L'Ars dice si ai Liberi Consorzi, in soffitta le ex Province Regionali. "Dipendenti tutelati"

Nascono ufficialmente i Liberi Consorzi Comunali. C’è la legge, la riforma delle Province Regionali si completa dopo un cammino incerto e ricco di sorprese, non sempre positive. Al posto dei nove enti locali nascono adessso sei Liberi Consorzi più le tre città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
La legge attribuisce funzioni e competenze ai neonati enti intermedi e manda definitivamente in soffitta le nove ex Province della Sicilia.
Tra i primi a commentare, il deputato regionale Bruno Marziano, peraltro ex presidente della Provincia Regionale di Siracusa. “La nuova legge sui Liberi consorzi mantiene e rafforza il ruolo di ente intermedio già svolto dalle Province”, dichiara. “La legge tutela pienamente i 6 mila lavoratori delle ex province e ne salvaguarda la professionalità, oltreché i lavoratori delle società partecipate. Nel momento in cui si eliminano gli organismi di elezione diretta, avere attribuito il compito di elezione degli organismi dei Liberi consorzi ai sindaci e ai consiglieri titolari del consenso popolare, assegna a questi organismi, ancorché di secondo livello, una piena legittimità”.




Siracusa. Prezzo medio di una casa: 1.301 euro a metro quadrato

Anche a Siracusa si stabilizza il settore del mattone. Sebbene il primo semestre 2015, secondo il centro studi di Immobiliare.it, segnali un trend ancora in calo per i prezzi degli immobili in ottica regionale (-2,4%), i ritmi stanno notevolmente decelerando.
Secondo il report, a giugno 2015, il prezzo medio al metro quadro richiesto per un immobile a Siracusa è stato di 1.301 euro, ancora al di sotto della media italiana (2.117 euro al mq).
I dati trimestrali, relativi al periodo marzo-giugno 2015, vedono chiudere con un saldo positivo Siracusa: qui i prezzi sono saliti dello 0,2%.
Il capoluogo siciliano più caro in assoluto rimane Palermo dove, nonostante un calo annuale del 10,9%, il prezzo al metro quadro richiesto per un immobile a giugno 2015 è stato pari 1.621 euro. Segue Catania con una media di 1.616 euro al metro quadro che, però, ha subito il calo annuale maggiore di tutti gli altri capoluoghi siciliani, pari al 18,1%.




Il reliquiario della Madonnina delle Lacrime in sinagoga a Sarajevo

Il reliquiario della Madonna delle Lacrime è a Sarajevo, per volontà del cardinale Vinko Pulijc, arcivescovo della città bosniaca. Accompagnato dal rettore della Basilica del Santuario, Don Luca Saraceno, è stato accolto anche dal responsabile della comunità ebraica locale, Eli Tauber. Una visita, storica, in sinagoga per una preghiera interreligiosa per la pace con i rappresentanti delle due comunità religiose.
Il reliquiario in visita anche a Srebrenica, nel cimitero dei musulmani per condividere un momento di comunione anche con l’Imam.




Non chiudono i centri per l'impiego. Provvedimento rinviato a settembre

Non chiuderanno lunedì mattina i centri per l’impiego circoscrizionali di Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattini, Cassaro, Cassibile, Ferla, Floridia, Francofonte, Melilli, Pachino, Palazzolo, Portopalo, Priolo, Rosolini, Solarino, Sortino. Soddisfatto il parlamentare regionale Enzo Vinciullo. “Spostato al 1 settembre il provvedimento, che tanto era stato contestato dal territorio”, dice il deputato regionale.
Il 22 luglio si terrà un incontro fra l’assessore regionale e i Sindaci per discutere in generale del problema, mentre dopo il 22 ci sarà un incontro nelle singole province per definire il quadro provinciale dei centri per l’impiego.




Passi avanti nella riforma dei Confidi, soddisfatto Miceli (Unifidi Sicilia)

Approvato in Senato il disegno di legge delega di riforma dei Confidi. Esprime grande soddisfazione il Presidente di Unifidi Imprese Sicilia, il siracusano Gianpaolo Miceli. “La riforma permetterà di rilanciare l’azione del sistema dei confidi con relativo miglioramento dell’accesso al credito per le piccole e medie imprese. Il testo segue importanti obiettivi mirati alla razionalizzazione ed all’efficienza dello strumento Confidi. Inoltre consentirà di sostenere tutte quelle imprese di piccole dimensioni dell’artigianato, del commercio e dei servizi, tradizionalmente penalizzate, da un rapporto difficoltoso con il sistema bancario. Per questo puntiamo ad una riforma coraggiosa che razionalizzi il comparto rafforzando il ruolo di chi sta a fianco delle aziende”.




I lavoratori della ex Provincia di Siracusa sfilano a Palermo nel giorno dello sciopero

Poco meno di duecento dipendenti della ex Provincia Regionale di Siracusa hanno partecipato oggi a Palermo allo sciopero regionale proclamato dai principali sindacati.
Una delegazione è stata poi ricevuta nella sala Rossa dell’Ars dal presidente dell’Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone, il presidente della Prima Commissione Affari Istituzionali, Antonello Cracolici e i capigruppo parlamentari.
“Il Presidente dell’Assemblea ha confermato che sarà incardinata nei prossimi giorni – hanno dichiarato Daniele Passanisi, segretario generale della FP Cisl Ragusa Siracusa, e Letizia Ragazzi, responsabile Enti Locali per la stessa Federazione – ma resta alto il rischio occupazionale per 5.700 dipendenti delle ex Province, per 1.200 dipendenti delle partecipate, per i tanti precari coinvolti”.
Dopo 27 mesi di commissariamento è attesa la legge di riordino regionale per una riforma rimasta incompleta. Un ulteriore rinvio, secondo i sindacati, potrebbe mettere a rischio i servizi che l’ente ha erogato negli anni.




Augusta. Salme "dimenticate": chiusa la sala mortuaria, sospeso il direttore medico del Muscatello

Avrà più di uno strascico in Procura a Siracusa la vicenda delle 17 salme di migranti arrivate in porto in Augusta e rimaste, pare in condizioni precarie, dal primo al sei giugno nella sala mortuaria del presidio ospedaliero di Augusta. Un lasso di tempo durante il quale sono state effettuate le ispezioni cadaveriche e le eventuali autopsie. Poi, con la guida della Prefettura di Siracusa, le salme hanno avuto degna sepoltura tra Siracusa e Lentini.
A sollevare il caso è l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. “Nell’immediato – ha detto alle agenzie – sono stati presi i primi provvedimenti consequenziali e si stanno valutando, anche in queste ore, eventuali ulteriori azioni da assumere anche sul piano legale e amministrativo”. Non è rimasto indifferente il governatore regionale, Rosario Crocetta. Che annuncia decisioni “durissime” nei confronti dei vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere del Siracusano. “Sono indignato – dice a chiare lettere- abbiamo già presentato un esposto alla Procura di Siracusa e interverremo in maniera molto dura nei confronti dei responsabili”.
Chiamato implicitamente in causa, il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Brugaletta dichiara di condividere pienamente la posizione assunta dall’assessore Borsellino. “Ho appreso delle esatte modalità con cui sono state custodite queste salme soltanto in occasione di una conferenza di servizio tenuta dall’assessorato regionale della Salute – dichiara il direttore generale Salvatore Brugaletta – ho pertanto avviato immediatamente degli accertamenti interni. Sono emerse responsabilità riguardanti la mancata vigilanza da parte del personale del presidio ospedaliero di Augusta, che avrebbe dovuto garantire il rispetto dei principi di decoro e di dignità delle salme nel corso delle operazioni condotte dalla ditta di onoranze funebri appositamente incaricata”.
Anche Brugaletta ha deciso di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica “per l’accertamento degli eventuali reati commessi”. Avviato un procedimento disciplinare nei confronti del direttore medico del presidio ospedaliero di Augusta che è stato cautelativamente sospeso dall’attività di servizio. Dichiarata inagibile la sala mortuaria del Muscatello.
“Episodi del genere non sono tollerabili – prosegue Brugaletta – e questa direzione assumerà ogni altro provvedimento ritenuto necessario per garantire il decoro e la dignità delle salme di qualunque nazionalità ed etnia. Spiace rilevare che l’isolato episodio legato alla negligenza del singolo finisca con l’offuscare il grande impegno profuso dall’intera Azienda sanitaria di Siracusa nell’assistenza sanitaria agli sbarchi di migliaia e migliaia di migranti in assoluta carenza di risorse, avendo sostenuto ad oggi il peso di circa la metà degli sbarchi avvenuti nell’intero territorio regionale siciliano distinguendosi per senso di umanità e di solidarietà mostrato nei confronti degli stessi migranti”.
(foto archivio)




Contenzioso Open Land-Comune di Siracusa: rinviata la decisione da 20 milioni

Contenzioso Open Land-Comune di Siracusa, bisognerà attendere il 23 luglio per conoscere il pronunciamento del Cga di Palermo nella intricata vicenda del risarcimento milionario chiesto dalla società privata per i presunti ritardi e illeciti amministrativi commessi dal Comune di Siracusa nel rilascio della concessione edilizia per la realizzazione del centro commerciale in viale Epipoli a Siracusa.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, riunitosi ieri, ha deciso poi di rinviare ogni decisione ad una nuova udienza calendarizzata per il 23 luglio. Vi parteciperanno anche il Consulente tecnico d’ufficio (CTU), Salvatore Pace, ed i consulenti tecnici delle parti in causa: Ernesto D’Agata per il Comune di Siracusa, Francesco Licini e Giuseppe Ansaldi per Legambiente e Giuseppe Cirasa in rappresentanza di Open Land.
Intanto ieri i difensori dei consulenti del Comune di Siracusa e di Legambiente hanno criticato il consulente tecnico d’ufficio su alcuni aspetti della sua consulenza tecnica d’ufficio. Contestato, in particolare, l’ammontare del risarcimento da riconoscere ad Open Land, stimato in 20 milioni di euro.
Al termine della discussione il Cga si è riunito in Camera di consiglio e dopo un’ora di confronto ha comunicato il rinvio dell’udienza al 23 luglio. Una decisione accolta con moderato ottimismo dai difensori del Comune di Siracusa e di Legambiente.




Le gallerie al buio della Siracusa-Catania, Anas aggiudica i lavori consegna prevista a luglio

Quando venne inaugurata era l’autostrada più moderna d’Europa. Ma oggi la Siracusa-Catania deve fare i conti con un problema di sicurezza: le gallerie sono al buio. Luci spente del tutto o in parte, con problemi di visibilità per gli automobilisti in transito che in pochi istanti passano dalla luce al buio e viceversa.
La situazione più complicata è quella della galleria Filippella, con le luci spente ormai da quasi due anni e con il traffico limitato ad una sola corsia proprio per problemi di sicurezza.
Anas, responsabile del tratto autostradale, aveva messo a gara lavori per poco più di un milione di euro con scadenza del bando al 23 marzo scorso. L’aggiudicazione c’è stata a fine maggio, con consegna dei lavori alla ditta aggiudicatrice prevista per i primi di luglio. L’intervento principale prevede la manutenzione straordinaria degli impianti tecnologici a servizio della sicurezza delle gallerie dell’autostrada, messi ko dai continui furti di cavi dei cavi in rame di alimentazione. Una volta avviati i lavori si metterà mano anche alla rete in fibra ottica, alle colonnine sos e rilevazione incendi.




Nuove farmacie in Sicilia: il Tar di Palermo sospende il concorso

Saranno i giudici del Cga a fare luce sul concorso per l’apertura di 222 nuove farmacie in Sicilia, 17 delle quali in provincia di Siracusa. La terza sezione del Tar di Palermo ha infatti sospeso il concorso dopo il ricorso presentato da due aspiranti farmacisti che erano finiti fuori dagli spazi utili.
Secondo i giudici del Tar di Palermo “nel concorso non sono stati esaminati correttamente i criteri valutativi”. La parola passa al Cga. In caso di conferma della sentenza di primo grado, il concorso sarà annullato e quindi da rifare.
Al concorso sono state presentate 1.854 domande ma in realtà gli aspiranti farmacisti sono almeno triplo.
Secondo Federfarma, “del nuovo concorso non si sentiva la necessità” e comunque la farmacia “non è più un’impresa sostenibile”.