In scooter senza casco, continua l’impegno dei Carabinieri: multe anche a Floridia

Per contrastare cattive abitudini alle guida, purtroppo diffuse, continua l’impegno dei Carabinieri. Dopo i posti di blocco a Siracusa, giro di vite sui controlli alla circolazione stradale anche a Floridia. Una intensificazione che punta ad evitare conseguenze gravi e gravissime in caso di incidente.
Anche a Floridia sono stati numerosi i motociclisti sorpresi senza casco. E’ questa una delle principali infrazioni, come emerso anche dai controlli nel capoluogo dove – spiegano i Carabinieri – un motociclista su due non indossa il casco.
Altre multe elevate per uso del cellulare alla guida, mancanza di assicurazione obbligatoria e revisione periodica, mancato uso delle cinture di sicurezza e guida senza aver conseguito la patente.
“L’attività dei Carabinieri sul controllo alla circolazione stradale proseguirà su tutto il territorio provinciale”, spiegano dal Comando provinciale di Siracusa.




ITS Fondazione Archimede, inaugurato l’anno accademico 2023/2024

Presentato l’anno accademico 2023/2024 dell’ITS Academy Fondazione Archimede. Gremito per l’occasione il salone di Confindustria Siracusa. Il presidente del Consiglio Comunale di Siracusa, Alessandro Di Mauro, ed il sindaco, Francesco Italia, hanno portato i loro saluti istituzionali. Il primo cittadino ha garantito sostegno da parte del Comune all’ITS Fondazione Archimede, auspicando anche un prossimo ingresso tra i soci.
Di “realtà d’eccellenza” ha parlato il presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale. “Its Archimede permette di colmare quel gap tra formazione immediatamente spendibile e tempistiche di inserimento nel mondo del lavoro”, ha aggiunto. L’associazione degli industriali ha confermato il proprio appoggio all’istituto. “Il metodo formativo, mix di docenze tecniche e presenze in azienda, portano ad un placement certo con un risultato performante per le imprese del comparto turistico in grande espansione nella nostra regione e nella nostra provincia”, ha concluso.
Del rapporto sempre più forte e proficuo fra le imprese e l’Its ha parlato poi il presidente dell’Academy Fondazione Archimede, Andrea Corso: “I diplomati ITS non sono soltanto numeri, ma forza lavoro professionalizzata e preparata, ad oggi richiestissima in un settore che non può più ammettere improvvisazioni come quello del turismo e della cultura”.
Giovanni Dimauro, direttore generale dell’ITS Fondazione Archimede, dopo aver presentato i due corsi al via (hospitality management e marketing dei beni culturali), ha lanciato una proposta per cambiare il destino turistico del territorio: “Creiamo una governance sulle politiche turistiche e culturali della città – ha detto Dimauro – ovvero una cabina di regia che coinvolga tutti gli stakeholder, per creare una politica di sviluppo turistico-culturale che parta dal basso e che tenga conto delle reali esigenze del territorio”.
Da questo percorso sarà poi possibile arrivare “all’elaborazione di un marchio che identifichi tutti coloro che aderiscono a questa proposta, con l’obiettivo di raggiungere nel breve e medio periodo già importanti obiettivi di sostenibilità e accessibilità, come ad esempio quello dell’abbandono della plastica nel settore turistico e dell’abbattimento delle barriere architettoniche”.
La presidente di Confindustria Siracusa Turismo ed Eventi, Patrizia Candela, ha accolto con grande entusiasmo la proposta. “Invito i giovani ad essere innamorati della nostra terra – ha detto Candela – e di impegnarsi al meglio nel percorso formativo perché le aziende che rappresentiamo qui a Siracusa hanno esigenza di trovare risorse professionali; Siracusa – ha concluso Patrizia Candela – è senza dubbio una destinazione primaria per il turismo e la cultura”.
Opportunità e grande collaborazione da parte degli uffici regionali preposti sono stati garantiti dal dirigente del settore Formazione e Istruzione della Regione Siciliana Francesco Pinelli.




Parroco arrestato a Sortino, il gip convalida: divieto di dimora al posto dei domiciliari

È stato convalidato l’arresto del parroco della chiesa Madre di Sortino. Il gip del Tribunale di Siracusa lo ha però rimesso in libertà disponendo a suo carico la misura del divieto di dimora a Sortino. Dopo l’arresto, era stato posto ai domiciliari.
Don Vincenzo Cafra è accusato di estorsione. Secondo gli investigatori avrebbe richiesto 100 euro ad un’agenzia funebre per la celebrazione di un funerale. Dalla denuncia sono partite le indagini, condotte dai Carabinieri fino all’arresto in flagranza, poco dopo aver ricevuto la dazione di denaro.
L’avvocato difensore del sacerdote, Franco Fazzino, al termine dell’udienza di convalida ha spiegato che il suo assistito “ha negato le accuse”. Non ci sarebbe stata alcuna pressione per ottenere la somma di denaro che rientrerebbe nella prassi delle offerte alla Chiesa in occasione del rito funebre.
Da Genova, dove si trova per l’appuntamento nazionale di Anci (l’associazione dei Comuni Italiani), il sindaco di Sortino ha commentato nelle ore scorse l’accaduto. “Rimango sbigottito – dice in un videomessaggio Vincenzo Parlato – sono fiducioso che la Magistratura ed il parroco potranno fare luce e chiarezza su una vicenda che lancia sconforto sulla comunità religiosa e sull’intera comunità di Sortino”.




“Io sto con don Vincenzo”: Sortino si mobilita a difesa del parroco arrestato

La notizia dell’arresto del parroco della chiesa Madre ha fatto in fretta il giro di Sortino. Da ieri non c’è casa o luogo di ritrovo della cittadina montana in cui non se ne parli. Il sindaco Vincenzo Parlato ha inviato un videomessaggio (che ha inviato un videomessaggio da Genova) mentre si moltiplicano le prese di posizione, la maggioranza a difesa del sacerdote.
Sui social arriva l’hashtag #iostocondonVincenzo. “Non sapete quanto bene ha fatto questo parroco”, scrivono da Sortino. “Quanta ipocrisia attorno a questa vicenda, che va avanti da secoli non dall’altro ieri. Tutti i preti chiedono offerte per il mantenimento della Chiesa”, appunta qualcun altro.
C’è poi chi ricorda che non è obbligatorio scegliere la Chiesa per alcune cerimonie e che si paga anche scegliendo il Comune per un rito civile. “Ma ci pensiamo alle spese vive che la Chiesa ha prima e dopo una funzione che avete chiesto voi?”, rimarca un altro utente. “Forse i modi di chiedere quell’offerta possono essere stati esagerati, ma è troppo facile giudicare e puntare il dito”, chiosa Luciano quasi richiamando il biblico ‘chi è senza peccato, scagli la prima pietra’.




Manager della sanità, niente nomine. Avanti con altra proroga fino a gennaio 2024

Con un nuovo dietrofront, il governo regionale proroga i manager delle aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche siciliane fino al 31 gennaio 2024. La decisione arriva “per garantire la continuità gestionale e funzionale degli enti sino al completamento della procedura di selezione dei nuovi direttori sanitari e amministrativi”, si legge in una nota della presidenza della Regione. “La proroga potrà avere una durata inferiore nel caso in cui le procedure di nomina vengano completate prima della scadenza”, spiega il presidente Schifani. Ma a meno di novità, il complicato risiko per la nomina dei manager della sanità siciliana non avrà soluzione prima del prossimo anno. Sino alla fine di gennaio 2024, quindi, Salvatore Lucio Ficarra resta al comando dell’Asp di Siracusa.
La proposta di proroga è stata sottoposta alla giunta regionale anche a seguito di un parere dell’Avvocatura distrettuale di Palermo, in risposta a una richiesta di chiarimento da parte dell’assessorato, in merito alla possibilità di incarichi da direttore ai soggetti in quiescenza.
Eppure, ad inizio ottobre il governo Schifani si diceva certo di riuscire a nominare i manager delle aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche siciliane “entro la scadenza degli attuali mandati”. Lo spiegava lo stesso presidente: “La precedente proroga degli incarichi si era resa necessaria perché la Commissione regionale per la selezione dei candidati idonei alla nomina a manager non aveva ancora concluso la procedura valutativa. Questo lavoro è stato portato a termine e il governo regionale rispetterà i tempi per procedere alle nomine dei direttori generali, secondo le norme di legge, affinché siano al più presto nel pieno delle loro funzioni, così da poter dare, nell’ampio arco temporale garantito dal loro mandato, un contributo di efficienza e visione strategica per il rilancio della sanità”. E invece ecco arrivare la nuova proroga che, secondo alcune analisi, sarebbe segnale dell’attuale distanza tra alleati del centrodestra nella scelta degli incarichi.




Porto di Augusta, la scelta per il futuro: terminal container che “assorbirà” Catania

Nei piani dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale, lo scalo di Augusta diventerà il terminal del corridoio scandinavo-mediterraneo. Mentre a Catania verrà realizzata la nuova stazione marittima, i container andranno tutti nell’hub megarese. Una riorganizzazione di aree e servizi che passa da una gara da 317 milioni di euro. Al via il project financing, concessione per 25 anni. “Una svolta epocale”, secondo i vertici dell’AdSP.
Nel dettaglio, per quel che riguarda le aree del porto di Augusta è stato deliberato in comitato di gestione il piano di riorganizzazione. Lo strumento prevede che i container vengano trasferiti da Catania ad Augusta, porto “Core”, grazie anche alla realizzazione del binario ferroviario (progetto già approvato) e al terminal GNL (gas naturale liquefatto), che sarà affidato a privati nei prossimi anni.
In una nota, l’AdSP spiega che “sono state deliberate le dovute concessioni alla ditta EST (Europea Servizi Terminalistici) che gestisce i container e li trasferirà, già nei prossimi mesi, nell’approdo di Augusta in uno spazio di circa 86mila mq per 25 anni, lasciato volontariamente dalla Itsa (International Terminal Service of Augusta), spostata in un’area più piccola e proporzionata alle capacità terminalistiche storicamente espresse, sempre con concessione venticinquennale”.
Nella zona liberata è prevista la nascita del terminal container, un project cargo (“chiaramente rivolto agli impianti eolici”) e general cargo “con un importante piano di investimenti e occupazionale, che darà grande prospettiva oltreché lustro ad Augusta”.
Concessioni anche per le imprese Fac e Poseidon, che imbarcano lo zolfo prodotto dalla lavorazione dei petroli nelle raffinerie della rada.
“Nel 2024 si entrerà a regime grazie alle procedure in atto parallele e all’impegno dell’ente profuso con inusuale intensità e delicatezza”, dice il segretario generale dell’AdSP Attilio Montalto. “Conferiremo ordine e forma ai nostri porti dando priorità ad ecosostenibilità, verde pubblico, pulizia, igiene, sicurezza, tecnologie digitali per evitare incidenti e controllo delle condizioni meteo, una più corretta gestione dei rifiuti e del riciclaggio, mobilità elettrica e una costante gestione di aree comuni e parcheggi, ma anche assistenza per accelerare il rilascio di pratiche e documenti”.
La gara consente inoltre di far completare in parte contratti e i vincoli al momento in corso con le imprese, fermo restando che la maggior parte dei lavori oggetto della procedura non sono svolti da nessuno.
“Si tratta di una svolta epocale per lo sviluppo del porto della nostra città – commenta il sindaco di Augusta Giuseppe di Mare – soddisfatto degli obiettivi raggiunti dall’ultimo comitato di gestione, grazie anche all’impegno profuso dalla mia giunta, che ringrazio. Questi cambiamenti saranno forieri di crescita economica e occupazionale”.




Confindustria incontra il presidente Di Sarcina: imprese attente allo sviluppo hub Augusta

Il presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale, ha incontrato il presidente dell’Autorità Portuale di Sistema della Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina.
I molti imprenditori presenti hanno ascoltato le iniziative messe in campo, dai progetti di investimento previsti al Porto di Augusta all’evoluzione del Sistema portuale della Sicilia orientale nello scenario della logistica nazionale ed europea.
L’azione amministrativa del presidente Di Sarcina può essere sintetizzata in quattro “pilastri”: lo sviluppo delle infrastrutture portuali, l’uso efficiente ed efficace delle aree di banchina, l’incremento ed il miglioramento dei servizi all’utenza e l’adozione di regolamentazioni inerenti al libero ed equo accesso alle infrastrutture portuali.
Al termine dell’incontro, il numero uno degli industriali siracusani ha sottolineato l’importante opportunità per gli imprenditori di avere una visione complessiva sul futuro del porto di Augusta e dell’intero Sistema Portuale della Sicilia Orientale, auspicando un ampio coinvolgimento delle valide imprese locali nelle attività che verranno poste in essere.




Nuovo ospedale, nasce commissione speciale. Milazzo: “Deputazione politica debole”

La conferenza dei capigruppo ha votato all’unanimità la costituzione di una commissione speciale sul nuovo ospedale di Siracusa. Accolta così la proposta del consigliere comunale Zappalà. Il capogruppo del Pd, Massimo Milazzo, la definisce come “uno strumento che permetterà anche al Consiglio comunale, e quindi a cittadini, di capire come stanno esattamente le cose, se i soldi per la costruzione ci sono o quanti ne mancano, a che punto sono le procedure, chi sarà il nuovo commissario..:”. La commissione speciale fungerà, quindi, da corpo intermedio per assicurare una interlocuzione diretta anche con la città sulle varie fasi dell’opera. E sino a questo momento, in effetti, è mancato questo aspetto.
“Saremo un costante pungolo politico, per smuovere le acque e tenere sempre sotto i riflettori il tema della costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Questa città capoluogo deve avere la garanzia di vedere realizzato il nuovo ospedale di secondo livello con quelle specialistiche che oggi mancano come il pronto soccorso pediatrico, chirurgia toracica, neurochirurgia”, aggiunge su FMITALIA l’esponente Pd, Massimo Milazzo.
Ma perchè Siracusa non ha ancora il suo nuovo ospedale? “Paghiamo la mancanza di una classe politica provinciale forte e autorevole, in questo momento. E siamo vittime di una precisa volontà della politica catanese, a cui sta bene che il bacino di utenza di Siracusa alimenti le casse della loro sanità”, analizza Milazzo. “E ribadisco che non abbiamo una deputazione capace di farsi valere. Lo dico con le prove: Ragusa aveva due ospedali, il Civico e il Maria Paternò Arezzo. sono riusciti a fare un nuovissimo ospedale che si chiama Giovanni Paolo II. Andatelo a vedere. Questo che vuol dire? Che non è vero che le cose non sono possibili o mancano i soldi. La verità è che non abbiamo politica con la P maiuscola in questo territorio. Abbiamo avuto l’autostrada, abbiamo costruito la Cittadella dello Sport, la legge su Ortigia quando tutti gli altri non avevano queste cose. Ci siamo riusciti perchè avevamo una politica concreta e di livello”. Ecco, secondo Massimo Milazzo, cosa manca davvero in questi anni di tanti balletti e posizioni varie sul tema del nuovo ospedale di Siracusa.

foto: Massimo Milazzo al centro, tra Sara Zappulla e Angelo Greco (gruppo consiliare Pd)




Il progetto più ambizioso per Siracusa passa da via Elorina. Roberto Fai spiega perchè

Torna d’attualità il progetto waterfront Elorina, il grande progetto di riqualificazione urbana che passa dalla smilitarizzazione dell’area che oggi ospita l’Aeronautica. Oltre un anno dopo l’apertura dell’allora sottosegretario Mulè, si cerca ancora la strada per avviare un percorso di sviluppo che la città reclama a gran voce.
Roberto Fai, uno dei componenti del Comitato per il Decoro e la Riqualificazione di Siracusa, ha spiegato questa mattina su FMITALIA perchè si tratta del progetto più importante per il futuro della città. Un futuro che deve essere deciso oggi, con la previsione di strade, parcheggi, aree a servizio, per lo sport e il famoso waterfront lungo la linea di costa del Porto Grande. Roberto Fai a non giocare in attesa, per tornare ad attivarsi – Comune, deputazione regionale e nazionale – con il Ministero della Difesa e superare l’attuale impasse.




L’ultimo saluto a Massimo Riili, i funerali sabato in Cattedrale a Siracusa

Saranno celebrati sabato 28, alle 16.30, i funerali di Massimo Riili. Nella Cattedrale di Siracusa, l’ultimo saluto al presidente provinciale di Ance, scomparso lo scorso 13 ottobre. Costruttore edile di primo piano in Sicilia, amministratore delegato dell’Assennato Costruzioni, ha firmato importanti realizzazioni. Ingegnere, vicepresidente di Confindustria Siracusa e con un passato in politica attiva come assessore (giunte Fatuzzo e Dell’Arte), negli anni scorsi aveva portato d’attualità il tema dei vincoli paesaggistici e archeologici che rischiavano di bloccare lo sviluppo di Siracusa. Ne conseguì un dibattito acceso che si trascina ancora ai giorni nostri.
La notizia della sua scomparsa, per una improvvisa malattia durante alcuni giorni di vacanza, ha profondamente scosso la società siracusana in cui lascia un vuoto difficilmente colmabile.