Siracusa. Consegne a domicilio,Cafeo: "Rivedere il divieto, imprese senza ossigeno"

“Rivedere l’ordinanza che vieta le consegne a domicilio nei giorni festivi”. La richiesta è del deputato regionale,Giovanni Cameo, indirizzata al Presidente della Regione, Nello Musumeci. La scelta dei giorni in cui esiste il divieto sorprende Caffi, che fa notare come “dal lunedì al venerdì il rischio non è minore o assente”. Il Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive, raccoglie l’appello di imprenditori e piccoli artigiani del territorio. “Proprio grazie alle consegne a domicilio, effettuate nel pieno rispetto della norme di sicurezza personale, molte piccole attività di ristorazione avevano trovato un po’ di ristoro – spiega Cafeo – recuperando una pur minima parte dei mancati incassi dovuti al lockdown generale; le imminenti festività di Pasqua e Pasquetta avrebbero inoltre potuto rappresentare un’occasione utile per prendere una boccata d’ossigeno”.
“La decisione di chiudere qualunque attività la domenica e i giorni festivi ha comportato al contrario tutta una serie di conseguenze nefaste – prosegue l’On. Cafeo – a cominciare dall’aumento delle code nei supermercati in tutti gli altri giorni della settimana, con relativo rischio di assembramenti, nonché un’impennata delle uscite per fare la spesa proprio a ridosso del weekend, anche da parte di chi avrebbe preferito prenotare e farsi consegnare un pasto pronto a casa”.
“In attesa degli interventi promessi a sostegno delle piccole imprese e dell’artigianato di eccellenza che caratterizza tutto il nostro territorio, al momento bloccati sullo status di annunci, il presidente Musumeci farebbe bene ad accogliere le istanze degli imprenditori e persino di parte dei suoi alleati – conclude l’On. Cafeo – ritirando l’ordinanza o almeno modificandola nella parte in cui vieta le consegne a domicilio nei fine settimana e nei festivi”.




Il reggimento "Aosta" scorta a Siracusa prezioso carico: mascherine, camici e guanti

Questa mattina sono partiti dall’aeroporto di Boccadifalco, sede centrale della Protezione Civile della Regione Sicilia a Palermo, 4 convogli del reggimento logistico “Aosta” dell’Esercito, diretti rispettivamente a Catania, Messina, Ragusa e Siracusa.
Il loro “prezioso” carico: 8 tonnellate di dispositivi di protezione individuale. Trenta metri cubi di mascherine, camici, guanti e altri presidi medico-chirurgici che grazie all’Esercito possono subito arrivare agli enti ed alle istituzioni individuati dalle competenti autorità centrali.
Le unità della Brigata “Aosta”, sono state chiamate su più fronti a fornire il proprio contributo nella gestione della più grave crisi nazionale dal dopoguerra ad oggi.




Siracusa. Maschere con filtro adattate per i covid hospital da Tecnosecur, Coemi e Gespi

Alcune piccole e medie imprese che operano nella zona industriale di Siracusa aderenti a Confindustria – Tecnosecur, Coemi e Gespi – su sollecitazione del dottore Franco Battaglia della Asp di Siracusa, sono scese in soccorso dei presidi Covid per supportarli per la fornitura di dpi.
Grazie alle capacità ed esperienza industriale, hanno riconvertito maschere con filtro esistenti sul mercato per renderle idonee per gli operatori sanitari, medici, infermieri e pazienti in rianimazione Covid 19 in sostituzione delle mascherine FFP3 non disponibili.
“Abbiamo risposto immediatamente e con grande disponibilità all’appello, per provare a collaborare alla emergenza che viviamo tutti e che speriamo di superare tutti insieme”, hanno commentato i tre imprenditori Maria Pia Prestigiacomo di Coemi, Gianluca Amara di Gespi e Gaetano Palminteri di Tecnosecur.
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle molteplici iniziative di supporto che Confindustria Siracusa con le sue imprese grandi, medie e piccole assicura all’Asp per superare questa fase emergenziale.




Siracusa. Contagi in Geriatria e Stroke Unit: positivi 4 infermieri, quattro medici e 5 pazienti

Tampone positivo per 12 dei 13 casi sospetti in Geriatria. Si tratta di 4 infermieri e tre dei 4 medici che presentavano sintomatologia suggestiva dopo il contagio di una paziente, nei giorni scorsi. La decisione aveva comportato l’esigenza di bloccare i ricoveri, per evitare ulteriori possibilità di veicolare il Covid-19 all’interno dell’ospedale Umberto I che si conferma, dunque, focolaio del Coronavirus. Positivo è risultato, intanto, un medico della Stroke Unit.




Siracusa. Buoni spesa consegnati a domicilio. Furnari: "Controlli per smascherare i furbetti"

La consegna dei primi buoni è partita questa mattina direttamente al domicilio dei richiedenti. Lo annuncia l’assessore Alessandra Furnari. I volontari di Protezione Civile stanno recapitando i buoni presso le famiglie risultate aventi diritto. Una prima tranche sta riguardando un primo gruppo di persone prive di  alcun tipo di sostegno. Gli elenchi sono però in continuo aggiornamento. L’amministrazione comunale sta, inoltre, valutando ulteriori soluzioni per andare incontro ai commercianti e agli utenti e rendere tutto il più facile possibile. E’ emerso un dato di criticità, come la presentazione di più richieste da parte dello stesso soggetto. Gli uffici dovranno dunque adesso individuare e cancellare i doppioni e la verifica di quanti, facenti parte dello stesso nucleo familiare, hanno presentato una richiesta a testa. I controlli in corso sono quelli che riguardano il nucleo e la percezione di eventuale reddito di cittadinanza. La priorità, da decreto, va infatti attribuita a chi non ha nessun sostegno dallo Stato. In un secondo momento potrà toccare, invece, anche agli altri. I controlli saranno rapidi, attraverso dati incrociati. “Evidente che ci siano anche i “furbetti” del buono spesa- dichiara l’assessore Furnari- oltre a qualcuno che, magari, ha commesso degli errori formali”. Migliaia le richieste arrivate al settore Politiche Sociali. Agli utenti sarà intanto comunicata la presa in carico della richiesta. I primi buoni spesa in consegna oggi sono circa 500. “Abbiamo proceduto, per accelerare, tramite Caritas all’acquisto diretto di buoni presso i supermercati che ne avevano la disponibilità immediata. Ognuno lo avrà per un supermercato specifico, nella maggior parte dei casi il più vicino al proprio domicilio”. I buoni distribuiti oggi sono da 100 euro, ma sarebbero in realtà una sorta di acconto. “Le indicazioni nazionali- prosegue Furnari- dicono che c’è la possibilità di apportare riduzioni proporzionali per soddisfare un piu’ alto numero di richieste. Dal Governo sono arrivati 901 mila euro. Una piccola parte viene destinata all’acquisto diretto di alcuni tipi di bene da consegnare direttamente ai cittadini”. La richiesta si presenta attraverso un link che si trova sul sito del Comune di Siracusa, compilando on line. In alternativa può essere effettuata caricando il modulo e inviandola all’indirizzo mail indicato sempre sul sito istituzionale. A disposizione, infine, i numeri di telefono pubblicati. Ha diritto chi si trova in stato di bisogno, anche se determinato dall’emergenza sanitaria in atto, con le limitazioni imposte dal Governo. L’invito dell’assessore Furnari è quello che “la domanda sia presentata da chi davvero è in stato di bisogno. Le risorse sono limitate se consideriamo il numero di cittadini in difficoltà. Richieste inopportune danneggiano chi vive un momento davvero di necessità”.




Covid-19. Sanitari positivi, "caso" Siracusa. Cisl: "21,77%, più della media nazionale"

“I sanitari positivi al Coronavirus sono il 21, 77 per cento dei contagiati, l’11,44 per cento in più della media nazionale”. Il dato si riferisce a 27 sanitari su 124, che questa mattina è comunque un numero già superato, essendo arrivati a 30. Ai numeri dell’Asp sui positivi a Siracusa, la Cisl risponde con i numeri, ma relativi ai sanitari. Per il sindacato “le decisioni prese ieri sera, dopo le prime valutazioni del Covid Team, con la creazione di un nuovo staff per la direzione sanitaria di presidio, confermano una parte di quanto denunciato dal sindacato.”
È questa la chiave di lettura del segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, dal segretario generale della FP Cisl, Daniele Passanisi, e dal segretario generale della Cisl Medici, Vincenzo Romano, dopo la diffusione, da parte dell’ASP, dell’ultimo aggiornamento sui casi accertati e la decisione di sostituire il direttore sanitario di presidio.
“Un così alto dato percentuale – continuano i tre segretari – serve, purtroppo, a confermarci quanto segnalato e denunciato fin dall’inizio. Medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ausiliari e pulizieri, stanno pagando il prezzo di una improvvisazione che ha accompagnato tutta la prima fase dell’emergenza.
La promiscuità dei pronto soccorso, la mancanza di zone ‘sporche’ e zone ‘pulite’, ha causato il contagio del personale che si è ritrovato ad operare, spesso, senza le dovute protezioni e in condizioni di assoluta precarietà.
Siamo in attesa dell’esito di altri tamponi – aggiungono i tre segretari – Tra medici, infermieri, oss e gli altri operatori, c’è la consapevolezza di essere a rischio. Stiamo gridando sin dal primo momento che vanno tutelati loro per poter tutelare i cittadini. Ognuno di loro si sta spendendo, ogni giorno, senza risparmio. Inaccettabile che qualcuno sposti su di loro l’attenzione: i sindacati e l’intera comunità stanno dalla loro parte. Fin dal primo minuto.
Non provi a giocare con l’intelligenza del prossimo chi, invece, si spende in difese d’ufficio di quanti, ad oggi, non sono riusciti a governare l’emergenza.
I numeri sono questi e probabilmente in difetto – concludono Vera Carasi, Daniele Passanisi e Vincenzo Romano – Ci si sforzi, tutti insieme, per mettere in sicurezza l’ospedale e chi vi opera.
La sanificazione generale avviata questa mattina, insieme alla decisione di effettuare i tamponi a tutto il personale, sono atti dovuti che accogliamo con piacere ma che non possono, sicuramente, ritenersi straordinari. Il dato è parziale essendo fermo alle ore 23 del 9 aprile. Questa mattina positività, ancora un medico positivo e ancora 2 infermieri.  Gli operatori sanitari sono, così, 30




Zona industriale, precisazioni di Intertek Italia dopo lo sciopero degli ex Ambiente spa

In merito allo sciopero di alcuni lavoratori della zona industriale dello scorso 7 aprile, Intertek Italia fornisce alcune precisazioni. L’azienda “si è aggiudicata l’appalto di Isab Srl relativo a campionamento, misura serbatoi e
trasporto campioni, subentrando all’uscente azienda Ambiente Spa, attuale datore di lavoro dei lavoratori oggetto della vertenza sindacale. Intertek Italia – si legge nella nota – seppur disponendo di dipendenti locali con esperienza decennale relativa ai lavori aggiudicati con tale appalto, ha presentato formale proposta di assunzione ai dipendenti in forze ad Ambiente SpA ed ha avviato una trattativa con i sindacati. Nonostante l’attuale situazione di emergenza relativa al Coronavirus, Intertek ha continuato a ribadire la volontà di dare continuità lavorativa al personale, venendo incontro alle richieste dei suddetti sindacati nella loro quasi totalità”.
Per soddisfare al 100% le aspettative occupazionali, l’azienda “in sede di trattativa, ha suggerito ai sindacati di confrontarsi direttamente con Ambiente Spa, pur rendendosi disponibile a vagliare opportunità con la propria rete di fornitori. I sindacati non hanno accettato tali proposte e sono rimasti fermi sulla loro posizione iniziale”.
Intertek Italia è una multinazionale nel settore Testing, Ispezioni, Certificazioni ed è presente in Italia dal 1984 ed in Sicilia può contare su un organico di una quarantina di dipendenti.




Siracusa. Droga, marijuana in tasca e hashish in casa: arrestato presunto pusher

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Siracusa, a seguito di una specifica attività volta al contenimento della diffusione del virus “covid-19”, per la verifica dell’osservanza delle prescrizioni contenute nei decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno tratto in arresto in flagranza di reato Alan Modica, siracusano di 47 anni,  disoccupato, pregiudicato.
Nello specifico,l’uomo è stato controllato mentre, alla guida della sua autovettura, si aggirava per le vie cittadine senza un giustificato motivo. I Carabinieri, durante il controllo hanno avvertito un forte odore di marijuana e, per tale motivo, lo hanno sottoposto a perquisizione personale. In tasca, una busta di cellophane contenente circa 50 grammi di marijuana.
La perquisizione è stata quindi estesa anche alla sua abitazione ,dove sono stati rinvenuti ulteriori 26 dosi di hashish e diverso materiale per il confezionamento.
L’arrestato, accompagnato presso i locali della Compagnia Carabinieri di Siracusa, ultimate le formalità di rito è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, come disposto dalla locale Autorità Giudiziaria è sanzionato in quanto non rispettava le norme previste dai sopramenzionati decreti e si aggirava per le vie cittadine senza alcun valido motivo, comprovata urgenza o motivo di salute.
L’udienza di convalida dell’arresto, a seguito delle misure volte ad evitare la diffusione del Covid-19, è stata svolta in videoconferenza presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Siracusa-




Augusta verso un nuovo sistema fognario: affidati i lavori di realizzazione

Un nuovo sistema fognario e depurativo ad Augusta per cancellare l’infrazione comunitaria che pende sull’agglomerato: partirà formalmente nelle prossime settimane la progettazione degli interventi chiamati a ridisegnare la gestione delle acque reflue nell’area in provincia di Siracusa. La gestione dell’intervento è in capo al Commissario Straordinario Unico per la Depurazione Enrico Rolle, perché tra quelli necessari a superare la sanzione pecuniaria conseguente alla condanna della Corte di Giustizia Europea (C-565/10) verso l’Italia per il mancato trattamento delle acque reflue urbane. Il Commissario, attraverso la Centrale di Committenza Invitalia e con il supporto tecnico di Sogesid, ha portato a termine la gara per l’affidamento della progettazione esecutiva, la direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza, per l’importo di 2,5 milioni di euro. Dopo la stipula del contratto e in coerenza con le prescrizioni impartite dai provvedimenti governativi e regionali sull’emergenza coronavirus, potranno partire le attività.”Abbiamo deciso – spiega il Commissario Rolle – di razionalizzare i dodici interventi inizialmente previsti in varie parti della città in un’unica azione integrata per affrontare in un’unica visione d’insieme l’infrazione europea e superarla il prima possibile. Varie parti della città – prosegue il Commissario – saranno interessate da questo importante lavoro, secondo un Masterplan definito che prevede il completamento della rete fognaria e il collettamento all’impianto di depurazione nell’area di Punta Cugno, dove sarà realizzato un nuovo impianto cercando di recuperare le opere civili già realizzate”. E’ risultato vincitore della gara il raggruppamento composto da: C. & S. Di Giuseppe Ingegneri Associati s.r.l. socio unico, IA.ING. s.r.l. , ARTEC Associati s.r.l. , Studio di Ingegneria Isola Boasso & Associati s.r.l. , Altene Ingegneri Associati , Engeo associati – Engineering & Geology , TBF+Partner AG , dott. ing. Giuseppe Siligato , Idroter di Lo Presti Marco Rosario , dott. Archeologo Eugenio Donato.




Sanità siracusana nella bufera, la decisione della Regione: commissione sul caso Rizzuto

Al termine di una giornata all’insegna di nuove e roventi polemiche sulla sanità siracusana, arriva la decisione della Regione. Nessuna rivoluzione in vista per i vertici dell’Asp, come eppure aveva chiesto l’amministrazione comunale con una delibera di 23 pagine. Ma è imminente l’arrivo in città di una commissione speciale d’indagine chiamata a far luce, anzitutto, sul caso Rizzuto. Fonti vicine al governo regionale confermano, domani l’ufficialità.
A comporre la commissione, quattro figure di “alto profilo tecnico-scientifico” tra cui il professor Cristoforo Pomara, ordinario di Medicina Legale all’Università di Catania. Oltre ad essere uno dei “triumviri” del covid team già inviato dalla Regione a Siracusa, a supporto della direzione dell’Umberto I, è noto soprattutto per aver fatto parte del team di consulenti della famiglia di Stefano Cucchi. Palermitano, 47 anni, vanta un curriculum d’eccellenza e non a caso è fra i 14 saggi del comitato tecnico-scientifico che affianca la Regione nell’analisi e nel contrasto dell’epidemia di coronavirus in atto.
La commissione speciale d’indagine è nominata dal governo regionale, d’intesa con l’assessorato alla Salute e sentita anche l’Asp di Siracusa. Avrà il compito principale di chiarire tutte le fasi della gestione del caso del “paziente uno”, il direttore del parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto. Dalla tempistica dei tamponi al ricovero, sono diversi i punti oscuri oggetto peraltro di una indagine della Procura dopo l’esposto del deputato regionale Nello Dipasquale. La vicenda è stata anche oggetto di un servizio d’inchiesta della trasmissione Report di Rai Tre, trasmesso lo scorso lunedì.
La decisione regionale di procedere alla “sola” nomina di una commissione d’indagine, rischia di portare ad un muro contro muro con l’amministrazione comunale di Siracusa, convinta che fossero necessari ben altri provvedimenti per riportare un clima di fiducia tra la popolazione e l’istituzione sanitaria provinciale.

foto: Cristoforo Pomara