavoro di integrazione, ma non per risolvere ogni problema e alleviare ogni costo ai possidenti terrieri.Credo che questa sia una posizione “sociale” e giusta, oltre la retorica della accoglienza senza se e senza ma che finisce-conclude Granata- spesso per coprire illegalità e diritti negati”




Rifiuti nelle contrade marine, il Raggruppamento Siracusa Sud chiede al Comune di fare di più

“Un maggiore sforzo di contrasto all’abbandono di rifiuti, soprattutto nelle zone marine”. Il Raggruppamento Siracusa Sud, che mette insieme associazioni e comitati di residenti chiede un impegno più incisivo all’amministrazione comunale di Siracusa. Lo fa attraverso una nota congiunta, attraverso la quale rinnova anche “la disponibilità a contribuire con donazioni di foto trappole e/o telecamere e con la disponibilità di siti privati e collegamenti elettrici”. Al Comune, i residenti delle contrade marine chiedono di “investire con più determinazione su mezzi e personale per la lotta all’evasione alla Tari, perché -fanno notare- se paghiamo tutti, paghiamo meno”. Entrando ancor più nel dettaglio delle rivendicazioni, il Raggruppamento chiede: ” il miglioramento del servizio del call center di Tekra, che ha tempi di attesa lunghissimi; ” il miglioramento dell’App per la prenotazione di Ingombranti, RAEE e Sfalci, che spesso va in crash e soprattutto il miglioramento del servizio del Ritiro Ingombranti, poiché troppo spesso poco puntuale ed oggetto di ripetute ed insistenti sollecitazioni da parte degli utenti”. Da modificare, secondo i residenti delle ex zone balneari, la gestione del conferimento degli sfalci. “Le attuali modalità di prenotazione tramite Call Center e il conferimento presso i Compattatori Mobili presenti a rotazione nelle giornate di lunedì e venerdì-riconoscono le associazioni e i comitati-  sono apprezzabili ma evidentemente insufficienti e faticosi per i cittadini. Anche per sfalci e potature andrebbe assicurata la raccolta settimanale regolare, con carrellati. Il Raggruppamento riconosce e apprezza, comunque,  “gli sforzi compiuti dall’Amministrazione Comunale nella gestione
della raccolta dei rifiuti, nonostante le vicende giudiziarie correnti e la manifesta inciviltà di molti cittadini siracusani”. Per l’avvio della gestione dell’appalto come da nuovo capitolato sarà necessario attendere ancora un mese circa.