Turnazione delle circoscrizioni, l’assessore Celesti: “Provvedimento per garantire le ferie”

Sulla vicenda della chiusura per un mese, con turni settimanali, delle tre circoscrizioni cittadine, l’assessore ai Servizi demografici e al Decentramento, Teresella Celesti, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Da due giorni, di concerto con la dirigenza del settore anagrafe e gli impiegati, si è avviata la sperimentazione della turnazione nell’apertura al pubblico delle circoscrizioni.
Il provvedimento, che ha carattere di straordinarietà e di temporaneità, si è reso necessario per garantire ai cittadini la prestazione di tutti i necessari servizi nelle sedi individuate da apposito calendario, pubblicato sul sito istituzionale e in tutte le sedi decentrate, e per garantire, atteso l’esiguo numero di addetti agli sportelli, il doveroso godimento delle ferie.
L’esperienza delle passate stagioni estive suggerisce una nuova organizzazione, che, lungi dal creare disagio ai cittadini, preventivamente e puntigliosamente informati, mira invece a realizzare un servizio puntuale ed efficace, anche se in sedi diverse.
La conferenza di servizio con gli impiegati e le dovute spiegazioni alla commissione consiliare sembravano non aver lasciato dubbi sulla necessaria nuova organizzazione.
Le forze di opposizione, invece, sui social lamentano un disservizio, che non c’è, e non propongono nuove, più convincenti soluzioni.
Alla protesta, perché non sia vana, va necessariamente coniugata la proposta che, pur richiesta, non c’è stata.
Stupisce poi che, da alfieri dei diritti, ci si dimentichi che gli impiegati comunali sono anch’essi cittadini, portatori di diritti individuali e sociali.”




Campionato di Cucina Popolare Siciliana: brillano gli chef siracusani Alessia Liistro e Pietro Provenza

Ottimo risultato per due chef siracusani al primo Campionato di cucina popolare siciliana, che si è svolto nell’ambito della Rassegna “Gustorie di Sicilia”, a Castellammare del Golfo.
Alessia Liistro (Alessia Smileandfood) e Pietro Provenza hanno proposto un menù tutto siracusano,basato sulla cucina povera del territorio e che puntava sulla tradizione gastronomica,sulle ricette di famiglia, sui sapori che raccontano. I nove chef chiamati a sfidarsi sono stati selezionati attraverso un contest online. Obiettivo:reinterpretare, appunto,i piatti della tradizione popolare valorizzando la memoria culinaria dell’isola con una visione contemporanea. La coppia di chef siracusani ha raggiunto il secondo posto in semifinale con un menu composto da spaghetti alla Siracusana, polpetta fritta con maionese all’ uovo sodo come secondo,scelto in quanto classico assaggio della Cantina tradizionale di una volta e come dolce la cuccia di Santa Lucia.La giuria era composta da Giusi Battaglia, giornalista e conduttrice del programma televisivo “Giusina in cucina”, nel ruolo di presidente, Gianni Marino di MasterChef 14, la blogger Adele Pupella, Marco Giarratana (food creator, “l’uomo senza tonno”), l’attore Stefano Piazza e Totino (del duo Toti e Totino). “Siamo molto felici di aver partecipato al primo campionato di Cucina Tipica Siciliana-commentano Alessia Liistro e Pietro Provenza- e di aver così contribuito alla scoperta (o riscoperta) di ricette semplici e gustose della tradizione culinaria siracusana.Non ci aspettavamo questo risultato,anche perché ci siamo presentati con un menu povero, senza fronzoli, ma ricco di sapori, come le acciughe sottosale e la muddica atturrata, addolcita dai pomodori secchi di Pachino. Povera e senza fronzoli, come le polpette di salsiccia e le uova sode a mo’ di maionese.E poi la cuccia dolce di Santa Lucia, un must per la nostra città!”




Da stuntman ad agente finanziario, vita da nababbo ma sconosciuto al fisco: smascherato dalla Gdf

Un sofisticato sistema di evasione internazionale, che faceva capo ad un siracusano, stuntman noto per avere partecipato a produzioni cinematografiche hollywoodiane, da Batman Begins a Mission Impossible, fino a Gang of New York e Ocean’s Twelve. Negli ultimi anni lavorava, però, all’estero come agente finanziario, ma abusivamente. La Guardia di Finanza di Siracusa ha scoperto che l’uomo, formalmente senza occupazione e che mai aveva presentato una dichiarazione dei redditi, possedeva, in realtà, un cospicuo patrimonio di immobili di valore, vetture di lusso, partecipazioni societarie e perfino una residenza esclusiva a Siracusa, con piscina e arredi di lusso. Uno stile di vita finanziato in realtà da fondi depositati su conti correnti esteri, a cui erano collegate carte di credito che usava in Italia, soprattutto per l’acquisto di beni di eccezionale pregio, oltre che per le spese quotidiane. La Guardia di Finanza, con il coordinamento della Procura della Repubblica, ha quindi portato alla luce quanto ruotava intorno a una figura all’apparenza insospettabile. Durante la verifica fiscale, l’analisi dei dispositivi informatici in uso all’indagato ha permesso di rinvenire un’ingente mole di informazioni: corrispondenza elettronica con i clienti, nonché migliaia di file, tra cui numerosi contratti di intermediazione finanziaria redatti in lingua inglese. Per ricostruire in modo dettagliato l’origine e l’entità dei redditi occultati, si è rivelato fondamentale l’intervento di militari specializzati in informatica forense, disciplina che consente di analizzare dati digitali ingegnosamente nascosti su tablet e cellulari che diventano poi prove determinanti in ambito giudiziario.
La traduzione e l’analisi dei documenti hanno fatto emergere l’esistenza di un sistema abilmente organizzato,
incentrato su una società formalmente registrata a Londra e intestata allo stesso indagato.
Tale società operava come intermediario tra imprese con sede in Paesi stranieri, spesso caratterizzate da un
elevato rischio di insolvenza e per questo escluse dai normali circuiti creditizi. Temendo di non ricevere quanto dovuto ovvero di non disporre della merce venduta da tali imprese, i relativi clienti si avvalevano della mediazione della società londinese, che garantiva il buon esito delle operazioni commerciali, assicurando sia l’incasso sia la regolare conclusione della transazione. La società londinese, a sua volta, per fornire le dovute garanzie si rivolgeva a istituti di credito siti in diversi Paesi, presentando falsi estratti conto che attestavano la disponibilità di somme elevate. In questo modo l’indagato, facendo anche leva sulla sua notorietà, induceva le banche a credere di avere fondi sufficienti, convincendole ad anticipare il pagamento della merce al cliente. Nel corso degli accertamenti è inoltre emerso che la società londinese, priva di una sede operativa, di fatto era un’entità di comodo, costituita con la sola finalità di celare l’identità del reale beneficiario delle provvigioni: l’agente finanziario e stuntman siciliano.
A fronte di tali evidenze, l’analisi approfondita delle movimentazioni bancarie ha permesso di accertare che,
nell’arco di un decennio, il soggetto ha percepito redditi – prevalentemente riconducibili a provvigioni – per un
ammontare complessivo superiore a 60 milioni di euro, omettendone sistematicamente la dichiarazione
all’Amministrazione finanziaria e sottraendosi, conseguentemente, al versamento di imposte per circa 26 milioni
di euro.Per eludere i controlli delle autorità fiscali straniere e non destare alcun sospetto, i flussi di denaro (estero su estero) venivano “mascherati”. I soggetti pagatori ricevevano istruzioni precise per indicare nelle causali dei
bonifici la dicitura “prestito personale”, così da far apparire le somme come trasferimenti tra soggetti privati e non come corrispettivi per servizi professionali. Ciò rendeva molto più difficile ricondurre i versamenti a
un’attività economica reale. La Procura della Repubblica, sulla scorta degli elementi emersi nel corso delle indagini, ha contestato all’indagato il reato di omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali, procedendo, altresì, all’acquisizione della documentazione bancaria anche estera mediante l’attivazione di rogatorie internazionali indirizzate a Paesi extra UE, con l’obiettivo di ricostruire l’ammontare complessivo dei redditi ovunque prodotti e delle movimentazioni finanziarie a lui riferibili. A tutela – seppur parziale e in fase iniziale – del credito vantato dall’Erario e su disposizione del Tribunale di Siracusa, le Fiamme Gialle hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo avente a oggetto l’intero compendio patrimoniale dell’indagato presente sul territorio nazionale, comprendente una villa con piscina, una Porsche Taycan di circa 200.000 euro e disponibilità finanziarie su conti correnti. Il valore complessivo dei beni sequestrati risulta al momento superiore a 1,5 milioni di euro. L’operazione conferma il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto all’evasione e all’elusione
fiscale anche al di fuori dei confini domestici ed evidenzia l’efficacia della cooperazione giudiziaria internazionale e dell’uso delle tecnologie avanzate nell’investigazione dei reati economico-finanziari. Per il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità del soggetto indagato sarà definitivamente accertata solo nel caso in cui intervenga una sentenza irrevocabile di condanna




Migliorano le condizioni del bimbo floridiano di 4 mesi ricoverato con ferite alla testa

Migliorano le condizioni del neonato floridiano di appena quattro mesi finito in ospedale con un grave trauma cranico. Si trova ricoverato al San Marco di Catania, dove è stato trasferito dopo le prime cure al Pronto Soccorso di Siracusa. La prognosi rimane riservata ma il piccolo – spiegano fonti sanitarie – risponde positivamente agli stimoli. Nelle prossime 24 ore potrebbe essere definitivamente sciolta la prognosi.
Sul fronte delle indagini, massimo il riserbo degli investigatori che stanno muovendosi con il coordinamento della Procura. Secondo una prima ricostruzione, al vaglio dei carabinieri, il neonato sarebbe rimasto coinvolto in una lite familiare, avvenuta tre sere addietro in un’abitazione del centro di Floridia. Gli stessi familiari presenti in casa lo avrebbero trasportato al Pronto soccorso di Siracusa, appena resisi conto della situazione. I sanitari, dopo aver stabilizzato il piccolo, ne hanno disposto il trasferimento a Catania segnalando il caso alle forze dell’ordine.
Sono così scattati i primi accertamenti con gli investigatori che hanno già ascoltato i familiari presenti in casa nei momenti precedenti al ferimento, nel tentativo di far luce sull’episodio e individuare eventuali responsabilità.




Gru in pista all’aeroporto di Catania, la rabbia dell’assessore Aricò: “Inammissibile”

Poco dopo le 10 è stato riaperto l’aeroporto di Catania. Un lento ritorno alla normalità dopo una mattinata orribile che aveva portato alle 7 a bloccare decolli e atterraggi, con voli dirottati su Palermo. Secondo quanto comunicato dalla Sac, la società che gestisce lo scalo aereo etneo, Una gru del cantiere per l’interramento della Ferrovia si è guastata, restando bloccata proprio lungo il percorso usato dagli aeromobili per decollo e atterraggio. I lavori di interramento sono, peraltro, necessari anche per consentire l’allungamento della pista.
Di primo mattino, l’improvvisa chiusura con una breve comunicazione: “A causa dell’assenza di condizioni di sicurezza per la navigazione aerea per la presenza di ostacoli lungo le direttrici di atterraggio e decollo poste ad ovest della pista, è stata disposta l’interruzione dei voli in partenza e in arrivo all’Aeroporto di Catania fino alle ore 9.00”. I passeggeri sono comunque invitati a verificare lo stato del proprio volo con le compagnie aeree.
«È inammissibile che nel primo aeroporto della Sicilia possa accadere quello che è avvenuto questa mattina. Per ore i voli da e verso Catania sono stati messi sotto scacco da una gru guasta accanto a una pista, costringendo a dirottare voli, anche provenienti da New York, e causando enormi disagi ai passeggeri, in un periodo di traffico intenso. Faremo sentire le nostre ragioni ai vertici di Rfi e confidiamo che episodi del genere non si debbano più verificare». Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, commentando la chiusura dello scalo Fontanarossa di Catania a causa di una gru a bordo pista nel cantiere di Rfi.




Alla Pizzuta sta nascendo il nuovo PalaIndoor di Siracusa, opera da 3,8 milioni di euro

Dei piloni si alzano e si intrecciano alla Pizzuta. Sta prendendo forma la struttura del Palaindoor di Siracusa. Entro la fine di luglio dovrebbe essere completata la parte strutturale e quindi si passerà all’interno ed alle finiture. “Si realizza un sogno iniziato 7 anni fà …”, confida non senza emozione l’assessore allo sport, Giuseppe Gibilisco. “I nostri ragazzi avranno una struttura indoor dove potersi allenare. E questo luogo, sono certo, diventerà anche luogo di allenamenti e punto di riferimento per le nazionali che verranno a svernare a Siracusa”, annuncia.

Uno dei rendering illustrati del realizzando Palaindoor

Il Palaindoor è un impianto al coperto polivalente, di forma triangolare, con struttura portante in acciaio e travi reticolari, ampie facciate con vetrate per una superficie coperta complessiva di 2.450 mq. E’ pensato per la pratica al coperto di discipline come salto con l’asta, salto in lungo, salto in alto e lancio del peso. La parte centrale del nuovo fabbricato sarà adibita ad ospitare attrezzature per la pratica della ginnastica: su apposita pavimentazione anti-trauma ed antishock in gomma vi saranno installati attrezzi come parallele, sbarra, anelli e trampolini.
La “buca” per la ginnastica nell’area in cui sta sorgendo il Palaindoor

La realizzazione è stata finanziata con 2 milioni del Pnrr e 1,6 milioni di mutuo contratto con il Credito Sportivo, da restituire in 20 anni dal 2024. Il costo complessivo per la costruzione è quindi di 3.886.870,7 (240mila euro vengono coperti dal Fondo per l’avvio di opere indifferibili e con entrate proprie di Palazzo Vermexio).
Il nuovo spazio per lo sport al coperto era stato “pensato” per l’area del camposcuola Pippo Di Natale. La scelta di realizzare la struttura in un’area sottoposta a vincolo ed a due passi dalla zona archeologica della Neapolis, sollevò critiche e resistenze nel 2023, sino alla decisione, operata dal Comune di Siracusa, di “spostare” quella realizzazione alla Pizzuta. Una mossa in extremis, per non perdere il finanziamento nello stallo venutosi a creare.




FOTO. Aperte le Feste Archimedee, gran parata in Ortigia. Via a laboratori e spettacoli

Con la tradizionale parata inaugurale si sono aperte le Feste Archimedee di Siracusa. Il centro storico è stato colorato dai sorrisi delle centinaia di sportivi ed appassionati che hanno partecipato al corteo di apertura della manifestazione, giunta alla dodicesima edizione. Un numero realmente impressionante di partecipanti, per un tripudio di energia giovanile che ha attraverso le principali vie di Ortigia, partendo (non a caso) dalla statua di Archimede per raggiungere piazza Duomo. Si conferma sempre un’emozione grande l’apertura dell’appuntamento annuale che – sino al 5 luglio – mette al centro proprio il genio, la creatività ed il talento delle nuove generazioni. “Parata di grande impatto emotivo, curata magistralmente da Vincenzo Macario ed Erika Formisano. Simbolicamente, è stato come coinvolgere la statua di Archimede e riportarne la sua scintilla creativa tra di noi, risvegliando il genio, con una rappresentazione interconnessa tra arte, scienza, sport e cultura. Ad animare la parata: le coreografie delle scuole partecipanti, il gruppo sportivo coordinato da Rosy Gibilisco e le scuole aderenti al progetto. Grazie a tutti”, dice Edda Cancelliere, presidente dell’associazione Le Interferenze.
Da largo Aretusa a piazza Archimede, si sono moltiplicati i momenti di spettacoli, i laboratori, le performance artistiche e culturali per offrire uno spazio di visibilità e crescita ai giovani protagonisti del futuro.
Ed ieri sera, ad inaugurare il nuovo palco allestito nell’ex piazza d’armi antistante il Castello Maniace, le coinvolgenti esibizioni di “Danza oltre la danza”, spettacolo a cura di Vincenzo Macario e condotto dai giovanissimi Cristina Di Falco e Pietro Cancelliere.


Oggi (3 luglio) ancora tanti appuntamenti nel pomeriggio tra laboratori didattici, performance e spettacoli oltre allo sport (alla Marina).
Da ricordare le tre grandi serata all’Arena Maniace, ad ingresso libero. Questa sera (3 luglio) alle ore 20:30, “Itaca es no un lugar” di Ariadna Simo (Tenerife); alle 21.30 “Home. Liberi di ascoltarsi” di Jvan Bottaro (compagnia JB Bance Project); venerdì 4 luglio, nella sala ipostila del Castello Maniace, alle 19.30 proiezione: RUN, introduce Oriana Vella; alle ore 21, “La Notte dei Talenti” a cura di Mirella Furnari e Vincenzo Macario. Con la partecipazione delle etoiles Arianne Lafita Gonzalves e Vittorio Galloro ed il corpo di ballo Romae Capital Ballet di Antonio Desiderio. Conduce Mimmo Contestabile; sabato 5 luglio, alle ore 21:00, gran finale con il “Premio Feste Archimedee” a cura di Claudio Iudicelli e Vincenzo Macario. Conduce Naomi Moschitta, con la partecipazione straordinaria di Mimì (vincitrice del contest X-Factor), Francesca Bosco (finalista Amici), Simona Molinari e Tony Canto.
Grande novità dell’edizione 2025 è l’ingresso in programma dell’Ortigia Comics & Games, il nuovo festival pensato per gli appassionati di fumetti, manga, videogiochi, cultura pop e cosplay. Appuntamento dal 3 al 5 luglio in piazza Federico di Svevia, Facoltà di Architettura e cannoniere del Castello Maniace.
Per garantire a tutti una partecipazione comoda e rispettosa dell’ambiente, attivato un piano straordinario di mobilità urbana: parcheggi gratuiti in via Elorina e Von Platen; navette ogni 30 minuti da via Elorina al Ponte Umbertino (costo 1,20 eruo, dalle ore 11:00 del 3 luglio); navette ogni 15 minuti dal Ponte Umbertino fino al Castello Maniace, attraversando Ortigia; fermate intermedie per i pullman in arrivo da via Von Platen; navette dedicate dalla zona dei Villini, facilmente raggiungibile a piedi dalla stazione ferroviaria, con collegamenti diretti al Castello Maniace ogni 15 minuti.
Partner delle Feste Archimedee sono Isab, B2G Sicily, F.lli Caschetto, Midolo Gioielli, Gruppo Scar, Guardo, Prefabbricati Sud.




Affidati i lavori per la volta crollata del San Giorgio, sotto via del Santuario

Al via i lavori per il ripristino della volta parzialmente crollata del canale San Giorgio e l’eliminazione dell’ingrottamento che si è venuto a creare sotto via del Santuario, in prossimità con viale Teocrito, nonché per la ricostruzione della connessione idraulica con l’attigua cameretta sottostante Largo Mascali. Nei giorni scorsi l’appalto è stato affidato alla “Edile V.N.A Società Cooperativa”, che ha proposto un ribasso dell’1,55% rispetto all’importo a base d’asta di poco più di 230 mila euro. Il problema riguarda il canale San Giorgio, che scorre a circa quattro metri di profondità, un’opera realizzata in cemento con volta in mattoni pressati. Proprio sotto a quel pezzo di via del Santuario, a ridosso dei portoni delle abitazioni, è stato registrato un paio d’anni il cedimento della volta e di una delle due pareti laterali.
Il tratto fu per questo interdetto, per ragioni di sicurezza. Le indagini condotte hanno consentito poi di elaborare il progetto che dovrà adesso tradursi in interventi. Il problema fu segnalato dalla Siam, con una nota che metteva in evidenza le condizioni di staticità dell’incrocio. I Vigili del Fuoco rilevarono la presenza di fessurazioni alla base dell’edificio posto ad angolo tra viale Teocrito e via del Santuario, nonché lesioni passanti sul muro di recinzione posto su via Timeo con ingresso da via del Santuario. E’ stato allora necessario ed urgente procedere con le verifiche delle condizioni di stabilità, affidate ad una società specializzata in indagini geomorfologiche. Palazzo Vermexio “ai fini della salvaguardia della pubblica incolumità” il restringimento della sede stradale di via del Santuario, a partire da via Timeo fino all’intersezione con viale Teocrito e la chiusura al transito veicolare del tratto di viale Teocrito in corrispondenza dell’incrocio con via del Santuario, nella corsia con direzione viale Luigi Cadorna. Dopo una prima fase di interventi, la strada è stata riaperta, lasciando in sospeso, in attesa dell’affidamento dell’appalto, gli interventi definitivi. L’avvio del cantiere è previsto per i prossimi giorni. Non sono escluse modifiche parziali e temporanee alla circolazione veicolare.
Foto: repertorio




Le forze progressiste, “una via per Ramelli a Siracusa è pericoloso revisionismo”

A poche ore dalla trattazione in Consiglio comunale della proposta di intitolazione di una via di Siracusa a Sergio Ramelli, nuova presa di posizione da parte delle forze progressiste. Il gruppo consiliare del Pd, Sinistra Italiana, Sinistra Futura, Lealtà e Condivisione rendono ancora più manifesto il loro “no” alla mozione di FdI. “Questa proposta, presentata dai consiglieri comunali di Fratelli di Italia e sottoscritta pure dai gruppi consiliari di Forza Italia e Insieme, non è condivisibile perché vi sono delle profonde ferite della storia che rimangono tali e che, in maniera dolorosa, non possono essere sanate da nulla e da nessuno e men che meno dall’intitolazione di una via alla memoria. Non sono sanabili le atrocità e i crimini commessi dai repubblichini di Salò contro tante madri, mogli, sorelle, bambine, bambini, anziani innocenti così come non sono sanabili le atrocità e i crimini commessi dal terrorismo nero e da quello rosso negli anni di piombo”, si legge nella nota delle forze progressiste.
A preoccupare i partiti e movimenti di sinistra è “un certo revisionismo sempre più dilagante nella destra italiana, che tende anche a creare nuovi simboli, personaggi, miti, attorno ai quali propugnare quelle idee che pure la storia ha già condannato senza appello. Iniziative come questa rischiano da un lato di riaccendere scontri ideologici e dall’altro di riaprire ferite profonde nel tessuto sociale e politico della nostra comunità. Se si vuole veramente commemorare le vittime degli anni di piombo è doveroso farlo collettivamente e impersonalmente proprio al fine di evitare di riscaldare le frange più oltranziste delle tifoserie e rischiare nuove derive di terrore”, la chiosa del gruppo consiliare Pd, Sinistra Italiana Siracusa, Sinistra futura, Lealtà e Condivisione.




La replica di Cavallaro: “Revisionismo storico? Macchè, la sinistra semina odio sociale”

Si scalda il clima a poche ore dalla seduta di Consiglio comunale in cui si discuterà dell’intitolazione di una via di Siracusa a Sergio Ramelli. Le forze progressiste hanno accusato Fdi, proponente della mozione sostenuta da Forza Italia e Insieme, di “revisionismo storico”. Parole a cui replica duro il consigliere Paolo Cavallaro (FdI). “Ancora una volta la sinistra politica ha perso l’occasione per evolversi verso la vera pacificazione nazionale, nonostante i loro padri nobili avessero compiuto gesti di altissima levatura politica, come Berlinguer, Pajetta, Iotti, Violante, e per ultimo Veltroni. Continua ad alimentare odio sociale, anche di fronte ad una mozione, quale è quella di Fratelli d’Italia, che attraverso l’intitolazione di una via a Sergio Ramelli ma anche a Mario Lupo e Walter Rossi, si pone come apripista di un approccio equilibrato, che la porterà senz’altro agli onori della cronaca politica nazionale. Dispiace che questo non sia stato compreso e che nessuno a sinistra si sia emancipato dal coro unico, superficiale e non fondato sulla lettura attenta delle due mozioni unificate”, scrive Cavallaro.
“Sottoporremo al voto la mozione unica, quella iniziale per come integrata, e il giorno dopo sarà proprio la sinistra a spiegare perché, a prescindere dall’ esito della votazione, ha deciso di negare la memoria condivisa a tre persone vittime dell’odio ideologico, che poco ha a che fare con la politica e l’impegno civico e sociale.
Dinanzi ad una società sempre più violenta, sui social e nella vita reale, e dinanzi al proliferare delle guerre, è giusto dare alle nuove generazioni punti di riferimento in cui credere e ricordare che mai e poi mai la violenza deve essere strumento prevalente sul civico confronto e dibattito politico. L’intitolazione delle strade ha anche anche questo fine”, aggiunge l’esponente meloniano.
“Mi auguro – conclude il capogruppo di FdI – che prevalgano coraggio e libertà e si assista ad un dibattito, a cui contribuirò con un articolato documento, che lasci fuori fascismo e antifascismo, che non c’ entrano nulla, e si soffermi sulla democrazia, sulla libertà di pensiero e di manifestarlo, ciò che è stato negato a Ramelli, Lupo e Rossi, vittime di uno dei periodi più bui della storia italiana”.