Siracusa. Dramma in Riviera Dionisio, recuperato il corpo senza vita di un ragazzo
Il corpo senza vita di un giovane di 27 anni è stato ritrovato questa mattina nello specchio d’acqua al termine di via Eveneto, traversa di Riviera Dionisio il Grande. A notare il corpo sarebbero stati dei passanti che hanno dato l’allarme e fatto scattare le operazioni di recupero.
La vittima è stata identificata nel primo pomeriggio. Si tratta di Salvatore Petruzzello.
Non è ancora chiaro se il ragazzo sia accidentalmente scivolato dal muretto con cui finisce la strada o sia stato spinto, finendo sulla scogliera sottostante e poi in acqua.
Le indagini sono in corso, non viene esclusa alcuna pista.
Siracusa. Incidente domestico, anziana ustionata: non è in pericolo di vita
Una 90enne è stata trasportata in ospedale con ustioni sul corpo. La donna è rimasta vittima di un incidente domestico, avvenuto nel suo appartamento di via Sicilia, a Siracusa. Probabilmente era intenta a cucinare quando, per cause in fase di accertamento, le fiamme si sono propagate.
È stata soccorsa da personale del 118. Non sarebbe in pericolo di vita.
È siracusano il Comune che dice no al 5G: "antenne vietate a Palazzolo"
E’ siracusano uno dei primi comuni in Sicilia a dire no alle antenne 5G. Con quella sigla si indica la quinta generazione delle tecnologie di telefonia mobile.
Palazzolo Acreide è pronto a vietare sul territorio comunale il posizionamento di simili antenne e ripetitori, almeno fino a quando non ci saranno studi sufficienti a provare l’assenza di rischi per la salute umana.
Il provvedimento, una ordinanza del sindaco, è quasi pronto. La prossima settimana verrà ufficializzato ma il divieto è stabilito. Si vieta “a chiunque la sperimentazione o installazione del 5G sul territorio del Comune di Palazzolo Acreide, in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea, prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l’industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose
per la salute dell’uomo”. Questo è quanto recita l’ordinanza predisposta dal sindaco di Palazzolo Acreide, Salvo Gallo.
“Il sindaco è anche la massima autorità
sanitaria. Ho il dovere di essere certo oltre ogni dubbio che nessun fenomemo esterno influenzi la salute dei palazzolesi, in alcuna forma”, spiega Gallo.
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“Il 5G si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici. Delle onde millimetriche che comportano maggiore energia trasferita a mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite (in particolare i tessuti umani) e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessità di un maggiore numero di ripetitori per garantire il servizio”, aggiunge sotto l’aspetto tecnico.
“Le radiofrequenze del 5G sono del tutto inesplorate, mancano studi preliminari sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema collegabili ad una massiccia, multipla e cumulativa installazione di miliomi di nuove antenne in Italia che, inevitabilmente, andranno a sommarsi alle decine di migliaia di Stazioni Radio Base ancora operative per gli standard tecnologici di comunicazione senza fili 2G, 3G, 4G oltre alle migliaia di ripetitori Wi-Fi attivi”, argomenta inoltre il sindaco di Palazzolo, citando uno studio del Comitato scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (SCHEER) della Commissione europea, che afferma che il “5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche”. E per il sindaco Gallo quello vale come “chiaro segnale inviato agli Stati membri, soprattutto all’Italia, sui pericoli socio-sanitari che potrebbero in ipotesi derivare dall’attivazione ubiquitaria del 5G. E per questo Palazzolo dice no a quelle antenne e ripetitori”.
Non è una posizione isolata. Anche il Comune di Rosolini ha detto no al 5G con una ordinanza del sindaco Incatasciato. Simili le motivazioni all’origine del provvedimento.
Siracusa. Spaccio di droga, blitz nella notte in via Italia 103
Continua il contrasto allo spaccio di droga. Nuovo blitz dei carabinieri, nella notte, in via Italia 103. Sequestrato un ingente quantitativo di droga.
I carabinieri, dopo un’accurata attività di osservazione e controllo, hanno fatto irruzione in una palazzina rinvenendo e sequestrando 184 dosi di marijuana, per un peso complessivo di 114 grammi.
Lo stupefacente, destinato allo spaccio nella città di Siracusa, avrebbe fruttato diverse centinaia di euro.
Teatro greco e spettacoli classici: Musumeci convoca Inda e Parco Archeologico
Come anticipato nei giorni scorsi, in assenza di accordo tra Parco Archeologico ed Inda sulla convenzione per l’utilizzo del teatro greco di Siracusa, scende in campo in prima persona il presidente della Regione, Nello Musumesi. “Basta litigi. Ho deciso di avocare a me la vicenda. Speravo che in sede locale si riuscisse a trovare una soluzione, con il buon senso di tutti. E invece ho colto solo perdita di tempo e volgari speculazioni da parte di qualche politico depresso, alla vana ricerca di visibilità”, scrive sulla sia pagina Facebook il governatore. “La prossima settimana incontrerò in presidenza i vertici dei due enti e concluderemo solo dopo aver trovato la soluzione. Il dramma antico è patrimonio universale che va tutelato e rilanciato”.
La querelle è sorta dopo la proposta di nuova convenzione di gestione del teatro greco predisposta dalla direzione del Parco Archeologico. Il netto aumento del canone (da 50 a 150mila) e l’adeguamemto delle royalties da sbigliettamento hanno causato la reazione della Fondazione Inda. A nulla sono valse auduzioni in V Commissione Ars e mediazioni locali. Le posizioni restano ancora distanti.
Safer Internet Day, incontro a scuola con la Polizia Postale
La Polizia Postale ha organizzato anche a Siracusa un incontro sul cyberbullismo in occasione del Safer Internet Day 2020, che quest’anno si terrà martedì 11
febbraio.
Si tratterà di un’edizione speciale del progetto “Una vita da social”, con lo
svolgimento in contemporanea di incontri presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani. “Insieme per un internet migliore”, lo slogan scelto per l’appuntamento con gli studenti dell’istituto Federico II di
Svevia.
L’obiettivo delle attività di prevenzione/informazione è quello di coinvolgere, educare e formare i ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre i rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri, stimolando i giovani a costruire relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale.
Siracusa. Poliziotti accerchiati e aggrediti durante un controllo, ci sono due denunciati
Poliziotti accerchiati e aggrediti a Siracusa, nella parte alta della città. E’ successo tutto in pochi minuti, nella mattinata di ieri. Durante un controllo su strada, gli agenti hanno fermato un 22enne sorpreso alla guida di una Honda SH sottoposto a sequestro amministrativo. Sono stati subito accerchiati da un gruppo di soggetti non identificati, arrivati insieme al padre del giovane. Approfittando della superiorità numerica, hanno aggredito gli operatori di Polizia agevolando la fuga del 22enne.
Ottima la reazione degli agenti che, coadiuvati da altro personale, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione del giovane. Hanno rinvenuto e sequestrato due pistole modello Bruni, riproduzioni di armi autentiche prive di tappo rosso e attrezzatura da lavoro presumibilmente provento di furto (trapani, compressori, taglia piastrelle, cacciaviti, un booster ed altro materiale).
E’ stato sequestrato un sistema di videosorveglianza, completo di telecamere monitor e sensori, posto a tutela dell’abitazione e due ricetrasmittenti. Il 22enne ed il padre di 45 anni, entrambi già noti alle forze di polizia, sono stati denunciati per minacce, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e ricettazione.
Nel corso del servizio, infine, è stato richiesto l’intervento di personale Enel per la verifica dei contatori dello stabile in cui risiedono gli indagati e, al termine degli accertamenti, sono state denunciate per il reato di furto aggravato di energia elettrica una donna e tre uomini.
Siracusa. Poliziotti aggrediti, la reazione del Siulp: "Grave, basta senso di impunità"
Dopo l’episodio dell’aggressione subita da alcuni poliziotti, circondati durante un servizio di controllo a Siracusa, interviene il segretario provinciale del Siulp, Tommaso Bellavia. “E’ un episodio che va condannato con forza. Mi complimento con i colleghi per la ferma e immediata risposta operativa. Mi auguro che questi violenti non possano più sperare in un diffuso senso di impunità. Ho fiducia nella magistratura ed auspico una sempre maggiore risolutezza e velocità nell’applicazione delle pene per questi soggetti”, le parole del segretario provinciale del principale sindacato di Polizia.
Una escursione nella natura diventa un incubo: soccorso un 30enne di Melilli
Era uscito per una escursione nella natura ma l’avventura si è presto trasformata in un incubo. Un 30enne melillese ha infatti perso l’orientamento, smarrendosi tra la fitta vegetazione di contrada Cannizzoli Cava Cugno Rio.
In stato confusionale, ha avuto la lucidità di allertare i carabinieri attraverso il numero unico di emergenza 112. Non ha saputo fornire indicazioni sulla sua posizione, si è allora levato in volo l’elicottero del 12° Nucleo i Catania per rastrellare la zona dall’alto.
Dopo poche ore e fortunatamente prima del tramonto, carabinieri e Vigili del Fuoco hanno trovato il giovane a circa 5 km dal centro abitato. Impaurito e in forte stato d’ansia, aveva trovato riparo sotto un albero in una zona impervia, piena di rovi e difficile da raggiungere. Versa in buone condizioni di salute.
Siracusa. Asili nido, la rabbia delle operatrici: "Con ogni responso del Tar rischiamo il posto"
“Un pasticcio quello relativo alla gara per l’affidamento degli asili nido comunali , che in ogni caso, con qualsiasi decisione da parte del Tar, danneggerebbe pesantemente gli operatori , molti dei quali rischiano seriamente il posto di lavoro”. A lanciare l’allarme è Giorgia Pennuto, un’operatrice degli asili nido comunali, ancora in attesa, come gli altri 99 lavoratori, di poter riprendere l’attività. Il periodo di disoccupazione è terminato e i tempi che si protraggono hanno anche causato altre conseguenze che, per legge, potrebbero far si che una larga fetta di lavoratori possa restare “a casa” con l’eventuale ingresso delle nuove cooperative che si sono aggiudicate la gestione dei sette asili nido comunali. “Alcuni tavoli tecnici con l’amministrazione comunale, i sindacati, le cooperative- racconta l’operatrice- ci hanno chiarito che non c’è affatto da stare tranquilli. Innanzitutto gli impegni che il Comune aveva assunto nei nostri confronti non sono stati mantenuti. Il primo era quello di riavviare tutto entro novembre, data slittata a dicembre, poi a gennaio e adesso, che febbraio è già iniziato, non se ne parla ancora. Detto questo- prosegue la lavoratrice- altri problemi sono relativi alle intenzioni espresse dai nuovi aggiudicatati. Nel caso in cui il Tar dovesse respingere il ricorso, i nuovi gestori attiverebbero il servizio, ma hanno già detto che non intendono assorbire tutto il personale, limitandosi al 50 per cento. Questo, venendo meno alla clausola sociale inserita nel bando”. Teoricamente è possibile farlo per via del tempo trascorso dal licenziamento. “Tempo trascorso a causa di responsabilità che non sono di certo dei lavoratori ma del Comune- fa notare l’operatrice- Alcune cooperative hanno chiesto ad alcuni di inviare il proprio curriculum, evidenziando che non rappresenta garanzia di chiamata. Altri curricula sarebbero stati chiesti a persone esterne agli elenchi forniti dal Comune. Questo fa venire meno la previsione della chiamata diretta. Che sia trascorso tutto questo tempo e che questo “liberi” alcuni aspetti , ci lascia pensare che non si tratti di un caso”. Nel caso di accoglimento del ricorso, inoltre, il timore dei lavoratori è che si debba rifare tutto dall’inizio, arrivando, stando ai tempi di una nuova gara, probabilmente a settembre. Fiato sospeso quindi per le 100 operatrici, molte impiegate negli asili nido comunali da 15 anni in media. “Vorremmo solo dare un servizio ottimo- conclude l’operatrice- ma ci sembra che questo non ci venga consentito”.