Siracusa. Amianto spaccato a ridosso della scuola Chindemi: tornano le discariche pericolose

Dure a morire certe “abitudini”. Tornano le discariche a ridosso dell’istituto comprensivo Chindemi e tornano in maniera importante, visto che questa volta si tratta di amianto.Lastre spaccate e lasciate nei pressi della scuola. Poco importa se in in questo momento non ci sono i bambini a frequentarla, i genitori ad accompagnarli e ad andare a prenderli all’uscita, gli insegnanti e il personale della scuola. Il gesto resta grave. Trattandosi di amianto, peraltro, com’è noto la polvere sprigionata dalle lastre ammalorate riesce a diffondersi per lunghe distanze, trasportate dal vento. Sono pericolosissime per la salute delle persone e si tratta di una polvere talmente sottile da riuscire ad insinuarsi ovunque (e soprattutto nei polmoni). Inutile ricordarlo a chi ha il solo pensiero di liberarsi di quei rifiuti, senza seguire le complesse procedure di smaltimento, stabilite proprio per tutelare la salute pubblica. Le ditte specializzate intervengono con specifica dotazione, a protezione degli operatori e dell’ambiente. Ma tutto questo sembra non esistere nella mente di qualcuno, che pensa molto più al risparmio. Abbandonando l’eternit, non si paga nulla. Poco importa, evidentemente, se in realtà a pagare è l’ambiente e, di conseguenza, il rischio per la salute di chi frequenta i luoghi anche distanti da dove la discarica è stata creata. Proprio in quell’area, in diverse occasioni, la Squadra Ambientale della Polizia Municipale ha condotto interventi incisivi, “beccando” in più casi quanti si rendevano responsabili dell’abbandono dei rifiuti, che fossero speciali, non pericolosi o, ancor peggio, pericolosi, con le conseguenze in termini di legge. A quanto pare, si ricomincia.




Al via l'abbattimento del serbatoio di Testa dell'Acqua: dopo la gara, mezzi in azione

Sono cominciati i lavori di demolizione del serbatoio comunale di contrada Testa dell’Acqua. Ultima fase di una vicenda partita con la redazione del progetto esecutivo da parte del Comune di Noto , a cui è seguita la gara d’appalto, con il relativo e successivo affidamento dei lavori. Conclusa la fase burocratica, nei giorni scorsi i mezzi della ditta aggiudicataria sono entrati in azione per l’abbattimento della struttura.




Siracusa. Siam ripavimenta via Santa Maria dei Miracoli: "Mattonelle come quelle che c'erano"

Al via oggi i lavori di ripavimentazione definitiva di via Santa Maria dei Miracoli. Sono affidati alla Siam che nei mesi scorsi aveva effettuato lungo quel tratto degli interventi. Nel momento in cui la via fu riasfaltata con rattoppi esteticamente poco gradevoli e non in linea con lo stato originario dei luoghi non mancarono le polemiche, con l’intervento anche del Comune. “Si trattava di una ripavimentazione provvisoria- spiega Pucci La Torre- necessaria per garantire intanto la sicurezza della strada. Adesso, invece, parte quella definitiva, attraverso cui il tratto sarà ripavimentato con mattonelle praticamente identiche a quelle in cemento che in Sicilia, come credo ovunque nel mondo, non vengono più prodotte”.




Siracusa. La morte di Renzo Formosa, attesa sentenza di primo grado. La mamma: "giustizia"

E’ uno dei casi di cronaca che più ha colpito l’opinione pubblica siracusana e domani, mercoledì 17 giugno, potrebbe conoscere la conclusione del primo grado di giudizio. Nelle aule del Tribunale di Siracusa, udienza finale con abbreviato secco nel processo per la morte di Renzo Formosa. Il ragazzo, 15enne, perse la vita in seguito ad un tragico incidente stradale in via Bartolomeo Cannizzo.
Sul banco degli imputati, accusato di omicidio stradale, un altro ragazzo. Santo Salerno. Era alla guida dell’auto che avrebbe invaso la carreggiata opposta, finendo per travolgere Renzo. Dalle fasi dei rilievi operati dalla Municipale – di cui è ispettore il papà dell’imputato – alla stessa dinamica dell’incidente pure ricostruita dalla Procura, diversi sono i punti critici all’esame della magistratura.
Sono intanto passati diversi anni da quella tragedia, il dolore della famiglia è ancora attuale e tangibile. Mamma Lucia sarà in aula, ad attendere il verdetto. Da mesi ripete il suo appello: “giustizia per Renzo”. Al suo fianco, l’avvocato Gianluca Caruso.
L’udienza era stata fissata per lo scorso 11 marzo, poi l’emergenza covid e la necessità di rinviare tutto. All’abbreviato secco si è arrivati dopo che il giudice ha rigettato la richiesta di una nuova perizia tecnica, proposta dalla difesa dell’imputato che ha optato per il rito abbreviato. Ma nessun riesame della ricostruzione dell’incidente. Una decisione che, a dicembre dello scorso anno, l’avvocato della famiglia Formosa, Gianluca Caruso salutò con soddisfazione. “Si è tentato di mettere in discussione la stessa dinamica del sinistro, pure accertata dai periti della Procura. Da una responsabilità pressochè totale dell’imputato, si voleva far passare la tesi di una sorta di concorso di colpa di Renzo. Inverosimile ed impossibile alla luce dell’attività istruttoria compiuta fino ad ora. Abbiamo contestato punto per punto la loro ricostruzione. Si tratta di un passaggio intermedio ma siamo molto soddisfatti”, disse in quei giorni.

foto: la scena dell’incidente




Siracusa. Esami di Maturità, si inizia domani: tutte le regole e le novità

Tutto pronto per gli esami di Maturità. Un’organizzazione diversa rispetto al consueto, con i soli orali per i maturandi italiani, vista la necessità di adottare tutte le misure necessarie per evitare contagi da Coronavirus. Anche in provincia di Siracusa, scuole pronte. Si parte domani, con regole ben precise. In provincia sono 3800 gli studenti che si apprestano a conseguire il Diploma di Maturità, 48 mila in Sicilia, quasi 516 mila in Italia . Le commissioni saranno composte da sei membri interni ed un presidente esterno. Estrazione per la lettera di partenza, poi saranno cinque i candidati convocati giorno per giorno. Previste, in particolari casi di necessità organizzative, eventuali eccezioni a tale regola. I colloqui dureranno circa un’ora per ogni candidato e potranno valere fino a 40 crediti. Riguarderanno le discipline specifiche dell’indirizzo, un testo di letteratura italiana e una discussione interdisciplinare come ultima fase. La distanza prevista è di due metri tra candidati e commissioni ma anche tra componenti delle commissioni. Locali ben areati e igienienizzati, percorsi specifici per entrate e uscite. Mascherine obbligatorie e un solo accompagnatore ammesso, ovviamente con mascherina. Gli studenti potranno abbassarla durante il colloquio orale, a patto che la distanza dai componenti della commissione sia, appunto, di due metri. Igienizzanti messi a disposizione dalla scuola. Niente obbligo di guanti. Gli studenti sono stati tutti ammessi all’esame. Nel caso di insufficienze, dovranno essere recuperate proprio attraverso il colloquio orale. Le aule saranno pulite dopo ogni sessione.




Si tuffa nei laghetti di Avola e accusa un malore. Soccorso dai carabinieri e dal 118

Doveva essere una tranquilla mattinata trascorsa all’interno della riserva di Cavagrande, ai laghetti di Avola. Ma per una comitiva catanese si è trasformata in un incubo. Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, poco dopo un tuffo nelle acque gelide dei laghetti, uno dei giovani ha infatti accusato un malore.
I suoi amici hanno tentato di risalire il costone insieme al malcapitato che accusava forti dolori addominali e malessere diffuso. Solo uno di loro, alla fine, si è inerpicato sino a raggiungere la sovrastante area di parcheggio dove ha fermato una pattuglia dei Carabinieri di Avola, in transito in zona.
Scattato l’allarme, sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 con medico a bordo. Anche l’elicottero dei Vigili del Fuoco si è levato in volo per raggiungere la zona.
Ma la fitta vegetazione ha reso difficile l’individuazione del giovane dall’alto. Così un carabinieri ed un paramedico si sono avventurati a piedi. Raggiunto il giovane, lo hanno accompagnato nella risalita del costone con la forza delle loro braccia. Il ragazzo è stato poi trasferito in ospedale, al Di Maria di Avola.
I Carabinieri ricordano che, causa del pericolo di rotolamento massi, sono interdetti gli accessi alla zona “A” della Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile. I cartelli sono ben visibili in tutti gli accessi.




Istituite le Zone Economiche Speciali, una grande opportunità anche per 12 centri siracusani

Il ministro per il Sud, Provenzano, ha firmato il decreto di istituzione delle aree Zes (zone economiche speciali). In Sicilia saranno due, una Orientale l’altra Occidentale, per un totale di quasi 6 mila ettari, incluse aree portuali, retroportuali e aree di sviluppo industriale. Nell’area della Sicilia orientale inserite anche le siracusane Augusta, Avola, Carlentini, Floridia, Francofonte, Melilli, Pachino, Palazzolo Acreide, Priolo Gargallo, Rosolini, la zona industriale di Siracusa e Solarino.
L’obiettivo – viene spiegato in una nota – “è quello di attrarre investimenti in particolar modo nell’ambito dell’economia portuale” in settori come la logistica, i trasporti ed il commercio, e di accompagnare la transizione ecologica degli insediamenti produttivi, attraverso una drastica semplificazione amministrativa e la possibilità di accedere a forti sgravi fiscali.
Le aree indicate come Zes possono contare su notevoli benefici economici per investimenti fino a 50 milioni: incentivi fiscali, credito d’imposta e un consistente regime di semplificazioni da definire in dettaglio attraverso appositi protocolli e convenzioni. Possibile anche l’accelerazione dei tempi procedimentali per garantire l’accesso agli interventi di urbanizzazione primaria (gas, energia elettrica, strade, idrico) alle imprese insediate nelle aree interessate.




Siracusa, 146 ettari di Zes. Il sindaco: "percorso accidentato, risultato importante"

“Un risultato di grande importanza per le imprese locali, per il rilancio
economico e la riqualificazione del territorio, ma anche un esito per nulla scontato che premi l’impegno di tutti i soggetti istituzionali e degli stakeholder che hanno deciso di scommettere su questa opportunità”. Così il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, commenta il decreto con il quale il ministro per il Mezzogiorno,
Giuseppe Provenzano, ha istituito ieri le Zone economiche speciali (Zes) che consentiranno di attrarre investimenti produttivi con gli strumenti dello sconto fiscale e del credito d’imposta. In Sicilia sono state realizzate due Zes, una occidentale e una orientale; quest’ultima mette assieme il
65 per cento dei territori contemplati. Siracusa parteciperà con 146 ettari (più del doppio di quelli previsti all’inizio) individuati nell’area portuale di Targia, a Santa Teresa Longarini e nella zona di confine con il polo artigianale di Floridia.
“È stato un percorso accidentato – aggiunge il sindaco Italia – che ha richiesto uno sforzo comune di tutti i soggetti interessati per ottenere il risultato massimo possibile. Abbiamo dovuto superare l’ostacolo delle aree Sin, che restringevano di molto i margini di movimento dei comuni nell’individuazione delle Zes, e va considerato che secondo l’ipotesi iniziale a Siracusa dovevano spettare aree per 67 ettari complessivi. Siamo stati bravi a fare squadra guardando tutti insieme all’obiettivo di mettere le aziende nelle condizioni di investire risorse a condizioni vantaggiose. Alla
Regione abbiamo trovato orecchie attente e di questo ringrazio il presidente Musumeci e l’assessore Mimmo Turano; e ringrazio pure il ministro Provenzano che è stato disponibile alle istanze partite dalla Sicilia”.
Le Zes furono previste dal decreto Mezzogiorno del 2017 per favorire gli interventi dei privati, anche in un ottica di recupero del territorio. Fino a 50 milioni di euro di investimenti, le aziende godranno di incentivi fiscali e crediti di imposta, oltre a un regime di semplificazioni, che sarà messo a punto attraverso appositi protocolli, per ridurre i tempi burocratici e per realizzare in quelle zone le opere di urbanizzazione primaria.




Avola tra le Zes, Cannata: "La zona agroindustriale cuore pulsante dello sviluppo"

Anche Avola rientra tra le Zone economiche speciali  istituite con un decreto firmato dal Ministro del Sud e della Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano. Alla Zes della Sicilia orientale  è stato assegnato il 65%, che includono gli 11 ettari tra l’ingresso sud di Avola e il centro agroindustriale. Soddisfatto il sindaco, Luca Cannata. “Si tratta di una zona che può dare tanto-spiega il primo cittadino – e sarà un modo per invogliare i nostri imprenditori a investire, a maggior ragione in un periodo tanto difficile, e avviare il centro riqualificando la zona rendendola vivo e cuore pulsante di sviluppo economico”. I benefici economici delle Zes vedono notevoli incentivi fiscali più credito d’imposta per gli investimenti fino a 50 milioni di euro e un consistente regime di semplificazioni che saranno stabilite da appositi protocolli e convenzioni e che comunque prevedono anche l’accelerazione dei tempi procedimentali per garantire l’accesso agli interventi di urbanizzazione primaria alle imprese insediate nelle aree interessate”. Si attende adesso la fase operativa.




Siracusa. Zes, Cafeo: "Obiettivo raggiunto, importanza strategica per gli investimenti"

“Seppur con colpevole ritardo, le Zes sono adesso una realtà”. Il deputato regionale Giovanni Cafeo saluta con favore l’attivazione, con la firma del ministro Provenzano, delle  Zone Economiche Speciali in Sicilia, “un obiettivo che già dal 2018 avevamo cominciato a sollecitare alla Regione Siciliana attraverso incontri e confronti a tutti i livelli, consci dell’importanza che lo strumento poteva avere per il nostro territorio- ricorda il parlamentare regionale di Italia Viva – “Come sempre, alle azioni formali devono poi corrispondere interventi sostanziali mirati al finanziamento delle detrazioni e dei crediti d’imposta, elemento necessario per rendere efficaci le Zes e quindi attrattivo per gli investimenti il nostro territorio”.
“Per completare l’offerta di attrattività degli investimenti ed incentivare la presenza in Sicilia da parte delle aziende – prosegue Cafeo – chiedo al Ministro Provenzano di intercedere affinché diventi legge, magari presentandolo nel corso della conversione del Decreto Rilancio, l’emendamento sulle Zone Franche Doganali che in occasione dell’ultimo decreto Milleproroghe presentammo alla Camera come Italia Viva ma che, nonostante il parere positivo proprio del Ministro, non fu poi approvato”.
“Le Zone Franche Doganali da inserire nelle Zes – spiega ancora Cafeo – rappresenterebbero un ulteriore passo avanti necessario a far diventare la Sicilia terra appetibile per chi vuole investire in nuove attività a carattere internazionale, con la relativa ricaduta in termini di indotto e forza lavoro necessaria in tutto il territorio”.
“L’attivazione delle Zes è un’occasione che non possiamo perdere o, peggio, derubricare a traguardo raggiunto con la solita gara per le medaglie da appuntarsi al petto – conclude l’On. Cafeo – in realtà il meno è stato fatto e pure in ritardo, da adesso in poi sarà necessario un lavoro corale finalizzato alla ripresa dell’intera economia isolana, nel momento storico forse più difficile mai affrontato”.