Amministrative bis, le strategie di “squadra”: sostegni trasversali e scontri in lista

Gli strateghi della politica siracusana sono già all’opera. Le strategie uniche delle forze in campo si iniziano a dipanare, più o meno chiare. Anche se di chiaro, al momento, c’è veramente poco. Dopo la sentenza del Tar che dispone la ripetizione delle operazioni di voto in 9 sezioni siracusane, diciotto mesi dopo, come si comporteranno i vari schieramenti?
Ipotizzando che potrebbero essere tra 3.500 e 4.000 i voti validi in quelle 9 sezioni, appare difficile l’obiettivo dell’elezione al primo turno di Ezechia Paolo Reale (adesso al 37,5%). La matematica lo rende possibile, ma si dovrebbe rasentare il plebiscito. Reale è comunque già certo comunque di andare al ballottaggio. A questo punto, allora, la strategia di squadra potrebbe virare sull’inatteso sostegno all’avversario considerato più debole, tra quelli possibili al secondo turno. Ed il centrodestra lo ha individuato in Silvia Russoniello (M5s) che dovrebbe recuperare in 9 sezioni poco più di 1.100 voti su Francesco Italia. Alla stessa maniera, strategia unica di Francesco Italia e del suo staff sarebbe quella di far convergere sullo stesso Italia, già al primo turno bis, i voti di quelli che poi sarebbero diventati gli alleati al ballottaggio del 2018 (Granata, Randazzo, Moschella).
Ma così facendo si rischia di sottovalutare un altro interessante motivo di scontro in quella che sarà la tornata bis: diverse liste ballano attorno al famoso sbarramento del 5%. E tra candidati al Consiglio comunale della stessa lista le distanze sono cortissime. Sarà già faticoso convincere gli elettori ad andare al seggio per una tornata dal particolare appeal, però il disgiunto spinto creerebbe forse ancora più confusione in una battaglia che – inutile negarlo – dentro molte liste sarà accesa all’inverosimile per un posto in Consiglio. Quasi fratricida.
Si potrà capire qualcosa di più quando si avrà anche contezza della data della ripetizione delle elezioni. E poi ancora: si rivoterà solo in 9 sezioni o dopo gli eventuali ricorsi e controricorsi quel numero aumenterà o diminuirà? Variabili non da poco per credibili strategie politico-elettorali.




Siracusa, città senza guida amministrativa: “La Regione nomini subito un commissario”

La quarta città della Sicilia, Siracusa, è senza sindaco e senza consiglio comunale. Dopo la decisione del Tar sulle amministrative 2018, non c’è più una guida amministrativa. Nessun rappresentante legale per Palazzo Vermexio. “La Regione, immediatamente, nomini un commissario ad acta che possa svolgere le funzioni di sindaco e della giunta. Se questa decisione non verrà presa entro oggi, il Governo regionale si assume responsabilità gravissime, stante che non si può lasciare Siracusa, una fra le prime 50 città d’Italia, senza una guida che svolga tutte le funzioni necessarie ed indispensabili al buon funzionamento della civica amministrazione”. Lo dice Enzo Vinciullo, leader di Siracusa Protagonista.
“Il rischio per Siracusa è altissimo. Nel caso malaugurato di un’emergenza, la città sarebbe priva dell’organo di autogoverno e lasciata alla mercé di chiunque. Faccio, quindi, appello al Governo regionale affinché provveda, con l’urgenza del caso, a sanare questa ferita che la città sta vivendo ed a ridare serenità a tutti i cittadini”.




Terremoti, lo studioso dell’Ingv: “Siracusa, Catania e Ragusa province fragili”

Argomento tabù, tanto fa paura il terremoto. Imprevedibile, spaventoso. Solo la freddezza della scienza permette di parlarne con un distacco che spesso impressiona. Mario Mattia è un giovane vulcanologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sede di Catania. E intervistato dall’AdnKronos rilancia le teorie di un possibile, forte terremoto in Sicilia. “Ci sarà ma non possiamo prevedere quando . La geologia della zona è la stessa del 1693 come gli sforzi a cui sono soggette le faglie. E’ realistico allora pensare che altri eventi sismici importanti si verificheranno”, racconta intervistato dall’agenzia stampa.
Il ricordo corre subito al 1990, quella notte di Santa Lucia quando la terrà tremò in particolare a Siracusa. “E’ solo un esempio di ciò che può succedere e fu, anzi, un terremoto relativamente piccolo che in altre parti del mondo non avrebbe creato danni”, spiega ancora Mario Mattia che parla di Siracusa, Ragusa e Catania come città fragili, province in cui negli anni si è costruito in modo dissennato. Non un bene per un territorio che ha la stessa criticità di California e Giappone.




Siracusa. Parco delle sculture ancora vandalizzato: “Non meritiamo il bello”

Ancora uno scempio, ancora un atto vandalico ai danni di una delle opere di arte contemporanea poste lungo il percorso della pista ciclabile nell’ambito del progetto Re-building the future. Un intervento realizzato grazie ad un finanziamento europeo, Parco1. Eppure i soliti vandali proseguono nella loro opera di devastazione, segno di un’incivilità che fa certamente rabbia, ma alla quale occorre trovare un rimedio serio. A segnalare il furto di sei pannelli arcuati e specchiati dell’opera vandalizzata, che prima era totalmente coperta da tali specchi, con un gioco di rimando di luci, è l’ex deputata regionale Marika Cirone Di Marco. Amaro e particolarmente duro il suo commento. “Oggi -dice Di Marco, che alla città ha donato, con il marito, il PiGreco di corso Gelone- i resti dell’opera sono lì a ricordarci quanto siamo immeritevoli del bello e come i progetti di riqualificazione delle periferie trovino ostinati muri di resistenza e rifiuto”.




Siracusa. Santa Lucia, aperta la nicchia. Da domani la fiera nella piazza della Borgata

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Iniziano ad entrare nel vivo le iniziative legate ai festeggiamenti in onore di Santa Lucia. Questa mattina, alle 7:30, la consueta cerimonia di consegna delle chiavi al Maestro di Cappella e l’apertura della nicchia che custodisce il simulacro della Patrona di Siracusa. Alle 8,00, la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Marino.
Alle 11,00 al Parlatorio delle Monache, chiesa Santa Lucia alla Badia, inaugurazione della mostra “Lucia: la devozione artistica nell’arte contemporanea aretusea” a cura del prof. Michele Romano.
Alle  12,00 visita al laboratorio di restauro della Carrozza del Senato a cura del Rotary Club Siracusa al Palazzo del Senato. E alle 18,00 celebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Pappalardo con la partecipazione delle Confraternite dell’Arcidiocesi. Tutto pronto, intanto, 
 per la processione del 13 Dicembre, quando la statua argentea di Santa Lucia tornerà ad abbracciare i fedeli in piazza Duomo, per poi raggiungere la Basilica della Borgata. Il quartiere di Santa Lucia si prepara alla settimana in cui il simulacro della Santa della Luce tornerà “a casa”. Previsto, come sempre, il mercatino di Santa Lucia, dal 10 al 20 dicembre, giorno dell’Ottava. Da domani,modifiche alla circolazione veicolare nell’area a ridosso di piazza Santa Lucia. Il settore Mobilità e Trasporti ha emesso una specifica ordinanza. Vigerà il divieto di transito (ad eccezione del traffico locale) nei tratti interposti tra le vie Agrigento e Trapani, via Fratelli Sollecito e via Moscuzza, via Fuggetta, via Caltanissetta, via Stetella, tra le vie Montegrappa e Fuggetta e tra le vie Privitera e fratelli Sollecito. Inversione del senso unico di marcia, invece, in via Moscuzza. 

 




Siracusa. Benny e Loris, l’ultimo saluto: funerali congiunti per i due giovani

Insieme. Saranno insieme nel momento dell’addio come nel momento della terribile tragedia  Benny e Loris. I loro funerali  saranno celebrati in maniera congiunta, domani pomeriggio, alle 15.30, nella chiesa di San Metodio. Così hanno deciso i loro familiari. Due famiglie distrutte, unite purtroppo nel peggiore dei dolori, quello della perdita di un figlio. Benedetto Di Maria e Loris Fazzina erano a bordo dell’auto che due notti fa si è schiantata contro un pilone, all’uscita di Ortigia. Su quella Ford Fiesta viaggiavano in cinque. Benedetto e Loris si trovavano, secondo le ricostruzioni effettuati, sul lato passeggero. Per loro non c’è stato nulla da fare. Feriti gli altri tre. Le condizioni più serie riguardano Jason, il giovane sottoposto all’asportazione della milza, all’ospedale Umberto I di Siracusa e ieri trasferito all’Ismett di Palermo. Un altro dei giovani, tutti tra i 20 e i 22 anni, è ancora ricoverato in Chirurgia. Un ultimo, invece, in Ortopedia . Per entrambi la prognosi è di 40 giorni.




Siracusa. Tar:”Prestigiacomo mistifica la realtà”, Giansiracusa e Furnari replicano alla deputata

“La nota della parlamentare Stefania Prestigiacomo sulla sentenza emessa  dal Tribunale Amministrativo appare come un tentativo di mistificazione della realtà”.Così Michelangelo Giansiracusa e Alessandra Furnari, con l’amministrazione Italia capo di gabinetto e assessore alle Politiche Sociali commentano le dichiarazioni della deputata di Forza Italia.
“Il Tar-fanno presente- ha escluso, proprio in quella sentenza, comportamenti di rilievo penale e continuare a parlare di “brogli” è pertanto inaccettabile”. Poi Giansiracusa e Furnari alzano il tiro.
“Registriamo, tuttavia-proseguono-per la prima volta, dopo anni di silenzio, un accenno all’esistenza del “Sistema Siracusa”. Certo, ci saremmo aspettati una presa di posizione netta da parte dell’onorevole Prestigiacomosul sistema malavitoso che ha minato la stabilità economica e democratica del Comune di Siracusa negli anni scorsi, che ha visto il precedente sindaco, il precedente consiglio comunale e la precedente giunta vittime di un attacco ingiusto e malavitoso e che ora, in concomitanza con la sentenza, torna all’attacco con un ricorso per ottemperanza con richieste milionarie nei confronti del Comune”. Il riferimento è alla richiesta di 27 milioni per la vicenda Open Land.
“Su questo concreto ed attuale pericolo – la sollecitazione di Giansiracusa e Furnari-provi a concentrarsi Prestigiacomo, per la prima volta, se vuole davvero difendere la città! Noi-la chiosa- continuiamo a percorrere la via del servizio e della legalità senza accettare lezioni da chi è stato silente, mentre altri lottavano contro il “Sistema Siracusa”.




Siracusa. Sentenza Tar, Granata: “Nessun broglio. Ecco invece le conseguenze per la città”

Fabio Granata non ci sta. Dopo un’attenta lettura della sentenza del Tar, l’esponente di Oltre, con la giunta Italia assessore alla Cultura, ribadisce “alcune verità oggettive sulla sentenza del TAR relativa alle elezioni amministrative della nostra città. Per iniziare-premette- bisogna farla finita con la suggestione di inesistenti brogli: nella sentenza si parla solo ed esclusivamente di irregolarità ( non di brogli) in sole 9 sezioni sulle 123.
D’altra parte è bene ricordare che al primo turno l’unica regia esistente e che con ogni mezzo e tipologia spregiudicata di candidatura ha provato ad arrivare al 40 per cento, è stata quella della coalizione di Paolo Reale.
Tutti gli altri facevamo la nostra battaglia con le nostre comunità politiche.
Paolo Reale era invece sostenuto da Gennuso, Coltraro, Magro e compagnia( si fa per dire) bella…”. Un chiaro attacco quello di Granata all’indirizzo della coalizione che ha sostenuto la candidatura di Reale. Lo rende ancora più chiaro nel passaggio successivo del suo intervento.
“Invece di blaterare di legalità-tuona l’ex assessore-  sopratutto i sodali storici di Dell’Utri spieghino invece alla città che prezzo avrà questo nuovo commissariamento della politica: solo nelle mie rubriche si bloccheranno tutte le mostre e gli eventi già pronti per le Festività, nessuno seguirà il ripristino della agibilità per l’Antico Mercato, nessuno potrà firmare la convenzione per il nuovo corso di laurea in valorizzazione del Patrimonio Culturale decisa venerdì con il Sindaco Italia, il Rettore e i vertici della Università di Catania e quindi nessuno ripristinerà e riaprirà Palazzo Impellizzeri e nessuno seguirà la definizione degli attesissimi lavori per la riapertura del Palazzo storico del Gargallo. Inoltre saranno a rischio i finanziamenti già ottenuti dalla Regione sui nostri progetti per la grande esposizione su Cambellotti e il Teatro Classico ( 88 mila euro), quelli per le attrezzature audiovisive e per l’impianto di riscaldamento del Teatro Comunale( 250 mila euro), quelli per la riapertura delle Latomie e del Teatro di Verdura( 310 mila euro), quelli per il completamento della rigenerazione del Parco e del Giardino Botanico di Villa Reimann oltre a tanti progetti importanti per le Scuole, per la Cultura e per il Turismo Culturale.A rischio anche il progetto di oltre 100 mila euro sulla Mazzarrona legato alla legge 77 per i Siti Unesco: insomma c’è proprio da essere soddisfatti per questa sentenza che peraltro non determinerà alcun cambiamento nell’esito finale del ballottaggio che resta quello con il quale Francesco Italia ha surclassato Reale. In compenso – fa notare Granata – rialza la testa il sistema Siracusa chiedendo 27 milioni di euro al Comune”.




Siracusa. Sentenza Tar, Cavallaro (Fratelli d’Italia): “Intoniamo il requiem, democrazia ferita”

“L’ombra di un presunto caso di firme false per le amministrative 2013 e ora anche le amministrative 2018 sono sotto la lente d’ingrandimento della Procura”. Paolo Cavallaro di Fratelli d’Italia parla di “democrazia in serio pericolo, i cittadini non possono essere certi nemmeno che il loro voto giunga a destinazione”-secondo il legale siracusano, esponente del partito di Giorgia Meloni.
“È chiaro -sostiene Cavallaro -che occorra una rapida rivisitazione della legge elettorale, del sistema degli scrutini e persino dei meccanismi giudiziari che consentono il controllo delle operazioni elettorali, se è vero come lo è che è passato un anno e mezzo per conoscere l’esito del ricorso del candidato Reale.
Al di là delle future mosse dell’Assessorato regionale, che dovrà dare risposte a diversi interrogativi sulle prossime elezioni da svolgere, in considerazione della sopravvenuta dichiarazione di decadenza del consiglio comunale, il legislatore deve farsi parte diligente per dotare la democrazia di regole chiare e strumenti rapidi di risoluzione dei contenziosi.Prima di riaprire l’agone elettorale, la classe dirigente di ogni partito si soffermi a riflettere su questi temi che devono essere prioritari e condivisi trasversalmente. Per il momento -conclude Cavallaro – intoniamo il Requiem”.




Alba tragica a Siracusa: l’auto, lo scontro, le ambulanze, le lacrime per Benny e Loris

Quando anche l’ultima ambulanza è andata via, il silenzio è improvvisamente assordante alla fine del lungomare Vittorini. La Ford Fiesta è ancora lì, accanto al pilastro contro cui si è scontrata. I cinque ragazzi a bordo avevano trascorso la serata insieme e stavano tornando a casa.
Poi l’incidente. Il ragazzo alla guida avrebbe perso il controllo, l’auto sbanda e si mette di fianco. E proprio di fianco, quello destro, impatta sul pilone. Proprio i due ragazzi seduti su quel lato, Benedetto di Maria e Loris Fazzina, perderanno la vita dopo la corsa disperata in ospedale. Tutti e cinque i ragazzi avevano trascorso la serata insieme e stavano facendo tornando in casa. Sul posto 5 autoambulanze. Ad uno dei ragazzi rimasti  feriti è stata asportata la milza ed è in sala operatoria proprio in questi minuti. Un quarto è stato ricoverato in chirurgia. Per lui, prognosi di 40 giorni per pneumotorace. Il quinto ha riportato una frattura al  femore e lesioni al pneumotorace , anche in questo caso 40 giorni di prognosi. E’ ricoverato in ortopedia