Sgominata banda di truffatori attiva tra Siracusa, Napoli e Cagliari

Anche la provincia di Siracusa coinvolta nell’indagine dei Carabinieri di Roma Casilina che ha scoperto e fermato un sodalizio criminale specializzato nella produzione di documenti falsi per ritirare ed incassare titoli di credito di altre persone.
Sono 11 gli arresti (2 a Lentini) e 3 le persone sottoposte all’obbligo di presenza in caserma tra Napoli, Siracusa e Cagliari. L’ordinanza è stata emessa dal gip di Roma su richiesta della Procura. Dovranno rispondere a vario titolo dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, ricettazione, possesso e fabbricazione di documenti falsi e sostituzione di persona.
In diversi casi, sarebbero stati accertati incassi di titoli di credito, che gli appartenenti al sodalizio avevano ottenuto presentandosi in prima persona, sostituendosi di fatto ai beneficiari, grazie all’utilizzo di falsi documenti.
I movimenti di denaro più consistenti, venivano indirizzati in più tranche a diversi conti correnti e carte ricaricabili intestati a persone compiacenti o inesistenti e creati con falsi documenti. Gli investigatori ipotizzano la capacità del sodalizio di movimentare somme di diversi milioni di euro.




In Prefettura focus su Rosolini, domani manifestazione di solidarietà per Gerratana

Dopo l’intimidazione al presidente del Consiglio comunale di Rosolini, Piergiorgio Gerratana, focus in Prefettura sulla sicurezza nella cittadina siracusana. La riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico è stato incentrato sugli ultimi eventi, analizzati alla presenza del sindaco di Rosolini, Giuseppe Incatasciato, e del prefetto, Giusy Scaduto.
Al termine, sono state concordate iniziative congiunte sotto il profilo della prevenzione tra cui il potenziamento del sistema di videosorveglianza, grazie al progetto già avviato dall’amministrazione comunale, e il rafforzamento della cooperazione interistituzionale, insieme ad un necessario coinvolgimento della comunità rosolinese nel complesso cammino delle azioni a tutela della legalità, in ogni settore.
Rosolini, intanto, si mobilita per dire no alla criminalità con una manifestazione di solidarietà per Gerratana, organizzata per domani alle 18 con appuntamento in piazzetta Saro Adamo. “Rosolini non si piega” lo slogan scelto per quella che vuole essere una mobilitazione popolare dalla parte della legalità.




Spiraglio per i lavoratori Fortè, società ammessa all'amministrazione straordinaria

Si aprono spiragli per i lavoratori dei supermercati ad insegna Fortè. Il Tribunale di Catania ha ammesso all’amministrazione straordinaria il gruppo Meridi, titolare del marchio, che controlla oltre 90 punti vendita in Sicilia con circa 500 dipendenti. Una buona notizia anche per i 20 dipendenti dei punti vendita siracusani, da alcuni giorni in sciopero ad oltranza. I giudici nel provvedimento hanno nominato anche tre commissari.
L’amministrazione straordinaria permette di proseguire il percorso che, attraverso gli ammortizzatori sociali, permetterà il salvataggio del maggior numero possibile di market e di dipendenti.
“Ci aspettiamo adesso un piano di rientro immediato serio delle spettanze già vantate dai lavoratori che sono stati mortificati in questi mesi. Dal canto nostro – dice il segretario provinciale della Filcams, Alessandro Vasquez – proseguiremo nelle azioni legali e contemporaneamente di lotta sindacale. Valuteremo come muoverci dato che i punti vendita e gli addetti sono stati lasciati nella totale anarchia decisionale da parte di un’azienda che ha affamato le famiglie interessate in questi mesi”.
Ritorna in pista quindi anche la trattativa con Apulia, fattore determinante per l’ammissione all’amministrazione controllata richiesta dalla Meridi.




Siracusa. "Aiutiamo la piccola Emma", raccolta fondi on line per la sua battaglia

La piccola Emma ha bisogno di aiuto. Serve rimettere in moto il senso di comunità di cui spesso Siracusa, la sua città, si mostra capace. Parte un appello e parte una raccolta fondi on line. La piccola Emma ha meno di tre anni. E’ nata il 7 luglio del 2017 da mamma Paola e papà Marco. La gioia di una nascita, l’amore che si moltiplica, i sorrisi che una bambina vivace come lei riesce a regalare. Poi arriva una notizia che è una coltellata dritta al cuore e che lo trafigge. Emma ha una brutta malattia, terribile, una di quelle che non si vogliono nemmeno nominare e che fanno tanta, tantissima paura. Una battaglia che la piccola sta combattendo insieme alla sua famiglia. La descrivono come una bimba forte, caparbia, da fare invidia a un supereroe. Ma per affrontare questo percorso serve anche tanto altro. Non bastano le cure, servono risorse, ne servono tante. Parte, dunque, la raccolta sul sito gofundme.com. Il link sta facendo il giro del web. Per raggiungerlo, clicca qui. Ciascuno faccia quello che è nelle proprie possibilità, è la richiesta della famiglia, che chiede anche tante preghiere per Emma.




Ghiaccio e brina sulle strade, la situazione sulle strade della zona montana siracusana

Temperature in rialzo nella zona montana di Siracusa ma l’insidia ghiaccio e brina sulle strade è ancora presente. I mezzi spargisale lavorano ininterrottamente da giorni, in collaborazione tra comuni vicini come disposto di recente dall’intesa nata su input della Prefettura di Siracusa.
Rimangono però tratti a “rischio” lungo i quali viene raccomandata la massima prudenza. Come sulla provinciale Ferla-Buccheri. Giacchio segnalato a partire dal bivio per Pedagaggi, arriva fino alla Buccheri-Palazzolo e poi ancora da Montelauro fino alle prime curve in direzione Monterosso.
Lungo molte di queste arterie vige l’obbligo di montare pneumatici da neve o catene a bordo.




Siracusa. Scuola al freddo, studenti in sciopero: "Entro domani tutto risolto"

Sarà attivo in giornata l’impianto di riscaldamento dell’istituto “Gagini”. Ieri, al rientro dalle vacanze natalizie, sorpresa poco gradita per gli alunni e per la dirigenza scolastica: la ditta incaricata del collaudo, nonostante le garanzie fornite prima della sospensione delle attività, non aveva ancora terminato l’intervento. Un ritardo che i ragazzi non hanno tollerato, decidendo di non seguire le lezioni. Sciopero, quindi, ieri e per molti anche oggi. La vicenda, come spiegano dalla direzione amministrativa, sarà certamente risolta entro domani mattina, quando gli ambienti saranno regolarmente riscaldati. La questione è più complessa di quanto possa apparire e non riguarda certamente un solo istituto scolastico. Le scuole superiori dipendono dall’ex Provincia, il Libero Consorzio Comunale, a cui spettano anche le spese relative alle manutenzioni e, come nella situazione specifica, della fornitura di carburante e di quanto serve per gli impianti di riscaldamento. La carenza di fondi ha, tuttavia, causato un chiaro “stop” da parte dell’ente, che ha comunicato ai dirigenti scolastici l’impossibilità di intervenire fino a quando non saranno accreditati i promessi fondi dalla Regione. Per il momento, insomma, le scuole si trovano davanti ad un bivio: anticipare le somme in attesa del rimborso o restare senza riscaldamenti, con le conseguenze del caso. Il Gagini ha individuato tra le voci del bilancio, facendo economia dove possibile, una parte delle somme necessarie, riuscendo a stipulare, a dicembre, non appena è scaduto il precedente contratto, che l’ex Provincia aveva in essere con una ditta, un nuovo contratto con una nuova impresa. I tempi sono poi stati quelli tecnici. Un impianto da visionare per intero e poi da collaudare valvola per valvola, spiega la dirigenza amministrativa. Da domani, insomma, tutti nuovamente in classe al “Gagini”. Il problema, in linea generale, però, resta e continua a dipendere dalla complessa vicenda che riguarda le ex Province e quella di Siracusa in misura ancora maggiore.

(Foto: repertorio)




Il siracusano Salvo Veneziano torna nella casa del Grande Fratello, dedica a Taricone

Ritorna in tv il siracusano Salvo Veneziano. Vent’anni dopo, è tornato nella casa del Grande Fratello Vip da cui due decenni addietro è nata la sua fama. Fu, infatti, uno dei concorrenti più amati della prima, storica edizione del reality trasmesso da Canale 5.
Salvo Veneziano ha già lasciato il segno, con una uscita a sorpresa che riscosso gli applausi del pubblico e del conduttore Alfonso Signorini. Poco prima di varcare la porta rossa, l’ex gieffino ha voluto ricordare il “guerriero” Pietro Taricone, con lui protagonista del Gf 1. “Voglio dedicare questa edizione alla mamma che ha perso 10 anni fa un figlio che 20 anni fa ha fatto la storia di questa trasmissione. Pietro Taricone, è giusto che venga ricordato”, le parole di Salvo Veneziano che ha così rotto il rigido rituale dell’ingresso nella casa. “Grazie Salvo, questa è una bella pagina del Grande Fratello che hai aperto inaspettatamente e per questo mi piace di più”, ha commentato tra gli applausi Alfonso Signorini.
Salvo Veneziano ha oggi 45 anni. Nel 2000 entrò come semplice pizzaiolo per uscire poi imprenditore: oggi è proprietario di una catena di pizzerie aperte in giro per l’Italia. Durante la sua esperienza nel reality, mostrò di avere qualche problema con la letteratura e i grandi scrittori del passato. Ma la sua genuina simpatia conquistò il pubblico: il siracusano arrivò infatti secondo nella prima edizione del Gf.
Sposato da oltre vent’anni con Giusy Merendino, Salvo è padre di 3 figli e già nonno di 2 nipoti, con un terzo in arrivo.




Nascondevano 21 chili di marijuana in casa, conviventi arrestati dalla polizia

Droga per 21 chili, marijuana. Per questo gli agenti del commissariato di Pachino hanno arrestato  Giuseppe Ferrara, 33 anni e Giorgina Zocco, sua coetanea.
In particolare, gli agenti, transitando in piazza Vittorio Emanuele, hanno notato Ferrara che, alla vista dei poliziotti, entrava rapidamente in un negozio. I poliziotti hanno deciso  di sottoporlo ad un controllo, a seguito del quale l’uomo è stato trovato in possesso di tre grammi di hashish.
Gli operatori di polizia hanno esteso il controllo all’autovettura di Ferrara rinvenendo un chilogrammo di marijuana occultata nei sedili posteriori.
Successivamente, gli agenti hanno effettuato una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo e della propria convivente, rinvenendo venti chilogrammi di marijuana, suddivisi in quattro scatole di cartone nascoste all’interno del ripostiglio.
I due  sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.




Ias, la presidenza della Brandara è un caso politico: Fava chiede la revoca alla Regione

“La permanenza di Maria Grazia Brandara alla presidenza della società Ias (Industria Acqua Siracusa) è un fatto politicamente inaccettabile, visto il suo pesante coinvolgimento nell’indagine sul ‘Sistema Montante’, l’inchiesta che la vede imputata di associazione a delinquere assieme all’ex presidente di Confindustria Sicilia ed il suo recente rinvio a giudizio a Barcellona Pozzo di Gotto per reati ambientali”. È quanto denuncia Claudio Fava che, con una interpellanza, chiede al Governo regionale, e segnatamente agli Assessori per l’Economia e per l’Energia e i Servizi di pubblica utilità, di adoperarsi con il CdA dell’IAS perché venga revocata la nomina della Brandara.
“In questi anni è emerso in modo evidente che la Brandara è stata il braccio operativo di Montante in un settore delicatissimo come quello della depurazione delle acque” continua Fava, “fatto ancora più inquietante proprio alla luce del recente rinvio a giudizio di Barcellona Pozzo di Gotto”.
“L’interesse di Montante in questo settore – ha ricordato il presidente della Commissione Antimafia – risulta acquisito nella sentenza di condanna emessa dal GIP di Caltanissetta che dedica un ampio approfondimento alla vicenda con un titolo emblematico: ‘L’ingerenza di Montante nell’IAS Spa’”.
Per Fava “il Governo regionale non può trincerarsi dietro tecnicismi giuridici: tre consiglieri d’amministrazione su cinque dell’IAS sono nominati dall’IRSAP, ente regionale. Occorre un’indicazione politica coerente e rigorosa: invece da oltre un anno e mezzo (l’indagine sulla Brandara risale al maggio 2018) il Governo regionale fa finta di non sapere, di non capire, di non poter intervenire.”
revoca della nomina della dottoressa Brandara quale presidente della società Ias”, dice ancora Claudio Fava.




Incidente frontale in autostrada a causa di una vettura contromano: quattro i feriti

Un inevitabile quanto incredibile incidente frontale è avvenuto sulla Siracusa-Catania, all’altezza di Villasmundo, in prossimità dea galleria di Agnone. Secondo una prima ricostruzione della Polizia Stradale, un’auto, una Tiguan che stava regolarmente transitando in direzione Siracusa, si è trovata davanti una vettura che avrebbe imboccato contromano l’autostrada, una Fiat 500 X. Non è stato possibile evitare l’impatto. Coinvolta, in maniera più lieve, anche una terza vettura.
Quattro i feriti, coscienti all’arrivo dei soccorsi. Due persone erano a bordo della 500 mentre tre erano gli occupanti della Tiguan. Per due loro necessari accertamenti sanitari.
Sul posto è stato richiesto anche l’intervenuto dell’elicottero del 118 per trasportare al Cannizzaro uno dei feriti. Diverse le ambulanze intervenute. Presenti anche Polizia Stradale e Vigili del Fuoco.

Foto archivio