Siracusa Risorse, parte la nuova modalità operativa: attivato un tavolo tecnico permanente

Si è svolto giovedì scorso un incontro tra la governance della società partecipata Siracusa Risorse, il Presidente del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa, i consiglieri delegati Diego Giarratana, vicepresidente, Salvo Cannata e Giuseppe Vinci, e gli uffici tecnici del Libero Consorzio.
L’incontro ha segnato l’avvio ufficiale di una nuova modalità operativa, che punta a garantire maggiore efficienza, trasparenza e concretezza nei servizi affidati alla società partecipata, tra cui: il decespugliamento e la manutenzione delle vie provinciali; le piccole manutenzioni al patrimonio immobiliare dell’Ente e sulle scuole superiori di competenza provinciale; altri servizi di supporto già previsti in convenzione.
Elemento centrale della nuova impostazione è l’attivazione di un tavolo tecnico permanente, che si riunirà con cadenza settimanale ogni giovedì. In questi incontri, Siracusa Risorse e gli uffici del Libero Consorzio verificheranno quanto realizzato nella settimana precedente e condivideranno la pianificazione degli interventi successivi.
“Riteniamo fondamentale – dichiara il Presidente Michelangelo Giansiracusa – che i servizi svolti dalla nostra partecipata siano improntati all’efficienza, alla trasparenza e al costante dialogo con il territorio. L’attivazione di un tavolo tecnico settimanale rappresenta un cambio di passo concreto che ci consentirà di programmare gli interventi con precisione e rispondere in tempi rapidi alle esigenze delle comunità della provincia”.




I Vigili del Fuoco lottano per domare il rogo di San Cusumano, in arrivo altri rinforzi

Stanno preseguendo senza sosta le operazioni di spegnimento dell’incendio sviluppatosi all’interno dell’impianto Ecomac. Da contrada San Cusumano, tra Augusta e Priolo, si è levata una colonna di fumo nero, alta centinaia di metri e visibile in gran parte della provincia di Siracusa.
Sul posto stanno operando quadre dei Vigili del Fuoco provenienti dai distaccamenti di Augusta e Priolo, supportate da quattro autobotti (due fornite da aziende del polo petrolchimico).
In arrivo dall’aeroporto di Catania una mega-autobotte da 30 000 litri e un mezzo aereo, per rafforzare la capacità di spegnimento.
Stanno inoltre intervenendo Protezione Civile, polizia locale, tecnici dell’Arpa e autorità comunali di Augusta, Priolo e Melilli, con monitoraggio continuo della qualità dell’aria.
Le cause del rogo non sono ancora chiarite. A bruciare sarebbero le cosiddette ecoballe e materiale plastico, come già accaduto in un analogo incendio nell’agosto 2022.
Le raccomandazioni alle popolazione riguardano in particolare Augusta, Melilli e Priolo Gargallo con i sindaci che hanno invitato la popolazione a restare in casa, tenendo porte e finestre chiuse.
Nel capoluogo, il sindaco Francesco Italia ha inviato “in via prudenziale”, a limitare le attività all’aperto ed a tenere chiuse le finestre “qualora la direzione del vento dovesse cambiare portando la nube verso la nostra città”.




Incendio in un impianto trattamento rifiuti, nube nera. “Chiudere porte e finestre”

Un’altissima colonna di fumo nero si è stagliata nel cielo di Siracusa, visibile nitidamente persino da Palazzolo e dal resto della zona montana. Uno spettacolo pauroso ed impressionante. A quanto si apprende, un vasto incendio si sarebbe sviluppato in un impianto di trattamento rifiuti a pochi passi da Augusta. Non si tratta quindi di un problema che riguarda la zona industriale.
A bruciare sarebbero le cosiddette ecoballe, anche di materiale plastico. I Vigili del Fuoco hanno raggiunto l’epicentro del rogo, in contrada Cusumano, poco dopo le 11.30. Si tratterebbe dello stesso impianto in cui divampò un devastante incendio nell’agosto del 2022.
Protezione Civile ed amministrazioni comunali di Augusta, Melilli e Priolo stanno seguendo l’evolversi della situazione. Informate tutte le istituzioni competenti, inclusa la Prefettura. Atteso anche l’intervento di Arpa per le rilevazioni di carattere ambientale. Il primo consiglio di sicurezza è quello di chiudere porte e finestre nelle abitazioni vicine alla zona dell’incendio o attraversate dalla densa nube nera, in attesa di eventuali ulteriori indicazioni.
Il vicesindaco di Priolo, Alessandro Biamonte, ha scritto sui social per assicurare l’attivazione di “tutte le procedure necessarie per garantire la salvaguardia e la tutela dei cittadini. Vi terrò aggiornati su eventuali comportamenti da seguire”.




Nube nera sulla provincia di Siracusa, la rabbia dei sindaci di Augusta e Melilli

La prima reazione dei sindaci di Augusta e Melilli è di pancia. “Sono arrabbiato”, dice Giuseppe Di Mare. Stesse parole, stesso tono usato da Giuseppe Carta. I due primi cittadini seguono l’evoluzione del nuovo incendio che si è sviluppato all’interno di un impianto di trattamento rifiuti di contrada San Cusumano, nei pressi di Augusta.
Il sindaco megarese ricorda poi il precedente del 2022: “quella volta i Vigili del Fuoco hanno dovuto lavorare per parecchio tempo prima di domarlo. Penso, quindi, che anche questa volta non sarà una vicenda rapida. Io sono molto arrabbiato – scandisce Di Mare – perché non è possibile, non è immaginabile che nella stessa azienda, nello stesso posto, succedano gli stessi eventi a distanza temporale così breve. Ora è il momento di stare vicini ai Vigili del fuoco, di mettere in campo tutte le nostre forze per domare questo incendio. Ma dal giorno dopo ci sentiranno, perché non è concepibile lo stesso incendio nello stesso impianto a distanza di poco tempo”. Il primo cittadino di Augusta ha chiesto ad Arpa e Cipa relazioni dettagliate sui valori ambientali.
Giuseppe Carta, sindaco di Melilli, ha emesso un’ordinanza con cui invita a limitare gli spostamenti della popolazione, invitando i cittadini a rimanere a casa. “Vogliamo avere informazioni chiare. Stiamo monitorando le centraline dell’Arpa e stiamo vedendo se ci sono nell’aria elementi di dossina. La cosa strana – continua il sindaco e deputato regionale – è che in qualche maniera questo evento si ripete. Ed a mio modo di vedere, non è possibile che si ripeta sempre nello stesso periodo. Insieme al collega di Augusta stiamo predisponendo una forma di prevenzione, per evitare che l’incendio vada oltre e scongiurare il rischio che coinvolga anche la vicina industriale. Stiamo monitorando l’incendio anche con tutte le apparecchiature che la polizia locale di Melilli ha a disposizione. Ma si deve sicuramente aprire un tavolo di discussione sui fatti che sono accaduti. Coinvolgerò anche l’assessore regionale ai rifiuti perchè le aziende del settore devono avere impianti capaci di gestire un incendio nel momento in cui si sviluppa, prima che sia necessario l’intervento esterno per risolvere il problema. Come, ad esempio, avviene nelle raffinerie e in altri impianti”.
Carta è un fiume in piena. “Sono molto arrabbiato, dispiaciuto. Penso che forse abbiamo toccato il fondo adesso. Porterò il tema in Commissione Territorio e Ambiente dell’Ars. Servono misure pubbliche e regole per i privati. Convivere è possibile ma noi che in queste zone ci abitiamo vogliamo stare sereni”.




Il precedente del 2022: materiale plastico in fiamme e diossine 4 volte oltre soglia

Un nuovo e vasto incendio si è sviluppato in un impianto di trattamento rifiuti a pochi passi da Augusta. Si parla di “nuovo” perché non è la prima volta che accade: nell’agosto del 2022 un altro devastante rogo aveva colpito il deposito della Ecomac, generando fiamme altissime e una densa colonna di fumo che si sollevò – anche quella volta – nel cielo di contrada San Cusumano. In quell’occasione, a dare origine al rogo fu un fulmine.
I Vigili del Fuoco, intervenuti con diverse squadre e facendo ricorso agli schiumogeni, rimasero nell’area per diversi giorni. Secondo quanto riportato nel bollettino dell’Arpa, emerse che i valori di diossine e furani superarono di oltre 4 volte il valore guida indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per gli ambienti urbani e del 50% quello previsto per le aree industriali (459 fg/m³ rilevati rispetto ai valori guida di 100 e 300 fg/m³). L’Agenzia regionale per la protezione ambientale considerò questi dati “coerenti con i fenomeni di combustione ancora attivi”.
Resta ora da capire quali potrebbero essere le conseguenze di questo nuovo incendio, ben visibile nel cielo di Siracusa e addirittura nelle zone montane, come a Palazzolo. Il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, sta monitorando attentamente la situazione, in attesa di sviluppi e del lavoro incessante che in queste ore vede impegnati i Vigili del Fuoco e le squadre della Protezione Civile. L’invito rivolto alla cittadinanza è quello di rimanere in casa e di tenere porte e finestre chiuse.




“Gli interessi della mafia in Ortigia”, quando Cracolici sollevò il caso

Fonti vicine alle forze dell’ordine non nascondono la soddisfazione per l’operazione coordinata dalla Dda di Catania e che ha portato ieri all’arresto di 4 persone mentre altre 26 risultano indagate. “Abbiamo liberato Ortigia”, dicono nei corridoi delle caserme. Le indagini, partite nel 2021, hanno sgominato un sodalizio mafioso egemone nel centro storico di Siracusa che con minacce, violenza ed estorsioni faceva sentire il suo “peso” sull’economia legale. Nel mirino, redditizie attività del settore turistico.
E tornano allora attuali le parole del presidente dell’Antimafia regionale, Antonello Cracolici. Era il 7 aprile scorso e dopo un incontro in Prefettura con i vertici delle forze dell’ordine disse: “Il settore a Siracusa sta avendo uno sviluppo importante, quindi è probabile che soprattutto nella creazione e nella garanzia di alcuni servizi, questi servizi siano garantiti da aziende, da attività, da imprenditori che possono avere anche una grande disponibilità di denaro connessa alle attività illecite che qui sono gestite”. Insomma, Cracolici mise in guardia sugli appetiti della mafia in Ortigia. “Non ci sono denunce, anche le associazioni antiracket che qui sono cinque evidenziano una difficoltà di aggregazione. E questo non vuol dire che la mafia non c’è più ma che si è in qualche modo inserita nel tessuto economico e sociale, con maggiore capacità di impaurire per evitare reazioni anche da parte dell’opinione pubblica. E quindi succede che si alza la soglia di convivenza con il fenomeno criminale perché non viene vissuto più come una minaccia. Come il sole, l’aria e il mare che abbiamo ci sono purtroppo anche le organizzazioni criminali”. Parole che causarono una serie di reazioni e distinguo ma che oggi, dopo le indagini di Carabinieri e Guardia di Finanza di Siracusa, suonano decisamente più intonate del resto.




L’Iliade di Peparini al teatro greco di Siracusa, un grido epico che scuote l’anima

Ci sono spettacoli che si guardano e basta. E poi ci sono quelli che ti trascinano dentro emozioni e passioni, si vivono insomma. L’Iliade firmata da Giuliano Peparini per il teatro greco di Siracusa fa parte di questa ultima e rara categoria. È un’esperienza immersiva e fisica, sonora e visiva. Con una marea di emozioni che travolge il pubblico sin dai primi istanti, in un rituale realmente collettivo.
Peparini rilegge l’epopea omerica con occhi contemporanei, senza tradirne l’essenza e piazzando sapientemente qua e là elementi classici in un quadro moderno come le superfici led che allargano e cambiano la scena: un carcere in cui si consumano conflitti e destini umani.
Succede così che la guerra non sia più solo il racconto epico, ma diventi una lacerazione che ancora oggi consuma.
Peparini è audace, sfrutta lo spazio per movimenti coreografici e quadri che danzano – come le luci – sul confine tra sogno e incubo. Il suono è avvolgente ma su tutto c’è la parola, con una drammaturgia semplice e nuda e per questo poetica e tagliente. Merito della traduzione di Francesco Morosi a cui Vinicio Marchioni (Aedo) regala una potenza che scuote lo spettatore. Il racconto – quasi un ‘cunto’ – si dipana seguendo il suo percorrere la scena, con un bastone a cui affida un incedere ragionato.
Giuseppe Sartori (Achille) sprigiona epos e tensione, ora nello spazio ristretto di una cella, ora nell’ampio campo di battaglia. Patroclo (Jacopo Sarotti, orgoglioso prodotto della Accademia Inda) lo trascina tra le due dimensioni mentre Gianluca Merolli (Ettore) è degno e spavaldo ‘avversario’, sino allo struggente lamento di Andromaca (intensa Giula Fiume) che veste il lutto dopo essere apparsa fasciata in un rosso sfavillante.
Completano un cast corale i performer e gli allievi della Peparini Academy e dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico.
E per capire a pieno la forza di “un uomo che viaggia due millenni avanti”, tenete gli occhi fissi sui monitor che si accendono nel finale.




Feste Archimedee 2025, stasera il gran finale e il 7 luglio appendice speciale

Con il Premio Feste Archimedee si chiude questa sera (5 luglio) la dodicesima edizione della manifestazione che celebra il genio, la creatività ed il talento giovanile in tutte le sue forme. Ad aprire lo spettacolo all’arena allestita accanto al Castello Maniace (start h.21, ingresso gratuito), sarà Tony Canto con una emozionante esibizione in cui lo accompagneranno i tre figli di 8, 10 e 12 anni.
Subito dopo sarà la volta dell’attesa Simona Molinari, per la prima volta in concerto a Siracusa. Raffinata voce del jazz-pop italiano, premiata anche all’European Jazz Expo, porta il suo stile elegante che ha incantato il pubblico internazionale. Porta al Maniace una produzione pensata proprio per le Feste Archimidee, con nuovi arrangiamenti e una voglia di pace che esplode in “Nu fil e voce”, tratto dal suo ultimo progetto Hasta siempre Mercedes. “La musica ci mette tutti in comunicazione con una dimensione realmente umana, quella delle emozioni. Vibriamo tutti alla stesse frequenze, anche se siamo tra sconosciuti”, sottolinea Simona Molinari.
Protagonista delle serata finale delle Feste Archimedee sarà anche Mimì, vincitrice dell’ultima edizione di X-Factor. A lei sarà consegnato il Premio Feste Archimedee. Voce potente ed emozionante, sensibilità e presenza scenica: Mimì è pronta a conquistare anche Siracusa.
Ospite speciale della serata sarà poi Francesca Bosco, la ballerina di Priolo Gargallo reduce dalla positiva esperienza ad Amici, il talent di Maria De Filippi. Conduce Naomi Moschitta. Spettacolo a cura di Claudio Iudicelli e Vincenzo Macario. L’ingresso è gratuito.
Alle 19, nell’Ipogeo di piazza Duomo, “Plutobus”: spettacolo a cura della sezione Fernando Balestra dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico della Fondazione Inda. Ingressi gratuiti ma contingentati per ovvie ragioni di spazio, con porte aperte lato Marina. La regia è di Michele Dell’Utri.
In piazza Minerva, appuntamento con divertenti ed istruttivi laboratori e giochi. Grazie ad Arpa Sicilia, con il progetto Oculus, esperienza immersiva nella ricca biodiversità marina siciliana. E tante scoperte su curiosità della natura e della scienza.
Il 7 luglio appendice speciale delle Feste Archimedee, con un appuntamento realizzato in collaborazione con Adda, Fondazione Inda e Associazione Amici dell’Inda. Alle 19 sarà svelata la targa che dedica il giardino della Spirduta alla memoria dell’indimenticato Enrico Di Luciano. A seguire, reading corale “Il giardino delle delizie” tratto da Aristofane, Catullo, Euripide, Ovidio, Saffo, Sofocle e dalle leggende popolari sulla Spirduta con canti dal vivo del repertorio Inda. La performance coinvolgerà Simonetta Cartia ed Elena Polic Greco che hanno anche curato i canti; Gianni Luca Giuga e Giulia Valentini, insieme agli allievi ed ex-allievi del gruppo Masterclass della sezione Balestra dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico. I canti tratti dalle Rane di Aristofane sono stati curati da Ernesto Marciante mentre le azioni coreografiche sono a cura di Serena Cartia.
Ieri sera, intanto, celebrata la Notte dei Talenti, con la conduzione di Mimmo Contestabile. E’ stato lui ad introdurre giovani e giovanissimi artisti in erba siracusani, dalla musica alla danza. Inevitabile il pieno di applausi, per piacevoli scoperte apprezzate dal numeroso pubblico che ha riempito l’arena Maniace. Anche questa sera, ingresso gratuito.

E sempre ieri, è stato necessario un inatteso ma piacevole bis per la proiezione – in sala ipostila -del cortometraggio “Run” di Filippo Lupini, con Riccardo Leonelli. Toccante il dibattito moderato da Oriana Vella a cui hanno partecipato il dirigente della Polizia Stradale di Siracusa, Francesco Giuffrida; il componente del Tavolo Tecnico Salute Mentale Ministero della Salute, Roberto Cafiso; la referente provinciale Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, Deborah Lentini.
Per garantire a tutti una partecipazione comoda e rispettosa dell’ambiente, attivato un piano straordinario di mobilità urbana: parcheggi gratuiti in via Elorina e Von Platen; navette ogni 30 minuti da via Elorina al Ponte Umbertino (costo 1,20 eruo, dalle ore 11:00 del 3 luglio); navette ogni 15 minuti dal Ponte Umbertino fino al Castello Maniace, attraversando Ortigia; fermate intermedie per i pullman in arrivo da via Von Platen; navette dedicate dalla zona dei Villini, facilmente raggiungibile a piedi dalla stazione ferroviaria, con collegamenti diretti al Castello Maniace ogni 15 minuti.
Partner delle Feste Archimedee sono Isab, B2G Sicily, F.lli Caschetto, Midolo Gioielli, Gruppo Scar, Guardo, Prefabbricati Sud.




Controlli straordinari in Ortigia: due denunce e sanzioni per oltre 13mila euro

Giovedì mattina i Carabinieri di Siracusa, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio condotto a Ortigia, hanno denunciato in stato di libertà due persone, segnalato tre uomini alla Prefettura quali assuntori abituali di sostanze stupefacenti ed effettuato controlli alla circolazione stradale.
Durante l’operazione, i militari hanno verificato anche il rispetto delle prescrizioni a carico di decine di soggetti sottoposti agli arresti domiciliari e ad altre misure limitative della libertà personale, eseguendo inoltre perquisizioni personali e veicolari alla ricerca di armi e droga.
Due persone sono state denunciate per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere: si tratta di un 33enne originario del Burkina Faso, senza fissa dimora e con precedenti di polizia per reati in materia di armi, sorpreso in possesso di un bastone portato senza giustificato motivo, creando timore tra i passanti; e di un 44enne, con precedenti penali in materia di stupefacenti, trovato con un coltello da cucina con una lama di 24 centimetri durante una perquisizione personale e veicolare.
Tre persone, di età compresa tra i 17 e i 39 anni, sono state segnalate alla Prefettura quali assuntori abituali di sostanze stupefacenti poiché trovate in possesso di hashish per uso personale.
Infine, sono state elevate sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada per oltre 13mila euro; 8 veicoli sono stati sottoposti a sequestro o fermo amministrativo e 6 documenti di circolazione sono stati ritirati.




Eolico Offshore, le reazioni della politica: “Opportunità di crescita per il territorio”

Commenti entusiastici da parte dei rappresentanti siracusani della politica, regionale e nazionale, dopo la firma del decreto che individua Augusta come uno dei due poli nazionali per l’eolico offshore, assieme a Taranto. Il parlamentare Luca Cannata di Fratelli d’Italia esprime soddisfazione. “La firma del decreto che individua Augusta come uno dei due poli nazionali per l’eolico offshore-commenta il deputato nazionale- rappresenta un passaggio storico per il nostro territorio e per la provincia di Siracusa. Non si tratta di un risultato casuale o scontato: è il frutto di una visione chiara, di un impegno costante e di una forte volontà politica del nostro governo Meloni, che ha creduto fin dall’inizio nella capacità strategica e nella vocazione industriale del nostro porto. In un contesto di grande competizione nazionale – basti pensare ai numerosi scali candidati – Augusta si distingue per una specializzazione hi-tech che la renderà un unicum nel panorama portuale italiano: due aree operative dedicate, una per la costruzione dei moduli galleggianti e l’altra per l’assemblaggio delle componenti tecnologiche, per un totale di oltre 220mila metri quadrati già pronti e ulteriori superfici in fase di pianificazione. Il tutto è frutto di un lavoro sinergico con il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Francesco Di Sarcina, che ha messo in campo progettualità di qualità che ha accompagnato questo percorso. La scelta di Augusta è anche il risultato di una filiera istituzionale e politica che ha saputo fare squadra: il governo nazionale, il governo regionale e le Autorità portuali hanno lavorato nella stessa direzione, dimostrando che quando il centrodestra è unito, i risultati arrivano. Ricordo sempre che la differenza tra gli annunci e i fatti sta proprio nella capacità di trasformare le idee in atti concreti e risorse stanziate. Il governo ha dimostrato di credere in Augusta e nella Sicilia e bisogna saper cogliere questa straordinaria opportunità di crescita e sviluppo industriale”.
Soddisfazione viene espressa anche da Giovanni Cafeo,responsabile regionale dei dipartimenti Lega Sicilia.
“Ringrazio il ministro Salvini, da sempre attento alla vicenda-commenta- per la firma del decreto interministeriale che permetterà al porto di Augusta di diventare un hub per l’eolico offshore, divenendo di fatto strategico nella filiera dell’energia rinnovabile marina. Complimenti inoltre al Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina, per l’eccellente lavoro svolto, indice di come la competenza e la professionalità siano elementi imprescindibili per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio.”
Per il presidente della commissione Ambiente e Territorio dell’Ars, Giuseppe Carta “con la firma del decreto interministeriale per la creazione di hub cantieristici offshore, Augusta viene finalmente riconosciuta come area strategica nel Mediterraneo: un risultato importante, in seno al quale determinante è stato il ruolo svolto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e all’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale, che ringrazio per la cooperazione e la sinergia messi in campo. Per mezzo della visione e della determinazione dimostrate-prosegue il deputato regionale- Augusta viene oggi riconosciuta come territorio strategico per la filiera industriale nazionale delle energie rinnovabili marine. Un traguardo raggiunto non per caso, ma che è frutto di programmazione, competenza tecnica e dialogo istituzionale, elementi che hanno portato all’identificazione dell’area come idonea e alla conseguente assegnazione di 78,3 milioni di euro, distribuiti su tre anni a partire dal 2025. Il progetto prevede opere infrastrutturali fondamentali – ammodernamenti portuali, dragaggi e adeguamento delle banchine – per favorire produzione, assemblaggio e varo dei componenti necessari agli impianti di energia eolica galleggiante, rafforzando così il ruolo dell’Italia come hub mediterraneo per le rinnovabili.In qualità di Presidente della IV Commissione legislativa “Ambiente, Territorio e Mobilità”, accolgo con grande soddisfazione questo importante passo avanti, che rappresenta un modello di sviluppo sostenibile e industriale al servizio dell’ambiente, dell’occupazione e dell’economia del Sud. Continueremo-conclude Giuseppe Carta- a sostenere con forza questa direzione: la Sicilia può e deve essere protagonista nella transizione energetica”.