Siracusa. La morte di Licia Gioia, parlano i suoi genitori: "nostra figlia è stata uccisa"

Erasmo e Donata sono i genitori di Licia Gioia, il maresciallo dei Carabinieri che venne trovata senza vita nella sua abitazione di contrada Isola nel febbraio del 2017. Una vicenda di cronaca per la quale è in corso al Tribunale un processo, con imputato il marito della donna, Francesco Ferrari, poliziotto. “Per come è stata trovata nostra figlia e da quanto emerso, l’ipotesi del suicidio è impossibile”, ribadiscono anche il giorno dopo l’ultima udienza, quella di ieri. Di parere opposto, in aula, sono stati i periti del gup che hanno invece ribadito una ricostruzione che condurrebbe alla conclusione del gesto estremo.
In Tribunale, però, è successo anche altro. Sono stati ricostruiti quei drammatici momenti. Erasmo e Donata, difesi dall’avvocato Aldo Ganci, hanno seguito in silenzio. Ma non nascondo le loro perplessità. “Hanno portato in aula la testa di polistirolo, mettendo anche dei capelli dello stesso colore di quelli di Licia. Ma si sono guardati bene dall’inclinare la testa, che è un elemento discriminante in questa faccenda. Nostra figlia è stata ammazzata”, dicono con inamovibile convinzione. Su questo punto, insomma, i periti non avrebbe saputo fornire spiegazioni plausibili in relazione all’inclinazione del corpo di Licia Gioia.
Per i genitori della donna, che aveva 32 anni, non c’è altra pista che non sia l’omicidio. Movente? La gelosia, come sostenuto anche dall’accusa, rappresentata dal pm Gaetano Bono. “Ferrari era geloso. In palestra dovevano andare sempre insieme e mostrava fastidio quando Licia andava a prendere il caffè con i suoi colleghi”, continua a ripetere Donata con al suo fianco Erasmo. Saranno in aula anche il 26 marzo quando il pubblico ministero produrrà la sua requisitoria prima delle arringhe degli avvocati. Il processo entra nelle sue battute finali.




Distretto socio-sanitario: servizi, liquidazioni e ritardi, Palazzolo accusa e Siracusa risponde

Il comitato dei sindaci del Distretto D48 si è riunito ieri per affrontare le problematiche connesse alla gestione del Distretto, anche a seguito delle sollecitazioni del primo cittadino di Palazzolo Acreide che non aveva risparmiato critiche sui ritardi di rendicontazione in piattaforma ed altro.
Il Comitato ha rispedito al mittente il preteso addebito di responsabilità di ritardi ed inadempienze, in particolare in capo al comune capofila ovvero Siracusa. .
E’ stato invece sottolineato il proficuo lavoro espletato ad oggi dai due Comuni capofila (Siracusa e Canicattini Bagni) nei confronti di tutti i comuni del distretto e l’accesso a tutte le linee di finanziamento a disposizione, con l’attivazione dei relativi servizi in favore delle fasce deboli delle municipalità dell’intero distretto.
Il comitato dei sindaci ha tuttavia preso atto che convenga destinare figure interne proprie a ciascun ente alla gestione del Distretto, anche sotto il profilo amministrativo e di rendicontazione. E questo per ottimizzare i tempi di rimborso e, quindi, di liquidazione che risentono, inevitabilmente, dell’appesantimento procedurale, che ricade sui due comuni capofila.
Sul tavolo ci sono alcune proposte operative che possano implementare l’operatività attuale del Distretto, in attesa di una riforma della struttura.




Siracusa. Incidente auto-scooter, chiuso al momento un tratto di viale Scala Greca

Ancora un incidente stradale in viale Scala Greca. Coinvolte un’auto e uno scooter di grossa cilindrata. Sul posto la Polizia Municipale. Problemi per la circolazione nell’area, con il traffico veicolare deviato su via Avola per via della chiusura del tratto interessato dallo scontro. L’incidente è avvenuto attorno alle 12. Chiesto l’intervento del 118 per una donna che lamenterebbe alcuni fastidi.




Siracusa. Scuole al freddo: sit-in degli studenti, la ex Provincia tende la mano

Protesta degli studenti di alcuni istituti superiori oggi a Siracusa. Organizzato dall’Unione degli Studenti e dalla Consulta Studentesca Provinciale, sit-in sotto la sede della Prefettura ed incontro con il commissario del Libero Consorzio, Domenico Percolla.
“Passano gli anni, ma i problemi sono sempre gli stessi: riscaldamenti non accesi o non funzionanti”, spiegano i rappresentanti degli studenti. “Temperature in classe sotto ai minimi previsti per legge ed a risentirne siamo noi”, lamentano.
Rappresentanti, in piazza, diversi istituti superiori, alcuni anche della provincia. Poco dopo le 10 una delegazione è stata ricevuta dal neo commissario Percolla. “Mi rendo perfettamente conto della situazione di disagio che state vivendo e stiamo cercando in tutti i modi di venire incontro alle vostre esigenze”, ha detto rivolto ai ragazzi. “Abbiamo individuato una soluzione, già proposta ai sindaci di tutti i comuni, ai quali abbiamo inviato una nota tre giorni dopo il mio insediamento, chiedendo loro di anticipare le somme necessarie per la fornitura del combustibile. Risorse che restituiremo ai primi cittadini”.
Dal canto loro, gli studenti hanno chiesto un monitoraggio costante sulle problematiche delle scuole e l’attivazione di un tavolo tecnico, per potersi periodicamente confrontare con l’amministrazione. Presentata una relazione con riferimento alle scuole che hanno problemi con il riscaldamento.




Il siracusano Salvo Veneziano espulso dal Grande Fratello Vip: "frasi sessiste"

E’ durata meno di una settimana la nuova avventura di Salvo Veneziano al Grande Fratello. Il siracusano protagonista della prima, storica edizione del reality dopo il grande ritorno ad effetto (con dedica a Taricone) è stato squalificato.
“Il provvedimento è stato preso a causa di alcune sue espressioni e affermazioni che hanno violato le regole e lo spirito stesso del programma”, spiega la produzione. Le frasi sessiste nei confronti di Elisa De Panicis gli sono costate l’espulsione immediata. “Essere un concorrente comporta delle responsabilità importanti, sia nei confronti del pubblico, sia nei confronti degli altri inquilini della Casa”, recita la nota del programma Mediaset.
Salvo Veneziano si era riferito alla De Panicis con frasi come: “Quella si merita due schiaffi che le devi spezzare la colonna vertebrale” e ancora “è proprio da scannare”, usando così metafore violente per descrivere un incontro sessuale con l’influencer.
Il televoto di questa settimana è quindi annullato. Tutti gli utenti che hanno espresso il proprio voto tramite sms nella sessione annullata verranno rimborsati.




Siracusa. Singolare festa di compleanno: "per i miei 60 anni, donate sangue all'Avis"

Festeggiare il proprio sessantesimo compleanno, festeggiare al contempo la propria donazione di sangue numero 100 e chiedere, come regalo, che ciascuno faccia una donazione di sangue, che sia la prima o che rientri già tra le proprie abitudini. Così Michele Bianca, siracusano che mercoledì 12 febbraio festeggerà i suoi 60 anni, ha deciso di rendere unica quella giornata. Unica anche perchè utile. Perchè festeggiare la vita potendola garantire ad altri è certamente qualcosa di importante e, se vogliamo, anche molto più logica di tante altre scelte. Michele Bianca ha anche voluto creare un evento social. Su Facebook invita tutti all’Avis. Appuntamento mercoledì 12 febbraio, dalle 7,30 alle 11 nella sede di via Von Platen. “Regalatemi una donazione”- dice Bianca- “Insieme possiamo salvare tante vite. Come ogni anno festeggio il mio compleanno con una donazione. Quest’anno arriverò alla numero 100”. Ma sarà una festa, non semplicemente la richiesta di un gesto da fare in “solitudine”. “Dopo- l’invito di Michele- mangeremo la torta”.




Siracusa. La morte di Licia Gioia, il processo: per i periti del gip "fu suicidio"

C’erano anche i genitori di Licia Gioia in aula oggi a Siracusa, nella nuova udienza del processo per la morte del maresciallo dei Carabinieri. La Gioa venne trovata senza vita nella notte del 28 febbraio 2017, nella villa di contrada Isola dove viveva insieme al marito, il poliziotto Francesco Ferrari, 46 anni, accusato di omicidio.
I periti del gup del Tribunale hanno confermato in aula la tesi del suicidio, come sostenuto dalla difesa dell’imputato. In aula è andata in scena una sorta di simulazione dei tragici istanti durante i quali ha perduto la vita Licia Gioia.
Ma la famiglia del maresciallo non crede alla teoria del suicidio, così come l’accusa che batte ancora sull’omicidio avvenuto al culmine di una lite. La foto scattata dai Ris sulla scena del delitto, e mostrata dal pm Bono nel corso della precedente udienza, sarebbe un elemento importante a conforto della tesi. Ne è convinto anche l’avvocato della famiglia Gioia, Aldo Ganci. In quella foto si vede un dettaglio su cui si sono soffermati gli esperti: puntini rossi sul palmo della mano destra di Licia Gioia. “Se fosse stata lei ad impugnare la pistola, quei particolari non sarebbero mai potuti emergere”, aveva ammesso il legale lasciando quindi intendere che un
suicidio sarebbe altamente improbabile.
“Non ci sorprende che i periti continuino a sostenere la tese del suicidio. Lo hanno fatto sin dal primo momento, non ci attendevamo altro. Sono però emerse delle prove che, a nostro avviso, permettono di sostenere che nostra figlia sia stata uccisa”, il commento dei genitori del maresciallo dei Carabinieri. Se ne ritornerà a discutere il 26 marzo, data delle prossima udienza.




Amministrative 2018: il Cga decide sul commissariamento di Palazzo Vermexio

Tra 48 ore il Cga di Palermo scriverà un altro capitolo nella complessa vicenda del contestato risultato delle elezioni amministrative 2018 a Siracusa. Si riparte dalla sentenza del Tar del 6 dicembre (annullamento della proclamazione degli eletti e ripetizione delle elezioni in 9 sezioni) e dalla sospensiva d’urgenza disposta proprio dal Consiglio di Giustizia Amministrativa.
Mercoledì 15 gennaio, il Cga deciderà in contradditorio tra le parti se confermare o meno la sospensiva dell’efficacia della sentenza del Tar di Catania sul ricorso presentato da Ezechia Paolo Reale. Se venisse confermata, si andrebbe avanti con la giunta Italia al suo posto in attesa di pronunciamento nel merito. In caso contrario, verrebbe nominato un commissario per il Comune di Siracusa e sarebbe annullata la proclamazione degli eletti, come da sentenza precedente del Tar. Non si andrebbe subito ad elezioni perchè bisognerebbe comunque attendere la famosa pronuncia nel merito ovvero la decisione finale del Cga: confermare il risultato elettorale? Rivotare in 9 sezioni o in 21? La decisione avverrà in un secondo momento e non il 15 gennaio.
“A me sembrerebbe corretto procedere con la nomina di un commissario, una decisione che sembra ovvia. Però spetta al Cga, non mi permetto di anticipare i giudizi”, taglia corto Ezechia Paolo Reale. “La città non ha ben compreso l’importanza di quello che sta accadendo”, spiega in diretta su FMITALIA. “C’è la consapevolezza che i risultati elettorali non coincidano con i voti espressi e mi pare una consapevolezza diffusa. Che poi questo significhi annullare le elezioni o meno, importa poco. Quello che la gente non ha compreso è quanto diffusa sia questa irregolarità e quanto sia pericoloso che in alcune sezioni siano sparite le schede elettorali. Ci sono tre sezioni con 400 votanti e appena 30 voti registrati o 700 votanti e un numero di voti maggiore”.
C’è poi il livello politico del problema che Ezechia Paolo Reale sintetizza con poche parole: “ci sono stati degli eletti che non dovevano essere eletti e viceversa. Quali saranno le conseguenze, lo decideranno ora i giudici. Volevo dimostrare che l’elezione era irregolare: se per via di brogli, disattenzione o incapacità nei seggi non so dirlo, ma poco conta. Fosse anche disattenzione, ne risponde comunque il Comune di Siracusa che ha organizzato le elezioni. Io volevo portare a conoscenza della città come si sono svolte le elezioni ed ho già raggiunto il mio scopo”.
Una battaglia che ha tolto entusiasmo verso la politica allo stesso Reale. E candidamente lo ammette. “Ho visto lo scempio che si è fatto della democrazia e l’assoluta indifferenza della popolazione. E per questo ho ripensato ai motivi per cui dovrei impegnarmi. Intanto, però, prendo atto che questo ricorso sta facendo lavorare bene l’amministrazione”, aggiunge riferendosi ad alcuni ultimi atti della giunta Italia come l’approvazione dello schema di bilancio 2020/2022. “Se approvazione entro febbraio, certo buon risultato. Però bisognerebbe capire se si tratta di un bilancio fatto bene o meno…”.
Ed a chi chiede se non sarebbe stato meglio procedere ad un immediato riconteggio dei voti, Reale risponde diretto. “Il Tar poteva decidere così e sarebbe stata scelta intelligente. Ma quando c’è il sospetto del ricorso alla scheda ballerina, non si può ricontare. Il voto potrebbe essere stato condizionato e quindi il Tribunale Amministrativo ordina l’annullamento delle votazioni”, il pensiero di ordine generale.




Siracusa. Reddito di Cittadinanza, obbligatorio lavorare: "Pronti tra qualche settimana"

Una serie di aspetti ancora da chiarire prima che il Comune di Siracusa possa far partire, come previsto dal decreto del Ministro del Lavoro, le attività destinate a chi percepisce il reddito di cittadinanza. Le linee guida sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 gennaio scorso. Chi percepisce il reddito di cittadinanza,ovviamente anche a Siracusa, dovrà dunque lavorare per poter continuare a percepirlo, nelle more che,in teoria, possa essere inserito o reinserito nel mondo del lavoro. L’assessorato alle Politiche Sociali sta conducendo una serie di verifiche, che si incastrano con un altro percorso avviato, sempre sulla base di linee guida (precedenti) tracciate dal Governo, in questo caso per la costituzione di equipe multidisciplinari che entrino in ballo a seconda dei singoli casi legati a cittadini presi in carico dalle Politiche Sociali.Resta ancora da capire in quali settori dell’ente possano essere inserite le attività a cui saranno destinati quanti percepiscono il reddito di cittadinanza. Non è escluso che possa trascorrere ancora qualche settimana prima di avere le idee chiare. “Stiamo definendo proprio in questi giorni- spiega l’assessore Alessandra Furnari- quanto servirà per avviare l’assegno di servizio civico relativo alle graduatorie del 2017. I primi quaranta dovrebbero cominciare a breve e partiranno dal cimitero comunale, con piccoli interventi e con la vigilanza, visti i diversi episodi che sono stati registrati all’interno della struttura comunale. E’ stato necessario attendere anche i tempi relativi alla stipula di specifiche polizze assicurative. Nel frattempo, abbiamo avviato gli approfondimenti di quanto previsto dalle linee guida relative al reddito di cittadinanza. Se da una parte, ad esempio, prevedono un inserimento in ordine cronologico, dall’altro lato si indica come aspetto prioritario l’inserimento nelle attività di quanti percepiscono il reddito di cittadinanza di importo più alto. Quello che è certo è che saranno svolte attività a beneficio della collettività”.




Il testimone accusa: "mi ha investito per uccidere". Il giudice lo rimette in libertà

Una lite al pub, poi l’incidente. “Mi ha investito volontariamente”, ha accusato in aula il ragazzo chiamato a testimoniare nel processo che vede imputato Danilo Carbè. Il 24enne avolese è accusato di tentato omicidio. Era stato arrestato dai carabinieri di Avola nel giugno del 2019 perchè ritenuto responsabile di avere travolto con la propria auto il teste, dopo una lite scoppiata poco prima in un locale della cittadina siracusana.
Sin dalle prime battute del procedimento in corso al Tribunale di Siracusa, il 24enne ha negato di aver agito con lo scopo di uccidere. Lo ha ribadito in aula Antonino Campisi, avvocato difensore, che ha visto accolta la richiesta di revoca degli arresti domiciliari.
Secondo la difesa, Carbè sarebbe rimasto vittima a sua volta di un’aggressione con più persone coinvolte. Spaventato, sarebbe scappato in auto finendo accidentalmente per investire il teste che, imprudentemente, avrebbe provato a fermare la corsa.