La tragedia del motopesca Zaira, dalla Regione sostegno concreto alla famiglia Sapienza

Sette mesi dopo il tragico affondamento del motopesca siracusano Zaira al largo di Malta e la morte del comandante Luciano Sapienza, la Regione ha stanziato 118mila euro alla famiglia. “Impegno mantenuto”, dice subito l’assessore regionale Edy Bandiera che nei giorni drammatici seguiti all’incidente causato dalle avverse condizioni meteomarine aveva rassicurato la famiglia, ripetendo che non sarebbe stata abbandonata.
“Nessuna somma potrà colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa di Luciano Sapienza, ma con questo contributo ci siamo concretamente adoperati per mettere in condizioni la famiglia di fare ripartire la propria impresa di pesca con l’acquisto di un’altra imbarcazione e poter gradualmente tornare alla concretezza e normalità della quotidianità, senza il peso della difficoltà economica che il naufragio ha ovviamente generato”, ha aggiunto Bandiera.
Sono stati assegnati 100.398,55 per l’acquisto di una nuova imbarcazione, 8.738,99 al figlio del defunto, Fabio Sapienza, in quanto marittimo imbarcato; 9.921,99 alla moglie-erede dello scomparso Luciano.
Il contributo grava sul “Fondo di solidarietà regionale della Pesca e dell’Acquacoltura”, contenuto all’interno della legge regionale sulla Pesca Mediterranea, approvata dal Parlamento siciliano lo scorso giugno, dopo quasi
vent’anni di assenza di provvedimenti legislativi in materia.




Amministrative 2018: 8 aprile udienza di merito, attesa per la decisione sulla sospensiva

E’ stata fissata la data per l’udienza di merito sulla complicata vicenda legata alle amministrative del 2018 a Siracusa: 8 aprile. In quella data, il Cga affronterà in contradditorio con le parti l’intricato caso che parte dal ricorso elettorale di Ezechia Paolo Reale, parzialmente accolto dal Tar con sentenza dello scorso 6 dicembre. Intervenne poi una sospensiva accordata dallo stesso Cga che ha accolto il ricorso urgente presentato dal sindaco Francesco Italia.
Quanto alla sospensione degli effetti di quella sentenza del Tar – primo momento decisorio atteso dalle due parti interessate alla vicenda per ragioni opposte – oggi c’è stata camera di consiglio a Palermo. La decisione dovrebbe essere comunicata verosimilmente domani o comunque entro venerdì.
Dalla scelta che sarà operata dai giudici amministrativi dipenderà l’arrivo o meno di un commissario al Comune di Siracusa.




Regione matrigna, dà a Catania e toglie a Siracusa: l'accusa, "condannati al dissesto"

Schiuma rabbia il deputato regionale Stefano Zito (M5s). “Con un emendamento di Forza Italia all’esercizio provvisorio, passato sotto il silenzio assordante dell’assessore Edy Bandiera, il governo regionale provvede a salvare i conti della Città Metropolitana di Catania togliendo le risorse a tutte le altre ex province regionali. E’ gravissimo”, accusa l’esponente dell’opposizione.
In commissione Bilancio ieri è stato votato il “si” all’esercizio provvisorio fino al 31 marzo. All’articolo 10 del disegno di legge, previsto l’uso di una riserva del fondo ex Province di circa un milione di euro da destinare al personale “ex doposcuolista” dei Comuni di Paternò e di Santa Maria di Licodia (Città Metropolitana di Catania).
“Ennesimo colpo di mano di un governo che continua ad avere figli e figliastri e chiede a noi siracusani di dichiarare nuovamente il dissesto”, taglia corto Zito. “Oltre a togliere circa 1 milione di euro a tutte le altre 8 ex province per darlo a Catania per pagare del personale esterno all’amministrazione, la maggioranza ha bocciato anche il mio emendamento che avrebbe aiutato la ex Provincia Regionale di Siracusa. Il governo Musumeci chiede a Roma una norma salva Siracusa e, intanto, continua a fare i provvedimenti salva Catania. I soldi ci sono, ma solo per una provincia. In aula faremo sentire la nostra voce, anche con azioni forti di protesta”, annuncia Zito in previsione del passaggio in Ars dell’esercizio provvisorio in dodicesimi.




Siracusa. Multe stradali per 9 milioni di euro: ecco a cosa serviranno gli introiti

Oltre 8 milioni 860 mila euro di sanzioni elevate per violazioni al Codice della Strada. E’ la previsione del Comune per il 2020. Di questa cifra, la maggior parte sarebbe legata a sanzioni a famiglie, per un totale di circa 7 milioni 100 mila euro, dunque per le multe vere e proprie. Il dato è contenuto nel piano per la ripartizione dei proventi contravvenzionali. Non serve solo per capire quanto i siracusani violino le regole contenute nel Codice della Strada, ma soprattutto per comprendere quanto il Comune otterrà in termini di “cassa” e come utilizzarlo. Del totale,l’amministrazione comunale tiene in considerazione circa 4 milioni e 200 mila euro. Questo, per l’esigenza di detrarre ad esempio i crediti di dubbia esigibilità. La giunta comunale, retta dal sindaco Francesco Italia, pensa di destinare 135 mila euro del totale per interventi di videosorveglianza e monitoraggio del traffico. Previsti, inoltre, acquisti di mezzi tecnici da aggiungere alla dotazione dei vigili urbani, in questo caso per 187 mila euro. Ci saranno, poi, 180 mila euro a disposizione per migliorare la circolazione veicolare con interventi straordinari. L’importo più consistente riguarderà la manutenzione straordinaria delle strade comunali, per circa 500 mila euro. Altri 365 mila euro andranno per l’illuminazione pubblica, mentre 175 mila euro dovrebbero riguardare il miglioramento della sicurezza stradale e azioni per il contenimento del fenomeno del randagismo.




Siracusa. Cosap, marcia indietro del Comune: ridotte le tariffe lievitate nel 2019

Il Comune fa marcia indietro sulla Cosap. La decisione dello scorso aprile, con cui per alcuni bar e ristoranti posti in zone di pregio, si aumentava la tariffa del 100 per cento, viene cancellata e rivista con una delibera approvata dalla giunta comunale, anche alla luce delle numerose istanze da parte degli esercenti, seriamente preoccupati da costi che hanno ritenuto insostenibili, a prescindere dall’esigenza di palazzo Vermexio di rideterminare una serie di tariffe, anche per i servizi a domanda individuale, a seguito di quanto indicato dalla Corte dei Conti. Per alcuni bar e ristoranti, posizionati in zone ritenute “super”, gli aumenti erano stati addirittura del 120 per cento, motivo di aspre polemiche la scorsa primavera. Con il 2020, l’impostazione cambia. E cambia con una rideterminazione delle tariffe. Per le strade di categoria 1, 27 euro per un mese; 3,78 per tre mesi; 42,12 euro per sei mesi e 49, 68 per un anno. Per la categoria di strade 2: 19,21 per un solo mese; 21,93 per tre mesi;29,92 per sei mesi; nove mesi , 32,47 euro; per un anno, 35,19 euro. Più alti i costi per le strade della fascia “super”. In tal caso, un mese vale 37,6 euro, tre mesi, 42,8 euro; sei mesi, 58,60 euro; 63,80 euro per nove mesi e infine, 69 euro per un anno. In percentuale vuol dire che per le strade di categoria 1 , l’aumento, che era del 100 per cento viene ridotto all’80 per cento, per la seconda categoria, dal 100 per cento al 70 per cento, per le strade di categoria super, dal 120 per cento al 100 per cento.




Siracusa. I Carabinieri cercano casa, scartata l'Aeronautica si guarda ora alla Pizzuta

La nuova sede del comando provinciale dei Carabinieri non sorgerà all’idroscalo De Filippis, in via Elorina. Scartata ormai in via definitiva la scelta dell’area dell’Aeronautica che pure era stata ufficializzata con tanto di intervento dell’allora governatore regionale Crocetta.
La notizia era nell’aria, già a maggio dello scorso anno la Legione Carabinieri Sicilia aveva chiesto al Comune di Siracusa di invididuare un’area alternativa “già destinata nel Prg ad edificazione di infrastrutture perle forze di Polizia”. Gli uffici dell’Urbanistica hanno individuato alla Pizzuta il necessario comparto edilizio, privo di vincoli e con una superficie edificabile di 13.377 mq.
L’avvenuta individuazione dell’area è stata comunicata alla Legione Carabinieri Sicilia per tutti gli approfondimenti necessari. In caso di positiva valutazione, il Comune di Siracusa dovrà attivarsi per provvedimenti di cessione delle aree con permuta.

nella foto, il render della nuova caserma come immaginata nell’area dell’Aeronautica




L'eroina della casa accanto: salva un'anziana sfidando le fiamme del rogo mortale

Ha sfidato le fiamme nel disperato tentativo di soccorrere la coppia di anziani che viveva nell’appartamento di via Adigrat, a Lentini, divorato ieri da un incendio che è costato la vita al 91enne Alfio Brancato.
Una vicina di casa, non appena si è accorta dell’incendio, si è precipitata in quell’abitazione ed è riuscita a salvare la vita all’anziana moglie dell’uomo, una 90enne. L’ha aiutata a guadagnare l’uscita ed avrebbe voluto fare altrettanto anche con il marito. Ma il soffitto dell’abitazione è crollato, non dando scampo ad Alfio Brancato, sorpreso dal cedimento mentre le fiamme avanzavano senza tregua.
E’ quanto emerge da una delle testimonianze raccolte dal commissariato di polizia di Lentini che sta indagando sul tragico rogo di ieri sera. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta e ciò che rimane dell’appartamento è stato posto sotto sequestro. L’appartamento della vittima è stato dichiarato inagibile dal Comune di Lentini, accertamenti in corso sulle condizioni statiche della palazzina che, nel complesso, apparirebbero “buone”.
Ad originare le fiamme, secondo alcune fonti, sarebbe stata una fuga di gas dalla stufa che si trovava nel soggiorno.




Siracusa. Ma si, insozziamo anche il teatro greco: rifiuti abbandonati ormai a due passi

Per i siracusani è semplicemente la “panoramica”. Per la toponomastica è viale Giuseppe Agnello. Comunque la si voglia definire, è quella paesaggistica strada che si arrampica sul Temenite e costeggia l’ingresso diretto al teatro greco di Siracusa. Basterebbero questi elementi per definirla strada “turistica” e quindi da mantenere come un piccolo gioiello, una bomboniera. Ma nella città che ha dimenticato le regole base dell’educazione e del rispetto, prolifera la spazzatura poco oltre il guardrail ed in prossimità della zona archeologica.
Sacchetti abbandonati a iosa, rifiuti singoli, anche ingombranti. Senza scomodare Paolo Orsi, Bernabò Brea o lo stesso Giuseppe Agnello: così non va proprio. La spazzatura esce dalla casa di qualcuno per entrare nella casa d’altri. Ormai è paradosso, ad un passo dall’emergenza sociale.




Municipale in seconda fila: chi di street control ferisce, di street control (social) perisce…

Un’auto di servizio della Municipale posteggiata in seconda fila lungo via Malta. I lampeggianti sono spenti, non si vedono segnali di un intervento in corso nei pressi da parte di agenti. Il che non esclude comunque del tutto le ragioni di servizio.
La foto comunque finisce per diverse ore sui social, prima di sparire misteriosamente. Quello che colpisce è che a scattarla è proprio un ispettore della Municipale, un collega dei vigili “beccati” con l’auto in sosta in doppia fila.
A pensarci bene, una sorta di “street control” fai da te che pizzica chi dovrebbe dare l’esempio e combattere l’odioso e dilagante fenomeno della sosta in doppia fila. Non a caso il Comune di Siracusa sta per dotarsi di un secondo street control e di un rinforzo anche per il telelaser, come a dire che la volontà è quello di riportare ordine e regole sulle strade del capoluogo.
Magari ci sarà una qualche giustificazione per la situazione, ma prima di pensare all’alibi meglio sarebbe evitare di farsi cogliere in fallo.




Siracusa. Via i vincoli da Targia e Pantanelli, il Comune vuole riperimetrare l'area Sin

Di riperimetrazione dell’area di Sin di Siracusa si parla da tempo, in particolare della necessità di restringere il perimetro e gli stretti paletti che si trascina dietro. Con troppa fretta, forse, si pensò di allargare a dismisura l’area del Sin pensando che avrebbe comportato maggiori investimenti statali. Una prospettiva poi non suffragata purtroppo dai fatti.
Entra allora nella fase operativa l’iter per il ridimensionamento delle aree Sin (Siti di interesse nazionale) a Siracusa. Ieri, nella sede di via Brenta, l’assessore all’Urbanistica, Maura Fontana, ha incontrato i rappresentanti del Libero consorzio di comuni e dell’Arpa per definire i nuovi perimetri e le eccezioni da mantenere sotto vincolo. Della riunione sono stati informati gli altri comuni interessati (Priolo, Melilli e Augusta). L’obiettivo è di tornare ai confini precedenti al 2006, quando al regime dei Sin furono sottoposti anche i Pantanelli e la fascia costiera da capo Murro di Porco fino a Targia.
“La ragione di questa iniziativa concordata con il sindaco Francesco Italia – spiega l’assessore Fontana – è che i diversi interventi effettuati negli anni, sia pubblici che privati, hanno dimostrato come il vincolo non abbia ragione di esistere su queste zone, mentre la sua permanenza comporta lunghissime e costose procedure ogni volta che si intendano effettuare degli interventi ed è necessario caratterizzare i suoli per verificarne l’eventuale inquinamento. Tutto ciò, anche per le conseguenze di tipo economico, ci ha spinto a chiedere con urgenza la nuova perimetrazione”.
La procedura, avviata di fatto ieri, prevede che la proposta del comune di Siracusa sia sottoposta all’Arpa ma interesserà, oltre alle istituzioni locali coinvolte, anche l’assessorato regionale all’Energia e ambiente e il ministero dell’Ambiente per il definitivo decreto.