Sicurezza dei netturbini di Siracusa e Melilli: l'intervento del deputato Giorgio Pasqua

Il capogruppo all’Ars del Movimento 5 Stelle, Giorgio Pasqua, si è rivolto alle amministrazioni comunali di Melilli e Siracusa per chiedere un intervento di controllo nei confronti delle aziende affidatarie del servizio rifiuti. “Il ciclo di raccolta e smaltimento a Melilli viene gestito da un’azienda, la Igm Rifiuti Industriali, che probabilmente a causa della non perfetta manutenzione dei mezzi, mette gli operatori nelle condizioni di entrare talvolta fisicamente negli autocompattatori per consentire ai mezzi di continuare raccogliere o scaricare i rifiuti. Una condizione a quanto pare reiterata e pericolosissima, se si considerano i meccanismi dei mezzi che per l’appunto hanno la funzione di comprimere e compattare i rifiuti raccolti”, dice Pasqua.
E non sarebbe dissimile la situazione a Siracusa dove “i lavoratori della Tekra – a detta del deputato regionale – sono costretti a lavare in casa le tute da lavoro, perché l’azienda non ha una lavanderia industriale in house. L’azienda corrisponderebbe infatti un’indennità di alcuni centesimi a divisa di lavoro per ciascun dipendente che di fatto sono ben poca cosa rispetto al rischio igienico cui sottopongono i lavoratori e le loro famiglie, facendo lavare in casa tute che nel corso della giornata sono state a contatto con materiali tutt’altro che salubri. Ad aggravare la condizione di precarietà sul futuro occupazionale dei lavoratori c’è il fatto che la subentrante Tech Servizi di Floridia, si è vista notificare un’interdittiva antimafia dalla prefettura di Siracusa”.
Per questo Pasqua si rivolge alle amministrazioni comunali di Melilli e Siracusa, chiedendo loro di stimolare le aziende “per risolvere questioni attinenti alla sicurezza e alla salute dei lavoratori e per migliorare la qualità del servizi”.




Non accetta la fine della relazione, perseguita l'ex compagna: arrestato 38enne

Atti persecutori ai danni della sua ex compagna. Con questa accusa i carabinieri della Stazione di Cassibile, su disposizione del sostituto procuratore, Stefano Priolo, che dirige l’indagine, coordinata dal Procuratore Capo, Sabrina Gambino, hanno arrestato un uomo di 38 anni, impiegato, siracusano d’origine ma floridiano d’adozione. Il provvedimento è scaturito da una meticolosa attività investigativa condotta dai militari. L’uomo avrebbe molestato fin dallo scorso novembre,  con condotte gravi e reiterate, l’ex compagna, spesso anche minacciata, non accettando l’interruzione della loro relazione sentimentale e procurandole, così facendo, un grave stato di ansia e paura per la propria incolumità fisica.
L’uomo è stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Nei carrellati della differenziata c'è chi "smaltisce" cani morti: assurdo rinvenimento all'ex Onp

Macabro rinvenimento questa mattina in un carrellato della differenziata all’interno dell’area ex Onp della Pizzuta. Gli operatori della Tekra si sono imbattuti, loro malgrado, sul ritrovamento di un cadavere di cane, gettato lì come si trattasse di un qualsiasi rifiuto. Un gesto condannato dai volontari animalisti del territorio. Laura Merlino parla di “un gesto ignobile, certamente commesso da qualche privato, proprietario del povero cane, certamente privo di microchip, che altrimenti avrebbe subito consentito di risalire all’identità di chi ha preso una decisione assurda, per tanti aspetti”. Quando muore un animale, la legge prevede un preciso iter. “Il proprietario dovrebbe segnalare il decesso al veterinario- spiega Laura Merlino- al quale poi spetta, come accade per le persone, certificarne la morte. Ci sono a quel punto due possibilità: la prima è rivolgersi a ditte specializzate nello smaltimento, che avviene attraverso l’incenerimento del corpicino. Chi, invece, possiede un terreno, può seppellire il proprio animale , sempre che non vi siano condutture idriche che possano essere compromesse. Ragioni igienico-sanitarie che occorre tenere nella più alta considerazione”. L’assessore all’Igiene Urbana, Andrea Buccheri mette in evidenza un altro aspetto dell’assurdo rinvenimento. “E’ una mancanza di rispetto assoluta nei confronti degli operatori della ditta di gestione del servizio di Igiene Urbana, è davvero scorretto- aggiunge- per gli operatori ecologici, considerati da qualcuno come fossero l’ultima catena degli umani”. Non è escluso che chi ha commesso tale gesto abbia ritenuto che l’ex area Onp, laddove è attivo anche l’ambulatorio che si occupa di vaccinazioni e sterilizzazioni degli animali, possa aver ritenuto che fosse il posto migliore perchè il corpo venisse subito recuperato. “Il problema è anche di mancanza di un’informazione adeguata- osserva ancora la volontaria- Dobbiamo battere molto di più su questo tasto. Spesso si agisce per ignoranza”.




Siracusa, il sindaco: "coronavirus, nessun motivo di allarme. Sanificazioni a scuola"

“A Siracusa al momento non sussistono ragioni di allarme”. Il sindaco Francesco Italia torna così sull’allerta legata al coronavirus. “Continuiamo a monitorare l’evolversi delle notizie,
sia negli aspetti generali che rispetto alla situazione siciliana e saremo pronti a intervenire, se
necessario, di concerto con le altre istituzioni ad ogni livello, a cominciare da quelle sanitarie, e
attraverso la nostra struttura di protezione civile già attiva”, chiarisce.
“Le notizie che arrivano dal resto della Sicilia sono del tutto tranquillizzanti – prosegue il sindaco Italia – motivo per cui confermiamo i provvedimenti di prevenzione adottati in questi giorni. Anche le iniziative pubbliche già in programma sono confermate. Stiamo seguendo pedissequamente, come riteniamo giusto, le indicazioni che provengono dalla autorità sanitarie centrali e locali. Inoltre, disporremo la sanificazione degli edifici scolastici in collaborazione con i dirigenti, così da intervenire in ore diverse da quelle delle attività didattiche al fine di evitare disagi a docenti e studenti rispetto al normale svolgimento dei programmi”.
Il sindaco Italia invita, infine, a rispettare le misure quotidiane di igiene più volte consigliate in questi giorni e a evitare spostamenti fuori città se non strettamente necessari.
“Ricordo – conclude il sindaco Italia – che se si ha febbre o tosse persistenti e se si è tornati da meno di 14 giorni da luoghi nei quali si sono verificati casi di coronavirus occorre contattare il numero verde nazionale 1500 o quello regionale 800458787”.

Nella foto archivio, il sindaco Italia (destra) con l’assessore regionale alla salute, Razza




Siracusa. Coronavirus, tutti negativi i tamponi: oggi chiarimenti sulla quarantena volontaria

Resta alta l’attenzione sul coronavirus anche in provincia di Siracusa ma pare lentamente rientrare sotto la soglia di allarme la preoccupazione seguita alla notizia del primo caso in regione, a Palermo. I controlli sanitari sono attivi, come da disposizioni nazionali e regionali. La buona notizia è che tutti i tamponi eseguiti nelle ultime 24/36 ore hanno dato esito negativo. Dal sistema sanitario siracusano è stato disposto il test per quelle persone con sintomatologia assimilabile a quella del Covid-19, inviando i tamponi a Catania per l’esame con gli appositi reagenti. I laboratori regionali abilitati per questi controlli sono 7 e corrispondono con le strutture Dea di II livello.
Intanto questa mattina a Palermo nuovo incontro in assessorato regionale alla Salute. Razza ha chiamato a raccolta i presidenti provinciali dell’Ordine dei Medici. Per Siracusa è presente Anselmo Madeddu. Due i punti da chiarire, dopo la pubblicazione dell’ordinanza regionale urgente sulla prevenzione per il Coronavirus. Il primo riguarda la quarantena volontaria suggerita a quanti rientrano in Sicilia dal nord Italia: quando si parla delle misure di isolamento volontario, nel testo regionale non c’è più alcun accenno alle Regioni o alle zone gialle, bensì, per quel che riguarda l’Italia, ai soli Comuni con documentata trasmissione ovvero i cosiddetti focolai. Questo potrebbe anche significare che quanti non presentano alcun sintomo, possono tranquillamente ritornare alla quotidianità senza altra misura se non la comunicazione al proprio medico di famiglia.
Il secondo chiarimento è invece necessario sulla questione delle certificazioni per assentarsi dal lavoro, in caso di obbligo di isolamento. L’ordinanza regionale fa riferimento ad una dichiarazione dell’autorità sanitaria da rilasciare ad Inps, datore di lavoro e medico curante in cui si attesta che l’interessato è stato posto in quarantena “per motivi di sanità pubblica”, riportando la data di inizio e fine.

foto da lifegate.it




L'invito del sindaco di Priolo ai lavoratori che rientrano dal nord: "fate quarantena"

Dopo la notizia della donna rientrata a Catania da Milano e positiva al coronavirus il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, ha indirizzato un appello a tutti i lavoratori che stanno rientrando nella cittadina siracusana dai cantieri nelle zone a rischio contagio. “Contattate il vostro medico di famiglia e il dipartimento di prevenzione dell’Asp”. Non solo, il primo cittadino è fermo nel chiedere ai lavoratori come agli studenti che stanno facendo ritorno dal nord “una quarantena volontaria di 14 giorni, presso la propria abitazione”.




Piste ciclabili in città e bus navetta, che fine hanno fatto? Il Ministero suona la sveglia

L’annuncio risale a marzo del 2018. Siracusa avrebbe dovuto dotarsi di due piste ciclabili dentro ka città (Sistema e Pizzuta) e acquistare due nuovi minibus. Operazioni di mobilità sostenibile rese possibili dal finanziamento ricevuto dal Ministero dell’Ambiente a gennaio 2018, grazie al cosiddetto Collegato Ambientale.
Il passaggio alla fase esecutiva, quindi la realizzazione ad esempio delle piste ciclabili, doveva essere piuttosto veloce. Anche perchè le prime somme erano disponibili grazie ai 350mila euro inviati dal Ministero alla tesoreria comunale.
La pista di sistema, da progetto, inizia in viale Santa Panagia con sviluppo attraverso via Calatabiano, viale dei Comuni e viale Scala Greca. Il tratto “Pizzuta”, invece si sviluppa da via Piazza Armerina fino ad arrivare al parco di via Ozanam e via Monti, nei pressi del liceo classico Gargallo.
Secondo le previsioni, i lavori potevano essere affidati entro la fine di maggio 2018. Ma arrivati quasi a marzo 2020, quelle realizzazione così come l’acquisto dei bus navetta sono ferme al punto di partenza. Eppure gli uffici avevano già nominato i responsabili unici del provvedimento. E il Ministero aveva inviato una prima tranche del finanziamento complessivo (circa un milione di euro).
“E adesso c’è il concreto rischio di dover persino restituire le somme arrivate da Roma, oltre a perdere l’occasione di dotarsi di nuovi sistemi di mobilità sostenibile”. A lanciare l’allarme è il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s). Ma anzichè partire subito all’attacco di Palazzo Vermexio e della lentezza degli uffici, ha incontrato nei giorni scorsi l’assessore alla Mobilità del Comune di Siracusa, Maura Fontana, per ricostruire la vicenda e salvare il finanziamento a beneficio della città. Con gli elementi raccolti, Ficara ha portato il caso all’attenzione del Ministero dell’Ambiente ed è adesso arrivata una lettera al Comune di Siracusa con una serie di chiarimenti.
“Il Ministero ha chiesto di integrare quanto preparato dagli uffici comunali con una procedura di rimodulazione. A Roma hanno giudicato carenti diversi aspetti, relativi alle informazioni delle opere che si vogliono modificare ed in particolare ai loro costi. E deve essere meglio compilata la scheda sui benefici ambientali attesi”, spiega Paolo Ficara. “Le opere dovrebbero essere completate entro luglio, traguardo ad oggi obiettivo molto difficile da raggiungere per il Comune, a meno che non chieda una proroga dei termini, ben motivata, per non perdere il finanziamento. Certo, è una situazione spiacevole. Non è il momento delle critiche però è chiaro che serve un atteggiamento collaborativo adesso anche da parte di Palazzo Vermexio: le parole e l’impegno dell’assessore Fontana mi fanno ben sperare. Gli uffici facciano bene e in fretta per salvare opere nell’interesse della città”, l’invito di Paolo Ficara.
“Il Comune ha chiesto la rimodulazione delle somme per un maggiore beneficio alla città, pensando che sia meglio acquistare due navette e non una sola”, conferma e spiega l’assessore Maura Fontana. “Qùesta rimodulazione dovrà ora essere approvata dal Ministero. La richiesta di integrazioni ci è giunta solo la settimana scorsa. Intanto ci siamo dotati del progetto preliminare per il percorso della pista ciclabile e abbiamo effettuato indagini per l’acquisto di bus navetta che, rispetto al 2018, saranno sicuramente più innovative”, aggiunge ancora la responsabile della Mobilità. “Siamo lieti che si sia instaurata una collaborazione con rappresentanti di altre forze politiche, perchè il risultato finale è e deve essere certamente il bene di Siracusa. Il lavoro di squadra risulta senza dubbio vincente”.




Vacanze e rimborsi, cosa fare se non si vuole più partire a causa del Coronavirus

Se avete acquistato un pacchetto turistico, una vacanza bella e buona con tanto di aereo e soggiorno, ma adesso avete qualche ritrosia a partire a causa delle notizie sul coronavirus, potete aver diritto al rimborso di quanto pagato.
L’articolo 41 del codice del turismo vale anche in questo caso e non solo per le gite scolastiche, già sospese fino al 15 marzo. Il contratto di viaggio deve ritenersi risolto per impossibilità sopravvenuta della prestazione. Quando insorgono circostanze inevitabili e straordinarie che non consentono la realizzazione del viaggio, come a causa della situazione creatasi per l’allerta coronavirus, il turista può esercitare il recesso e avere diritto al rimborso pieno anche se il viaggio non era diretto in una delle cosiddette zone rosse.
Bisogna però indirizzare una raccomandata con la richiesta all’agenzia di viaggi o al tour operator, prima della data di partenza. Può tornare utile anche l’assistenza delle associazioni dei consumatori. Su FMITALIA se ne è parlato insieme al presidente regionale di Confconsumatori, Carmelo Calì.

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foto dal web




Siracusa. Ripulita l'area archeologica di via Iceta: tra le sterpi frigo, tv e sacchi dai balconi

Ripulita l’area archeologica di via Iceta, traversa di Riviera Dionisio il Grande. Un intervento straordinario che ha visto insieme il Comune di Siracusa, la Tekra e il Libero Consorzio comunale.
I lavori sono stati completati stamattina dagli operai dell’azienda di igiene urbana e da quelli di Siracusa Risorse, che nei giorni scorsi avevano provveduto a diserbare l’area ricoperta di piante infestanti. L’intervento è stato coordinato dall’assessore all’Igiene urbana, Andrea Buccheri.
“La zona – afferma l’assessore – era stata segnalata più volte, anche dai cittadini, perché proprio all’angolo tra le due strade ogni giorno vengono abbandonati sacchetti di spazzatura smaltiti irregolarmente. Ma ciò che abbiamo trovato dentro il recinto del sito archeologico, una volta tagliata l’erba e gli arbusti, va oltre l’immaginazione. Gli operai hanno rimosso persino frigoriferi e televisori, oltre a sacchetti lanciati dall’esterno e forse direttamente dai balconi dei palazzi vicini. Noi facciamo di tutto ma senza comportamenti corretti da parte della gente, a partire dall’abbandono dei rifiuti sulla strada, ogni sforzo rischia di essere inutile”.
Per effettuare la pulizia è stato necessario coordinarsi, oltre che con la Tekra, con il Libero consorzio, in quanto proprietario dell’area, che a sua volta ha dato mandato a Siracusa Risorse per l’intervento operativo.
“Gli operai di Tekra e Siracusa Risorse, che ringrazio, – conclude l’assessore Buccheri – hanno svolto un ottimo lavoro ridando dignità al sito. Adesso spero che i cittadini lo rispettino e che gli enti competenti facciano di tutto per salvaguardarlo”.
Soddisfazione per l’intervento è stata espressa anche dall’assessore alla Cultura, Fabio Granata. “Grazie alla sensibilità dell’assessore Buccheri – dice – e alla condivisione di un progetto più ampio, abbiamo iniziato la ‘rigenerazione’ di tasselli del nostro patrimonio archeologico minore sparso nell’intera città moderna. Presto creeremo le condizioni non solo per la emersione di questo patrimonio ma anche per una sua adeguata manutenzione e valorizzazione”.




Sp 19 Noto-Pachino, l'assessore regionale Falcone: "cantiere attivo, varco operativo"

“Il cantiere è in piena attività e al massimo della sua efficienza. In azione sul campo c’è il numero massimo di lavoratori possibile, nonché un numero maggiore di mezzi in attività rispetto a quanto previsto dallo stesso capitolato d’appalto. La corsia d’emergenza sulla provinciale è stata creata, così come preventivato, e le chiavi consegnate al 118 e alle forze dell’ordine”. Così l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, risponde alle segnalazioni critiche arrivate dal Comitato No Chiusura sullo stato dei lavori nel cantiere della Sp 19 Noto-Pachino. L’esponente della giunta regionale assicura sull’attenzione costante sull’avanzamento dell’opera “che consentirà di arrivare al congiungimento della bretella con la Sp 19 entro i tempi ribaditi nel corso dell’ultimo sopralluogo”. Ovvero già entro Pasqua. Nei prossimi giorni previsto un nuovo sopralluogo.
Ma dal Comitato No Chiusura vengono confermate confermate tutte le perplessità, specie sulla vigilanza attiva per il passaggio dei mezzi di soccorso fuori dagli orari di cantiere.