Siracusa. Ancora medico del Pronto Soccorso positivo al Coronavirus: adesso sono otto

Ancora un medico positivo al Coronavirus. La notizia è di oggi e si tratta dell’ottavo caso di Covid-19 che vede coinvolti medici dell’ospedale Umberto I. L’esito del tampone effettuato al medico impegnato in prima linea nel contrasto all’emergenza sanitaria arriva proprio nel giorno in cui parte una nuova fase di gestione dei percorsi all’interno della struttura sanitaria, con la separazione dei percorsi, che dovrebbe poter garantire ai pazienti che si rivolgono al Pronto Soccorso per ragioni differenti da quelle legate ai sospetti Covid di non venire in alcun modo a contatto con i “grigi” e a maggior ragione con l’area Covid. Proprio il numero dei contagiati tra gli operatori sanitari dell’ospedale Umberto I rappresenta motivo di aspre polemiche. I sindacati hanno espresso chiaramente la propria ira per come la questione è stata gestita fino a questo momento e chiedono tutele per medici, infermieri e ausiliari, con la sanificazione degli ambienti e l’eventuale ricorso a strutture mobili nelle more che le operazioni vengano effettuate.




A Noto la mascherina diventa obbligatoria: "vietato uscire di casa senza"

Da domani (7 aprile) è obbligatorio l’uso della mascherina in tutto il territorio di Noto. “Chi esce da casa avrà l’obbligo di indossarla, anche se non certificata o di fattura artigianale. L’importante è che copra bocca e naso contemporaneamente”, dice il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti. “E’ inoltre obbligatorio l’utilizzo dentro gli esercizi commerciali anche di guanti monouso o guanti in plastica, lavabili e disinfettabili”.
Questa mattina è stata firmata l’ordinanza contingibile ed urgente per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. L’obiettivo del provvedimento, come spiegato dal sindaco netino, è quello di alzare la soglia di protezione della comunità, in un periodo da tutti considerato centrale nella diffusione del virus. L’ordinanza vieta inoltre l’assembramento di più di 2 persone nei luoghi aperti, ribadendo che è consentita la consegna a domicilio dei prodotti alimentari limitatamente alle categorie commerciali previste dal Dpcm dell’11 marzo 2020. Attività di consegna a domicilio che deve essere svolta nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, assicurando al momento della consegna la distanza non inferiore ad un metro.
“I trasgressori – aggiunge Bonfanti – saranno puniti con una sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro, con denuncia ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale. Ai titolari e gestori di attività commerciali è fatto ordine di vietare l’accesso alle persone non dotate di mascherine e guanti, esponendone avviso all’ingresso dell’esercizio”.

foto dal web




Siracusa. Alcool e mascherine, su i prezzi anche in farmacia: "Logiche di mercato"

Aumentano i prezzi di mascherine e di altri prodotti particolarmente richiesti per affrontare l’emergenza Coronavirus, anche nel territorio provincia e, secondo diverse segnalazioni, anche nelle farmacie. A spiegarne le ragioni è il presidente di Federfarma Siracusa, Salvo Caruso . Nulla di anomalo, spiega nella sua disamina. “Purtroppo si tratta di regole di mercato-premette- Tutto parte dalla combinazione tra grandissima domanda e difficoltà nella logistica e nello sdoganamento. Moltissimi prodotti non si trovano più. Chi è riuscito a procurarli, in genere, li ha pagati molto più cari del solito. Dato che per ogni prodotto, vi è più di un passaggio, basta che il prezzo di acquisto non sia più quello normale, che allo stesso modo non lo diventi in prezzo di vendita. Per intenderci-dice ancora- oggi è facile trovare un litro d’alcool con il prezzo quadruplicato. E’ impensabile poterlo rivendere ai prezzi pre-crisi. La scelta quindi è tra non fornire un presidio indispensabile, perché non si vuole sottostare a questo meccanismo, oppure scegliere di provare a trovare prezzi che non siano decuplicati e informare di questa situazione il cliente”. Su alcool e mascherine, in particolar modo, si è scatenata una vera e propria speculazione.




Esposto in Procura, il Codacons: "Pochi dpi, ma ogni Asp ha piano approvvigionamento"

Con un nuovo esposto alla Procura di Siracusa, il Codacons chiede di indagare sul mancato rispetto in Sicilia del Piano Operativo Regionale per le Pandemie. L’avvocato Bruno Messina, dirigente dell’Ufficio Legale Regionale, spiega che “occorre verificare come mai medici, infermieri e operatori del 118, sin dai primi giorni di emergenza in Sicilia, lamentino la mancanza dei dispositivi di protezione, nonostante i piani di approvvigionamento delle Aziende Sanitarie”.
Questi piani per le singole Asp, secondo quanto spiega Bruno Messina, sono previsti dal Piano Operativo Regionale per le Pandemie, in cui, sin dal 2009 si stabilisce che “ogni azienda sanitaria deve stimare il fabbisogno di DPI attraverso il censimento degli operatori sanitari, per singolo presidio e mettere a punto dei piani di approvvigionamento e distribuzione. Sono da considerare fra le strutture da dotare di DPI, oltre a quelle di ricovero, ambulatori, distretti, servizi di sanità pubblica e veterinari, laboratori. Dovrà inoltre essere prevista la fornitura di DPI ai servizi di guardia medica e 118, ai medici di medicina generale ed ai pediatri”.
Questi piani sarebbero stati adottati a livello regionale sulla base del Piano nazionale di preparazione e risposta per una pandemia influenzale, stilato secondo le indicazioni dell’OMS del 2005 e approvato dalla Conferenza Stato-Regioni nel 2006.
“Dunque – afferma Messina – se ogni Asp effettua una stima dei DPI necessari, come è possibile che già dopo i primi casi di coronavirus in Sicilia gli operatori sanitari si sono dichiarati sprovvisti dei dispositivi? Allora a che cosa servono i piani di approvvigionamento? Questi ed altri interrogativi dovranno sciogliere i magistrati”.




Coronavirus, la centrale Enel di Priolo illuminata con il Tricolore

Dallo scorso fine settimana, anche la centrale Enel Archimede di Priolo Gargallo è illuminata con i colori della bandiera italiana e lo resterà per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19.
Come per molti altri edifici e sedi istituzionali italiane, “illuminando con il tricolore gli impianti nel quale l’azienda produce un bene essenziale, quale l’energia elettrica, il Gruppo Enel vuole rimarcare lo spirito coeso e unitario con cui l’intera nazione sta lottando contro il Coronavirus”, si legge nella nota ufficiale.
Enel ha già messo in campo numerose iniziative per garantire la sicurezza dei suoi dipendenti. Inoltre attraverso la onlus del gruppo (Enel Cuore) ha stanziato 23 milioni per donazioni, in Italia, a sostegno delle principali realtà impegnate nell’assistenza sanitaria e sociale in accordo con Protezione Civile e autorità nazionali e regionali, in prima linea contro la diffusione del virus.




Mascherine artigianali gratis a Solarino, la mamma del sindaco tra le sarte volontarie

Sono poco più di 2.000 le mascherine artigianali prodotte e distribuite gratuitamente da sarte volontarie a Solarino. Sono 36 e, ognuna nella propria abitazione, si sono messe a lavoro per far si di poter fornire a quanti più solarinesi possibili uno dei più richiesti dispositivi di protezione.
Tra le 36 sarte volontarie c’è la signora Palma, la mamma del sindaco di Solarino, Seby Scorpo. “Proprio ieri sera sono andato a trovare la mia sarta preferita, mia madre. Nonostante sia stata operata ed abbia bisogno di assistenza mia e di mio fratello ogni giorno, è all’opera anche lei, come tante altre, per realizzare mascherine.
Grazie a tutte le sarte e a tutti i volontari”, scrive sui social il primo cittadino.




Siracusa. Raccolta alimentare anche per cani e gatti: "spesa sospesa" per animali domestici

Solidarietà anche per cani e gatti: L’assessorato alla Tutela degli animali e randagismo del Comune di Siracusa ha avviato la spesa sospesa per gli animali da affezione. Grazie alle donazioni, vengono raccolti generi alimentari per gli amici a quattro zampe, poi distribuiti alle famiglie in difficoltà economica ed ai volontari attivi sul territorio che continuano ad occuparsi delle colonie feline e canine presenti in città.
“A loro – dice l’assessore Cosimo Burti – un sentito ringraziamento per il supporto e il valido sostegno in questo particolare momento delicato per i tanti randagi presenti in città”.
La “spesa sospesa” per cani e gatti si effettua nei seguenti esercizi commerciali:

Lidl
Via Elorina 140
Viale S.Panagia 107

Conad
Viale Epipoli 87 tel:0931740813,
Viale S. Panagia 238 tel: 0931311422,
Via dell’Olimpiade 15 tel: 0931452553,
Via Re Ierone II 50 tel: 0931449344,
Viale Zecchino 44 tel: 0931411311

Eurospin
Via Luigi Foti, 1
Viale Scala Greca, 33
Via Columba, 19

Sipa
Via Lentini

Decò

MD Pizzuta

Crai Simpatia Ortigia

Simpatia Crai

Gusto
Via Maestranza




Siracusa. Bollette idriche scadute a febbraio, Siam: "pagabili entro il 30 aprile, senza mora"

Per far fronte all’emergenza Coronavirus e per venire incontro alle numerose richieste pervenute, Siam spa comunica che, fino al 30 aprile, tutte le fatture scadute alla data di febbraio 2020 possono essere pagate senza mora e penali per ritardato pagamento.
Restano inoltre disponibili per comunicazioni il sito internet www.siamspa.it e il call center al numero 800200905, attivo dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30 e venerdì solo la mattina, per informazioni e assistenza. È attivo inoltre il pagamento delle bollette on line senza alcuna commissione aggiuntiva (anche tramite bonifico bancario, Iban inserito in bolletta) e il numero verde 800313130 attivo tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24 per emergenze, segnalazioni di perdite d’acqua, interruzioni della fornitura o fuoriuscita liquami.
Considerato il persistere della diffusione del covid 19 e nel rispetto dei Dpcm emanati dal Governo, gli uffici amministrativi e lo sportello utenti resteranno chiusi fino al 14 aprile per limitare il più possibile i contatti e mettere al primo posto la sicurezza e la salute delle persone; ma rimangono le attività urgenti e indifferibili necessarie a garantire i servizi minimi essenziali.




Coronavirus. È morto Nellino Carbė: l'ex sindaco era ricoverato a Pavia

Si è spento oggi a Pavia l’ex sindaco di Buscemi, Nellino Carbė. Ricoverato a causa di un tumore, è risultato positivo al coronavirus.
“Anche in compagnia del covid, sono ancora qua”, scriveva pochi giorni fa su facebook. Parole che accompagnavano una sua foto dal reparto di pneumologia dell’ospedale lombardo, dove stava combattendo la battaglia contro “il mostro”.
Carbė aveva 66 anni. Personalità solare ed elegante, è stato sindaco di Buscemi sino al 2018. Dirigente medico, aveva prestato servizio negli ultimi anni al pronto soccorso del Di Maria di Avola. Poi la scoperta del tumore e l’inizio di un nuovo percorso, drammaticamente complicato dal coronavirus.
Unanime il cordoglio della politica siracusana. Tanti sindaci della zona montana lo ricordano con affetto.
“Addio a un uomo dal sorriso gentile, un guerriero che ci ha sempre dimostrato che il bene comune è un valore assoluto da difendere con coraggio e responsabilità.Ciao Nellino Carbè, sono felice di aver potuto condividere con te una parte del mio percorso amministrativo e politico. Farò tesoro dei nostri ricordi”, il messaggio del sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa.
“Una notizia che non avrei mai voluto apprendere. Oggi va via un amico; un collega sempre disponibile ed altruista; un uomo che nonostante tutto ha sempre saputo trasmettere coraggio e serenità a chiunque lo circondasse”, ha scritto Alessandro Caiazzo, sindaco di Buccheri.
Messaggi di cordoglio da ogni parte della provincia. Messaggi semplici ma colmi di affetto verso il “dottor Carbė”, come rispettosamente in tanti erano soliti chiamarlo.




Siracusa. CuraItalia, in arrivo oltre 9 milioni di euro per le scuole siciliane: didattica a distanza

Fondi per le scuole siciliane. Si tratta di oltre 9 milioni di euro per 831 scuole siciliane stanziati nell’ambito del decreto “CuraItalia”, 85 milioni in totale, e resi già disponibili dal ministero dell’Istruzione per consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione, nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità. Le somme sono anche destinate all’acquisto di computer da mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso gratuito, per consentire a tutti di lavorare sulle piattaforme e sugli strumenti digitali attraverso cui si svolge oggi la didattica scolastica”. Così il parlamentare Paolo Ficara (M5s) commenta il recente decreto ministeriale di riparto dei fondi.
“Le risorse vengono assegnate alle singole scuole statali sulla base di determinati indicatori come il numero degli studenti iscritti per l’anno scolastico 2019-2020 e come lo status socio-economico delle famiglie degli studenti – dato ESCS, come rilevato dall’Invalsi. In misura proporzionale, incidono sulle somme ripartite per singolo intervento. E nel dettaglio, per la Sicilia, parliamo di 7,5 milioni per l’acquisto di dispositivi digitali e connettività di rete; 1 milione per piattaforme e strumenti digitali e 520mila euro per la formazione del personale scolastico”, spiega ancora Paolo Ficara.
“Stiamo introducendo elementi di innovazione utili anche per il futuro, quando ci saremo finalmente lasciati alle spalle la paura del contagio. Conoscere o prendere maggiore dimestichezza con il cosiddetto e-learning è sicuramente una competenza e una modalità di apprendere e insegnare utile. Le risorse messe a disposizione dalla ministra Azzolina e dal governo rappresentano un segnale importante di crescita voluta e cercata anche nella difficoltà. In emergenza, non rinunciamo al prezioso contributo della scuola statale”.