"Licenziato chi parla male dell'azienda sui social", il caso del repost di una insegnante

E’ diventato un “caso” la contestazione mossa ad una insegnante in servizio in un istituto comprensivo di Solarino. La dirigenza scolastica ha avviato il procedimento per violazione a mezzo social degli obblighi della prestazione lavorativa, previsti nel contratto nazionale scuola. Una vicenda resa pubblica nei giorni scorsi dal portale di settore “La Tecnica della Scuola”.
L’insegnante aveva condiviso sulla sua pagina social un post che – con mordace ironia – attraverso la comparazione tra due dipinti, mostrava la differenza tra l’idilliaca realtà degli open day e la cruda realtà della battaglia quotidiana in classe. Non ne era l’autrice ma si era limitata alla ripubblicazione sulla sua pagina. Si ritrova ora a dover rispondere, disciplinarmente, di atti lesivi dell’immagine dell’amministrazione scolastica.
Pinella Giuffrida, dirigente scolastica e presidente provinciale dell’associazione dirigenti pubblici e alte professionalità, ricorda che “è importante usare prudenza per evitare di incorrere in cadute di stile o addirittura errori che possono costituire un danno per la scuola nella quale si opera e, in alcuni casi, rappresentare veri e propri reati penali. Il personale della scuola – spiega la dirigente scolastica – dovrebbe conoscere quali siano i doveri del pubblico dipendente connessi alla deontologia professionale. In particolare dovrebbe ricordare che critiche offensive nei confronti della propria amministrazione e nei confronti della propria scuola non dovrebbero essere rese pubbliche nemmeno in maniera ironica”.
Di recente la Corte di Cassazione ha sentenziato che le critiche offensive del lavoratore, postate sulla propria bacheca facebook, creano un grave danno all’immagine aziendale ed hanno natura diffamatoria tale da giustificarne il licenziamento.
“Quando un lavoratore va ben oltre il giusto contegno da adottare sui social network, postando sulla propria bacheca frasi anche ironiche che possono essere gravemente offensive verso la scuola, può commettere il reato di diffamazione proprio per la potenzialità che rivestono i social di raggiungere una moltitudine di persone. In altre amministrazioni, simili comportamenti sono già risultati idonei a determinare una lesione del vincolo fiduciario con il dirigente così grave ed irrimediabile da essere giusta causa di recesso per inadempimento contrattuale”, spiega ancora la Giuffrida.
Quanto al caso specifico, “quando le critiche offensive avvengono tramite il copia e incolla di vignette ironiche anche prodotte da altri, il lavoratore, pubblicandole sulla propria bacheca, le fa proprie e quindi si assume la responsabilità dell’eventuale diffamazione nei confronti di colleghi docenti, personale Ata, genitori e dirigente”, aggiunge.
“Occorre prudenza dunque e, soprattutto, occorrerebbe che i pubblici dipendenti lavoratori nella scuola ricordassero che le istituzioni scolastiche svolgono, insieme alle famiglie, il compito educativo per antonomasia e i comportamenti, gli atteggiamenti e le esternazioni pubbliche di tutto il personale scolastico è bene che siano assolutamente allineati a questa importante funzione”, la chiosa della presidente del provinciale dell’associazione dirigenti pubblici e alte professionalità.

Nella foto: a sinistra l’immagine del post ripubblicato e contesta, a destra Pinella Giuffrida




Dottoressa aggredita in Guardia Medica, il sindacato Nursind: "inasprire le pene"

“Di fronte all’ennesimo caso di aggressione a personale sanitario ribadiamo la necessità di un inasprimento delle leggi a tutela dei lavoratori”. Lo afferma in una nota Vito Fazzino, segretario territoriale del Nursind Siracusa, commentando l’aggressione della dottoressa in servizio di Guardia Medica nei locali dell’ospedale Muscatello di Augusta.
“Quanto accaduto è emblematico – spiega Fazzino – l’azienda aveva installato già videocitofono e telecamere. Il management aveva già fatto tutto il possibile eppure non si è riusciti ad evitare l’aggressione. È a livello normativo che bisogna agire e per questo rinnoviamo l’appello al governo nazionale e al Parlamento affinchè nel più breve tempo possibile siano approvati quei correttivi che possano garantire la giusta tutela al lavoro che quotidianamente, con spirito di abnegazione, viene portato avanti dal personale sanitario”.




Siracusa. Aumento della capacità di riscossione, si studia proroga per Ris.Contr.O

Contrasto all’evasione fiscale e potenziamento della capacità di riscossione locale: ultimo appuntamento oggi con Ris.Contr.O, il progetto che incentiva trasferimento, evoluzione e diffusione di buone prassi fra Pubbliche Amministrazioni tra cui l’utile “SempliFisco”
Siracusa è comune capofila in un “sistema” che vede attivi Ascoli Piceno, Firenze, Pescara, Pollica, Ugento e Venezia. A mettere a disposizione preziosi strumenti di ricerca e verifica sono stati Ifel Fondazione Anci, il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Unione dei Comuni Modenesi di Area Nord e il Comune di Lucca, contribuendo ciascuno sinergicamente con il proprio bagaglio di esperienza.
Dall’esperienza di Ris.Contr.O arriva, ad esempio, la disponibilità all’accesso ad oltre 60 banche dati comunali e nazionali, nella disponibilità dei Comuni, per individuare i casi di evasione su tributi locali ed erariali, potenziando la capacità di accertamento; le informazioni sui debitori (ad es. l’analisi delle quote inesigibili in rapporto ai patrimoni detenuti e aggredibili) e i dati di monitoraggio, potenziando la capacità di riscossione.
Il progetto ha lasciato in eredità modelli operativi di intervento, composti dal software, interamente Open Source, da manuali e procedure, atti amministrativi e da lettere che possono consentire ad altre amministrazioni di riusare SemplifiSco in autonomia.
Nel corso dell’evento il Comune di Siracusa, in linea con la strategia del governo nazionale, ha ribadito “l’intenzione di proseguire la linea politica intrapresa di lotta all’evasione fiscale, attraverso l’attuazione di concrete azioni di riscossione dei crediti vantati, anche grazie all’impiego degli strumenti, diventati operativi grazie al progetto RIS.CONTR.O che di fatto agevolano e migliorano il lavoro degli uffici comunali, deputati allo svolgimento di tali attività”.
A latere del convegno, si è discusso della possibilità di continuare il progetto magari puntando ad una sua estensione anche ad altre amministrazioni locali del territorio siracusano.




Siracusa. Festa della Polizia Municipale: "Troppi incidenti, tolleranza zero", misure per il 2020

La polizia municipale celebra la sua festa, come sempre nel giorno di San Sebastiano, compatrono di Siracusa e protettore dei Vigili Urbani. In piazza Duomo, questa mattina, lo schieramento, la banda Città di Siracusa, poi la Messa , celebrata dall’arcivescovo, Mons. Salvatore Pappalardo nella chiesa di Santa Lucia alla Badia. Un’occasione per parlare del lavoro della polizia municipale a Siracusa, non tanto e non solo, in termini di bilancio, quanto soprattutto in prospettiva. Il comandante, Enzo Miccoli, annuncia l’adozione di nuove misure, anche a seguito di un incontro che si è svolto in prefettura per affrontare il tema incidenti stradali, troppi nel territorio urbano, a quanto pare nella maggior parte dei casi per via dell’utilizzo dello smartphone mentre si è alla guida dei veicolo.

Nei prossimi giorni entrerà in funzione il secondo Street Control, contro la sosta in doppia fila. Successivamente sarà la volta del Trucam, una sorta di telelaser versione moderna, maggiormente performante, in grado di rilevare l’utilizzo del telefonino o il mancato utilizzo della cintura di sicurezza fino ad un chilometro di distanza dal luogo in cui l’apparecchio viene posizionato. Tolleranza zero contro le infrazioni, quella annunciata dal sindaco, Francesco Italia, nonostante lavorare in prevenzione sia- ha spiegato il primo cittadino- l’impostazione che l’amministrazione comunale preferirebbe. Con i proventi delle sanzioni saranno acquistate telecamere, strumenti per i vigili urbani, interventi di miglioramento della sicurezza stradale.




Dottoressa aggredita in Guardia Medica, presa a pugni per pochi euro di ticket

Dieci giorni di prognosi ed occhi pesti per una dottoressa in servizio alla Guardia Medica dell’ospedale Muscatello di Augusta.
Ad aggredirla, ieri in pieno giorno, all’interno della stanza isolata dal resto del complesso, è stata una donna, sulla sessantina.
Pugni su pugni per una contestata esenzione del ticket sulla tradizionale ricetta di un medicinale. Una esenzione pretesa dalla donna, negata dalla dottoressa alla luce delle disposizioni vigenti.
Improvvisamente, è partita l’aggressione. Diversi pugni al volto del medico, tramortita. Si è divincolata a fatica ed ha aperto la porta della Guardia Medica chiedendo aiuto.
Sarebbero davvero basse le misure di sicurezza a tutela degli iperatori sanitari lì in servizio. E l’episodio lo testimomia. A prestare i primi soccorsi è stato infatti un tecnico dell’impianto antincendio. Non una guardia privata o un infermiere, tutti molto distanti dalla Guardia Medica.
È un episodio che ripropone con forza il tema della sicurezza nelle Guardie Mediche. “In passato sono capitati diverbi con pazienti, ma mai nulla di fisico. E adesso ho paura a ritornare in servizio se non saranno garantite le misure minime di sicurezza”, racconta ancora scossa la giovane dottoressa vittima dell’aggressione.
Al momento, nessun commento ufficiale da parte dell’Asp di Siracusa. Sull’episodio è stata presentata denuncia ai Carabinieri.




Dottoressa presa a pugni per un ticket, l'Asp pronta a costituirsi parte civile

L’Asp di Siracusa pronta a costituirsi parte civile nel caso in cui la vicenda dell’aggressione alla dottoressa della Guardia Medica dell’ospedale Muscatello di Augusta, presa a pugni da un paziente per un diverbio legato al costo del ticket sulla ricetta di un medicinale. Un caso del quale adesso si occupano i carabinieri. Il direttore generale, Salvatore Lucio Ficara chiarisce alcuni aspetti della vicenda. In primo luogo il fatto che “i locali in cui si trova la Guardia Medica hanno tutti i requisiti necessari: allarmi, telecamere, il videocitofono). Sono, inoltre, in corso dei lavori per avvicinarla al Pronto Soccorso, come nel caso dell’ospedale Umberto I di Siracusa”. Nessuna giustificazione per il gesto compiuto. e Ficarra parla chiaro. ” Purtroppo -osserva, chiara condanna- innanzi all’idiozia non c’è nulla da fare”. Interventi analoghi a quelli predisposti per Siracusa e per Augusta sono in previsione anche per Lentini ed Avola, a seguito della ristrutturazione del Pronto Soccorso.  Ficarra incontrerà nei prossimi giorni la dottoressa vittima di aggressione. “In caso di processo -ribadisce il general manager dell’As di Siracusa- ci costituiremo senza alcun dubbio parte civile”.

“E’ vergognoso come ancora oggi si debba continuare ad assistere ad aggressioni e ad atti di inenarrabile violenza non soltanto verbali ma anche fisici all’interno delle strutture sanitarie – dichiara – nei confronti di medici ed infermieri nell’esercizio del proprio dovere, mentre garantiscono, senza risparmio di impegno e di fatica, la più adeguata assistenza a chi ne ha bisogno. Confido nell’operato dell’autorità giudiziaria, e ci costituiremo parte civile affinché atti così vili e vergognosi, siano puniti con condanne esemplari”.
Il direttore sanitario dell’Azienda Anselmo Madeddu si associa alla indignazione e alla condanna manifestate dal diretto4e generale, porgendo la sua solidarietà alla collega e preannunciando che anche nella sua veste di presidente dell’ordine dei medici di Siracusa si costituirà parte civile al fianco dell’Azienda. “La tutela dei nostri operatori contro ogni forma di violenza rimane tra le priorità della azione amministrativa dell’Asp di Siracusa – dichiara Madeddu – che ha già posto in essere numerosi interventi, i quali alla luce di tale recrudescenza saranno ulteriormente incrementati con azioni più stringenti, in tutte le strutture sanitarie ospedaliere e territoriali. Tutte le guardie mediche dell’Azienda già da tempo sono state adeguate ai requisiti di sicurezza previsti dalle norme vigenti con l’installazione di citofoni e telecamere e sono stati completati peraltro i lavori di adeguamento, per trasferire la guardia medica di Augusta dal vecchio plesso ospedaliero al nuovo in ambiente adiacente al pronto soccorso così come è già stato fatto in altri presidi ospedalieri della provincia. Ciò oltre a contrastare il fenomeno del sovraffollamento presso i pronto soccorsi, potrà garantire anche un maggiore livello di sicurezza oltre ai requisiti di legge già garantiti”.




Si cosparge di liquido infiammabile e si da fuoco: grave un 39enne

Si è dato fuoco nel cortile della sua casa, a Floridia. Un gesto disperato, ancora senza un perché. Protagonista della triste vicenda è un 39enne, trasferito al reparto Grandi Ustiomati del Cannizzaro di Catania. Le sue condizioni sono gravi. I carabinieri hanno avviato le indagini del caso.
Il trentanovenn, secondo una prima ricostruzione, dopo esserci cosparso di liquido infiammabile avrebbe usato un accendino per trasformarsi in una torcia umana.
A prestargli soccorso sono stati i vicini di casa, scesi in cortile per spegnare le fiamme che avevano coperto il corpo della vittima.




Siracusa. Bosco delle Troiane "abusivo"? Verifica interna: "Disposta relazione degli uffici"

Una relazione degli uffici che hanno dato l’ok alla piantumazione dei lecci nell’area alle spalle del tribunale dovrà chiarire il “caso” Bosco delle Troiane, dopo quanto sostenuto da un’associazione sportiva, certa che le nuove piante siano state messe a dimora in un’area che in realtà sarebbe stata concessa al privato, con quella che ritiene, quindi, una violazione da parte dell’amministrazione comunale. Un caso su cui sembra ci siano diversi nodi da sciogliere. Se da una parte, infatti, il comitato Aria nuova, composto da 17 associazioni, ha siglato un regolare protocollo con il Comune di Siracusa per l’avvio del progetto, relativo alla legge 10 del 2013,  che prevede la piantumazione di un albero per ogni nuovo bambino nato (o adottato), con effetto retroattivo, attraverso la creazione di un bosco nella parte alta della città, poi diventato “Il Bosco delle Troiane”, per via dell’inserimento, nell’iniziativa, dell’architetto Stefano Boeri, dall’altra l’associazione sportiva rivendicherebbe i propri diritti e parlerebbe, peraltro, di sigilli violati dall’amministrazione comunale anche in occasione dell’iniziativa di lancio della campagna di piantumazione, lo scorso 15 dicembre. La vicenda dovrebbe essere chiarita, secondo quanto assicurato dall’assessore Giusy Genovesi, nel giro di alcuni giorni. “Stiamo attendendo la relazione degli uffici che comunque avevano dato l’ok al progetto di piantumazione- spiega l’assessore- Si tratterà di aspettare qualche giorno e avremo chiara la situazione”.




Uccise un giovane di 23 anni: medico condannato a 21 anni di carcere

I Carabinieri della Stazione Siracusa  hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, arrestando Michele Privitera, catanese, 60 anni, medico. Privitera ,condannato in via definitiva per l’omicidio di un giovane 23enne commesso nelle campagne di Paternò il 02 gennaio del 2008, è stato condotto presso la Casa circondariale “Cavadonna” dove  sconterà una pena di 20 anni, 11 mesi e 11 giorni.




Siracusa. Distrutto il Muro della Gentilezza,nato per donare abiti ai clochard

Si potrebbero utilizzare tanti aggettivi, tante definizioni per descrivere l’episodio che in poche ore ha fatto svanire una serie di elementi di ottimismo di costruzione di una comunità migliore, solidale, unita. Il Muro della Gentilezza, si chiamava così. E utilizziamo il tempo al passato perchè in una sola notte quel “muro”, che serviva per donare indumenti a chi ne ha bisogno, nel segno della riservatezza, per non mettere nessuno in imbarazzo, oltre che per facilitare la donazione, non esiste più. I soliti vandali, i soliti senza testa, i soliti- mentre scriviamo non riusciamo a non dirlo- idioti hanno demolito tutto. Incomprensibile divertimento. Amarezza e profondo senso di desolazione. Damiano De Simone, con la sua Consulta Civica, aveva dato seguito ad un progetto, il Book sharing, la condivisione dei libri, promossa da Zaira Sapienza. Con il Muro della Gentilezza, Sara Fiore, “assessore” della consulta intendeva andare incontro in particolar modo ai clochard. “In pillole- commenta De Simone- abbiamo pensato che Siracusa non dovesse essere in difetto rispetto a tante altre città, in cui tutto questo esiste già in grande”. Il muro della Gentilezza si trovava e troverà ancora nei pressi dell’ex Scuola Albergo. La speranza è che la gentilezza possa vincere sull’ignoranza dell’anima, lacuna spaventosa, ostacolo alla crescita della città.