Siracusa. "Anomalia amministrativa ma il Bosco delle Troiane non è in discussione"

“L’area su cui sorge il Bosco delle Troiane è senza ombra di dubbio un’area comunale e il progetto di forestazione urbana con la piantumazione di nuovi alberi non è in discussione”. Intervenuta in diretta su FMITALIA, l’assessore alle politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici Giusy Genovesi chiude la vicenda e replica alla lettera dell’associazione “Centro Sportivo Epipoli” che ha avanzato dei diritti sul terreno utilizzato per la piantumazione dei lecci.
“È una situazione complessa a cui gli uffici stanno lavorando per porvi rimedio dopo la confusione che purtroppo nel tempo loro stessi hanno creato. Intanto per fare un po’ di chiarezza – prosegue l’assessore Genovesi – occorre precisare che il Bosco delle Troiane occupa una superficie di sette ettari, mentre la presunta concessione al privato ne riguarderebbe solamente uno. La piantumazione in quell’area, nella totalità dei sette ettari, ha inoltre ottenuto la piena fattibilità da parte degli uffici comunali competenti che non hanno sollevato alcuna anomalia. Invece – prosegue l’assessore Genovesi – scopriamo che nel 2012, l’allora amministrazione Visentin, decise in maniera alquanto discutibile, di concedere ad un privato, quel terreno per la realizzazione di un impianto sportivo, eludendo in toto la destinazione urbanistica a parco pubblico. L’amministrazione è al lavoro per trovare la soluzione migliore a questa anomalia amministrativa. Nei prossimi giorni – conclude l’assessore – saremo in grado di fornire informazioni più dettagliate, attribuire responsabilità certe e concludere, una volta per tutte, questa vicenda surreale che si trascina da più di dieci anni”.




Prevenzione oncologica gratuita, rinnovata la collaborazione tra Asp, Priolo ed Isab

Per l’ottavo anno consecutivo, rinnovata la collaborazione tra Aspo, Comune di Priolo ed Isab Lukoil. I cittadini priolesi potranno usufruire di servizi sanitari gratuiti per la prevenzione oncologica. Nel dettaglio: esami ginecologici per la prevenzione del carcinoma dell’ovaio e dell’endometrio, esami ecografici addominali e dermatologici.

Nell’ufficio del sindaco di Priolo, Pippo Gianni, è stata sottoscritta la convenzione firmato dal direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, e dal vicedirettore generale Risorse Umane e Relazioni Esterne di Isab-Lukoil, Claudio Geraci.
L’Asp mette a disposizione il personale sanitario, il Comune di Priolo i locali dove potere effettuare gli screening oncologici ed una dotazione finanziaria di 5mila euro mentre a finanziare per intero il progetto è, anche quest’anno, Isab-Lukoil.
Ad oggi, grazie a questa iniziativa sociale di prevenzione, i cittadini priolesi hanno potuto usufruire gratuitamente di circa 9.000 esami diagnostici.




Venditore di caldarroste con 50 dosi di cocaina: inseguimento e arresto

Un venditore ambulante di caldarroste è stato arrestato nella piazza antistante la Villa Comunale di Sortino. Sono intervenuti i carabinieri, impegnati in un servizio di controllo. Alla vista delle divise, il 51enne Luigi Fontana è fuggito correndo verso un vicino chioschetto, dove la consorte gestisce una panineria. Ha tentato di disfarsi della droga che nascondeva gettandola nel sottostante piazzale. L’involucro è però caduto proprio nelle mani di altri carabinieri che si trovavano nel piazzale per controllare altri soggetti, che a loro volta cercavano di dileguarsi.
Per Fontana è scattato l’arresto in flagranza: l’involucro lanciato conteneva ben 26 grammi di cocaina suddivisa in 50 dosi. All’uomo è stata sequestrata anche la somma di 2.900 euro, presunto provento dell’attività di spaccio.
Nel corso della stessa operazione, i Carabinieri hanno denunciato un 18enne sorpreso con 13 grammi di marijuana, suddivisa in 3 involucri; hanno segnalato all’Autorità Amministrativa per uso personale di stupefacenti un 41enne trovato con indosso un’ulteriore dose di analoga sostanza.




Mobilitazione regionale delle Sardine, 9 piazze collegate: a Siracusa, piazza Archimede

Nove piazze siciliane per un flash mob in contemporanea. Le Sardine siciliane organizzano la nuova mobilitazione e chiamano alla piazza anche Siracusa, proprio accanto alla Fontana di Diana. I gruppi provinciali sono a lavoro per l’organizzazione. Appuntamento per tutti alle 18 del 25 gennaio per una manifestazione “simultanea” in nove piazze: piazza Bellini a Catania, piazza Principe di Napoli a Modica, piazza Cavour ad Agrigento, piazza Sant’Anna a Palermo, piazza Archimede a Siracusa, e poi via Giacomo Medici a Milazzo, piazza del Carmelo a Delia (Cl), via mercato Sant’Antonio a Enna e palazzo Cavarretta a Trapani.
Tutte le piazze saranno collegate tra loro, fanno sapere gli organizzatori. In programma musica, letture, riflessioni e arte “per far vedere che può esistere una Sicilia compatta che chiede spazio e soluzioni per problemi che sono ormai atavici”.
L’hashtag principale rimane #LaSiciliaNonSiLega, “a maggior ragione adesso che la Lega ha costituito il suo primo gruppo consiliare all’Ars ed è entrata anche in alcune giunte comunali. Essere leghisti e siciliani, leghisti e meridionali è un controsenso per chi ha memoria”, dicono i referenti delle Sardine siracusane.
Chi volesse partecipare all’appuntamento del 25 gennaio, è invitato a portare con sè un prototipo di valigia realizzata con il cartone; una poesia stampata da scambiare in piazza; qualora piovesse, un bell’ombrello colorato.

foto di Marcello Bianca




Siracusa. Ripulita la cloaca del Talete, lancia idrica per igienizzare la scala


Ripulita la cloaca scoperta al Talete. Uno spettacolo che si commentava da solo e che aveva fatto della scala che collega il parcheggio Talete con la terrazza vista mare  un luogo dallo stato inqualificabile. Un letamaio. L’assessore Andrea Buccheri aveva disposto operazioni straordinarie di bonifica, anche attraverso l’utilizzo di calce. Operai specializzati della Tekra, in tuta bianca e mascherina, hanno inertizzato i rifiuti, intrappolato gli agenti inquinanti e trasformato tutto in sostanze non dannose per l’ambiente. Completato l’intervento attraverso l’utilizzo della lancia idrica ad alta pressione: acqua calda per sciogliere impurità. Rimossi, quindi, i rifiuti.




Siracusa. Vent'anni di progetto Icaro, strategie per contrastare gli incidenti: 2019, anno nero

Vent’anni di progetto “Icaro” e la necessità di incidere, ancora di più, in tema di contrasto a tutti quei comportamenti alla guida che causano incidenti stradali. I numeri sono alti, troppo alti. Il 2019, nel territorio, è stato un anno nero. Al liceo Einaudi, questa mattina, una giornata di approfondimento. La Polizia Stradale, con il comandante Antonio Capodicasa, ha chiamato a raccolta i dirigenti scolastici, le autorità e tutti coloro i quali possono avere un ruolo nell’ambito della sensibilizzazione dei più giovani.

Tra i relatori, il presidente della Fondazione Lorenzo Guanieri, Stefano Guarnieri, promotore della legge per il riconoscimento dell’omicidio stradale come reato e padre di una giovanissima vittima della strada. Lorenzo aveva 17 anni. A parlare di quello che è possibile fare, l’ingegnere industriale, docente e ricercatore Marco Pierini. Si occupa prevalentemente di nuove tecnologie, quelle di cui i veicoli possono essere e saranno sempre più dotati a garanzia della sicurezza e per aiutare il conducente a non sbagliare. E’ pur vero, ha reso evidente il docente del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze, che nulla può sostituire l’attenzione e il comportamento del conducente. A parlare di rischi, di tutela della propria salute, delle conseguenze del consumo di alcol e droghe, Gianni Testino, medico e coordinatore del Centro Alcologico dell’ospedale San Martino di Genova.




Siracusa. Droga e Mafia, processo Aretusa: chieste condanne per 216 anni di carcere

Formulate le richieste di condanna nei confronti dei 20 imputati del processo Aretusa. Sono accusati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbero fatto parte di tre gruppi criminali, capaci di spartirsi il territorio per la gestione della droga. Le richieste sono partite dal pm della Direzione distrettuale antimafia di Catania, Alessandro La Rosa. Sono in totale 216 gli anni di carcere presentati dal pm ai giudici della Corte di Assise . La  pena più pesante, 30 anni, è stata sollecitata per Gianfranco Urso, figlio di Agostino Urso, “u prufissuri”, storico capo clan assassinato il 29 giugno del 1992 al Lido Sayonara, a Fontane Bianche. Per i magistrati della Procura distrettuale antimafia, Gianfranco Urso, era il capo della cellula operante nella zona di via Bartolomeo Cannizzo, a nord di Siracusa, e proprio sotto casa sua che, secondo polizia e carabinieri, sarebbero avvenuti i summit per appianare gli scontri o prendere decisioni. Nel dettaglio le richieste del pm della Dda di Catania prevedono: 30 anni di reclusione per Gianfranco Urso; 22 anni per Luigi Urso; 15 anni per Andrea Abdoush,; 19 anni per Salvatore Catania; 11 anni di reclusione ciascuno per Agostino Urso e Gianfranco Bottaro; 12 anni per Daniele Romeo; diciannove anni per Lorenzo Vasile; nove anni per Franco Satornino; 15 anni per Massimiliano Midolo; 12 anni per Maria Christian Terranova; undici anni di reclusione per Lorenzo Giarratana; tre anni e sei mesi per Francesco Fontana; tre anni per Massimiliano Romano; due anni e sei mesi per Sebastiano Recupero; due anni per Angelica Midolo; cinque anni ciascuno per Salvatore Quattrocchi e Umberto Montoneri; tre anni e sei mesi per Concetto Anthony Magnano e sette anni per Salvatore Silone.




Scommesse illegali, deferimento per Gaetano e Graziano Cutrufo

Ci sono anche i nomi di Gaetano e Graziano Cutrufo tra i deferiti al Tribunale Federale Nazionale della Figc. Esaminate le risultanze istruttorie dell’Autorità Giudiziaria Ordinaria competente di Reggio Calabria, ed effettuate le indagini in ambito federale, il procuratore ha deciso per il deferimento agli organi competenti di giustizia sportiva.
Gaetano Cutrufo era all’epoca dei fatti amministratore unico del Siracusa Calcio, mentre il fratello Graziano era dirigente dell’ASD Sport Club Palazzolo. Deferiti anche Antonino Cormaci (all’epoca dei fatti calciatore dell’ASD Gallico Catona), Fabio Fiocco (all’epoca dei fatti calciatore dell’AS Casmo), Francesco Franco (all’epoca dei fatti dirigente dell’ASD Real) e Marco Levato (nella stagione 2016/2017 calciatore dell’SSD Avis Pleiade Policoro) per una serie di violazioni del Codice di Giustizia Sportiva relative ad attività di raccolta illegale di scommesse su gare di calcio.
A Gaetano Cutrufo viene contesto un episodio che risale al 2 ottobre 2016. “Nonostante la sua posizione di legale rappresentante pro tempore di una società affiliata alla F.I.G.C., avrebbe effettuato una scommessa live presso un
soggetto non autorizzato su di una gara di calcio ottenendo che la stessa fosse garantita dal sig. I. D., che a sua volta svolgeva attività illegale di raccolta di scommesse delle quali assicurava in proprio il pagamento”, si legge nel provvedimento di deferimento.
Graziano Cutrufo, dirigente del Palazzolo, “nel corso delle stagioni sportive 2015 – 2016 e 2016 – 2017, nonostante la sua posizione di dirigente di una società affiliata alla F.I.G.C.” avrebbe effettuato “molteplici scommesse su gare di calcio accettate dal sig. I. D., che svolgeva attività illegale di raccolta di scommesse delle quali riscuoteva la puntata ed assicurava in proprio il pagamento”.
Il Procuratore ha deferito per le condotte contestate ai rispettivi dirigenti e calciatori le società Siracusa Calcio, ASD Sport Club Palazzolo, ASD Gallico Catona 2018, AS Casmo, ASD Real e SSD Avis Pleiade Policoro.




Cambio al vertice della Digos: Maria Antonietta Malandrino subentra ad Enzo Frontera

E’ Maria Antonietta Malandrino il nuovo dirigente a capo della Digos della Questura di Siracusa. Prende il posto di Vincenzo Frontera che, per tanti anni, ha diretto l’ufficio ed ora è stato promosso Primo Dirigente della Polizia di Stato e, al termine del previsto corso di alta formazione, destinato ad altro incarico. Frontera si è sempre evidenziato per l’elevate doti professionali ed umane, in particolar modo, nella gestione delle numerose vertenze sindacali che hanno interessato la nostra provincia.
La Malandrino, da oltre trent’anni in Polizia, da venti dirige commissariati in territori difficili come Pachino, Avola, Noto e Modica. Ha condotto numerose operazioni di polizia giudiziaria, finalizzate al contrasto di gravi reati come la prostituzione, l’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, alle estorsioni e ai reati contro soggetti più deboli quali bambini e donne.




Calcio&scommesse, deferito Gaetano Cutrufo: il legale, "nessun aspetto penale"

Dopo la notizia del deferimento della Procura Federale, l’avvocato Vincenzo Minnella chiarisce con una nota la posizione dei fratelli Gaetano e Graziano Cutrufo. All’epoca dei fatti contestati, i due erano rispettivamente presidente del Siracusa e del Palazzolo.
“Questa vicenda trae origine da una lunghissima e complessa indagine dalla DDA di Reggio Calabria che si è conclusa con numerosi avvisi di garanzia e misure cautelari a carico di soggetti terzi. Dalle indagini, che non hanno in alcun modo coinvolto la famiglia Cutrufo, è emersa la totale estraneità di Gaetano e Graziano Cutrufo i quali non sono stati sentiti dalla Magistratura ordinaria, neppure come persone informate sui fatti. La Procura di Reggio Calabria, poi, non ravvisando alcuna ipotesi di reato nei confronti dei fratelli Cutrufo ha trasmesso gli atti alla Giustizia Sportiva al fine di valutare, sotto tale profilo, se vi fossero state delle condotte censurabili ricordando che, ai sensi dell’art. 24 del codice di giustizia sportiva vigente, vi è divieto assoluto per i dirigenti sportivi di scommettere anche qualora si tratti di scommesse autorizzate”, scrive il legale della famiglia Cutrufo.
Quanto all’episodio contestato a Gaetano Cutrufo, “nonostante sia stato ampiamente documentata in sede di indagine sportiva l’assoluta inesistenza di riferimenti diretti a lui, la Procura Federale ha comunque ritenuto di sottoporre al Tribunale federale una circostanza (marginale) e segnatamente una intercettazione ambientale (nell’auto di un terzo soggetto, ndr) nella quale si fa riferimento ad una scommessa che, la procura federale ipotizza possa riferirsi all’ex presidente Cutrufo. Tuttavia – aggiunge ancora l’avvocato Minnella – dalle risultanze della stessa procura, nel corso della telefonata non emerge mai il nome di Gaetano Cutrufo nè circostanze concordanti che possano ricondurre allo stesso in maniera inequivocabile. Allo stato, quindi, pacificamente esclusa ogni responsabilità di natura penale ed accertata l’estraneità dei fratelli Cutrufo alle vicende giudiziarie, è ovvio che la vicenda verrà trattata dal Tribunale Federale che, certamente, ben valuterà la totale inconsistenza dell’ipotesi sopra riportate”.