Fiamme nella chiesa di San Paolo a Solarino, danneggiato ciclo pittorico. Le foto

Un incendio si è sviluppato in serata nella chiesa di San Paolo a Solarino. Fiamme sul tetto, costituito da incannucciato e travatura in legno. Vigile del Fuoco a lavoro per limitare i danni, ancora da quantificare.
Secondo le prime informazioni, le fiamme avrebbero danneggiato il tetto di canne e gesso, in corrispondenza del ciclo pittorico che decora il soffitto della chiesa. Evidenti i danni sul riquadro dedicato a San Paolo in catene, prima del transetto e verso il presbiterio. Da verificare anche le condizioni della travatura.

Per favorire l’intervento dei Vigili del Fuoco è stato anche necessario chiudere al transito il prospiciente tratto stradale.
Non sono ancora state chiarite le cause all’origine dell’incendio. Forse un corto circuito nel lampadario centrale.




Lunedì l’ultimo saluto a Giuseppe Pellizzeri, funerali in Santuario

I funerali di Giuseppe Pellizzeri, 37enne ucciso lo scorso martedì 10 giugno in via Elorina, si terranno lunedì 23 giugno alle ore 15:30 presso il Santuario della Madonna delle Lacrime. Dopo il via libera della Procura di Siracusa e la consegna della salma alla famiglia, amici e parenti potranno dare l’ultimo saluto al Tenente di Vascello della Guardia Costiera.
Intanto, sul luogo del delitto sono comparsi fiori, lettere, fotografie e una targa in marmo con la scritta: “Sarai sempre il mio campione. La mamma”. Lungo via Elorina, nel punto in cui Giuseppe Pellizzeri è caduto a terra, ferito a morte da due colpi di pistola, si respira un profondo dolore.
Per l’omicidio si trova in carcere il 30enne Francesco Mirabella, reo confesso poche ore dopo il tragico episodio. Alla base del gesto, dissidi economici che avrebbero inasprito i rapporti tra le due famiglie, fino allo scontro culminato nella tragedia di via Elorina.
È stata ritrovata anche l’arma del delitto, una pistola calibro 7,65, che era stata frettolosamente gettata in mare. È stato lo stesso indagato a fornire agli investigatori le indicazioni utili al suo recupero.




Peparini e la sua Iliade, dietro le quinte dell’atteso spettacolo in anteprima a Siracusa

Coinvolgimento allo stato puro. L’Iliade, per la regia di Giuliano Peparini, che andrà in scena al Teatro Greco di Siracusa dal 4 al 6 luglio, sarà tutto questo. Storia, mito e modernità si intrecciano e rendono l’immortale poema di Omero attuale.
Il regista, ormai al terzo anno consecutivo a Siracusa, dopo “Ulisse, l’ultima Odissea” e “Horai – Le quattro stagioni”, sorprende ancora, proponendo una rilettura del poema di Omero con uno sguardo moderno.
Non ci sono guerrieri invincibili, ma detenuti che combattono nelle celle e non più sui campi di Troia.
L’Iliade di Giuliano Peparini non è solo un racconto di guerra, ma parla di noi: della società.
Dal 4 al 6 luglio, al Teatro Greco di Siracusa, sarà un evento speciale tra danza, musica, poesia e parola.
La Fondazione INDA, questa mattina, ha presentato la quarta produzione della stagione 2025 al Teatro Greco di Siracusa: L’Iliade diretta da Giuliano Peparini, nella sede del Distaccamento Aeronautico di Siracusa.
Durante l’incontro c’è stata l’occasione per mostrare una breve anteprima dello spettacolo.
Con Giuseppe Sartori, Vinicio Marchioni, Giulia Fiume, Gianluca Merolli, Danilo Nigrelli, Jacopo Sarotti, i performer della Peparini Academy e gli allievi dell’Accademia del Dramma Antico.

Per Marchioni, prima volta al Teatro Greco di Siracusa. Le sue parole:

Ormai di casa, ma sempre sorprendente, Giuliano Peparini:

IL ruolo di “Achille” è interpretato da Giuseppe Sartori:

IL ruolo di “Andromaca” è interpretato da Giulia Fiume:

Le parole del presidente della Fondazione Inda, Francesco Italia:

Le parole del Consigliere Delegato della Fondazione Inda, Marina Valensise:




La Mazzarrona cerca un futuro, focus in Consiglio comunale. Interventi, progetti e proposte

Mazzarrona, popoloso rione organico al quartiere Grottasanta, è diventato suo malgrado simbolo della periferia siracusana. I residenti si sentono lontani dalle attenzioni delle amministrazioni che si sono succedute nel tempo. E nonostante i proclami che accompagnano ogni tornata elettorale, la periferia continua a sentirsi distante dal resto della città.
Oggi Mazzarrona è una successione di edifici su edifici, tra eleganti cooperative e appartamenti di edilizia popolare. Pochi servizi, sia pubblici sia privati, poche occasioni di socializzazione e ancor meno occasioni praticare sport o attività culturali.
Nel corso degli ultimi mesi, è nato un comitato spontaneo di residenti che spinge per vere azioni di riqualificazione. L’occasione è stata fornita dal progetto – poi spostato – di realizzare un ccr in via don Sturzo. Da lì è partito un movimento di opinione arrivato sino al quarto piano di Palazzo Vermexio. E così di periferia e Mazzarrona si è discusso in Consiglio comunale, grazie ad un odg del Partito Democratico.
La discussione in Aula, a cui ha preso parte anche il sindaco Francesco Italia, è stata particolarmente vivace. “Solo per l’area di Mazzarrona abbiamo già speso ed investito 16,5 milioni di euro in opere pubbliche e attività. A queste somme si aggiungono altri 2,5 milioni di progetti FUA, per un totale di 19 milioni. Sfido chiunque a trovare un’altra amministrazione di Siracusa che, nella storia, ha destinato così tante risorse a Mazzarrona”, rivendica proprio il primo cittadino. “E’ chiaro che per i risultati occorre tempo. Per esempio, con la riqualificazione dell’ex scuola di Via Algeri sposteremo lì il Comando della Polizia Municipale, l’Ufficio Mobilità e Trasporti, il 118, il Consultorio Familiare. Questa attività porterà dei frutti nel tempo”, aggiunge. E ancora: “Abbiamo investito 11 milioni di euro per l’efficientamento energetico e quindi rifare tutte le facciate, le coperture dei palazzi di largo Luciano Russo e via Sturzo, e queste azioni ovviamente hanno dei benefici invece immediati. Sempre a valere da quel finanziamento, abbiamo realizzato un campo di calcetto su via Cassia. E funziona. Come funzionano la casetta dell’acqua, come funziona il CCR mobile, come funzionano i solarium e come funzionano le linee di trasporto pubblico locale che abbiamo attivato da e per Mazzarrona. Tutto questo prima non c’era. Forse non è però ancora percepito perchè serve ancora tempo. Ma è troppo facile, è troppo populistico dire che i risultati non si vedono. Poi si può dire che 19 milioni non bastano, che ne dobbiamo spendere altri 20, altri 30, altri 50. E io dico: magari, mi auguro che negli anni che ci rimangono e con le amministrazioni che verranno dopo di noi si arrivi a fare ancora di più”.
Non solo grandi progetti, però. Anche le piccole cose chiedono attenzione: le pensiline alle fermate del bus, le famose paline di infomobilità a led, la cura del verde e dei terreni incolti tra i palazzi. “Non c’è dubbio, viviamo in un contesto dove tutto è superveloce mentre i tempi della pubblica amministrazione sono purtroppo spesso lunghi. Abbiamo già acquistato le pensiline per la maggior parte delle fermate dei pullman della città e saranno piazzate entro fine anno. Da amministratore – spiega Italia – dico che è un’esigenza a cui abbiamo già dato una risposta. Certo, per la vita cittadina si ha più fretta. E poi ci sono anche i problemi che si possono risolvere, quelli che hanno una soluzione molto più complessa. Ad esempio: mi dicono che ci vuole la Posta. Ma non è che io posso aprire l’ufficio postale in via Algeri…”.
Questione ordine pubblico. I fuochi d’artificio, gli scooter che sfrecciano, le auto che corrono. “Ho chiesto più volte una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica su questi temi. Da solo, non posso ad esempio impedire ai motorini di impennare, perché ho l’esercito per le strade di Siracusa. Possiamo mettere, come stiamo facendo, i dossi e li metteremo anche a Mazzarrona”.
Sara Zappulla, consigliera comunale del Partito Democratico, commenta che “prima di ogni progetto, prima di ogni piano urbanistico o opera pubblica, devono venire le persone. Serve ascoltare i bisogni quotidiani del quartiere, serve parlare di sicurezza, manutenzione, spazi di socialità, opportunità per i giovani. E così costruire risposte insieme ai cittadini, passo dopo passo”. Il confronto, spiega, deve diventare metodo. “Abbiamo avanzato alcune proposte come portare nuovi servizi pubblici e valorizzare le bellezze naturali del quartiere per renderlo un luogo vivo anche culturalmente; ma ciò che conta di più è definire un metodo stabile di confronto: senza partecipazione reale e continua, nessun progetto sarà davvero utile o duraturo”.
Sempre dai banchi dell’opposizione, fa sentire la sua voce Paolo Cavallaro (FdI). “Il sindaco ha elencato tutta una serie di opere in corso di realizzazione e altre da realizzare, ha parlato di milioni di euro spesi. Ma la realtà è che non bastano piccoli e sporadici interventi per riscattare questa parte della città da anni di abbandono e mortificazioni. È necessaria una visione nuova e un metodo diverso, che parli di confronto e condivisione, per rendere la Mazzarrona un quartiere vivibile. Mancano uffici comunali, servizi, luoghi di aggregazione, cinema, teatri; la politica ha gli strumenti per attrarre investimenti e imprimere una svolta. Ho sfidato il sindaco a provare a volare alto, coinvolgendo l’università di architettura, esperti e professionisti in urbanistica, provando a cogliere l’opportunità del gemellaggio con la città di Würzburg, esempio di attenta e intelligente rigenerazione urbana. La Mazzarrona, luogo di straordinaria bellezza, ha visto l’edificazione selvaggia volta, più che a creare luoghi abitativi forniti di infrastrutture e servizi, a soddisfare le speculazioni dei palazzinari. Ora occorre trovare spazi di condivisione, alzando il livello del confronto, per provare a costruire un futuro diverso”.
“Non posso accettare che qualcuno vada a raccontare a quei cittadini che nessuno fa niente per loro, che non è stato fatto niente. Perchè i fatti sono proprio diversi”, taglia corto in replica il sindaco Italia.




Fermata Versalis da luglio, siglato il verbale. Femca Cisl e Uiltec “Lavoratori tutelati”

E’ stato sottoscritto oggi, nello stabilimento Versalis di Priolo, il verbale relativo alla fermata programmata degli impianti Aromatici ed Etilene, prevista a partire dal prossimo 1 luglio. Il passaggio tecnico si inserisce nel più ampio percorso di confronto nazionale avviato sul piano di Trasformazione e Rilancio del gruppo Eni-Versalis, già formalizzato con il Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso 10 marzo presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“Come Femca-Cisl abbiamo partecipato con senso di responsabilità e visione prospettica, contribuendo in modo attivo alla definizione di un quadro chiaro delle operazioni di fermata e, soprattutto, degli scenari futuri legati agli investimenti annunciati”, commenta il segretario provinciale Alessandro Tripoli. “L’Azienda ha motivato l’anticipazione della fermata con il perdurare di una difficile congiuntura economica e con la necessità di accelerare i tempi autorizzativi per la realizzazione della nuova Bioraffineria e del progetto Hoop. Un segnale che va interpretato non soltanto come la temporanea dismissione di impianti, ma come l’avvio concreto di un processo di riconversione industriale che rivendichiamo da anni”.
Il personale diretto attualmente impiegato sarà coinvolto nelle attività di fermata, secondo modalità già previste dal Protocollo del 10 marzo. “Si tratta di un elemento di assoluto rilievo che consente di affrontare questa fase con maggiore serenità e continuità operativa, nel rispetto delle professionalità presenti nel sito”.
Quanto all’indotto, nel verbale si parla di un “impatto positivo” della fermata sui livelli occupazionali, grazie all’attivazione di attività legate alle fasi di bonifica e smantellamento.
“Abbiamo davanti una sfida complessa, ma anche un’opportunità concreta: accompagnare una transizione industriale autentica, capace di coniugare sostenibilità ambientale, tenuta sociale e rilancio produttivo. Il nostro impegno non si esaurisce con la firma di un verbale: proseguiremo nel monitoraggio costante, nel confronto con le istituzioni e nella costruzione di soluzioni condivise, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, per il futuro del sito e dell’intero indotto”, sottolinea Tripoli.
Per Andrea Bottaro, segretario regionale della Uiltec, “l’anticipo della fermata dell’impianto cracking nel mese dì luglio non comporta variazioni al percorso delineato con l’azienda, che contiene le garanzie occupazionali per i lavoratori diretti e dell indotto. Importante invece la notizia dell’accelerazione dell’iter autorizzativo che riduce i tempi di attesa per la costruzione dei nuovi impianti: in questa maniera – anticipa Bottaro – ci sarà un impulso positivo all’impiego di lavoratori dell’indotto ed i lavoratori diretti non avranno bisogno di spostarsi da Priolo. Dal punto di vista della sicurezza abbiamo conquistato la garanzia di non avviare i lavori di bonifica e dismissione nei mesi più caldi dell’estate non impattando sul piano ferie dei lavoratori”, conclude il segretario di Uiltec Sicilia.




Ridotti gli oneri di concessione per edilizia sostenibile e green. Pollice in su di Ance

Il Consiglio Comunale di Siracusa ha approvato all’unanimità e con esecutività immediata la riduzione degli oneri concessori per gli interventi edilizi che adottano soluzioni tecniche e costruttive orientate alla sostenibilità ambientale. A portare in Aula la proposta è stato il lavoro condotto dal settore Edilizia privata.
“Un importante traguardo, frutto di un lungo e proficuo lavoro di confronto che segna una svolta nella direzione della transizione ecologica in ambito edilizio”, commenta Ance Siracusa, l’associazione dei costruttori edili.
“Si tratta di un risultato che accogliamo con grande soddisfazione”, commenta il presidente, Paolo Augliera. “Questo provvedimento rappresenta una concreta opportunità per incentivare un’edilizia di qualità, capace di coniugare sviluppo, innovazione e rispetto per l’ambiente”.
In dettaglio, la misura introduce un sistema di “premialità graduale” basato sull’adozione di specifici parametri di sostenibilità nei progetti di nuova costruzione o ristrutturazione, suddivisi in sei macro-aree (energia, acqua, materiali, rifiuti, salute e comfort), per un totale di 15 azioni virtuose. A seconda del numero di parametri adottati, si potrà accedere a riduzioni degli oneri concessori fino al 60%.
“I vantaggi concreti della premialità green consistono nella riduzione dei costi per interventi edilizi virtuosi, nel miglioramento della qualità urbana e del comfort abitativo, in una maggiore attrattività per investitori nazionali e internazionali, oltre a un possibile sviluppo economico e occupazionale per il settore edile. Così Siracusa è in piena coerenza con il Green Deal europeo e con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). E si danno alle imprese del comparto nuove possibilità, incentivandole nell’utilizzo di tecniche sempre più green”, la chiosa finale del presidente di Ance Siracusa.




Missione decoro e sicurezza in Borgata, la Polizia di Stato intensifica i controlli

Ancora controlli nella zona della Borgata e nell’isola di Ortigia per rispondere alle richieste di sicurezza e decoro avanzate dai residenti. Il nuovo servizio straordinario di controllo del territorio, messo in atto nella serata di ieri dalla Polizia di Stato (Volanti della Questura di Siracusa e Reparto Prevenzione Crimine di Catania), ha visto impegnate diverse pattuglie in aree sensibili.
Quattro locali pubblici sono stati sottoposti a verifiche, in particolare quelli dedicati alla vendita di alcolici. Ma anche agenzie di gioco e scommesse e bar.
Sono state elevate sette sanzioni amministrative, principalmente per l’uso del cellulare alla guida e per la mancata revisione dei veicoli: infrazioni che, seppur apparentemente minori, contribuiscono ad abbassare il livello generale di sicurezza sulle strade urbane.
Il bilancio complessivo dell’operazione registra 131 persone identificate, tra cui 21 soggetti noti alle forze dell’ordine e 17 sottoposti a misure restrittive; tra loro, un uomo denunciato per evasione dai domiciliari poiché sorpreso fuori dalla propria abitazione in violazione delle prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria.
I mezzi controllati sono stati in totale 73, nell’ambito di verifiche incrociate sul rispetto del codice della strada, sull’identità dei conducenti e sull’eventuale presenza di veicoli sospetti.
Il servizio – spiegano dalla Questura – proseguirà anche nei prossimi giorni, con una particolare intensificazione nei fine settimana, quando le aree della Borgata e di Ortigia registrano una maggiore affluenza di persone.




Nel settore marittimo solo il 2% di donne: Catania e Augusta ospitano la tappa di Wista

Un “viaggio” alla scoperta delle infrastrutture portuali della Sicilia orientale quello promosso dall’associazione Wista (Women’s International Shipping & Trading Association) in collaborazione con l’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale (Adsp), che ha aperto i porti di Catania e Augusta per farli conoscere a tante donne professioniste del mare provenienti da tutta Italia. “Wista è un’organizzazione internazionale nata in Inghilterra nel 1974 – ha spiegato la presidente nazionale Costanza Musso – oggi è presente in 62 paesi nel mondo con oltre 5000 socie che ricoprono ruoli di responsabilità nei settori marittimo, della logistica e del trade”. In Italia l’associazione è nata nel 1994 e conta attualmente oltre 100 iscritte ed è in forte crescita: una trentina da varie città hanno preso parte all’iniziativa “Di porto in porto”, che si è svolta anche a Savona, Livorno, Trieste e La Spezia e adesso negli scali catanese e augustano.
“Ancora oggi le donne imbarcate e che lavorano in mare rappresentano solo il 2% – ha detto la tesoriera Wista Catania Manuela Indaco – grazie soprattutto al crocierismo, per questo è importante promuovere queste iniziative e avvicinare sempre di più l’universo femminile al comparto marittimo”.
La giornata si è articolata prima con una vista al porto di Catania, in particolare al deposito e sulla nave Antonio Meucci della Elettra LTC Spa, società che da oltre 30 anni si occupa di telecomunicazioni sottomarine: “Ancora una volta apriamo le nostre aree portuali per fare scoprire da vicino le realtà specifiche di Catania e Augusta – ha sottolineato il presidente Adsp Francesco Di Sarcina – iniziative di grande importanza per far comprendere e ricordare che sia Catania che Augusta sono porti in cui si svolgono attività peculiari e difficili da trovare in altre realtà portuali, come ad esempio la posa e manutenzione dei cavi sottomarini”.
La Elettra si occupa infatti di reti in fibra ottica sotto il mare, dalla progettazione ai servizi “chiavi in mano” che coprono l’intero ciclo di vita dei sistemi in cavo ottico sottomarino e la sede operativa di Catania è l’unica in Italia che consente una presenza diretta e interventi manutentivi tempestivi non solo nel Mediterraneo, ma anche nel Mar Nero e Mar Rosso.
“Oggi abbiamo illustrato alle donne di Wista una piccola parte della nostra attività che comincia coi rilievi marini batimetrici e geomorfologici” – ha detto il direttore generale Elio Rubino, responsabile del coordinamento di tutte le attività operative e gestionali dell’azienda nel suo complesso.
L’evento è poi proseguito nella sede dell’Authority ad Augusta dove sono stati presentati i progetti in corso, le attività logistiche, il Piano regolatore del Porto di Catania e un focus è stato dedicato all’eolico offshore, seguito dalla visita all’impianto di stoccaggio di CO2 di Limenet S.r.l. alla presenza della dottoressa Beatrice Capano, dell’assessore alle Politiche del Mare, Tania Patania, della presidente di Assoporto Augusta, Marina Noè (anche Amministratore del Cantiere Nautico). All’incontro hanno preso parte il Capo dei Barcaioli Domenico Senaglia, e la “guida storica”, avvocato Antonello Forestiero. Infine un tour marittimo alla scoperta del patrimonio storico e strategico dell’Augustano: Forte Garcia, Forte Vittoria e Torre Avolos.




Matrimoni civili, il Comune di Siracusa “cerca” strutture private di pregio in comodato d’uso

Palazzo Vermexio vuol rendere possibile la celebrazione di matrimoni e unioni civili anche in location private, oltre ai luoghi comunali come Villa Reimann, Latomie dei Cappuccini e salone del palazzo di città. E’ stato allora avviato l’iter procedurale per istituire tecnicamente “uffici separati” di Stato Civile, per celebrare riti non simbolici ma subito civilmente ufficiali anche in residenze di pregio di proprietà privata.
Per questo, dando seguito alla delibera di Giunta dello scorso 5 giugno, è stato dato il via libera ad una manifestazione d’interesse da parte di privati per la concessione in comodato d’uso gratuito al comune di Siracusa di strutture di pregio storico, estetico ed architettonico e relative pertinenze – “anche destinate ad attività ricettive alberghiere e di ristorazione” – in cui celebrare i matrimoni con rito civile e le unioni civili.
In sostanza, il Comune di Siracusa intende verificare la disponibilità di proprietari di strutture connotate da particolare pregio storico, estetico ed architettonico verso la concessione in comodato d’uso gratuito per la durata di due anni (rinnovabili previo accordo tra le parti,ndr) “in uso esclusivo all’Ente per la sola celebrazione di matrimoni civili o costituzione di unioni civili”. La disponibilità può anche essere espressa in formula limitata ad alcuni giorni della settimana o del mese, anche in forma non integrale dell’intera struttura ma semplice frazionamento, purchè spazio idoneo per la sola celebrazione di matrimoni o unioni civili.
Possono presentare domanda, i titolari o gestori di strutture che abbiano anzitutto sede a Siracusa. Il locale, individuato e delimitato, dovrà essere destinato in via esclusiva alla funzione di celebrazione di riti civili, anche solo in determinati giorni della settimana o del mese. Gli spazi “dovranno essere decorosi e adeguati alla finalità pubblica/istituzionale, essere accessibili e possedere i requisiti di legge di idoneità, di agibilità e sicurezza, ed essere adeguatamente arredati e attrezzati in relazione alla funzione cui saranno adibiti”. Il che significa disporre di almeno un tavolo di caratteristiche e dimensioni adeguate alla sottoscrizione di atto pubblico; una sedia o poltroncina per l’Ufficiale di Stato Civile; quattro sedie o poltroncine per gli sposi e d i testimoni e, a discrezione, altre sedute a disposizione dei convenuti.
La manifestazione di interesse, da compilarsi con istanza online, deve essere corredata – tra gli altri documenti – da una planimetria del locale da destinare allo scopo; dichiarazione di accessibilità dei luoghi ed una relazione illustrativa (“corredata di fotografie”) degli elementi che caratterizzano e contraddistinguono il pregio dell’immobile. pregio dell’immobile.
Con il comodato d’uso gratuito non nascono diritti economici verso il Comune e neanche verso gli sposi, ai quali – è chiarito nei documenti del Comune – “non potrà essere richiesto alcun corrispettivo per l’utilizzo dello spazio per la sola celebrazione del rito civile”. Il che non vuol dire assoluta gratuità dell’operazione, perchè i nubendi dovranno effettuare un pagamento al Comune di Siracusa il cui importo verrà stabilito dalla giunta in funzione del pregio della struttura e dell’orario di svolgimento del rito. Allestimento e servizi migliorativi oltre quelli base, possono essere oggetto di accordi commerciali tra la struttura e gli sposi.
Ci sono trenta giorni di tempo per far pervenire agli uffici comunali la manifestazione di interesse da parte di proprietari o gestori di “strutture di pregio storico, estetico ed architettonico”.




Il Pantheon ha bisogno di un restauro massiccio, Comune e Difesa vicino ad un accordo

Il Ministero della Difesa ed il Comune di Siracusa cercano l’intesa per restaurare il Pantheon. Il sopralluogo congiunto dello scorso marzo, con personale tecnico inviato anche dalla Difesa, ha evidenziato “alcune criticità infrastrutturali che richiedono un complesso ed articolato intervento di ristrutturazione e restauro del monumento”.
Il Pantheon è bene di proprietà comunale e il Ministero ha un diritto d’uso solo ed esclusivamente sulla cripta ossario. Palazzo Vermexio ha di recente eseguito alcuni interventi sulla copertura e sulla torretta campanaria che però non hanno sanato del tutto i problemi esistenti e riscontrati anche nel corso della visita congiunta di marzo.
Per assicurare allora un intervento tempestivo, il Ministero ha intanto proposto la stipula di un accordo per la corresponsione di un contributo annuale per le spese di cura, custodia e manutenzione della cripta ossario. Ma nel medio termine bisogna far partire una non rinviabile ristrutturazione della struttura nel suo complesso. Il passaggio propedeutico potrebbe essere l’attivazione di un tavolo tecnico, aperto a tutti gli enti che hanno competenza in materia e “finalizzato ad avviare una progettualità di intervento che possa risolvere definitivamente le problematiche presenti ed assicurare la migliore valorizzazione di questo importante Luogo della Memoria”.
Il Pantheon di Siracusa è stato edificato a partire dal 1919 su progetto dell’architetto Gaetano Rapisardi. Caratteristica è la pianta circolare con torretta campanaria. Nella costruzione si fece largo ricorso alla novità dell’epoca, il cemento armato. Un secolo dopo, quel materiale presenta inevitabilmente il conto. Al suo interno, il Pantheon conserva l’ossario in cui sono sepolti i soldati siracusani periti al fronte della “Grande Guerra”.