Baraccopoli di Cassibile e lavoratori stagionali, due interrogazioni del Movimento 5 Stelle

Due interrogazioni sulla vicenda della baraccopoli di Cassibile, una a Roma e l’altra a Palermo. A presentarle il deputato nazionale Paolo Ficara e il deputato regionale Stefano Zito (M5S). Ficara ha chiesto un intervento urgente dei Ministeri della Salute e dell’Interno per verificare “la sicurezza e la tutela del diritto alla salute dei lavoratori e di tutti i residenti nella frazione di Cassibile, verificando anche il rispetto del protocollo tra il Comune di Siracusa e la Prefettura”, mentre il deputato regionale Stefano Zito ha posto il problema in Ars, con una interrogazione dedicata alla “situazione dei lavoratori stagionali nelle campagne di Cassibile e le necessarie soluzioni da adottare per risolvere le questioni legate alle carenze igieniche e la regolarizzazione dei rapporti di lavoro”.
Nei loro interventi, Paolo Ficara e Stefano Zito sottolineano la duplice natura del problema: “lavoratori extra comunitari impiegati per pochi euro al giorno e in condizioni igienico sanitarie al limite della decenza, ormai da anni”. E sullo sfondo c’è anche la crescente tensione sociale con i residenti, una insofferenza che non ha nulla di derivazione razzista.
Da decenni si ripete la stessa situazione, senza che nessuno degli attori in campo paia disporre della capacità di risolvere il problema. “Nel maggio dello scorso anno, il Comune di Siracusa ha siglato un protocollo d’intesa con la Prefettura, che ha ceduto al Comune 17 unità abitative. La gestione sarebbe dovuta essere affidata ad enti del privato sociale o organizzazioni di volontariato a cui sarebbe stato demandato anche il compito della verifica dei contratti di lavoro dei braccianti, oltre che della custodia e pulizia dell’area”, ricorda Ficara. In più, “a novembre dello scorso anno è stata firmata in Prefettura, alla presenza del Sottosegretario Sibilia, la Convenzione di cooperazione per il contrasto al caporalato e al lavoro sommerso irregolare in agricoltura a seguito della quale si sarebbe istituito uno sportello mobile multifunzionale con specifica missione di supporto ed assistenza sanitaria, legale, psicologica a tutte le persone che arrivano o che si trovano già in Italia e vogliono lavorare in regola”.
Nonostante questi interventi datati 2019, nulla è cambiato. E se si considera l’emergenza Coronavirus, la situazione assume connotazioni di gran lunga più gravi, considerando che non sussistono le condizioni igienico-sanitarie per ospitare i lavoratori; una situazione diventata insostenibile per la sicurezza e la salute non solo dei lavoratori ma anche dei residenti, preoccupati anche dagli assembramenti che spesso si creano”. Da qui la richiesta di intervento ai Ministeri dell’Interno e della Salute.
Mentre il deputato regionale Stefano Zito chiede anche l’intervento della Protezione Civile regionale e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Siracusa, al fine di verificare eventuali irregolarità nelle assunzioni degli stagionali. “Questi sono temi su cui il nostro impegno è costante, a più livelli. I protocolli ed i progetti devono ora lasciare la carta per diventare realtà, senza ulteriori tentennamenti”.




Siracusa. La provocazione: abbattere l'inutile e mai restaurata ex Tonnara

“Abbattiamo l’ex tonnara di Santa Panagia, così gli oltre 6 milioni di euro, ancora disponibili, li potranno spendere in provincia di Catania”. E’ la provocazione che parte dell’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo di Siracusa Protagonista.
“Anziché farla distruggere -prosegue l’ex assessore alla Ricostruzione Post Terremoto – dal mare Ionio avremo almeno la soddisfazione di poter dire che abbiamo fatto qualcosa, cioè abbiamo distrutto ciò che da secoli resiste all’incalzare del tempo”. Vinciullo ricorda come l’ex tonnara sia stata “fonte di ricchezza inestimabile per intere generazioni di siracusani, vecchia di più di mille anni, già possedimento della Camera Reginale, ricostruita dopo il terremoto del 1693, tesoro unico ed inestimabile che, pur fragilissimo, non vuole cedere davanti all’arroganza di uomini e donne e si è affidato, fiducioso, alla protezione della Madonna che viene invocata nella Chiesetta rupestre, di certa epoca bizantina, che sorge accanto alla Tonnara stessa”. Diverse le interrogazioni parlamentari che Vinciullo ricorda di aver presentato sul tema. “Venne fuori -racconta- una sorta di maledizione, un sortilegio, una iettatura, un incantesimo, una fattura, una stregoneria, un maleficio, e chi più ne ha più ne metta, che si è abbattuto, soprattutto negli ultimi anni, sulla Tonnara di Santa Panagia.
Vinciullo ricorda una serie di passaggi e parla, infine, dei 6 milioni 334 mila euro disponibili adesso,ma utilizzabili entro il 31 dicembre prossimo, “termine entro il quale l’opera deve essere completata, collaudata ed in uso e ciò nel rispetto del programma finanziario delle Risorse Liberate dal POR 2000/2006. Siamo ormai a maggio 2020 inoltrato, mancano quasi 6 mesi alla scadenza e la Tonnara è in preda ai vandali e alle onde marine, solo alla loro generosità è affidata la vita e la morte della stessa Tonnara, non alla cura degli uomini.
E allora- Vinciullo ribadisce la provocazione- abbattiamola, almeno passeremo alla storia come il Console Marcello, quando distrusse le mura della nostra Città, e verremmo, nei secoli futuri, ricordati per aver avuto il coraggio di impedire alle onde marine di distruggere la stupenda Tonnara di Santa Panagia. E gli oltre 6 milioni di euro ancora disponibili? Li regaleremo, noi-conclude- alle altre province siciliane”.

foto di Giò Sidari




Danneggiavano telecamere di videosorveglianza, denunciati in due: hanno 19 e 21 anni

Stavano danneggiando le telecamere di videosorveglianza di alcune abitazioni, dopo avere già “spento” le luci dell’illuminazione pubblica. Ad interrompere le loro “operazioni” sono stati i poliziotti di Noto che hanno denunciato due giovani, rispettivamente di 19 e 21 anni, già conosciuti alle forze di polizia, per il reato di danneggiamento aggravato.
Alle 02.40 dello scorso 10 aprile, li hanno sorpresi all’opera in via Pitagora. Sono stati sanzionati anche per aver violato le disposizioni sul contenimento sanitario.




Pesca di frodo di ricci di mare, interviene la Guardia Costiera a Brucoli

Dopo un appostamento a Brucoli, la Guardia Costiera ha bloccato alcuni uomini intenti in una battuta di pesca di frodo di ricci di mare. Una grossa sacca, contenente circa 400 ricci, è stata sottoposta a sequestro, ed i preziosi echinodermi, ancora vivi, sono stati rigettati in mare.
I fermati hanno velocemente raggiunto la propria auto, dileguandosi. Seguiranno accertamenti per identificarli e sanzionare i vari comportamenti illeciti.
La Capitaneria di Porto ricorda che “permane il divieto assoluto di cattura di ricci di mare nei mesi di maggio e giugno. La violazione è punita con una sanzione che va da 1.000 a 6.000 euro”.




Decreto Rilancio, Circolare Siracusa: "La rivoluzione dolce è iniziata"

“La Rivoluzione Dolce è iniziata”. Così Circolare Siracusa, il raggruppamento di associazioni e cittadini che si è recentemente costituito esprime commenta i contenuti del Decreto Rilancio presentato ieri dal premier Conte e dai ministri del suo Governo. Circolare Siracusa esprime soddisfazione e si sofferma sugli aspetti legati alla Mobilità Sostenibile. L’articolo 205 prevede bonus e modifiche al Codice della Strada, proprio per incentivare la mobilità dolce. Nel dettaglio è previsto un “Buono Mobilità”, con contributo del 60 per centro fino a 500 euro per  l’acquisto di bici, bici elettriche e monopattini e fino a 1500€ di sconto per chi rottama la sua auto o il mezzo a due ruote a motore Euro3 e Euro2 e compra la bici.

Cambia il Codice della Strada. La Corsia Ciclabile diventa:  parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede. La Corsia ciclabile è parte della ordinaria corsia veicolare, con destinazione alla circolazione dei velocipedi. “Corsie Riservate”:
nel comma 2, al primo periodo, le parole: “corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale” sono sostituite dalle seguenti: “corsie riservate per il trasporto pubblico locale o piste ciclabili”. “Casa Avanzata”: ai semafori e intersezioni viene istituita una linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli. La figura del Mobility Manager, infine,  diventa obbligatoria per  tutti i Comuni con più di 50.000 abitanti per la gestione e l’applicazione dei PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile).

 




"Mi Paquita", nuova hit del dj siracusano Leo Bonarrivo in collaborazione con Jeffrey Jey

Si chiama “Mi Paquita” ed è il nuovo singolo del dj siracusano Leo Bonarrivo realizzato in collaborazione con Jeffrey Jey. Atmosfera da calda estate latina, per una traccia dove un trascinante mix di suoni latini della Colombia si fonde con lo stile funky.
“Mi Paquita”, a dispetto delle sonorità gioiose, è il canto di una madre che prega per il ritorno della figlia infelice, incastrata in una vita che la schiaccia. Il tono nostalgico del testo è contrastato da una sorta di carnevale latino in musica, come a voler sottolineare il richiamo irresistibile della propria terra.
Radici tipiche delle culture del ballo latino, percussioni africane ma vestite con suoni elettronici e quindi adatte alle dancehall di oggi. “Mi Paquita” del duo Bonarrivo-Jeffrey Jey si candida a prima hit dell’estate 2020. Ad accompagnare la nuova uscita è la prestigiosa etichetta “Area 94” di Federico Scavo.
Curiosità: “Mi Paquita” segna anche il debutto ufficiale di Cindy, figlia d’arte. Suo papà è Jeffrey Jey, icona della scena dance internazionale che non ha mai dimenticato le sue origini siracusane. Sua la voce di “Mi Paquita”, da domani disponibile nei digital store.




Priolo. Al via la manutenzione delle aree a verde: tutte riqualificate

Saranno tutte sottoposte a manutenzione  e riqualificate le aree a verde del territorio di Priolo. Lo annuncia il Comune, retto dal sindaco Pippo Gianni. Come previsto dagli ordini di servizio predisposti nelle scorse settimane dall’Ufficio Tecnico, si procederà man mano alla manutenzione delle aree a verde di tutto il territorio comunale.
Queste alcune delle zone attenzionate: Parco Senia, case popolari di via De Gasperi, rotonde di ingresso alla città, parco Thapsosland, piazza Buccheri, piazza Leopardi, piazza Caduti di Nassiriya, parco La Pineta, chiesa paleocristiana di San Foca con annesso parco,
“Gli interventi di manutenzione del verde – ha fatto sapere il Sindaco, Pippo Gianni – hanno già preso il via il 27 aprile scorso, in seguito al via libera alla ripresa delle attività da parte del Governo nazionale, e hanno interessato diverse aree”.
“Abbiamo avuto due mesi di stop – ha sottolineato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Tonino Margagliotti – e questo ha impedito di manutenzionare le nostre aree a verde. L’ufficio ha predisposto per tempo una serie di ordini di servizio per ottemperare a tutte le necessità del paese”.




Siracusa. Furto in casa vacanze di Ortigia: i carabinieri sorprendono due topi d'appartamenti

Arrestati in flagranza di reato per furto aggravato in abitazione e ricettazione due giovani siracusani. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della Stazione di Ortigia, Jonathan Tribastone, 28 anni, disoccupato e pregiudicato, ed una giovane incensurata, dopo aver forzato la porta di ingresso di una casa vacanze situata nella zona di Ortigia, si sono introdotti nell’edificio al fine di svaligiarlo, iniziando a mettere in grosse buste tutta la refurtiva. I due erano convinti di avere tutto il tempo per selezionare accuratamente la merce di loro gradimento, pensando che la casa vacanze fosse attualmente non occupata a causa della pandemia da Coronavirus in corso.
A sorprenderli, i carabinieri, impegnati in controlli del territorio. Transitando nei pressi dell’appartamento, hanno notato la porta d’ingresso era socchiusa e, insospettiti sono entrati nell’alloggio cogliendo i due topi d’appartamento con “le mani nel sacco”. A nulla è valso il tentativo di fuga attraverso il tetto. Sono stati infatti  bloccati e accompagnati in caserma. L’uomo aveva addosso anche il portafogli di un uomo siracusano, probabilmente trafugato. E’ stato, quindi, denunciato anche per ricettazione. Entrambi sono stati arrestati e posti ai domiciliari.




Coronavirus, Siracusa e provincia: un solo nuovo contagiato, guariti a 160. Diminuiscono i ricoveri

Un solo positivo in più nelle ultime 24 ore. I guariti diventano 160 e migliorano anche i numeri dei ricoverati, scesi ancora (19). Sono i principali dati dell’aggiornamento quotidiano sull’andamemto epidemiologico in provincia di Siracusa, fornito dalla Regione.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 63 (0 ricoverati, 77 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 78 (9, 75, 11); Catania, 679 (56, 273, 95); Enna, 225 (23, 167, 29); Messina, 353 (62, 151, 54); Palermo, 378 (51, 138, 33); Ragusa, 37 (4, 50, 7); Trapani, 22 (1, 112, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Coronavirus, Siracusa e provincia: nella seconda metà di maggio atteso il contagio zero

Le ultime proiezioni basate sullo studio della curva epidemiologica, indicano che nella seconda metà di maggio anche la provincia di Siracusa dovrebbe raggiungere l’agognato tasso di contagio zero. Se si continuerà a mantenere l’attuale e generale atteggiamento di responsabilità e rispetto delle norme di contenimento, il traguardo è dietro l’angolo. Un risultato prezioso, da proteggere con tutte le forze per evitare che comportamenti scriteriati possano, in fase due, portare alla nascita di nuovi cluster o focolai.
Attualmente, il dato provinciale si è attestato su un tasso di 1,35 contagiati ogni 10.000 abitanti. Il momento più difficile, lo scorso 21 aprile con il picco (2,89). “Da quel momento inizia a scendere – conferma il direttore sanitario dell’Asp, Anselmo Madeddu – e con questo trend, nella seconda metà di maggio arriveremo a contagio zero”. Bene, ma non è ancora il momento di farsi prendere da facili entusiasmi. “E’ anzi estremamente importante non abbassare la guardia”, dice ancora il direttore sanitario. “La Fase Due è un periodo pericoloso: si esce dal lockdown e in mancanza di vaccino è chiaro che se dovesse calare l’attenzione, anche dei singoli cittadini, riprenderebbero i focolai”.

Nel frattempo, però, autorizza a tirare qualche sospiro di sollievo il boom dei guariti (sono 159, impennata dal 27 aprile) e il brusco calo dei ricoveri. Quest’ultima evenienza è il riflesso del calo dei nuovi casi di contagio. Guarire non equivale per ora ad essere immuni. “Le recidive possibili, il rischio c’è ed è documentato. Qui a Siracusa non abbiamo registrato al momento vere e proprie ricadute ma solo casi di falso negativo del primo tampone”.
A proposito di tamponi, sono 11.229 quelli fatti e processati dall’inizio dell’epidemia ad oggi. Recuperato nelle ultime settimane il forte ritardo che era stato accumulato, in particolare nei confronti dei soggetti in quarantena perchè rientrati dal nord. Sono poco più di 100 gli ultimi ancora da screenare in tutta la provincia ed in alcuni casi problemi di comunicazione – email o telefoni non corrispondenti – hanno rallentato un iter finalmente normalizzato. La media tamponi per cittadini è adesso di 2,81. Mentre prima il basso numero di tamponi effettuava alimentava il sospetto che il tasso malattia fosse sottostimato in provincia, il dato di maggio si presenta più vicino alla realtà.
Guai a sottovalutare il coronavirus. Ha ucciso anche in provincia di Siracusa ben 27 persone. Dal più noto caso di Calogero Rizzuto agli anziani di Sortino. Analizziamo i dati disponibili (fonte Asp) e relativi alla mortalità nel siracusano. La metà degli uomini e delle donne che hanno perduto la vita avevano tra 80-89 anni; il 30% 70-79 anni; il 10% erano ultranovantenni, stessa percentuale (10%) fascia 60-69 anni; meno del 3% avevano meno di 60 anni. Nel 45% dei casi accusavano più di 3 patologie; nel 30% almeno 2; nel 20% almeno 1; senza patologie, meno del 3%. Le patologie più diffuse: ipertensione arteriosa, diabete, scompenso cardiaco e tumore. Dati che indicano con chiarezza quanto sia importante monitorare le case per anziani. “Abbiamo avviato nelle settimane scorse tutta una serie di controlli con le Usca attive in provincia di Siracusa”, conferma il direttore sanitario, Anselmo Madeddu. “Abbiamo monitorato due Rsa e diverse case di riposo. Abbiamo fatto ricorso anche ai test sierologici”.