Coronavirus, Siracusa e provincia: drastica diminuzione dei positivi (53), boom guariti (159)

Drastico calo dei positivi in provincia di Siracusa, dato praticamente dimezzato: sono 53 gli attuali contagiati. Di riflesso, diventano 159 i guariti, scendono a 21 i ricoverati (-9). I decessi sono 27.
Sono i dati, felicemente sorprendenti e confermati dall’Asp di Siracusa, riportati nell’aggiornamento quotidiano della Regione.
Questi i casi di Coronavirus riscontrati nelle altre province dell’Isola, aggiornati alle ore 15 di oggi, così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 67 (0 ricoverati, 69 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 98 (13, 53, 11); Catania, 679 (59, 273, 95); Enna, 225 (32, 167, 29); Messina, 354 (63, 151, 53); Palermo, 376 (55, 137, 33); Ragusa, 37 (4, 50, 7); acTrapani, 22 (2, 112, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Fiamme in un deposito di materiale plastico a Targia, indagini in corso

Sono ancora in corso di acceramento le cause dell’incendio che si è sviluppato nel primo pomeriggio a Targia. Fiamme all’interno di un magazzino di materiale plastico da avviare a riciclo.
Intorno alle 14:00, sono intervenuti nell’area di contrada Stentinello i Vigili del Fuoco di Siracusa. Fortunatamente l’intervento tempestivo ha permesso di limitare la propagazione dell’incendio. Se le fiamme si fossero propagate, dalla combustione del materiale plastico si sarebbe potuta propagare una nube potenzialmente tossica. In corso verifiche anche sulla regolarità del deposito.




Tragedia nel mare di Avola, 32enne muore annegato. Era originario di Sortino

Un uomo di 32 anni ha perduto la vita nelle acque di Avola. Sarebbe annegato mentre stava facendo il bagno. Secondo una prima ricostruzione della Procura di Siracusa, che ha aperto un’inchiesta, la vittima, originaria di Sortino, avrebbe raggiunto il litorale avolese in compagnia di un’altra persona che sarebbe però rimasta in spiaggia anzichè andare in acqua.
Il trentaduenne, invece, avrebbe optato per un tuffo. Subito dopo avrebbe accusato un malore. Alcuni testimoni si sono gettati in acqua, nel disperato tentativo di salvarlo. Ma quando l’uomo è stato recuperato e condotto a riva a bordo di una barca, per lui non c’era purtroppo più nulla da fare nonostante l’intervento del 118.
Il pm di Siracusa, Gaetano Bono, ha incaricato il medico legale di eseguire l’ispezione cadaverica sulla vittima.




Paura a Noto, incendio in un bar nei pressi dell'elegante Porta Reale

Momenti di agitazione a Noto quest’oggi, poco dopo le 13. Nella centrale zona di Porta Reale, un incendio si è sviluppato all’interno di un noto della elegante area della cittadina barocca. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, con tre mezzi chiamati per il rapido spegnimento delle fiamme.
L’incendio avrebbe avuto origine all’interno del locale laboratorio, durante le fasi di avvio dei macchinari. Si sospetta un probabile guasto elettrico.




Siam scarica Ias: "noi autonomi al depuratore Canalicchio, risparmio per i siracusani"

Non si fa attendere la risposta di Siam dopo la comunicazione con cui Ias “chiudeva” di fatto le porte del depuratore consortile di Priolo. “Dall’1 maggio 2020 Siam Spa si è resa totalmente indipendente nella depurazione e ha quindi interrotto ogni rapporto con Ias spa. I reflui fognari della zona nord di Siracusa e di Belvedere sono adesso convogliati e trattati nell’impianto di depurazione di Canalicchio, grazie alle due centrali di sollevamento realizzate negli ultimi mesi. Non è quindi Ias a chiudere i rapporti con Siam, ma l’esatto opposto per una raggiunta autonomia gestionale, con la centrale ristrutturata di viale Scala Greca e quella totalmente nuova di Belvedere”, spiega la nota diramata dalla società che gestisce il servizio idrico integrato a Siracusa.
“La scelta di Siam è scaturita dalla pretesa modifica unilaterale del contratto, mai accettata e quindi mai firmata, che prevedeva l’aumento della tariffa depurativa per i reflui convogliati al depuratore biologico consortile da 0,30 a 1,15 euro/mc, quindi, da circa 300 mila euro la somma complessiva lievitava a 1,2 milioni di euro annui”. Un prezzo ritenuto eccessivo dal gestore del servizio idrico in città, che ha sempre pagato il corrispettivo dovuto fino al 2019 e che altrimenti avrebbe dovuto ribaltarlo in bolletta, addebitandolo alla utenza cittadina. “Abbiamo ritenuto improponibile tale soluzione, a maggior ragione considerato che nell’appalto con il Comune di Siracusa il costo annuo per il servizio di depurazione della zona alta della città era fissato in 350 mila euro”, spiegano i vertici di Siam.
“Prima a novembre 2019 con la messa in funzione della centrale di Scala Greca e poi ad aprile con quella di Belvedere, Siam – che si rende disponibile a saldare quanto dovuto per la quota parte di depurazione al costo del contratto originario del 2016 – ha comunicato a Ias di essersi resa autonoma intercettando i liquami e convogliandoli al depuratore di Canalicchio”.

foto: centrale Scala Greca




Emanuele Scieri fu ucciso, chiuse le indagini per tre: la ricostruzione della Procura Militare

Emanuele Scieri, il giovane allievo paracadutista della Folgore, originario di Siracusa, morto il 13 agosto 1999 nella caserma Gamerra di Pisa, fu ucciso da tre caporali che, nell’intenzione di punirlo perché stava telefonando, lo percossero, lo costrinsero a salire su una torre da cui lo fecero cadere e lo lasciarono agonizzante a terra. Ne è convinta – riporta l’Ansa – la procura militare di Roma, diretta da Marco De Paolis, che ha emesso un avviso di conclusione indagini per il reato di “Violenza ad inferiore mediante omicidio pluriaggravato, in concorso”.
I tre ex caporali della Folgore, per cui la Procura militare di Roma ha chiuso le indagini (l’atto che normalmente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio), sono Andrea Antico, 41 anni, originario di Casarano (Lecce) ed attualmente in servizio presso il 7/o Reggimento Aves (Aviazione dell’Esercito) di Rimini; Alessandro Panella, 41 anni, nato a Roma e residente a San Diego, in California, ma domiciliato a Cerveteri (Roma); Luigi Zabara, 43 anni, nato in Belgio, a Etterbeec, e residente a Castro dei Volsci (Frosinone). Antico è l’unico ancora in servizio nella Forza armata.
La ricostruzione della procura militare (sulla stessa vicenda è in corso anche una parallela inchiesta della procura ordinaria di Pisa) è agghiacciante. I tre caporali, effettivi al Reparto corsi del Car (il Centro Addestramento Paracadutismo) della ‘Gamerra’, sono accusati di aver “cagionato con crudeltà la morte dell’inferiore in grado allievo-paracadutista Emanuele Scieri”. Tutto comincia la notte del 13 agosto 1999, “tra le 22.30 e le 23.45”, quando i tre incontrano Scieri mentre stava per fare una telefonata col suo cellulare, poco prima di rientrare in camerata. Lo fermano e, qualificandosi come caporali del Reparto corsi e suoi superiori, prima gli contestano di aver violato le disposizioni che gli vietavano di utilizzare il cellulare e, subito dopo (“abusando della loro autorità”), lo costringono a “effettuare subito numerose flessioni sulle braccia”. “Mentre le eseguiva – si legge nell’avviso di conclusione indagini – lo colpivano con pugni sulla schiena e gli comprimevano le dita delle mani con gli anfibi, per poi costringerlo ad arrampicarsi sulla scala di sicurezza della vicina torre di prosciugamento dei paracadute, dalla parte esterna, con le scarpe slacciate e con la sola forza delle braccia”. Mentre Scieri stava risalendo, “veniva seguito dal Caporale Panella che, appena raggiunto, per fargli perdere la presa, lo percuoteva dall’interno della scala e, mentre il commilitone cercava di poggiare il piede su uno degli anelli di salita, gli sferrava violentemente un colpo al dorso del piede sinistro; così facendo, a causa dell’insostenibile stress emotivo e fisico subìto, provocato dai tre superiori, Scieri perdeva la presa e precipitava al suolo da un’altezza non inferiore a 5 metri, in tal modo riportando lesioni gravissime”: fratture alla sesta vertebra dorsale, traumi vari alla testa e ad altre parti del corpo.
Immediatamente dopo la caduta, ricostruisce la procura militare, Panella, Antico e Zabara – “constatato che il commilitone, sebbene gravemente ferito, era ancora in vita” – invece di soccorrerlo “lo abbandonavano sul posto agonizzante” e, così, “ne determinavano la morte”. Morte che, sempre secondo la procura, “il tempestivo intervento del personale di Sanità militare, da loro precluso, avrebbe invece potuto evitare”. (Ansa)




Siracusa. Denuncia in un video: "la posidonia dell'estate abbandonata su un terreno"

“La posidonia stoccata la scorsa estate resta abbandonata, un anno dopo, nell’area utilizzata come momentaneo appoggio, in via dell’Iride, a Fontane Bianche, resa disponibile dal proprietario per la collettività, con la prospettiva e obbligo di legge della “restituzione” dell’importante alga al mare in autunno”. La denuncia è contenuta in un video realizzato da un lettore di SiracusaOggi.it, residente nella zona.  Com’è noto, la posidonia oceanica è molto importante per la stabilità del mare. Fino a qualche anno fa era considerata un rifiuto e per le amministrazioni il problema principale riguardava il suo smaltimento come rifiuto urbano. Così prevedeva la legge Ronchi. La situazione è poi cambiata, con l’accrescimento anche della sensibilità ambientale. Quello che oggi è previsto è , prima della stagione balneare, la rimozione temporanea della posidonia, la cui presenza in acqua è un ottimo segnale di salute delle acque, con lo stoccaggio in aree appositamente individuate. A fine estate, obbligatorio il riposizionamento lungo il litorale. Nel caso specifico,stando a quanto il cittadino ha immortalato questa mattina,  parrebbe che tale passaggio non sia stato compiuto.  “Sulla posidonia stoccata- fa notare il lettore da cui la denuncia parte-  andrebbero poste anche delle reti per preservarla, che non sono invece state utilizzate”. Per vedere le immagini clicca su VIDEO




Siracusa. Riapertura di parrucchieri, estetisti, ristoranti: "Troppi interrogativi, poco tempo"

“L’apertura il 18 maggio di ristoranti, parrucchieri ed estetisti è una buona notizia a metà”. L’apertura del Governo alle richieste dei presidenti delle Regione e dei rappresentanti di categorie, affinchè la ripartenza di questi settori fosse anticipata rispetto alla data inizialmente prevista del primo giugno è salutata con una soddisfazione al 50 per cento dalla Cna. Gianpaolo Miceli ne parla in maniera chiara e ne spiega le ragione. “E’ vero che abbiamo lottato in maniera violenta per ottenere questo risultato, ancora non messo nero su bianco- spiega- ma restano troppi interrogativi. I principali riguardano l’assenza, al momento, di regole, che saranno contenute nei protocolli promessi entro venerdì, quindi un attimo prima di riavviare le attività. Troppo poco tempo a disposizione per potersi adeguare alle disposizioni”. Miceli ricorda che “si tratta di segmenti particolare, che vanno gestiti con grande acume. Molto dipenderà dai comportamenti, per evitare che riparta l’ondata di contagi e avere poco tempo per organizzare la garanzia delle misure di sicurezza non è di certo un buon segnale”. Nel caso di parrucchieri e centri benessere “è evidente che non si potrà mantenere la distanza minima di un metro. Si, invece, a guanti e mascherine- nelle previsioni di Miceli- Si agirà piuttosto sulla riduzione delle presenze contemporanee all’interno dei locali e sull’aerazione”. L’aspetto aria condizionata può rappresentare un limite, secondo quanto alcuni esperti hanno spiegato. L’utilizzo di climatizzatori, infatti, agevolerebbe la trasmissione se non si utilizzano i dispositivi di protezione personale. Sempre “si”, invece, a finestre e porte aperte. Altro tema spinoso: la sanificazione. “In questo genere di attività occorrerà garantirla in ogni postazione di continuo- prosegue il vice presidente di Cna Siracusa- Se ne occuperanno, con i prodotti previsti, gli stessi operatori, ovviamente”.

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La Cna è fortemente critica su alcuni aspetti della legge. “Il fatto che contrarre il Covid-19 sul posto di lavoro equivalga a infortunio sul lavoro non è una previsione corretta- spiega- Si va sempre a pesare sugli anelli più deboli come può essere una piccola impresa”. I ristoranti potrebbero dover usare quanto più possibile gli spazi all’aperto. Proprio su questo aspetto la Cna sta avanzando ai sindaci dei 21 comuni della provincia una proposta. Il progetto si chiama “a cielo aperto” e riguarda la richiesta di modifica momentanea dei regolamenti comunali, azzerando tasse locali , a partire dal suolo pubblico. Coinvolto anche l’ordine degli Architetti, “per evitare che lo sviluppo dei locali all’aperto possa tradursi in una cashba”. Improbabile l’utilizzo di plexiglass. Le palestre, invece, rappresentano un caso a se stante. “Sono luoghi chiusi, non sempre dotate di impianti di aerazione adeguate, in cui la gente si muove e suda. Saranno probabilmente le ultime attività ad aprire- spiega Miceli- Ma aprire tardi vuol dire ripartire in pratica dopo la stagione estiva, visto che nel frattempo , con le alte temperature, le attività sportive si spostano come sempre all’aperto. Le Asd si ritrovano spesso in una situazione particolarmente difficile dal punto di vista economico”.
Progetto cielo aperto da proporre ai 21 sindaci per una modifica momentanea dei regolamenti comunali, azzeramento suolo pubblico di tassazione locale e anche con l’ordine di architetti per evitare che si crei una cashba.




Siracusa. Forte odore di marijuana, arrestato 30enne: nella busta ne aveva 250 grammi

Il forte odore di marijuana ha insospettito i poliziotti. Un “profumo” intenso e caratteristico che proveniva dalla busta di plastica in mano ad un 30enne, notato mentre entrava in un condominio dei complessi residenziali della zona alta della città. Gli hanno chiesto i documenti per un controllo ma avvertendo quell’intenso odore che si sprigionava dalla busta hanno deciso di effettuare una perquisizione. Hanno così trovato circa 250 grammi di marijuana, in parte già suddivisa in dosi, tre bilancini elettronici di precisione ed altro materiale per il confezionamento, quali coltelli, buste di plastica e carta alluminio. Da quel quantitativo di stupefacente si sarebbero potute ricavare circa 800 dosi, per un valore di 3.000 euro.
Il 30enne è stato arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente e sottoposto alla misura pre-cautelare degli arresti domiciliari.




Infiorata di Noto, edizione via social per il coronavirus: "la bellezza è più forte della paura"

La 41^ edizione dell’Infiorata di via Nicolaci e il programma della Primavera Barocca 2020 saranno esclusivamente in versione social. Sulla pagina ufficiale Facebook del Comune di Noto rivivranno gli eventi del cartellone primaverile che sabato 16 maggio culmineranno nella colorate kermesse che dal 1980 movimenta la prestigiosa via Nicolaci. I dettagli saranno svelati nei prossimi giorni.
“Vogliamo lanciare un forte messaggio di speranza che ci sostenga nella ripartenza – commenta il sindaco Corrado Bonfanti – nel pieno rispetto delle regole che vietano assembramenti e che impongono ristrettezze. Vogliamo semplicemente comunicare attraverso la nostra manifestazione simbolo, che la Città di Noto è pronta a riprendere il suo percorso, facendo tesoro dei valori riscoperti in questi mesi di emergenza Covid19 e dimostrando quelle capacità che più volte gli hanno permesso di risollevarsi: è successo dopo il terremoto dell’11 gennaio 1693, è successo dopo il crollo della cupola della Cattedrale nel 1996 e succederà, ne sono certo, anche dopo quest’emergenza”.
Sarà un’Infiorata speciale, vissuta come un momento propedeutico per l’avvio e il rilancio, in sicurezza, della straordinaria quotidianità netina. Ecco perché la locandina ideata quest’anno riproduce un bozzetto di una delle prime edizioni dell’Infiorata, realizzato dal compianto Carlo La Licata, sempre presente nel cuore dei netini, pittore di alto profilo e pioniere nell’arte di infiorare in virtù della sua sensibilità cromatica, della sua perizia tecnica e del suo incondizionato amore per la nostra terra. Sorprende la pressante attualità del bozzetto dal titolo “Il volger del tempo”, che ci richiama direttamente all’azione demolitrice del tempo che tutto sembra travolgere e consegnare all’oblio. Nei giorni del dilagare del Coronavirus, facendo leva sulla virtù creativa e sulla saggezza che i nostri antenati ci hanno trasmesso, si sente forte il dovere morale di non consentire al morbo pandemico di sottrarci la libertà e l’inventiva.

L’appuntamento con l’Infiorata versione social è per sabato 16, ma già da oggi sulla pagina Facebook del Comune di Noto rivivranno gli eventi che avrebbero scandito la Primavera Barocca, perché “La bellezza è più forte della paura”.