Prestito del Caravaggio, M5s chiede approfondimenti a Roma e al Centro Regionale Restauro…

La vicenda del prestito del Seppellimento di Santa Lucia a Rovereto finisce al Ministero dell’Interno ed a quello dei Beni Culturali. I parlamentari Paolo Ficara e Filippo Scerra, insieme al deputato regionale Stefano Zito (Movimento 5 Stelle), si sono rivolti ai due ministeri competenti per chiedere maggiori chiarimenti. Il dipinto del Caravaggio dovrebbe partire per il Mart di Rovereto, dietro promessa di un restauro e la realizzazione di una teca per poi far rientro nella chiesa di Santa Lucia alla Borgata, per la quale venne concepito. Attualmente è esposto alla Badia, in piazza Duomo.
Ficara, Scerra e Zito hanno anche contattato il Centro Regionale del Restauro che ha comunicato la disponibilità dei propri tecnici per effettuare un sopralluogo “al fine di verificare le condizioni e progettare interventi di restauro. Serve però una richiesta da Siracusa”.
Sulla necessità di un restauro, nessuno ha dubbi. “Ci chiediamo perché il Fec (Fondo Edifici di Culto) non abbia proceduto in passato di sua iniziativa, attraverso risorse dello stesso Stato proprietario, anziché attendere questo scambio? E sarebbe anche bene capire, a fronte della disponibilità del Centro Regionale, perché non è stato ancora chiamato in causa. Si badi bene, la cultura è fatta anche di collaborazione e prestiti, non lo riteniamo scandaloso e neanche ne facciamo battaglia di campanile”, dicono i tre pentastellati.
Emergono però ritardi di indirizzo e gestione nei beni culturali siciliani, con responsabilità della politica. “Il problema – argomentano Ficara, Scerra e Zito – non è Sgarbi o il trasferimento al Mart. Il problema è invece tutto quello che è accaduto prima, ovvero il nulla. Dipinto prestigioso parcheggiato in una bella cornice, ma senza musealizzazione e senza ticket d’ingresso, a dispetto del suo valore e richiamo per Siracusa. Risultato: niente risorse, niente manutenzione. Ma non per questo Siracusa deve essere intesa come supermarket dell’arte. Prima il prestito dell’Antonello da Messina, ora il Caravaggio. E le promesse contropartite? Nel primo caso, timide e nemmeno percepite. Impegni generici di liberalità non possono essere sufficienti senza un insieme di garanzie che vadano oltre ai pareri, pure richiesti e fondamentali”.
Quanto al momento scelto per il trasferimento, i tre cinquestelle segnalano come “nel particolare momento storico che stiamo vivendo, pensare di privarsi di una attrazione culturale come il Caravaggio non appare come la più indovinata delle idee. Semmai, se ne incentivi la promozione in rete con tutto il circuito della bellezza, per dare forza e slancio alla lenta, ma comunque attesa e da invogliare, ripresa turistica capace di guardare almeno sino a dicembre ed alla festa di Santa Lucia”, concludono.




Siracusa. Insospettabile 25enne gestiva fiorente attività di spaccio: smascherato dai carabinieri

Dietro l’immagine di un bravo ragazzo, incensurato e disoccupato, si nascondeva una fiorente attività di spacciatore. Cosi’ i carabinieri descrivono il giovane di 25 anni arrestato ieri dal Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Siracusa.
I militari hanno  operato una perquisizione nell’abitazione dove il giovane vive insieme ai genitori ed hanno rinvenuto, occultati nella biancheria personale, diversi panetti e pezzi di hashish, del peso complessivo di quasi 700 grammi. La perquisizione è stata quindi estesa anche al garage dell’abitazione, dove i carabinieri hanno trovato anche, nascosti in una borsa, ulteriori 28,59 grammi di marijuana suddivisi in 63 buste, 4 grammi di cocaina – suddivisi in 10 buste di diverso peso- e numerose banconote di vario taglio.
Hashish, marijuana, cocaina: l’uomo aveva insomma organizzato in piena città un fiorente commercio al dettaglio delle droghe più diffuse e considerato il confezionamento ed il numero complessivo di dosi, tutto materiale era evidentemente pronto per essere trasportato per la città e venduto durante il fine settimana. E’ stato posto ai domiciliari.




Avola. 21enne raggiunto da colpo di pistola: "A sparare è stata la sua stessa mano"

Un colpo di pistola contro se stesso per attirare l’attenzione dell’ex compagna o, più probabilmente, una manovra maldestra dell’arma. Queste le ipotesi piu’ accreditate, secondo i carabinieri, per spiegare il ferimento all’addome, raggiunto da un colpo di pistola, di Paolo Stella.L’episodio risale al 3 maggio scorso quando i carabinieri, una volta scattata la segnalazione, hanno condotto tutte le indagini del caso e sentito numerosi testimoni. Le verifiche proseguono ancora, in attesa dei risultati di laboratorio dei Ris di Messina. Stella, 22 anni, è rimasto gravemente ferito e soccorso da alcuni amici, che lo hanno condotto all’ospedale Di Maria dove è stato sottoposto  ad un delicato intervento chirurgico d’urgenza.
Durante le attività di sopralluogo, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Noto hanno rinvenuto, non lontano dal luogo del ferimento di Stella Paolo, una pistola calibro 7,65 priva di matricola.  L’arma risultava inceppata. Tra la camera di cartuccia ed il carrello della pistola, era infatti rimasto incastrato un bossolo a seguito dello sparo.
Dall’analisi degli indumenti indossati dalla vittima e dall’esame della ferita sull’addome, i Carabinieri hanno stabilito che il colpo che ha attinto il giovane è stato sparato da distanza ravvicinata, quasi a brucia pelo.
Nell’attesa degli esami tecnici in corso al RIS di Messina, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Noto hanno raccolto sufficienti elementi per ritenere che l’arma rinvenuta e verosimilmente utilizzata per il ferimento di Stella Paolo era detenuta illegalmente dallo stesso giovane.
Per tale ragione  è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per detenzione illegale d’arma da fuoco.




Accoltella il marito al culmine di una lite: denunciata e condotta in un centro antiviolenza

Accoltella il marito al culmine di una lite. Denunciata per lesioni personali gravi una donna di Rosolini, 44 anni, incensurata. I carabinieri sono intervenuti a seguito di una segnalazione giunta in piena notte. La donna, durante una discussione sempre più accesa con il marito, avrebbe aggredito l’uomo e poi gli avrebbe sferrato un fendente all’addome. Necessario l’intervento di un’ambulanza del 118, visto che l’uomo presentava una vistosa ferita. Condotto all’ospedale Di Maria, è stato sottoposto alle cure del caso. La donna, sentita dai carabinieri, ha raccontato che l’episodio ha rappresentato l’epilogo di un rapporto di tensioni forti fra i due, che andava avanti da tempo.  Durante la serata, dopo una lite iniziata per ragioni banali e poi degenerata, la donna ha afferrato un coltello e colpito il marito. I carabinieri hanno disposto l’allontanamento della donna dall’abitazione familiare ma l’hanno anche condotta presso un centro antiviolenza.Per circostanziare meglio il fatto i militari stanno conducendo specifiche verifiche.




Siracusa. Ideal Service, sospesa l'occupazione dell'Ufficio Tributi: attesa soluzione in giornata

Tregua nella vertenza Ideal Service. Dopo l’occupazione, ieri, dell’Ufficio Tributi da parte dei dipendenti, preoccupati per il proprio futuro occupazionale, i locali sono stati liberati e la protesta, nella sua forma più dura, sospesa. Resta lo stato di agitazione dei lavoratori. La scelta di ammorbidire la posizione, nel tardo pomeriggio di ieri, anche a seguito di un’attività di mediazione condotta dagli uomini della Digos. Attesa per oggi un’email dell’assessorato al Bilancio che – questa la speranza- dovrebbe riportare la situazione alla calma, eliminando l’ipotesi dei tagli avanzati. Gli uffici comunali dovrebbero dare nuove indicazioni, per una nuova organizzazione del personale di supporto e sulle necessità di servizio. Se l’attesa comunicazione non dovesse arrivare, da lunedì – hanno annunciato i dipendenti- ripartirebbe l’occupazione a oltranza dei locali degli uffici di via De Caprio.




Differenziata, in provincia non decolla: Siracusa e Pachino i comuni meno virtuosi

Comuni virtuosi e comuni che non lo sono affatto. Panorama variegato, in provincia di Siracusa, quanto a raccolta differenziata. Fanno discutere i dati pubblicati nei giorni scorsi dall’assessorato regionale all’Energia e Servizi di Pubblica utilità. Numero relativi al 2019 e che quindi, nel territorio locale, non tengono ancora conto di una serie di cambiamenti nel frattempo subentrati nella gestione dei rifiuti, per fare un esempio fra tutti, nel capoluogo. I dati, tuttavia, non mentono e parlano di Siracusa come di una città che lo scorso si è fermata al 29 per cento di differenziata. Ha fatto peggio solo Pachino, con il 25, 4%. Risultati ben distanti da quelli raggiunti da comuni come Portopalo, con il suo 85,7 %, Sortino (80,7 per cento), Solarino (80,2) e, nella zona montana,Buscemi (75,5), Ferla e il suo 74,8 per cento, Buccheri e il suo 74,6%. Nella parte bassa della classifica provinciale si trovano anche Floridia (30,2) e Augusta e Melilli, entrambe 33,8%. Poi una via di mezzo a Lentini, che sfiora il 51 per cento, Noto con il 45, 9 %, Avola con il suo 48,9%. A Canicattini, nel 2019, i cittadini hanno raccolto il 58 per cento di rifiuti differenziati. A Francofonte, 62,1 per cento. Noto, 45,9.

La lettura dei numeri ha dei criteri su cui basarsi perchè possano essere adeguatamente interpretati. Lo fa notare l’assessore all’Ambiente di Siracusa, Andrea Buccheri. “I dati forniti dalla Regione Siciliana sulla raccolta differenziata -puntualizza l’esponente della giunta Italia- vanno letti, non tanto numericamente ma aggregando tutti i fattori che contribuiscono a determinarli. A cominciare dalla popolazione delle città, dall’estensione territoriale dei Comuni e dalle conseguenti difficoltà logistiche legate all’espletamento del servizio. E’ chiaro che non si possono mettere a confronto Città metropolitane con Comuni di mille abitanti. Ed infatti, allargando lo spettro del confronto, il dato regionale sulla differenziata per il 2019 risulta penalizzante per le grandi città“.




Priolo. Il Comune si dota di Termoscanner : "Saranno posizionati nei luoghi più frequentati"

Priolo si dota di 4 varchi misuratori di temperatura e 20 termometri digitali. Serviranno a salvaguardia della salute dei cittadini e soprattutto dei piu’ piccoli. Questo quanto deciso dal sindaco, Pippo Gianni.
I temoscanner saranno posizionati nei luoghi in cui si registra maggiore afflusso di cittadini. I termometri a infrarossi, per la misurazione della febbre a distanza, saranno forniti ad ogni plesso scolastico e agli enti pubblici.
“Il progetto che abbiamo approntato – ha fatto sapere il Dirigente della Polizia Municipale, Pippo Carpinteri – prevede che tutti gli impianti siano collegati in rete, con controlli effettuati presso la portineria. In caso di alert, sistema di segnalazione rapida, si potrà intervenire nell’immediato”.
“L’affidamento – ha sottolineato il Sindaco, Pippo Gianni – prevede non solo l’acquisto e l’installazione dei termoscanner, ma anche un servizio di assistenza valido per 3 anni e un servizio di pronto intervento. Qualsiasi problema dovesse verificarsi dovrà essere assicurata un’azione risolutiva entro un’ora dal guasto”.




Siracusa. La scomparsa di Turi Raiti, i deputati 5 Stelle: "Uno dei primi a combattere il racket"

“Un uomo dai toni pacati e gentili, sempre aperto al confronto. Uno dei primi a battersi contro il racket”. Così i deputati del Movimenti 5 Stelle nazionali  e regionali ricordano Turi Raiti, storico esponente del Centrosinistra siracusano scomparso due notti fa. “Siracusa e la politica perdono un uomo perbene-commentano Flippo Scerra, Paolo Ficara, Maria Marzana, Pino Pisani, Stefano Zito e Giorgio Pasqua – E’ stato protagonista sia in ambito politico, prima con il Pci, poi con Ds e ultimamente con il Pd, sia in ambito sindacale (già segretario provinciale della Cgil) della Sinistra siracusana.Al netto delle contrapposizioni politiche su alcuni temi – proseguono i deputati – Raiti è stato un uomo dai toni pacati, gentili e sempre aperto al confronto. Un personaggio arguto e di spessore come pochi altri se ne trovano oggi. Ci stringiamo al dolore della famiglia e degli amici porgendo loro le nostre più sentite condoglianze”.




Coronavirus, Siracusa e provincia: countdown verso i 28 giorni senza contagi

Ufficialmente, nessuna variazione nei dati epidemiologici registrati nelle ultime 24 ore in provincia di Siracusa. Il dato rilevante è però che aumentano i giorni senza nuovi contagi, rendendo sempre più vicino il termine di 28 giornate a zero contagi che permetterebbero di dichiarare la fine della pandemia anche nel siracusano.
Restano 21 gli attuali positivi, mentre 3 sono i ricoverati. I guariti sono 201 mentre i decessi restano 29.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 38 (0 ricoverati, 102 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 18 (3, 144, 11); Catania, 446 (29, 528, 98); Enna, 15 (1, 378, 29); Messina, 275 (26, 233, 57); Palermo, 300 (18, 243, 35); Ragusa, 18 (0, 72, 7); Trapani, 14 (0, 120, 5).




Siracusa. Ideal Service, nessun passo avanti dopo il vertice: occupato l'Ufficio Tributi

Il sit-in permanente diventa occupazione. I lavoratori Ideal Service hanno occupato l’Ufficio Tributi. La protesta si è ulteriormente inasprita. Dopo il confronto con i sindacati, nulla sarebbe accaduto. Nessuna comunicazione da parte dei dirigenti comunali.
Un silenzio – dopo il vertice di ieri – che ha creato una tensione ancora maggiore, tanto da spingere i dipendenti ad andare oltre quella che era stata la scelta iniziale.  Le trattative, in corso ormai da settimane,  non hanno condotto per il momento ad un’intesa. Al contrario, oggi hanno determinato un’atmosfera via via più rovente.
Indice puntato contro il Comune e contro il consorzio Ciclat. “Non ci muoveremo finchè il nostro monte ore non sarà ripristinato”, l’annuncio dei lavoratori che hanno occupato gli uffici di via De Caprio. Sono circa 60.
Ieri, dura lettera degli addetti al Contenzioso nei confronti dell’assessore Pierpaolo Coppa. Nei giorni scorsi, presidi e confronti, che al momento non hanno prodotto alcun risultato.
Dal vertice di ieri era emerso cauto ottimismo. Il mancato riscontro di oggi, tuttavia, ha reso evidente che la battaglia non è ancora arrivata al termine. Le posizioni, che sembravano potersi avvicinare, si sono, invece, ulteriormente allontanate.