Siracusa. "Andrà tutto bene", una catena di speranza coi colori dell'arcobaleno

Un arcobaleno per esorcizzare la paura del coronavirus. A decine stanno apparendo sui balconi di Siracusa, accompagnati dall’hashtag #andràtuttobene. Riprendendo quanto avvenuto in altre città italiane, sono sempre più numerosi i genitori che, costretti in casa insieme ai figli dalle stringenti misure, hanno voluto dare vita a questa catena di speranza a colori.
Gli arcobaleni vengono tracciati su pezzi di stoffa, cartone o fogli e poi appesi al balcone, alla finestra, su strada. Per ricordarci con la forza del colore che “andrà tutto bene”, la frase simbolo scelta per affrontare anche psicologicamente l’emergenza.




Fuori casa senza giustificato motivo, fioccano le denunce: 9 nelle ultime ore

Fioccano a Siracusa ed in provincia le denunce per l’inosservanza delle norme di contenimento sanitario per limitare i contagi da covid-19. La Questura di Siracusa ha denunciato in totale 9 persone ma sono state centinaia quelle sottoposte a controllo nelle ultime 24 ore.
Nel capoluogo, è stata verificata la posizione di 72 persone che circolavano in città. Un 25enne è stato denunciato perché, proveniente dal Comune di Solarino, circolava senza un valido motivo nei pressi di Via Italia, 103.
Altre due persone, di 27 e 26 anni, sono state denunciate perchè circolavano in viale Teracati senza giustificare il motivo del loro spostamento da casa. Peraltro, in auto avevano circa 40kg di limoni e per questo sono stati denunciati anche per ricettazione.
Ad Avola, la Polizia ha denunciato un 17enne ed un 34enne entrambi sorpresi fuori dalle loro abitazioni senza giustificato motivo. In più, i due erano in sella ad un motociclo rubato. Segnalati anche per ricettazione.
A Pachino, nell’ambito dei controlli per la prevenzione della diffusione del virus covid-19, gli agenti hanno controllato 31 persone e ritirato altrettante giustificazioni. Denunciati in due: un 46enne ed un 41enne. Transitavano, senza giustificato motivo, in piazza Vittorio Emanuele.
Ad Augusta, controllate 53 persone e le rispettive autorizzazioni. Denunciati in due, sulla scogliera del Faro Santa Croce senza giustificato motivo.

foto da il Giorno




La mobilità ai tempi del coronavirus: in due in calesse a cavallo, stretti stretti

Dopo la spiaggetta di Calarossa, in Ortigia, con una ventina di persone distese a prendere il sole, arriva un’altra foto “curiosa” in tempi di coronavirus e mobilità ridotta. Ad Avola, due uomini sono stati immortalati seduti stretti, stretti uno accanto all’altro su di un calesse trainato da un cavallo.
Non hanno evidentemente resistito alla tentazione di un giretto in un bella giornata di sole. Le passeggiate all’aria aperta sono previste e ammesse nel provvedimento del governo, ma la distanza interpersonale tra i due uomini è praticamente inesistente, altro che almeno un metro.




Sicilia, chiudono anche gli aeroporti: Trapani e Comiso stop, limiti per Catania e Palermo

Mobilità sempre più ridotta in Italia, nei giorni del coronavirus. Chiudono anche gli aeroporti, restano operativi in 18 ma con attività limitata. Così, gli scali di Catania e Palermo rimangono attivi ma con ridotta capacità. Si fermano gli aeroporti di Trapani e Comiso. Il Ministro Paola De Micheli ha firmato il relativo decreto. Ultimo volo in partenza da Comiso, questa sera.
Intanto aumentano le pressioni per sospendere anche gli autobus che si occupano di trasporto pubblico locale




Due bar aperti nonostante i divieti, ora sospensione dell'attività

Nonostante i divieti, due bar sono stati trovati aperti al pubblico: uno in centro a Siracusa, l’altro a Cassibile. Sono intervenuti i Carabinieri di Siracusa che hanno anche sorpreso sei persone che transitavano lungo le vie cittadine senza valido motivo.
Tutti i soggetti identificati sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 650 c.p. e per i bar in questione, immediatamente fatti chiudere, sarà inoltrata proposta di sospensione della licenza, ai sensi delle citate disposizioni governative.




Coronavirus: facevano volantinaggio in strada, tre denunciati a Palazzolo

Controlli serrati a Palazzolo per il rispetto del decreto del presidente del Consiglio per l’emergenza Coronavirus. Tre denunciati per il mancato rispetto delle disposizione sugli spostamenti nel territorio: pare fossero impegnati in attività di volantinaggio.
L’assessore Maurizio Aiello continua a invitare i cittadini al rispetto delle norme. “Non è un gioco- fa presente- e dobbiamo fermare il virus nel momento iniziale. Per questo è fondamentale il rispetto delle misure. Uscire solo se necessario ed evitare di esporci ed esporre gli altri a pericoli di contagio. Occorre denunciarsi se si viene da fuori Regione e contattare telefonicamente il medico di base”.




Zona industriale nei giorni del coronavirus, restano distanti Confindustria e sindacati

Vertice in Confindustria, questa mattina. Sindacati e aziende intorno ad un tavolo per discutere di possibili azioni per ridurre le attività ed il personale nei giorni caldi dell’emergenza coronavirus. Dopo quasi due ore di riunione, però, non è stata trovata una intesa. Le posizioni restano distanti.
I sindacati, in maniera unitaria, hanno chiesto un rallentamento delle attività e quindi la presenza del personale dell’indotto finalizzata alla gestione delle sole emergenze o attività straordinarie. Non sarebbero state giudicate sufficienti le iniziative sin qui intraprese, quali il ricorso allo smart working, e la prossima adozione di termoscanner alle portinerie.
Confindustria, a nome delle aziende, non ritiene necessario in questa fase ridurre le attività alle sole emergenze valutando le misure adottate sino ad ora in linea con le disposizioni governative. È inoltre necessario gestire comunque le attività del polo industriale siracusano da cui provengono i gas tecnici ospedalieri (ossigeno, azoto), i detergenti (Sasol), parte della produzione di energia elettrica, carburanti e combustibili per riscaldamento. Su iniziativa di qualche singola azienda c’è’ stata la riduzione delle attività ma dai sindacati viene chiesto di fare ancora di più.
Nel frattempo le categorie dei chimici, metalmeccanici ed edili – ribadendo necessaria la riduzione delle attività – si stanno muovendo per formulare richiesta di ricorso alla cassa integrazione garantita dallo Stato.

foto archivio




Siracusa. Le farmacie potranno operare a battenti chiusi, la Regione autorizza la deroga

L’assessorato regionale alla Salute ha dato il via libera alle farmacie: potranno continuare ad operare anche a battenti chiusi. “Per garantire i necessari standard di sicurezza, è autorizzato l’espletamento dei servizi a battenti chiusi, in deroga alle norme vigenti”. Le farmacie dovranno però comunicare la scelta di operare a battenti chiusi all’Asp ed all’Ordine di Siracusa.
Ieri la richiesta di Federfarma, con la lettera del presidente Salvo Caruso inviata in prefettura. Una richiesta che era comunque di respiro regionale e che ha trovato parziale accoglimento dalla Regione.  “Esprimo gioia -commenta il rappresentate dei farmacisti- per una vittoria che è più che altro la realizzazione di un diritto, quello di vedere salvaguardata la nostra incolumità, perchè oltre ad essere operatori della salute, potremmo essere vittime. Chi ha dei timori, è giusto che possa tutelarsi”.




Emergenza coronavirus, petizione online: riapre il Trigona di Noto come covid hospital

In poche ore ha raccolto più di 1.500 firme la petizione online lanciata dalla Rete Civica Salute Zona Sud sulla piattaforma di Change.org. Chiede la riapertura dell’ospedale Trigona di Noto per affrontare l’attuale situazione di emergenza, con i contagi da coronavirus in crescita anche in provincia di Siracusa.
Il Trigona di Noto – ricordano i promotori della petizione online – con la recente rifunzionalizzazione della rete ospedaliera, è stato destinato alle patologie post-acute (geriatria, lungodegenza, medicina riabilitativa) nonostante una capienza di circa 330 posti letto. “Il Governo Regionale, per affrontare le criticità dovute all’epidemia di Coronavirus, ha predisposto un piano di intervento urgente per la realizzazione dei cosiddetti Covid-Hospital” e il Trigona potrebbe essere un valido rinforzo. Lo ha chiesto, peraltro, lo stesso sindaco di Noto, Corrado Bonfanti.
I covid-hospital sono stati individuati a Partinico, nell’ex ospedale di Catania, al Gravina di Caltagirone, al San Martino di Messina, al Cutroni di Pozzo di Gotto, in una parte dell’ospedale di Enna, al Maggiore di Modica ed in un piano dell’Umberto I di Siracusa.




Priolo. Coronavirus, misure negli stabilimenti industriali: lettera del sindaco alle imprese

Una serie di misure specifiche per gestire l’emergenza Coronavirus nella zona industriale. Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni ha emanato un documento con cui fornisce alle aziende del polo petrolchimico che ricadono nel territorio di Priolo una serie di indicazioni sulle misure a cui attenersi. Con la nota emanata, il primo cittadino raccomanda: l’utilizzo quanto più possibile del lavoro agile, il ricorso al massimo possibile di ferie e congedi retribuiti per i dipendenti, la sospensione della attività di reparti aziendali non indispensabili alla produzione. Il primo cittadino parla poi della necessità di disporre “protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove fosse impossibile mantenere la distanza di sicurezza di un metro tra una persona e l’altra, la protezione individuale con gli appositi presidi”. Il Comune raccomanda alle aziende della zona industriale la sanificazione dei luoghi di lavoro, “anche con il ricorso agli ammortizzatori sociali”. Altro aspetto affrontato, quello degli spostamenti all’interno degli stabilimenti, affinchè siano “limitati al minimo possibile e con accessi agli spazi comuni contingentati”. Le aziende sono fortemente invitate da Gianni ad “attenersi scrupolosamente a quando previsto dal decreto in vigore”. Il sindaco conclude con una considerazione. “Più rigorosi saremo nel rispetto delle norme, prima supereremo questo momento, ma ce la faremo solo con la collaborazione di tutti. Il vero rischio- conclude il primo cittadino di Priolo- è compromettere la tutela della salute pubblica” .