Siracusa. "Ztl aperta? Proposta ridicola", l'assessore Fontana boccia la proposta di Forza Italia

“Pensare di sospendere la Ztl in Ortigia per aiutare il commercio non solo è ridicolo ma testimonia l’irresponsabilità di chi ha partorito questa malsana proposta”.  Così l’assessore alla Mobilità, Maura Fontana replica alla proposta lanciata da alcuni esponenti di Forza Italia, secondo i quali sarebbe stato opportuno, vista l’emergenza Coronavirus, sospendere la chiusura della zona a traffico limitato di Ortigia per agevolare gli accessi al centro storico. “Qualche giorno fa-ricorda l’assessore della giunta Italia-  un giornale satirico ne aveva scritto in chiave naturalmente ironica, regalandoci un po’ di buonumore in un momento difficile ma quando ho letto che 4 ex consiglieri avevano preso a modello questa idea in un primo momento ho pensato ad uno scherzo o a una fake news”. Maura Fontana definisce “sconcertante che Forza Italia vada dalla parte opposta al buon senso, alla comunità scientifica, al Governo nazionale, ed alla stessa amministrazione che stanno provando a sensibilizzare l’opinione pubblica a tenere comportamenti responsabili, evitando più contatti possibili per ridurre al massimo i rischi di contagio dal Coronavirus”. Poi l’assessore alla Mobilità fa una considerazione con cui esprime tutta la sua amarezza. Non usa mezzi termine, l’esponente dell’esecutivo comunale, quando sostiene che “ritenere che l’ingresso sconsiderato delle auto in Ortigia possa dare un aiuto al commercio ci fa comprendere la bassezza del livello di speculazione politica -conclude – a cui purtroppo siamo giunti”.




L'annuncio del premier, anche la Sicilia "zona protetta": stringenti restrizioni

Estese anche alla Sicilia ed a tutte le regioni italiane le stringenti misure introdotte nel fine settimana per la Lombardia e 14 province. Lo ha annunciato in serata il premier Giuseppe Conte. Per fermare l’avanzata dei contagi da coronavirus, tutta Italia diventa “zona protetta”.
E questo comporta in primo luogo il divieto di spostamento se non per “comprovati motivi di lavoro” oppure “serie esigenze familiari o sanitarie”. Dal 10 marzo, chi ad esempio dovrà spostarsi da Siracusa a Catania dovrà avere una valida giustificazione e presentare una autocertificazione per il controllo. 
Il primo ministro ha spiegato che “occorre rinunciare tutti a qualcosa per tutelare la salute pubblica. È l’ora della responsabilità”.
Qui il modulo per l’autocertificazione.modulo

Anche in provincia di Siracusa i bar e i ristoranti in tutta Italia dovranno chiudere alle ore 18.00. Già sospesi i pub, le discoteche, le sale gioco, le sale bingo ed in Sicilia le palestre, piscine e centri benessere.
Disposta la sospensione di scuole e università fino al 3 aprile.
Chiusi musei, teatri e cinema. Porte chiuse nel fine settimana anche per i centri commerciali. Niente messe in chiesa, stop anche alle celebrazioni di matrimoni e funerali.




Siracusa. Coronavirus, ipotesi proroga per Tari e suolo pubblico

“Il Comune farà tutto il possibile per andare incontro alle esigenze dei cittadini, adesso danneggiati economicamente dalle misture straordinarie legate all’emergenza Covid-19”. La garanzia arriva dal sindaco, Francesco Italia, all’indomani dall’adozione da parte del Governo centrale e della Regione di una serie di misure che prevedono, tra gli altri aspetti, la chiusura di pub, discoteche, palestre, piscine e lo “stop” alle Messe con la presenza di fedeli. Non è escluso, ad esempio, il rinvio dei termini per Tari e suolo pubblico. Aspetti che saranno meglio chiariti questa mattina dalla giunta. Si prospettano, tra gli altri aspetti, variazioni da apportare al Bilancio.  “E’ indispensabile rispettare le regole- prosegue Italia- Se si è a conoscenza di persone che non lo fanno, l’ordinanza parla di isolamento fiduciario obbligatorio, occorre segnalarlo. E’ un reato penale”. Chiuse anche le autoscuole. “Il decreto è molto chiaro su questo- continua il primo cittadino- Ci si deve attenere scrupolosamente a quanto è stato stabilito, perché è l’unico modo per difenderci”. Dal punto di vista economico, attese per mercoledì le prime misure straordinarie da parte del Governo. Serviranno per mitigare gli effetti legati allo “stop” imposto e, pertanto, agli incassi che saranno inevitabilmente danneggiati da tutto questo. “Noi, invece, a Siracusa- aggiunge Italia- faremo la nostra parte per quanto riguarda gli aspetti legati alle nostre competenze”. Intanto non è escluso nemmeno che l’inizio degli Spettacoli Classici al Teatro Greco possano slittare di qualche settimana rispetto al previsto inizio. Nel caso in cui dovesse essere necessario, si arriverebbe, comunque, anche all’annullamento. “Ovviamente non dobbiamo arrivarci- dice ancora Italia- Dipende molto dal senso di responsabilità, dalla capacità di pensare a tutto quello che azioni irresponsabili di ogni cittadino possono determinare in capo agli altri”. Infine una sollecitazione.  “Il momento di difficoltà di adesso -conclude- può consentire di attivare un percorso che ci consenta di superarlo nel tempo più breve possibile”.




Siracusa. Coronavirus, la stagione degli spettacoli classici verso lo slittamento

Potrebbe slittare l’inizio degli spettacoli classici al Teatro Greco. La stagione della Fondazione Inda, prevista dall’8 maggio prossimo, con alta probabilità sarà spostata, nella migliore delle ipotesi di qualche settimana. Una data possibile è quella del 28 maggio prossimo. Molto dipenderà da come si snoderà il percorso di contenimento del contagio nell’emergenza Coronavirus che l’Italia vive in questo momento. Il presidente della Fondazione Inda e sindaco di Siracusa, Francesco Italia non esclude che, nel caso in cui non si riesca a ridimensionare il problema, la stagione possa perfino saltare. “Un’ipotesi che tuttavia- chiarisce Italia- per il momento non vogliamo tenere in considerazione. Ci muoveremo come sarà necessario fare, seguendo scrupolosamente quanto il Governo e, per gli aspetti di propria competenza, la Regione, stabiliranno giorno dopo giorno”. Che possa essere confermata la data dell’8 Maggio come esordio delle rappresentazioni classiche, ad ogni modo, sembra altamente improbabile. Il tentativo sarà quello di salvare la stagione, sempre che le condizioni lo consentano. “Non dobbiamo arrivarci- osserva il presidente della Fondazione Inda- Molto dipenderà dal senso di responsabilità che sapremo dimostrare e dalla capacità di pensare a tutto quello che azioni irresponsabili di ogni cittadino possono determinare in capo agli altri”.




Coronavirus, stop ai colloqui con i parenti: protesta in carcere ad Augusta

Lo stop ai colloqui con i parenti, prevista come misura di prevenzione per il contenimento dei contagi da covid-19, ha causato la reazione anche dei detenuti del carcere di Augusta. Nella struttura penitenziaria megarese sono circa 500, tutti con pena definitiva.
Gran lavoro per la direzione dell’istituto e per gli agenti di Polizia Penitenziaria chiamati a rimanere in servizio ben oltre il turno programmato. Tutto per evitare che la tensione potesse degenerare. Il lungo confronto avviato con i detenuti li ha convinti a far rientro in sezione. Qui, però, hanno deciso sulle prime di non rientrare nelle celle. E’ stato necessario un nuovo confronto per vincere anche le ultime resistenze, senza far degenerare la tensione strisciante.
E’ stato sottolineato che si tratta di misure imposte dall’alto e non locali, decise per la salvaguardia della salute di tutti: detenuti e familiari.
“Viviamo situazione che non sappiamo dove ci potrà portare”, confida Nello Bongiovanni, segretario del Sippe, sindacato di Polizia Penitenziaria. “Una qualche reazione del mondo penitenziario era prevedibile. Ad Augusta stiamo aumentando le misure di sicurezza, predisponendo i doppi turni per le note carenze di personale. Ma stanno per finire le mascherine e da tempo chiediamo sanificazione dei mezzi. Esprimiamo solidarietà ai colleghi che nel resto d’Italia stanno fronteggiando emergenze.”




Tutti gli obblighi a carico di chi è rientrato a Siracusa dalle zone a rischio coronavirus

Tutti quelli che sono rientrati in provincia di Siracusa a partire dal 25 febbraio ed avete soggiornato in precedenza in una delle zone a rischio (Lombardia, province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli) devono comunicare l’avvenuto rientro a Siracusa o in Sicilia al Comune dove intendono risiedere e soggiornare (a Siracusa, protezionecivile@comune.siracusa.it oppure via whatsapp al 3492657854); al dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria competente per territorio (a Siracusa, dipartimento.prevenzionemedico@asp.sr.it); al proprio medico di famiglia. Inoltre devono registrasi sul sito web della Regione Siciliana www.costruiresalute.it.
In via prioritaria, è bene ricordare che hanno l’obbligo di osservare l’isolamento fiduciario, mantenendo una quarantena domiciliare di 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi. Devono essere sempre raggiungibili per potere condurre l’attività di sorveglianza prevista in Sicilia.
Se non si osservano questi obblighi, si incorre nelle conseguenze penali previste dall’articolo 650 (codice penale), se il fatto non costituisce reato più grave.
Per ulteriori chiarimenti è possibile contatta il numero verde del Dipartimento Regionale della Protezione Civile 800458787.
Chi è in possesso di elementi certi circa persone rientrate dalle zone a rischio indicate dai provvedimenti governativi e regionali che non rispettano gli obblighi di quarantena, può allertare le forze dell’ordine chiamando il numero unico 112.




Giulia, siracusana a Milano: "sono rimasta nella zona rossa per riguardo dei miei cari"

Giulia è una siracusana di 26 anni che lavora a Milano. A differenza di molti suoi corregionali, nelle ore del caos e della fuga, ha deciso di non lasciare Milano per tornare da mamma e papà. E’ rimasta nella Lombardia delle regole stringenti “per riguardo dei miei cari”, racconta al telefono.
Da brava social media manager, ha deciso di raccontare su Facebook la mia esperienza, creando una pagina ad hoc. Ed ha dato vita ad un racconto giornaliero, “per far sentire tutti più vicino, sopratutto i genitori che stanno vivendo con grande angoscia la lontananza dei propri figli da casa”. Dalla zona rossa lombarda alla sua Siracusa.
La pagina creata da Giulia si chiama CapidWriter. “Resto in zona rossa. Sia chiaro, questo non è un atto di eroismo, ma solo quello che la mia coscienza mi ha suggerito di fare in questo momento”.
“Non posso non negare che ieri quella bozza di decreto è stata un gran bel colpo. Un gran bel colpo perché anche se sei consapevole della scelta che hai fatto di vivere a km di distanza dalla tua terra, avere privata la libertà di prendere un aereo e correre ad abbracciare i tuoi cari è un qualcosa di veramente poco piacevole. Ti senti in gabbia. È così che il panico e la paura ti sovrastano. È così che si saranno sentiti coloro che sono saltati sul primo, mezzo disponibile, e sono tornati giù. Non è una giustificazione, ma solo un comprendere una situazione che allarma e destabilizza e che ti vede ridurre a zero la tua normalità e i tuoi progetti. Io che in queste ultime settimane sono stata combattuta tra il mio cuore che mi diceva Famiglia e la mia testa che mi diceva Rimani, ho scelto che l’unica cosa giusta da fare era rimanere. Sono rimasta qui, a casa. Perché in fondo Milano, anche se mi fa essere lontana dalla mia famiglia, è casa mia. È il posto in cui ho scelto di costruire, provare, fallire e realizzare e in fin dei conti per quanto ti opponi non puoi far altro che prenderne atto. E oggi il primo giorno in una Lombardia zona rossa l’ho trascorso tra cibo e qualche messaggio, tra una partita alla playstation e risposta a qualche chiamata. Io questo giorno l’ho trascorso sospirando e sorridendo e pensando che l’unica arma di cui ci si può armare è la pazienza. Io non so come saranno i prossimi giorni, ma so che oggi ho deciso di rimanere e di fare uscire qualcosa di buono in una situazione che non ha niente di buono”.




Siracusa. Forza Italia: "sospendere la Ztl per favorire accessi in Ortigia"

Gli ex consiglieri comunali Ferdinando Messina, Alessandro Di Mauro, Federica Barbagallo e Gianni Boscarino (Forza Italia) propongono di sospendere la zona a traffico limitato in Ortigia. “Gli ultimi giorni stanno penalizzando troppo pesantemente, e non sappiamo fino a quando, l’economia del nostro Paese. Gli effetti del Coronavirus stanno mettendo in ginocchio numerose attività produttive ed esercenti anche della nostra città”, spiegano i quattro. “Riteniamo che una piccola ma significativa iniziativa cittadina possa essere quella di sospendere le zone a traffico limitato, anche solo nel week end, per alleviare in parte le difficoltà che i commercianti stanno vivendo in questo momento difficile”.
Al momento, nessuna risposta ufficiale da Palazzo Vermexio. Appare però soluzione poco percorribile specie in un momento storico in cui dal governo nazionale arriva chiara l’indicazione di evitare assembramenti e viene disposta la sospensione temporanea di diversi tipi di attività.




Sale di attesa e accettazione dei Pronto Soccorso, strutture per anziani: le misure

Sale attesa dei Pronto Soccorso: è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto.
Accesso parenti a strutture riabilitative per anziani: l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.




Siracusa. Per i dipendenti possibilità di "lavoro agile", raccomandate ferie e congedi

Tra le misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19 c’è anche la possibilità di far ricorso al cosiddetto lavoro agile. E’ un provvedimento valido anche per Siracusa e la sua provincia. Ed ai datori di lavori è stato anche raccomandato di incentivare periodi di ferie o congedo. Andiamo nel dettaglio di quanto, al riguardo, prevede il decreto del governo.
Lavoro agile: la modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti; gli obblighi di informativa di cui all’articolo 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81, sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro.
Fruizione congedi ordinari e e ferie: qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario o di ferie.