Il Papa telefona al sindaco Italia: "Emozione indescrivibile, ha detto che prega per Siracusa"

Una telefonata che ha lasciato il sindaco, Francesco Italia impietrito, un’emozione incredibile. “Pronto?” e dall’altra parte: “Lei è il sindaco di Siracusa? Sono Papa Francesco e non è uno scherzo”. Erano le 17 circa di ieri pomeriggio. Una domenica pomeriggio, non come tutte le altre, perchè siamo in emergenza Coronavirus e perchè lui è il sindaco di una città che nelle scorse giornate è stata per una serie di ragioni al centro di una vera e propria bufera. Da qui a poter immaginare, tuttavia, che rispondendo ad una delle numerose telefonate che arrivano ogni giorno, si sarebbe trovato dall’altra parte il Pontefice in persona, nemmeno una fervida fantasia avrebbe potuto condurre Italia a ipotizzarlo. E invece, come ha raccontato questa mattina su FMITALIA, la telefonata è arrivata. “Non appena ho sentito la voce del Papa, istintivamente mi sono messo in piedi- racconta- ho continuato a chiedere con chi parlassi: era davvero lui”. Il Pontefice ha ricevuto la lettera di un concittadino, che gli ha raccontato  di Siracusa, di quello che sta accadendo in questi giorni, di come stiamo vivendo l’emergenza Covid- e ha chiesto al Papa una benedizione speciale per la città e per l’amministrazione comunale. Papa Francesco ha detto al sindaco che ha saputo cosa sta accadendo e ha voluto lanciare, attraverso il primo cittadino, un messaggio all’intera cittadinanza:  “Ho saputo cosa state facendo. Volevo farvi sapere che sono vicino a Siracusa e prego per voi”. “Ci siamo lasciata con la promessa di preghiere reciproche-conclude il sindaco- Non lo potrò mai più dimenticarlo”.




Siracusa. Partorire ai tempi del Covid-19, Bucolo: "Nessun rischio in ospedale"

“Nessun rischio per le donne in gravidanza in ospedale”. Il direttore di Ginecologia e Ostetrica, Nino Bucolo rassicura quante, in queste settimane, stanno esprimendo preoccupazioni perchè prossime al parto ma fortemente impaurite dall’idea di dover accedere, pertanto, all’interno dell’ospedale. Il timore è legato alla possibilità di poter contrarre il coronavirus. “L’ospedale non è un covo in cui si può contrarre l’infezione- premette Bucolo- Se rispettiamo le regole non si corrono rischi, lavoriamo con attenzione alla sicurezza delle donne e dei bambini che danno e daranno alla luce. Diamo il massimo della nostra professionalità”. Bucolo, che fa parte della squadra di medici chiamati a riorganizzare l’ospedale dopo la bufera che si è abbattuta sul nocomomio, entra nel dettaglio e garantisce che, con il reparto di Neonatologia la collaborazione è stretta e valida. Anche i piccoli, se dovesse servire, esiste una stanza isolata per evitare situazioni eventuali di promiscuità. “L’ospedale è un posto sicuro – spiega Bucolo- Ci sono due ingressi: uno è quello sporco del pre-triage, l’altro è quello pulito, a cui accedono quanti non presentano alcun sintomo o alcun precedente che possa in qualche modo far pensare all’ipotesi Covid” . Entrando nel dettaglio delle donne in gravidanza, a loro è dedicata una tenda apposita di pre-triage, distanziata dall’altra. ” Alle donne che accedono viene chiesto tutto quello che ci serve per capire se ci sono elementi, anche legati a parenti, oltre che sintomi, per i quali non sia il caso di accompagnarle al Gruppo Parto ma in una terza sala travaglio e parto dove non hanno alcun contatto con le altre persone.  Se invece la donna non presenta nessun sintomo, viene accompagnata al secondo piano, dove farà il suo percorso come prima, per raggiungere il gruppo parto. All’interno dell’ospedale è stato allestito anche un ascensore esclusivamente dedicato alle gravide. Le donne con sospetto Covid vengono subito sottoposte a tampone. Restano nella terza sala isolata fino all’esito. Nessuna possibilità di promiscuità. E’ un percorso blindato”. E’ chiaro che il rispetto delle regole è alla base del funzionamento del sistema studiato e allestito. “Tutto il personale ha l’obbligo di indossare i presìdi di protezione personale. Le pazienti, se non ne sono munite, saranno dotate di mascherina.”. Il Reparto di Ginecologia e Ostetricia non ha registrato nessun caso positivo, altra garanzia fornita da Bucolo. “Tutto il personale è stato sottoposto a tampone e gli esiti sono arrivati lo scorso venerdì: tutti negativi”. Ci sono luoghi per svestirsi, prima di accedere alle aree pulite e questo, come fa notare il dirigente medico, nel caso del Gruppo Parto è acquisito da tempo, avendo a che fare con aree chirurgiche. Nel video realizzato proprio nel reparto di Ginecologia e Ostetricia, gli attimi di questa emergenza, con la vita, che continua a nascere, la passione, che i sanitari impiegano ogni giorno, anche e ancor di più durante quest’emergenza.




Siracusa. In tenda ad Ognina: è stato sorpreso e sanzionato dai Carabinieri

Da un’altra provincia era venuto a Siracusa. E con tanto di tenda si era accampato nei pressi di Ognina, nella zona balneare del capoluogo siracusano. E’ stato sorpreso dai Carabinieri e sanzionato per il mancato rispetto delle norme di contenimento dei contagi da coronavirus.
Non è l’unico caso. A Cassibile, frazione di Siracusa, sono stati sanzionati cinque uomini, non conviventi tra loro, sorpresi tutti insieme a bordo di un’autovettura mentre si aggiravano per le vie cittadine. Ad Agnone Bagni, frazione balneare di Augusta, altre cinque persone sanzionate perchè intente ad effettuare lavori edili in un’abitazione privata, destinata a residenza estiva. Sono stati inoltre sanzionati un soggetto sorpreso mentre pescava dalla riva ed altri due soggetti che facevano una passeggiata.
I Carabinieri, quotidianamente impegnati nel garantire la corretta osservanza delle misure di contenimento, rammentano che è stato fatto divieto a tutti di circolare se non per “comprovate esigenze lavorative”, “assoluta urgenza” o “motivi di salute” e che le nuove disposizioni di legge prevedono per i contravventori sanzioni da € 400,00 a € 3000,00, da aumentare fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo e da raddoppiare in caso di recidiva ed evidenziano che l’attività di monitoraggio su strada, a tutela della salute dei cittadini, si farà sempre più incisiva.

foto dal web




Siracusa. Il Comune dona 2.800 mascherine ffp2 all'ospedale

Consegnato oggi all’ospedale di Siracusa una fornitura di mascherine destinata al personale sanitario.
Si tratta di 2.800 presidi del tipo FFP2 donate dal Comune di Siracusa. Palazzo Vermexio ha acquistato nei giorni scorsi con fondi propri i presidi, con una spesa complessiva di quasi 20 mila euro. Le mascherine sono state consegnate direttamente dal sindaco Francesco Italia alla farmacia del nosocomio.
“Un aiuto ai medici e a quanti nel nostro ospedale – afferma Italia – si stanno impegnando in prima persona contro il Covid-19. Una maniera per far sentire, attraverso un gesto concreto, la vicinanza della città a chi tutti i giorni, più di altri, si espone ai rischi dell’epidemia”.




Apparecchi e attrezzature per la sanità: le donazioni di politici, enti e grande industria

Sono stati consegnati all’Asp di Siracusa i sofisticati apparecchi e le relative attrezzature per il completamento di 12 postazioni di terapia intensiva all’Umberto I. Si tratta, nel dettaglio, di dodici monitors multiparametrici e tre centrali di monitoraggio donati da Confindustria Siracusa e dalle società del polo petrolchimico siracusano Sonatrach Raffineria Italiana, Sasol Italy, Isab-Lukoil, Erg Power, Eni Versalis. A completare la donazione anche una fornitura di ecografi, elettrocardiografi e carrelli attrezzati per il centro Covid 19 dell’ospedale Muscatello di Augusta.
“In questo drammatico momento di emergenza mondiale, il vostro gesto è espressione concreta di nobiltà d’animo e senso civico, nonché di vicinanza con l’Istituzione che si occupa della salute dei cittadini”. E’ il ringraziamento che il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, ha voluto esprimere in una nota siglata assieme ai direttori sanitario e amministrativo Anselmo Madeddu e Salvatore Iacolino.
Una lettera di ringraziamento è stata inoltre indirizzata ai deputati nazionali e regionali del M5S di Siracusa che hanno donato 4 ventilatori polmonari per l’ospedale di Augusta.
L’Asp ha voluto rivolgere il suo grazie anche alla Banca di Credito cooperativo di Pachino che ne ha donati altri due oltre quattro elettrorespiratori, al Fondo sociale Eternit che ha contribuito con 4 ventilatori polmonari, al Lions Club di Lentini con un ventilatore d’emergenza, all’Ordine degli Avvocati di Siracusa per avere contribuito con cinque ventilatori polmonari e venti maschere facciali.
E ancora ringraziamenti al Comando Marittimo Sicilia per avere donato una barella per il bio-contenimento, mascherine e protezioni facciali al Centro Covid dell’ospedale di Augusta, al Consorzio Universitario Mediterraneo orientale di Noto che ha donato 2 ventilatori polmonari, all’onorevole Giuseppe Gennuso che ha donato 4 ventilatori polmonari, all’Avis di Siracusa per una unità ecografica portatile e dieci caschi CPAP, al Rotary Club Siracusa che ha donato un monitor portatile corredato da dieci video broncoscopi monouso, alla Fondazione Rava che ha contribuito con un broncoscopio operativo, alla CIMI EBAT che ha donato due frigoriferi biologici, congelatore, lampade da sterilizzazione e dodici sistemi di trasporto di materiale biologico e una somma di denaro per altri acquisti.
“Profonda gratitudine ai tantissimi altri benefattori che hanno contribuito e continuano a manifestarsi con raccolte fondi, somme per l’acquisto di attrezzature e donazioni di migliaia di ogni tipo di dispositivi di protezione individuali fino a Confartigianato imprese Sicilia che in occasione della Santa Pasqua ha pensato agli operatori sanitari destinando loro tante colombe pasquali”, si legge nella nota dell’Azienda Sanitaria Provinciale.




Rosolini. Cocaina in casa pronta per lo spaccio, 29enne ai domiciliari: sospeso il rdc

Due arresti in flagranza di reato a Rosolini per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I carabinieri hanno fermato il 29enne Santo Armenia e la sua convivente di 23 anni.
Gli investigatori avevano acquisito elementi tali da far ritenere che l’uomo potesse detenere e spacciare droga. Pertanto hanno proceduto a perquisizione personale e domiciliare durante la quale, i due – che si trovavano in compagnia di altre due persone – si sono mostrati particolarmente insofferenti.
I Carabinieri hanno rinvenuto nella disponibilità dei due circa 20 grammi di cocaina, in parte già suddivisa in dosi pronte per essere spacciate, nonché materiale per il confezionamento delle dosi stesse.
Il gip del Tribunale di Siracusam Carmen Scapellato, ha convalidato l’arresto due giovani e, in attesa di processo, posto Armenia ai domiciliari disponendo la sospensione del reddito di cittadinanza di cui lo stesso godeva. La donna, invece, atteso il suo attuale stato di incensurata, è stata invece rimessa in libertà.




Querela al promotore della petizione online? Vittorio Sgarbi: "Musumeci si dissoci"

Il promotore della petizione online con cui si chiedono le dimissioni dei vertici Asp di Siracusa incassa anche la solidarietà di Vittorio Sgarbi. Il noto critico d’arte e politico ha dedicato alla vicenda un post sulla sua pagina Facebook. Condividendo peraltro un articolo di SiracusaOggi.it, dedicato al botta e risposta a distanza dopo l’annunciata querela del dg Salvatore Lucio Ficarra, Sgarbi si rivolge direttamente al presidente della Regione, Musumeci. “Caro Presidente Musumeci, forse è opportuno che la Regione Siciliana si dissoci dall’azione sconsiderata di tale Ficarra, che invece di fornire risposte ai cittadini, intimidisce annunciando querele. La mia solidarietà a Giuseppe Patti”, quanto postato. E per esser sicuro di venire letto, Vittorio Sgarbi tagga proprio Musumeci nel testo del suo breve post.




Rizzuto, il documento inedito mostrato su La7: il medico chiedeva ricovero

Un certificato medico con la richiesta di ricovero per Calogero Rizzuto. Il documento inedito, redatto dal medico di base, è stato mostrato ieri durante “Non è l’Arena”, la trasmissione di La7 condotta Massimo Giletti. E’ stato proprio il conduttore a mostrare il documento, in collegamento il figlio del direttore del parco archeologico di Siracusa, Audenzio Rizzuto.
“Un documento importante, che non è uscito prima. Lo facciamo noi. Qui c’è la data dell’11 (marzo, ndr) e il medico di base chiede il ricovero per Calogero Rizzuto”, dice Giletti mentre mostra una stampa del certificato. “Come interpreta le parole di Ficarra (dg dell’Asp di Siracusa, ndr)?”, chiede allora al figlio di Calogero Rizzuto. “Offensive per la mia famiglia”, la secca risposta.
L’Asp sostiene che il compianto direttore del parco archeologico avrebbe rifiutato il ricovero proposto dai medici dell’Umberto I. Un punto al centro anche dell’inchiesta della Procura di Siracusa che con tempismo si è mossa per accertare cosa sia realmente accaduto.
Clicca qui per rivedere il momento in cui viene mostrato il documento.




Ospedale di Avola, separati i percorsi per i pazienti: "ora rischio zero"

Anche il Pronto Soccorso dell’ospedale Di Maria di Avola viene ottimizzato con la separazione dei percorsi covid-non covid e la creazione di un ambiente per i cosiddetti grigi ospitata nella sala congressi.
“Unico punto di accesso al Pronto soccorso è la tenda del pre triage dalla quale, con un percorso esterno totalmente distinto da quello per il transito ordinario all’area di emergenza, si raggiunge il locale grigio allestito con quattro posti letto”, spiegano dall’Azienda Sanitaria Provinciale.
Nella ex sala congressi è stato realizzato un locale per la vestizione, uno per la svestizione e servizi igienici per i pazienti con accesso diretto alla sala di osservazione.
“Nella zona vestizione è stata riaperta l’uscita secondaria di sicurezza. Il locale è dotato di carrello di emergenza con defibrillatore e aspiratore, elettrocardiografo, saturimetri, ventilatore polmonare non invasivo e apparecchiatura di radiologia portatile”, si legge ancora.
Sul percorso di collegamento tra la tenda del Pre-Triage e la sala osservazione pazienti grigi è stata realizzata la segnaletica orizzontale su mezza carreggiata di colore giallo con frecce indicanti il senso di percorrenza dalla tenda verso la sala, sull’altra mezza carreggiata di colore verde per il normale transito degli autoveicoli. E’ stata installata tutta la segnaletica/cartellonistica verticale, interna ed esterna.
“Con l’approntamento di questi locali – dichiara il direttore sanitario del presidio, Rosario Di Lorenzo – abbiamo notevolmente migliorato la sicurezza dei pazienti e degli operatori con la riduzione quasi a zero del rischio di contagio all’interno delle Unità operative di degenza dell’ospedale di Avola ed un trattamento più tempestivo dei casi positivi”.




Droga: 21enne sorpreso con droga in auto e a casa: scattano i domiciliari

Gli Agenti del Commissariato  di Lentini hanno arrestato un giovane di 21 anni, Salvatore Micale, lentinese. Si trovava in via Termidoro quando gli agenti lo hanno bloccato . Il giovane era passeggero di un’autovettura condotta da un coetaneo ed entrambi venivano trovati in possesso di una modica quantità di cocaina.
Gli investigatori del Commissariato, pertanto, hanno perquisito anche le abitazioni, sequestrando  a casa di Micale , 27 dosi di marijuana, già pronte per lo spaccio, e altre infiorescenze della stessa sostanza per un peso complessivo di oltre 148 grammi.
Al termine degli accertamenti è stato posto agli arresti domiciliari e il giovane che si accompagnava con lui è stato segnalato all’Autorità Amministrativa competente per consumo personale di sostanze stupefacenti.