Siracusa. Violenza domestica, l'app della polizia per chiedere aiuto o segnalare

Contrasto alla violenza domestica, problema acuito dalle indicazioni sull’esigenza di stare in casa per via dell’emergenza Covid-19. La polizia ha aggiornato le modalità di utilizzo dell’App Youpol, che adesso consente di segnalare anche i reati di violenza tra le mura domestiche, con le stesse modalità e caratteristiche delle altre tipologie di segnalazione.
Ideata per contrastare bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, l’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato.
Le segnalazioni sono automaticamente geo-referenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. E’ inoltre possibile dall’app chiamare direttamente il NUE e dove non è ancora attivo risponderà la sala operativa 113 della Questura. Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla Sala Operativa della Questura competente per territorio.
Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di segnalare in forma anonima.
Anche chi è stato testimone diretto o indiretto – per esempio i vicini di casa – può ovviamente segnalare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.
L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile ed attiva nella vita democratica del Paese, è facilmente installabile su tutti gli smartphone e tablet accedendo alle piattaforme per i sistemi operativi IOS e Android.
Per scaricare il file descrittivo delle nuove funzionalità basta cliccare, o richiamare nel browser, il seguente link: http://www.poliziadistato.tv/c_3JEW9vBa9B
Il file resterà disponibile per 168 ore.




Siracusa. Carrello solidale, "spesa sospesa" per le famiglie in difficoltà

Anche a Siracusa, la“spesa sospesa”. Si chiama Carrello Solidale e consiste nell’invito rivolto ai cittadini che fanno la spesa di comprare prodotti alimentari che poi saranno destinati alle famiglie in difficoltà; in alternativa, c’è pure la possibilità di effettuare un bonifico su un conto corrente dedicato.
Il sistema entrerà a regime domani ed è stato messo a punto dal Comune, che partecipa attivamente con i volontari della Protezione civile, e dalla Caritas diocesana. Si inserisce in quell’attività che ha consentito finora di consegnare ai bisognosi oltre 20 tonnellate di spesa e di soddisfare quasi duemila richieste in meno di 20 giorni.
Nei punti vendita delle catene di supermercati che hanno aderito, sarà trasmesso un messaggio audio e saranno affissi dei manifesti per consigliare la tipologia di alimenti che è preferibile acquistare, prevalentemente prodotti a lunga scadenza, anche se i clienti possono comunque scegliere liberamente. La merce donata sarà così accantonata per poi entrare nel circuito solidale. Lo stesso tipo di messaggio sarà, inoltre, veicolato attraverso altri canali così da consentire alle persone di donare alimenti anche se preferiscono fare la spesa on-line.
Infine, chi volesse comunque dare un aiuto, può sempre farlo attraverso un bonifico bancario su un conto dell’arcidiocesi di Siracusa con la causale “emergenza coronavirus”. L’Iban è: IT96N 03069 09606 100000017300.
“In attesa dei fondi stanziati dallo Stato e dalla Regione – afferma il sindaco, Francesco Italia – non restiamo con le mani e i mano e alimentiamo il grande senso di solidarietà dei siracusani con nuove iniziative. L’emergenza Covid-19 non sta causando solo un isolamento sociale, che si supera in tanti modi anche grazie alla tecnologia, ma sta determinando un isolamento economico nelle famiglie che si sostengono con piccoli lavori, spesso alla giornata. Contro questa situazione, abbiamo lanciato due slogan che cerchiamo di applicare e tutti i giorni e lavoriamo affinché vengano recepiti dalla gente: ‘L’altruismo è l’unico antidoto al contagio’ e ‘In una comunità nessuno resta solo!”
L’elenco delle adesioni all’iniziativa è in fase di definizione. Intanto ci sono state quelle delle catene Conad, Lidl e Arena; del punto Loran di via Columba; dell’azienda Unigroup solo per gli acquisti on-line attraverso il sito www.unigrouspa.com.
Un sostegno è arrivato anche dalla tipografia Mondo Grafica.




Avola. Furto di tonnellate di limoni, in sette colti in flagrante

In sette, intenti a rubare arance. Gli agenti del commissariato di Avola li hanno arrestati in flagranza di reato. Sono tutti residenti ad Avola, risponderanno in concorso tra loro del furto di circa 9 tonnellate di limoni (il cui valore di mercato è oggi stimato tra 6000 e  7.000 euro, raccolti in un vasto appezzamento di terreno agricolo coltivato di proprietà di un uomo, anch’egli residente ad Avola, vittima già nel passato di diversi furti di agrumi.
Alle 4 circa, gli agenti hanno notato uscire da un fondo agricolo un autocarro ribassato per l’eccessivo carico trasportato, che si immetteva sulla provinciale Noto– Pachino con direzione di marcia Noto. Gli agenti hanno bloccato e controllato il mezzo, guidato da  Maurizio Marcì, avolese di 48 anni, e hanno rinvenuto 240 casse piene di limoni, per un totale di kg. 4.800 circa.
Nel frattempo, le altre pattuglie, esaminando il fondo stradale e rilevando le tracce di fango impresse sull’asfalto, hanno individuato il fondo agricolo oggetto del furto e hanno atteso l’uscita dei complici di Marcì.
Dopo poco tempo, gli agenti hanno visto uscire dal fondo agricolo un autocarro ed un’autovettura e, dopo averli seguiti per un breve tratto di strada, li hanno bloccati.
A bordo dell’autocarro  Giuseppe Ferlisi, avolese di 31 anni, e Corrado Busà, avolese di 43 anni, mentre all’interno dell’autovettura si trovavano  Paolo Garante, sessantaduenne avolese, con i figli Gaetano e Giuseppe, e Trifan Gheorghita, rumeno di 34 anni.
Durante il sopralluogo nel fondo agricolo  gli operatori, oltre a rilevare le evidenti tracce del reato appena commesso, hanno accertato anche che i sette uomini avevano forzato la porta di un fabbricato rurale rubando all’interno svariati oggetti ( utensili da lavoro, taniche di gasolio ed un decespugliatore) di cui si erano sbarazzati lungo la via di fuga. Tutti sono stati posti ai domiciliari.




Siracusa. Mercato ortofrutticolo, tensioni rientrate: "Tetto massimo di prezzi"

Un elenco di prodotti agricoli con un prezzo massimo di vendita. Così si tenterà di superare i problemi che si stanno verificando al mercato generale e che questa mattina hanno condotto ad una protesta dei rivenditori e a momenti di tensione per via di quello che è ritenuto, proprio dai rivenditori, un aumento eccessivo dei prezzi. Accusa respinta  dagli operatori del mercato. La soluzione è stata individuata con la mediazione dell’assessore alle Attività Produttive, Cosimo Burti e della direzione del mercato. L’elenco di prezzi massimo al rivenditore, che sarà pubblico nelle prossime ore, servirà anche per rendere trasparente agli utenti finali quale sia il meccanismo. “Il mercato ortofrutticolo funziona con la stagionalità-fa notare- non è  legato alla pandemia in corso. Lo dicono anche le analisi delle stagioni precedenti, negli anni precedenti”. L’esponente della giunta Italia non nasconde che “si chiede un sacrificio a tutti e in questa fase maggiormente ai contadini”. Le tensioni sarebbero, dunque, rientrate con l’accordo raggiunto in mattinata e che sarà perfezionato nei prossimi giorni. Anche domani, previsto un presidio delle forze dell’ordine al mercato, per garantire che le operazioni di compra-vendita si svolgano in un clima sereno. “La guerra non è fra persone- evidenzia Burti- è contro il virus. Le istituzioni stanno dimostrando di esserci. Ho seguito ogni singolo passaggio e ho cercato di trovare la migliore soluzione, pur sapendo che questo tipo di meccanismo non è governabile attraverso un regolamento cittadino,ma è stata una volontà di mediazione da parte di tutti. Ci rapportiamo con il libero mercato”.




Siracusa. Caro ortofrutta, scatta la protesta al mercato generale

Agitazione al mercato generale, Dalle prime ore di questa mattina è in corso una protesta, legata all’andamento dei prezzi dell’ortofrutta, conseguenza dell’emergenza Coronavirus. Porte chiuse e , sul posto, le forze dell’ordine . In questi giorni alcuni operatori che vanno a rifornirsi di frutta e verdura per i loro banchi hanno lamentato l’incremento. Costi in alcuni casi raddoppiati rispetto al consueto prezzo. Il Comune ha avviato dei controlli, dai quali fino a ieri non sembrava fossero emerse particolari anomalie. L’assessore al ramo, Cosimo Burti, che ha raggiunto gli operatori,  ha  assicurato ulteriori verifiche. Il problema sarebbe legato ai costi. Mentre per la frutta si sarebbero mantenuti stabili, per gli altri prodotti si sarebbero registrati sensibili incrementi. I rivenditori hanno minacciano di non acquistare più nulla. Confronto animato anche con la direzione del mercato.




"Sospensione dei tributi locali", la Cna chiede aiuto alla Regione

“Una concreta ed immediata misura finalizzata ad alleggerire la pressione fiscale nei confronti delle imprese”. CNA Sicilia ha indirizzato una lettera al Governatore Musumeci, all’Assessore regionale alle Autonomie Locali, Bernardette Grasso, e al Presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, per sollecitare, ciascuno per il ruolo di competenza, un incisivo intervento che promuova una iniziativa organica destinata alle Amministrazioni comunali, deputate a deliberare sui tributi locali. “Di fronte ad uno scenario che giorno dopo giorno si fa sempre più complesso e drammatico – scrivono i vertici regionali della Confederazione – si rende necessaria, alla luce anche delle recenti disposizioni con cui si assegna maggiore liquidità ai Comuni, l’adozione di misure di sostegno alle imprese, tramite provvedimenti urgenti ad ogni livello, per tendere la mano al nostro tessuto economico, ormai al collasso, e mitigare le gravi ricadute sociali che ne deriverebbero. A questo proposito, con il coinvolgimento attivo di ANCI Sicilia – sottolineano il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione – chiediamo di intervenire presso i Sindaci dei Comuni della nostra regione, fatte salve le autonomie di ogni Ente Locale, affinché si arrivi subito alla sospensione del pagamento dei tributi locali a carico delle imprese, Tari, Imu, Tosap, tassa sulla pubblicità, rinviandone la riattivazione alla fine dell’emergenza sanitaria, con cancellazioni e/o riduzione in base anche all’effettiva fruizione del servizio. Le CNA Territoriali della Sicilia, dal canto loro, sono già impegnate in una interlocuzione costante con le Amministrazioni di riferimento al fine di individuare adeguate soluzioni per fare fronte alle criticità che stanno attraversando ed investendo l’intero comparto produttivo. La nostra Confederazione sta collaborando, a tutti i livelli, per consentire alla nostre comunità di contenere e sconfiggere l’epidemia in corso e assicura – concludono Battiato e Giglione – totale collaborazione alle Istituzioni Pubbliche per la fase di rilancio che si aprirà, si spera, quanto prima”.




Floridia. Evadono in coppia dai domiciliari: arrestati e sanzionati

Evadono dai domiciliari e vengono sanzionati anche per la violazione delle norme anti-coronavirus. A Floridia, nella notte, i carabinieri  hanno tratto in arresto Carmela Forte , già nota alle forze dell’ordine e Sebastiano Ranno, 35 e 34 anni, sorpresi fuori dalla loro abitazione dalla quale si erano arbitrariamente allontanati.
Gli stessi sono stati ricollocati presso la loro abitazione in regime di arresti domiciliari e sono stati sanzionati per la violazione delle norme anti-coronavirus.




Siracusa. Covid-19, ancora troppa gente per strada in tutta la provincia, controlli dei carabinieri

Proseguono i controlli per strada, per verificare il rispetto delle norme di contenimento del contagio da Covid-19. Ancora spiegazioni ben distanti da quelle ritenute validi motivi di necessità, salute e lavoro.  A Siracusa, in zona Borgata, cinque persone sono state controllate mentre erano intente a riparare sulla pubblica via l’autovettura di uno di loro, intorno alla quale stavano armeggiando in gruppo; nella frazione di Cassibile e a Floridia diverse persone sono state sorprese mentre passeggiavano per le vie cittadine, senza saper addurre all’atto del controllo motivazioni comprovanti uno stato di necessità: tutti infatti hanno dichiarato di essere usciti per fare una passeggiata perché stanchi di rimanere chiusi in casa;
a Canicattini Bagni tre persone, non conviventi, sono state sanzionate dopo essere state sorprese insieme a bordo della stessa autovettura che stavano usando per andare a sbrigare alcune commissioni personali; benché per due di essi le motivazioni per uscire fossero rilevanti, l’impiego “massivo” della vettura (nella quale era presente anche un soggetto proveniente dal territorio del Comune di Siracusa, intenzionato ad andare a trovare una zia malata) è da considerarsi come una violazione delle disposizioni vigenti;
a Testa dell’Acqua due persone sono state sanzionate a bordo delle loro autovetture: il primo, ha dichiarato di essere di ritorno a casa dopo aver accompagnato un amico; il secondo invece stava andando presso una sua abitazione secondaria;
ad Avola si sono riscontrati tre casi di persone che, a bordo della loro vettura, circolavano senza giustificato motivo;
ad Augusta e a Villasmundo due persone sono state sanzionate a bordo delle loro autovetture, poiché circolavano senza motivo valido; ed ancora, a Villasmundo, una persona è stata sanzionata dopo essere stata controllata mentre circolava a piedi;
a Lentini, 3 persone sono state sanzionate perché circolavano senza motivo valido: due camminavano per le vie cittadine, una addirittura proveniente da un altro Comune della vicina provincia etnea; una terza era invece in macchina proveniente dal Comune di Buccheri.




Siracusa. Coronavirus, vertice in Prefettura: la Regione invia medici per l'ospedale

La Prefettura di Siracusa non ha perso tempo. Al termine di 24 ore segnate da accese polemiche e accuse sul pronto soccorso dell’Umberto I e sulla gestione dell’emergenza covid-19 nella struttura sanitaria, è stato convocato un vertice straordinario. Vi ha preso parte anche l’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza. Domani sarà costituto dall’assessorato regionale un Covid team per valutare i percorsi seguiti per i pazienti positivi e per riportare la necessaria serenità tra gli operatori siracusani.
“Registro con soddisfazione l’immediata convocazione del comitato provinciale da parte della prefettura e la partecipazione dell’assessore Razza. Le note vicende e le ripetute segnalazioni provenienti da più parti e relative a quanto accaduto all’ospedale Umberto I, richiedono un intervento immediato e risolutivo da parte degli attori coinvolti”, il commento al termine del sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “La proposta dell’assessore di coinvolgere ulteriori figure professionali per rafforzare la struttura di controllo dei percorsi covid, è certamente un segnale forte che va nella direzione di un indispensabile potenziamento. Tale azione andrà seguita con attenzione e con particolare riguardo alla necessaria attività di costante condivisione con tutti i soggetti, compresi i rappresentanti di coloro che in questo momento sono in prima linea, delle azioni e delle informazioni al fine di riportare un clima sereno tra gli operatori e nell’opinione pubblica”.
A spiegare più nel dettaglio la soluzione studiata per l’emergenza è la parlamentare Stefania Prestigiacomo. “L’assessore invierà a Siracusa un’equipe di medici a sostegno delle emergenze determinate dal Covid. In questa delicata fase della vita del paese e della nostra città occorre essere concentrati esclusivamente ad affrontare le problematiche connesse al coronavirus.  Ci sarà tempo poi per valutare comportamenti ed eventuali responsabilità, oggi dobbiamo lavorare tutti per affrontare l’emergenza sanitaria e sociale.  La Regione ha un ruolo chiave in questi giorni difficili. Sono sicura che terrà fede agli impegni assunti per Siracusa”.




Coronavirus, polemiche sul Pronto Soccorso. La Procura: "seguiamo con attenzione"

La Procura di Siracusa “segue da vicino” la bufera che si è abbattuta sul pronto soccorso dell’ospedale Umberto I. Le denunce di Cisl e Cgil, la richiesta del sindaco di avere l’esercito per seguire l’emergenza sanitaria, i numeri di medici di prima emergenza positivi al coronavirus e ricoverati sono tutti episodi che non potevano non richiamare l’attenzione anche della magistratura siracusana. Nei giorni scorsi era stata avviata un’inchiesta sulla morte del direttore del parco archeologico, Calogero Rizzuto, positivo al covid-19. A presentare una lettera esposto era stato, in quel caso, il deputato regionale Nello Dipasquale. Non è escluso che tutto possa confluire in un unico faldone.
I sindacati, intanto, sono stati durissimi e non hanno risparmiato critiche alla direzione del presidio ospedaliero ed alla stessa direzione dell’Asp. Critiche in particolare sulle scelte adottate nell’area del pronto soccorso, dove vi sarebbe stato contatto tra possibili positivi e altri pazienti.
Sta per essere avviata anche una indagine sul video del sedicente infermiere Asp che nelle ore scorse è diventato virale (con le sue accuse, ndr) sui social. L’Asp ha sdegnosamente smentito e presentato denuncia. L’uomo che si vede nelle immagini, bardato con tutti i dpi del caso, è stato identificato e sarà sentito dagli inquirenti. Questo permetterà così di stabilire con certezza se sia dipendente Asp o meno. Per la direzione generale dell’Azienda, “il fantomatico operatore sanitario non risulterebbe dipendente”.
Ma è soprattutto sulle sue parole che bisognerà fare luce: sono accuse fondate o meno? Anche la Regione sta seguendo con attenzione. L’assessore alla Salute, Razza, potrebbe presto venire a Siracusa per un sopralluogo a sorpresa. La sua presenza, intanto, è stata sollecitata dal sindaco del capoluogo, Francesco Italia, che ha chiesto alla Prefettura la convocazione di una riunione straordinaria del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla luce del dilagante allarme sociale creato dalla bufera abbattutasi sull’Asp.