Chiara e la vita spezzata sulle strisce pedonali. “Non ci sono parole, solo lacrime”

Un’altra tragedia per Solarino. Un mese dopo l’incidente in cui ha perso la vita il 35enne Fabio Vita, un maledetto scontro avvenuto a Catania si è portato via la vita della 18enne Chiara Adorno. Giovanissima, una vita davanti con sogni da coltivare e obiettivi da raggiungere, il liceo concluso, l’università iniziata, la voglia di diventare grande. Tutto finiti, spezzato da una doppia carambola mortale sulle strisce pedonali di una strada pericolosa, dove una volta c’era un sicuro cavalcavia pedonale e adesso solo rabbia e polemiche.
“Un’altra tragica notizia per la perdita di una giovane sanpalisi. Non ci sono parole ma solo lacrime e dispiacere. Ciao Chiara”, scrive il sindaco della cittadina dove tutti conoscevano Chiara e la sua famiglia. Il papà Michele, ingegnere, in servizio al Libero Consorzio di Siracusa è anche responsabile per la transizione digitale del Consorzio Plemmirio. “Siamo straziati per questa vita spezzata in maniera così prematura e tragica, non ci sono parole che possano esprimere il nostro profondo cordoglio nei confronti del collega e amico Michele per questo terribile lutto familiare”, il messaggio della presidente Patrizia Maiorca e del cda tutto.
Anche dalla vicina Floridia il sindaco Marco Carianni ha fatto arrivare l’abbraccio della sua comunità alla vicina Solarino. “Ci uniamo al dolore della famiglia della piccola Chiara ed alla comunità solarinese tutta. Che tristezza, riposi in pace”, le sue parole.




Incidente mortale a Catania, la vittima è una 19enne di Solarino: comunità sotto shock

E’ una 19enne di Solarino la vittima del terribile incidente stradale avvenuto ieri sera alle 21.40 a Catania, in viale Andrea Doria. Era insieme al fidanzato – ferito ma non in pericolo di vita – e stava attraversando sulle strisce pedonali quando è stata travolta prima da uno scooter e poi, dopo esser stata sbalzata sulla carreggiata, da un’auto che sopraggiungeva. Il doppio impatto non ha lasciato scampo alla giovane, inutili i soccorsi del 118.
Chiara Adorno, questo il suo nome, era a Catania per vivere, come tanti coetanei, i suoi anni universitari dopo una brillante carriera scolastica. Una normale passeggiata si è però trasformata in tragedia.
L’incidente è avvenuto in un tratto, subito dopo il tondo Gioeni, al centro da diverso tempo di un dibattito sul livello di sicurezza.
La piccola comunità di Solarino è sotto shock. La notizia ha fatto in fretta il giro della cittadina, lasciando tutti sgomenti. Non ha letteralmente parole per commentare l’accaduto il sindaco di Solarino, Peppe Germano. Con un singhiozzo si limita a confermare l’accaduto. Un mese fà, in un altro incidente stradale aveva perso la vita un altro ragazzo solarinese di 35 anni, Fabio Vita.

foto dalla pagina facebook Lungomare Liberato




Nuovo ospedale, il M5S: “Governo indichi chiaramente coperture finanziarie e tempi”

“Siamo giunti ad una fase cruciale nella procedura per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Siracusa. C’è un progetto definitivo ma adesso mancano all’appello circa 147 milioni di euro. È necessario che il Governo e la Regione dicano in maniera chiara e netta quali saranno le coperture finanziarie e le tempistiche di erogazione di queste somme aggiuntive.” Il deputato cinquestelle Filippo Scerra con una nuova interrogazione parlamentare richiama l’esecutivo di centrodestra a dare il suo contributo per individuare risorse certe con un accordo scritto e vincolante, da stipulare nel più breve tempo possibile.
Scerra esorta il Governo Nazionale ad indicare le linee di finanziamento entro la fine dell’anno. “L’assistenza sanitaria è ai minimi storici con i pronto soccorso al collasso, liste d’attesa eterne, reparti a rischio chiusura, guardie mediche azzoppate e medicina del territorio al lumicino. I Cittadini della provincia di Siracusa non devono e non possono più attendere oltre”.
Sin dall’avvio della procedura che deve condurre alla costruzione del nuovo ospedale di Siracusa, il Movimento 5 Stelle ha seguito ed appoggiato ogni iniziativa utile a coronare l’obiettivo atteso da un trentennio. “Lo stanziamento iniziale pari a 200 milioni di euro oggi non è più sufficiente ed il fabbisogno complessivo è stato riaggiornato alla somma totale di 347.844.837,66 milioni di euro. Un aumento di 147.844.837,66 milioni di euro, dovuto in parte all’aggiornamento dei prezzi ISTAT e in parte ad ulteriori approfondimenti in fase progettuale definitiva rispetto a quella di fattibilità ed all’adeguamento alla nuova e più gravosa classificazione sismica della città di Siracusa”, spiega il parlamentare cinquestelle.
Una posizione ribadita in Assemblea Regionale Siciliana da una interrogazione con primo firmatario Carlo Gilistro (M5S). “Il Nuovo Ospedale di Siracusa è opera attesa e necessaria per l’intero territorio della provincia di Siracusa. Altri ritardi avrebbero ripercussioni anche sulla tutela del diritto alla salute dei cittadini. Per questo ho invitato la Regione ad illustrare le misure con cui integrare le somme necessarie a garantire il completamento del nuovo ospedale di Siracusa ed a indicare i tempi previsti per per la reperibilità delle stesse”.




Rivisto e “salvato” il progetto per il nuovo Sbarcadero Santa Lucia: ecco i dettagli

Nel masterplan dei progetti di riqualificazione avviati a Siracusa negli ultimi anni, manca all’appello il cantiere per il nuovo Sbarcadero Santa Lucia. I lavori erano stati inizialmente finanziati con il bando periferie, poi però emerse una “svista” nei conti a pochi mesi dall’avvio delle procedure di gara: un problema dovuto all’errato riferimento al prezziario regionale non aggiornato, con il risultato che i conti non tornavano più. I 2,5 milioni di euro concessi dal Ministero rischiavano, insomma, di tornare indietro.
Con gran lavoro dei tecnici comunali di riferimento, durante la prima parte dell’anno si è lavorato per mettere in salvo lo stanziamento. Nelle interlocuzioni con il Ministero è stata assicurata una rimodulazione del progetto esecutivo approvato, senza stravolgimenti ma con interventi razionalizzati per rientrare nella spesa. Operazione resa particolarmente complessa anche dall’aumento del costo delle materie prime che è schizzato del 70%.
Risolti gli aspetti burocratici (quasi del tutto), adesso si avvicina la fase di cantiere. Verosimilmente con un appalto in due lotti, con ulteriori risparmio. I lavori dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2024 e nel progetto firmato dall’architetto Ivan Minioto lo Sbarcadero punta a diventare una seconda “Marina”.
Gli spazi attuali verranno ridisegnati con la creazione di una grande piazza sul mare, alberi e panchine laddove oggi ci si limita a posteggiare auto e caravan. Un’area per futuri chioschi nei pressi del molo e, dalla parte opposta, un lungo marciapiede alberato per una passeggiata fronte mare, dove oggi un muretto cinge lo sguardo. La fruizione del nuovo Sbarcadero è pensata principalmente pedonale. Nuove anche la pavimentazione (pietra bianca) e il sistema di illuminazione (led). Nel progetto inserita anche la creazione di edificio di servizio sulla diga foranea, con una scalea che guida su di una sorta di piazza sul mare rialzata. Una realizzazione che però cozza con le prescrizioni della Soprintendenza e, pertanto, dopo l’ultima conferenza dei servizi, è stata disposta la modifica di quella parte progettuale.
Per poter procedere con il lavori, sono state stralciate dal progetto le aree non immediatamente disponibili. Mantenuto il collegamento pedonale con Riviera Dionisio il Grande mediante una piazza con scalinata e rampa per il superamento delle barriere architettoniche “e la realizzazione di passerelle in legno, una con solarium lungo l’attuale molo di sottoflutto e l’altra che si sviluppa parallelamente all’asse viario, come previsione di completamento in una fase successiva da definire”, come spiega la relazione che accompagna la revisione del progetto esecutivo originario.

Da viale Regina Margherita si accederà al nuovo “waterfront”, costituito da spazi a vocazione principalmente pedonale con una corsia carrabile a traffico limitato, con parcheggi laterali.
Per finanziare ai lavori si attinge a Fondi Pac Infrastrutture e Reti 2014-2020.
Per le alberature, al posto delle palme la scelta è ora ricaduta su essenze tipo Lagunaria patersonii o
simili (Jaracanda mimosifolia o Metrosideros excelsa) “per ragioni di compatibilità ambientale ed effetto decorativo”.




Pallanuoto, finisce in parità il derby tra Ortigia e Telimar Palermo (7-7)

Finisce in parità (7-7) l’atteso derby siciliano tra Ortigia e Telimar. Un pari che, per come si è sviluppato l’incontro, va bene più ai palermitani che ai biancoverdi. Questa volta, a differenza del match del primo turno di Coppa Italia, è la squadra di Baldineti a rimontare un ampio svantaggio, riuscendo ad acciuffare il pari definitivamente nella fase finale del match, grazie a un ottimo Occhione.
Ma la gara era iniziata nel migliore dei modi per l’Ortigia, concentrata, veloce e precisa in entrambe le fasi, spinta da Inaba, migliore in acqua per i biancoverdi. La doppietta del giapponese e le reti di Cassia e Napolitano, con tre superiorità su quattro realizzate, portano la squadra di Piccardo sul 4-0. Il Telimar è in difficoltà e riesce a trovare il gol solo nel finale di tempo con Woodhead. All’intervallo lungo si va sul 5-3 per l’Ortigia. Ma nella terza frazione sono i palermitani a partire molto bene, sorprendendo in due occasioni i biancoverdi. Finale di gara con evidente stanchezza da una parte e dall’altra. Ferrero segna il +2 in superiorità, poi l’Ortigia non riesce a chiuderla e il Telimar ne approfitta, trascinato da Occhione che, con una doppietta fissa il punteggio sul 7-7. Nell’ultimo minuto di gioco, un’occasione a uomo in più per parte, l’ultima in mano ai biancoverdi, ma entrambe non vengono giocate bene. L’Ortigia rimane un punto avanti in classifica, ma perde un po’ di terreno dalle prime.
Il centrovasca biancoverde, Luca Cupido, è lucido nell’analisi. “C’è rammarico, non tanto per gli ultimi secondi a uomo in più, quanto per i primi due tempi, quando potevamo andare sul 6-1. Lì non abbiamo segnato e abbiamo anzi subito due gol sulle azioni successive. Quindi, invece di chiudere la partita subito, l’abbiamo riaperta. Nella seconda parte del match, una volta che loro sono rientrati, la gara è diventata più equilibrata. Loro potevano segnare sul loro ultimo uomo in più, noi su quello successivo, alla fine è stata una partita che potevano vincere entrambe le squadre. Sicuramente, noi dobbiamo imparare a gestire i vantaggi larghi che costruiamo, così come dobbiamo evitare di subire svantaggi importanti. Oggi, però c’è stata molta aggressività da parte della squadra e questo ci sarà utile nella gara di sabato a Trieste”.




Incendi, Cavallaro (FdI). “Quadro desolante e niente programmazione”

“Un quadro desolante quello emerso ieri, in consiglio comunale, sulla questione incendi, in particolar modo quelli che hanno colpito Targia, Tremmilia, Epipoli ed il Villaggio Miano”.
Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro torna su un tema che ha sollevato nei mesi passati e che è poi diventato un’interrogazione a cui, ieri, durante il question time, gli assessori Enzo Pantano, Giuseppe Gibilisco e Consiglio hanno risposto, ciascuno per le proprie competenze.
“Ne è venuta fuori una realtà che parla di carenza di programmazione e di fondi necessari per la pulizia dei terreni-dice Cavallaro- Non si conosce la proprietà di diversi terreni presenti sul territorio comunale; le attività accertative e sanzionatorie sono assai modeste, come anche le somme a disposizione per le attività di prevenzione.
Su 2,5 km di terreno invasi dalle fiamme, 500 mila metri quadri sono di proprietà comunale, e parliamo solo delle zone sopra indicate, non si conoscono ovviamente i dati delle altre parti della città, in quanto, come ha chiarito l’assessore Consiglio, sono in corso aggiornamenti delle banche dati immobiliari del Comune, essendovi diverse difformità anche con l’Ufficio Catasto.
Solo dal 2023 l’attività di prevenzione è stata assegnata alla Protezione Civile (essendo prima affidata ad altro settore) che ha impiegato i fondi del fondo di riserva del Sindaco.
Per il prossimo anno va programmato tutto quanto necessario ad un’adeguata attività di prevenzione. aumentando i fondi a disposizione (negli ultimi 4 anni sono state spese somme per circa 40 mila euro, evidentemente insufficienti, per intervenire solamente nelle zone più critiche) e l’attività repressiva e gli interventi di esecuzione coattiva in danno dei cittadini inadempienti . L’Assessore Gibilisco ha riferito che sono stati effettuati 48 sopralluoghi, di cui 33 su terreni di proprietà dei privati, 1 dell’ex Provincia, 14 del Comune di Siracusa. Dei 33 privati 15 sono stati sanzionati per abbandono di terreni a rischio incendi, per questi 15 sono stati elevati 46 verbali di accertamento, essendo più i proprietari degli stessi terreni, e al momento, 3 risultano bonificati e 8 sono in fase di accertamento per individuare la proprietà. Proprio questo aspetto evidenzia l’urgenza di definire al più presto l’aggiornamento delle banche dati”.
Cavallaro sollecita “una maggiore attenzione e l’adozione di interventi urgenti in tempo utile prima della prossima estate.
Le commissioni-prosegue- devono esprimersi con rapidità e portare in consiglio comunale soluzioni concrete che troveranno certamente, se risolutive, l’appoggio anche mio e, ne sono certo, di tutti i consiglieri che hanno a cuore gli interessi della collettività a prescindere dagli schieramenti e appartenenze. Rinviare alle commissione l’approfondimento della problematica-conclude Cavallaro- non può e non deve essere strumento per non decidere, come già successo troppe volte”.




Barriere architettoniche, fondi per l’abbattimento. “I Comuni aderiscano al bando”

“I Comuni che ne hanno i requisiti aderiscano all’Avviso Pubblico della Regione Siciliana, che prevede cospicui contributi per la progettazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche”.
L’appello parte dalla presidente del Coprodis, Lisa Rubino e dal presidente del Forum Provinciali delle Associazioni Familiari, Salvo Sorbello.
L’Avviso della Regione stabilisce che possono produrre istanza i Comuni del territorio regionale con una popolazione residente compresa fra i 5.000 ed i 20.000 abitanti, nonché quei Comuni già beneficiari della misura di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 novembre 2021 (aree ludico sportive e strutture semiresidenziali).
“Le nostre città – proseguono Lisa Rubino e Salvo Sorbello – hanno la necessità di avere un Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche approvato ed operante e pertanto, quelle che hanno i requisiti non perdano questa importante occasione.
Non solo per adempiere ad un obbligo di legge (risalente peraltro a oltre trent’anni fa), ma soprattutto perché i nostri Comuni sono pieni di ostacoli per le tantissime di persone con disabilità, per le mamme che portano i loro figli nel passeggino, per coloro che, a causa di un incidente, sono disabili temporanei.
Sull’abbattimento delle barriere abbiamo da tempo avviato progetti pilota – concludono Lisa Rubino e Salvo Sorbello – con il coinvolgimento di istituti scolastici e del volontariato e speriamo che ora, vista anche la disponibilità economica, parecchi Comuni si dotino finalmente del Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Si tratta di uno strumento indispensabile per monitorare e superare le barriere architettoniche insistenti sul territorio, negli spazi pubblici e negli edifici pubblici. È di fatto un piano attuativo specifico, che approfondisce la mappatura delle criticità e costruisce dei metodi di intervento, quantificando il fabbisogno economico e lo sviluppo temporale -concludono Rubino e Sorbello-necessari per la loro risoluzione”.




Corso di autodifesa per donne, due mesi con la Polizia per imparare a difendersi

Un corso di autodifesa gratuito tenuto dal Vice Sovrintendente della Polizia, Diego Caldarella.
Si svolgerà per due mesi ed è frutto di un’iniziativa del responsabile della Palestra delle Fiamme Oro della Polizia di Stato di Siracusa, ospitata presso l’Istituto Comprensivo “Chindemi”, e il Rotary Club “Siracusa Ortigia”.
Il club service, attraverso la presidente Letizia Fiaccola, ha donato i guantoni per l’allenamento delle signore che parteciperanno al corso di autodifesa.
L’iniziativa, nata da un’idea di Annalisa Iannitti, socia del Rotary e Funzionaria Civile del Ministero dell’Interno, in servizio in Questura, ha visto la pronta adesione del Questore Benedetto Sanna che ha sottolineato come la Polizia di Stato sia impegnata quotidianamente sul versante della prevenzione e della repressione del grave fenomeno della violenza sulle donne che, purtroppo, ha avuto in questi ultimi anni un’importante recrudescenza, come testimoniano i recenti e tristi fatti di cronaca.
Il corso, che ha avuto già al suo avvio martedì scorso una viva partecipazione di donne, tra le quali numerose insegnanti, operatrici sanitarie e volontarie di un centro antiviolenza, è aperto a tutte le signore che potranno chiedere informazioni sulla partecipazione direttamente nei giorni e nell’ora in cui si terrà il corso, tutti i martedì e giovedì dalle 17 alle 18.




Rubano carburante da auto in sosta, bloccati dalle Volanti

Tentavano di rubare carburante dalle autovetture in sosta in via Tiziano.
Sorpresi dagli agenti delle Volanti, due uomini di 30 e 65 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine, dovranno rispondere di tentato furto.
Il trentenne, sottoposto agli arresti domiciliari per un altro motivo, è anche accusato di violazione della misura cui era sottoposto e di aver danneggiato il braccialetto elettronico. Per questo è stato arrestato e nuovamente posto ai domiciliari. Entrambi, invece, sono stati denunciati per tentato furto.




Anche a Siracusa la presentazione del Calendario Storico dei Carabinieri 2024

Presentato anche a Siracusa il nuovo calendario dei Carabinieri. Nel salone del Comando Provinciale di via Tisia, il colonnello Gabriele Barecchia ha illustrato l’atteso prodotto editoriale dell’Arma. Il Calendario Storico 2024 è dedicato al tema ”I Carabinieri e le Comunità”.
Una presenza costante accanto alla cittadinanza quella dei Carabinieri, nei momenti storici per il nostro Paese – come il referendum tra Monarchia e Repubblica nel 1946 – a quelli della vita quotidiana – come la recente alluvione in Romagna. La vicinanza, la capacità di contatto e di ascolto, le tante attenzioni, piccole e grandi, ai bisogni delle persone, dalle città metropolitane fino ai borghi più remoti di provincia, sono il “fil rouge” che caratterizza da sempre l’operato dell’Arma e che ci accompagna attraverso i 12 racconti del Calendario 2024. Anche graficamente, un filo rosso collega le tavole che accompagnano di mese in mese le storie scritte da Massimo Gramelli.
Storie che narrano alcune delle gesta più eroiche – come il sacrificio consapevole compiuto a Fiesole – ed altre appartenenti alla vita di tutti i giorni, come il sostegno alle persone più fragili nella quotidianità o durante eventi straordinari come la pandemia da Covid19. Storie che il comandante generale ha definito “così edificanti che sembrano inventate, e sono invece episodi reali”, sottolineando come “i Carabinieri sono sempre presenti, attori protagonisti dei soccorsi dopo una calamità, della speranza dopo lo sconforto, dell’ordine dopo il caos, della giustizia dopo un torto. Il senso del dovere, da duecentodieci anni guida ideale di ogni intervento, è lo spirito che anima il nostro servizio”.
Le 12 storie – diverse per epoca storica, ambientazione geografica e avvenimenti narrati – sono unite dalla capacità di ascolto e di vicinanza dell’Arma, “filo conduttore” che attraversa l’intera narrazione del Calendario: una banda rossa creata dalla matita di Pininfarina che parte dalla Fiamma – emblema dell’Arma dei Carabinieri – e avvolge l’intera opera attraverso uno dei segni distintivi più significativi e storici dell’uniforme dell’Arma, che caratterizza i pantaloni del Carabiniere. Una banda che, nell’immaginario delle italiane e degli italiani, è diventata simbolo di una forza amica, sempre presente nei momenti e nei luoghi delle nostre vite.
Le illustrazioni che compongono le 12 tavole sono disegnate a matita, tratto che contraddistingue la fase creativa delle opere di Pininfarina – dalle auto sportive ai progetti di architettura – e che valorizza e porta alla luce l’arte presente nell’operato quotidiano dei Carabinieri, come evidenziato dal Comandante Generale “non è immediato pensarci, eppure c’è un’analogia evidente, fra le gesta compiute da persone in divisa, e il talento di chi le descrive o le illustra. Anche ad un carabiniere, in fondo, si richiede ciò che fanno gli artisti: aggiungere bellezza”.
Il Calendario Storico dell’Arma ha raggiunto una tiratura di 1.200.000 copie, di cui oltre 16.000 in otto altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo, nonché in sardo e friulano). Un dato indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”. Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 91^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.
Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2024 dell’Agenda illustrata con quattro di storie di fantasia ispirate però da fatti reali. Tratteggiano la vera anima del Carabiniere, esaltando il messaggio del servizio a favore della cittadinanza e della fiera consapevolezza di adempiere ad un ruolo sociale indispensabile. L’attività di un’unità cinofila impegnata in operazioni di soccorso dopo una calamità naturale, il Carabiniere appena arrivato di rinforzo alla Caserma di un paesino mal collegato e molto distante dai centri maggiori e dai servizi essenziali, la vita di un Ufficiale dell’Arma, ancora ignaro futuro Comandante Generale e inconsapevole protagonista di una pagina di storia della nostra unificanda Nazione. E ancora l’altruismo di un giovane Comandante di Stazione che trae in salvo una donna che stava annegando.
Altre due opere completano l’offerta editoriale dell’anno 2024: il Calendario da tavolo, dedicato anche quest’anno al tema “i Carabinieri nei Borghi più Belli d’Italia”; e il planning da tavolo, incentrato sul tema del “controllo del territorio”. Il ricavato sarà devoluto ad un reparto pediatrico, individuato quest’anno nel Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria.