Siracusa. Coronavirus, positivo infermiere dell'ospedale: un nuovo caso

A suo modo, è già una sorta di piccolo caso. Un infermiere in servizio all’ospedale di Siracusa è risultato positivo al coronavirus. Eppure il primo tampone effettuato aveva dato esito negativo. E così l’uomo era regolarmente tornato a lavoro nel suo reparto. Ma dopo poco, avrebbe avvertito un malore durante il turno del primo maggio. Lo confermano fonti familiari e mediche. Sottoposto a nuovo tampone, questa volta è risultati positivo, nonostante pochi giorni prima lo stesso test avesse fornito responso diverso.
Il nuovo caso finisce per allungare la scia di sanitari dell’ospedale di Siracusa che hanno contratto il virus. Prima della separazione dei percorsi e del doppio pronto soccorso, il covid-19 si era manifestato in più reparti destando allarme nell’opinione pubblica per il numero dei sanitari positivi. Poi, con la “normalizzazione” dell’Umberto I avviata dal covid team, le percentuali sono scese sotto le soglie di allerta.




Odissea a Targia, per ore in coda per entrare al Centro Comunale di Raccolta

Anche tre ore in fila, dentro l’auto, prima di riuscire a conferire i propri rifiuti al centro comunale di Targia. Con la chiusura di Arenaura, tutta l’utenza si è riversata nella struttura a nord del capoluogo. Aumentano gli utenti, ma può entrare solo un’auto per volta per le regole che vietano assembramenti. E così lievitano i tempi di attesa, generando lunghe code visibili sin dall’ex viadotto di Targia.
Sono decine i messaggi di utenti imbufaliti per un sistema che non da alternative ad una attesa di ore in auto. Ed anche Fratelli d’Italia protesta con una nota a firma di Alberto Moscuzza, del circolo Aretusa.
Tekra è ferma: per garantire la sicurezza dei lavoratori non si può aumentare il numero di accessi contemporanei. Si entra uno per volta. Il Comune di Siracusa, allora, spinge per poter aprire Arenaura (destinato a rifiuti covid) ma per poterlo fare servono più corse verso la discarica apposita per quel tipo di rifiuto.
Il Ccr di Targia è aperto per 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20, dal martedì alla domenica; solo nel pomeriggio il lunedì. Al Ccr si possono conferire i rifiuti differenziati con il sistema della pesatura per gli sconti sulla Tari insieme ad ingombranti ed altri rifiuti.




Sport individuali all'aperto, via libera in Sicilia: ecco quali e come

Dopo il lockdown per limitare ogni forma di contagio dal Coronavirus, da oggi in Sicilia scatta il via libera alla pratica degli sport individuali “nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale”.
L’apertura – contenuta nell’ordinanza firmata lo scorso 30 aprile dal presidente della Regione, Nello Musumeci – è disciplinata da una circolare dell’assessorato alla Salute.
Nel documento, in cui si escludono di fatto tutti gli sport di squadra, viene infatti specificato che “l’attività sportiva deve essere svolta esclusivamente in forma individuale e non ammette né prevede alcun contatto fisico” e praticata “in luoghi aperti”. La circolare chiarisce inoltre che è “ammessa la pratica di qualsiasi sport, esclusivamente e rigorosamente in forma individuale, che contempli l’utilizzo di un attrezzo”.
Per fare degli esempi, si potranno nuovamente praticare tutte le discipline su due ruote, ma anche tennis, padel, tennis tavolo o pattinaggio, windsurf, surf. Via libera anche alla “pesca subacquea, apnea, diving e nuoto in acque libere, purché esercitati nel sito più vicino alla propria abitazione”. Come previsto dall’ordinanza del presidente della Regione sì anche a canoa, canottaggio e vela, equitazione, golf e ovviamente atletica, ma anche alla pesca sportiva: tutte discipline che si possono praticare “purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio”.
La circolare dell’assessorato alla Salute specifica inoltre che nei circoli e nelle strutture sportive private, i legali rappresentanti dovranno far rispettare tutte le misure in materia di sanificazione, di distanziamento interpersonale e di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e di sicurezza (mascherine, guanti, termoscanner e saturimetro).
Nelle strutture, all’intero delle quali potranno accedere solo gli iscritti, dovrà essere individuato un supervisor che avrà il compito di “monitorare ed assicurare costantemente il regolare espletamento delle attività”.
All’interno dei circoli sportivi, che dovranno dotarsi di igienizzanti da dislocare nelle diverse aree dedicate all’attività fisica e nelle aree comuni (ingresso, WC etc.), sarà comunque vietato l’uso di piscine e luoghi chiusi, quali palestra, bar, sale di intrattenimento e non sarà consentito l’utilizzo delle docce. L’ingresso negli spogliatoi, infine, è permesso esclusivamente per l’uso dei wc che dovranno essere preventivamente sanificati.
La circolare dell’assessorato alla Salute chiarisce inoltre che “l’ingresso ai soci presso le strutture sportive è consentito previa prenotazione, secondo le modalità utilizzate dalle strutture medesime, per lo svolgimento dell’attività, tra quelle ammesse, prescelta dall’interessato”.
L’assessorato per assicurare un costante monitoraggio del rispetto delle disposizioni ha previsto dei controlli nei circoli e le eventuali violazioni saranno oggetto di specifiche sanzioni.

Foto: sport360.it
 




Siracusa durante il lockdown, studio del Cipa: giù gli inquinanti

Il Cipa (Associazione per la Protezione dell’Ambiente) ha completato un proprio studio sulla qualità dell’aria mel siracusano durante le settimane del lockdown da coronavirus.
Nel rapporto sono stati analizzati gli andamenti di molti inquinanti monitorati dalla rete Cipa.
“Fin dalle prime battute della crisi da Coronavirus, e del conseguente lock-down, abbiamo registrato una riduzione degli inquinanti. I dati della rete sono stati confrontati con quelli prodotti dalla ex Provincia, in particolare nei centri abitati e fino alle porte del capoluogo, nel tratto fra
Belvedere e Scala Greca”, spiega il presidente del Cipa, Mario Lazzaro.
Durante la pandemia (le misurazioni fanno riferimento al periodo gennaio-aprile) è stato rilevato un contenimento delle concentrazioni di NOx (Ossidi di Azoto) e di Benzene. Contenimemto maggiorinei centri a più intenso traffico. “Per gli ossidi di azoto (NOx), il traffico costituisce il fattore causa determinante, le concentrazioni si sono ridotte, da gennaio ad aprile del 40-45%. Gli scostamenti sono stati più evidenti nelle stazioni San Focà (da 16 a 7 microgrammi per metro cubo) e di Belvedere (da 13 a 5 microgrammi per
metro cubo) più prossime ai centri abitati. Si tratta di riduzioni dovute alla forte contrazione del traffico veicolare. E’ comunque un dato assodato che negli ultimi cinque anni le medie annuali degli Ossidi di Azoto viaggiano ben al di sotto dei limiti prescritti”, spieganogli specialisti del Cipa.
“Per quel che riguarda benzene, toluene, etilbenzene e xilene, le loro concentrazioni (il prodotto più significativo è il benzene, ndr) nel
periodo di quarantena si sono ridotte del 25%. Si tratta di composti volatili derivati per gran parte dal traffico veicolare. Pa restante quota, circa il 20%, può originarsi da attività industriali”, analizzano dal Cipa.




Siracusa. Incidente frontale in contrada Targia: con la Fase 2 sinistri a raffica

Diversi incidenti nel giro di 24 ore, le prime della ripartenza, con l’avvio della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Questa mattina, frontale in contrada Targia. Due le auto coinvolte, fortunatamente nessun ferito. Secondo le prime ricostruzione, una delle due auto si sarebbe immessa contromano nella rotatoria. Le persone coinvolte avrebbero riportato qualche contusione. Per nessuno si è reso necessario il trasporto il ospedale. Ieri, oltre all’incidente della Fanusa, un altro impatto si è verificato in piena rotatoria, davanti al Tribunale in viale Santa Panagia. Coinvolte una moto e un’auto. Già domenica, incidente in via Monteforte, con tre auto e altrettanti feriti. E poi l’incidente sulla strada statale 115, in direzione Cassibile, vicino all’ingresso della frazione periferica del capoluogo. La libertà riacquisita, insomma, sembra non essere gestita nel migliore dei modi al volante. Occorre evidentemente riprendere dimistichezza con il Codice della Strada, ma occorre farlo subito.




Siracusa. Pesca illegale in Area Marina Protetta, sanzionati due sub

La Capitaneria di Porto è intervenuta due volte, ieri, in area marina protetta del Plemmirio.
Dopo aver individuato la presenza di fasci di luce nello specchio acqueo antistante Terrauzza, attraverso le telecamere di monitoraggio, il Consorzio Plemmirio ha informavato la Sala Operativa della Guardia Costiera che ha inviato unità sui luoghi segnalati, precisamente tra il Varco 14 e il Varco 15.
Giunti sul posto, i militari hanmo riscontravato la presenza di due pescatori subacquei in attività di pesca in apnea. Quando si sono avviate verso la loro auto, al termine della pesca, sono stati fermati e identificati. Hanno rimediato una sanzione amministrativa pecuniaria per aver effettuato la pesca subacquea in apnea in orario notturno.
Ai due è stata inoltre sequestrata l’attrezzatura da pesca (2 fucili subacquei con fiocina e 2 torce) ed il prodotto ittico pescato, per un peso complessivo di 6 kg di specie mista tra polpi, saraghi, triglie, orate, seppie e cicale.
Sempre nella giornata di ieri, un dipendente del Consorzio Plemmirio in servizio di perlustrazione ha riscontrato la presenza in Zona A – riserva integrale – di un rete da posta segnalata con un bidone bianco e una cima galleggiante arancione. La Guardia Costiera ha rimosso la rete, lunga circa 1500 metri. All’interno sono stati trovati 3kg di pesce, tra palamite e triglie. Tutto è stato sottoposto a sequestro.




Mascherine chirurgiche per la popolazione, a Canicattini parte la distribuzione

Il Comune di Canicattini Bagni ha iniziato quest’oggi la distribuzione di mascherine a tutti i nuclei familiari della città. Si tratta delle mascherine chirurgiche messe a disposizione dal Dipartimento di Protezione Civile in tutto il territorio nazionale.
A consegnarle casa per casa sono i volontari comunali di Protezione Civile, in modo da evitare possibili assembramenti. Muniti di dispositivi di protezione, i volontari faranno le consegne delle mascherine ai vari nuclei familiari davanti all’uscio di casa.
Il sindaco Marilena Miceli e l’Assessore alla Protezione Civile, Salvatore La Rosa, hanno ringraziato i giovani volontari per l’impegno. Ringraziamenti da Canicattini anche alla Sibeg Coca Cola per aver donato bevande al Dipartimento Regionale di Protezione Civile che ha provveduto a recapitarle ai minori ospiti presso le Case di accoglienza della città, “Casa Aylan” e “La Pineta”.




Droga nascosta negli slip, arrestato un geometra di 32 anni ad Augusta

Nascosti negli slip, aveva 5 involucri termosaldati con circa 50 grammi di cocaina. Una perquisizione disposta dai Carabinieri ha incastrato un geometra 32enne di Augusta. E’ stato fermato mentre si trovava a bordo della sua atuo.
Lo stupefacente è stato sequestrato e l’uomo posto ai domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa. E’ stato anche sanzionato per la violazione delle misure di contenimento della pandemia da coronavirus.




Siracusa. Antenne 5G, denuncia di Vinciullo e Moncada: "Autorizzate e installate"

“Antenne 5 G autorizzate eccome, nonostante gli impegni assunti e le garanzie sul fatto che nessun nuovo impianto sia stato installato nel nostro territorio”.

Vincenzo Vinciullo e Sebastiano Moncada smentiscono quanto dichiarato nelle scorse settimane. “Molti cittadini – ricordano-  temono che a causa del 5G avremo un numero maggiore di antenne e, quindi, una conseguente maggiore esposizione alle onde elettromagnetiche emanate dalle antenne. In provincia di Siracusa, ad oggi sono stati autorizzati 5 impianti 5G, di cui 3 a Siracusa e 2 nel Comune di Noto, ma mentre il Sindaco di Noto ha bloccato l’installazione delle antenne, quello di Siracusa non solo non ha bloccato la autorizzazioni ma nemmeno le installazioni”. Secondo quanto riferiscono i due esponenti di Siracusa Protagonista, “almeno due antenne sarebbero state montate, nonostante la chiusura dei cantieri di lavoro che si è avuta nelle ultime settimane.Ma il Sindaco -chiedono- non aveva assicurato che a Siracusa non sarebbe stata autorizzata l’installazione delle antenne?”. Poi un ulteriore dettaglio. “Sembrerebbe, nel caso non venisse smentita la notizia dell’esistenza di 3 autorizzazioni, una su viale Scala Greca, una vicino al mercato all’ingrosso e l’altra a Fontane Bianche, che il Sindaco non sia a conoscenza di ciò che fanno gli Uffici comunali e la cosa è molto grave, soprattutto se riguarda la salute dei cittadini”.




Siracusa. Furti al cimitero durante il lockdown: "Rubati i lumini a batteria"

Sciacalli, non solo ladri. In queste settimane di lockdown qualcuno evidentemente ha fatto ingresso al cimitero comunale e non di certo per rendere omaggio ai defunti. Vergognoso quanto scoperto con la riapertura. Dopo due mesi di chiusura i parenti che hanno potuto accedere all’interno della struttura comunale, con le misura stabilite dalla Regione, quindi con il contingentamento e le distanze di sicurezza, si sono imbattuti in scene deplorevoli. Furti e furtarelli pressochè ovunque. I lumini a batteria, ad esempio. Secondo la testimonianza di un cittadino, ne sono stati rubati davvero tanti, in serie. Hanno un costo di circa 26 euro ciascuno. Il problema non riguarda il singolo lumino da dover riacquistare  ma il gesto, che non è solo delinquenziale, è disumano soprattutto perchè perpetrato in un cimitero e in piena emergenza Coronavirus, quando i funerali non sono stati celebrati, con un dolore amplificato all’ennesima potenza per chi ha perso un proprio caro e non ha potuto tributargli un degno saluto. Altri problemi avrebbero riguardato la gestione delle tumulazioni. Niente di tutto questo rappresenta una novità, purtroppo. Ma la gravità che assumono gesti del genere in un contesto come quello che la pandemia ha creato di certo è di gran lunga superiore. Vergognoso è il più leggero degli aggettivi che possono essere attribuiti a quanto accaduto. Con la riapertura del cimitero comunale la vigilanza dovrebbe tornare maggiore. Alcune criticità, del resto, erano state risolte, con alcuni provvedimenti adottati dal Comune e anche grazie alla collaborazione dell’associazione Gli Angeli, guidata da Giacinto Avola.  Resta l’amarezza, profonda, però, per quello che qualcuno riesce a fare senza porsi alcuno scrupolo di coscienza.