Siracusa. Coronavirus, la Casa del Pellegrino a disposizione della Protezione Civile

Per far fronte all’emergenza coronavirus, il Santuario della Madonna delle Lacrime ha messo a disposizione della Protezione Civile di Siracusa la ex Casa del Pellegrino. Una decisione condivisa anche dalla società Aprotur, subentrata nella gestione.
“Questa decisione anticipa la destinazione che il Santuario intende dare alla struttura, cioè quella di accogliere ammalati e pellegrini bisognosi”, spiega il rettore, padre Aurelio Russo. “In questo momento tutti gli sforzi vanno indirizzati per sostenere il nostro sistema sanitario e quindi contribuire in ogni modo a dare manforte a medici ed infermieri per la cura degli ammalati”.
La disponibilità è provvisoria ed è legata al momento di particolare urgenza. Una volta terminato il periodo di emergenza, la struttura ritornerà ad essere adibita a luogo di accoglienza dei pellegrini, degli ammalati dell’Unitalsi e delle altre associazioni caritative di assistenza alle fasce deboli della società.




Uffici comunali chiusi per due giorni a Palazzolo: misura anti-contagio

Uffici comunali chiusi a Palazzolo. Oggi e domani il Comune ha deciso di adottare tale misura per incrementare la tutela della salute pubblica e limitare il rischio di contagio del Covid-19 nel territorio. L’amministrazione retta dal sindaco, Salvo Gallo continua a raccomandare alcune regole da seguire: spesa una volta a settimana, uscite solo per ragioni davvero necessarie. Il Comune continua a garantire il servizio a domicilio di farmaci e beni di prima necessità. Il numero a cui rivolgersi è lo 0931472221.




Auto in fiamme sull'autostrada Siracusa-Catania: IL VIDEO

Auto in fiamme lungo l’autostrada Siracusa- Catania. Per ragioni ancora al vaglio, il mezzo è andato a fuoco poco prima dello svincolo Belvedere-Siracusa Nord. Il veicolo viaggiava in direzione Catania.Sul posto, i vigili del fuoco per le operazioni di spegnimento. L’intervento non ha comportato particolari difficoltà ed è stato concluso con successo in un breve lasso di tempo.




Mafia, la Guardia di Finanza sequestra un bar in centro a Noto

I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, con la collaborazione con il Comando Provinciale di Siracusa, hanno eseguito un provvedimento di sequestro di un’attività commerciale riconducibile ad Domenico Waldker Albergo, detto “Rino”, ritenuto esponente di riferimento del clan siracusano “Trigila”.
Già nel luglio del 2019, il Gico di Catania aveva eseguito un sequestro di prevenzione nei confronti dell’uomo, per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro e relativo a un patrimonio costituito da 2 terreni, 9 fabbricati (tra i quali una villa residenziale), 40 rapporti bancari, 5 autovetture, 3 motoveicoli nonché 8 imprese aventi la loro sede a Noto e tutte esercenti attività di ristorazione, bar e chiosco.
Il provvedimento odierno si estende, dunque, all’attività commerciale denominata “I Vicerè” in quanto ritenuta una mera prosecuzione della “Ditta individuale Ferla Giuseppina”, già sottoposta a sequestro di prevenzione nel luglio 2019. La ditta “I Vcerè”, dunque, nasceva da una comunicazione di variazione del luogo di esercizio presentata dalla consorte del preposto che prendeva in affitto, alla fine del 2019, un locale a Noto in via Viceré Speciale. Secondo quanto illustrato dagli investigatori, la ditta – da oggi sotto sequestro – manteneva la medesima partita iva della “Ditta individuale Ferla Giuseppina”, svolgendo la stessa attività. Nella sede dei “Vicerè” sarebbe stata anche accertata la stabile presenza di Rino Albergo, già condannato per la sua partecipazione all’associazione mafiosa nonché per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, illecita concorrenza nonché plurime violazioni alla normativa di prevenzione antimafia.
Nella ricostruzione degli investigatori, dopo l’emissione nel 2019 di due interdittive “antimafia” per le società della famiglia Albergo, queste società “colpite” venivano trasferite a ditte individuali neo costituite, tutte nella disponibilità della cerchia familiare e affettiva di Albergo: in altre parole, venivano attuate, in rapida sequenza, locazioni aziendali finalizzate a rendere vani i provvedimenti amministrativi; stessa metodologia adottata e riscontrata nell’impresa oggetto della misura ablativa eseguita in data odierna.




Augusta. Muscatello Covid Hospital? Preoccupazione per le attività sospese

” I protocolli sanitari di decontaminazione di un COVID HOSPITAL ci appaiono
incompatibili con la coesistenza delle inderogabili funzioni dell’ospedale Muscatello quale presidio di zona per i rischi ambientali da incidenti industriali del polo petrolchimico siracusano”. E’ la posizione assunta da Azione -Facciamo Squadra, Collettivo spontaneo DiEM25 Augusta1, Democratici per Augusta
Italia Viva Leu-Art.1. In una nota, il coordinamento chiede “alle amministrazioni Comunali di Augusta, Melilli, Priolo e Sortino a voler intraprendere ogni azione politica, al fine di  giungere all’annullamento di effetti deleteri di questa scelta inopportuna e imprudente anche dal punto di vista ambientale”. Le ragioni di tale posizione risiedono in una considerazione. “Mentre in tutto il Paese l’emergenza COVID19 -si legge nella nota congiunta diffusa in mattinata- spinge le autorità sanitarie a potenziare i propri presidi con attrezzature e personale adeguato, da ieri al Presidio Ospedaliero di Augusta sarebbero state sospese le attività della chirurgia, per trasformarla in reparto dedicato ai ricoveri per covid-19. Al nosocomio “Muscatello” sembrerebbe toccare la
progressiva riconversione in COVID HOSPITAL, così limitando severamente la
funzionalità di tutti gli altri reparti. Al presidente  della Regione, all’Assessore Regionale Sanità, al Direttore Generale dell’ Azienda Sanitaria il gruppo chiede “di volere con urgenza considerare altre strutture sanitarie, anche private,
così come previsto dall’accordo tra assessorato regionale alla Salute e Aiop Sicilia, siglato lunedì 16 Marzo”. Vuol dire “revocare eventuali provvedimenti incompatibili con la destinazione attuale del nosocomio, che attende piuttosto la effettiva apertura del più volte annunciato reparto di Onco-ematologia per il quale già negli scorsi mesi sono state effettuate parte delle relative assunzioni e ogni lavoro edile e strutturale necessario”. Sollecitata anche la deputazione regionale e nazionale ad assumere una posizione autorevole “contro tale grave
pregiudizio alla difesa della salute della collettività” . Al sindaco di Augusta, Cettina Buccheri viene invece chiesto “dove scaricherebbero i reflui ospedalieri “infettivi” da COVID19 e se già adesso si scarichi a mare, se l’Amministrazione comunale è stata messa a conoscenza della eventuale scelta di ricoversione da parte dell’ ASP e cosa abbia risposto”.




Siracusa. Piazza Minerva illuminata con i colori della bandiera italiana

Piazza Minerva si illumina di verde, di bianco e di rosso. Gesto simbolico, che parte da Siracusa, come simbolo della volontà di farcela, di vincere tutti insieme la battaglia contro il coronavirus.  Immagine suggestiva, come la scelta di un luogo importante per Siracusa come la Cattedrale, laddove un tempo si trovava il tempio di Athena.




VIDEO. Siracusa: pista ciclabile deserta, le immagini nel primo giorno di "chiusura"

Dopo l’ordinanza con cui ieri il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha disposto la “chiusura” della pista ciclabile, ecco le immagini del tracciato ciclopedonale deserto. Niente jogging e niente passeggiate. Nei giorni scorsi aveva creato stupore e qualche preoccupazione il continuo vai e vieni di persone lungo la pista dedicata a Rossana Maiorca, nonostante i divieti del decreto Io resto a casa.
Fino al 3 aprile, secondo il provvedimento, sono vietate le attività ricreative sulla pista ciclabile, anche nel caso in cui questo avvenga in solitudine, senza, cioè, altre persone. Non rientrano nel divieto i mezzi autorizzati per ragioni di igiene e sicurezza.

Le immagini sono state realizzate dallo stesso sindaco, durante uno dei diversi sopralluoghi avvenuti in giornata per verificare il rispetto dell’ordinanza.




Passeggiata, corsetta e giri in bici: il governo verso la stretta. Tutte le nuove regole

E’ probabile che arrivi dal governo una nuova stretta per passeggiate e attività sportiva all’aperto. L’eccessivo ricorso a jogging e bicicletta starebbe convincendo anche il Ministero dello Sport circa la necessità di intervenire nelle prossime ore. Lo ha lasciato intendere in maniera chiara anche lo stesso ministro Spadafora. “Bisognerà prendere in considerazione la possibilità di un divieto completo, anche all’attività all’aperto”, ha detto al Corriere della Sera. “Quando abbiamo lasciato questa opportunità, lo abbiamo fatto perché la comunità medico scientifica ci diceva di dare la possibilità a molte persone di correre, anche per altre patologie sanitarie. Ma l’appello generale era quello di restare a casa: se non viene ascoltato saremo costretti a porre un divieto assoluto”.
Nel frattempo, sono arrivati dal governo ulteriori chiarimenti. In auto si può andare massimo in due. È preferibile stare uno davanti e uno dietro per mantenere la distanza.
Chi si sposta con il ciclomotore e la bicicletta deve comunque dimostrare le “comprovate esigenze”.
La passeggiata non può andare oltre la propria zona di residenza o domicilio.
Chi porta a spasso il cane non può utilizzare questo stratagemma come scusa per rimanere fuori troppo a lungo. Il tempo necessario per i bisogni fisiologici dell’amico a quattro zampe.
Si può andare a trovare gli anziani, per portare loro i farmaci o la spesa. È necessario indossare guanti e mascherina. Evitare in ogni caso i contatti.
Chi deve andare dal medico può farlo, ma deve dimostrare il motivo della visita. Identica procedura per sottoporsi a visite specialistiche e analisi cliniche. Sul modulo va indicato anche il nome del medico e il luogo dove si effettua la visita.
Gli assembramenti sono vietati. Anche quando si è in fila per fare la spesa o per andare in farmacia, bisogna stare a distanza.
È vietato spostarsi da un Comune all’altro, a meno che non si abbiamo esigenze di lavoro o familiari.
È vietato trasferirsi nelle seconde case. Se si hanno motivi di necessità bisogna dimostrarlo. Il motivo di necessità riguarda guasti o altri problemi che possano mettere a rischio l’incolumità delle persone (ad esempio: perdite di gas o di acqua)
Chi si trovava nelle seconde case oppure all’estero al momento dell’entrata in vigore del decreto può rientrare nel proprio domicilio ma dovrà stare in quarantena.
Chi esce senza motivo rischia la denuncia con arresto fino a tre mesi e la sanzione fino a 206 euro come previsto dall’articolo 650 del codice penale. Chi viola la quarantena rischia una denuncia per procurata epidemia che prevede il carcere fino a 12 anni e altri reati che puniscono i comportamenti contro la salute pubblica.




Coronavirus, azzerata stagione crocieristica. Siracusa porto "tecnico" per Costa e Royal?

Sono ingenti i danni che l’emergenza coronavirus sta arrecando al settore portuale di Siracusa. Le prime tappe di alcune crociere nel Mediterraneo sono saltate, cancellati gli arrivi di yacht e le prenotazioni. Tengono ancora in piedi i numeri di maggio ma per marzo e aprile non c’è nulla fare. Slitta la partenza della stagione del turismo crocieristico. E la falsa partenza costa decine e decine di migliaia di euro all’economia siracusana. Considerando l’indotto – quindi i servizi portuali, dagli ormeggiatori alla spazzatura – la perdita secca lieviterebbe pericolosamente vicina ai 100.000 euro, secondo alcune fonti.
Il porto Grande di Siracusa tiene per ora come scalo “tecnico”. Un rifugio sicuro per le grandi navi da crociera che sperano di poter presto tornare a solcare con regolarità i mari, insieme al loro carico di turisti. Interessate a Siracusa sono una delle navi della flotta Costa e due della Royal (Celebrity Constellation e Jewel of the Sea). A bordo solo l’equipaggio.
Dovrebbero distribuirsi tra la rada e la banchina, per procedere ad attività di rifornimento cibo e bunkeraggio. Nelle previsioni, almeno un mese di stop tecnico a Siracusa, in attesa di indicazioni su di un possibile ritorno alla normalità.
Una situazione che sarà valutata nei prossimi giorni dalle autorità, con in testa la Capitaneria di Porto, per le determinazioni del caso.




Covid-19: I positivi in provincia di Siracusa adesso sono 28: +7 rispetto a ieri

Salgono a 28 i positivi al coronavirus in provincia di Siracusa. Il dato è aggiornato alle 12 di questa mattina.  In Sicilia sono in  totale  282 , di cui 129 ricoverati (29 in terapia intensiva), 138 in isolamento domiciliare, dodici guariti e tre deceduti. A Siracusa i ricoverati sono 12. Questa la divisione nelle varie province: Agrigento, 24; Caltanissetta, 6; Catania, 131; Enna, 8; Messina, 16; Palermo, 47; Ragusa, 6; Siracusa, 28; Trapani, 16.