Immigrazione, la Alan Kurdi a largo di Siracusa: fa rotta verso Palermo

La Alan Kurdi è diretta a Palermo. E’ arrivata nelle ore scorse l’indicazione del cosiddetto porto sicuro, per cui la nave umanitaria sta facendo rotta verso l’altro capo della Sicilia dove potrà far sbarcare i 78 migranti a bordo, soccorsi in due distinti interventi a poche miglia dalla Libia.
Per qualche tempo, l’imbarcazione ha stazionato al largo di Siracusa, fuori dalle acque territoriali, mentre attendeva l’indicazione di un porto di attracco.
Intanto, dopo lo stop di 10 giorni fa a Siracusa per alcuni interventi di riparazione, la Open Arms ha effettuato due soccorsi in poco meno di 12 ore. Sono adesso 158 i migranti a bordo.
La Ocean Viking, invece, arriverà questa sera a Taranto con i suoi 403 naufraghi.




Siracusa. Finanziamenti revocati, il Comune deve restituire alla Regione 104mila euro

Via libera al pagamento di un debito fuori bilancio di quasi 104mila euro. Si chiude così il contenzioso tra il Dipartimento Regionale Energia e Servizi ed il Comune di Siracusa.
La vicenda ha inizio nel 2005, quando due progetti degli uffici siracusani per la realizzazione di altrettanti impianti fotovoltaici – uno al comprensivo Costanzo, l’altro al comprensivo Paolo Orsi – vennero ammessi ad un contributo di circa 230mila euro complessivi di cui 83mila circa effettivamente erogati.
Non il Comune di Siracusa non ha ottemperato agli adempimenti previsti, così nel 2018 i finanziamenti sono stati revocati e la Regione ne ha chiesto la restituzione.
Nel 2019 è stata recapitata a Palazzo Vermexio una pesante cartella esattoriale per complessivi 100.337,17 euro.
Il commissario straordinario ha deliberato la legittimità del debito, con poteri di Consiglio comunale. Entro il 30 gennaio il Comune di Siracusa dovrebbe così liquidare le somme dovute, comprensive di interessi ed oneri aggiunti che portano il totale a quasi 104mila euro.




Mini stazione marittima al Porto Grande, a febbraio via ai lavori per il terminal crociere

Sta per sorgere il terminal crocieristico di Siracusa. I lavori per la realizzazione della struttura che svolgerà funzioni di stazione marittima sono stati aggiudicati ad una ditta specializzata di Bologna. Per conto della società consortile Porto di Siracusa si occuperà della costruzione di una struttura tensostatica che verrà posizionata tra la banchine 2 e 3 del Porto Grande, nei pressi del capannone cosiddetto della Camera di Commercio. Costo dell’operazione di poco inferiore ai 160mila euro.
Come data di inizio lavori viene indicata la metà di febbraio. Bisogna fare in fretta, entro la fine di aprile il terminal deve essere collaudato e pronto ad entrare in servizio a supporto, intanto, delle attività di imbarco e sbarco dei passeggeri delle crociere Msc che hanno Siracusa come punto di partenza e di arrivo.
La struttura progettata ha forma rettangolare ed occupa un’area di circa 400 metri quadrati. Pochi i dettagli relativi alla livrea ed alla linea colore. I progettisti parlano di struttura semplice ma elegante, pensata per durare almeno 5 anni, in attesa di una vera e propria stazione marittima capace di far decollare l’operatività turistica del porto siracusano.




Grande Fratello alla Marina: telecamere per tenere lontani dagli yacht i "fastidiosi"

La Marina sta per diventare uno dei luoghi più “spiati” di tutta Siracusa. Nelle scorse settimane, sono comparsi paletti con catene per separare la nuova banchina dal resto dell’area che, specie d’estate, è il centro del passeggio e dell’incontro siracusano. E’ solo la prima mossa decisa per aumentare le misure di sicurezza a tutela degli yacht che lì ormeggiano.
Sono infatti cominciate le operazioni per piazzare diverse telecamere, tutte puntate sulla banchina e capaci di “guardare” in ogni direzione. Nessuna zona d’ombra e collegamento diretto con Polizia e Capitaneria di Porto. Regia di tutta l’operazione è la società consortile Porto di Siracusa.
Con i tecnici comunali è stato verificato lo stato d’usura e corrosione dei pali già presenti alla Marina, proprio sotto la nuova banchina. Per alcuni, prima di piazzare le telecamere, sarà necessario qualche intervento di messa in sicurezza. Poche settimane fà, proprio uno di quei pali è venuto giù. Per tutta l’estate sarà presente anche vigilanza privata.
Una sorta di Grande Fratello alla Marina. “Inevitabile”, spiegano dalla Porto di Siracusa. Nell’ultima estate sono aumentati i furti segnalati a bordo dei lussuosi yacht ormeggiati e, nel caso di ospiti vip, non sono mancate scene incresciose. Ad esempio, i ragazzi che si sono dati all’arrembaggio dell’imbarcazione di Alain Prost per scattare foto con lui a bordo. Vere irruzioni che rischiano di allontanare una certa utenza dalla Marina di Siracusa.
La soluzione trovata, oltre alle telecamere, è quella di ripristinare una sorta di distanza di sicurezza tra le imbarcazioni e chi passeggia alla Marina. Da qui anche la recinzione con pali e catene. Da qui a breve, potrebbe diventare un lusso per pochi il passeggiare accanto agli yacht.
La mancanza di regole porta, purtroppo, a misure alle volte estreme. E così, visto che nessuno è riuscito a far arretrare i disturbatori seriali che salgono a bordo, a contenere le bici elettriche che sfrecciano e gli scooter che ronzano ad ogni ora, diventa necessaria una barriera con copertura hi-tech garantita dalle telecamere.




Siracusa. Liquami nel centro comunale di raccolta Arenaura, video-denuncia sui social

Non è passata inosservata la video-denuncia apparsa questa mattina su Facebook. Nelle immagini girate all’interno del centro comunale di raccolta di via Elorina, a Siracusa, si scorge la presenza di liquami che fuoriescono da alcuni cassoni, depositati in una zona non accessibile al pubblico. Il sospetto è che possa trattarsi di percolato, originato dalla decomposizione dei rifiuti o dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti stessi. Il percolato è un refluo con un tenore elevato di inquinamento (organico ed inorganico). La normativa vigente ha stabilito che deve essere opportunamente trattato nel sito stesso della discarica oppure trasportato in impianti specializzati nello smaltimento di rifiuti liquidi.

Il video è apparso sulla pagina facebook di Siracusandonews ed in pochi minuti è diventato virale. Le immagini sono arrivate sino alla Procura di Siracusa. Il riserbo, al momento, è massimo. Di certo il caso è a conoscenza degli investigatori.
Anche gli ambientalisti stanno seguendo con attenzione la vicenda e chiedono delle verifiche per accertare se sono state rispettate le norme sulla conservazione e sul deposito dei cassoni e del loro contenuto.




Gara-ponte, il Cga ne riabilita l'aggiudicazione: il Comune aveva fatto le cose per bene

Sulla gara ponte per la gestione dei rifiuti aveva ragione il Comune di Siracusa. In sintesi: Palazzo Vermexio aveva fatto le cose per bene. E’ quanto spiega, semplificando il tecnicismo del linguaggio giudiziario-amministrativo, il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo che si è pronunciato riformando la sentenza del Tar di Catania.
La vicenda al centro del contendere è l’aggiudicazione temporanea attraverso la quale il servizio è passato a Tekra. Una aggiudicazione poi impugnata da Igm, il precedente gestore, che aveva visto riconosciute le sue ragioni dal Tar di Catania. I giudici amministrativi aveva infatti accolto il ricorso, invalidando l’aggiudicazione.
Adesso, però, il Cga ha ribaltato quel pronunciamento accogliendo il controricorso del Comune di Siracusa e riformando la sentenza del Tar. La correttezza delle modalità scelte per garantire in tempi brevi la giusta continuità nel delicato servizio della raccolta rifiuti, rispettando i criteri della pluralità della partecipazione e della trasparenza, viene in sostanza riconosciuta dal Cga.
In particolare, per il Consiglio di Giustizia Amministrativa, le ordinanze contingibili e urgenti del 2018 e la conseguente lettera d’invito per la gara-ponte “sono state adottate dall’amministrazione per far fronte al rischio di emergenza igienico-sanitaria nelle more della riedizione della gara per l’affidamento ordinario del servizio dopo la caducazione giurisdizionale della precedente procedura indetta il 24 dicembre 2015”. E contenevano la prescrizione relativa al criterio per l’aggiudicazione del servizio secondo il prezzo più basso, in deroga al criterio generale di aggiudicazione dell’offerta più vantaggiosa. “Quando un sindaco si avvale del potere d’ordinanza extra ordinem esercita con ciò delle funzioni peculiari, giustificate dai presupposti di qualificata emergenza che le connotano, le quali trascendono l’ambito delle competenze ordinarie e non sono quindi astrette dalle relative regole di riparto, per il fatto di essere intestate proprio all’autorità sindacale”, si legge nel provvedimento. “Il criterio del minor prezzo non è affatto incompatibile con la direttiva europea n. 24 del 26 febbraio 2014 in materia di contratti pubblici”, appunta inoltre il Cga facendo così venir meno uno dei presupposti principali alla base dell’accoglimento del precedente ricorso che aveva condotto all’annullamento dell’aggiudicazione della gara-ponte.




Siracusa. Navette elettriche verso la pensione, il Comune pensa alla privatizzazione

Il Comune di Siracusa potrebbe dire addio alle navette elettriche. Troppo caro per Palazzo Vermexio il costo del servizio, con incassi da biglietto che non arrivano a coprire neanche i costi della manutenzione. Secondo alcuni conteggi effettuati, ogni anno il Comune “spende” per le riparazioni delle navette una somma pari a quella necessaria per l’acquisto di un nuovo bus.
Negli anni, poi, il servizio ha perso mordente ed appeal: diminuite le navette su strada (da 5 a 3), diminuita la frequenza delle corse ed i chilometri coperti da quello che, tecnicamente, è definito servizio turistico per evitare sovrapposizioni e contrasti con il trasporto pubblico locale.
E allora negli uffici si comincia a prendere in considerazione la possibilità di esternare il servizio, affidarlo insomma ai privati. Dalle navette elettriche si passerebbe ai minibus a metano, come quelli rossi già in circolazione per il giro turistico della città.
Il gestore privato sgraverebbe il Comune da ogni spesa o costo per un servizio che, in proprio, Palazzo Vermexio ritiene di non potere gestire più. Nei giorni scorsi sono state “intervistate” al riguardo diverse aziende siciliane che già operano nel settore. Insomma, il Comune di Siracusa sonda il mercato e le possibilità.
Le navette elettriche superstiti rimarrebbero ancora in strada, come rinforzo della nuova flotta a metano (almeno 5 minibus) che metterebbe in campo il gestore privato. Almeno fino a loro naturale e definitiva usura. Secondo alcuni tecnici, i mezzi elettrici sono troppo “delicati” per le strade siracusane e fonte di costi più che di vantaggi. Gli attuali autisti, sotto contratto con il Comune attraverso la Util Service, verrebbero destinati ad altro.
Il costo del biglietto rimarrebbe invariato: 1 euro. Con la sola differenza che il privato, molto più attento ai numeri, presterebbe attenzione maniacale al comportamento dell’utenza: chi non paga, non sale sul bus.




Plastica in mare, la motonave Teti testa la salute delle acque siracusane

Arpa Sicilia impegnata fino alla fine del mese in attività di monitoraggio della salute del mare siracusano. Con l’ausilio della motonave Teti, i tecnici dell’agenzia regionale della protezione ambientale stanno effettuando tutta una serie di analisi e campionamenti sui parametri chimico-fisici della colonna d’acqua ed il prelievo di campioni di acqua. Osservate speciali anche le macroplastiche: la loro presenza in mare inizia a diventare un problema anche per la Sicilia. I dati saranno resi noti al termine della campagna avviata da Arpa Sicilia.




Siracusa. La solitudine delle buche da lettere: posta in ritardo e portalettere sottostress

Corrispondenza consegnata in ritardo e perimetri di recapito sempre più ampi per i portalettere: esplode nuovamente il “problema” Poste. Purtroppo non è una novità. Tra organico ridotto ed una riorganizzazione che mira al contenimento dei costi, a farne le spese sono gli utenti ed i postini. I primi fanno i conti con una cassetta delle lettere che rimane spesso vuota, specie nelle zone periferiche o fuori dalla cinta urbana; i secondi con un perimetro di consegne sempre più ampio. Basti prendere ad esempio Siracusa, divisa in 37 zone di consegna per altrettanti portalettere. Le assunzioni trimestrali non paiono aiutare più di tanto, anzi aumentano le segnalazioni di posta non ricevuta e bollette in ritardo, insieme al già noto caso delle raccomandate.
“Il nuovo progetto di recapito a giorni alterni non funziona. E le macro zone di recapito sono diventate troppo macro”, taglia corto il segretario provinciale della Slc Cgil, Alessandro Plumeri. “Normale così che capitino incidenti ai portalettere, come quello dell’altro giorno a Floridia. Non è neanche il primo, qualche tempo casi anche a Siracusa e Rosolini. Devono correre per smaltire il carico di lavoro e così non si può andare avanti”, lamenta il sindacalista.
“L’accordo sul recapito a cinque giorni a settimana, pur se condiviso tra le parti, è stato sin qui sempre disatteso. E il recapito nella giornata del Sabato, considerato straordinario, è diventato ordinario. Stiamo allora valutando lo stato di agitazione per le prestazioni straordinarie e aggiuntive al recapito”, l’annuncio.
E per gli utenti siracasani che molto spesso attendono della posta che pare non arrivare mai sarebbe un’altra brutta notizia.




Siracusa. Squadra speciale per il cimitero, ripulito da cima a fondo

Ripulito da cima a fondo il cimitero di Siracusa. Una squadra “speciale” di sei operai si è occupata delle operazioni rinforzate. Palazzine ripulite con spazzamento manuale e svuotamento dei cestini, intasati da fiori secchi ed altri rifiuti. Spazzatrice e soffiatori per tutto il resto dell’area cimiteriale.
L’ultimo intervento straordinario risaliva a novembre. Per quanto sia attiva la pulizia ordinaria, non è risultata sufficiente come modalità e personale impegnato. In questo, l’attuale capitolato deve essere migliorato per quel che riguarda il camposanto. Da qui la necessità di un intervento rafforzato per ripristinare condizioni minime di decoro. Non è certo la soluzione di tutti i guasti del cimitero di Siracusa che reclama manutenzione ordinaria e straordinaria in più punti. Nel nuovo bilancio inserite somme extra per i primi interventi.