Siracusa. Macchinari per l'emergenza Covid-19 donati all'ospedale, raccolta fondi Avis

Poco più di 19 mila euro la cifra raccolta dall’Avis Comunale di Siracusa, che lo scorso 12 marzo ha avviato una raccolta fondi per l’acquisto di presidi per le unità di rianimazione degli ospedali della provincia . Dell’importo, sono stati spesi 16 mila euro: 12 mila per l’acquisto di un nuovo ecografo portatile ad alta risoluzione, consegnato al reparto di Rianimazione dell’Umberto I e 4 mila per 10 caschetti per la ventilazione assistita non invasiva, non ancora arrivati. I restati 3.220 euro verranno spesi per acquistare del materiale necessario al laboratorio di analisi Covid-19 dell’Ospedale L’Avis Comunale di Siracusa ha deciso di mantenere ancora attiva la raccolta fondi anche per le prossime settimane. Le donazioni possono essere effettuate tramite bonifico bancario
IBAN: IT05D0871317100000000001739
Causale: “Donazione Covid-19” seguito da nome, cognome e codice fiscale del benefattore.

FOTO: REPERTORIO, DAL WEB




Coronavirus, Siracusa e provincia: 100 contagiati, 49 ricoverati, 14 deceduti

Torna a salire il numero degli attuali positivi in provincia di Siracusa. Secondo l’ultimo aggiornamento regionale sono oggi 100. Poco meno della meta (49) i ricoverati mentre 60 sono i guariti. Con gli ultimi decessi registrati nelle scorse ore, il numero totale delle persone che hanno perduto la vita a causa del coronavirus sale a 14. Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 115 (14, 13, 10); Catania, 600 (121, 70, 65); Enna, 292 (174, 25, 24); Messina, 370 (133, 48, 38); Palermo, 330 (71, 44, 25); Ragusa, 59 (5, 5, 5); Trapani, 113 (6, 17, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Siracusa. Muore dopo tre ricoveri in ospedale, esposto in Procura dei familiari

Nuovo esposto in Procura dopo il decesso di un uomo, risultato positivo al coronavirus. I figli dell’81enne floridiano Paolo Accardo hanno formalizzato la loro denuncia alla magistratura, ricostruendo le ultime giornate dell’anziano, ricoverato tre volte in pochi giorni all’Umberto I di Siracusa. Fino al decesso avvenuto lo scorso 11 aprile. La famiglia si è affidata all’avvocato Emanuele Scorpo.
Tutto ha inizio il 27 marzo quando Accardo, cardiopatico, si è recato al Pronto Soccorso a causa di alcuni fastidi. La tac avrebbe riscontrato una polmonite e, pertanto, l’81enne è stato ricoverato. “Il 2 aprile, nonostante febbre alta e tosse, veniva dimesso e pertanto tornava nella sua casa di Floridia, dove vive insieme ad altre due persone”, racconta la famiglia.
Pochi giorni dopo, il 5 aprile, le difficoltà respiratorie riscontrate dall’uomo convincono i figli della necessità di un nuovo ricovero. Condotto in ospedale dal 118 e sottoposto a tampone, risulta negativo al coronavirus. Per sicurezza, vista la sintomatologia, sarebbe comunque stato trasferito in isolamento.
“Dopo tre giorni in terapia intensiva è stato dimesso giorno 8 aprile con febbre e polmonite”, denunciano ancora i familiari che raccontano anche di aver ricevuto rassicurazioni sul fatto che non si trattasse di covid-19. Ma una nuova crisi respiratoria e un forte dolore addominale costringono l’indomani a chiamare nuovamente il 118. “Due giorni dopo, dall’ospedale ci comunicano che devono operare d’urgenza nostro padre per un infarto intestinale”: è l’11 aprile. Paolo Accardo pare superare il delicato intervento ma le sue condizioni si aggravano. “Quel giorno, alle 19, abbiamo appreso della positività del secondo tampone a cui nostro padre era stato sottoposto. Purtroppo, poco prima della mezzanotte, il suo cuore ha cessato di battere”.
Anche le due persone conviventi sono poi risultate positive al coronavirus, dopo un tampone richiesto a gran voce. E ora la famiglia di Paolo Accardo chiede giustizia. “Nostro padre è entrato in ospedale da negativo, come dimostra il primo tampone. Nonostante i gravi sintomi, è stato dimesso due volte prima della diagnosi e dell’operazione. E in questo lasso di tempo, ha contratto il covid-19 ed altre due persone sono state contagiate”.




Siracusa. Nessuna antenna 5G, il sindaco Italia fa chiarezza: "Non favorevoli"

Nessuna antenna 5G è stata installata a Siracusa. Nel pomeriggio, anche attraverso i social, si era diffusa preoccupazione per delle antenne piazzate in alcune zone del territorio comunale, a partire dalla strada per Floridia. Subito sono partite le segnalazioni. L’amministrazione comunale ha condotto le verifiche del caso e appurato che si tratta di un aggancio Iliad su una preesistente antenna Tim.Il sindaco, Francesco Italia invita a non creare allarme senza notizie chiare, “soprattutto in un momento come questo. Io, la mia giunta e gli uffici comunali -spiega dalla sua pagina Facebook – siamo sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento”. Intanto il primo cittadino si sbilancia sul tema 5G, comunicando che “Non siamo favorevoli all’installazione di antenne 5G nel territorio della nostra città”.




Coronavirus, sei positivi tra gli operatori di una casa di cura privata. Secondo caso dopo Canicattini

Sei positivi tra gli operatori della casa di cura privata Villa Salus. Sono stati i tamponi effettuati a pagamento dall’attenta proprietà della struttura a far emergere il nuovo caso. “Purtroppo registriamo primi casi nel mondo della sanità privata”, commenta la segretaria provinciale della Cisl, Vera Carasi. “Il caso ‘0’ sarebbe stato un anziano trasferito in quel centro, per una ischemia, dall’ospedale di Avola. Accertata la sua positività, è stato trasferito in un centro Covid. Villa Salus ha avviato il normale protocollo chiedendo all’ASP di poter effettuare i tamponi al personale. È stato risposto che ci sarebbero voluti sette giorni. La struttura si è rivolta al laboratorio privato di Avola, ma questi ha risposto che lavora solo per l’Asp. A questo punto la decisione di rivolgersi a Catania dove, a pagamento, sono stati effettuati i tamponi”.
Dopo la struttura di Canicattini, con 13 positivi, emerge con sempre maggiore forza la necessità di alzare il livello di attenzione sul mondo delle strutture private, comprese le Rsa. “Diversi, tra il personale, sono liberi professionisti – aggiungono ancora – Bisogna verificare, quindi, qualsiasi possibile e rischiosa commistione tra strutture diverse, soprattutto quelle che ospitano anziani, fascia più debole”.




Primo decesso per Covid-19 a Solarino: l'annuncio del sindaco Scorpo

E’ il primo decesso per Coronavirus a Solarino. Una donna, da pochi giorni risultata positiva al virus, è deceduta questa mattina. Era ricoverata all’ospedale di Augusta. A darne notizie e ad esprimere ai familiari profondo cordoglio è  il sindaco,  Sebastiano Scorpo. Il primo cittadino assicura che, “unitamente all’Asp territoriale competente, stiamo accelerando i tempi per l’effettuazione dei tamponi ai familiari conviventi, i quali sono già da diversi giorni in quarantena”. Il sindaco rivolge un accorato appello ai cittadini. “Oggi più di ieri-conclude-  chiediamo a tutti il massimo rispetto delle regole a tutela della salute propria e altrui”.




Tamponi neutri del personale sanitario e quarantene, nuova polemica Cisl-Asp

La polemica a distanza sul risultato neutro di diversi tamponi eseguiti sul personale sanitario dell’ospedale di Avola conosce una nuova puntata. “Il personale ufficialmente in ferie per tampone dubbio ha ricevuto una telefonata che dispone la quarantena. Insomma, le linee guida del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità non erano una nostra immaginazione”, annuncia il segretario generale della sigla sindacale, Vera Carasi. Al suo fianco il segretario della FP Cisl, Daniele Passanisi, ed al segretario dei Medici Cisl, Vincenzo Romano. Quanto successo ad Avola sarebbe, secondo i tre sindacalisti, una mezza ammissione che suona come l’ennesima auto-smentita dell’Asp di Siracusa.
“Uno dei medici messo in ferie perché con tampone dubbio ha ricevuto una telefonata che dispone la sua quarantena. Questo, in buona sostanza, a conferma di quelle linee guida del Ministero che definiscono come casi clinici i tamponi positivi/negativi. A questo punto dobbiamo porci delle domande. Questo personale, in ferie, ha continuato a frequentare familiari, amici, supermercati? A questo si aggiunge una nota inviata alla direzione generale dal responsabile del Pronto soccorso del Di Maria. Il dottor Girlando ha confermato che, in questo momento, lo stesso personale segue i casi grigi e i normali e ‘che l’utenza è cospicua e spesso soggetta a condizioni cliniche che necessitano di assistenza medico-infermieristica intensiva’. Continuiamo a ricevere segnalazioni – concludono i tre segretari – Ci sono errori su errori che non possono essere più tollerati”.
Intanto arriva la notizia, confermata dal sindaco di Avola, Luca Cannata, della negatività di alcune decine di tamponi nuovamente eseguiti sul personale sanitario del locale ospedale, al netto di qualche caso positivo.




Siracusa. La spesa la portano i Carabinieri, militari in soccorso di una famiglia in difficoltà

Ancora un bel gesto dei Carabinieri di Siracusa. Ricevuta la telefonata da parte di una famiglia in difficoltà, senza cibo da giorni e bisognosa di un aiuto, hanno subito contattato la Caritas diocesana. Hanno così potuto consegnare direttamente nell’abitazione della famiglia i viveri appositamente confezionati in un abbondante pacco spesa.
Pane, pasta, qualche scatola di legumi, passata di pomodoro, farina, una colomba e due uova di cioccolato per i due bambini. “Sono forse poca cosa in confronto alla sofferenza che quella famiglia, come tante altre, sta patendo in questo periodo, ma il sorriso con cui gli uomini in uniforme sono stati ringraziati è un simbolo di grande speranza”, spiegano dal Comando provinciale dei Carabinieri.




Siracusa. Imprenditori cinesi donano mascherine all'ospedale ed alle Forze dell'ordine

Gli imprenditori cinesi Ji Hai Yong e Lin Susu, da anni trapiantati a Siracusa, hanno donato nei giorni scorsi diverso materiale sanitario per l’ospedale Umberto I e per le forze dell’ordine.
Ji Hai Yong e Lin Susu hanno rifornito con 200 mascherine Ffp3 i reparti che maggiormente ne avevano bisogno, rispondendo così ad un’ esigenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa che ha voluto ringraziare i coniugi cinesi attraverso una nota di stima.
Altre 1.500 mascherine chirurgiche sono state donate alle forze dell’ordine, previo giusto contatto con il Prefetto di Siracusa.
“Se ci aiutiamo, possiamo tutti contribuire al superamento di questi momenti duri”, hanno spiegato i due coniugi che da anni gestiscono una nota attività di ristorazione nel capoluogo.
Un ulteriore gesto di concreta solidarietà, che fa il paio con la donazione operata ieri mattina dalla comunità cinese alla città di Siracusa. Attraverso queste attenzioni, imprenditori siracusani o qui trapiantati stanno dimostrando l’alta sensibilità di un territorio che saprà trovare in queste sue componenti la giusta forza per ripartire, non appena le condizioni lo permetteranno




Siracusa. Niente tassa di soggiorno per il 2020, la decisione di Palazzo Vermexio

Nell’ambito delle iniziative adottate per andare incontro al sistema produttivo locale, l’amministrazione comunale di Siracusa ha deciso di non far riscuotere per tutto il 2020 la tassa di soggiorno, versata dagli ospiti delle strutture ricettive. Inoltre, il versamento dell’imposta incassata da gennaio a marzo di quest’anno potrà avvenire nel 2021.
In quanto provvedimento di natura fnanziaria, la sua entrata in vigore avverrà dopo il consenso del commissario straordinario, che svolge le funzioni del consiglio comunale, al quale l’amministrazione ha subito inoltrato la proposta per l’approvazione finale.

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