Priolo. Contributi alle attività danneggiate dall'emergenza: pubblicato il bando

Pubblicato il bando che stabilisce modalità e procedure per la concessione di contributi alle attività di Priolo che hanno subito ripercussioni economiche a causa dell’emergenza Coronavirus. “Le istanze – ha fatto sapere il Sindaco, Pippo Gianni – potranno essere presentate entro il 19 maggio 2020. Queste le categorie che potranno richiedere il contributo: attività commerciali, pubblici esercizi quali bar, ristoranti, paninoteche e pizzerie, attività artigianali, acconciatori, estetiste, palestre regolarmente autorizzate, partite IVA con reddito dichiarato non superiore a 35.000 euro, con sede sociale e operativa nel territorio di Priolo Gargallo..
1.500 euro andranno alle attività artigiane e del settore non alimentare con locali in affitto, ad oggi chiuse per disposizione del DPCM dell’11 marzo; 1.000 euro ai gestori di attività artigiane e del settore non alimentare ad oggi chiuse, proprietari del locale; 750 euro alle attività di ristorazione che effettuano il servizio a domicilio. Per quanto riguarda le partite IVA, sarà erogato un contributo di 1.500 a coloro che pagano l’affitto del locale, 1.000 euro ai proprietari. I moduli per presentare istanza potranno essere scaricati dal sito del Comune e inoltrati all’indirizzo di posta elettronica: ufficio.protocollo@pec.comune.priologargallo.sr.it oppure all’ufficio Protocollo del Comune.




Siracusa. Emergenza sanitaria: Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro con Razza

E’ stato chiesto ufficialmente un incontro all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza (a cui nel frattempo le organizzazioni sindacali hanno inoltrato la propria solidarietà per le minacce ricevute). Se ne discute da settimane e la questione è stata anche oggetto di dibattito per le organizzazioni sindacali in occasione della “piazza virtuale” del Primo maggio. Dalle parole si è adesso passati ai fatti perché Cgil, Cisl e Uil, attraverso i rispettivi segretari Roberto Alosi e Vera Carasi e il commissario straordinario Luisella Lionti, hanno inviato una urgente richiesta di incontro all’assessore Razza.
“Abbiamo chiesto un incontro urgente attraverso una videoconferenza sull’emergenza sanitaria che attanaglia la provincia di Siracusa e sulle preoccupazioni ancora oggi esistenti agli inizi della cosiddetta Fase 2. Le roventi polemiche esplose ormai da settimane sulla capacità di risposta delle strutture sanitarie pubbliche siracusane all’emergenza Covid-19 – hanno aggiunto i segretari sindacali -, gli appelli lanciati da più parti circa la necessità di intervenire a tutela della salute pubblica con correttivi di governance generale e sanitaria adeguati all’emergenza in atto e l’assordante silenzio con cui la dirigenza generale e sanitaria dell’Asp di Siracusa ha inteso rispondere alle nostre continue richieste di incontro, ci impongono la necessità di un tavolo di confronto. La presenza costante, attenta, critica e propositiva delle federazioni di categoria, ha contribuito a determinare interventi e correttivi importanti. L’impegno Confederale deve adesso guardare alla fase successiva di questa emergenza sanitaria. Bisogna individuare tutti gli accorgimenti per ripristinare la piena funzionalità del sistema sanitario siracusano, utili a ricostruire un clima di fiducia e di sicurezza fra gli operatori sanitari e la collettività allo stato delle cose profondamente messo in discussione”.




Siracusa. Lettera di Cna alle scuole: "Comprate strumenti tecnologici nel territorio"

“Le scuole acquistino tecnologie connesse alla didattica a distanza” . La sollecitazione parte da CNA Siracusa, che ieri  ha scritto  ai dirigenti scolastici degli istituti della provincia.
“L’emergenza epidemologica da “covid-19” – si legge nella nota trasmessa- ha costretto il Governo e le istituzioni Regionali e locali ad adottare dei provvedimenti di limitazione della libertà per eliminare il contatto e la possibilità di contagio della popolazione.
La chiusura totale di molte attività in atto è causa di una grave crisi economica e per molti anche la cessazione totale della attività imprenditoriale. La mancanza di incassi, inoltre, ha creato anche situazioni di difficoltà per adempiere agli acquisti dei beni di prima necessità quali gli alimenti e i farmaci, ricorrendo spesso agli aiuti o di familiari, o di amici oppure di associazione che volontariamente, grazie alla generosità di tanti cittadini e delle istituzioni, provvedono a consegnare dei pacchi di alimenti. Situazione destinata a perdurare. La nostra associazione lancia l’iniziativa ‘ “solidarietà per attività produttive in genere” invitando e sensibilizzando gli Enti pubblici territoriali, le Istituzioni scolastici quest’ultimi beneficiari di finanziamenti per acquisti nel settore I.T.C., ad investire nel proprio territorio nel rispetto delle normative di riferimento. Ciò potrebbe diventare anche per i cittadini uno stimolo per guardare con più attenzione alle attività di vicinato quasi a creare un effetto di “economia circolante del territorio” per far sì tutti possano ripartire”.




Siracusa. Minacce a Razza, il commissario dell'ex Provincia Percolla: "Atto vile"

La solidarietà del commissario straordinario del Libero Consorzio, dott. Domenico Percolla all’’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza,vittima di minacce, arriva questa mattina. In una nota diffusa oggi, il funzionario regionale stigmatizza l’accaduto. “L’ennesimo vile atto intimidatorio – ha detto  Percolla – ai danni di un rappresentante delle istituzioni che in questo momento, con grande impegno, sta lavorando per assicurare al popolo siciliano le migliori condizioni possibili nell’ambito della tutela della salute. Auspico che che i rappresentanti delle forze dell’ordine riescano, in tempi brevi, a individuare i responsabili dell’atto intimidatorio”.




Siracusa, marzo 2020: aumentati i decessi dello 0,6%, incidenza covid dell'1,5%. Studio Istat/Iss

E’ stato pubblicato oggi il rapporto dedicato all’analisi dell’impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente in Italia. Uno studio condotto dall’Istat insieme all’Istituto Superiore di Sanità con cui si prova a fornire “una lettura integrata dei dati epidemiologici di diffusione dell’epidemia di Covid-19 e dei dati di mortalità totale acquisiti e validati” dall’Istituto Nazionale di Statistica nel primo trimestre del 2020. I risultati vengono presentati, dopo una introduzione di carattere nazionale, a livello provinciale e per aggregazioni di province.
La provincia di Siracusa viene inserita tra quelle a bassa diffusione dell’epidemia. Si tratta di una lista di 34 province, tutte del centro sud, tra cui tutte le altre siciliane (Agrigento, Catania, Caltanissetta Messina, Trapani, Ragusa e Palermo) ad eccezione di Enna che rientra tra quelle a media diffusione.
Lo studio Istat/Iss (con copertura dell’87,6% della popolazione della provincia di Siracusa) prende in considerazione i decessi del mese di marzo 2020 e li rapporta alla media Istat 2015-2019. Ne viene fuori un aumento dei decessi pari allo 0,6%.
Quanto ai decessi totali nel periodo 20 febbraio-31 marzo sono stati 452, contro i 445 della media 2015-2019 (stesso periodo). Al 31 marzo 2020 erano 7 i decessi in provincia di Siracusa attribuiti ufficialmente al coronavirus dalla sorveglianza integrata covid-19, ovvero l’1,5% del totale. Dato che rende la provincia di Siracusa tredicesima tra le trentaquattro a bassa diffusione.
Oggi i decessi sono diventati 25, rendendo il mese di aprile (non ancora coperto dallo studio Istat/Iss) quello con il maggior numero di morti da covid-19 in provincia di Siracusa.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 113 contagiati, 39 ricoverati, 25 deceduti

Seguendo la lieve altalena delle ultime giornate, torna a scendere il numero degli attuali positivi in provincia di Siracusa. Nell’aggiornamento fornito dalla Regione e relativo alla data odierna, i contagiati sono 113 ovvero due in meno rispetto ad ieri. Continua la flessione del numero dei ricoverati nelle strutture covid della provincia, sono 39. Arriva invece a 96 il numero dei guariti ma c’è da registrare anche un nuovo decesso. Sono così 25 le persone che hanno perduto la vita in provincia di Siracusa a causa del covid-19.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 127 (16, 24, 11); Catania, 683 (84, 238, 88); Enna, 296 (119, 93, 29); Messina, 375 (76, 124, 51); Palermo, 393 (61, 95, 28); Ragusa, 54 (5, 32, 6); Trapani, 92 (4, 42, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Rientro degli studenti fuori sede, la Regione dice si ma "verifica delle condizioni e quarantena"

I siciliani fuori sede, in particolare gli studenti universitari, potranno rientrare in Sicilia. Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, in un video sui suoi canali social istituzionali. “Un vero blocco ai rientri per necessità non c’è mai stato. Adesso allarghiamo: possono rientrare coloro che si debbono ricongiungere con le famiglie. E’ chiaro che serve la verifica delle condizioni al momento dello sbarco e i rientranti dovranno poi mettersi in quarantena. Nessuno – ammonisce il presidente della Regione – deve pensare che la partita sia chiusa. Fase due non vuol dire tutti liberi. Rientri si, ma con necessaria prudenza e responsabilità”.
Nelle ultime ore, centinaia erano stati gli appelli indirizzati a Musumeci con gli studenti universitari che erano sin qui rimasti al nord uniti nell’hashtag #fateciritornare. “Sono un padre e comprendo le necessità di una famiglia. Ma da presidente della Regione devo trovare punto di equilibrio tra le esigenze affettive e quelle della prudenza e della cautela, per evitare che si possa entrare in Sicilia ed essere poi inconsapevoli portatori del virus. Restiamo prudenti per non ricominciare daccapo. Buon rientro a chi ha un buon motivo per rientrare nella nostra Isola”, ha detto ancora il presidente siciliano.

https://www.facebook.com/regionesiciliana/videos/569677823947968/

Nello specifico, la Regione ha richiesto al Ministero dei Trasporti di portare i voli da Roma per Palermo e Catania da due a quattro al giorno, “sperando che Alitalia non si abbandoni a speculazioni. Il costo dei voli, mi segnalano, è inaccessibile e inaccettabile. Manteniamo la corsa del treno da Roma a Messina – spiega ancora Musumeci – e per quanto riguarda lo Stretto, chiediamo di passare da 5 corse ad 8”.
Con l’andare del tempo, se la curva dei contagi non dovesse riprendere a salire, la Regione chiederà di aumentare di volta in volta voli, treni e corse dei traghetti. “Andare in giro con la mascherina è essenziale, guanti in un locale chiuso altrettanto importante. Sapete già che abbiamo consentito varie attività, vorremmo autorizzarne altre ma non dipende da noi. Stiamo pressando perchè parrucchieri e barbieri possano riaprire in Sicilia il 18 maggio”.




Rifiuti, il Tar conferma l'interdittiva antimafia per la ditta che aveva vinto la gara a Siracusa

I giudici della Prima Sezione del Tar di Catania hanno rigettato la richiesta di sospensiva della Tech, destinataria lo scorso febbraio di un’interdittiva antimafia della Prefettura di Siracusa. Si tratta dell’azienda che si era aggiudicata l’appalto per la gestione settennale dei rifiuti a Siracusa poi assegnato da Palazzo Vermexio – a seguito di quella interdittiva – alla Tekra, attuale gestore, che aveva presentato la seconda migliore offerta.
La Tech aveva prodotto al Tar la richiesta di archiviazione della Procura distrettuale antimafia (accolta dal gip di Catania) in un procedimento penale. Per i giudici ammimistrativi, però, “l’interdittiva non presuppone la prova di un fatto, ma solo la presenza di una serie di indizi in base ai quali non sia illogico o inattendibile ritenere la sussistenza di un collegamento con organizzazioni mafiose o di un condizionamento da parte di queste”, si legge nel provvedimento. Inoltre, “i fatti sui quali si fondano i provvedimenti del tipo di quello oggetto di causa, possono anche essere risalenti nel tempo nel caso in cui vadano a comporre un quadro indiziario complessivo, dal quale possa ritenersi attendibile l’esistenza di un condizionamento da parte della criminalità organizzata”. E anche “il mero decorso del tempo, di per se solo, non implica, cioè, la perdita – si legge ancora nel provvedimento – del requisito dell’attualità del tentativo di infiltrazione mafiosa e la conseguente decadenza delle vicende descritte in un atto interdittivo, né l’inutilizzabilità di queste ultime quale materiale istruttorio per un nuovo provvedimento”. Da qui la decisione del Tar di Catania di respingere la domanda cautelare, al termine di una camera di consiglio svolta in videoconferenza da remoto.




Corona d'alloro per i poliziotti Carmelo Rao e Salvatore Reina, uccisi nel 1965

Una corona di alloro per ricordare Carmelo Rao e Salvatore Reina, poliziotti uccisi la mattina del 4 maggio 1965 nell’adempimento del loro dovere. Cerimonia in forma riservata, per le note restrizioni legate al contenimento sanitario, in via Lisso a Lentini dove una lapide ricorda i due agenti. Avevano entrambi 32 anni. La loro vicenda è ancora oggi sentita e fonte di commozione nella cittadina della zona nord della provincia.




In prognosi riservata il 23enne vittima di agguato: probabile regolamento di conti

Potrebbe essere maturato nell’ambito dello spaccio di stupefacenti l’agguato al giovane di 23 anni, disoccupato, già noto alla giustizia, raggiunto ieri sera da un colpo di pistola calibro 7,65 all’addome. Il giovane si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Di Maria di Avola per via delle ferite riportate. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Noto e del comando provinciale di Siracusa che, in nottata, hanno sentito il ventitreenne. Le sue dichiarazioni non avrebbero fornito elementi particolarmente utili. A coordinare l eindagini,la Procura della Repubblica di Siracusa. Al momento la pista privilegiata sarebbe quella legata allo spaccio. L’agguato potrebbe quindi essere maturato nell’ambito di un possibile regolamento di conti.