Giansiracusa alla presidenza dell'Unione Valle degli Iblei. "Parola d'ordine: servizi"

Il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa a capo dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”. La presidenza affidata a Giansiracusa rientra nell’ambito del principio di rotazione in vigore nell’ente. Dell’Unione fanno parte le municipalità di Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide e Sortino. “A distanza di 7 anni, ho l’onore di presiedere per la seconda volta l’Unione dei Comuni a cui ha aderito la municipalità che rappresento- dichiara Giansiracusa. “Prendo il testimone dal sindaco di Palazzolo, Salvo Gallo, che ringrazio per il servizio svolto in rappresentanza di tutto il comprensorio. sono pienamente consapevole – prosegue – della forte crisi che contraddistingue le autonomie locali in questo momento in Italia e nella nostra regione, a seguito di politiche nazionali e regionali poco lungimiranti che hanno completamente messo in discussione il fondamentale ruolo delle unioni di enti locali quali ultimo baluardo, specie per i comuni più piccoli, per l’espletamento dei servizi alle municipalità e alle comunità. Parola d’ordine per la mia presidenza rimane “servizi”. Necessario concretizzare e accelerare la realizzazione di attività di cui si parla da tempo, ma che restano  dei “desiderata”:  Protezione Civile e  creazione di un unico comparto di Polizia Municipale”. Il neo presidente ha annunciato l’intenzione di lasciare l’Unione aperta alle sollecitazioni delle comunità che rappresenta, nel segno della democrazia e della partecipazione, come da statuto. Durante la cerimonia di passaggio di consegne, ricordato l’ex sindaco di Buscemi, Nellino Carbè, tra i fondatori dell’Unione Valle degli Ibeli, recentemente scomparso a causa del Covid-19




Pacco "sospetto" in via Randazzo, rinvenimento di un cittadino: rimosso dai carabinieri

Un pacco sospetto nei pressi dell’incrocio tra via Niscemi e via Randazzo. Era posto  a bordo carreggiata e non è passato inosservato. Un passante, notando l’imballaggio, ha allertato il numero unico d’emergenza 112. Sul posto, pochi istanti dopo, le forze dell’ordine, che si sarebbero occupate della rimozione e dei controlli del caso. Un’occasione, per il cittadino che ha inviato la foto alla redazione di SiracusaOggi.it, per evidenziare la celerità dell’intervento ma anche per chiede un intervento di pulizia del verde nell’area, prestandosi, altrimenti, a diventare nascondiglio  “per chissà cosa”.




Siracusa. Documenti di una scuola abbandonati in via Carabelli: multato l'istituto

Non una “semplice” micro discarica in pieno centro, ma cumuli di documenti, con i dati sensibili degli alunni di una scuola, tutto quello che concerne l’attività di quell’istituto, gettato senza alcuna cautela e senza alcuna tutela della privacy. A notare- difficile non farlo visto il luogo in cui i rifiuti sono stati depositati- un lettore di SiracusaOggi.it, insieme agli altri passanti. La foto è stata scattata questa mattina in via Monsignor Carabelli, dunque ad un passo da Corso Gelone. Si tratta di una zona molto frequentata e proprio quella strada è spesso oggetto di segnalazioni per via dell’abbandono di rifiuti. Nomi e cognomi degli alunni, nomi e cognomi degli insegnanti, registri, altre attività scolastiche messe nero su bianco. Probabilmente si tratta di documenti datati. Tra gli altri, figurano registri di classe di “scuola elementare”. Questo lascia presupporre che possa trattarsi di documenti che risalgono a prima di alcune delle ultime riforme scolastiche.  Sarebbe stato facile immaginare che tale tipo di documentazione venisse archiviata. E invece (da comprendere chi e per quale motivo), la “scelta” è stata differente e ben lontana dal concetto di educazione civica. Se anche si fosse voluto procedere alla distruzione, di certo i metodi legittimi esistono.  Non è stato difficile per l’Ambientale ricostruire l’accaduto. Immediato il sopralluogo effettuato dagli agenti, che si apprestano a multare, proprio in questi istanti, l’istituto comprensivo a cui i documenti fanno riferimento. Non si tratta, ad ogni modo, della scuola che dista pochi passi dal cumulo di documenti abbandonati.




Siracusa. Vandali alla scuola Montessori, Fratelli d'Italia chiede al Comune verifiche e interventi

“Una reazione forte da parte della città di fronte all’aggressione ai luoghi della cultura e dei più piccoli”. La chiede Fratelli d’Italia, dopo l’ennesimo furto ai danni della scuola Montessori di via Spagna, retta dalla dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Vittorini, Pinella Giuffrida. Un cartello affisso fuori dalla scuola avverte che “non c’è più niente da prendere”. Una provocazione, segno della stanchezza per gli episodi che si sono susseguiti nell’arco di poche settimane. Paolo Cavallaro e Paolo Emanuele chiedono all’amministrazione comunale “di intervenire rapidamente in aiuto alla dirigente, provvedendo all’eliminazione dei danni e a dotare la scuola di un impianto di videosorveglianza, richiesta avanzata cinque volte, secondo quanto raccontato dalla dirigente”. La richiesta è anche quella di effettuare  “le necessarie verifiche interne per accertare eventuali responsabilità. Sarebbe veramente grave il silenzio reiterato degli uffici comunali dinanzi agli appelli disperati della dirigente scolastica”. Fratelli d’Italia chiede anche una ricognizione che riguardi tutte le scuole, perchè quelle sprovviste di “adeguate misure di protezione dagli atti vandalici ne siano dotate” e perchè prima della riapertura, tutti gli interventi manutentivi siano portati a termine, come quelli organizzativi, anche in considerazione del Covid-19″




Torna il Siracusa Pride, niente sfilate e cortei: tutto sui social. "Opportunità di crescita"

Un Siracusa Pride che vede insieme le due principali associazioni: Arcigay e Stonewall Glbt. Quest’anno la tappa più a sud dell’Onda Pride, organizzata per la sesta volta, sarà differente rispetto al consueto, per le chiare ragioni relative alle norme di contenimento del Coronavirus. Congiunto il comunicato che annuncia l’edizione 2020. “Un’edizione diversa- la descrivono i presidenti di Arcigay, Lucia Scala e Stonewall Glbt, Alessandro Bottaro- ma non per questo, meno ricca di novità e di spunti di riflessione per dare a tutti un’opportunità di confronto e di crescita.
“Un mondo senza Pride – dice la presidente di Arcigay Siracusa, Lucia Scala – sarebbe un mondo in cui valori come accettazione e inclusione delle differenze, siano queste sessuali e di genere, starebbero alla base di ogni civiltà democratica. Ma questo non è il mondo in cui viviamo. Se da una parte viviamo in una società in cui “pensiamo” la democrazia regna sovrana, dall’altra parte assistiamo al quotidiano e imbarazzante stupro dei diritti di tutta la comunità lgbt+, e non solo>.
<Quest’anno – conclude dicendo Lucia Scala – ricorre il 51esimo anniversario dei moti di Stonewall. 51 anni dal primo Pride. 51 anni di battaglie e rivendicazioni. Un arco di tempo abbastanza lungo per credere di aver raggiunto traguardi importanti. E in parte è così. Alcuni Paesi hanno fatto passi da giganti nel riconoscimento dei diritti della comunità lgbt+, il matrimonio tra persone dello stesso sesso è uno di questi, mentre in altri Paesi l’omosessualità è considerato un reato capitale. Il Pride esiste per questo. Per ricordare quello che è il nostro passato, per cambiare il nostro presente e per migliorare il nostro futuro>.
Sulla stessa posizione anche il presidente di Stonewall Glbt Siracusa, Alessandro Bottaro che dichiara: “Ogni anno nel mese di giugno celebriamo i pride in tutto il mondo, partendo da un dato di fatto, che i diritti non sono mai conquistati per sempre. Maggiormente in un paese come l’Italia che in tema di diritti fondamentali e civili per le persone Lgbtqi+ ha tanto da fare, manca una legge contro l’OmoLesboTransBifobia, non esiste il matrimonio egualitario, espressioni di libertà disattese non solo in campo legislativo, ma anche culturale e sociale>.
Il pride – dice Alessandro Bottaro – è anche una rivendicazione per quanti e quante non possono avere voce in capitolo, l’ultimo rapporto ILGA ci ricorda che in circa 72 paesi al mondo le persone lgbtqi+ vengono condannate a causa dell’orientamento sessuale o per la propria identità di genere, purtroppo in alcuni casi anche con la pena capitale. Visibilità, riconoscimento sociale, e memoria sono alcune delle parole chiave che ci guidano nei pride. Una sorta di filo rosso che ci lega a chi ci ha preceduto, ed a quanti e quante verranno dopo di noi. In questo giugno 2020, la pandemia ci ha costrette e costretti a rimodulare i nostri pride, ma nonostante tutto, pur nel rispetto delle norme sanitarie vigenti, il coordinamento Siracusa pride ha deciso di esserci comunque, con eventi diversi dalla modalità classica, ma sicuramente non meno significativi. La comunità lgbtqi+ non è mancata nel dare solidarietà nel momento di massimo isolamento a cui tutte e tutti, nostro malgrado siamo stati/e costretti/e, isolamento che è stato più gravoso per alcune fasce di popolazione più fragili ed invisibili rispetto ad altre dove stare a casa non era proprio un porto sicuro, basti pensare a donne maltrattate o persone glbt irrisolte o non accettate dalle famiglie d’origine>. <Per queste ultime persone e non – conclude dicendo il presidente di Stonewall Glbt Siracusa – solo noi attiviste e attivisti lgbtqi+ lavoriamo volontariamente ogni giorno dell’anno, sicuramente non mancheremo, anche se in maniera differente per questo Siracusa Pride 2020 di essere più visibili, colorati e orgogliosi che mai>.

Il Siracusa Pride 2020 è organizzato e promosso da Arcigay Siracusa e Stonewall Glbt Siracusa, in collaborazione con: Amnesty International – Gruppo Italia 85, Arci, Arciragazzi Siracusa 2.0, Ass. Culturale A Bedda Sicilia, Astrea in memoria di Stefano Biondo, Centro Antiviolenza Ipazia, CGIL, COBAS SCUOLA Siracusa, Giosef Siracusa, No all’Odio – Movimento di contrasto ai discorsi d’Odio, R.E.A. – Rete Degli Studenti Medi – Rete Emporwerment Attiva, UIL, Unione Degli Studenti Siracusa, Zuimama Arciragazzi.




Siracusa. La ministra Azzolina dalla parte della Vittorini vandalizzata: "sosterremo la scuola"

Prima del sindaco e prima delle politiche scolastiche locali, è il ministro dell’Istruzione ad intervenire dopo l’appello della scuola colpita a ripetizione dai vandali e dai ladri.
Lucia Azzolina ha subito contattato la preside Pinella Giuffrida, colpita dal suo disperato “non c’è più niente da rubare” appeso ad una finestra del plesso distaccato della Vittorini, destinato a scuola dell’infanzia.
“Ho sentito la dirigente della scuola Vittorini di Siracusa, colpita più volte dai ladri. Come Ministero le saremo vicini. La aiuteremo a reagire. A ricomprare quel che serve”, ha scritto la ministra.
Azzolina sollecita poi il Comune di Siracusa per la videosorveglianza. “Da tempo la scuola chiede il permesso per installare telecamere all’Amministrazione locale. Sosterremo la sua richiesta. Intanto colgo l’occasione per condannare con fermezza gli atti subiti da questa scuola, di cui speriamo siano presto individuati i colpevoli. Ignoti che non si sono accontentati di entrare in un edificio pubblico per rubare, ma hanno infierito sui giocattoli dei più piccoli, distruggendo macchinine e bambole. Sono gesti semplicemente ignobili e intollerabili. Che colpiscono immotivatamente i bambini e il loro diritto a giocare e ad andare a scuola sereni. Reagiremo. Come fa sempre la scuola”.
Esulta la dirigente scolastica, Pinella Giuffrifa. “La Vittorini non è più sola”.




Siracusa. Caravaggio, fuoco e fiamme tra Sgarbi e Giansiracusa: "Dipinto mai inamovibile"

Termina con un “addio” ma potrebbe non essere l’ultimo capitolo della vicenda che vede contrapposti gli storici dell’arte Vittorio Sgarbi da una parte e Paolo Giansiracusa, dall’altra. Il nodo del contendere resta l‘affaire Caravaggio. Dopo la rinuncia di Sgarbi ad utilizzare il Seppellimento di Santa Lucia per la mostra di Rovereto, a cui Giansiracusa e il gruppo della cosiddetta “resistenza siracusana” si opponevano,le polemiche fra i due non si placano. Se Giansiracusa ha accolto con soddisfazione la rinuncia di Sgarbi, intendendola come una vittoria a tutela del dipinto custodito nella chiesa di Santa Lucia alla Badia e annuncia adesso l’avvio della battaglia, con la costituzione di un apposito comitato, per richiedere l’inamovibilità del bene, Sgarbi esclude categoricamente che tutto questo possa accadere e ritiene che l’intenzione espressa dallo storico dell’arte siracusano sia destinata al fallimento e frutto della mancata conoscenza di fatti e leggi. Durissimo il video diffuso su Facebook. Sgarbi commenta con sarcasmo quella che definisce “la forza di persuasione delle inutili idee di Giansiracusa. Chiede che il dipinto diventi inamovibile- spiega Sgarbi- ma questo non potrà mai accadere. Che il quadro non si muova adesso dipende solo dalla mia volontà- dice ancora – Il ministero competente è quello degli Interni e mai chiuderebbe il bene nei confini di una regione che non ne è proprietaria”. Rivolgendosi a Giansiracusa puntualizza che “l’unica cosa che hai ottenuto è che io, per disprezzo, rinunci. Se io abbandono l’idea, il dipinto rimane nelle vostre inutili mani, vane le tue speranze, incomprensibile rifiutare i danari per rendere un’opera visibile e protetta, nè posso pensare che lui sarà mai  in grado di trovare i fondi per mettere il Caravaggio dove stava, cosa buona e giusta. Magari avrà un giorno una bella teca trasparente in cui nascondersi”. Giansiracusa, a sua volta, non era stato di certo tenero con Vittorio Sgarbi, accostato alla figura di “Cetto La Qualunque”. Clicca per vedere IL VIDEO DI SGARBI

 




Siracusa. Fase 3: le attività che riaprono, Sicilia verso la normalizzazione

Sarà in vigore da domani la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, con cui alcune delle attività ancora chiuse potranno ripartire. Un programma, quello stilato, che prevede una serie di passaggi fino al prossimo 23 giugno. “La Sicilia torna sempre più alla normalità- ha detto Musumeci- Da domani potranno essere riavviate numerose attività economiche e sociali”.Frutto dell’andamento dei dati epidemiologici relativi al Covid-19, che nell’isola sono incoraggianti. In particolare, potranno riaprire: sale giochi, sale scommesse e sale bingo; sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, nonché le fiere e i congressi; centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza che sono erogate nel rispetto della vigente normativa), centri culturali e centri sociali; comprensori sciistici; servizi ristorazione; attività dei servizi alla persona; stabilimenti balneari e spiagge di libero accesso. E ancora: commercio al dettaglio; attività ricettive; commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati e mercatini degli hobbisti); uffici aperti al pubblico; piscine; palestre; manutenzione del verde; musei, archivi e biblioteche; strutture ricettive all’aperto (campeggi); rifugi alpini; attività fisica all’aperto; noleggio veicoli e altre attrezzature; informatori scientifici del farmaco; aree giochi per bambini; circoli culturali e ricreativi; formazione professionale; cinema e spettacoli dal vivo; Parchi tematici e di divertimento; sagre e fiere locali; professioni della montagna (guide alpine e maestri di sci) e guide turistiche.  Riguardo ai servizi per l’infanzia e per l’adolescenza, l’attività sarà consentita a decorrere dal 22 giugno, previo decreto attuativo dell’assessore regionale delle Politiche sociali, d’intesa con quello della Salute, da emanarsi entro domenica 21. Tutte le attività consentite, per prevenire il rischio di contagio, devono svolgersi secondo le modalità disciplinate della Linee guida. Lo svolgimento degli sport di contatto potrà ripartire da sabato 20 giugno, nel rispetto delle disposizioni di prevenzione del contagio previste nell’ultimo decreto del presidente del Consiglio dell’11 giugno, e previo decreto attuativo dell’assessore regionale dello Sport, d’intesa con quello della Salute, da emanarsi entro giovedì prossimo. Restano invariate le disposizioni precedenti in materia di prolungamento dell’orario di apertura e rinuncia al giorno di chiusura, mobilità e trasporti, prevenzione sanitaria.




Siracusa. Droga e armi clandestine alla Borgata, arrestato 24enne: esame balistico su una doppietta

Cocaina (39 dosi), una doppietta con cartucce inserite e calciolo modificato, munizioni di vario tipo. E’ quanto i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato in un prefabbricato abbandonato della Borgata, ma in realtà in uso ad un giovane di 24 anni. Arrestato Giuseppe Pappalardo, disoccupato con precedenti di polizia. L’intervento è scattato nell’ambito di un servizio finalizzato alla repressione dello spaccio nelle zone più sensibili del capoluogo. Nel prefabbricato, Pappalardo, avrebbe custodito nel dettaglio: 1 fucile da caccia calibro 12 a canne lisce affiancate  (la cosiddetta “doppietta”) con cartucce inserite, perfettamente funzionante, con matricola abrasa e con canne mozzate artigianalmente, a cui era stato modificato anche il calciolo verosimilmente per renderlo più occultabile negli indumenti personali durante i movimenti;  4 cartucce calibro 12 a pallettoni tipiche dei tiri da caccia;  2 cartucce calibro 12 a palla unica ad elica, la cosiddetta palla “slug”, caratterizzata da un notevole livello di precisione e da un’ottima capacità penetrativa. Oltre alla droga, 39 dosi di cocaina, rinvenuti 845 euro in contanti, presunto provento dell’attività di spaccio, un bilancino di precisione e materiale vario utilizzato per il confezionamento dello stupefacente, come buste di cellophane, carta argentata, vari rotoli di plastica.L’uomo è stato condotto nel carcere di Brucoli.  Il fucile sarà inviato presso il Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per l’effettuazione di accertamenti di natura balistica volti a rilevare l’eventuale utilizzo in pregressi eventi criminosi.




Siracusa. Il mondo del volontariato piange la scomparsa di Gianfranco Napolitano

Il mondo del volontariato siracusano piange Gianfranco Napolitano. La notizia della sua scomparsa ha allungato un velo di profonda tristezza su questa domenica siracusana.
Lo ricordano con affetto dall’Avcs Siracusa. “Oggi si è spento un uomo, un padre, un marito, un guerriero, un volontario come pochi. I tuoi ricordi, i tuoi insegnamenti resteranno per sempre con noi! Riposa in pace”, il testo del messaggio.
“Gianfranco Napolitano era uno di quegli uomini che con coraggio e
abnegazione intervengono in caso di calamità e dedicano la propria esistenza agli altri. Sono figure
fondamentali e degli esempi per tutta la comunità”. Così il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore Giusy Genovesi, sulla prematura scomparsa del
volontario della Protezione civile comunale. “Esprimiamo alla famiglia vicinanza e cordoglio
personale e del Comune di Siracusa”.