Siracusa. Il mercato del contadino di Ortigia dove lo metto? Due opzioni per il futuro

Con la chiusura dell’Antico Mercato di Ortigia, edificio dichiarato momentaneamente inagibile a dicembre scorso, ha perso la sua casa il mercato del contadino del centro storico. Era oramai un appuntamento fisso per centinaia di habituè che la domenica mattina coglievano l’occasione per una spesa di prodotti del territorio a chilometro zero, dal pane al miele, dalle confetture ai formaggi, all’ortofrutta.
Per un paio di settimane si è provata la soluzione di piazza Cesare Battisti, esposta al vento, accettata a malincuore dagli standisti, circa una ventina. “Era una sperimentazione, della durata di due settimane”, spiega oggi l’assessore alle attività produttive, Cosimo Burti. “Pertanto ho proposto due nuove alternative, in attesa della riapertura dell’Antico Mercato. E le due opzioni sono quelle di piazza delle Poste e dei Villini”.
Ma nessuna delle due sembra convincere i produttori-espositori. E qualche perplessità trapela anche dal settore comunale che si occupa dei mercati. “Piazza Cesare Battisti era nata come soluzione temporanea. Alla prova dei fatti si è rivelata troppo angusta, con stand montati a ridosso delle attività commerciali lì presenti. Lo spazio è insufficiente in proporzione al numero degli espositori. Non è quindi una soluzione percorribile”, taglia corto l’assessore a cui i produttori del mercato del contadino hanno indirizzato una raccolta firme per un incontro ed una soluzione. “Possiamo incontrarci in qualunque momento vogliono, non serve una petizione. Aspetto a questo punto che mi dicano dove e quando così potrò illustrare loro meglio le due alternative possibili e potranno capire che nessuno vuole penalizzarli, anzi”, dice Cosimo Burti.
Per il momento, le parti si parlano a distanza ed a mezzo stampa. La sede di piazza delle Poste non piace agli espositori che “temono” la presenza di ambulanti abusivi in passato finiti al centro di storie di cronaca. “Non si devono porre loro quel problema. Sarebbero assistiti dalla Municipale. Loro sono in regola, a preoccuparsi e sloggiare devono essere gli abusivi”, spiega Burti. Quanto ai Villini, le perplessità degli standisti sono due: è una sede fuori Ortigia e troppo vicina a piazza Adda, dove si tiene un altro dei mercati del contadino cittadini. “Ma il mercato di piazza Adda si svolge il venerdì, ed ha una clientela diversa. Quanto alla posizione dei Villini, è strategica e di congiunzione tra zona umbertina e centro storico. Gli espositori che hanno partecipato alla fiera dei morti proprio ai Villini, dopo un avvio in sordina, hanno chiuso in crescendo sino al punto da richiederci giorni in più di permanenza. A questo punto, attendo una comunicazione da parte degli espositori del mercato del contadino di Ortigia: piazza delle poste o Villini?”.
Entro la chiusura della settimana dovrà essere risolta la querelle. “Ci sentiamo in transumanza, uno spostamento continuo. Oramai i tanti clienti che si erano affezionati non sanno più dove trovarci la domenica…”, dice sconsolata una delle produttrici che sin dal suo debutto partecipa ogni settimana al mercato di prodotti a chilometro zero del centro storico di Siracusa.




Incidente sulla Ferla-Buccheri, due feriti: per uno disposto elisoccorso al Cannizzaro

Incidente stradale sulla strada Ferla-Buccheri, nella zona montana di Siracusa. Coinvolte due vetture. Sul posto è intervenuta la Polizia Municipale di Ferla che ha chiesto l’intervento dell’elisoccorso partito dall’elipista di Palazzolo con l’assistenza del 118 di Palazzolo, del corpo di pubblica assistenza templare guidata da Salvatore Cappellani e dalla polizia locale con l’assessore Aiello.
Uno dei due feriti, politraumatizzato, è stato trasportato al Trauma Center del Cannizzaro di Catania. Non sarebbe in pericolo di vita. Si tratta di un 58enne di Palazzolo. Il secondo ferito è stato accompagnato in ambulanza all’ospedale Umberto I di Siracusa. Le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni. Dinamica dell’incidente ancora da chiarire.




Augusta. Una elettropompa in condotta di rinforzo per limitare i disagi in zona Isola

Una elettropompa nella condotta di rinforzo per cercare di limitare i disagi che da 80 giorni tormentano i residenti del centro storico di Augusta. In zona Isola, dopo il rinvenimento nell’acqua di tracce di ammonio, è un calvario continuo. Acqua solo con le autobotti, insufficiente per gli usi quotidiani. L’assessore Roberta Suppo ha incontrato oggi i cittadini che hanno avviato nelle ultime giornate forti azioni di protesta ed ha subito dopo illustrato come l’amministrazione intende procedere per far fronte all’emergenza che sconta anche quelle che vengono ritenuto alcune croniche carenze della rete idrica megarese.
“Verrà montata l’elettropompa nella condotta di rinforzo, quella che collega la zona della Borgata con l’Isola. Si stima che i due impianti, funzionando contemporaneamente, non soddisferanno del tutto il fabbisogno idrico, pertanto, fino all’inizio dei lavori di reincamiciatura, si avrà l’esigenza di continuare ad attingere dal pozzo dei Giardini Comunali”, ha detto l’assessore senza nascondere come per la soluzione definitiva servirà ancora del tempo.
Intanto, migliorano le condizioni dell’acqua monitorata con continui campionamenti. “Allo stato attuale, dai prelievi effettuati nell’ultima settimana, si evince una costante diminuzione della torbidità dell’acqua erogata nella zona. Resta ancora in vigore l’ordinanza di non potabilità, per cui l’acqua non può essere ingerita nè incorporata negli alimenti, ma può essere utilizzata per tutti gli altri usi igienici”.
Nel caso in cui alcuni utenti dovessero riscontrare un’eccessiva torbidità dell’acqua nella loro fornitura, l’invito del Comune di Augusta è di segnalare immediatamente la situazione al Comando dei Vigili Urbani (0931.512288), al fine di permettere alla squadra lavori di effettuare verifiche all’ingresso del contatore.




Arrestato per evasione, assolto dal Tribunale: era stato buttato fuori casa dai parenti

Non fu evasione, semmai “altro”. Un 23enne di Avola è stato assolto dall’accusa di aver violato la misura degli arresti domiciliari a cui era sottoposto. Lo ha deciso il Tribunale di Siracusa chiudendo così una vicenda nata nel 2016, quando il ragazzo venne sorpreso fuori dalla sua abitazione ed arrestato per evasione dagli arresti domiciliari.
Determinante, nel processo, è risultata una testimonianza che ha permesso di scoprire che il giovane non si sarebbe allontanato di sua volontà dalla casa dove era ristretto ai domiciliari. Sarebbe stato invece buttato fuori dai parenti, dopo una lite scoppiata tra le mura domestiche. E proprio in quel convulso momento, sarebbero arrivati gli aventi che hanno trovato il ragazzo all’esterno e pertanto lo hanno arrestato per evasione.
Il fatto non costituisce reato, ha sentenziato il giudice. Per la soddisfazione dell’avvocato difensore Natale Vaccarisi. “E’ stato possibile escludere il dolo, seppur generico, in capo all’imputato ed è arrivata l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato”. 
Il pm aveva invece chiesto una condanna ad 8 mesi di reclusione.




Siracusa. In pensione il presidente del Tribunale, Maiorana. Al suo posto un reggente

È andato in pensione il presidente del Tribunale di Siracusa, Antonio Maiorana. Per anni ha guidato gli uffici del palazzo di viale Santa Panagia e nei giorni scorsi, non senza emozione, ha salutato i colleghi di lavoro ed i dipendenti. La presidenza del Tribunale è stata affidata per il momento ad un reggente, in attesa della prossima nomina del Consiglio Superiore della Magistratura.
In questi lunghi anni, tanto proficuo lavoro per Maiorana ma ha l’amarezza per un paio di vicende che hanno colpito l’immagine della magistratura aretusea. Come l’indagine sul cosiddetto Sistema Siracusa che portò all’arresto di 15 persone, nel febbraio del 2018, tra cui l’ex pm Giancarlo Longo, accusato di aver intascato soldi per aggiustare sentenze in favore di gruppi imprenditoriali vicini ai alcuni professionisti del posto, tra cui gli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore.
Ed in precedenza, la sparizione da una stanza del tribunale delle schede elettorali relative alle elezioni regionali del 2012. Vennero poi ritrovate, in parte, e per quella vicenda è finito sotto processo un dipendente del palazzo di giustizia di Siracusa. Dalle schede scomparse partì il ricorso del parlamentare regionale Pippo Gennuso che portò alla ripetizione nell’ottobre del 2014 delle elezioni in sole 9 sezioni. Gennuso scalzò così dal seggio dell’Ars Pippo Gianni, attuale sindaco di Priolo.
Vicende che non hanno però toccato la presidenza di Maiorana che, a parte questo due episodi, ha visto crescere uffici, funzioni e professionalità che operano all’interno del Tribunale di Siracusa.




Siracusa. Battaglia per la differenziata tra inquilini: le "istruzioni" per stranieri disattenti

La “battaglia” della differenziata si combatte anche all’intorno dei singoli condomini e dei palazzi siracusani. Da una parte quelli che fanno le cose per bene, dall’altra quelli che se ne fregano. In alcuni casi si rasenta lo scontro tra vicini di pianerottolo, con foto scattate di nascosto e minacce di denuncia.
Alzano la testa quelli corretti e lo fanno anche in un contesto particolare, come ad esempio quello di Ortigia. Il centro storico affascina i viaggiatori ed alcuni decidono di diventare residenti, almeno per parte dell’anno, acquistando un appartamento tra i vicoli ed i cortili barocchi.
Nonostante provengano da Paesi di comprovata civiltà occidentale, dove la differenziata è la regola sin dai primi anni 90, mostrano però di avere poca dimestichezza o poca voglia di adattarsi ai comportamenti richiesti a Siracusa. Capita così, che lascino i sacchi con i loro rifiuti senza rispettare le giornate di conferimento e facendo confusione tra le frazioni esposte. In più, spesso neanche conferiscono dentro i mastelli condominiali ma lasciano il sacco davanti alla porta, sul pianerottolo o sulle scale. E tocca agli altri inquilini, quelli corretti, sistemare la situazione ed occuparsi anche della spazzatura del vicino straniero che proprio educato non pare essere.
Qualcuno, stanco della situazione, ha deciso di lasciare sul sacco di spazzatura lasciato sul pianerottolo un messaggio. Ovviamente scritto in inglese, per favorire all’amico internazionale la comprensione: “la spazzatura deve essere conferita nei giorni e nei modi previsti”, recita il messaggio tradotto. “Plastica e metalli vanno in sacchi trasparenti, piazzati all’esterno dell’edificio il lunedì sera, dopo le 20 e non vanno inseriti nei carrellati neri”.
Un messaggio che si spera possa sortire gli effetti sperati. Le attuali brochure per la differenziata non riportano indicazioni in inglese, lingua di cui sono pratici molti tra i visitatori stagionali. Piuttosto che informarsi sulle regole del luogo, preferiscono evidentemente adattarsi a vista. Sacchi ovunque? Lo facciamo anche noi. E all’interno dei condomini inizia la guerra di pianerottolo per la differenziata corretta.




La Regione "trova" 1,2 milioni per la ex Provincia di Catania, niente per Siracusa

La Regione è in esercizio provvisorio ma riesce a recuperare 1,2 milioni di euro per la Città Metropolitana di Catania, ovvero la ex provincia regionale etnea. Per Siracusa, dove il Libero Consorzio è in agonia continua, niente. Il deputato regionale Stefano Zito (M5s) salta dalla sedia alla vista del provvedimento. “Siamo di fronte all’ennesima discriminazione del Governo Musumeci nei confronti della città di Siracusa. Posso pure capire che ci sia un occhio di riguardo verso la città metropolitana di Catania, che è poi quella dello stesso presidente, ma così non va affatto bene”, le sue parole rilanciate su facebook.
“Giusto supportare i lavoratori della Città Metropolitana di Catania ma sarebbe stato opportuno prevedere anche una somma per il Libero Consorzio di Siracusa così da poter pagare le tredicesime dei dipendenti e qualche altra spesa visto che mancano 5,5 mln per chiudere il bilancio. Ovviamente questa ingiustizia non può passare nel silenzio. In commissione bilancio sarà battaglia”, annuncia Zito.




Lavori sulla tangenziale, tempi più lunghi da Fontanarossa a Siracusa

Iniziano i lavori di realizzazione della nuova rotatoria tra la tangenziale ovest di Catania e l’asse dei servizi e varia il percorso che dall’aeroporto Fontanarossa conduce a Siracusa. Tempi di percorrenza che diventano più lunghi di circa 15 minuti secondo le stime effettuate. Questo, per via della chiusura al traffico della rampa di immissione in tangenziale ovest per i veicoli provenienti dall’aeroporto e diretti, appunto, a Siracusa. I lavori si protrarranno per qualche mese, data prevista per la conclusione, il 30 aprile prossimo. Variazioni anche per i veicoli provenienti da Messina, con la chiusura della rapa di uscita dalla tangenziale ovest di Catania. In  tal caso sarà necessario uscire alla precedente uscita, “Catania Zia Lisa” e percorrere il tratto finale della Palermo Catania. Anche in questo caso, dunque, tempi di percorrenza più lunghi per la prima parte dell’anno. Non sono escluse code e disagi.




Siracusa. Whatsapp + Carabinieri contro i ladri: si moltiplicano i gruppi nelle zone balneari

Fa proseliti e diventa un modello da ricalcare quello studiato dai residenti dell’Arenella, con il loro gruppo Whatsapp con cui vengono segnalate anomalie e persone sospette, in costante collegamento con i carabinieri. Dopo l’articolo pubblicato da SiracusaOggi.it, in cui viene illustrato il sistema, fatto di informazioni scambiate sulla chat, foto, video e tutto quello che serve per tenere sotto controllo la zona, anche i residenti della Fanusa, con l’associazione TFM (Terrauzza Fanusa Milocca) adottano lo stesso sistema e si dotano di un analogo gruppo. Lo comunica il presidente, Luca Miceli, ritenendo valido il modello studiato e ormai rodato dei “colleghi” dell’Arenella. “Anche noi- spiega Miceli- segnaliamo ladri e sporcaccioni al comando dei carabinieri”. A qualsiasi ora del giorno e della notte, insomma, i vicini di casa si danno una mano a vicenda e collaborano con le forze dell’ordine. Nei giorni scorsi, proprio con questo sistema, sono stati arrestati per tentato furto in un’abitazione due giovani.




Ippodromo del Mediterraneo, ministero condannato: "versi sovvenzioni tagliate nel 2017"

Il Ministero delle Politiche Agricole dovrà versare all’Ippodromo di Siracusa le sovvenzioni “tagliate” a dicembre 2017. Lo ha stabilito il Tar Lazio nella sentenza che accoglie il ricorso della società Ippomed – gestore dell’impianto – contro il decreto del Ministero sull’erogazione dei finanziamenti «con il quale si sono stabiliti consistenti tagli di bilancio dell’esercizio 2017». In particolare, per il mese di dicembre di quell’anno, le giornate di corse passarono da sette a cinque: una riduzione che aveva comportato la riduzione «dello stanziamento residuo ordinario» del 54,04% e aveva inciso «sui parametri di valutazione della classifica dell’ippodromo».
Il Ministero dovrà dunque «rideterminare il calendario delle corse del mese di dicembre 2017 ed il relativo ammontare delle sovvenzioni dovute» ed erogare «gli importi corrispondenti entro una misura percentuale da determinarsi nell’accordo tra le parti», oppure, «in misura non superiore al 20% del dovuto»