Floridia. Mascherine a prezzi esorbitanti: denunciati titolari di una ferramenta

Vendevano mascherine protettive ad un prezzo spropositato rispetto a quello di mercato. I carabinieri hanno denunciato i proprietari di una ferramenta di Floridia. A fare scattare il controllo, la testimonianza di un cittadino, che dopo avere acquistato le mascherine, ha raggiunto la locale Tenenza per sporgere denuncia, esibendo lo scontrino fiscale rilasciato. Nel dettaglio , le mascherine chirurgiche venivano vendute al prezzo rincarato di 10 euro e quelle modello FFP2 ad un prezzo rincarato di 30 euro.




Sortino. Coronavirus, nuovi interventi di sanificazione in zona San Pietro

Nuovi interventi di sanificazione nella zona di San Pietro, a Sortino. Li ha disposti il sindaco, Vincenzo Parlato per il primo pomeriggio di oggi, nell’ottica del contenimento del rischio di contagio del Coronavirus. L’avvio è previsto per le 14. Gli interventi riguarderanno strade e marciapiedi. Nel dettaglio, le strade interessate dall’intervento sono: Via Monti Via Carducci Via U. Foscolo Via G.di Vittorio Via Pirandello Via Giovenale Via Catullo Via Roma Via Collegio Via Aspromonte Via Cialdini Via S.Pietro Via Donizetti Via Borromeo Via Bentivoglio Via Rocco Pirro Via Torino Via Leonardo da Vinci Via Giovanni XXXIII Via Garibaldi Via Maddalena Via Vincenzo Magnano Via Pantalica Via San Paolo Via XXV Aprile Piazza S.Pietro Strada Asilo Pantalica. I cittadini sono invitati a non lasciare le auto in sosta lungo le strade indicate per non ostacolare le operazioni.




Siracusa. Decreto Cura Italia, la delusione dei commercialisti: "Solo palliativi"

Profonda delusione per le misure contenute del decreto Cura Italia per far fronte all’emergenza economica oltre che sanitaria. La esprime l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa dopo avere preso visione del provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
“Il Provvedimento dispone il rinvio dei versamenti del 16 marzo scorso di imposte e contributi sino al 20 marzo per i soggetti con fatturato superiore a 2 milioni di euro e sino al 31 maggio 2020 per tutti gli altri-premette il presidente, Massimo Conigliaro- Con riferimento alle entrate tributarie e non tributarie, sono sospesi i termini dei versamenti, scadenti nel periodo dall’8 marzo al 31 maggio 2020, derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione.
E’ prevista inoltre la possibilità di fruire della Cassa Integrazione per i datori di lavoro costretti a sospendere l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza, decorrenti dal 23 febbraio 2020, per una durata massima di nove settimane”. Insufficiente per i professionisti siracusani
“Siamo consapevoli dell’emergenza sanitaria e delle priorità in campo medico, conosciamo i vincoli di bilancio e la situazione dei conti pubblici-spiega Congiliaro-  abbiamo presente che lavorare in emergenza non è affatto facile e non è questo il tempo delle polemiche, tuttavia non possiamo esimerci dal rilevare che il Decreto Cura Italia, per quel che concerne l’aiuto all’economia, agli imprenditori, ai professionisti ed in generale ai settori produttivi del paese, risulta a dir poco deludente. Peraltro, prevedere, a termini ormai scaduti, il rinvio di soli quattro giorni dei versamenti per le aziende con ricavi sopra i 2 milioni di euro ha il sapore della beffa. Inoltre, in cosa consiste realmente l’aiuto se i versamenti sospesi fino al 31 marzo per tutti gli altri soggetti dovranno essere poi versati entro il 31 maggio in un’unica soluzione o, al massimo, in cinque rate mensili ?
Ad esempio, se un’impresa del settore turistico-ricettivo subisce una perdita di fatturato a causa del crollo delle prenotazioni e della chiusura dell’attività, come può immaginarsi che in circa due mesi ( sempre sperando che l’emergenza finisca a marzo) possa recuperare le perdite pregresse e versare le somme all’erario e agli enti di previdenza?
Appare altresì palese la disparità trattamento contenuta nella previsione di un sostegno una tantum di 600 euro ai liberi professionisti iscritti alle gestione separata dell’INPS e non anche a tutto il mondo delle professioni ordinistiche (dottori commercialisti, ragionieri, consulenti del lavoro, avvocati, ecc.), anch’essi danneggiati dalla pandemia ma che rimangono quotidianamente impegnati nel fornire informazioni a contribuenti e imprese sulle norme entrate in vigore di non facile comprensione e sulle possibili agevolazioni fiscali, previdenziali e finanziarie loro spettanti .
Anche le disposizioni in materia di lavoro presentano criticità.
Il divieto di licenziamenti per ragioni economiche per 60 giorni imposto alle imprese appare infatti del tutto irrazionale, soprattutto per le piccole attività chiuse per decreto: per esse gli incassi sono pari a zero e senza una prospettiva a breve di ripresa l’avvio di una procedura di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) rappresenta esclusivamente un ulteriore onere che difficilmente potrà essere sostenuto. Sempre in tema di CIG per le aziende con più di 5 dipendenti permane comunque l’obbligo di informazione, consultazione ed esame congiunto con i sindacati da concludere anche in via telematica entro i tre giorni successivi a quello della comunicazione preventiva, creando ulteriore disagio alle aziende. Insomma – conclude il Presidente dell’Ordine Massimo Conigliaro – serviva una cura da cavallo ed è arrivata una cura palliativa”.




Siracusa. Coronavirus, il sindaco "chiude" la pista ciclabile: "Vietate attività ricreative"

Chiusa la pista ciclabile. Ordinanza del sindaco, Francesco Italia che ne vieta l’utilizzo, visto che il decreto del premier Giuseppe Conte “Io resto a casa” e le raccomandazioni sui comportamenti da adottare non sono risultati sufficienti a far comprendere ad alcuni cittadini che, durante l’emergenza Coronavirus, occorre stare in casa ed evitare tutte le attività non necessarie. Fino al 3 aprile, secondo l’ordinanza firmata oggi dal primo cittadino, dunque, risultato vietate le attività ricreative sulla pista “Rossana Maiorca”, che siano passeggiate o che sia jogging, anche nel caso in cui questo avvenga in solitudine, senza, cioè, altre persone. Non rientrano nel divieto i mezzi autorizzati per ragioni di igiene e sicurezza. Nelle scorse ore il primo cittadino aveva disposto la chiusura dei parchi comunali recintati.




Coronavirus: restano 21 i positivi in provincia di Siracusa, 10 i ricoverati

Restano 21 i casi di Covid-19 in provincia di Siracusa. I ricoveri sono 10, nei restanti casi, si tratta di pazienti posti in isolamento domiciliare. Questo il quadro aggiornato ad oggi, 17 marzo, secondo quanto comunicato dalla Regione Sicilia.  In Sicilia in totale sono 237 i casi positivi registrati dall’inizio, di cui 114 ricoverati (28 in terapia intensiva), 112 in isolamento domiciliare, otto guariti e tre deceduti. Questa la divisione nelle varie province: Agrigento, 22; Caltanissetta, 4; Catania, 108; Enna, 8; Messina, 16; Palermo, 40; Ragusa, 4; Siracusa, 21; Trapani, 14. Prossimo aggiornamento nel primo pomeriggio di domani.




Coronavirus in Sicilia, i contagi arrivano a quota 237: 24 in più di ieri

Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 2.916, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, invece, 237 campioni (24 più di ieri).
Sono i dati siciliani dell’emergenza Coronavirus aggiornati alle 12 di oggi e pubblicati dalla Regione. 
Risultano ricoverati 114 pazienti (21 a Palermo, 53 a Catania, 10 a Messina, 2 ad Agrigento, 3 a Caltanissetta, 6 a Enna, 2 a Ragusa, 10 a Siracusa e 7 a Trapani) di cui 28 in terapia intensiva, mentre 112 sono in isolamento domiciliare, otto sono guariti (tre a Palermo, due ad Agrigento, uno a Enna, Messina e Ragusa) e tre deceduti. Il prossimo aggiornamento è atteso per domani domani. Lo comunica la presidenza della Regione, Nello Musumeci.
Per ulteriori approfondimenti, si può visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.
Si ricorda che il comma 2 dell’articolo 2 del decreto dei ministri dei Trasporti e della Salute ha previsto la sospensione del trasporto marittimo dei viaggiatori da e per la Sicilia. Eventuali deroghe, per motivi di necessità, lavoro o salute, possono essere concesse solo dal presidente della Regione Siciliana. Per questo motivo è stato creata una mail alla quale far pervenire le eventuali richieste: dipartimento@protezionecivilesicilia.it.




VIDEO. Siracusa: balconi e terrazze, il nuovo palcoscenico per dirsi che andrà tutto bene

I balconi e le terrazze come nuovi palcoscenici per il talento, la simpatia,la voglia di intrattenere e tirare su una città che riscopre il silenzio e – a tratti – quasi l’immobilità. I flashmob musicali di questi giorni, con i due appuntamenti delle 12 e delle 18, sono diventati appuntamenti fissi. Una terapia di speranza, tra sguardi e orecchie distratte eppure attente. La Siracusa che resiste è anche questa.
“La musica ha la forza di trasformare la nostra vita e le nostre aspettative!”, scrive sui social Dario Briguglio che posta un video davvero particolare. E’ stato realizzato in collaborazione con Tonio Melino, filmmaker professionista, titolare della toniomelinoproduction. Davvero suggestive le riprese aeree.
https://www.facebook.com/dario.cantante.5/videos/10222743748806747/

Ma non serve una grande squadra di professionisti alle spalle per fare qualcosa di coinvolgente. Nel silenzio delle 12, da un balcone di viale Tisia, con amplificazione e microfono si fa “unione”.




Siracusa. Ponte Umbertino, quante auto: la Municipale controlla, ma Ortigia è paradosso

Controlli della Polizia Municipale sul ponte Umbertino. Anche il comandante Enzo Miccoli a supporto degli uomini del comando, messi a dura prova in questi giorni da turni di servizio infiniti. Posti di controllo su strada, interventi presso attività commerciali per verificare il rispetto della chiusura e poi le delicate operazioni di censimento di quanti arrivano in stazione a Siracusa con l’unico intercity rimasto attivo.
Ad un primo sguardo, sorprende l’elevato volume di auto in transito sul ponte Umbertino. In effetti, in giorni di mobilità ridotta all’essenziale e di inviti a rimanere a casa, sembra un controsenso. Bisogna però considerare che in Ortigia ci sono diversi uffici pubblici con il personale chiamato ogni giorno a lavoro. C’è poi il mercato di via De Benedictis regolarmente aperto, nonostante registri poche presenze. Paiono tutti elementi che stridono tra loro ma soprattutto stridono con gli appelli ripetuti a rimanere a casa.




Siracusa. "Carenza di mascherine e presidi al Pronto Soccorso", allarme dei soccorritori. IL VIDEO

“Al Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I mancano mascherine, mancano presidi, i soccorritori del 118 hanno divise di 10 anni fa. Non è possibile fronteggiare così un’emergenza sanitaria di questa portata”. Nuovo appello del segretario territoriale Fsi-Usae, Renzo Spada. In un video si rivolge al presidente della Regione, Nello Musumeci, all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza e alle altre istituzioni. “Evitiamo che tutto questo diventi una diffusione incontrollabile-dice il rappresentante sindacale-  Si tutelino gli operatori sanitari che sono in prima linea ma non hanno materiale per proteggersi adeguatamente. Un problema reale, da risolvere subito”.  Nelle sue parole, forte preoccupazione per quelle che definisce una situazione particolarmente grave. “Ho visto un suo messaggio in cui sostiene che il rischio è concreto e che la superficialità  è un male contagioso. Che questo è un fenomeno di cui non conosciamo l’evoluzione. Più volte -prosegue Spada- avete invocato il senso di responsabilità dei siciliani. In qualità del sindacato della sanità che rappresento, voglio richiedere un ulteriore impegno oltre a quanto sta già facendo su tutti i fronti per il contrasto all’emergenza”. La richiesta è quella di risolvere il problema di “medici, infermieri, autisti soccorritori del 118, dopo la positività di un medico di Cardiologia. Questo sta allarmando tutti e il fenomeno sta andando avanti, anche se in Sicilia lentamente e speriamo si fermi quanto prima. A Siracusa -entra nel dettaglio il sindacalista dei sanitari- mancano al Pronto Soccorso mascherine ed altro materiale. I ragazzi del 118 sono quelli che arrivano per primi quando ci sono sospetti di coronavirus e hanno ancora divise di 10 anni fa. Dotiamoli subito di materiale, anche attraverso le aziende che lo producono e che ne avrebbero già una sufficiente quantità disponibile”.




Coronavirus, il presidente Musumeci: "Picco nel fine settimana, esercito per i controlli"

“Il picco è previsto alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima”. Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, durante una intervista su La7, nella trasmissione Omnibus. Questa, ha specifico, è la previsione degli esperti.
Musumeci ha anche spiegato il recente provvedimento chiesto ed ottenuto dal Ministero dei Trasporti, con l’ulteriore stretta sui trasporti da e per la Sicilia. “Siamo da sempre una terra aperta, un luogo d’incontro e di confronto”, ha detto. “Non sappiamo quanti siano in quarantena, rispettando il protocollo e quanti altri, invece, convinti in maniera sciocca e incosciente di essere invulnerabili, siano rientrati in Sicilia senza denunciare il proprio arrivo”, ha ammesso Musumeci.
Sulla limitazione dei collegamenti, il governatore regionale ha spiegato la situazione “Sono consentiti solo quelli ampiamente giustificati, da Reggio Calabria alla Sicilia. Abbiamo inoltre un solo volo, per Roma, da Palermo e da Catania, la mattina e la sera. E un solo treno da Roma per Messina, che poi dirama verso Palermo e Siracusa. Sono provvedimenti straordinari, per far fronte a una situazione straordinaria. Finora la Sicilia ha tenuto bene. Abbiamo poco più di 200 casi positivi, un quarto circa in rianimazione. Abbiamo immaginato anche un Piano B, con l’aumento di altri duecento posti di rianimazione e di un paio di migliaia in generale di sub rianimazione e per gli ospedalizzati non gravi”.
Musumeci è tornato a chiedere l’impiego dell’esercito. “Si possono utilizzare i soldati dell’operazione Strade sicure. Che ci vuole a fare un’ordinanza per modificare gli assetti e dirottare queste forze nei porti, negli aeroporti e nello stretto di Messina?”, ha detto intervenendo in un’altra trasmissione, su Radio Uno. I solati dovrebbero dare man forte nei controlli.