Coronavirus, Siracusa e provincia: nessuna variazione. 111 contagiati, 99 guariti, 36 ricoverati

Dati epidemiologici sostanzialmente in fotocopia per la provincia di Siracusa nel report di aggiornamento fornito oggi dalla Regione. Rispetto alle 24 ore precedenti, nessuna variazione.
Restano 111 gli attuali positivi, 36 i ricoverati, 99 i guariti e 25 i deceduti. Esattamente gli stessi numeri di ieri, evenienza che solleva anche i dubbi di chi fornisce una lettura critica dell’analisi numerica fornita dalla Regione.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 99 (16, 52, 11); Catania, 694 (82, 243, 90); Enna, 288 (114, 104, 29); Messina, 362 (71, 138, 52); Palermo, 396 (58, 96, 31); Ragusa, 37 (3, 50, 7); Siracusa, 111 (36, 99, 25); Trapani, 71 (4, 63, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Siracusa. Al Monumento ai Caduti senza nessuna regola, dai social il monito del sindaco

Quarto giorno di Fase 2 e i cittadini sembrano aver completamente dimenticato per quale ragione è scattata l’emergenza sanitaria e per quali ragioni, le restrizioni che hanno tenuto tutti in casa per settimane. L’allentamento delle misure è stato interpretato davvero come la fine della pandemia, così questa mattina, dopo le immagini scattate ieri al Lungomare Alfeo, lo sguardo poteva essere puntato sul Monumento ai Caduti con lo stesso comportamento, anzi peggiore. Assembramenti, tutti vicini a godersi la bella giornata. I bimbi a giocare, le mamme a chiacchierare, i ragazzini arrampicati sul monumento. Peccato che non è questo quanto previsto a proposito dei parchi pubblici nè tantomeno per le attività all’aperto. Le distanze di sicurezza sono obbligatorie, vanno mantenute. Mascherine, una o due, indossata in maniera distratta. Così parte il monito del sindaco, Francesco Italia. “Cari cittadini-ricorda dalla sua pagina Facebook il primo cittadino-  l’epidemia di Covid19 non è stata ancora sconfitta: non vanifichiamo i risultati della quarantena, e continuiamo a lottare insieme contro il contagio. Mi rivolgo in particolare si ragazzi: seguire le regole di prevenzione salva la salute vostra e dei vostri cari”. Italia passa poi ad un “ripassino” su quanto occorre fare o, al contrario, è vietato.
” Sono assolutamente vietati gli assembramenti; è necessario mantenere la distanza di sicurezza; è obbligatorio indossare i dispositivi di protezione nei luoghi chiusi o nelle aree aperte in cui non è possibile rispettare la distanza sociale.
A chi disattende le seguenti prescrizioni sono state elevate e verranno elevate sanzioni da 400 a 3000 euro, con possibilità di incremento per comportamenti reiterati. Comprendo la voglia di tornare a vedersi, ma bisogna rispettare le regole e rispettare la vita”.




Siracusa. Non si paga il suolo pubblico per i mesi di lockdown: la decisione del Comune

Novità per il pagamento del suolo pubblico da parte delle attività commerciali in lockdown. Con una delibera del 4 maggio, il Comune di Siracusa ha stabilito che bar, ristoranti, pub, pizzerie ed ogni altra attività con occupazione di suolo pubblico non dovrà pagare la relativa tariffa di concessione per i mesi in cui è stata disposta la serrata per via dell’epidemia di coronavirus.
Il provvedimento, preparato dall’assessorato alle attività produttive retto da Cosimo Burti, ha ricevuto anche il via libera del commissario straordinario che sostituisce il Consiglio comunale. È immediatamente esecutivo e vale anche per le attività che hanno riaperto per asporto ma non possono comunque utilizzare verande e dehors allestiti su suolo pubblico.
È in corso di ricalcolo anche la Tari per le attività commerciali, inclusi i negozi al dettaglio. La volontà di Palazzo Vermexio, nel rispetto degli equilibri di bilancio, è quella di “scontare” i mesi di chiusura rideterminando l’importo totale dovuto.

Foto dal web




Fase 2 tra spostamenti, traslochi, barche e sport: i chiarimenti della Protezione Civile

Una serie di chiarimenti sul contenuto dell’ordinanza emanata il 30 aprile scorso dal presidente della Regione, Nello Musumeci e con cui si dà il via in Sicilia alla cosiddetta Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Una circolare emanata ieri dalla Protezione Civile regionale entra nel dettagli di alcuni aspetti delle attività consentite o non consentire nell’Isola.
Si parte dai famigerati rientri in Sicilia. Sono possibili anche per raggiungere la propria residenza, domicilio, abitazione osservando un periodo obbligatorio di 14 giorni di isolamento e comunicando l’arrivo al proprio medico di base o pediatra di libera scelta, al Dipartimento di prevenzione Asp, nonchè registrandosi al sito siciliacoronavirus.it. Dopo 14 giorni, ci si può spostare in altra regione sempre per le motivazioni ritenute necessarie (salute, lavoro, necessità) o per raggiungere i congiunti. Chi arriva in Italia attraverso voli aerei, treni o nave dovrà comunicare con dichiarazione dettagliata al momento dell’imbarco le ragioni del viaggio, consegnando tale dichiarazione al vettore.

Passando alle seconde abitazioni: consentiti i trasferimenti per tutta la durata della stagione, ma nei giorni feriali. Dopo il trasferimento, consentiti gli spostamenti necessari come negli altri casi. Sempre nei giorni feriali, consentito raggiungere le seconde case per lavori di manutenzione.

Verso comuni diversi da quello di residenza ci si può spostare per motivi di necessità, anche legati all’acquisto di beni di prima necessità, inclusi gli alimentari, se non disponibili nella propria zona.

Per quanto concerne la vendita di commercianti ambulanti, necessaria la garanzia delle norme di sicurezza e distanziamento, cosi’ come l’utilizzo di guanti, mascherine e la frequente igienizzazione con disinfettante. Sono consentiti i mercati all’aperto, esclusivamente per i generi alimentari.

Ripartono le attività cinofile, ma con un solo addestratore, solo all’aperto e con la sanificazione degli strumenti eventualmente utilizzati.

Il personale delle imprese di opere e servizi che è già sottoposto a sorveglianza sanitaria non deve osservare, se si sposta da una regione all’altra, il periodo di isolamento.

Riparte lo sport individuale, inteso come attività non agonistica, incluse le discipline che si svolgono in mare, purchè si rispettino le distanze di sicurezza e vengano sanificati gli strumenti utilizzati. Per svolgere questo tipo di sport ci si può anche spostare in altri comuni.

La pesca sportiva e ricreativa può essere svolta e sono consentiti gli spostamenti per la manutenzione dei natanti.

Consentiti i traslochi, che avvengono tramite trasporto su strada, incluso il montaggio di mobili.

Infine i cantieri, ripartono ma previa relazione di documentazione che assicuri la sicurezza dei lavoratori e che contenga il rispetto delle norme anti-Covid-19




Prezzi in aumento? L'assessore invita al consumo critico, Confcommercio lancia strategia di contenimento

Diverse segnalazioni giunte in redazione hanno lamentato l’aumento dei prezzi in alcuni bar di Siracusa. Una media di 15/20 centesimi in più per caffè o colazione, nella settimana della riapertura seppur in forma di asporto. “Se ci sono bar dove sono stati aumentati i prezzi, si può anche decidere di non andare”, commenta l’assessore alle Attività produttive ed al Commercio, Cosimo Burti, intervenuto su FMITALIA. “Una forma di consumo critico”, aggiunge.
“Se un imprenditore decide di aumentare i prezzi  per pagarsi i costi, non è molto furbo perché. Inevitabilmente, l’utenza gli volterà le spalle. E se, alla fine, di cornetti o di caffè, ne venderà meno non credo abbia individuato la strategia giusta”.
Intanto da Confcommercio Siracusa mettono in evidenza come la stragrande maggioranza delle attività associate stia, invece, adottando una strategia di contenimento dei prezzi. “Se gli aumenti dipendono dai rincari sulla materia prima, purtroppo l’esercente non può fare molto avendo, a sua volta, un costo maggiorato in partenza”.

Foto dal web




Siracusa. Tari, confusione sul pagamento in unica soluzione: niente interessi

Sta generando confusione il recapito, proprio in questi giorni, della richiesta di pagamento Tari da parte dell’Ufficio Tributi del Comune di Siracusa. La comunicazione che progressivamente sta arrivano alle famiglie siracusane parla del 4 maggio come scadenza per il pagamento in un’unica soluzione, data evidentemente già passata. Il sindaco, Francesco Italia ha chiesto, a questo proposito un atto d’amore, in un periodo difficile come questo, spingendo chi può ad effettuare il pagamento senza ricorrere alla rateizzazione. La data indicata sugli avvisi consegnati ai cittadini, tuttavia, desta preoccupazione anche in chi avrebbe questo orientamento. Il timore è che si possa dover pagare anche gli interessi sul ritardo, visto il termine indicato. Una perplessità che starebbe spingendo tanti ad optare ugualmente per la rateizzazione. Gli uffici chiariscono che è possibile pagare in una sola soluzione anche oltre quella data, senza interessi. La confusione resta comunque massima. In realtà a poter essere pagate in un’unica soluzione sono le prime sei rate. Per chi invece sceglie di attenersi alle scadenze degli acconti, questi i termini per il pagamento:  30 maggio, 30 giugno, 30 luglio, 30 settembre, 30 ottobre e poi il saldo del 30 novembre.




Spaccio di droga, il lockdown rallenta ma non stoppa gli "affari": sanzionati in 66

Seppure con una contrazione nel volume degli “affari” a causa del coronavirus, lo spaccio di stupefacenti non si è arrestato nel siracusano in lockdown. “I numeri complessivi sono stati comunque significativi”, spiegano i Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa. Nel corso dei servizi di controllo del territorio per verificare la corretta applicazione delle misure di contenimento del Coronavirus, hanno sorpreso e sanzionato diverse persone che hanno deciso di violare il lockdown solo per andare a reperire sostanze stupefacenti per il loro uso personale.
Tra il 9 marzo ed il 3 maggio 2020, i militari dell’Arma hanno infatti segnalato alla Prefettura di Siracusa per uso personale di stupefacenti addirittura 66 persone, delle quali ben 37 nel solo capoluogo. Sono stati sorpresi, il più delle volte, in prossimità delle note piazze di spaccio.
Sono stati tutti sanzionati per la violazione delle disposizioni ministeriali sul contenimento della pandemia, ovvero con la contravvenzione da 400 a 3.000 euro, aumentata fino a un terzo quando la violazione è avvenuta mediante l’utilizzo di un veicolo.




Multe da Fase Due: "sto andando a trovare un amico", ma gli amici non sono "congiunti"

Le sanzioni non si arrestano in Fase Due. Le regole da seguire restano e le infrazioni vengono perseguite. Nelle ore scorse, i Carabinieri hanno elevato multe a Siracusa, Cassibile, Carlentini, Ferla e Lentini.
In particolare, un uomo si era spostato da un comune all’altro della provincia, a bordo del suo ciclomotore, per andare a trovare un amico che non vedeva da tempo. Ma i semplici amici, come è stato più volte chiarito, non rientrano nella categoria dei congiunti, ai quali invece è ora consentito andare a far visita, e pertanto no rappresentano un valido motivo per lo spostamento. E’ successo a Lentini.
I Carabinieri di Siracusa, quotidianamente impegnati a garantire la corretta osservanza delle regole vigenti, rammentano che è necessario continuare a rispettare le misure di contenimento della pandemia, “alla cui violazione conseguono per i contravventori sanzioni da 400 euro a 3.000 euro, da aumentare fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo e da raddoppiare in caso di recidiva”.




"Dammi i soldi o voli via dal balcone": arrestato per estorsione un 39enne a Noto

E’ accusato di estorsione ai danni di un operaio di Noto il 39enne Simone Manenti. E’ stato arrestato al termine un’operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura di Siracusa e condotta dal commissariato diretto da Paolo Arena.
Tutto ha inizio lo scorso martedì, quando gli investigatori netini hanno avuto notizia di una estorsione subita da un operaio. La vittima, da tempo, sarebbe stata vessata da costanti richieste di denaro e da chiare minacce che – secondo gli inquirenti – sarebbero state messe in atto da Simone Manenti. La vittima ha ricevuto via social un eloquente messaggio minatorio “perché non mi rispondi? Devi pagare…devi pagare o giuro che vengo a casa tua e butto dal balcone te e tua moglie”, con la richiesta di 1800 euro. Altri messaggi vocali dello stesso tenore intimidatorio sono stati inviati via whatsApp.
Per interrompere l’azione criminosa e tutelare la vittima ed i suoi familiari, gli uomini del Commissariato di Noto hanno predisposto un’operazione di polizia giudiziaria che ha consentito di cogliere nella fragranza del reato il Manenti, bloccato mentre mentre riceveva una somma di denaro dalla sua vittima (video).

Gli elementi di prova vengono a carico dell’arrestato vengono definiti “pesanti” dagli investigatori. Secondo una prima ricostruzione, è verosimile che dietro le pretese estorsive vi siano dei debiti derivanti da una compravendita di sostanze stupefacenti effettuata dall’estortore con terze persone, per onorare i quali, lo stesso avrebbe vessato la vittima.




Il Questore tira le orecchie ai siracusani: "evitate assembramenti, rispettate le regole"

Anche il Questore di Siracusa, Gabriella Ioppolo, interviene su questi primi giorni di fase due, interpretati da alcuni siracusani come una sorta di libera tutti. “Le disposizioni poste a salvaguardia della salute pubblica devono essere scrupolosamente osservate per continuare a contrastare efficacemente la diffusione del virus. Si ribadisce, pertanto, che è necessario evitare ogni forma di assembramento, rispettare il distanziamento sociale e indossare i dispositivi di protezione individuale all’interno degli esercizi commerciali e sulle pubbliche aree, quando non è possibile mantenere il distanziamento personale”, le parole del Questore.
La Polizia resta pertanto impegnata nei controlli per il rispetto delle misura di contenimento e gestione dell’epidemia. Dall’osservanza delle norme igienico-sanitarie, al divieto di assembramento; dal rispetto del
distanziamento sociale all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Rimangono invariati i divieti di spostamento per le persone positive al COVID-19 e per quelle che si trovano in quarantena domiciliare e per l’esercizio delle attività non ancora autorizzate all’apertura.