Siracusa. Alberi capitozzati al "Rizza": la vicenda approda in Procura

Approda in procura la vicenda degli interventi di capitozzatura degli alberi del giardino dell’ospedale Rizza. Si tratta, in realtà, di quindici pini abbattuti e di un centinaio di altri alberi, prevalentemente Ficus, “irrimediabilmente danneggiati”, secondo la denuncia di Natura Sicula. La vicenda, che risale allo scorso novembre,fu resa nota attraverso un articolo pubblicato su SiracusaOggi.it. La conseguenza immediata fu un sopralluogo della polizia municipale, la sospensione dei lavori e l’acquisizione dei relativi documenti. L’associazione Natura Sicula ha denunciato l’episodio alla Procura della Repubblica. Secondo quanto spiega il presidente, Fabio Morreale, “i lavori di abbattimento e capitozzatura, impropriamente definiti di “messa in sicurezza”, sono stati realizzati in assenza di espressa autorizzazione della Soprintendenza di Siracusa. Un’autorizzazione che l’ASP avrebbe dovuto obbligatoriamente ottenere in via preventiva, trattandosi di un intervento compiuto all’interno di un’area d’interesse storico e artistico (dunque di un “bene culturale” ai sensi dell’art. 10 comma 1 del d.lgs. 42/2004) e per di più a danno di essenze arboree da considerarsi “alberi monumentali”, proprio perché inseriti in un complesso architettonico del 1933 d’importanza storica e culturale, nonché in virtù del loro pregio paesaggistico e naturalistico”. Natura Sicula evidenzia che “a supporto degli interventi di manutenzione del verde, l’ASP non ha incaricato un agronomo di sua fiducia ma ha fatto riferimento alla perizia tecnica dell’agronomo della Sicilverde, la ditta di Aci S. Antonio che ha eseguito i lavori per 50 mila euro circa. Gli abbattimenti e le capitozzature quindi -l’accusa che muove l’associazione – sono state predisposte da un soggetto con evidente conflitto di interesse, in quanto retribuito dalla stessa società che mira a eseguire i lavori col minor sforzo e in tempi rapidi, per ottenere il massimo profitto”. Morreale non crede che i lavori possano essere stati eseguire, come spiegato, per tutelare l’incolumità e mettere in sicurezza il sito, perchè “le capitozzature sono state eseguite anche ad alberi la cui chioma non si proiettava su nessun viale. Esporranno, inoltre, gli alberi a scottature solari e all’attacco di funghi cariogeni che divoreranno le fibre e causeranno marciumi e cavità. Gli alberi saranno resi piu’ fragili, più soggetti a spezzarsi. I polloni che si formeranno alla base dal tronco mozzato saranno dei segni di vita solo apparenti. In realtà saranno il sintomo di uno stress energetico”. La conseguenza, spiega Morreale, sarà tale e quale al rischio. “Tutti gli alberi che non ce la faranno a superare queste crisi -argomenta – moriranno un po’ per volta, creando gli stessi problemi di sicurezza per cui erano stati capitozzati”.La spiegazione più c , un modo semplice ed economico di potare, ma una pratica- fa notare- dannosa. “A prescindere dalle valutazioni che farà la Procura, conclude Morreale, resta il danno ecologico arrecato alla città”.




Un numero anti-sporcaccioni: abbandono rifiuti, a Noto denunce via whatsapp

Per beccare chi abbandona la spazzatura per strada e dare una mano alla Polizia Municipale, il Comune di Noto apre alle segnalazioni dei cittadini. Potranno collaborare per denunciare abusi ed infrazioni riguardanti il conferimento dei rifiuti. Attivato il numero whatsapp (3202989870) e la mail igiene@comune.noto.sr.it. Si chiede di indicare la via o la zona dove è stato notata la possibile infrazione. La Polizia Municipale e gli operatori della Roma Costruzioni interverranno per le verifiche e individuare il trasgressore, provvedendo alla sanzione e alla denuncia.
Operazioni simili sono già partite in alcune vie del centro urbano (via Ardigò, via Pestalozzi, via D’Acquisto e piazza Platone) ma anche in zona San Corrado di Fuori. Le segnalazioni devono riguardare presunte infrazioni nel conferimento dei rifiuti, per le discariche ed i cumuli di spazzatura è già attivo un servizio di repressione del fenomeno.
“Se lavoriamo insieme – commenta il sindaco Corrado Bonfanti – riusciremo a raggiungere un grande obiettivo che serve alla nostra comunità e che serve a tutti noi”.Arginare l’inciviltà e beccare chi non rispetta le regole della raccolta differenziata: il Comune apre alle segnalazioni dei cittadini e chiede loro di collaborare nel segnalare possibili abusi ed infrazioni riguardanti il conferimento dei rifiuti.




Siracusa. Una settimana per donare: Federfarma e Banco Farmaceutico a sostegno dei bisognosi

Non più un solo giorno, ma un’intera settimana. Tutto pronto per l’appuntamento annuale con la raccolta dei farmaci di automedicazione, da destinare agli enti caritatevoli del territorio. Federfarma e Banco Farmaceutico lanciano, con il 2020, un’iniziativa estesa nella durata, con l’obiettivo di poter raggiungere un più alto numero di persone e di consentire ad un più alto numero di farmacie di aderire all’iniziativa, altrimenti limitata a chi apre anche il sabato o alle farmacie di turno. I dettagli sono stati illustrati questa mattina dal presidente di Federfarma Siracusa, Salvo Caruso e, per il Banco Farmaceutico, dal primario di Neonatologia dell’ospedale Umberto I, Massimo Tirantello. L’anno scorso sono stati raccolti 1849 farmaci in 24 farmacie.

Gli enti beneficiari sono stati 15. Quest’anno le aspettative possono essere ben più alte, ma anche le esigenze, purtroppo, sono maggiori rispetto al passato, segno di un incremento della povertà, che estende il numero di quanti hanno la necessità di un aiuto, in questo caso in termini di fornitura di farmaci di automedicazione. Dal 4 al 10 febbraio, quindi, la Settimana del Banco Farmaceutico. I volontari e, nelle altre giornate, gli stessi farmacisti forniranno informazioni ai clienti che vorranno fare la loro donazione. Saranno anche indirizzati a seconda delle priorità dei prodotti da destinare all’uno o all’altro ente caritatevole.




Drammatico incendio, anziano muore tra le fiamme: probabile corto circuito elettrico

Un violento incendio è scoppiato in un appartamento di via Adigrat, a Lentini. Sono stati i residenti della zona, preoccupati, a dare l’allarme attorno alle 18. In pochi minuti sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco e diverse pattuglie di Polizia e Carabinieri mentre una piccola folla di curiosi si è radunata nelle vie limitrofe.
Le fiamme hanno avvolto l’abitazione e non hanno lasciato scampo all’anziano 91enne che vi risiedeva. Secondo le prime informazioni, l’uomo si trovava da solo e non sarebbe riuscito a trovare scampo. Una volta all’interno, i Vigili del Fuoco hanno rinvenuto il corpo carbonizzato dell’uomo.
A causare il drammatico rogo sarebbe stato un corto circuito probabilmente causato da una stufa elettrica.




Siracusa. Bilancio preventivo da 180 milioni, ma 22 milioni bloccati dalle tasse non pagate

Ammonta a 180 milioni di euro il bilancio preventivo 2020-2022 approvato dalla giunta comunale di Siracusa. Il documento di programmazione finanziaria dovrà adesso passare per il controllo del Consiglio comunale, rappresentato dal commissario regionale nominato dopo lo scioglimento dell’assise siracusana.
Le somme d’investimento principali sono destinate alle strade ed alla loro manutenzione: quasi 2 milioni di euro. E poi ci sono gli annunciati fondi del bando periferie e per la ristrutturazione della rete fognaria (30 milioni di euro).
Un problema, però, potrebbe essere rappresentato da quei 22 milioni di euro che dovranno prudenzialmente essere accantonati per “coprire” la mancata riscossione delle imposte comunali. Lo ha svelato il ragioniere capo del Comune di Siracusa, Rosario Giannì. Tasto dolente per molti enti locali quello della ridotta capacità di incassare i tributi locali, Imu e Tari su tutti. Le entrate complessive dalle imposte locali dovrebbero ammontare a 88 milioni di euro ma 22 sono bloccati, è stato illustrato dal dirigente di Palazzo Vermexio. “Ci viene imposto di accantonare la somma del quinquennio precedente. Fino al 2018, il Comune ha dimostrato di non sapere incassare”, l’analisi di Giannì.




Siracusa. Teatro Comunale, il Comune ci riprova: nuovo bando per la gestione

Trentacinque giorni per la presentazione delle offerte, 40 mila euro come base, cinque anni il tempo fissato per la gestione. Il Comune ci riprova. Dopo un primo bando di gara, andato deserto, l’amministrazione comunale ne ha predisposto un secondo, aggiustando il tiro rispetto alla proposta che, evidentemente, non era risultata appetibile. Il nuovo bando prevede dunque un costo più basso del canone a carico del gestore. Il Comune si riserva un utilizzo della struttura per venti giorni l’anno e non più per 30. Il direttore artistico sarà nominato dal gestore e anche questa scelta rientrerà tra gli elementi di valutazione per l’affidamento. Sarà predisposto un cartellone unico, con la vigilanza dell’amministrazione comunale. Restano validi gli aspetti legati alla convegnistica, con i 400 posti che il teatro comunale mette a disposizione. Prevista la possibilità di dare il via agli abbonamenti alle stagioni teatrali.

Un progetto, insomma, che mira a inserire a pieno titolo l’attività del teatro comunale nell’ambito dell’offerta culturale del territorio. Nulla di fatto, invece, almeno per il momento, per l’affidamento, strada inizialmente percorsa, alla Fondazione Inda. Intanto il progetto che prevede gli interventi di natura tecnica necessari è stato predisposto dal Comune ed ha ottenuto l’ok della Regione. Vuol dire che è finanziato, anche se al momento soltanto in teoria, non essendoci ancora i fondi disponibili. Per questo aspetto, interlocuzioni in corso tra l’assessorato retto da Fabio Granata e la Regione.




Siracusa. Bar del Maniace, per il Tar è troppo alto: giù di 50 centimetri per nuova agibilità

Il Tar chiude – per il momento – la querelle sul bar del Maniace, la struttura futuristica realizzata nella ex piazza d’Armi dopo il bando di gestione che ha portato all’aperto di un cancello per decenni sempre chiuso. I giudici della Prima Sezione hanno rigettato il ricorso che era stato presentato dalla Senza Confine srl (condannata al pagamento di 6mila euro per le spese di giudizio) che dovrà pertanto chiedere una nuova agibilità per via delle difformità della struttura realizzata rispetto al progetto originario. In particolare, sulla contestazione relativa alle altezze dell’opera, i giudici amministrativi non hanno potuto far altro che prendere atto che “sono affette da variazioni non autorizzate sugli intendimenti prospettati in fase progettuale e come tali, quindi, difformi a quanto autorizzato”. Quindi, per ottenere la nuova agibilità, l’altezza della struttura dovrà essere rivista di circa 50 centimetri, riportando le quote sulle misure riportate nel progetto. Quanto alla pedana ed all’utilizzo di cemento nell’area, per il Tar “l’averla posta in opera, potrebbe, al più, (…) comportare solamente una diversa onerosità in fase di ripristino”.
La sentenza è stata inviata alla Procura della Repubblica di Siracusa, “per gli eventuali accertamenti ritenuti
opportuni”.
Nel ricorso, la società che gestisce l’area dell’ex Piazza d’Armi aveva chiesto l’annullamento dell’ordinanza della Soprintendenza e delle risultanze del sopralluogo svolto per accertare irregolarità. Inoltre, chiesto anche l’annullamento del verbale di accertamento di violazione urbanistica da parte del Comune di Siracusa e la seguente “revoca e archiviazione” dell’agibilità. Richieste rigettate, per il bar del Maniace servirà una nuova agibilità prima di tornare in attività.
“Il Tar ha riconosciuto che eravamo nel giusto quando protestavamo contro la realizzazione del catafalco all’interno dell’area del Castello Maniace”, commenta Enzo Vinciullo. “Ancora una volta è stata bocciata l’amministrazione comunale di Siracusa che, con l’attuale sindaco, in piena campagna elettorale, aveva prima autorizzato e poi non controllato la realizzazione di questa imponente struttura all’interno di un’area di straordinario valore storico, culturale ed archeologico. Adesso continueremo a vigilare affinché, con la celerità del caso, si dia esecuzione alla decisione del Tar”.




Siracusa. Rinasce il Museo del Cinema, bando di cinque anni per la gestione

A giugno dello scorso anno, il Comune di Siracusa ha accettato il trasferimento della collezione del museo del cinema di Remo Romeo. Cimeli storici che raccontano la storia della produzione cinematografica e fotografica del 900.
Per valorizzare questo lascito, l’assessore Fabio Granata ha annunciato oggi la volontà di destinare la ex chiesa dei Cavalieri di Malta a sede definitiva per la collezione. Disposto con 15mila euro il trasferimento della collezione Romeo al Comune di Siracusa.
Per la sua gestione, il Comune di Siracusa ha preparato un bando da cinque anni. Niente spese per Palazzo Vermexio che, in cambio, riceverà un canone mensile. Si parte da una base di 8 mila euro l’anno per il museo del cinema. L’aggiudicazione avverrà al rialzo, scegliendo la formula più conveniente per il Comune.




Ruba gli abiti della vicina dallo stendino, denunciata una 58enne a Noto

La vicenda è singolare ed avviene a Noto. Una donna di 58 anni è stata denunciata per furto aggravato di cose esposte alla pubblica fede. In sostanza, avrebbe rubato biancheria stesa dalla vicina.
L’indagine, seria, è stata condotta dal commissariato di Noto e grazie alle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, si è capito cosa stava succedendo.
In particolare, la donna avrebbe sottratto alla vicina di casa degli indumenti, per un valore complessivo pari a circa 500 euro. Erano stati posti sullo stendino.




Siracusa. Perdita idrica, lavori in corso in zona Gelone: sospesa erogazione

A causa di una perdita idrica in zona corso Gelone, squadra tecnica di Siam a lavoro. La riparazione dovrebbe concluderso in serata ma per consentire le necessarie operazioni è stata sospesa l’erogazione dalla condotta per le zone di corso Gelone, Umberto e limitrofe.