Priolo."La Tari non può essere cancellata": chiarimenti dal sindaco Gianni

“Il pagamento di tasse o tributi oggetto di riserva di legge può essere solo rinviato, come fatto dall’Amministrazione Gianni, e non annullato. In assenza di specifica disposizione normativa, la richiesta di pagamento ai contribuenti è pertanto un atto dovuto; in caso contrario si incorrerebbe nel danno erariale”. A dirlo è il sindaco di Priolo, Pippo Gianni. “Il nostro Comune – ha chiarito il primo cittadino – è uno dei pochi a non avere inviato avvisi di pagamento relativi al 2020. Gli avvisi Tari recapitati in questi giorni riguardano infatti il saldo 2019, che rientrava tra i pagamenti in scadenza nel periodo marzo/aprile, da noi differiti al 30 giugno”. “Nei giorni scorsi – ha continuato il Sindaco Gianni – è passato un messaggio fuorviante, tale da far pensare ai cittadini a potenziali errori commessi dall’Amministrazione, che non ci sono mai stati”.“Chi al momento non è in grado di pagare – ha concluso il Sindaco Gianni – potrà farlo appena possibile; si tratta infatti di una scadenza ordinatoria, per la quale non sono previste sanzioni o interessi”. Sospese invece le notifiche di avvisi di accertamento, che comprendono sanzioni e interessi, e cartelle esattoriali con titolo esecutivo.Il gettito della tassa sui rifiuti copre i costi del servizio di raccolta differenziata e indifferenziata, il conferimento dei rifiuti e la pulizia del paese.

Il Portavoce




Coronavirus, Siracusa e provincia: un positivo in più, sono 33 in totale. Guariti 185

Un positivo in più in provincia di Siracusa, sono adesso 33 in totale. Mentre aumentano ancora i guariti, oggi 185, e diminuiscono i ricoverati: 8 (-1). I deceduti sono sempre 28. Sono i dati più significativi contenuti nell’aggiornamento quotidiano sull’andamento dell’epidemia di coronavirus in Sicilia dalla Regione.
In tutta l’Isola, registrati 7 positivi in più. Attualmente contagiate 1.539 persone (-16), 1.589 sono guarite (+23) e 267 decedute. Sono 150 (-8) i pazienti ricoverati – di cui 13 in terapia intensiva – mentre 1.389 (-8) sono in isolamento domiciliare.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 118.859 (+1.433 rispetto a ieri), su 106.277 persone: di queste sono risultate positive 3.395 in totale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 44 (0 ricoverati, 96 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 50 (6, 109, 11); Catania, 634 (45, 331, 96); Enna, 67 (7, 325, 29); Messina, 299 (44, 205, 56); Palermo, 366 (36, 163, 34); Ragusa, 29 (4, 58, 7); Trapani, 17 (0, 117, 5).




Siracusa. Le elezioni del 2018 in Procura, la rivelazione di Reale: "io ascoltato dai magistrati"

A dieci giorni dalla decisione del Cga di Palermo sul ricorso relativo al risultato delle elezioni amministrative del 2018, Ezechia Paolo Reale rivela anche l’esistenza di una inchiesta penale. “Sono stato recentemente ascoltato dai magistrati come persona informata sui fatti”, dice in diretta su FMITALIA. “Mi hanno mostrato dei documenti che sono stati acquisiti presso il Comune di Siracusa e mi sono stati richiesti dei chiarimenti su altri passaggi. Deduco che l’amministrazione sia a conoscenza di questo passaggio”.
L’attenzione della Procura sarebbe concentrata su due passaggi: la presunta sparizione delle schede in alcuni seggi e il contenuto dei verbali delle sezioni elettorali. Ezechia Paolo Reale non ha nascosto di ritenere che, a suo giudizio, vi sarebbero stati riportati in alcuni casi “dati falsi”. E sarebbero emerse anche delle situazioni in cui sarebbero stati conteggiati “più voti che votanti”. Tutto materiale che è già all’esame dei giudici amministrativi e, da qualche tempo, anche della Procura di Siracusa. “Per esperienza da penalista, deduco vi siano stati dei sequestri in Comune. Se provvedimento vi è stato, perchè nasconderlo? Deve essere portato a conoscenza dei cittadini”, dice ancora Reale nel suo intervento su FMITALIA.
Il 28 maggio, intanto, atteso il pronunciamento del Cga ovvero l’atto finale dopo che a dicembre scorso il Tar di Catania aveva parzialmente accolto il ricorso, presentato proprio da Ezechia Paolo Reale. In quella occasione, i giudici amministrativi avevano disposto l’annullamento delle preferenze in 9 sezioni (con ripetizione della tornata elettorale in quei seggi, ndr) e della proclamazione a sindaco di Francesco Italia. La richiesta di sospensiva presentata dallo stesso primo cittadino è stato accolta poco dopo dal Cga, con fissazione della camera di consiglio ai primi di aprile. Reale non è rimasto a guardare ed ha allegato ulteriore istanza con cui viene chiesto di annullare il voto in almeno altre 10 sezioni.
Ma l’emergenza coronavirus ha poi suggerito di spostare ulteriormente in avanti la data di trattazione. “Non saranno ascoltati gli avvocati ma solo riletti gli scritti, per ragioni di cautela. Non è il massimo, però al momento è richiesto così. Probabilmente la decisione avverrà senza contraddittorio. Attendo con tranquillità”, dice ancora Reale. “Ho sollevato una questione di alto profilo: ogni singolo voto del cittadino deve avere un penso nel computo della rappresentanza. Inaccettabile quello che invece pare essere accaduto a Siracusa. Fatti gravi che ho segnalato, anche con questioni tecniche non meno rilevanti, che dovrebbero portare a riconsiderare il risultato finale delle elezioni”.




VIDEO. L'infettivologo Scifo: "coronavirus, il futuro ora dipende da noi. A Siracusa come a New York"

“Il futuro? Adesso dipenderà da noi. I nostri comportamenti produrranno un riflesso più o meno immediato sull’andamento e l’evoluzione del coronavirus”. L’infettivologo Gaetano Scifo non ha dubbi. Forte della credibilità costruita in anni di carriera, è un invito che vale doppio il suo: “rispettate le misure di prevenzione, anche in questa fase di maggiore libertà. E’ grazie a quelle misure che le cose stanno adesso andando bene. E questo vale a New York come in Ortigia, a Rio de Janeiro come a Cassibile”, avvisa Scifo consapevole com’è che la tentazione di abbassare la guardia è forte in una provincia che ha tenuto bene sul fronte epidemiologico sino a pensare – sbagliando – che adesso sia finita. “Questa infezione ci terrà compagnia per altri 18-24 mesi”, avvisa Scifo. “Le norme che ci siamo dati vanno rispettate. Abbiamo avuto la fortuna di rientrare nelle aree con incidenza media di infezione (60 infezioni per 100mila abitanti, ndr). Adesso la mascherina è fondamentale. Si è visto che ha la capacità di ridurre, in caso di asintomatici, di 36 volte l’immissione di particelle virali. Dobbiamo pretendere, allora, che gli altri indossino come noi la mascherina. E’ uno strumento importante di protezione globale. Non serve a nulla se la indossa solo 1 su 100 ma se la portiamo 99 su 100, allora si”.

L’infettivologo Gaetano Scifo in diretta su FMITALIA
https://www.facebook.com/siracusaoggi.it/videos/824471967956478/




Siracusa. "Intitolare viale Luigi Cadorna a Lele Scieri": l'idea fa proseliti

L’idea è quella di modificare il nome di viale Luigi Cadorna in viale Emanuele Scieri, per dedicarlo al parà siracusano morto alla caserma Gamerra di Pisa (nei giorni scorsi, avvisi di conclusione indagini per tre caporali all’epoca in servizio nella struttura della Folgore ). Non una scelta casuale, ma un messaggio ben chiaro quello che si intenderebbe così trasmettere. Il generale Luigi Cadorna, infatti, è da molti ritenuto responsabile della disfatta di Caporetto. A dirsi favorevole, tra gli altri, la presidente della commissione Difesa del Senato,  Laura Garavini, che appoggia con un posto su Twitter l’iniziativa partita dal giornalista siracusano Andrea Armaro. “Si” anche del deputato Michele Anzaldi. Oggi, il “si” di Italia Viva attraverso gli ex consiglieri Michele Buonomo e Simone Ricupero.
“Non v’è alcun dubbio circa l’opportunità di cancellare dalla mappa della città – rilevano Buonomo e Ricupero – Luigi Cadorna, deplorevole personaggio legato alla disfatta di Caporetto e alla morte di migliaia di persone. Avalliamo in pieno la richiesta avanzata da Armaro e supportata dal Tenente Colonnello Gianfranco Paglia e chiediamo al sindaco Italia di accelerare l’iter presso gli uffici preposti.”
“Lele non merita di essere ricordato in un angolino della città – concludono Buonomo e Ricupero – per ciò che è accaduto è auspicabile che sostituisca anzi chi delle forze armate ha fatto un uso atroce e disumano”.




Parchi acquatici siciliani, a rischio la stagione: audizione in Commissione Ars il 20 maggio

Dall’associazione Parchi permanenti italiani e dal Comitato Parchi Acquatici e Tematici Siciliani parte un disperato SoS. Difficile che queste strutture riescano ad aprire entro i termini utili per sfruttare la stagione estiva, con il rischio di un danno economico ed occupazionale. Simili impianti, denunciano dalle associazioni di rappresentanza, sarebbero stati esclusi da ogni forma di aiuto economico.
Il prossimo 20 maggio, una delegazione di titolari di parchi acquatici siciliani sarà ricevuta in audizione in Commissione Parlamentare Attività Produttive all’Ars. A richiedere l’incontro è stato il deputato regionale di Forza Italia, Mario Caputo. “La lunga e forzata chiusura a causa del Coronavirus, il divieto di gite scolastiche, la totale chiusura delle imprese oltre che l’incertezza sulle direttive ministeriali relative alle misure da adottate per programmare l’apertura, stanno ponendo in gravissima crisi tutte le strutture siciliane che gestiscono i parchi acquatici. Oramai per queste aziende la stagione estiva è praticamente finita in quanto servono almeno 70 giorni per programmare il funzionamento degli impianti”.
Unica soluzione possibile sarebbe quella di prevedere un sistema di aiuti da parte della Regione. “Servono delle direttive che in prima battuta diano la possibilità di aprire, almeno nell’ultimo mese della stagione estiva e salvare il salvabile. In subordine debbono essere subito verificati quali aiuti economici possano essere destinati a tali categorie. Stiamo parlando di centinaia di posti di lavoro a rischio, oltre al fatto che le aziende, anche se chiuse, devono sostenere i costi di manutenzione, collaudi, sanificazione e pagamento delle utenze: una beffa insostenibile alla quale occorre porre fine”.




Siracusa. Su le saracinesche, si riparte: da lunedì a sabato, domenica disposta chiusura

Da oggi si riparte. Da tenere a mente le due regole principali: mascherina obbligatoria nei luoghi aperti al pubblico, per operatori e clienti; distanza interpersonale di sicurezza. Su la saracinesca dei negozi, riprende l’attività di parrucchieri e centri estetici, ristoranti e bar. Potranno prolungare l’orario di chiusura entro le 23.30 fino al 7 giugno o rinunciare al giorno di riposo settimanale. Ma la domenica (ed i festivi) si chiude, tranne farmacie, edicole, bar, ristorazione e fiorai.
Lo dispone l’ordinanza regionale del 17 maggio. “È disposta la chiusura al pubblico nei giorni domenicali e festivi di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie, le edicole, i bar, la
ristorazione ed i fiorai. È autorizzato nelle superiori giornate anche il servizio di consegna a domicilio di generi alimentari e di prima necessità sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, nonché dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento”.
Chiusi nei giorni domenicali e festivi anche “i centri commerciali e i c.d. outlet, fatta eccezione per l’esercizio delle attività commerciali di cui al superiore comma ed unicamente per lo svolgimento del servizio a domicilio”.




Siracusa. Borgata, rubinetti a secco: guasto in via Trapani, riparazione conclusa in giornata

Rubinetti a secco in tutta la Borgata. Un nuovo guasto idrico ha reso necessaria l’interruzione dell’erogazione idrica nel popoloso rione. I tecnici di Siam sono a lavoro dalle prime battute della giornata. Entro la giornata dovrebbero concludere la riparazione.
Il nuovo guasto in via Trapani, angolo via Pasubio. I residenti chiedono al Comune maggiori investimenti per ammodernare la rete idrica della Borgata. Nel giro di poche settimane è infatti il terzo episodio simile.




Ex Provincia Regionale, 3 milioni di euro dalla Regione, liquidato saldo accise

La Regione liquida il saldo per le accise, una somma che supera i 6 milioni di euro. Di questi, poco più di 3 milioni saranno destinati all’ex Provincia di Siracusa, mentre la restante parte verrà destinati ai 21 comuni dell’area. “Il Dipartimento regionale delle Autonomie Locali ha emesso il decreto (DDG 132/2020) con il quale viene
trasferito, dalla Regione, il saldo accise al Libero Consorzio di Siracusa e ai 21 comuni della provincia aretusea”, conferma l’assessore Edy Bandiera, unico siracusano della compagine di governo.
Le risorse economiche erogate saranno così ripartite: Augusta € 317.542,42; Avola € 343.246,65; Buccheri € 24.100.98; Buscemi € 6.608,55; Canicattini Bagni € 54.114,92; Carlentini € 165.140,54; Cassaro € 5.470,94; Ferla € 16.181,29; Floridia € 161.308,77; Francofonte € 162.453,07; Lentini € 244.922,20; Melilli € 107.277,03; Noto € 244.817,48; Pachino € 211.729,51; Palazzolo Acreide € 58.589,41; Portopalo di Capo Passero € 45.220,85; Priolo Gargallo € 93.296,02; Rosolini € 175.613,20; Siracusa € 912.847,05; Solarino € 59.589,96; Sortino € 69.165,77.
“Una importante boccata di ossigeno – aggiunge Bandiera – che servirà a far fronte al pagamento degli stipendi del personale dipendente e ad altre esigenze degli enti beneficiari”.




Siracusa. Moria di pesci nelle acque della Darsena: buttati in mare da un ambulante?

La misteriosa moria di pesci notati galleggiare, ieri, nelle acque della Darsena avrebbe trovato una spiegazione. Niente inquinamento o qualche forma di pesca attraverso apparati o sistemi illegali. I pesci sarebbero stati gettati in mare, privi di vita, da un venditore ambulante presumibilmente abusivo. Lo ha rivelato un testimone oculare. Della vicenda si occupa comunque la Capitaneria di Porto di Siracusa. Nella mattina, i militari hanno provveduto a rimuovere i pesci. Il quadro sarà più chiaro nei prossimi giorni, al termine di alcuni accertamenti, ma il “mistero” pare ormai prossimo a soluzione.