Porto Spero, la Soprintendenza verso un nuovo "no". Pianese: "Valuteremo il da farsi"

La Soprintendenza ha presentato una nota scritta di sei pagine, un “preavviso di parere negativo” che racchiude la posizione dell’ufficio sul progetto Spero del 2012, quello che prevedeva la realizzazione di opere anche in mare nell’ambito della riqualificazione dell’area di via Elorina. Si è conclusa così la conferenza dei servizi che era stata prescritta dal Cga e dedicata al riesame del precedente diniego della Soprintendenza di Siracusa perchè le motivazioni non sono state ritenute sufficientemente motivate.
“Avevamo ipotizzato diversi scenari, questo era uno di quelli”, spiega al termine il presidente della Spero, Vittorio Pianese. “Valuteremo il contenuto del documento e poi vedremo il da farsi”, aggiunge. E’ ancora presto per dire se il progetto torna in un cassetto o ci sarà spazio per nuovi capitoli di una lunga e complicata storia. “E’ troppo presto per dirlo”, si limita a dire Pianese. Quanto alla possibilità di apportare modifiche al progetto analizzato – quello originario – per il momento vale un cordiale ma fermo “no comment”.
Rumoreggiano intanto le associazioni ambientaliste riunite in Sos Siracusa. Ribadito il no alla cementificazione della costa con tanto di invito a mettere al centro del dibattito il futuro urbanistico del Porto e del waterfront di via Elorina.




Siracusa. Incidente mortale, perde la vita un centauro 40enne a Santa Teresa Longarini

E’ un uomo di 40 anni la vittima del tragico incidente avvenuto questa mattina nei pressi di Santa Teresa Longarini. Non è ancora chiara la dinamica del drammatico scontro che ha visto coinvolte due auto e la moto dello sfortunato 40enne.
Per lui non c’è stato nulla da fare, nonostante disperati tentativi di rianimazione operati sul luogo dai primi soccorritori. Il tratto interessato è stato chiuso al traffico dalla Polizia Municipale per le delicate fasi dei rilievi.
La vittima si chiamava Massimo Saccuzzo, di Siracusa. La sua moto, una Honda Cbr, è finita nella campagna oltre la sede stradale, pare dopo una tremenda carambola con due auto.




Precipita ultraleggero, a bordo c'erano due persone: morti istruttore e allievo

Un aereo ultraleggero è caduto questa mattina nei pressi di Carlentini. A bordo, secondo le prime informazioni, c’erano due persone, istruttore ed allievo. Per loro non c’è stato nulla da fare. Si tratta di un ultraleggero dell’Aeroclub Catania, un Tecnam P2002.
Era decollato poco prima da Catania. Stava sorvolando la campagna del siracusano quando ha improvvisamente iniziato a perdere quota ed è precipitato. Tremendo lo schianto al suolo. L’istruttore ai comandi, Stefano Baldo 53 anni, era considerato molto esperto e con molte ore di volo alle spalle. Accanto a lui c’era l’allievo Gioele Bravo, di 20 anni, originario di Aosta.
Sul posto Carabinieri, Vigili del Fuoco e 118. Arrivati anche ispettori dell’Agenzia nazionale sicurezza volo e dell’Ente nazionale aviazione civile per i rilievi del caso. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta.




Siracusa. Falsi invalidi, due indagati fanno scena muta: confermati i domiciliari

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Rosaria Mangiafico e Santo Cultrera. I due sono finiti ai domiciliari in seguito all’inchiesta “Povero Ippocrate” su falsi invalidi e medici compiacenti. Sono ritenuti dagli investigatori figure di primo piano nel sistema che avrebbe facilitato l’ottenimento della pensione di invalidità o l’accompagnamento anche a chi, in realtà, non ne avrebbe avuto diritto.
Assistiti dai loro legali, hanno fatto scena muta davanti alle domande dei magistrati siracusani. Il neurologo Cultrera si è però riservato, attraverso il proprio avvocato, la successiva possibilità di rilasciare dichiarazioni spontanee.
A loro carico è stata confermata la misura degli arresti domiciliari. La Procura di Siracusa, intanto, ha chiesto al Riesame il riconoscimento dell’aggravante dell’associazione a carico degli indagati, insieme a più pesanti misure patrimoniali sui loro beni.




Siracusa. Riemerge l'idea del mercato coperto: il Comune lo vorrebbe in piazza Scamporrino

Un mercato coperto nella zona alta della città. Un gruppo di operatori e cittadini sembra pronto a rilanciare una vecchia idea, tentando di coinvolgere il Comune e di fare pressing attraverso una petizione. L’iniziativa sembra sia ripartita attraverso i social. Il vecchio progetto che qualcuno vorrebbe rispolverare prevedeva il trasferimento dell’attuale mercato di via Giarre con un’area chiusa in viale Santa Panagia. Il vantaggio sarebbe legato alla possibilità di lavorare a prescindere dalle condizioni climatiche e di disporre di un’area di parcheggio adeguata. Ci sarebbero, tuttavia, una serie di aspetti che l’assessore alle Attività Produttive, Cosimo Burti fa notare. In realtà un’idea alternativa esiste. Il Comune avrebbe un’area pronta per la realizzazione del mercato coperto, con un progetto per cui chiedere il necessario finanziamento. L’area su cui l’amministrazione comunale intenderebbe puntare è quella di piazza Scamporrino, davanti all’istituto comprensivo Martoglio. “Quell’area sarebbe subito disponibile, praticamente pronta, con un notevole potenziale e senza nessun ostacolo- spiega Burti- Eppure gli operatori di via Giarre non sembrano disposti a spostarsi in quella zona, convinti che si tratti di un luogo eccessivamente periferico e popolare. Un errore di valutazione, secondo il mio parere”. Tra le aree che, invece, piacerebbero agli ambulanti, ci sarebbe l’attuale terrazza del parcheggio Mazzanti. “Ipotesi non percorribile- replica Burti- così come lo è un altro luogo su cui punterebbero, nell’area dell’ex Tonnara”. Nel caso in cui si arrivasse ad un’intesa e il mercato di via Giarre fosse trasferito in piazza Scamporrino, non è escluso che si possa anche estendere il numero di stalli da mettere a bando, sulla scorta di quanto accade per il mercato settimanale di piazzale Sgarlata. Intanto, nei prossimi giorni, partiranno gli interventi di riqualificazione di via Giarre. Un primo step a cui ne seguiranno ulteriori, per ripristinare le condizioni di decoro della strada,che versa attualmente in stato di degrado.




Siracusa. Collegamento Santa Panagia-Scala Greca: strada pronta entro dicembre

Il collegamento tra viale Santa Panagia e viale Scala Greca pronto entro il 2020. E’ la previsione che avanza il sindaco, Francesco Italia. Un tratto di quella strada è già stato realizzato lo scorso ottobre dall’impresa che ha costruito il nuovo supermercato di  quella zona. Per il momento, la strada si ferma poco dopo il parcheggio, in direzione via Bufardeci. L’arteria dovrà essere completata nel giro di qualche mese. Slittata la prima previsione,  secondo cui entro in 8 mesi il tratto sarebbe stato ultimato, gli elementi a disposizione dell’amministrazione comunale lasciano adesso supporre che la strada possa essere aperta non oltre dicembre. Dello stesso intervento a carico dell’impresa fa parte anche la realizzazione della rotatoria con via Mazzanti, che ha preceduto l’apertura del discount.  Prima di passare alla fase concreta, potrebbe essere necessario effettuare dei sondaggi archeologici, visto che durante i lavori di scavo per la realizzazione del supermercato di Santa Panagia, sono emersi reperti che attualmente sono visibili all’interno del parcheggio e che hanno portato alla luce pezzi dell’antica necropoli. La via che collegherà viale Santa Panagia all’area di viale Scala Greca dovrebbe avere un impatto positivo sulla viabilità nella zona alta della città.




Siracusa. Sotto minaccia di multa, si riaffaccia il decoro alla fiera del Mercoledì

Scene (quasi) mai viste al mercato del Mercoledì. Il massiccio spiegamento di Polizia Municipale, con a supporto anche gli ispettori comunali volontari, ha prodotto i risultati sperati. Gli oltre 300 venditori che animano la grande fiera settimanale sono stati più attenti al decoro e hanno dato una drastica correzione a quella che era una cattiva abitudine diffusa: abbandonare tutti i loro rifiuti tra piazzale Sgarlata e San Metodio.
Chiare le direttive imposte da Ambientale e Annonaria ed a queste si sono attenuti la stragrande maggioranza dei venditori ambulanti. Nella prima mattinata sono stati consegnati i sacchetti per la raccolta dei rifiuti. Due isole ecologiche sono state realizzate da Tekra in due punti strategici, consentendo un più comodo conferimento dei rifiuti secondo le regole della differenziata.
Il controllo è stato costante, con la chiara indicazione della tolleranza zero: chi sbaglia, si ritrova una multa. E le sanzioni possono poi salire di livello, sino alla sospensione a tempo dello stallo. Anche gli assessori Andrea Buccheri e Cosimo Burti hanno seguito sul posto diverse fasi dell’operazione decoro. Entrambi soddisfatti dal netto cambiamento di scenario.

Sono state dodici le pattuglie impegnate nell’operazione di “rieducazione”, dopo che per troppi anni si era lasciato fare, arrivando a scene – al termine del mercato – da restare senza parole a causa dell’indecenza. Mercoledì prossimo si ripete, con la stessa decisione.




Anti-inquinamento, stazione unica per il monitoraggio: l'Ars dice "si" al Simage

Approvata in Ars la che legge che punta alla riduzione delle criticità associabili alla presenza di aree industriali a rischio di incidente rilevante. Viene istituita una stazione unica per il monitoraggio e l’intervento. “Verrà istituito per legge il Simage, Sistema integrato per il monitoraggio ambientale e la gestione delle emergenze, che opera attraverso il controllo continuo, l’analisi e la trasmissione in tempo reale delle informazioni raccolte, garantendo un efficace flusso di informazioni tra stabilimenti industriali, enti di controllo e popolazione”, spiega il primo firmatario della legge, il capogruppo in Ars del M5s, il priolese Giorgio Pasqua. “Il funzionamento della sala operativa Simage verrà garantito, 24 ore su 24, presso le strutture territoriali di Arpa Sicilia. Tutti i segnali provenienti dai sensori/rilevatori dei singoli camini industriali e delle stazioni di misurazione confluiranno alla sala operativa e saranno elaborati anche da un punto di vista grafico, valutati e resi disponibili”, spiega. “Sarà possibile conoscere il momento esatto e il luogo da cui provengono gli eventuali valori inquinanti, sia per la protezione dei lavoratori che per la prevenzione degli incidenti. Una grande arma a difesa della salute”.
Integrati nel controlli saranno i poli industriali siciliani di Augusta-Priolo-Melilli, Gela, e Milazzo.




Siracusa. Il fiuto del cane Zero scova droga in Ortigia, un arresto

Il fiuto del cane antidroga Zero ha portato all’arresto di Andrea Aliano. I carabinieri della stazione Ortigia, insieme al Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno così concluso un’operazione di contrasto al traffico di droga nel centro storico.
Il 38enne è stato bloccato non appena Zero ha mostrato di aver fiutato qualcosa. Perquisito, aveva sulla sua persona ed all’interno di un anfratto a lui noto, 13 grammi di marijuana suddivisi in 18 dosi, e 9 grammi di cocaina, divisi in 42 dosi, tutte già pronte per il commercio e subito sequestrate.
All’uomo sono stati sequestrati anche 200 euro, poiché ritenuti verosimilmente provento dell’attività di spaccio.
E’ stato condotto in carcere a Cavadonna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa.




Legge anti-inquinamento, l'affondo di Confindustria sul Simage: "è legge contro l'industria"

Dopo l’approvazione della legge regionale sul contrasto all’inquinamento ambientale in Sicilia, secca la posizione del presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona. “Il Simage è uno strumento superato: non è questo il modo di approcciare il problema, le industrie sono già da anni impegnate per il miglioramento ambientale”, le parole del numero uno degli industriali siracusani. “Restiamo stupiti che si voglia contrastare l’inquinamento aumentando le sanzioni pecuniarie (fino a 300mila euro, ndr) ed utilizzando lo strumento di un privato in modo difforme ed inefficace, perché realizzato per le specificità di Porto Marghera. Ancor più stupiti si resta a leggere alcune dichiarazioni che legano il cancro all’inquinamento industriale, inducendo i cittadini, così, a non premunirsi contro i maggiori responsabili: il fumo, le abitudini alimentari, i fattori genetici, lo stile di vita e disconoscendo che, come evidenziano le fonti scientifiche, l’inquinamento industriale incide solo per il 10% circa. Ci sembra che Forza Italia e 5 Stelle abbiano fatto fronte comune per varare una legge per contrastare le industrie in Sicilia e non l’inquinamento”, l’accusa di Bivona. “Eppure Confindustria sta cercando di far dialogare il mondo dell’Impresa con la Politica, per far capire che le industrie sono da anni impegnate in un progressivo e continuo miglioramento delle proprie performances ambientali, controllate dai tecnici del Ministero dell’Ambiente, Regione ed Arpa. Ma così l’attuale classe dirigente non ci pare in grado di affrontare i temi dello sviluppo della Sicilia con consapevolezza e senso di equilibrio”.
Non la pensa allo stesso modo il deputato regionale Giorgio Pasqua, promotore della legge. “Il sistema Simage è una conquista per i cittadini. La salute di chi vive nelle aree industriali sarà più tutelata, grazie a una rete integrata e rafforzata per il controllo dell’inquinamento ambientale”. Secondo lo spirito della norma varata, il sistema dei controlli sarà potenziato e integrato con tutti i sensori e le centraline per il monitoraggio ambientale nelle grandi aree industriali, come Priolo-Augusta-Melilli, Milazzo, Gela.
“Con il sistema Simage, si potrà stabilire in tempo reale la sostanza inquinante e la sua origine, perché verrà rafforzata e interconnessa la rete di sensori, pubblici e privati, dislocati nel territorio e nei singoli camini industriali. I dati arriveranno alla sala operativa dell’Arpa che potrà agire di conseguenza”, dice ancora Pasqua.