Covid-19, maschere da snorkeling e filtri donati all'ospedale Di Maria di Avola

All’ospedale Di Maria di Avola donate 56 maschere da snorkeling e mille filtri. E’ il risultato della raccolta fondi per l’emergenza Covid- 19 portata avanti dal Fapab Research Center di Avola in collaborazione con l’amministrazione comunale. A darne notizie è il sindaco, Luca Cannata attraverso i social network, a cui affida anche il suo “sentito e accorato ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito con il loro gesto di donazione e chiaramente un continuo ringraziamento a tutti gli uomini e le donne, medici, infermieri, operatori sanitari, volontari, e a tutti coloro che a vario titolo, ogni giorno fronteggiano in prima linea il diffondersi del Covid-19”.




Siracusa. Vertenza Intertek, scioperano i lavoratori: "Noi a rischio licenziamento"

Si alzano i toni della vertenza Intertek. Sciopero domani nella zona industriale. Si tratta delle protesta annunciata dai lavoratori della ditta Ambiente, impegnata nello stabilimento Isab e il cui contratto è scaduto alla fine di marzo. Secondo le trattative avviate nelle settimane precedenti, l’azienda subentrante, la Intertek Italia, avrebbe dovuto assorbire i dipendenti della ditta uscente a partire dal primo aprile. L’appalto riguarda il campionamento, misura serbatoi e trasporto campioni all’Isab. Una comunicazione datata 25 marzo, tuttavia, avrebbe cambiato lo scenario. La comunicazione inviata avrebbe fatto presente che a causa dell’emergenza Coronavirus non sarebbe più stato possibile procedere in quella direzione. Il timore dei lavoratori, che chiedono l’intervento dei vertici dei sindacati, è che questo si traduca in licenziamento, non appena il Dcpm , che per due mesi lo vieta, lo renderà possibile. La protesta riguarda anche il silenzio che i lavoratori registrano intorno a questa vicenda, che rappresenta- mettono in evidenza- una vera a propria tragedia per le loro famiglie. L’idea dei lavoratori è che il “no” di Intertek non sia motivato da alcun reale fattore economico, non essendoci stato alcun calo delle commesse nel territorio locale. Il sospetto è che si tratti, quindi, di una mossa strategica, per “cogliere l’occasione”. La richiesta è anche quella di un intervento incisivo da parte di Isab. Intertek ritiene invece che la proposta ai dipendenti di Ambiente Spa e ai relativi sindacati sia rimasta in attesa di risposte formali “non pervenute a tempo debito e a seguito dell’emergenza relativa al Coronavirus, Intertek Italia Spa ha comunicato ai rappresentanti sindacali che eventuali decisioni relative al personale di Ambiente Spa non sarebbero state prese prima della metà del mese di Aprile”.




Siracusa. Amministrative 2018: il Cga rinvia l'udienza al 28 maggio prossimo

Il provvedimento adesso è ufficiale. Come anticipato da SiracusaOggi.it, slitta l’udienza del Cga sulle elezioni amministrative di Siracusa. Nuova data fissata per il 28 maggio prossimo. La decisione scaturisce dall’emergenza Coronavirus e dalla conseguente sospensione di molte attività, anche nell’ambito della giustizia. Nei giorni scorsi Ezechia Paolo Reale, che al ballottaggio era il competitor del poi eletto sindaco Francesco Italia, aveva espresso condivisione per l’ipotesi di spostare l’udienza, vista la complessa situazione che il territorio vive e vista la necessità che la città abbia un sindaco a capo per gestire l’emergenza Covid-19. In primo grado, è stato deciso l’annullamento della proclamazione di sindaco e consiglio comunale e  la ripetizione delle votazioni in nove sezioni, le numero 14, 20, 46, 61, 75, 95, 99, 116 e 123.




Siracusa. Coronavirus: finti messaggi Inps, la nuova truffa viaggia sullo smartphone

Un nuovo tentativo di truffa starebbe prendendo piede nelle ultime ore. Ignoti cavalcano l’onda dell’emergenza Coronavirus –  e soprattutto delle richieste che vengono avanzate all’Inps per poter accedere alle misure predisposte dal Governo- per carpire dati sensibili e appropriarsi infine del denaro degli ignari utenti. Il nuovo espediente sarebbe quello dei finti sms dell’Inps, con cui l’istituto-in realtà i malviventi-  comunicherebbe la necessità di cliccare su un link per aggiornare la propria domanda Covid-19. Questo servirebbe per installare un’app con cui si entrerebbe in possesso di tutti i dati necessari per potersi appropriare del denaro della vittima attraverso codici e quant’altro. Numerosi i casi segnalati in Italia in queste ore. La campagna malware si affianca dunque anche alla truffa dei finti incaricati a domicilio, per la consegna dei farmaci , della spesa o per effettuare fantomatici tamponi. Tutti atti delinquenziali che allo stato di emergenza sovrappongono lo sciacallaggio. Tornando alle comunicazioni Inps, qualsiasi comunicazione reale dell’istituto di previdenza viene effettuata senza mai alcun link. L’unico accesso ai servizi Inps è quella attraverso il sito istituzionale. Occorre, quindi, stare molto attenti a queste truffe tramite phishing. Potrebbero raggiungere gli utenti anche attraverso mail perchè così funzionano le campagne di malware.




Casa del Pellegrino intesa tra Asp e Comune che vuole tornarne in possesso

Comune di Siracusa ed Asp hanno sottoscritto oggi il protocollo d’intesa per la cessione temporanea ed a titolo gratuito della Casa del Pellegrino all’Azienda Sanitaria per l’emergenza covid. La firma del documento è stata preceduta, nei giorni scorsi, da sopralluoghi dei tecnici dell’Asp che ne hanno verificato le condizioni e l’idoneità all’utilizzo che si intende farne.
Oltre allo stabile, il Comune, che ne è titolare, assicurerà la fornitura di energia elettrica, acqua e wi-fi; inoltre garantirà il servizio di reception, 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno, attraverso personale comunale o delle società che operano per conto dell’Ente. L’accordo ha una durata minima di 60 giorni ed è rinnovabile fino a quando si riterrà necessario.
“Sin dall’inizio dell’emergenza – afferma il sindaco, Francesco Italia – ho pensato e dichiarato pubblicamente che la Casa del Pellegrino avesse tutte le caratteristiche per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, oppure gli operatori sanitari che abbisognassero di un luogo dove soggiornare per salvaguardare, durante questo periodo, i propri cari. Abbiamo comunicato sin da subito all’Asp, all’assessorato regionale della Salute e alla Prefettura la disponibilità del Comune a concedere gratuitamente la struttura per le esigenze dell’emergenza sanitaria”.
L’immobile della Casa del Pellegrino nel 1997 fu affidato all’ente Santuario della Madonna delle Lacrime “allo scopo di adibirlo ad accettazione servizio e ricovero notturno per pellegrini, rimanendo vietata ogni qualsiasi diversa destinazione”. Tuttavia già nel 2000 l’ente Santuario ha cessato di gestire in proprio la struttura. Vista la situazione, e alla luce dell’esame dei documenti e delle vicende degli ultimi anni, il Comune intende rientrare in possesso dell’immobile e in tale senso il dirigente del settore Patrimonio ha avviato il procedimento.
“Vent’anni fa e fino al 2018 – spiega ancora Italia – sulla base di un nulla osta del sindaco dell’epoca, la gestione della struttura è stata esercitata attraverso la Casa del Pellegrino s.r.l., costituita dallo stesso ente Santuario, ma successivamente la società ha affittato la gestione a una cooperativa”. Prosegue il sindaco Italia: ”In seguito al fallimento, avvenuto nel 2018, della società Casa del Pellegrino, la gestione è stata addirittura affittata dalla curatela e per ultimo è stata venduta all’asta. Appare di tutta evidenza che non può essere consentito a nessuno di acquisire il diritto di detenere l’immobile di proprietà del Comune di Siracusa, ciò in quanto nella convenzione del 1997 era stata espressamente esclusa la possibilità di cedere a terzi il comodato”.
“Quando sarà terminata la presente emergenza – conclude il sindaco Italia – saremo felici, come già anticipato più volte al rettore del Santuario ed alle altre autorità ecclesiastiche a cui, non da ora, ci legano forti e sinceri sentimenti di affetto e fraterna collaborazione, di tornare a condividere una gestione coerente con le finalità originarie, interamente destinata a quegli interessi pubblici di cristiana accoglienza di soggetti più fragili sotto il profilo, economico, sociale e sanitario”.




Tamponi di fine quarantena, una unità speciale per la zona sud della provincia

Si chiama Usca, un acronimo che sta per Unità Speciale di Contiguità Assistenziale. Ed è la squadra che ha iniziato ad occuparsi dei tamponi di fine quarantena nei 5 comuni del distretto sanitario 46 che comprende Noto, Avola, Pachino, Portopalo e Rosolini. In alcuni casi i tamponi avvengono a domicilio, nel grosso dei casi attraverso convocazione al Trigona di Noto dove viene effettuato l’esame direttamente dall’auto, senza che la persona interessata debba scendere.
Il ritardo accumulato a livello regionale è purtroppo notevole e così, per molti, i 14 giorni di isolamento volontario sono diventati spesso 20, se non oltre. Problema comune a tutta la Sicilia e per il quale si sta cercando di accelerare. Si confida nelle refertazioni in house, direttamente all’Umberto I di Siracusa, dove pare essere finalmente arrivato l’atteso macchinario, mentre il laboratorio privato di Avola è già operativo.
Per i tamponi di fine quarantena, a Siracusa si procede all’interno dell’area dell’ex Onp della Pizzuta. A Noto, invece, al Trigona. Si procede, come detto, a rilento. Ed allo studio ci sono soluzioni alternative e semplificate per chi non accusa o non ha accusato sintomi.
Intanto, l’Usca si è messa in moto nella zona sud della provincia. Al momento, sono circa 15 i tamponi effettuati al giorno. Poco, troppo poco per quella che è la reale necessità. Basti pensare che a Noto, dove si registrano i numeri più larghi, sono ancora 416 le persone che attendono il tampone di fine quarantena a fronte di 543 autodenunciatisi al ritorno dal nord Italia. Molti si sono stancati di attendere ed hanno deciso di riprendere la loro “normalità”. Ed è questo uno dei motivi per cui il sindaco di Noto ha emanato una ordinanza con cui, da ieri, rende obbligatorio l’uso delle mascherine, anche artigianali, da parte di chiunque esca di casa.




Siracusa. Emergenza Covid-19, il Comitato Consultivo Asp : "Più tamponi e visite domiciliari"

Più tamponi per gli operatori sanitari, i cittadini e i soggetti fragili, anche con visite a domicilio. La richiesta è del Comitato Consultivo Asp, presieduto dall’avvocato Pier Francesco Rizza. Ai vertici dell’azienda sanitaria provinciale il comitato chiede “opportune soluzioni.Riteniamo, infatti-spiega la nota del Comitato Consultivo Asp -che non sia questo il momento delle polemiche sterili e delle rivendicazioni oggi è il momento di agire con rigore ed immediatezza a tutela della salute dei cittadini e degli operatori sanitari di Siracusa, con tutti gli strumenti che l’ordinamento prevede”.La richiesta è rivolta anche all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.  “Le associazioni di volontariato- spiega Rizza-ancora, seppure con grandi difficoltà ed a volte nella indifferenza delle istituzioni, continuano senza sosta a dare sostegno alle attività di informazione ai cittadini e di sostegno alle fasce sociali più disagiate. Che qualcosa fosse “andato storto” si era percepito, e si è manifestato palese in occasione del vertice tenutosi alla presenza del Prefetto di Siracusa e dell’assessore regionale  e della successiva immediata determinazione di costituire un covid-team regionale di sostegno presso l’ASP di Siracusa. I risultati di tale provvedimento potranno vedersi solo tra due settimane oggi, invece, assistiamo alla gestione della emergenza sanitaria a Siracusa, così come ci è stata rappresentata. Non è compito del Comitato Consultivo Aziendale presso l’ASP individuare le responsabilità-conclude il presidente Rizza-  ma non possiamo non prendere atto delle criticità nella erogazione dei servizi sanitari in questo particolare momento”




Cani uccisi, rinvenute esche avvelenate: avviso del Comune

Cani avvelenati nel territorio di Noto e, in particolar modo, in contrada Spaccazza e San Corrado di Fuori. Qualcuno ha piazzato delle esche avvelenate, così da uccidere i randagi della zona, attirati ovviamente dal cibo. Non si tratta di una semplice supposizione. Dopo alcuni cani rinvenuti in fin di vita (e purtroppo deceduti), il Comune ha effettuato le verifiche del caso, passando al setaccio le zone in cui gli episodi si sono verificati. Dopo avere rinvenuto delle esche avvelenate, l’ipotesi che anche i volontari avevano avanzato è stata confermata. A renderlo ufficiale, degli avvisi affissi proprio dalla Polizia Municipale. Pagina triste, che parla di una natura umana che nemmeno in momenti difficili come quello che viviamo riesce in alcuni casi ad evitare la crudeltà. Sugli episodi sarebbero in corso degli approfondimenti.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 80 contagiati, 26 guariti,7 deceduti

Un contagiato in più rispetto a ieri in provincia di Siracusa. I dati relativi ai positivi al Coronavirus diffusi oggi pomeriggio dalla Regione e aggiornati alle 17 parlano di 80 contagiati in tutto nel territorio. Di questi, 42 sono ricoverati, 26 sono guariti, 7 purtroppo i decessi. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 107 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 93 (22, 4, 8); Catania, 551 (155, 28, 51); Enna, 273 (168, 1, 15); Messina, 327 (145, 18, 25); Palermo, 276 (74, 29, 12); Ragusa, 47 (7, 4, 3); Siracusa, 80 (42, 26, 7); Trapani, 105 (22, 1, 3).




Siracusa. Coronavirus, il sindaco Italia: "Frattura tra cittadini e vertici Asp, chiesti alla Regione atti risolutivi"

“Atti tempestivi, concreti e risolutivi per restituire alla nostra provincia una serenità e fiducia nei confronti delle istituzioni”.  E’ quanto il sindaco, Francesco Italia ha chiesto al presidente della Regione, Nello Musumeci e all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza nei confronti dei vertici dell’Asp. “La fiducia da parte dei cittadini è compromessa- dice il primo cittadino- Una frattura ormai insanabile”.  Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, dai suoi canali social ha parlato oggi pomeriggio ai cittadini.  In queste ore, specie dopo la puntata di Report di ieri sera, sotto pressione l’Asp di Siracusa ed il suo management. “Già da parecchi giorni -dice il primo cittadino. ho avuto modo di esprimere attraverso azioni e atti formali e circostanziati la mia preoccupazione per la gestione sanitaria dell’emergenza Covid in provincia di Siracusa”. “Ho formalmente richiesto il supporto, che non è stato ritenuto necessario, della Croce Rossa Militare. Indubbiamente, l’azione del gruppo di supporto da me richiesto e prontamente attivato dall’assessore Razza, si è rivelato indispensabile per l’adozione di misure idonee a mettere in sicurezza l’Umberto I. In queste ore – continua Francesco Italia – ho ripetutamente interagito con il presidente della Regione e l’assessore Razza, rinnovando loro una forte preoccupazione legata al clima di sfiducia generato dai servizi giornalistici di queste ore, per non parlare del grave danno all’immagine della città”.  Italia entra nel dettaglio delle polemiche seguite al servizio messo in onda su RaiTre nel corso di Report ieri sera. “Non ho intenzione di fare processi sommari-premette il sindaco- Ci sono dei procedimenti in corso . Saranno le autorità giudiziarie a stabilire se qualcuno ha sbagliato. Avevamo fatto un appello nel 2018 a tutte le forze possibile per chiedere un’accelerazione per realizzare un ospedale nuovo ed efficiente. Mi fa impressione sentire che improvvisamente qualcuno solo oggi si sveglia e si accorge che le cose a Siracusa non stanno funzionando. Le lottizzazioni della sanità sono state politiche, portate avanti da persone indegni solo in virtù di appartenenze politiche. Che adesso si cerchi, nell’emergenza, a puntare il dice contro l’uno o l’altro, lo ritengo immorale. Ci sono certamente delle responsabilità. Da tempo lo diciamo”. Italia è sicuro che “‘intervento del Covid team della regione nel territorio sia stato provvidenziale”. Il sindaco si chiede “dove fossero in tutti questi anni tutti quelli che oggi puntano il dito”. Italia , dopo avere sentito oggi Musumeci, Razza e la giunta comunale parla di “un’interruzione del rapporto di fiducia dei siracusani nei confronti dei vertici dell’Asp. Una frattura ormai insanabile. Abbiamo chiesto al presidente della Regione e all’assessore di adottare atti tempestivi, concreti e risolutivi per restituire alla nostra provincia una serenità e fiducia nei confronti delle istituzioni”.