Siracusa. Epipoli verso l'accorpamento con Tiche: petizione per non chiudere l'ufficio

Una petizione per chiedere al Comune di rivedere la scelta di sopprimere la circoscrizione Epipoli per accorparne la sede a Tiche. Promotore dell’iniziativa, l’ex presidente del quartiere, Gaetano Camilli, che si fa portavoce delle lamentele dei residenti e delle osservazioni dei dipendenti della sede, che saranno trasferiti altrove. Il piano è quello predisposto nei mesi scorsi dall’amministrazione comunale, anche con l’obiettivo di ridurre i costi. La sede di Epipoli serve un bacino di circa 10 mila abitanti, includendo quelli della vicina Pizzuta. “La scelta del Comune- tuona Camilli- rappresenta motivo di forte rammarico per i residenti di un quartiere come il nostro, periferico e già particolarmente penalizzato. Basti pensare al numero di anziani che risiedono in zona e che, con l’ufficio vicino casa, hanno l’autonomia di poter effettuare diverse operazioni che, quando sarà soppressa la sede, non potranno più svolgere agevolmente, dovendosi spostare senza averne molto spesso la possibilità. La sede di Tiche, in linea d’area può sembrare vicina, ma di certo raggiungerla a piedi non è proprio comodo”. Le firme sono al momento 900, ma la raccolta prosegue. L’obiettivo è chiedere una marcia indietro del Comune, magari individuando una soluzione diversa, che possa rappresentare un punto d’incontro tra le esigenze di riduzione dei cosi e la garanzia di servizi comunque efficienti. “Non credo che nel caso di Epipoli i costi a carico dell’amministrazione comunale siano così alti- prosegue Camilli- Un affitto che non supera i 900 euro al mese. I dipendenti sposano la causa, ascoltando quotidianamente le opinioni espresse dai cittadini , fortemente contrari all’accorpamento. Non dimentichiamo- conclude l’ex presidente- che da quando sono stati soppressi i consigli di quartiere, Epipoli è praticamente in abbandono. Nessuno viene a controllare nulla e i cittadini non hanno punti di riferimento a portata di mano, persone che possano incidere, suggerire, lottare per le necessità di questa zona”. La battaglia prosegue. Nelle prossime settimane sarà richiesto un incontro con i rappresentanti di palazzo Vermexio. Non sono escluse manifestazioni di protesta.




Provinciale Noto-Pachino chiusa, un ponticello per una comoda alternativa

Con la chiusura della provinciale Noto-Pachino inizia l’odissea per gli abitanti di Pachino e Portopalo che perdono la comoda arteria di collegamento per tutta la durata dei lavori di realizzazione della bretella di collegamento allo svincolo autostradale di Noto. Esistono vie alternative come la sp 26 e l’autostrada da Rosolini. Ma si tratta di chilometri in più e maggiore tempo impiegato ogni giorno, per ogni spostamento. Inclusi quelli dei mezzi di soccorso come ambulanze e Vigili del Fuoco.
Trentotto avvocati di Pachino e Portopalo hanno allora proposto al Libero Consorzio di consentire al traffico leggero (auto e non furgoni) il passaggio su di una strada parallela alla provinciale 19, con attraversamento del Tellaro su di un ponte in pietra. Servirebbero però dei controlli tecnici sulla tenuta del ponticello, ad oggi utilizzato dal traffico locale. Prove di carico per fugare ogni dubbio ed alleviare i disagi che per mesi le due comunità saranno costrette a subire in termini di viabilità.
L’alternativa non sarebbe stata presa in considerazione proprio per via del ponticello. Ma i professionisti di Pachino e Portopalo chiedono di fugare ogni dubbio con i dovuti controlli tecnici che, in caso di responso favorevole, potrebbero portare ad una soluzione che davvero limiterebbe il problema di collegamento tra la zona sud ed il resto della provincia.
La richiesta è stata protocollata ed inviata a tutti gli enti competenti, in primis Libero Consorzio e Cas. Gli avvocati di Pachino e Portopalo confidano in una risposta in tempi brevi.




Zona sud a rischio isolamento, si muove l'assessore regionale Marco Falcone

L’assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone, domani visiterà il cantiere sulla provinciale Noto-Pachino. La chiusura per lavori dell’arteria arreca disagi quotidiani ai residenti di Marzamemi, San Lorenzo, Pachino e Portopalo. Comunità composte da decine di migliaia di persone. Le alternative predisposte non convincono e le proteste sono decine e decine.
“Grazie alla attenta mediazione della Prefettura di Siracusa, l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone alle 11.30 si recherà sul cantiere della provinciale 19 (Noto-Pachino) per un sopralluogo operativo. Auspichiamo che, insieme ai tecnici del Consorzio Autostrade Siciliane, si faccia di tutto per individuare ulteriori soluzioni alternative per ridurre al minimo i disagi per i residenti della zona sud della provincia di Siracusa, costretti a deviazioni non indifferenti in termini di chilometri e tempi di percorrenza”, dicono i portavoce del Movimento 5 Stelle Paolo Paolo Ficara, Filippo Scerra e Stefano Zito. “Ringraziamo il prefetto Giusy Scaduto per aver raccolto le nostre sollecitazioni e per la volontà di convocare un apposito tavolo qualora non dovessero emergere sostanziali novità positive dall’incontro di domani. Pur concordando sulla necessità di completare quest’opera infrastrutturale, non si può però tacere la leggerezza con cui Regione e Cas hanno disposto la chiusura della Sp 19 senza alcun interlocuzione preventiva con le comunità locali od i loro rappresentanti. Con poco rispetto verso i territori, inoltre, si è assistito ad uno spiacevole errore di comunicazione sul periodo di chiusura della strada, ancora a poche ore dall’avvio del cantiere. Adesso arriva un’ultima chiamata, oltre il tempo limite, per dimostrarsi amministratori attenti e responsabili”, aggiungono i tre pentastellati.
Anche il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, ha chiesto un intervento di verifica sui luoghi da parte dell’assessore regionale. Da Falcone sono attesi dunque impegni concreti sulla vicenda.




Siracusa. I medici di famiglia e il coronavirus, illustrate le linee guida dell'Ordine

Sono stati numerosi i medici siracusani che hanno risposto alla chiamata dell’Ordine per discutere di linee guida comuni nelle settimane segnate dal coronavirus.
Il presidente dell’Ordine, Anselmo Madeddu, è stato chiaro ed ha sgomberato il campo da timori collettivi: “bisogna agire seguendo protocolli, già delineati dal Ministero ed affinabili strada facendo o sul campo. Il sistema di rete ha dato prova di efficienza, di recente, anche nel distretto, affrontando egregiamente il sospetto caso di Coronavirus registratosi all’ospedale Umberto I”, ricorda Madeddu. Gli esami successivi hanno poi dato esito negativo sull’uomo di origini cinesi, recatosi al pronto soccorso perché presentava una tosse persistente.
Durante l’incontro nella sede dell’Ordine, i camici bianchi, in particolare i medici di famiglia, chiamati a svolgere un’azione di front-office e primo screening, quindi perno dell’avvio della macchina dell’assistenza al paziente sospettato di aver contratto il virus, hanno mostrato grande partecipazione, ponendo i più disparati quesiti agli esperti epidemiologi Lia Contrino e Antonella Franco, rispettivamente epidemiologa e infettivologa e dall’esperto di medicina di base, Giovanni Barone.
Tra le linee guida emerse, innanzitutto, un’approfondita analisi della sintomatologia e una propedeutica investigazione su eventuali viaggi in zone a rischio fatti dal paziente o dai suoi contatti.
Non sono mancati i consigli alla popolazione. Il primo e principale quello di non cambiare il proprio atteggiamento nei confronti delle persone di origine asiatica, contribuendo per timori da sfatare alla loro discriminazione sociale e alla crisi delle attività commerciali, che vengono desertificate.




Siracusa. Sequestrata casa vacanze all'Arenella: ampliata la volumetria senza autorizzazioni

Avrebbe realizzato opere edilizie abusive, ampliando la volumetria di una villetta dell’Arenella. Nell’ambito di controlli mirati, i carabinieri della stazione di Cassibile hanno denunziato una donna siracusana, legale rappresentante di una società immobiliare, in quanto ritenuta responsabile di avere realizzato opere edilizie abusive. I carabinieri, con l’Ufficio Tecnico del Comune, hanno nel dettaglio constatato che in una villetta dell’Arenella erano stati realizzati lavori di ampliamento della volumetria attraverso la chiusura delle verande e dei balconi senza le necessarie autorizzazioni. La villetta, adibita a casa vacanze, è stata sottoposta a sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria.

 




Siracusa. "Nessuna svendita", il Consorzio Plemmirio allontana le critiche su Anton Dohrn

Attese, arrivano anche le parole del cda del Consorzio Plemmirio. “Le perplessità e le accuse mosse in questi giorni sono del tutto ingiustificate”, scrivono la presidente Patrizia Maiorca e gli altri componenti del consiglio di amministrazione in relazione al possibile ingresso nella società della Stazione Zoologica Anton Dohrn.
“I partner consorziati che gestiscono l’Area Marina Protetta Plemmirio, il Comune e il Libero Consorzio Comunale già ex Provincia regionale di Siracusa, lavorano per scongiurare il pericolo di un commissariamento del Consorzio Plemmirio, per garantirne la sopravvivenza e una buona governance, nel presente e nel futuro”, è
la precisazione.
“Non c’è nessuna speculazione in atto. Nel Consorzio non c’è alcuna spartizione, non fosse altro perché non ci sono soldi. Cosa dovremmo spartire il mare e i pesci?”.
Le difficoltà di gestione, raccontano dal Consorzio Plemmirio, “iniziano a palesarsi con evidenza a cominciare dalle ben note difficoltà economiche di uno dei partner consorziati, il Libero Consorzio Comunale, non più in grado di versare la somma annua necessaria alla gestione. Perviene così la prima richiesta del Ministero dell’Ambiente di apportare modifiche allo Statuto, volte a permettere l’ingresso di un altro partner per garantire la sopravvivenza del Consorzio che gestisce l’Area Marina Protetta Plemmirio”.
Una riforma richiesta dal Ministero per rivedere la “compagine consortile con particolare riferimento agli apporti di risorse ed alla riconfigurazione della struttura consortile”.
Inizia pertanto la ricerca di un Ente partner con i requisiti richiesti, si sondano alcune candidature nel territorio siciliano che non approdano a nulla.
Intanto, nel 2017, anche dal Comune di Siracusa evidenziano difficoltà economiche e, a quel punto, il Ministero tenta di coinvolgere nella concertazione anche la Regione Siciliana. Si individua un ulteriore candidato, ma, anche questa volta, senza alcun risultato concreto.
Nel 2018 l’attuale sindaco Francesco Italia, “per scongiurare l’ormai prossimo commissariamento dell’Ente gestore dell’area marina, ormai privo di risorse, si è fatto garante, attraverso il Comune, per assicurare un sicuro traghettamento verso il nuovo Statuto consortile e soprattutto la continuità di gestione dell’Area Marina Protetta Plemmirio”, spiegano ancora dal Consorzio.
Quanto alla scelta dell’Anton Dohrn, “è il meglio”, taglia corto la presidente. È ente vigilato dal Miur e dalla Corte dei Conti, rientrato nella classifica internazionale delle più prestigiose istituzioni di ricerca sugli oceani (fonte agenzia di ranking Expertscape ndr) ed è il primo Ente di ricerca tra quelli italiani, al pari con atenei e altre prestigiose istituzioni su scala internazionale.
Quanto alla gestione del Consorzio Plemmirio, “se l’operazione di acquisizione del nuovo partner andasse a buon fine, preme rilevare che il potere decisionale resterebbe sempre in capo ai due Enti locali, il Comune e il Libero Consorzio comunale, i quali continuerebbero ad avere la maggioranza nel nuovo Cda consortile, mentre l’Anton Dohrn potrebbe contare su un solo rappresentante”.




Siracusa. Possibile riduzione idrica da Ortigia alla Borgata: guasto alle tubazioni

Una perdita idrica su una delle tre tubazioni di adduzione al serbatoio Teracati causa una possibile riduzione idrica in Ortigia, corso Umberto, corso Gelone, Borgata, via Torino, Teocrito e limitrofe. Le squadre tecniche di Siam sono sul posto per le necessarie riparazioni. I lavori sono in corso e dovrebbero essere ultimati nel tardo pomeriggio.




Consorzio Plemmirio, nervi tesi tra Italia e Prestigiacomo sulla Stazione Anton Dohrn

Chiamato in causa dalla parlamentare Stefania Prestigiacomo (FI), il sindaco Francesco Italia non si tira indietro. E replica a brutto muso alle accuse (“colpo di mano”) sull’ingresso – con modifica statutaria – della Stazione Zoologica Anton Dohrn nel Consorzio di gestione dell’Amp Plemmirio, composto oggi al 50% da Comune ed ex Provincia Regionale.
“Il commissariamento della ex Provincia di Siracusa e il suo successivo dissesto hanno indotto il ministero dell’ambiente ad esprimere forti perplessità sulla prosecuzione delle attività dell’Amp che, di fatto, a seguito della riduzione del personale dell’ex provincia e del mancato contributo alla gestione, rischiava il commissariamento”, scrive Italia. “È stato, quindi, proprio il ministero, già dal 2015 a chiedere all’Amp di individuare un nuovo partner che ne consentisse il rilancio. Dopo altri tentativi non andati a buon fine – aggiunge il sindaco – l’Area Marina Protetta, in un continuo e costante rapporto di interlocuzione col ministero che dura ormai da due anni, ha individuato come partner la Stazione Zoologica Anton Dohrn”.
E’ un ente pubblico di ricerca e formazione, sotto il controllo del Miur e della Corte dei Conti. Secondo le modifiche statutarie concordare, entrerà nel Consorzio con il 33% delle quote. “Non si occupa solo della biologia marina del golfo di Napoli ma di larga parte del mar Mediterraneo di cui, anche il mare nostrum fa parte. Non penso, dunque, di far torto ad alcuno dicendo che nessun ente siciliano ha profili assimilabili a quello della Stazione Anton Dorhn”, dice ancora il primo cittadino rispondendo ad alcune perplessità mosse dalla Prestigiacomo.
“Le condizioni di ingresso del nuovo consorziato, che prevedono un contributo di 50.000 euro una tantum, di 15.000 euro annui più un ricercatore presso l’Amp, non sono state decise o proposte da me ma individuate dall’Amp attraverso successive riunioni e frequenti carteggi svoltisi nella più assoluta trasparenza insieme ai dirigenti e funzionari del ministero dell’ambiente”, argomenta Francesco Italia. “Nessun colpo di mano o svendita, ma il tentativo di sottrarre l’Area marina ad un destino di commissariamento o di stretta sopravvivenza che, se pur può apparire come la migliore prospettiva per qualche ghiotto predatore dei nostri mari, solo una partnership specializzata, prestigiosa e internazionale sono in grado di garantire”, il senso dell’operazione secondo Franceco Italia.




Siracusa. Ecco la classifica finale dei progetti di Democrazia Partecipata

E’ da alcuni giorni ufficiale il risultato delle votazioni pubbliche sui 15 progetti di Democrazia Partecipata presentati dai cittadini. Poco meno di 700 i voti espressi dai siracusani che la scorsa settimana hanno partecipato alla fase finale del progetto, all’Urban Center di Siracusa. A questi voti sono stati aggiunti anche i 120 espressi online. Confermati i tre più votati, come anticipato nei giorni scorsi da SiracusaOggi.it.
Ha fatto il pieno di voti (269) il progetto presentato dall’associazione Io Amo Fontane Bianche per la realizzazione di un giardino pubblico “Agorà”. Importo del progetto: 26.500 euro.
In seconda posizione, il portale della Disabilità con 137 voti (7.000 euro). Terzo progetto più votato è risultato quello della “Farmacia Letteraria” (79 voti, 8.000 euro).
Ecco di seguito tutti gli altri: Il Muro del Genio (63 voti, 26.000 euro); Rigenerazione Urbana via Sicilia 9 (53 voti, 25.000 euro); Riapertura scuola musicale Privitera (48 voti, 60.000 euro); Tappami 2.0 (35 voti, 10.000 euro); Talete Playground (33 voti, 32.000 euro); Impianto sportivo in disuso da rigenerare (29 voti, 15.000 euro); Una tenda per tutti (16 voti, 12.000 euro); Sport e Tempo Libero nel Bosco delle Troiane (15 voti, 60.000 euro); Spazi ludici a Mazzarona (15 voti, 34.500 euro); Infopoint Rizza (11 voti, 2.000 euro); GiocoImparo a scuola (8, 5.000 euro); Per un Natale diverso (3, 6.000 euro).
I progetti più votati si trasformeranno in realtà. Ma il Comune di Siracusa ha annunciato che finanzierà anche altre idee giudicate interessanti e meritevoli.




Siracusa Card, una tessera di servizi da offrire al turista che vuole scoprire la città

Entro Pasqua, Siracusa si doterà di una card di servizi da offrire al turista, semplificando la “scoperta” della città. Con Siracusa Card, questo il nome, il visitatore potrà ad esempio accedere in più siti culturali comunali senza dover ogni volta preoccuparsi di acquistare il relativo biglietto. Ma allo studio ci sono anche scontistiche ed altri servizi abbinabili alla card.
Intanto, nasce come una sorta di “biglietto unico” tanto invocato. Nella sua prima fase, grazie all’accordo tra le società di gestione, permetterà di accedere in Cattedrale, Artemision, Fonte Aretusa e Bagno Ebraico. Il costo lancio è di 25 euro con un risparmio di 10 euro sui prezzi di mercato.
Per acquistarla, sta per essere definita una piattaforma online dedicata.