Confindustria Siracusa e Catania: incontri con i candidati alla presidenza

I consigli di presidenza di Confindustria di Catania e Siracusa hanno incontrato i tre candidati alla presidenza dell’associazione degli industriali: Licia Mattioli, Carlo Bonomi e Giuseppe Pasini. Tre incontri separati per un confronto aperto sui temi dell’emergenza Coronavirus e della crisi economica, dei ritardi del Sud in materia di infrastrutture, servizi e fuga di cervelli.
I due presidenti provinciali Antonello Biriaco (Catania) e Diego Bivona (siracusa) hanno sottolineato come occorra rilanciare le politiche per il Mezzogiorno: “Cresce il Paese se cresce il Sud, oggi più che mai solo l’Italia unita può superare l’emergenza sociale ed economica, mettere a sistema le grandi risorse della Sicilia: dall’energia al turismo, dall’agro-alimentare alla meccanica e ICT e all’economia del mare. Le due province di Catania e Siracusa rappresentano un polo industriale fondamentale per l’Italia intera”, le loro parole.
Particolare attenzione è stata posta sul tema della semplificazione burocratica necessaria in Sicilia per superare gli ostacoli che spesso ritardano la realizzazione degli investimenti. L’appello è stato raccolto dai tre candidati che hanno mostrato grande interesse e condivisione per i temi trattati.




Coronavirus, è ufficiale: scuole chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo

Il governo, riunito in mattinata per un lungo vertice a Palazzo Chigi, ha deciso di chiudere le scuole in tutte le Regioni d’Italia a partire da domani (5 marzo) e fino al 15 del mese. “Una decisione non semplice”, ha detto il ministro Lucia Azzolina durante l’annuncio in conferenza stampa, insieme al premier Giuseppe Conte.
La decisione è stata assunta dal governo che ha atteso, per la formalizzazione del provvedimento, il parere del comitato scientifico.
E’ una delle misure di emergenza per bloccare il picco dei contagi da coronavirus in Italia.  
Il provvedimento vale per l’intero territorio nazionale e ovviamente anche per la provincia di Siracusa.




Siracusa Nord, la Polizia Stradale chiude lo svincolo: ragioni di sicurezza

La Polizia Stradale ha chiuso lo svincolo di uscita “Siracusa nord” della Siracusa-Catania, nel tratto in direzione del capoluogo siracusano.
In diverse occasioni era stato segnalato lo stato non soddisfacente del manto di asfalto della rampa di uscita, di cui è competente la ex Provincia Regionale. Complice anche la pioggia, oggi si sono verificati due diversi incidenti, in corrispondenza del tratto in questione. Fortunatamente, danni limitati alle sole auto. Ma c’è da valutare la sicurezza dello svincolo, per cui la Stradale ha intanto disposto la chiusura inviando una comunicazione urgente alla ex Provincia Regionale che adesso dovrà inviare tecnici sul posto per verificare la situazione.
La relazione sarà inviata al comandante della Polizia Stradale, Antonio Capodicasa. E sulla scorta di quel rapporto si deciderà se e per quanto tempo procedere con la chiusura dello svincolo, almeno fino a quando non verrà messo in sicurezza il manto stradale.




Siracusa. Il coronavirus e le aziende locali, Cna: "per il 70% già ricadute negative"

Il 70% delle aziende siracusane accusa già il contraccolpo del coronavirus. La percentuale è stata elaborata da Cna Siracusa con il vicesegretario provinciale, Gianpaolo Miceli, che spiega come “il picco si registra nel settore turistico con una ricaduta negativa per il 78% delle imprese, mentre nell’agroalimentare il dato è pari al 68% e per i balneari al 64%”.
Per Cna diventa, allora, necessario mettere in campo tutte quelle misure capaci di ammortizzare l’emergenza “e preparare, una volta conclusa l’epidemia, la ripartenza dell’intero settore produttivo italiano”.
Il dato siracusano è ancora contenuto, nonostante l’ampia portata, rispetto a quello nazionale. Sempre Cna stima infatti che in Italia quasi tre imprese su quattro accusino ricadute negative provocate dall’emergenza coronavirus. L’85% prevede un peggioramento dei risultati economici per il 2020 mentre il 68% ritiene molto probabile il ricorso ad ammortizzatori sociali. Trasporto persone e Turismo i settori più esposti.
Il problema principale, per le aziende, è la sensibile flessione della domanda ed i difficoltosi rapporti con i fornitori e la logistica.
Le imprese mostrano di reagire con adeguata tempestività al nuovo contesto. Quelle dei settori più esposti e che stanno subendo l’impatto maggiore hanno già messo in campo le prime contromisure attraverso contatti con clienti e fornitori o individuando soluzioni adeguate per la gestione del personale (il 48,9% delle imprese turistiche, il 44,1% per quelle di trasporto passeggeri e il 41,6% per i servizi alla persona). In media il 37% ha già definito e/o avviato azioni per fronteggiare la situazione. Circa il 30% delle imprese dei servizi ha adottato forme di smart working. Il telelavoro, tuttavia, è una soluzione poco praticabile per la maggior parte delle imprese intervistate che operano prevalentemente nei settori manifatturiero, servizi alla persona, trasporti.
Se la fase di emergenza dovesse prolungarsi, il 67,9% delle imprese intervistate ritiene probabile il ricorso ad ammortizzatori sociali. Percentuale che sale al 74% nella Moda, 72,9% nel Trasporto persone e 72,5% nella meccanica. Tutti gli altri comparti mostrano percentuali superiori al 63% ad eccezione dei Servizi alle imprese (il 50%).
Cna ha inoltrato una articolata serie di richieste al governo, mirate a dare ossigeno proprio al comparto produttivo.

foto dal web (mr enterprise)




Siracusa. Asili nido comunali, Palazzo Vermexio vuole aprirli subito: vertice operativo

Attendere la decisione del Tar a fine aprile significherebbe accettare che per l’anno scolastico in corso non ci sarebbe spazio per il servizio asili nido comunali. Una evenienza che Palazzo Vermexio vorrebbe evitare a tutti i costi, pur nella consapevolezza di un ritardo complessivo che non può essere addebitato, in ultima analisi, solo al nuovo rinvio deciso dai giudici amministrativi.
E così, al termine di un lungo vertice negli uffici delle politiche scolastiche, è arrivata la decisione: aprire comunque gli asili nido. Come fare con un giudizio ancora pendente? La soluzione individuata sarebbe quella di una sorta di aggiudicazione sotto riserva di legge (ma questa terminologia è tecnicamente impropria) alle cooperative che hanno vinto la gara d’appalto, nelle more della decisione nel merito del Tar di Catania.
Ci sarebbe già stato anche un incontro informale con i rappresentanti delle cooperative e sarebbe arrivata la disponibilità a procedere sin da subito su questo percorso individuato dal Comune di Siracusa. Partenza giuridica di una simile mossa sarebbe, a quanto si apprende, il venir meno della sospensiva iniziale perchè sarebbe comunque sopravvenuta una pronuncia, seppur di rinvio, del Tribunale Amministrativo. D’altro lato, il Comune spinge ritenendo il servizio tra quelli essenziali e da fornire a sostegno delle famiglie siracusane.
Anche il presidente del forum provinciale delle associazioni familiari spinge. “E’ indispensabile che non si attenda oltre, perché le famiglie non possono pagare prezzi pesanti per lungaggini burocratiche e diatribe giudiziarie. Peraltro, la stessa attività futura degli asili nido pubblici è messa in seria discussione: non sarà semplice raccogliere un numero adeguato di iscrizioni, visto che l’anno sta ormai per concludersi. Tutto ciò è ancora più preoccupante alla luce della crisi demografica e della conseguente necessità di sostenere le famiglie con figli, che possono anche fruire del bonus previsto dal governo nazionale. Speriamo – conclude Salvo Sorbello – che l’amministrazione comunale riesca, nel più breve tempo possibile, ad avviare questo servizio educativo indispensabile per il futuro dei bambini e quindi di tutta la nostra città”.

foto dal web




Il coronavirus fa slittare alcune scadenze con il Fisco anche nel siracusano: ecco quali

Scadenza del 730 precompilato posticipata al 30 settembre e sospensione dei termini per i versamenti delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali per imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggi e turismo e tour operator. Sono due delle misure entrate in vigore dopo l’emanazione del decreto legge 9/2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 marzo. E valide per tutto il territorio nazionale, mentre altre disposizioni dello stesso decreto interessano solo cittadini ed imprese delle cosiddette zone rosse.
Per le imprese turistico ricettive, agenzie di viaggi e turismo e tour operator anche del territorio siracusano sono sospesi dal 2 marzo e fino al 30 aprile i termini dei versamenti delle ritenute fiscali e dei contributi previdenziali. “Saranno effettuati il 31 maggio 2020, in soluzione unica, senza interessi”, spiega su FMITALIA il vicepresidente dei giovani commercialisti di Siracusa, Mauro Contarino. “E’ un primo intervento del legislatore, il coronavirus purtroppo sta contagiando anche l’economia, rallentandola. Adesso arriva un periodo dell’anno con molte scadenze per gli imprenditori: serve un intervento coraggioso del legislatore – dice ancora Contarino – per evitare ripercussioni notevoli sull’economia nazionale. Penso ad esempio ad una più estesa sospensione versamenti, alla riduzione dei contributi o ad una nuova pace fiscale che vada oltre la semplice rottamazione”.




Grani antichi, gli agricoltori degli Iblei puntano sulla qualità: "Mantenitori di purezza"

Ettari di grani antichi sugli Iblei. Così gli agricoltori locali  gettano le basi per la valorizzazione del territorio attraverso l’agroalimentare di qualità. Nei giorni scorsi si è riunito un primo “focus Group” tra diversi portatori di interesse in provincia di Siracusa e Ragusa per l’implementazione di una filiera cerealicola nell’area Iblea ad elevato valore culturale e commerciale. Per l’iniziativa nei mesi scorsi, sono stati già seminati alcuni ettari di varietà locali di grano duro siciliano, utilizzando quando possibile sementi certificate. Al focus group erano presenti numerose associazioni, chef, agricoltori, panifici e amministratori locali, tra cui l’assessore palazzolese Maurizio Aiello, che con l’associazione Ophrys Akrai e Paolo Terranova è stato promotore dell’iniziativa “Grano Ibleo”, tenutasi a Palazzolo Acreide nel maggio 2019 , dove numerosi agricoltori presentarono formale istanza al Ministero delle Politiche Agricole per essere riconosciuti come mantenitori in purezza di alcune varietà di grano da conservazione, per potere così accedere alle certificazioni nella commercializzazione delle sementi. Il focus è stato coordinato da Giuseppe Russo, biologo ricercatore del Consorzio Gian Pietro Ballatore, ente siciliano che si occupa specificamente di ricerca sulla filiera dei cereali e promozione della cultura della qualità e che segue insieme a “contadini custodi” le prime coltivazione di varietà con nomi evocativi come Timilia o Tumminia, Russello, Maiorca, Perciasacchi, Senatore Cappelli. Nelle prossime settimane si getteranno le basi di un progetto integrato e nel frattempo si pensa alla seconda edizione di “Grano Ibleo” che si svolgerà a Maggio a Palazzolo.




Siracusa. Furto di agrumi, stretta nei controlli: in due arrestati con la moto "carica"

Contrasto deciso al fenomeno dei furti di agrumi: nella tarda mattinata di ieri, gli agenti del Commissariato di Ortigia hanno bloccato nei pressi di piazzale Marconi due uomini (rispettivamente di 45 e 27 anni) a bordo di un motociclo. Avevano alcuni sacchi pieni di arance, rubate poco prima rubate in un fondo agricolo di traversa Case Abela. I due sono stati arrestati per furto.

foto archivio




"Baraccopoli, condizioni intollerabili", il Mac chiede misure e rilancia la battaglia per l'autonomia

Si chiama Mac, Movimento per l’Autonomia di  Cassibile-Fontane Bianche e rilancia una delle iniziative che per decenni hanno caratterizzato il quartiere periferico di Siracusa, che ambisce all’autonomia dal capoluogo. Una battaglia che si è snodata, nel tempo, a suon di sentenze e di tentativi nel campo della giustizia amministrativa, senza ottenere, infine, la possibilità di quel referendum che i promotori, all’epoca, speravano potesse condurre all’acquisizione della separazione dal Comune di Siracusa. Ci riprovano adesso, dopo avere rispolverato le vecchie carte, che non convincono i componenti del Movimento, coordinato da Orazio Musumeci. Si riparte con la battaglia relativa alla baraccopoli di Cassibile, adesso che la stagione della raccolta sta per per partire e adesso che del villaggio annunciato lo scorso anno dalla Prefettura si sa ancora poco o nulla. Idea che, a prescindere, a una parte dei residenti di Cassibile non piace. Una serie di interlocuzioni, nelle scorse settimane, con i deputati regionali Cafeo e Cannata, poi con il sindaco e il capo di gabinetto, Francesco Italia e Michelangelo Giansiracusa. infine la decisione di preparare e diffondere un volantino per preparare la comunità alla “partecipazione attiva all’autonomia per la richiesta dell’autonomia”. Non convincono le ultime sentenze del Cga in materia. Non bastano, al Movimento, le comunicazioni ricevute dall’Assessorato regionale alle Autonomie Locali.  Mentre ci si prepara nuovamente alla battaglia, dunque, si pensa al problema immediato. Ai sindacati, agli imprenditori locali, il Coordinamento chiede come stiano organizzando le azioni per la gestione della questione braccianti agricoli stranieri, mentre la baraccopoli si estende, giorno dopo giorno, in condizioni che sono ben lontane da quelle ottimali , senza alcun servizio e con i rischi, secondo il Movimento, che ne conseguono. Chiesto un incontro al prefetto.




Rapina ad un supermercato, da un'impronta digitale la svolta: arrestati due 23enni

Sono accusati di aver commesso una rapina aggravata ai danni di un supermercato di Carlentini. Ordinanza di custodia cautelare in carcere per i 23enni Andrea Finocchio e Raoul Lo Re. Ad eseguire la misura, emessa dal gip del Tribunale di Siracusa, sono stati gli agenti del commissariato di Lentini. L’episodio contestato risale all’ottobre del 2018.
Le indagini svolte hanno permesso di raccogliere “precisi riscontri probatori” già nell’immediatezza del crimine.
In particolare, sono stati fondamentali i rilievi operati dalla Polizia Scientifica che ha individuato un’impronta appartenente ad Andrea Finocchio, all’interno dell’auto utilizzata dai rapinatori. Rinvenuti anche gli indumenti, sui quali sono state trovate tracce biologiche riconducibili ad entrambi i presunti autori del reato.
Raul Lo Re è stato condotto nel carcere di Cavadonna mentre Andrea Finocchio ha ricevuto la notifica del provvedimento restrittivo direttamente in carcere, perché già detenuto per aver perpetrato un’altra rapina ai danni di una farmacia del lentinese nel dicembre scorso.