La reazione di Siracusa: dopo i vandali, nasce spontanea la griglia della gentilezza

Hanno spezzato il “muro” ma non la gentilezza. Anzi, la scriteriata azione dei vandali compiuta pochi giorni fa, sembra aver rafforzato il messaggio solidale dell’iniziativa della consulta civica.
Su di una rete metallica poco distante dal luogo in cui era stato piazzato l’attaccapanni dove lasciare appesi indumenti per i clochard, sono infatti comparsi maglioni, giubotti, sciarpe e cappelli. Donazioni spontanee, reazione di cuore e di pancia di tutti quelli che sono rimasti colpiti dalla distruzione del piccolo ma utile strumento di dignità.
Di certo è stata una piacevole sorpresa per il presidente della consulta, Damiamo De Simone, e per l’ideatrice dell’iniziativa, Sara Fiore.
Dopo lo sconforto per l’opera dei vandali, poco dopo il lancio dell’iniziativa, la risposta della città civile regala nuovo slancio agli organizzatori, decisi non solo a realizzare un nuovo muro della gentilezza ma anche a duplicare l’opera in altri punti sensibili di Siracusa. Nel frattempo, benvenuta griglia della gentilezza.

In foto: a sx il presidente della Consulta Civica, Damiano De Simone. Sullo sfondo, la griglia della gentilezza




Siracusa. Il 2020 anno decisivo per il nuovo ospedale: "progettazione ed appalto"

Il 2020 è un anno importante, forse persino decisivo per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. Il direttore generale dell’Asp lo sa e non si nasconde. “A giorni sarà pubblicato il bando per la progettazione ed entro quest’anno vogliamo definire l’appalto dell’opera”, le parole di Salvatore Lucio Ficarra. E confermano la previsione che vede nel 2021 la posa della prima pietra nell’area individuata dopo trent’anni di dibattito quasi a vuoto.

Il nuovo ospedale sorgerà nei pressi dello svincolo autostradale Sud, su di un’area di 200.000mq. “E’ una delle priorità della Regione”, spiega ancora Ficarra. Promosso a Dea di II livello, il massimo dell’offerta sanitaria, disporrà di 420 posti letto. Per la sua costruzione sono stati stanziati 200 milioni di euro.




Cannabis terapeutica gratis in Sicilia, convenzione con una farmacia di Siracusa

C’è anche una farmacia di Siracusa tra le cinque che sigleranno a breve una convenzione con la Regione per la produzione di preparati a base di cannabis terapeutica. Con un decreto dell’assessorato alla salute, è stata riconosciuta, per alcune patologie, l’erogazione a carico del sistema sanitario regionale e la gratuità per i pazienti, dei preparati a base di cannabinoidi.
Il preparato potrà essere richiesto dal paziente nelle farmacie ospedaliere che tuttavia, al momento, non sono in grado di produrlo; per questo il decreto prevede una convenzione tra la Regione e le cinque farmacie private già attive di Agrigento, Catania, Palermo, Ragusa e Siracusa.
“Proprio perché siamo contro ogni droga, ogni spacciatore e ogni possibile forma di legalizzazione delle sostanze stupefacenti. Proprio perché siamo contro tutto ciò, non possiamo negare a un siciliano malato di sclerosi, ove lo desiderasse e ritenesse necessario, di provare a lenire le sue sofferenze con i farmaci derivati dalla cannabis terapeutica, facendoci carico delle spese per questa cura. Prima di essere un atto amministrativo è un atto di civiltà”, le parole del governatore Musumeci.
Il documento, siglato nei giorni scorsi, è uno dei risultati prodotti dal Tavolo tecnico sulla cannabis a uso terapeutico istituito presso l’assessorato regionale della Salute. Nel decreto viene specificato che tra le patologie per cui è prevista l’erogazione a carico del Ssr vi siano quelle per le quali sussistono già concrete evidenze scientifiche. In particolare è stato definito l’uso per i trattamenti del dolore cronico (fra cui ad esempio quello associato a spasticità in pazienti affetti da sclerosi multipla) e più in generale per la riduzione del dolore cronico moderato-severo che non risponde alle terapie farmacologie attualmente disponibili.
“Con questo provvedimento – chiarisce l’assessore – forniamo un’importante risposta assistenziale ai pazienti siciliani che oggi non avevano alternative terapeutiche. Inoltre, essendo un provvedimento dinamico, ci permette già di considerare la possibilità di includere anche le patologie per le quali, in futuro e se supportate da maggiori evidenze scientifiche, sarà possibile riconoscere a carico del Sistema pubblico l’erogazione dei preparati da cannabinoidi”.
Spetterà ai medici delle aziende sanitarie pubbliche regionali, specialisti di anestesia e rianimazione, neurologia e dei centri di terapia del dolore prescrivere la terapia per una durata massima di sei mesi.




Organico ridotto, uffici in ritardo: ad Augusta è allarme, "a rischio buon esito elezioni"

Manca personale all’ufficio Anagrafe e allo Stato Civile del Comune di Augusta e “potrebbero esserci ripercussioni sul buon esito delle imminenti elezioni amministrative”. A metterlo nero su bianco è la dirigente del delicato settore della macchina comunale, con una nota inviata al sindaco. “Si mette a conoscenza che l’attuale grave ritardo di tutte attività del l’ufficio anagrafe e stato civile, rilevate e denunciate dalla sottoscritta, avranno sicuramente ripercussioni sul buon esito delle imminenti Elezioni Amministrative”, si legge nel documento.
Il problema principale è il mancato aggiornamento dei dati del flusso immigratorio ed emigratorio e delle nascite e delle morti della popolazione residente e di quella iscritta all’Aire. E questo ha comportato “la mancata iscrizione o cancellazione di elettori, privando il cittadino del diritto di voto”.
La dirigente lamenta anche il mancato rispetto delle prime scadenze legislative dell’Ufficio Elettorale “come per
esempio l’aggiornamento previsto entro il 15.01.2020 dell’Albo degli scrutatori”. E questo per difficoltà oggettive dell’ufficio, “retto da una sola unità operativa di categoria C che, pur avendo esperienza e capacità, non può sostenere l’intero carico di lavoro organizzativo/amministrativo ed operativo”.
La prima reazione ufficiale è del consigliere comunale Giuseppe Di Mare. “Qui sta succedendo qualcosa di grave. Chiederò immediatamente un incontro al Prefetto”.
L’amministrazione conosce il problema, non nato esattamente in questi giorni. I pensionamenti anticipati con quota100 hanno privato gli uffici di due unità. “Stiamo cercando di risolvere”, fanno sapere dalla giunta.




Quella data s'ha da cambiare: elezioni della ex Provincia il 19 aprile, c'è chi dice no

La data scelta dalla Regione per le elezioni per il presidente della ex Provincia non convince pezzi importanti della politica siracusana. E questo perchè chiamati a votare sono solo i sindaci ed i consiglieri comunali in carica. Ma a Siracusa, attualmente, il Consiglio comunale non c’è. Pachino è comune commissariato, senza sindaco e senza assise cittadina è anche Floridia. Insomma, verrebbero così a mancare troppi “pezzi”.
Qualche perplessità in questo senso è stata espressa da Pippo Gianni, sindaco di Priolo e considerato il “papabile” nuovo presidente della ex Provincia Regionale. Più deciso Enzo Vinciullo. “La Regione mostra la solita miopia e strafottenza nei confronti della provincia di Siracusa dove i Consigli Comunali sono sciolti o sono in attesa di sentenza del giudice. Il primo caso è quello della città di Siracusa, che l’8 aprile attende la decisione del Cga e
che, a secondo di quale sarà, potrebbe consentire ai consiglieri comunali di tornare in carica e quindi votare, così come a giorni dovrebbe essere fissato il ricorso al Tar dei candidati che contestano lo scioglimento dell’assise cittadina”, argomenta Vinciullo. Ricorda poi i casi, già citati, di Pachino e di Floridia per poi aggiungere Augusta dove si sta per tornare a votare per rinnovare sindaco e consiglio comunale. “E’ allora mai pensabile che si possa eleggere il presidente della ex Provincia delegando solo ad una minoranza una scelta impegnativa che dovrà durare per i prossimi anni?”, si chiede il leader di Siracusa Protagonista. “Mi sorprende – conclude – che la provincia di Siracusa non abbia trovato nessuno che abbia difeso il diritto del territorio ad essere rappresentato non dalla minoranza dei cittadini ma dall’intera realtà”.




Siracusa. Via Mozia, aggiudicati i lavori per la pavimentazione e il collettore delle acque bianche

Aggiudicati i lavori di riqualificazione e pavimentazione stradale di via Mozia. La lunga battaglia dei residenti sarebbe arrivata, quindi, al momento conclusivo. Sarà la Kaya Scavi Srl di Contrada Biggemi, a Priolo, ad occuparsi degli interventi . Le offerte pervenute entro il termine, lo scorso 19 dicembre, sono state due sui tre inviti a proporre un preventivo partiti dall’amministrazione comunale. Circa 90 mila euro la proposta dell’azienda di Priolo, a fronte di un importo del contratto che ammonta a circa 140 mila euro. Entrando nel dettaglio, in via Mozia sarà realizzata la pavimentazione, ma la via sarà anche dotata di collettore di smaltimento delle acque bianche. Sarà, infine, apposta la segnaletica stradale.




Rosolini, recrudescenza di episodi criminali: territorio al setaccio nel fine settimana

Servizio di controllo del territorio nel comune di Rosolini. Il fine settimana è stato dedicato dai carabinieri ad un’attività coordinata, con l’impiego di diverse pattuglie. Una risposta alla recrudescenza di episodi criminali nelle ultime settimane. Controllate su strada circa cento persone, alla guida di 70 veicoli, ed effettuate diverse perquisizioni personali e domiciliari, che hanno permesso di segnalare all’Autorità Amministrativa due giovani quali assuntori di sostanze stupefacenti; sono state inoltre elevate 17 contravvenzioni per omessa revisione del veicolo, guida senza patente perché mai conseguita o scaduta di validità, guida senza casco, guida senza cintura di sicurezza e mancata copertura assicurativa del veicolo.
Il numero particolarmente elevato di tali contravvenzioni al Codice della Strada testimonia-secondo quanto i carabinieri pongono in rilievo- quanto scarsa sia l’attenzione che alcuni automobilisti pongono nella guida , con i rischi che ne conseguono. Denunciato un uomo per il reato di furto aggravato di energia elettrica: a seguito di verifica presso l’abitazione è stato infatti accertato che il soggetto aveva divelto il contatore installato dalla società fornitrice del servizio elettrico, allacciando l’impianto elettrico della propria abitazione direttamente alla rete pubblica, correndo tra l’altro anche un serio rischio per la propria incolumità, vista la pericolosità dell’operazione. I Militari hanno infine tratto in arresto Antonio Amico, rosolinese di 41 anni, che, per via di un ordine di esecuzione, dovrà scontare 5 anni e 4 mesi di carcere per reati commessi tra il 2000 ed il 2008.

 




Escursionisti siracusani soccorsi sull'Etna: sorpresi da una bufera di neve

Due escursionisti siracusani ed un ucraino sono stati soccorsi nel pomeriggio di ieri dai militari del soccorso alpino della guardia di Finanza di Nicolosi. Lo hanno tratti in salvo sul versante Sud dell’Etna. Erano stati sorpreso da una bufera di neve.
Partiti dal rifugio Sapienza, avevano risalito le pendici del vulcano fino a quota 2.500 metri. La bufera ha impedito loro di ritrovare il sentiero di discesa verso valle. Si sono allora rifugiati in un casotto ed hanno contattato il gestore del rifugio richiedendo aiuto.
Sul posto, con l’ausilio di un pulmino fuoristrada della Funivia dell’Etna, sono arrivati i soccorsi. C’è voluta un’ora per raggiungerli, a causa delle condizioni meteo e del terreno reso pericoloso. Infreddoliti ma in buone condizioni, sono stati accompagnati al Rifugio Sapienza da dove hanno poi fatto ritorno a casa.




La storia eccezionale di Federica, donna in divisa che abbatte ogni luogo comune

E’ una storia eccezionale quella di Federica Rametta. Siracusana, 26 anni compiuti il giorno di Santa Lucia, ha inseguito e coronato i suoi sogni con caparbietà e grande determinazione. Oggi frequenta la Scuola Allievi Carabinieri di Torino, una divisa che sfoggia con orgoglio e rispetto. La stessa, peraltro, di papà Giovanni, originario di Avola ed anche lui Carabiniere ma a Siracusa. All’Arma Federica è arrivata dopo un incredibile giro del mondo, a bordo di nave Amerigo Vespucci.
Di più, è stata la prima donna nocchiere in Italia, in cima ai 52 metri dell’albero di mezzana. Lavoro delicato, richiede forza ed equilibrio. Oltre ad un coraggio che non puoi nascondere: o ce l’hai, o non ce l’hai.
A rompere le convenzioni degli ambienti tipicamente maschili si è ormai abituata. Anche se all’inizio la guardavano quasi come un alieno. Mai chiesto un trattamento speciale, oggi a Torino come prima a bordo. “Sono io che devo adattarmi”, si è sempre ripetuta, sostenuta da Siracusa dall’affetto della famiglia. “Ma lei si è sempre fatta rispettare e benvolere”, sottolinea papà Giovanni.
La siracusana Federica ha solcato mari ed oceani sul Vespucci e su nave Alpino, ma ora vive sotto le Alpi piemontesi. E dire che i suoi superiori, in Marina, hanno tentato in ogni modo di trattenerla, quasi contendendosela a bordo per le sue evidenti qualità. Ma ad ottobre completerà il corso e “salperà” per una nuova avventura, questa volta con direzione una delle caserme dell’Arma.
E chissà dove arriverà la determinata Federica, partita da Siracusa alla conquista di sogni ed ambizioni subito dopo il diploma, conseguito al Corbino. Una veloce parentesi in Giurisprudenza, poi il concorso in Guardia Costiera con trasferimento a Fiumicino nel 2013. Quindi il concorso in Marina, vinto anche questo. Il titolo di prima donna nocchiere e ora la Scuola Allievi Carabinieri di Torino. Federica continua a vedere lontano ed indica la via maestra a chi pensa di essere ai “confini dell’impero”, nella remota Siracusa.




La mafia a Siracusa: le famiglie, i rapporti di forza e gli interessi nella relazione della Dia

Presentata in Parlamento la relazione della Dia sulla presenza della mafia in Sicilia. Un’analisi dettaglia, provincia per provincia, con l’attento studio e ricostruzione dei gruppi malavitosi presenti e delle loro attività. Per quel che riguarda Siracusa, operano e coesistono diverse organizzazioni mafiose. Si registra così l’attivismo dei Bottaro-Attanasio e del gruppo Santa Panagia. “I primi si rapportano stabilmente al clan etneo dei Cappello – si legge nelle relazione della Dia – mentre i secondi rappresentano un’articolazione della compagine dei Nardo-Aparo-Trigila, vicina a Cosa nostra catanese ed in particolare alla famiglia dei Santapaola”.
Nella parte nord della provincia (Lentini, Carlentini, Francofonte ed Augusta) è presente la famiglia Nardo, “il cui boss è attualmente detenuto e che è stata raggiunta, nel semestre in esame, da un sequestro di beni a carico di un affiliato”.
A sud (Noto, Avola, Pachino, Rosolini) egemone è la famiglia dei Trigila, “il cui attuale reggente è stato colpito da un’indagine che ne ha rivelato la forte caratura criminale ‘che gli permetteva di atteggiarsi ad assoluto boss del territorio, quantomeno con riferimento alla città di Noto'”.
A Floridia, Solarino e Sortino si avverte l’influenza criminale degli Aparo. A Cassibile “opera il sodalizio dei Linguanti, articolazione dei Trigila, mentre il territorio del comune di Pachino vede l’egemonia del clan Giuliano, del quale sono stati accertati, anche in seguito ad un’indagine eseguita nel luglio 2018, radicati legami con i Cappello di Catania”.
Forte è l’interesse della criminalità organizzata, anche nella provincia di Siracusa, “per il traffico di stupefacenti e per le attività estorsive”.